IT201800001353A1 - Dispositivo di controllo dello sparo in un fucile - Google Patents

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IT201800001353A1
IT201800001353A1 IT201800001353A IT201800001353A IT201800001353A1 IT 201800001353 A1 IT201800001353 A1 IT 201800001353A1 IT 201800001353 A IT201800001353 A IT 201800001353A IT 201800001353 A IT201800001353 A IT 201800001353A IT 201800001353 A1 IT201800001353 A1 IT 201800001353A1
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rifle
tactile sensor
control unit
aforementioned
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Inventor
Sullivan Costi
Giulio Matteoni
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Sullivan Costi
Giulio Matteoni
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41AFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS COMMON TO BOTH SMALLARMS AND ORDNANCE, e.g. CANNONS; MOUNTINGS FOR SMALLARMS OR ORDNANCE
    • F41A17/00Safety arrangements, e.g. safeties
    • F41A17/06Electric or electromechanical safeties
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F41WEAPONS
    • F41AFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS COMMON TO BOTH SMALLARMS AND ORDNANCE, e.g. CANNONS; MOUNTINGS FOR SMALLARMS OR ORDNANCE
    • F41A33/00Adaptations for training; Gun simulators
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F41C23/20Butts; Butt plates; Mountings therefor

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Stroboscope Apparatuses (AREA)

Description

TITOLO
DISPOSITIVO DI CONTROLLO DELLO SPARO IN UN FUCILE
SETTORE TECNICO
La presente invenzione si inserisce nel settore delle armi da fuoco, con particolare riferimento ai fucili da caccia o per uso sportivo.
STATO DELL’ARTE
L’impiego sportivo per eccellenza di detti fucili è, come noto, il tiro al piattello, tanto che esso è annoverato quale disciplina olimpica.
In ogni circostanza in cui viene usata un’arma da fuoco, l’efficacia del colpo, ovvero il centrare il bersaglio, dipende dalla combinazione delle caratteristiche tecniche intrinseche dell’arma stessa con l’abilità del tiratore.
Ciò che complessivamente si considera “abilità” è a sua volta una sommatoria tra le doti naturali del tiratore, una corretta tecnica di presa dell’arma ed infine l’esperienza.
La tecnica di presa di un’arma può essere appresa ed affinata con l’ausilio di un istruttore, oltre ovviamente all’esercizio; la corretta imbracciatura di un fucile prevede, anzitutto, che la parete posteriore del calcio (il cosiddetto “calciolo”) sia saldamente appoggiato alla spalla del tiratore per evitare che il contraccolpo generato dallo sparo muova l’arma, deviando il tiro, e che l’urto del calcio sul corpo provochi ecchimosi e dolori.
Un’altra regola fondamentale per ottenere una buona prestazione di tiro consiste nell’appoggiare con una forza costante la guancia sul calcio del fucile per tutta la durata dell’esecuzione di tiro, in modo che l’occhio risulti alla giusta altezza rispetto alla bindella e che, di conseguenza, siano rispettati i parametri trigonometrici che sovrintendono la mira.
Di norma ogni fucile è dotato di un meccanismo di sicura che, se attivato, impedisce l’esplosione di colpi accidentali, sia per indesiderati azionamenti del grilletto sia per malaugurate cadute dell’arma.
Soprattutto nella caccia è diffusa l’abitudine di non tenere l’arma in sicura, per essere più pronti al tiro nel momento in cui ci si imbatte in una preda; purtroppo la cronaca non è scevra di episodi in cui spari accidentali di cacciatori hanno colpito loro stessi oppure altre persone nelle vicinanze.
SINTESI DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo di controllo dello sparo in un fucile che possa costituire una sorta di “tutor” attivo, in grado di aiutare il tiratore a migliorare le sue prestazioni, sia segnalando difetti di imbracciatura che inibendo lo sparo sino a quando questi ultimi non sono stati corretti.
