IT201800000718A1 - Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito. - Google Patents

Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito. Download PDF

Info

Publication number
IT201800000718A1
IT201800000718A1 IT201800000718A IT201800000718A IT201800000718A1 IT 201800000718 A1 IT201800000718 A1 IT 201800000718A1 IT 201800000718 A IT201800000718 A IT 201800000718A IT 201800000718 A IT201800000718 A IT 201800000718A IT 201800000718 A1 IT201800000718 A1 IT 201800000718A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
mold
dilution water
diluted
dilution
duct
Prior art date
Application number
IT201800000718A
Other languages
English (en)
Inventor
Luca Baraldi
Original Assignee
Baraldi S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Baraldi S R L filed Critical Baraldi S R L
Priority to IT201800000718A priority Critical patent/IT201800000718A1/it
Publication of IT201800000718A1 publication Critical patent/IT201800000718A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B22CASTING; POWDER METALLURGY
    • B22DCASTING OF METALS; CASTING OF OTHER SUBSTANCES BY THE SAME PROCESSES OR DEVICES
    • B22D17/00Pressure die casting or injection die casting, i.e. casting in which the metal is forced into a mould under high pressure
    • B22D17/20Accessories: Details
    • B22D17/2007Methods or apparatus for cleaning or lubricating moulds
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B22CASTING; POWDER METALLURGY
    • B22CFOUNDRY MOULDING
    • B22C23/00Tools; Devices not mentioned before for moulding
    • B22C23/02Devices for coating moulds or cores

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Electrotherapy Devices (AREA)
  • Input Circuits Of Receivers And Coupling Of Receivers And Audio Equipment (AREA)
  • Circuits Of Receivers In General (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“PROCEDIMENTO ED IMPIANTO DI DOSAGGIO DI UN DILUITO”
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento ed un impianto di dosaggio di distaccanti ed in particolare un impianto ed un procedimento per il dosaggio dei distaccanti impiegati in impianti e processi di pressocolata per lo stampaggio di leghe leggere.
I processi di pressocolata comprendono una fase di refrigerazione e lubrificazione dello stampo mediante una spruzzatura, sullo stampo stesso, di un diluito comprendente, in sintesi, appositi lubrificanti e/o distaccanti, comunemente indicati come “lubro-distaccanti”, diluiti con acqua di diluizione o refrigerazione.
La maggior parte dei lubro-distaccanti utilizzati nei processi di pressocolata ad alta pressione sono formulati come emulsioni acquose di principi attivi (oli, polimeri, silossani, ecc. ) stabilmente disperse in acqua (fase continua) come micro-goccioline grazie a specifici tensioattivi e additivi, che svolgono anche molte altre funzioni note in tali processi.
La funzione del diluito è quella di formare, mediante il lubro-distaccante, un film in grado di lubrificare e distaccare la lega metallica iniettata all’interno della cavità dello stampo e di sottrarre calore allo stampo, ad ogni ciclo, mediante evaporazione dell’acqua di diluizione.
Generalmente, nelle soluzioni note, una volta che la composizione del diluito è stata stabilita per un determinato impianto o processo di stampaggio, la quantità di lubro-distaccante nell’acqua di diluzione rimane fissa e, analogamente, a regime, rimane costante la quantità del diluito spruzzato sullo stampo.
La composizione chimica del concentrato, insieme ad altre variabili come ad esempio il livello di diluizione nonché i parametri di spruzzatura, contribuiscono principalmente, come accennato, attraverso l'evaporazione dell'acqua di diluizione, alla rimozione di calore dallo stampo per ripristinare l’"equilibrio termico" e alla realizzazione di un film lubrificante sulla superficie calda dello stampo.
Le caratteristiche di questo film, che è soggetto a rapidi cambiamenti chimici e fisici dal momento della spruzzatura all’effettiva adesione sullo stampo, sono difficili da studiare e definire, mentre, tuttavia, possono condizionare in larga misura sia le fasi del processo di pressocolata sia la qualità della colata.
