IT201800001826A1 - Maschera subacquea con visione perfezionata - Google Patents

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IT201800001826A1
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IT
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mask
tube
frame
lower chamber
ducts
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IT201800001826A
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English (en)
Inventor
Barone Aristide
Marco Barbagelata
Original Assignee
Mares Spa
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    • B63SHIPS OR OTHER WATERBORNE VESSELS; RELATED EQUIPMENT
    • B63CLAUNCHING, HAULING-OUT, OR DRY-DOCKING OF VESSELS; LIFE-SAVING IN WATER; EQUIPMENT FOR DWELLING OR WORKING UNDER WATER; MEANS FOR SALVAGING OR SEARCHING FOR UNDERWATER OBJECTS
    • B63C11/00Equipment for dwelling or working underwater; Means for searching for underwater objects
    • B63C11/02Divers' equipment
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: "Maschera subacquea con visione perfezionata"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda il settore delle maschere subacquee, in particolare per attività cosiddetta di “snorkeling” ovvero di osservazione dell’ambiente marino nuotando sulla superficie con la testa sottoacqua.
In generale questo tipo di attività richiede una maschera dotata di un elemento trasparente per vedere e un boccaglio per respirare. Un boccaglio è un tubo che presenta una estremità superiore libera atta a disporsi fuori dall’acqua e una estremità inferiore dotata di un elemento sagomato che l’utilizzatore pone in bocca per inalare ed esalare aria.
Poiché la respirazione con la bocca non è naturale e l’elemento trasparente della maschera tende ad appannarsi, sono state introdotte maschere con boccaglio integrato che consentono di utilizzare anche il naso per la respirazione.
Il documento WO2015/170013 descrive una maschera di questo tipo che comprende un telaio che fissa una parte trasparente ad una parte di guarnizione atta ad essere posizionata sul volto del subacqueo. La parte di guarnizione presenta un setto atto ad appoggiarsi sul naso dell’utilizzatore a maschera indossata in modo da formare una camera superiore ed una camera inferiore con la camera inferiore che accoglie il naso e la bocca dell’utilizzatore. Le due camere sono in comunicazione tramite un passaggio previsto nel setto e una valvola a una via in modo che l’aria possa passare dalla camera superiore alla camera inferiore e non viceversa.
La maschera comprende un tubo di areazione suddiviso in tre canali non comunicanti dedicati, il primo, centrale, all’ingresso e gli altri due, laterali, all’uscita dell’aria. Il tubo di areazione si innesta in una apertura superiore del telaio in modo da porre in comunicazione il canale centrale direttamente con la camera superiore e i canali laterali con la camera inferiore per il tramite di una coppia di condotti ricavati nel telaio. In questo modo l’aria inspirata raggiunge il naso e la bocca dell’utilizzatore passando dal tubo di areazione alla camera inferiore per il tramite della camera superiore della maschera mentre l’aria espirata viene convogliata direttamente dalla camera inferiore al tubo di areazione per l’espulsione.
Sebbene assolva egregiamente la sua funzione, questa maschera presenta degli inconvenienti. In primo luogo il tubo di areazione tende a rompersi se l’utilizzatore non ha l’accortezza di sfilarlo quando non utilizza la maschera, ad esempio durante il trasporto. In secondo luogo è sufficiente una piccola rottura nel telaio per rendere la maschera inservibile poiché ciò può determinare la fuoriuscita di aria espirata all’interno della camera superiore. Inoltre l’elemento trasparente, tipicamente vetro, ha una dimensione considerevole rispetto alle maschere tradizionali poiché copre l’intera faccia dell’utilizzatore per cui è soggetto più facilmente a rotture accidentali.
Scopo della presente invenzione è risolvere, almeno parzialmente, i suddetti inconvenienti.
L’invenzione raggiunge lo scopo con una maschera comprendente un telaio, una parte trasparente supportata dal telaio, una parte di guarnizione montata sul telaio e atta ad essere posizionata sul volto di un utilizzatore e un tubo di areazione. La parte di guarnizione comprende una parete divisoria atta ad appoggiarsi sul naso dell’utilizzatore a maschera indossata in modo da formare una camera superiore ed una camera inferiore con la camera inferiore che accoglie il naso e la bocca dell’utilizzatore. Le due camere sono in comunicazione tramite un passaggio previsto nella parete divisoria e una valvola a una via in modo che l’aria possa passare dalla camera superiore alla camera inferiore e non viceversa. Il tubo di areazione comprende almeno due canali separati che pongono rispettivamente in comunicazione la camera superiore e la camera inferiore con l’ambiente esterno. L’elemento trasparente ha vantaggiosamente una conformazione poligonale con sfaccettature squadrate di raccordo.