Un altro scopo dell’invenzione consiste nel realizzare un dispositivo che, mediante la sua caratteristica di blocco dello sparo, renda molto più sicura l’arma contro gli spari involontari, con ciò evitando potenziali ferimenti, o peggio, di persone casualmente nei pressi dell’arma stessa.
Ancora uno scopo dell’invenzione prevede di realizzare un dispositivo compatto e leggero, tale da poter essere associato ad un fucile senza alterarne sensibilmente né l’ergonomia di presa né il peso complessivo.
Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di ottenere un dispositivo nel quale possano essere personalizzate sia le modalità di funzionamento che i parametri di risposta, così che ogni tiratore possa usufruirne nel modo migliore per le sue esigenze.
Un altro ulteriore scopo dell’invenzione si prefigge di realizzare il dispositivo sia in una versione in cui lo stesso è previsto all’origine e quindi integrato nel fucile, sia in un’altra versione amovibile, così da poter essere facilmente montato e rimosso da qualsiasi fucile già esistente.
Ancora un altro scopo dell’invenzione è quello di utilizzare, per il dispositivo, componenti di tecnologia consolidata e di certa affidabilità, a garanzia di un funzionamento sicuro in ogni condizione di lavoro e, al tempo stesso, di costi di produzione contenuti.
Questi ed altri scopi sono pienamente raggiunti mediante un dispositivo di controllo dello sparo in un fucile, comprendente:
- almeno un organo sensore tattile (2), associato alla superficie esterna del calcio (C) di detto fucile (F), previsto per rilevare e misurare una pressione esercitata su di esso, ovvero su una circostante zona (C1, C2) del calcio (C) medesimo, da almeno una parte anatomica del tiratore che imbraccia il suddetto fucile (F);
- una centralina elettronica (4), destinata a ricevere, in ingresso, i parametri di pressione acquisiti da detto almeno un organo sensore tattile (2), ed a confrontare tali parametri con valori minimi di riferimento memorizzati,
- organi comandabili (3, 6A, 6B, 6C) associati a detto fucile ed adatti ad essere comandati da detta centralina elettronica (4), detti organi comandabili essendo almeno uno tra:
o un organo di blocco (3) associato al meccanismo di sparo (MS) di detto fucile (F), provvisto di mezzi attuatori (30) azionabili selettivamente, da remoto, tra due posizioni, rispettivamente operativa (W), in cui detto meccanismo di sparo (MS) è bloccato, ed inoperativa (N), in cui quest’ultimo è libero e di conseguenza è consentita l’azione di sparo, con la stessa centralina (4) prevista per comandare coerentemente i suddetti mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3), mantenendoli normalmente nella citata posizione operativa (W), con meccanismo di sparo (MS) bloccato, in assenza di pressione o in presenza di una pressione insufficiente sul citato organo sensore tattile (2), ovvero commutandoli repentinamente nella detta posizione inoperativa (N), in cui l’azione di sparo è consentita, in presenza di una pressione su detto organo sensore tattile (2) uguale o superiore al valore minimo di riferimento memorizzato, e
o avvisatori sonori (6A) e/o luminosi (6B) e/o a vibrazione (6C), associati a detta centralina elettronica (4) e da questa pilotati, previsti per segnalare al tiratore e/o al suo istruttore il mancato raggiungimento di un valore di pressione, su detto almeno un organo sensore tattile (2), uguale o superiore al valore di riferimento memorizzato;
- organi di alimentazione a batteria (5), previsti per l’erogazione di energia elettrica a detto almeno un organo sensore tattile (2), ai citati mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3) nonché a detta centralina elettronica (4).