In altre parole, nei processi di pressocolata ad alta pressione, le fasi di refrigerazione e lubrificazione dello stampo, mediante spruzzatura di emulsioni acquose diluite, sono critiche in quanto scarsamente controllate. Anche impostando i parametri dell’applicazione, ad esempio tipo e numero di ugelli, pressioni, distanze e tempo di spruzzatura, così come quelli relativi agli aspetti chimici, ad esempio la formulazione del diluito, la composizione dell'acqua di diluizione ed il rapporto di diluizione, i meccanismi chimici e fisici di bagnatura della superficie, di scambio termico e di deposizione del film sono turbolenti e dipendenti localmente dalla temperatura e dalla forma e possono anche modificare alcune caratteristiche della superficie, in modo tale da non garantire una corretta "ripetibilità". Inoltre, qualora l’impianto venga arrestato e raffreddato, una nuova messa in servizio dello stesso risulta estremamente gravosa in termini di consumo di energia e di acqua di diluizione dato che la messa a punto dell’impianto di lubrificazione è pensata per il funzionamento a regime e non per i transitori.
In questo contesto, compito precipuo della presente soluzione è ovviare ai suddetti inconvenienti.
Scopo della presente descrizione è proporre un procedimento ed un sistema di dosaggio del diluito che consentano di ottenere un’efficace lubrificazione dello stampo ed un adeguato raffreddamento dello stesso in ogni condizione operativa, sia a regime che durante eventuali transitori, riducendo sia i consumi energetici che di acqua.
La presente descrizione riguarda un impianto ed un procedimento di dosaggio del diluito che permettano un migliore controllo delle fasi di refrigerazione e lubrificazione degli stampi negli impianti e nei processi di pressocolata per lo stampaggio di leghe leggere.
Secondo un aspetto della descrizione, la descrizione riguarda un procedimento di dosaggio di un diluito comprendente almeno un principio attivo, ad esempio un olio, un polimero, un silossano, preferibilmente in un lubro-distaccante concentrato, ed acqua di diluizione da spruzzare sullo stampo in un impianto di pressocolata per favorire il distacco di un manufatto dallo stampo ed un abbassamento di almeno una temperatura superficiale dello stampo.
Secondo un aspetto della descrizione, il procedimento comprende
- una fase di misurazione della temperatura superficiale dello stampo per ricavare una temperatura superficiale misurata;
- una fase di calcolo di un errore di temperatura fra almeno una temperatura predefinita e la temperatura superficiale misurata tramite una fase di confronto della temperatura superficiale misurata con la temperatura predefinita;
- una fase di generazione di almeno un segnale di controllo in funzione di detto errore tramite almeno un regolatore proporzionale integrale derivativo PID;
- una fase di regolazione della quantità del diluito da spruzzare allo stampo in funzione del segnale di controllo.
Secondo un aspetto della descrizione, il procedimento comprende una fase di regolazione della quantità del diluito in funzione di un rispettivo segnale di controllo generato da un corrispondente regolatore PID in funzione dell’errore di temperatura.
Secondo un aspetto della descrizione, il procedimento comprende una fase di regolazione della quantità dell’acqua di diluizione nel diluito in funzione di un rispettivo segnale di controllo generato da un corrispondente regolatore PID in funzione dell’errore di temperatura.
Secondo un aspetto della descrizione, il procedimento comprende una fase di regolazione della quantità del principio attivo nel diluito in funzione del segnale di controllo generato da un corrispondente regolatore PID in funzione dell’errore di temperatura.
Secondo un aspetto della descrizione, il principio attivo è preferibilmente disperso in una fase continua acquosa e la regolazione della quantità del principio attivo avviene mediante una regolazione della quantità della fase continua acquosa, altrimenti detta lubro-distaccante concentrato, in cui è disperso.
Secondo un aspetto della descrizione, la regolazione della quantità del lubro-distaccante concentrato avviene mediante un corrispondente regolatore PID in funzione dell’errore di temperatura.
Secondo un aspetto della descrizione, l’impianto di dosaggio può comprendere un regolatore PID funzionante in base all’errore di temperatura per regolare la quantità di diluito da spruzzare sullo stampo. Secondo un aspetto della descrizione, l’impianto di dosaggio può comprendere un regolatore PID funzionante in base all’errore di temperatura per regolare la quantità di acqua di diluizione nel diluito.
Secondo un aspetto della descrizione, l’impianto di dosaggio può comprendere un regolatore PID funzionante in base all’errore di temperatura per regolare la quantità di lubro-distaccante concentrato nel diluito.