Ciò consente di aumentare la robustezza della maschera senza ridurre il campo visivo rispetto alle soluzioni note. Anzi la visione risulta migliorata grazie ad un perfezionamento secondo il quale l’elemento trasparente è suddiviso in una parte centrale, in rilievo, con sviluppo planare e forma poligonale, raccordata con una zona perimetrale, atta ad accoppiarsi con il telaio, tramite superfici di forma poligonale inclinate.
Vantaggiosamente la parte centrale dell’elemento trasparente presenta inferiormente, in corrispondenza della parete divisoria della parte di guarnizione, a maschera montata, una zona in rilievo di forma poliedrica.
La zona in rilevo (602) della parte centrale, che tipicamente delimita frontalmente la camera inferiore ed è destinata ad accogliere il naso dell’utilizzatore, può vantaggiosamente comprendere superfici piane di forma triangolare o poligonale raccordate fra di loro e con il resto dell’elemento trasparente per incrementare l’armonicità dell’elemento trasparente e, quindi, la sua resistenza a graffi e urti.
Le ulteriori caratteristiche ed i perfezionamenti sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi da essa derivanti risulteranno con maggiore evidenza dalla seguente descrizione dettagliata delle figure allegate, in cui:
La fig. 1 mostra una vista anteriore in esploso di una maschera secondo una forma attuativa dell’invenzione.
La fig. 2 mostra una vista posteriore in esploso della medesima maschera della figura precedente.
La fig. 3 mostra l’aggancio dell’elemento trasparente al telaio della maschera.
La fig. 4 mostra una vista assonometrica posteriore della maschera montata con evidenziati i tubetti di scarico che collegano la camera inferiore con il terminale di raccordo per il tubo di areazione.
La fig. 5 mostra l’innesto del tubo di areazione sul raccordo.
La fig. 6 mostra il tubo di areazione in posizione inserita.
La fig. 7 mostra una vista laterale del tubo di areazione ripiegato sul retro della maschera in posizione di riposo.
La fig. 8 mostra una vista posteriore del tubo di areazione ripiegato.
La fig. 9 mostra una sezione laterale della maschera con tubo ripiegato.
La fig. 10 mostra una sezione laterale della maschera con tubo in posizione intermedia.
La fig. 11 mostra il tubo che ha raggiunto la posizione angolare di esercizio prima della sua traslazione per l’incastro nel raccordo.
La fig. 12 mostra la maschera indossata da un utilizzatore.
Le figure 13 a 16 mostrano diverse viste secondo diverse direzioni di una ulteriore variante esecutiva della maschera secondo la presente invenzione.
La figura 17 mostra una vista di un particolare ingrandito della maschera secondo le figure 13 a 16 nella zona di una valvola di non ritorno prevista nella zona di accoppiamento dei tubetti di scarico per l’espulsione dell’aria espirata ed in cui la direzione di vista è dall’interno della maschera verso l’esterno.
La figura 18 mostra una sezione del detto particolare secondo il piano di sezione parallelo all’asse di passaggio della valvola ed alla linea XVIII-XVIII della figura 17.
La figura 19 mostra una vista in prospettiva dal lato posteriore della maschera in cui il un condotto per l’espulsione dell’aria espirata è mostrato con una vista esplosa.
Le figure 20 e 21 illustrano una vista in sezione ed una vista esplosa in prospettiva del tubo e del terminale sullo stesso.
Con riferimento alla fig. 1, la maschera secondo una forma di realizzazione, comprende un telaio 1, di forma generalmente allungata, ad esempio ovale o simili che fissa una parte trasparente 2 ad una parte di guarnizione 3 atta ad essere posizionata, a tenuta, sul volto del subacqueo e contro lo stesso.
La parte di guarnizione 3, realizzata in gomma o in altro materiale flessibile quale ad esempio neoprene, presenta una parete divisoria 103 atta ad appoggiarsi sul naso dell’utilizzatore, a maschera indossata, in modo da formare una camera superiore 203 ed una camera inferiore 303, la quale camera inferiore 303 accoglie il naso e la bocca mentre la camera superiore 203 gli occhi dell’utilizzatore.
Le due camere comunicano tramite un passaggio previsto nella parete divisoria 103 in cui è alloggiata una valvola 403 a una via, in particolare di non ritorno ed orientata in modo che l’aria possa passare dalla camera superiore 203 alla camera inferiore 303 e non viceversa. Nella forma attuativa mostrata, le valvole 403, e i rispettivi passaggi, sono due disposti su opposti lati della parete divisoria 103 rispetto ad una linea mediana longitudinale, ovvero al piano sagittale della testa dell’utente.
La maschera comprende un tubo di areazione 4 che pone in comunicazione la camera superiore 203 e la camera inferiore 303 con l’ambiente esterno e che sarà descritto in dettaglio più avanti.