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione del dispositivo di controllo dello sparo in un fucile, di cui all’oggetto, in accordo con quanto proposto nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la Fig. 1 illustra in vista schematica i principali componenti che formano il dispositivo di controllo dello sparo, nella versione amovibile e smontati dal fucile;
- la Fig. 2 illustra in vista schematica i componenti di Fig. 1 amovibilmente associati ad un fucile;
- le Figg. 3A, 3B illustrano, secondo la freccia X di Fig. 1, viste posteriori di un organo del dispositivo, in due configurazioni, rispettivamente inoperativa ed operativa;
- la Fig. 4 illustra, in una vista simile alla Fig. 2, un fucile con il dispositivo di controllo dello sparo integrato all’origine;
- la Fig. 5 illustra, con uno schema funzionale a blocchi, i componenti principali del dispositivo ed i rispettivi collegamenti.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Nelle sopraelencate figure è stato indicato col riferimento 1 il dispositivo di controllo dello sparo oggetto della presente invenzione, nel suo complesso.
Il dispositivo 1 è previsto associato ad un fucile F, preferibilmente da caccia o per uso sportivo, in maniera amovibile (Figg. 1, 2, 3A, 3B,) oppure integrato nello stesso (Fig. 4), come meglio descritto in seguito.
I componenti principali del dispositivo 1 sono:
- almeno un organo sensore tattile 2, vantaggiosamente del tipo piezoresistivo, associato alla superficie esterna del calcio C di detto fucile F, previsto per rilevare e misurare una pressione esercitata su di esso, ovvero su una circostante zona del calcio C medesimo, da almeno una parte anatomica (non illustrata) del tiratore che imbraccia il suddetto fucile F;
- un organo di blocco 3 associato al meccanismo di sparo MS di detto fucile F, provvisto di mezzi attuatori 30 azionabili selettivamente, da remoto, tra due posizioni, rispettivamente operativa W, in cui detto meccanismo di sparo MS è bloccato, ed inoperativa N, in cui quest’ultimo è libero e di conseguenza è consentita l’azione di sparo;
- avvisatori sonori 6A e/o luminosi 6B e/o a vibrazione 6C, associati alla centralina elettronica 4 e da questa pilotati (Fig. 5), previsti per segnalare al tiratore il mancato raggiungimento del valore di pressione minimo predefinito per il rispettivo organo sensore tattile 2,
- una centralina elettronica 4, destinata a ricevere, in ingresso, i parametri di pressione acquisiti da detto almeno un organo sensore tattile 2, ed a confrontare tali parametri con valori minimi di riferimento memorizzati, con la stessa centralina 4 altresì prevista per comandare coerentemente i suddetti mezzi attuatori 30 dell’organo di blocco 3, mantenendoli normalmente nella citata posizione operativa W, con meccanismo di sparo MS bloccato, in assenza di pressione o in presenza di una pressione insufficiente sul citato organo sensore tattile 2, ovvero commutandoli repentinamente nella detta posizione inoperativa N, in cui l’azione di sparo è consentita, in presenza di una pressione su detto organo sensore tattile 2 uguale o superiore al valore minimo di riferimento memorizzato;
- organi di alimentazione a batteria 5, previsti per l’erogazione di energia elettrica, mediante cavi elettrici, a detto almeno un organo sensore tattile 2, ai mezzi attuatori 30 dell’organo di blocco 3 nonché a detta centralina elettronica 4.
Il dispositivo di blocco dello sparo 3 e gli organi avvisatori 6A, 6B, 6C costituiscono organi comandabili dalla centralina 4 che possono coesistere nel dispositivo oppure essere previsti alternativamente l’uno all’altro. Ad esempio, nel caso di un utilizzo del dispositivo di tipo didattico sarà prevalente la presenza degli organi avvisatori 6A, 6B, 6C, mentre nel caso di un utilizzo per scopi di sicurezza sarà preminente la presenza degli organi di blocco 3.
L’accensione e spegnimento del dispositivo 1 è comandato, ad esempio, da un primo pulsante 40 collegato alla centralina 4, che in modo noto provvede ad attivare e disattivare detti organi di alimentazione a batteria 5; quest’ultima può essere del tipo normale, da sostituire, oppure ricaricabile.