Secondo un aspetto della descrizione, le quantità di diluito, acqua di diluizione e lubro-distaccante concentrato possono essere regolate agendo sul tempo di erogazione di diluito, acqua di diluizione e lubrodistaccante concentrato.
Secondo un aspetto della descrizione, in una fase di riscaldamento dello stampo, la quantità di acqua di diluizione può essere diminuita fino a 0, in modo che una testa di lubrificazione dello stampo spruzzi, di fatto, lubrodistaccante concentrato.
Secondo un aspetto della descrizione, la descrizione riguarda un impianto di dosaggio del diluito spruzzato sullo stampo.
L’impianto comprende uno o più dosatori per il dosaggio del diluito o dell’acqua di diluizione o del lubro-distaccante concentrato che possono essere ciascuno pilotato da un rispettivo regolatore PID in funzione dell’errore fra la temperatura superficiale dello stampo ed una temperatura di riferimento che è preferibilmente la temperatura ottimale dello stampo a regime.
Secondo un aspetto della descrizione, ciascun dosatore può essere inserito in un rispettivo condotto di alimentazione del diluito o del concentrato o dell’acqua di diluizione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un impianto e di un procedimento per il dosaggio di diluiti comprendenti lubro-distaccanti e acqua di diluizione come illustrato con riferimento agli uniti disegni in cui: - la figura 1 illustra un impianto di dosaggio in accordo con la presente descrizione, in una vista schematica a blocchi;
- la figura 2 illustra un impianto di dosaggio in accordo con la presente descrizione, in una vista schematica a blocchi;
- la figura 3 illustra un impianto di dosaggio in accordo con la presente descrizione, in una vista schematica a blocchi;
- la figura 4 illustra un particolare di un impianto di dosaggio in accordo con la presente descrizione in una vista schematica a blocchi. Con riferimento alle figure, con il numero 1 è indicato un impianto di dosaggio di un diluito comprendente un lubro-distaccante ed acqua di diluizione in un impianto 100 di pressocolata per lo stampaggio di leghe leggere, ad esempio leghe di alluminio, ferro, magnesio.
L’impianto 100 è di tipo sostanzialmente noto e comprende, schematicamente, uno stampo 101, del quale è illustrato per semplicità un solo semi-stampo, presentante una cavità 102 di ricezione della lega fusa. Nel seguito si utilizzeranno i seguenti termini del tutto noti nel campo tecnico di riferimento:
- lubro-distaccante o lubro-distaccante concentrato o concentrato: emulsione acquosa di principi attivi (oli, polimeri, silossani, ecc. ) stabilmente disperse in acqua (fase continua) come micro-goccioline grazie a specifici tensioattivi e additivi anch’essi presenti; il lubrodistaccante è concentrato e serve a garantire il distacco dei pezzi dallo stampo;
- acqua di diluizione, diluente: è il diluente utilizzato per diluire il concentrato ed ottenere il diluito; l’acqua di diluizione serve, oltre a diluire, ad asportare calore, mediante evaporazione, dallo stampo;
- diluito o lubro-distaccante diluito: è quanto viene spruzzato sullo stampo ed ottenuto dalla diluizione del lubro-distaccante con l’acqua di diluizione.
L’impianto 1 di dosaggio serve, ad esempio, alla determinazione delle dosi di concentrato e diluente nel diluito che viene normalmente spruzzato sullo stampo, e il loro rapporto opportuno per favorire il distacco di un manufatto, non illustrato, dallo stampo ed un abbassamento della temperatura superficiale dello stampo stesso.
Come sarà di seguito chiarito, la presente descrizione prevede anche una configurazione in cui viene spruzzato sullo stampo il lubro-distaccante concentrato.
L’impianto 1 è di seguito descritto nelle parti essenziali alla comprensione della presente invenzione.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, si osserva che l’impianto 1 comprende una testa di lubrificazione o spruzzatura, schematizzata con un blocco 103, per spruzzare il diluito nella cavità 102, contro la superficie dello stampo 101, ed un condotto 2 di alimentazione del diluito alla testa 103. Negli esempi illustrati, un dosatore del diluito, che può essere assente in forme di realizzazione del tipo illustrato nelle figure 2 e 3, schematizzato con un blocco 3, dosa il lubro-distaccante diluito al condotto 2 e quindi alla testa 103.