La parte trasparente 2, realizzata in vetro o materiale plastico, costituisce il visore della maschera attraverso cui l’utilizzatore è in grado di vedere per esplorare l’ambiente marino. Nella sua configurazione più semplice, l’elemento trasparente ha una superficie liscia convessa che presenta un bordo periferico che segue il profilo del telaio 1 per innestarsi in una gola dello stesso. L’accoppiamento è del tipo atto a generare una tenuta e può prevedere che il bordo dell’elemento trasparente sia provvisto di una flangia che forma un bordo sporgente atto ad impegnarsi in un vano a sottosquadro della gola prevista nel telaio 1.
L’accoppiamento può avere anche luogo a scatto o tramite accoppiamento di forma come nella maschera descritta nel documento WO2015/170013.
Nella forma attuativa mostrata nelle figure, l’elemento trasparente 2 ha una conformazione poligonale con sfaccettature squadrate di raccordo molto resistente agli urti e ai graffi che garantisce una visione analoga o addirittura superiore a quella delle maschere tradizionali.
Nello specifico, l’elemento trasparente 2, tipicamente realizzato in stampo, è suddiviso in una parte centrale 102, in rilievo, con sviluppo planare e forma poligonale, raccordata con la zona perimetrale 202, atta ad accoppiarsi con il telaio 1, tramite le superfici di forma poligonale inclinate 302, 402 e 502.
La parte centrale 102 presenta inferiormente, in corrispondenza della parete divisoria 103 della parte di guarnizione 3, a maschera montata, una zona in rilievo 602 di forma poliedrica. Tale zona in rilevo 602, vantaggiosamente costituita da superfici piane di forma triangolare raccordate fra di loro e con il resto dell’elemento trasparente 2, delimita frontalmente la camera inferiore 303 ed è destinata ad accogliere il naso dell’utilizzatore.
La parte di guarnizione 3, che ha una conformazione allungata che segue il profilo del telaio 1 e, più in generale, la faccia dell’utilizzatore, presenta un bordo perimetrale 503 con quattro aperture. La prima, situata in corrispondenza della zona atta a disporsi in prossimità della bocca dell’utilizzatore, accoglie una valvola di spurgo 603 per espellere eventuale acqua che può entrare nella maschera.
La seconda apertura 703 è disposta sulla sommità del bordo perimetrale per ricevere dal tubo di areazione 4 aria da convogliare nella camera superiore 203.
Le altre due aperture 803 sono posizionate su opposti lati del bordo perimetrale 503 e sfociano nella camera inferiore così da ricevere aria respirata che viene convogliata verso il tubo di areazione 4 per il tramite di una coppia di tubetti di scarico 903 disposti sul bordo perimetrale 503 e ad esso adiacenti come mostrato nelle figure.
A tal fine il tubo di areazione 4 è suddiviso in tre canali non comunicanti dedicati, il primo, centrale 104, all’ingresso e gli altri due, laterali 204, all’uscita dell’aria. Il tubo di areazione 4 si innesta nell’apertura superiore del telaio 703 in modo da porre in comunicazione il canale centrale 104 direttamente con la camera superiore 203 e i canali laterali 204 con la camera inferiore 303 per il tramite della coppia di tubetti di scarico 903. In questo modo l’aria inspirata raggiunge il naso e la bocca dell’utilizzatore passando dal tubo di areazione 4 alla camera inferiore 303 per il tramite della camera superiore 203 della maschera mentre l’aria espirata viene convogliata direttamente dalla camera inferiore 303 al tubo di areazione 4, nei canali laterali 204 per l’espulsione.
Come meglio mostrato nelle figure 4 a 11, il tubo di areazione 4 presenta un terminale di raccordo 5 fra tubo e maschera, il quale terminale è destinato a restare fisso sulla maschera e si collega al tubo d’areazione 4 mediante un’articolazione cha ha una posizione di accoppiamento in cui il raccordo 5 e tubo d’areazione 4 sono fissi in posizione di esercizio ed una posizione di svincolo del tubo d’areazione 4 dal terminale di raccordo 5 in cui il tubo d’areazione 4 resta però collegato al terminale di raccordo 5, ma è libero di oscillare. Nella forma esecutiva illustrata, l’oscillazione del tubo di areazione 4 rispetto al terminale di raccordo 5 e quindi rispetto alla maschera ha luogo secondo un asse perpendicolare all’asse del tubo di areazione ed orientato secondo un piano frontale di sezione della testa in cui il termine piano frontale fa riferimento alla definizione dei piani di sezione del corpo umano utilizzati in medicina.
Una definizione alternativa della direzione dell’asse di oscillazione è relativa alla parte piana 102 centrale dell’elemento frontale 2, essendo tale asse di oscillazione contenuto in un piano parallelo alla detta parte piana 102 dell’elemento frontale.