I collegamenti per il dialogo funzionale tra la centralina elettronica 4 e l’organo sensore tattile 2 nonché tra la stessa centralina elettronica 4 ed i mezzi attuatori 30 dell’organo di blocco 3 è realizzato con mezzi di interfaccia 7, definiti da normali cavi elettrici oppure, preferibilmente, da sistemi wireless, ad esempio ad infrarossi, non illustrati in dettaglio in quanto noti.
In una prima possibile forma di realizzazione del dispositivo 1, è previsto un solo organo sensore tattile 2, posizionato nella parete posteriore C1 del calcio C del fucile F, nota agli esperti del settore come calciolo, quest’ultimo essendo destinato ad appoggiare stabilmente sulla spalla del tiratore.
In questo caso, il valore predefinito di pressione minima è tarato opportunamente in funzione di una corretta imbracciatura del fucile, che permette di contrastare il contraccolpo di quest’ultimo all’atto dello sparo.
La centralina elettronica 4 mantiene l’organo di blocco 3 nella posizione operativa W fintanto che la pressione esercitata dalla spalla, e rilevata dall’organo sensore tattile 2, risulta inferiore a quella minima predefinita; solo quando la condizione si inverte, viene permesso lo sparo.
Si evidenzia come la posizione operativa W dell’organo di blocco 3 ponga vantaggiosamente l’arma in condizione di sicurezza; pertanto, vengono scongiurati spari accidentali e le relative conseguenze.
In una seconda possibile forma di realizzazione del dispositivo 1, è ancora previsto un solo organo sensore tattile 2, posizionato nella parte superiore C2 del calcio C, nella zona nota agli esperti del settore come nasello, sul quale è destinata ad appoggiare stabilmente la guancia del tiratore.
Il valore predefinito di pressione minima è tarato opportunamente affinché si abbia, con la guancia ben appoggiata, un corretto allineamento occhio/mirino, presupposto fondamentale per una corretta mira.
Analogamente a quanto detto sopra per la prima forma di realizzazione, la centralina elettronica 4 mantiene l’organo di blocco 3 nella posizione operativa W fintanto che la pressione esercitata dalla guancia, e rilevata dall’organo sensore tattile 2, risulta inferiore a quella minima predefinita; solo quando la condizione si inverte, viene permesso lo sparo.
In assenza di pressione sull’organo sensore tattile 2, l’arma è anche in questo caso mantenuta vantaggiosamente in condizione di sicurezza.
In una terza forma di realizzazione del dispositivo 1, di cui alle figure, sono previsti ambedue gli organi sensori tattili 2 descritti sopra con riferimento alla prima e seconda forma di realizzazione.
Conseguentemente, si avrà un primo organo sensore tattile 21 posizionato nel calciolo C1 del fucile F, ed un secondo organo sensore tattile 22 posizionato nella zona del nasello C2 del calcio C.
Nella centralina elettronica 4, pertanto, saranno memorizzati almeno due valori di pressione minima di riferimento, delle quali la prima relativa al primo organo sensore tattile 21 e la seconda relativa al secondo organo 22.
Vantaggiosamente, è previsto di poter selezionare, ad esempio mediante un secondo pulsante 20 associato alla centralina elettronica 4, il funzionamento di un solo organo sensore tattile, a scelta tra il primo 21 ed il secondo 22, oppure di ambedue contemporaneamente.
In funzione dell’opzione selezionata, lo sparo è permesso al superamento della relativa soglia di pressione minima oppure, contestualmente, di ambedue le soglie stabilite per i due organi sensori 21, 22.
La condizione di sicurezza del fucile F, data dalla posizione operativa W dell’organo di blocco 3, risulta vantaggiosamente incrementata, come facilmente intuibile.