Il dosatore 3 può essere ad esempio un’elettrovalvola, in caso di impianto 1 in pressione, o anche una pompa, e determina la quantità di diluito che raggiunge la testa 103 e quindi lo stampo 101.
Il dosatore 3, o eventualmente direttamente il condotto 2 di alimentazione del diluito, sono in comunicazione di fluido con un sistema 4 di diluizione nel quale avviene la diluizione del lubro-distaccante concentrato con l’acqua di diluizione.
Il sistema 4 di diluizione è schematizzato con un condotto di diluizione. Un condotto 5 di alimentazione dell’acqua di diluizione confluisce nel sistema 4 di diluizione per alimentare lo stesso con l’acqua di diluizione. Un dosatore dell’acqua di diluizione, ad esempio un’elettrovalvola o una pompa, schematizzato con un blocco 6, dosa il diluente al condotto 5 e quindi al sistema 4.
L’impianto 1 comprende un sistema, schematizzato con un blocco 7, di rifornimento dell’acqua di diluizione al dosatore 6, ad esempio un sistema di pompaggio.
Un condotto 8 di alimentazione del lubro-distaccante concentrato confluisce nel sistema 4 di diluizione per alimentare allo stesso il concentrato.
Un dosatore del concentrato, ad esempio un’elettrovalvola o una pompa, schematizzato con un blocco 9, dosa il diluente al condotto 8 e quindi al sistema 4.
L’impianto 1 comprende un sistema, schematizzato con un blocco 10, di rifornimento del lubro-distaccante al dosatore 9, ad esempio uno stoccaggio o un sistema di pompaggio del concentrato.
Secondo quanto illustrato, l’impianto 1 comprende un misuratore di temperatura, schematizzato con un blocco 11 per misurare la temperatura superficiale dello stampo e ottenere una temperatura superficiale misurata tmis.
Il misuratore 11 può essere, ad esempio, un pirometro che viene affacciato allo stampo 101, un termometro ad infrarossi, una delle termocoppie normalmente annegate negli stampi 101 degli impianti 100 di pressocolata.
L’impianto 1 comprende un sistema 12 di controllo, schematizzato in maggiore dettaglio nella figura 4, in comunicazione con il misuratore 11 per ricevere in ingresso la temperatura superficiale misurata tmis.
Il sistema 12 di controllo riceve altresì in ingresso una temperatura predefinita o temperatura di riferimento tref ed è configurato per un segnale di controllo in funzione della temperatura superficiale misurata tmis e della temperatura di riferimento tref.
La temperatura predefinita o temperatura di riferimento tref è preferibilmente la temperatura ottimale dello stampo 101 a regime.
Il sistema 12 di controllo comprende un sommatore 13 configurato per calcolare un errore e(t) di temperatura fra la temperatura predefinita tref e la temperatura superficiale misurata tmis.; l’errore e(t) è in particolare calcolato come differenza fra la tref e la tmis.
In generale, il sistema di controllo comprende almeno un regolatore proporzionale integrale derivativo o PID in comunicazione con il sommatore e configurato per generare un segnale di controllo in funzione dell’errore e(t) per pilotare l’impianto 1 di dosaggio.
Con riferimento alla figura 1, nella forma di realizzazione illustrata, il sistema 12 di controllo è in comunicazione con il dosatore 3 a cui invia un segnale S1 di controllo.
Il segnale S1 è generato da un rispettivo regolatore proporzionale integrale derivativo 12a opportunamente programmato.
Il dosatore 3 comprende ad esempio un’elettrovalvola 3a, pilotata dal segnale S1 in funzione dell’errore e(t) di temperatura, per regolare la quantità del diluito alimentata alla testa 103.
Con riferimento alla figura 2, nella forma di realizzazione illustrata, il sistema 12 di controllo è in comunicazione con il dosatore 6 a cui invia un segnale S2 di controllo.
Il segnale S2 è generato da un rispettivo regolatore proporzionale integrale derivativo 12b opportunamente programmato.