Il raccordo 5 è costituito da un condotto centrale 105 e da due condotti laterali 205 in cui si innestano, ad una estremità, corrispondenti prolungamenti dei canali centrale 104 e laterali 204 del tubo 4.
L’estremità opposta del raccordo 5 è chiusa e presenta alette 405 per l’impegno con corrispondenti alette 101 presenti sul telaio 1 che vengono trattenute in posizione da una superficie di aggancio 702 presente sull’elemento trasparente 2 quando la maschera è assemblata.
Il condotto centrale 305 del raccordo 5, all’estremità opposta al tubo 4, presenta un’apertura sottostante che si innesta nel foro 703 sulla sommità del bordo perimetrale 503 mentre ciascuno dei due condotti laterali 205 sfocia in una corrispondente diramazione laterale di raccordo 605 su cui si innesta il corrispondente tubetto di scarico 903, venendo la tenuta generata da una o più guarnizioni 705.
Tra il condotto centrale 105 e i due condotti laterali 205 è presente una spaziatura 305 destinata ad accogliere corrispondenti alette 304 presenti sul tubo 4 in modo da formare contemporaneamente una guida di scorrimento ed una articolazione. Le alette 304 sono delle appendici appiattite che presentano sul lato rivolto verso l’interno una protuberanza con conformazione a bottone 404.
Come mostrato in fig. 6, la spaziatura 305 presente fra condotto centrale 105 e ciascun condotto laterale 205 del raccordo 5 ha una sezione rettangolare che segue il profilo laterale del condotto centrale 105 con i lati più lunghi rivolti, rispettivamente, verso l’alto e verso il basso quando la maschera è in posizione verticale.
E’ presente un bordo periferico rialzato 505 sui lati più corti e il lato più lungo rivolto verso il basso che agisce a guisa di pista di camma per il bottone 404 delle alette 304.
Grazie a questo accorgimento il tubo di areazione 4 può essere inserito nel raccordo 5 dall’alto come mostrato in fig. 5 fino a che il bottone 404 delle alette 304 non va a battuta con il bordo periferico inferiore 505. Il tubo 4 può, quindi, essere traslato fino a raggiungere la posizione mostrata in fig. 6, ovvero fino a portare il bottone 404 a battuta con il bordo periferico laterale 505. In questa posizione il tubo 4 può ruotare per allineare i prolungamenti dei canali centrale 104 e laterali 204 del tubo 4 con i corrispondenti condotti centrale 105 e laterali 205 del raccordo (si veda la fig. 11). Una ulteriore traslazione nella direzione indicata dalle frecce comporta l’accoppiamento del tubo 4 con il raccordo 5 nella posizione di esercizio (mostrata in fig. 12).
La posizione inclinata di riposo può essere raggiunta operando una traslazione in direzione opposta in modo da distanziate il tubo 4 dal raccordo 5. Durante questa traslazione del tubo d’areazione 4, l’estremità d’innesto formata dalle estremità dei canali 204 e 104 viene sfilata dai condotti 105 e 205 del terminale di raccordo 5 che presentano una sezione tale da consentire l’inserimento delle estremità dei canali 204, 104. Nella posizione disinserita il tubo è libero relativamente ad una rotazione relativamente al terminale di raccordo 5 che consente di portare il tubo d’areazione 4 ad adagiarsi sul retro della maschera come mostrato in fig. 8.
Appare evidente come la corsa di scorrimento delle alette 304 fra le due estremità delle guide di scorrimento costituite dalle feritoie o spaziature 305 sia sostanzialmente corrispondente alla corsa di innesto e disinnesto delle estremità dei canali 204 e 104 del tubo d’areazione 4 nei e dai condotti 105, 205 del terminale di raccordo 5.
Operando al contrario, ovvero ruotando in senso opposto e traslando il tubo nella direzione di aggancio con il raccordo, il tubo può essere riportato nella posizione di esercizio.
In pratica il tubo può essere portato da una posizione di esercizio ad una posizione di riposo e viceversa grazie all’impiego di un movimento combinato di traslazione e di rotazione in cui il movimento traslatorio ha la funzione di svincolare il tubo 4 dal raccordo 5 sia pur mantenendolo a questi connesso in modo da evitarne la perdita accidentale.
Una variante esecutiva della presente invenzione può prevedere che l’asse di articolazione del tubo di areazione 4 al terminale di raccordo 5 presenti un orientamento diverso parallelo ad esempio al piano sagittale e che pertanto l’oscillazione del tubo d’areazione 4 abbia luogo lateralmente e non in direzione del lato posteriore della maschera.
Le figure 13 a 19 mostrano una ulteriore forma esecutiva della maschera secondo la presente invenzione.
Nelle figure 13 a 19 verranno usati gli stessi numeri di riferimento come nell’esempio delle figure 1 a 12 per parti identiche od aventi la stessa funzione.