Il dispositivo 1, in tutte le forme di realizzazione sopra descritte, può essere utilmente provvisto, in aggiunta o in sostituzione dell’organo di blocco 3, di avvisatori sonori 6A e/o luminosi 6B e/o a vibrazione 6C, associati alla centralina elettronica 4 e da questa pilotati (Fig. 5), previsti per segnalare al tiratore e/o al suo istruttore il mancato raggiungimento del valore di pressione minimo predefinito per il rispettivo organo sensore tattile 2, oppure per almeno uno di essi se presenti sia il primo che il secondo organo sensore tattile 21, 22. La presenza di avvisatori 6A, 6B, 6C è preminente e particolarmente importante in combinazione con l’organo sensore tattile 22 associato al nasello C2 in quanto svolge la funzione didattica di avvertire il tiratore se non sta eseguendo correttamente il tiro in quanto non sta mantenendo una pressione idonea e sostanzialmente costante sul nasello per tutta l’operazione.
La centralina elettronica 4 comprende mezzi 8, ad esempio comandabili mediante un terzo pulsante 80, per attivare/escludere uno o più tra detti avvisatori sonori 6A, luminosi 6B ed a vibrazione 6C.
Il tiratore può così personalizzare il segnale secondo le preferenze o le circostanze.
Il dispositivo 1 può prevedere, associati a detta centralina elettronica 4, organi di comando 9, ad esempio comandabili mediante un quarto pulsante 90, per avviare una funzione di memorizzazione di almeno un valore di pressione di riferimento personalizzato, da utilizzare per il confronto con la pressione rilevata dal corrispondente organo sensore tattile 2.
Si omette di descrivere le procedure per la selezione dell’avvisatore 6A, 6B, 6C così come quelle per memorizzare valori personalizzati di pressione, in quanto legati alla logica di funzionamento della centralina elettronica 4 e non significative per quanto riguarda la comprensione e/o l’ambito protettivo della presente invenzione.
Parimenti, si ritiene sufficiente quanto descritto in relazione al funzionamento generale del dispositivo 1, senza dettagliare il diagramma di flusso che struttura il software della centralina elettronica 4, essendo non determinante per la comprensione.
Come anticipato sopra, il dispositivo 1 può essere vantaggiosamente previsto amovibile dal citato fucile F (Figg.1 e 2) e, a tal fine, comprende:
- una fascia 10 richiudibile ad anello in maniera regolabile, destinata a cingere il calcio C del fucile F, vantaggiosamente in una zona in cui cinge detto nasello C2, in modalità regolabile rispetto alla lunghezza dello stesso in funzione della fisionomia dell’utente (Fig. 2);
- un involucro scatolare 11, associato a detta fascia 10, contenente la centralina elettronica 4, gli organi di alimentazione a batteria 5 e uno o più tra detti avvisatori sonori 6A, luminosi 6B, a vibrazione 6C; l’involucro scatolare 11 alloggia opportunamente, in maniera da renderli accessibili dall’esterno, i citati pulsanti 20, 40, 80, 90;
- primi mezzi 12, ad esempio adesivi o con strisce tipo velcro, per il bloccaggio amovibile di detto organo sensore tattile 2 ad una prestabilita zona (calciolo C1 o nasello C2) del calcio C; ulteriori mezzi di bloccaggio amovibile sono previsti nel caso siano presenti ambedue gli organi sensori tattili 21, 22; per l’organo sensore tattile 22 da collocare nella zona del nasello C2, è possibile realizzare i relativi mezzi di bloccaggio attaccati alla fascia 10 (non illustrati);
- secondi mezzi 13, ad esempio adesivi o con strisce tipo velcro, per il fissaggio amovibile di detto organo di blocco 3, i cui mezzi attuatori 30 sono, in questa variante costruttiva, previsti per agire sul grilletto G del fucile F, quale elemento terminale del citato meccanismo di sparo MS, come schematicamente illustrato nelle Figg. 3A, 3B.
In una forma realizzativa preferita, il sensore tattile 2 adatto ad essere disposto in corrispondenza del nasello C2 è integrato nella fascia 10 stessa, rendendo superflua la presenza dei suddetti mezzi di bloccaggio amovibile 12.