Il dosatore 6 comprende ad esempio un’elettrovalvola 6a, pilotata dal segnale S2 in funzione dell’errore e(t) di temperatura, per regolare la quantità dell’acqua di diluizione alimentata al sistema 4 di diluizione.
Con riferimento alla figura 3, nella forma di realizzazione illustrata, il sistema 12 di controllo è in comunicazione con il dosatore 9 a cui invia un segnale S3 di controllo.
Il segnale S3 è generato da un rispettivo regolatore proporzionale integrale derivativo 12c opportunamente programmato.
Il dosatore 9 comprende ad esempio un’elettrovalvola 9a, pilotata dal segnale S3 in funzione dell’errore e(t) di temperatura, per regolare la quantità di lubro-distaccante concentrato alimentata al sistema 4 di diluizione.
In uso, il procedimento di dosaggio del diluito comprende
- una fase di misurazione della temperatura superficiale per ricavare la temperatura superficiale misurata tmis;
- una fase di calcolo dell’errore e(t) di temperatura fra la temperatura predefinita di riferimento tref e la temperatura superficiale misurata tmis tramite una fase di confronto della temperatura superficiale misurata tmis con la temperatura predefinita tref;
- una fase di generazione di almeno un segnale S1, S2, S3 di controllo in funzione dell’errore e(t) tramite un rispettivo regolatore proporzionale integrale derivativo PID 12a, 12b, 12c;
- una fase di regolazione della quantità del diluito alimentato alla testa 103 e/o della quantità dell’acqua di diluizione nel diluito e/o della quantità del lubro-distaccante concentrato nel diluito, in funzione del rispettivo segnale di controllo S1, S2, S3, da inviare alla testa 103 di lubrificazione.
In generale, dato che è sostanzialmente il principio attivo che assicura il distacco del manufatto dallo stampo, il sistema 10 può, in una forma di realizzazione, erogare il principio attivo e la regolazione interessa il principio attivo.
Preferibilmente, si regola la quantità del lubro-distaccante concentrato nel diluito per regolare la quantità del principio attivo nel diluito; per semplicità, si fa nel seguito riferimento a tale situazione, senza per questo perdere di generalità.
Con riferimento alla figura 1, è regolata la quantità del diluito nel condotto 2 di alimentazione della testa 103 di spruzzatura tramite il dosatore 3. La regolazione della quantità del diluito avviene aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di erogazione del diluito all’impianto di spruzzatura ovvero il tempo di funzionamento del dosatore 3.
Con riferimento alla figura 2, è regolata la quantità di acqua diluizione nel condotto 5 di alimentazione, a monte del condotto 4 di diluizione, tramite il dosatore 6.
La regolazione della quantità dell’acqua di diluizione avviene aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di erogazione dell’acqua di diluizione al condotto di diluizione ovvero il tempo di funzionamento del dosatore 6.
Ad esempio, in un transitorio di riscaldamento dello stampo viene diminuita la quantità di acqua di diluzione alimentata alla testa 103 per asportare meno calore dalla stessa.
In particolare, la quantità dell’acqua di diluizione nel diluito può essere azzerata, in una fase di riscaldamento dello stampo, in modo che, in pratica, il lubro-distaccante sia spruzzato sullo stampo 101 in forma concentrata.
La quantità dell’acqua di diluizione può essere controllata, sempre tramite un regolatore PID, intervenendo in una qualsiasi sezione della linea di alimentazione dell’acqua alla testa 103, ad esempio modificando i tempi di funzionamento o apertura delle pompe o delle elettrovalvole presenti lungo la linea.
In ogni caso risulta possibile ridurre la quantità di acqua di diluizione nel diluito ,in particolare in fasi di riscaldamento dello stampo, riducendo quindi i consumi sia energetici che del diluente.
Riducendo la quantità d’acqua spruzzata sullo stampo, si accelerano i tempi per portare alla temperatura di regime lo stampo.
Con riferimento alla figura 3, è regolata la quantità del lubro-distaccante concentrato alimentata nel condotto 8 di alimentazione, a monte del condotto 4 di diluizione, tramite il dosatore 9.
La regolazione della quantità del concentrato può avvenire aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di erogazione del concentrato al condotto di diluizione ovvero il tempo di funzionamento del dosatore 9.