Come appare evidente il tubo d’areazione 4 e collegato al terminale di raccordo 5 per mezzo di una cerniera a pellicola.
Questa è costituita da una linguetta od un ponticello di materiale flessibile ed elastico che è fissato con una delle sue due opposte estremità rispettivamente al tubo d’areazione 4 ed al terminale di raccordo 5.
La linguetta di materiale 110 passa all’interno di un passante 804 e 805 previsto rispettivamente sul lato posteriore od inferiore del tubo d’areazione 4 e del terminale di raccordo 5, mentre porta un allargamento di spessore 210 come un dente o simili sulla parte della detta linguetta 110 che sporge oltre il lato del corrispondente passante 804, 805 opposto all’affacciato passante, rispettivamente 805, 804.
I passanti possono presentare nella zona mediana un’apertura 814, 815 di inserimento della linguetta che presenta una larghezza lievemente maggiore dello spessore della linguetta 110 e notevolmente inferiore alla larghezza della detta linguetta, in modo tale da consentire l’inserimento della linguetta nei detti passanti.
La linguetta 110 può scorrere nei due passanti 804, 805, ma non può sfilarsi dagli stessi grazie agli inspessimenti 210.
Vantaggiosamente la linguetta è anche elasticamente allungabile in misura sufficiente a garantire la corsa di sfilamento delle estremità dei canali 204, 104 del tubo di areazione 4 dai condotti 105, 205 del terminale di raccordo 5.
Vantaggiosamente la distanza dei passanti 804, 805 e la posizione degli allargamenti 210 sulla linguetta 110 sono tali, per cui in condizione completamente innestata delle estremità dei canali 204, 104 nei corrispondenti condotti 105, 205, la linguetta resta ancora tesa in una prestabilita misura tale da generare una forza di trazione in direzione di innesto del tubo d’areazione 4 nel terminale di raccordo 5. Ciò consente di esercitare una forza che sollecita stabilmente il detto tubo d’areazione 4 nella posizione di esercizio cioè nella condizione di completo innesto nel terminale di raccordo 5.
Scegliendo opportunamente le caratteristiche elastiche della linguetta e le condizioni di allungamento della stessa nelle due posizioni estreme di completo innesto del tubo d’areazione 4 nel terminale di raccordo 5 e di completo disinnesto del tubo d’areazione 4 dal terminale di raccordo 5, è possibile esercitare manualmente una forza di disinnesto del tubo d’areazione 4 dal terminale di raccordo 5 che contrasti e superi la forza esercitata dalla linguetta 110 in direzione di innesto.
Una volta disinnestato il tubo d’areazione 4 dal terminale di raccordo 5, la linguetta 110 torna nella condizione neurale in cui non è trattenuta in una posizione di allungamento e agisce solamente quale collegamento del tubo d’areazione 4 al terminale di raccordo 5 che consente una oscillazione relativa di queste parti fra loro.
Come appare evidente dalle figure 13 a 19, in una forma esecutiva, la linguetta 110 è formata dal terminale di fissaggio superiore di un cinghiolo 10 di fissaggio della maschera al viso dell’utente, ad esempio sotto forma di prolungamento di fissaggio.
Secondo una ulteriore caratteristica che può essere prevista anche nella forma esecutiva secondo le figure 1 a 12, il tubo d’areazione 4 presenta alla estremità opposta al telaio 1 della maschera, ovvero al terminale di raccordo 5, porta un terminale 11 che alloggia al suo interno una valvola a galleggiante che chiude almeno il canale 404 di aspirazione dell’aria quando l’estremità del tubo d’areazione 4, ovvero il terminale 11 montato sulla detta estremità assumono una posizione rispetto alla superficie dell’acqua nella quale l’acqua può penetrare all’interno almeno del detto canale 104.
Una ulteriore caratteristica che può essere prevista in combinazione con ambedue le varianti dei dispositivi di articolazione presenti nelle due forme esecutive delle figure 1 a 12 e 13 a 19 consiste nella particolare realizzazione dei tubetti di scarico 903.
Mentre nella forma esecutiva secondo le figure 1 a 12, i due tubetti di scarico 903 si dipartono di pezzo dalla guarnizione 3 e comunicano direttamente con la camera inferiore 303, nella forma esecutiva delle figure 13 a 19, i tubetti di scarico 903 sono realizzati quali parti costruttive separate che si collegano in modo amovibile con una estremità ad una apertura comunicante con la camera inferiore 303 e prevista nella guarnizione 3 e con l’altra estremità al terminale di raccordo 5 analogamente alla forma esecutiva secondo le figure 1 a 12.