Vantaggiosamente, la fascia 10 è realizzata in silicone o altro materiale elasticamente deformabile ed è associata al calcio C del fucile per mezzo di una pluralità di agganci magnetici disposti in modo da poter regolare la circonferenza di detta fascia 10 e quindi la tensione di serraggio intorno al calcio C del fucile.
In una variante realizzativa la centralina 4 e l’organo sensore tattile 2 sono inglobati in un unico elemento sagomato per poter essere associato amovibilmente, ad esempio tramite semplice pressione, al calciolo C1.
I citati mezzi di interfaccia 7, per realizzare i necessari collegamenti elettrico/funzionali, sono preferibilmente del suddetto tipo wireless, schematizzati nelle Figg. 2, 4 e 5 con linee a freccia.
Il dispositivo 1, nella descritta versione amovibile, può essere rapidamente montato, nonché rimosso, da fucili F esistenti, e pertanto può essere commercializzato a sé stante, quale accessorio.
Ovviamente, è possibile allestire una versione del dispositivo 1 da integrare nel fucile F all’atto della sua costruzione (si veda la Fig. 4) e, a tal fine, sono previsti idonei alloggiamenti realizzati nel calcio C, non illustrati in dettaglio, per contenere uno o due organi sensori tattili 2, detta centralina elettronica 4, gli organi di alimentazione a batteria 5 e uno o più tra detti avvisatori sonori 6A, luminosi 6B, a vibrazione 6C; in ottica di razionalità costruttiva, si può vantaggiosamente utilizzare il medesimo involucro scatolare 11 della versione amovibile, con all’interno gli stessi componenti già elencati, da incassare in un unico alloggiamento ad incasso nel calcio C (si veda ancora la Fig.4).
L’organo di blocco 3 con i relativi mezzi attuatori 30 (non illustrati in dettaglio) sono interni e sono, ad esempio, atti ad agire sul gruppo meccanico della sicura presente nel citato meccanismo di sparo MS.
Le citate posizioni operativa W ed inoperativa N dei mezzi attuatori 30 non sono evidenziate nella Fig. 4 in quanto dipendenti dalla conformazione di detto meccanismo di sparo MS.
In questo caso i mezzi di interfaccia 7 per il collegamento elettrico/funzionale possono essere tutti realizzati con cavi oppure in maniera mista, parte con cavi e parte con sistemi wireless.
Il dispositivo 1 sopra descritto, come si evince anche intuitivamente, è in grado di svolgere efficacemente un ruolo di “tutor” attivo, per aiutare il tiratore a migliorare le sue prestazioni, segnalando implacabilmente i più comuni difetti di imbracciatura del fucile ed arrivando ad inibire lo sparo se la presa non è corretta.
La funzione di blocco dello sparo rende, evidentemente, molto più sicura l’arma contro gli spari involontari, evitando molti potenziali incidenti con conseguenze anche tragiche.
Il dispositivo è stato attentamente studiato sia sotto il profilo ergonomico che per quanto riguarda peso e dimensioni, per risultare compatto, leggero e pressoché ininfluente per la normale manovrabilità del fucile a cui è associato. Inoltre, il dispositivo dell’invenzione può essere adattato in modo estremamente semplice per un uso sia da parte di tiratori destri che mancini.
Le possibili varianti costruttive descritte fanno comprendere come il dispositivo proposto sia molto versatile, permettendo un’ampia personalizzazione, a partire dalla configurazione degli organi sensori tattili, poi nelle modalità di funzionamento e nei parametri di risposta, così che ogni tiratore possa usufruirne nel modo migliore per le sue esigenze.
Molto importante per quanto attiene l’aspetto commerciale è la possibilità di predisporre facilmente il dispositivo sia nella versione amovibile che quella in cui lo stesso è montato all’atto della costruzione del fucile, in tal modo ampliando il potenziale mercato di riferimento.