L’accoppiamento ha luogo mediante un terminale di accoppiamento ad incastro a scatto costituito da un anello provvisto di una corona di denti radiali previsti alle estremità di linguette assiali elasticamente flessibili in direzione radiale ed i quali denti e le quali linguette s’impegno con il bordo di delimitazione di una apertura prevista nella guarnizione 3.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica vantaggiosamente fra l’estremità del tubo di scarico 903 e l’apertura nella guarnizione 3 è prevista una valvola di non ritorno con otturatore a membrana che è orientata in modo tale da non consentire il flusso in direzione di ritorno dal tubo di scarico 903 alla camera inferiore 303.
Sono possibili divere varianti esecutive che possono comprendere una separata valvola di non ritorno che è costituita da un parte costruttiva indipendente e che viene montata in corrispondenza della detta apertura nella guarnizione 3.
La forma esecutiva illustrata mostra una variante esecutiva particolarmente vantaggiosa che prevede di realizzare l’otturatore a membrana 130 integrato con la parete della guarnizione 3 in corrispondenza dell’apertura 30 passante e comunicante con la camera inferiore 303.
Come appare evidente dalle figure 17, 18 e 19, nell’apertura 30 è trattenuta in posizione coassiale un dischetto 130 che è costituito dello stesso materiale della guarnizione 3. Il dischetto 130 è di diametro minore del diametro dell’apertura 30 e forma con il bordo della stessa una feritoia anulare 230. Il dischetto 130 è trattenuto in posizione centrata rispetto all’apertura 30 grazie a due ponticelli di materiale 330 diametralmente opposti fra loro.
Una boccola di bloccaggio di materiale rigido avente una prestabilita elasticità indicato con 40 forma un terminale di fissaggio mediante accoppiamento a scatto dell’estremità del tubetto di scarico 903 alla guarnizione 3 nella zona della detta apertura 30.
In particolare, la detta boccola 40 forma allo stesso tempo l’elemento di fissaggio alla guarnizione 3 di una sede di valvola 50 che coopera con l’otturatore a membrana 130. La sede di valvola 50 è costituita da un anello che è trattenuta in posizione contro l’otturatore a membrana 130 dalla boccola di bloccaggio 40. Questa presenta sul lato rivolto verso la guarnizione 3 una corona di linguette assiali flessibili 140 che presentano denti radiali esterni 240 alle loro estremità. Le linguette sono disposte lungo una linea di circonferenza avente un raggio tale e presentano una lunghezza assiale tale per cui in condizione montata penetrano attraverso la feritoia 230 fra otturatore a membrana 130 e bordo dell’apertura 30 e si sovrappongono con i denti d’estremità 240 al lato dell’anello che forma la sede di valvola 50 rivolto verso l’interno della camera inferiore 303.
La lunghezza assiale delle linguette flessibili 140 in rapporto allo spessore complessivo della parete della guarnizione 3 in corrispondenza dell’apertura 30 e dell’anello che forma la sede di valvola 50 è tale per cui la boccola 40 e l’anello che forma la sede di valvola 50 sono serrate a tenuta contro la parete della guarnizione 3 in corrispondenza della zona che circonda la detta apertura 30.
Secondo una possibile ulteriore caratteristica, l’anello che forma la sede di valvola 50 può presentare ulteriormente una costola centrale, diametrale 150 che forma un supporto intermedio per le due metà del dischetto che costituisce l’otturatore a membrana 130, essendo la detta costola 150 orientata trasversalmente all’asse diametrale secondo cui sono allineati i ponticelli di materiale 330 che fissano il dischetto al bordo dell’apertura 30.
La boccola di bloccaggio 40 può essere realizzata di pezzo o fissata stabilmente all’estremità del tubetto di scarico 903, oppure la detta boccola 40 può essere fissabile a tenuta mediante accoppiamento per incastro o mediante accoppiamento di forma o mediante accoppiamento per forzamento elastico. L’accoppiamento è realizzato a tenuta fra tubetto di scarico 903 e boccola di bloccaggio 40.
Una forma esecutiva di questa ultima variante è illustrata nella figura 19, In questo caso, la boccola 40 presenta sul lato di accoppiamento ad una sede di incastro 1003 all’estremità del tubetto di scarico 903 una flangia anulare 440 che forma un’aletta radiale esterna destinata ad impegnarsi per forzamento elastico in una corrispondente gola interna anulare 1103 prevista nell’estremità del tubetto 903. La gola 1103 è prevista ad una distanza tale dal lato di testa dell’estremità del tubetto di scarico 903 che è corrispondente alla distanza della flangia anulare 440 da una superficie di riscontro anulare 540, per cui in condizione accoppiata della boccola di bloccaggio 40 all’estremità del tubetto di scarico 903, il lato di testa 1203 della detta estremità viene compresso a tenuta contro la superficie di riscontro anulare 540 ed eventualmente ulteriormente serrando la parete del tratto tubolare fra la gola 1103 e il lato di testa 1203 in corrispondenza della estremità del tubetto 903 a tenuta contro il tratto tubolare di collegamento della flangia anulare 440 al riscontro anulare 540.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, la flangia anulare 440 presenta almeno un intaglio radiale 640 in cui si impegna una costola radiale prevista nella gola anulare 1103 di impegno della detta flangia anulare 440.