Preme infine sottolineare come nelle scelte tecniche del progetto siano stati preferiti componenti di tecnologia consolidata e di certa affidabilità, a garanzia di un funzionamento sicuro in ogni condizione di lavoro e, al tempo stesso, di costi di produzione contenuti.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sottoriportate rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di controllo dello sparo in un fucile, caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un organo sensore tattile (2), associato alla superficie esterna del calcio (C) di detto fucile (F), previsto per rilevare e misurare una pressione esercitata su di esso, ovvero su una circostante zona (C1, C2) del calcio (C) medesimo, da almeno una parte anatomica del tiratore che imbraccia il suddetto fucile (F); - una centralina elettronica (4), destinata a ricevere, in ingresso, i parametri di pressione acquisiti da detto almeno un organo sensore tattile (2), ed a confrontare tali parametri con valori minimi di riferimento memorizzati, - organi comandabili (3, 6A, 6B, 6C) associati a detto fucile ed adatti ad essere comandati da detta centralina elettronica (4), detti organi comandabili essendo almeno uno tra: o un organo di blocco (3) associato al meccanismo di sparo (MS) di detto fucile (F), provvisto di mezzi attuatori (30) azionabili selettivamente, da remoto, tra due posizioni, rispettivamente operativa (W), in cui detto meccanismo di sparo (MS) è bloccato, ed inoperativa (N), in cui quest’ultimo è libero e di conseguenza è consentita l’azione di sparo, con la stessa centralina (4) prevista per comandare coerentemente i suddetti mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3), mantenendoli normalmente nella citata posizione operativa (W), con meccanismo di sparo (MS) bloccato, in assenza di pressione o in presenza di una pressione insufficiente sul citato organo sensore tattile (2), ovvero commutandoli repentinamente nella detta posizione inoperativa (N), in cui l’azione di sparo è consentita, in presenza di una pressione su detto organo sensore tattile (2) uguale o superiore al valore minimo di riferimento memorizzato, e o avvisatori sonori (6A) e/o luminosi (6B) e/o a vibrazione (6C), associati a detta centralina elettronica (4) e da questa pilotati, previsti per segnalare al tiratore e/o al suo istruttore il mancato raggiungimento di un valore di pressione, su detto almeno un organo sensore tattile (2), uguale o superiore al valore di riferimento memorizzato; - organi di alimentazione a batteria (5), previsti per l’erogazione di energia elettrica a detto almeno un organo sensore tattile (2), ai citati mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3) nonché a detta centralina elettronica (4).
  2. 2. Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto di prevedere: detto almeno un organo sensore tattile (2) posizionato nella parete posteriore (C1) del citato calcio (C) del fucile (F), definita come calciolo, quest’ultimo essendo destinato ad appoggiare stabilmente sulla spalla del tiratore; detto valore predefinito di pressione corrispondente a quello minimo per una corretta imbracciatura del fucile (F), sufficiente a contrastare il contraccolpo di quest’ultimo all’atto dello sparo; detti organi comandabili (3, 6A, 6B, 6C) associati a detto fucile comprendendo il citato organo di blocco (3) mantenuto da detta centralina elettronica (4) in posizione operativa (W) in assenza di una pressione uguale o superiore a detta pressione minima predefinita, in tal modo ponendo l’arma in condizione di sicurezza.
  3. 3. Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto di prevedere: detto almeno un organo sensore tattile (2) posizionato nella zona (C2) del citato calcio (C) del fucile (F) definita come nasello, sul quale è destinata ad appoggiare stabilmente la guancia del tiratore; detto valore predefinito di pressione corrispondente a quello minimo per ottenere un corretto allineamento occhio/mirino; detti organi comandabili (3, 6A, 6B, 6C) associati a detto fucile comprendendo detti avvisatori sonori (6A) e/o luminosi (6B) e/o a vibrazione (6C) predisposti per essere azionati da detta centralina (4) in assenza di una pressione uguale o superiore a detta pressione minima predefinita, in tal modo avvertendo il tiratore se non sta eseguendo correttamente il tiro in quanto non sta mantenendo una pressione idonea e sostanzialmente costante sul nasello per tutta l’operazione.