Come appare evidente, le diverse forme esecutive dell’articolazione del tubo d’areazione alla maschera e le diverse varianti esecutive dei tubetti di scarico 903 possono essere previste in qualsiasi combinazione fra loro ed in particolare la forma esecutiva dell’articolazione secondo le figure 1 a 12 può essere prevista in combinazione alle varianti esecutive dell’accoppiamento dei tubetti di scarico 903 alla guarnizione 3 secondo le figure 13 a 19 e le forme esecutive dell’articolazione del tubo d’areazione secondo le figure 13 a 19 possono essere previste in combinazione con la variante esecutiva dei tubetti di scarico secondo le figure 1 a 12.
Le figure 20 e 21 mostrano una forma esecutiva della valvola sull’estremità del tubo che può essere prevista in combinazione con qualsivoglia delle precedenti forme esecutive.
Inoltre le figure 20 e 21 mostrano anche una variante esecutiva dell’articolazione che è realizzata secondo il principio della precedente forma esecutiva delle figure 13 a 19, essendo possibile adottare questa variante o quella delle figure 13 a 19 indifferentemente nelle due forme esecutive di tubo.
In relazione al terminale 11 sul tubo 4, una forma esecutiva prevede che lungo un tratto terminale di prestabilita lunghezza del tubo 4 sia previsto un tratto tubolare 44 che presenta una parete traforata od a griglia e che genera un ulteriore condotto.
Il condotto forma una gabbietta di alloggiamento per un galleggiante 47, in particolare a forma di sfera consentendone lo spostamento lungo l’asse longitudinale del detto tratto tubolare 44, in questo caso a seguito della spinta dell’acqua all’atto dell’immersione. Il condotto è posizionato rispetto al tubo 4 in modo da conferire all’insieme una sezione trasversale sostanzialmente a T in cui la gamba della T è costituita dal detto tratto tubolare 44. Il tratto tubolare è chiuso dalla parete traforata in corrispondenza dell’estremità rivolta verso la maschera, mentre è aperto in corrispondenza dell’estremità rivolta verso il terminale 11.
Il terminale 11 presenta una sezione trasversale di forma sostanzialmente corrispondente a quella a T del tratto terminale del tubo con il segmento tubolare 44 e prolunga detto insieme assialmente fino ad una parete di testa che è chiusa verso l’esterno.
Il terminale 44 è fissato a tenuta in modo stabile od amovibile, ad esempio infilandosi a tenuta su un prolungamento terminale d’innesto del tubo 4 e del tratto tubolare 44. Fra il terminale 11 e la luce del tubo 4 e del tratto 44 è previsto un elemento 45, che forma un otturatore a membrana con funzione di valvola di non ritorno che è configurato in modo da impedire un flusso di ritorno nei condotti di scarico del tubo 4. Un’appendice 46 coincidente con la luce del tratto tubolare 44 forma una sede di valvola a guisa di guarnizione anulare che è destinata a cooperare con l’otturatore costituito dal galleggiante sferico 47.
Quando il tubo viene immerso, l’acqua spinge il galleggiante 47 verso il terminale 11 ed in direzione della sede anulare 46 con cui fa contatto chiudendo il passaggio dell’acqua verso l’interno del tubo 4. Nella condizione in cui il galleggiante 47 non è immerso, il peso del galleggiante 47 lo porta ad allontanarsi per gravità dalla sede di valvola 46 in condizione di apertura del tubo 4.
In relazione a quanto sopra è rilevante il fatto che l’insieme galleggiante 47, otturatore 45 e sede di valvola 46 sono realizzati come pezzo costruttivo integrale che presenta una sezione trasversale di forma essenzialmente identica a quella dell’insieme tubo 4 e tratto terminale 44 e con dimensioni adatte a venire trattenuto in posizione fra terminale 11 ed estremità del detto tubo 4.
In una forma esecutiva, la sede di valvola può essere sotto forma di O-ring con una superficie di mantello con una sezione trasversale circolare, almeno per una parte della superficie di mantello affacciata verso l’intero della detta sede di valvola anulare.
Secondo una ulteriore caratteristica che non deve essere per forza prevista in combinazione alle caratteristiche descritte con riferimento al tubo 4 al terminale 47 ed agli organi 45 a 47, ma che può essere prevista in combinazione con qualsiasi delle precedenti forme esecutive della maschera, la linguetta 110 che forma la cerniera a pellicola fra il tubo 4 e la maschera, ovvero il terminale di raccordo 5, presenta nel tratto compreso fra il passante 804 sul tubo 4 ed il passante 805 sul terminale di raccordo 5 un tratto ondulato 500 che aumenta la flessibilità elastica in relazione ad arcuature secondo assi paralleli alle facce della linguetta 110 e perpendicolari alla estensione longitudinale della stessa e che ne aumenta la estensibilità elastica.