  4. 4. Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto di prevedere: un primo organo sensore tattile (21) posizionato nella parete posteriore (C1) del citato calcio (C) del fucile (F), definita come calciolo, quest’ultimo essendo destinato ad appoggiare stabilmente sulla spalla del tiratore; un secondo organo sensore tattile (22) posizionato nella zona (C2) del citato calcio (C) del fucile (F) definita come nasello, sul quale è destinata ad appoggiare stabilmente la guancia del tiratore; un primo valore predefinito di pressione corrispondente a quello minimo per una corretta imbracciatura del fucile (F), sufficiente a contrastare il contraccolpo di quest’ultimo all’atto dello sparo; un secondo valore predefinito di pressione corrispondente a quello minimo per ottenere un corretto allineamento occhio/mirino; il citato organo di blocco (3) mantenuto da detta centralina elettronica (4) in posizione operativa (W), in assenza di almeno una delle pressioni, rilevate da detti organi sensori tattili (21, 22), di valore uguale o superiore alla corrispondente prima o seconda pressione minima predefinita, in tal modo ponendo l’arma in condizione di sicurezza.
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere associati a detta centralina elettronica (4) organi di comando (9, 90) per avviare una funzione di memorizzazione di almeno un valore di pressione di riferimento personalizzato, da utilizzare per il confronto con la pressione rilevata da un corrispondente organo sensore tattile (2).
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo stesso è previsto integrato nel citato fucile (F) e comprende: alloggiamenti realizzati nel calcio (C) di quest’ultimo per contenere detto almeno un organo sensore tattile (2), detta centralina elettronica (4) e detti organi di alimentazione a batteria (5); mezzi di interfaccia (7) per il collegamento elettrico/funzionale tra detta centralina elettronica (4) e detto almeno un organo sensore tattile (2) nonché tra la stessa centralina elettronica (4) e detti mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3), e dal fatto che quest’ultimo è associato al gruppo meccanico della sicura previsto in origine nel suddetto fucile (F).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che lo stesso è previsto amovibile dal citato fucile (F) e comprende: una fascia (10) richiudibile ad anello, destinata a cingere detto calcio (C) del fucile (F) in posizione pressoché intermedia rispetto alla lunghezza; un involucro scatolare (11), associato a detta fascia (10), contenente almeno detta centralina elettronica (4) e detti organi di alimentazione a batteria (5); primi mezzi (12) per il bloccaggio amovibile di detto almeno un organo sensore tattile (2) ad una prestabilita zona (C1, C2) del medesimo calcio (C) del fucile (F); secondi mezzi (13) per il fissaggio amovibile di detto organo di blocco (3) in prossimità del grilletto (G) del citato fucile (F); mezzi di interfaccia (7) per il collegamento elettrico/funzionale tra detta centralina elettronica (4) e detto almeno un organo sensore tattile (2) nonché tra la stessa centralina elettronica (4) e detti mezzi attuatori (30) dell’organo di blocco (3), e dal fatto che quest’ultimo è del tipo previsto per agire sul grilletto (G) medesimo.
  8. 8. Dispositivo secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che detto involucro scatolare (11) è previsto per alloggiare i citati avvisatori sonori (6A) e/o luminosi (6B) e/o a vibrazione (6C) e pulsanti (20, 40, 80, 90) di attivazione e programmazione della suddetta centralina elettronica (4).
  9. 9. Dispositivo secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto di prevedere ulteriori mezzi per il bloccaggio amovibile di un secondo organo sensore tattile (2) ad una seconda prestabilita zona (C1, C2) del medesimo calcio (C) del fucile (F), e ulteriori mezzi di interfaccia (7) per il collegamento elettrico/funzionale tra detta centralina elettronica (4) e detto secondo organo sensore tattile (2).
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