Nell’esempio il tratto 500 è ondulato a guisa di sinusoidale, ma può essere anche sagomato a zig-zag od a greca o simili.
Sebbene la descrizione faccia per lo più riferimento a una maschera con doppio canale di espulsione dell’aria, gli insegnamenti della presente invenzione possono trovare applicazione anche in maschere più semplici che prevedono l’impiego di un unico condotto per l’aria espirata sia a livello di tubo di areazione che di condotto che porta l’aria dalla camera inferiore al tubo di areazione. Tale condotto può, fra l’altro, essere di qualsivoglia tipo e può essere ricavato anche internamente alla maschera, ad esempio in una intercapedine della parte di guarnizione, o nel telaio.
Il tutto senza abbandonare il principio informatore sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Maschera comprendente: un telaio (1); una parte trasparente (2) supportata dal telaio; una parte di guarnizione (3) montata sul telaio (1) e atta ad essere posizionata sul volto di un utilizzatore, la parte di guarnizione (3) comprendendo una parete divisoria (103) atta ad appoggiarsi sul naso dell’utilizzatore a maschera indossata in modo da formare una camera superiore (203) ed una camera inferiore (303) con la camera inferiore che accoglie il naso e la bocca dell’utilizzatore, in cui le due camere sono in comunicazione tramite un passaggio previsto nella parete divisoria (103) e una valvola a una via (403) in modo che l’aria possa passare dalla camera superiore (203) alla camera inferiore (303) e non viceversa; un tubo di areazione (4) che comprende almeno due canali separati (104, 204) che pongono rispettivamente in comunicazione la camera superiore (203) e la camera inferiore (303) con l’ambiente esterno, caratterizzato dal fatto che l’elemento trasparente (2) ha una conformazione poligonale con sfaccettature squadrate di raccordo.
  2. 2. Maschera secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento trasparente (2) è suddiviso in una parte centrale (102), in rilievo, con sviluppo planare e forma poligonale, raccordata con una zona perimetrale (202), atta ad accoppiarsi con il telaio 1, tramite superfici di forma poligonale inclinate (302, 402, 502).
  3. 3. Maschera secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la parte centrale (102) dell’elemento trasparente (2) presenta inferiormente, in corrispondenza della parete divisoria (103) della parte di guarnizione (3), a maschera montata, una zona in rilievo (602) di forma poliedrica.
  4. 4. Maschera secondo la rivendicazione 3, in cui le zona in rilevo (602) della parte centrale (102) comprende superfici piane di forma triangolare o poligonale raccordate fra di loro e con il resto dell’elemento trasparente (2), la quale zona in rilievo (602) delimita frontalmente la camera inferiore (303) ed è destinata ad accogliere il naso dell’utilizzatore.
  5. 5. Maschera secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il tubo di areazione (4) presenta un terminale di raccordo (5) fra tubo e maschera, il quale terminale di raccordo (5) è fisso sulla maschera e si collega al tubo d’areazione (4) mediante una articolazione cha ha una posizione di accoppiamento in cui il terminale raccordo (5) ed il tubo d’areazione (4) sono fissi in posizione di esercizio ed una posizione di svincolo dal terminale di raccordo (5) in cui il tubo d’areazione (4) resta collegato al terminale di raccordo (5), ma è libero di oscillare.
  6. 6. Maschera secondo la rivendicazione 5, in cui il terminale raccordo (5) comprende un condotto centrale (105) e due canali laterali (205) nei quali condotti si innestano, ad una estremità, prolungamenti di corrispondenti canali centrale (104) e laterali (204) del tubo di areazione (4), in cui l’estremità opposta del terminale di raccordo (5) è chiusa e presenta alette (405) per l’impegno con corrispondenti alette (101) presenti sul telaio (1), le quali alette (101) vengono trattenute in posizione da una superficie di aggancio (702) presente sull’elemento trasparente (2) quando la maschera è assemblata.
  7. 7. Maschera secondo la rivendicazione 6, in cui il raccordo (5) presenta una coppia di aperture per l’innesto di corrispondenti condotti (903), i quali condotti (903) pongono in comunicazione la camera inferiore (303) con i canali laterali (204) del tubo di areazione (4).
  8. 8. Maschera secondo la rivendicazione 7, in cui i condotti sono tubi di raccordo disposti esternamente sia al telaio (1) che alla parte di guarnizione (3).
  9. 9. Maschera secondo la rivendicazione 7, in cui i condotti sono ricavati all’interno del telaio.
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