In forme di realizzazione alternative non illustrate, l’impianto 1 può comprendere uno, due o tre dei regolatori PID 12a, 12b, 12c in base alle esigenze di gestione dell’impianto 100.
Ogni regolatore PID 12a, 12b, 12c è programmato, con il proprio algoritmo, ad una predeterminata funzione di inseguimento per generare il rispettivo segnale di controllo S1, S2, S3.
La temperatura superficiale dello stampo costituisce un parametro di input per il sistema di controllo che consente quindi all’impianto di dosaggio di intervenire efficacemente nel raggiungimento e nel mantenimento della temperatura ottimale dello stampo, regolando la quantità di concentrato e/o la quantità di diluente e/o la quantità di diluito spruzzato sullo stampo tramite la testa di lubrificazione.
La temperatura superficiale stampo può essere misurata in una o più regioni di interesse e i distinti valori utilizzati da soli o in combinazione per il controllo di corrispondenti controllori PID.
L’impianto 1 può comprendere, non illustrati, dei flussometri per la misurazione della portate del diluente, del concentrato e del diluito.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di dosaggio di un diluito comprendente almeno un principio attivo, ad esempio un olio, un polimero, un silossano, ed acqua di diluizione in un impianto (100) di pressocolata per favorire il distacco di un manufatto da un rispettivo stampo (101) ed un abbassamento di almeno una temperatura superficiale di detto stampo (101), detto diluito essendo spruzzato su detto stampo mediante una testa (103) di lubrificazione, detto procedimento di dosaggio essendo caratterizzato dal fatto di comprendere - una fase di misurazione di detta temperatura superficiale per ricavare una temperatura superficiale misurata (tmis); - una fase di calcolo di un errore (e(t)) di temperatura fra almeno una temperatura predefinita (tref) e la temperatura superficiale misurata (tmis) tramite una fase di confronto della temperatura superficiale misurata (tmis) con la temperatura predefinita (tref); - una fase di generazione di almeno un segnale (S1, S2, S3) di controllo in funzione di detto errore (e(t)) di temperatura tramite almeno un regolatore proporzionale integrale derivativo (12a, 12b, 12c); - una fase di regolazione della quantità del diluito spruzzato sullo stampo e/o della quantità dell’acqua di diluizione nel diluito e/o della quantità di principio attivo nel diluito in funzione di detto segnale di controllo (S1, S2, S3).
  2. 2. Procedimento di dosaggio secondo la rivendicazione 1 in cui la quantità del diluito spruzzata sullo stampo (101) è regolata, tramite un primo regolatore proporzionale integrale derivativo (12a) generante un primo segnale (S1) di controllo, in un primo condotto (2) di alimentazione del diluito a monte della testa (103) di lubrificazione, aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di alimentazione del diluito alla testa (103) di lubrificazione.
  3. 3. Procedimento di dosaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui la quantità di acqua di diluizione nel diluito è regolata, tramite un secondo regolatore proporzionale integrale derivativo (12b) generante un secondo segnale (S1) di controllo, in un secondo condotto (5) di alimentazione dell’acqua di diluizione disposto a monte di un condotto (4) di diluizione del principio attivo con l’acqua di diluizione aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di alimentazione dell’acqua di diluizione a detto condotto (4) di diluizione.
  4. 4. Procedimento di dosaggio secondo la rivendicazione 3 in cui la quantità di acqua di diluzione nel diluito è diminuita durante un transitorio di riscaldamento dello stampo (101).
  5. 5. Procedimento di dosaggio secondo la rivendicazione 3 o 4 in cui la quantità di acqua di diluizione nel diluito è azzerata, ad esempio in una fase di riscaldamento dello stampo (101), detto principio attivo risultando erogato in forma concentrata.
  6. 6. Procedimento di dosaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui la quantità del principio attivo nel diluito è regolata, tramite un terzo regolatore proporzionale integrale derivativo (12c) generante un terzo segnale (S3) di controllo, in un terzo condotto (8) di alimentazione del principio attivo disposto a monte di un condotto di diluizione del principio attivo con l’acqua di diluizione aumentando o diminuendo o mantenendo costante il tempo di alimentazione del principio attivo al condotto (8) di diluizione.
  7. 7. Procedimento di dosaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui il principio attivo è disperso in un lubro-distaccante concentrato, la quantità di principio attivo nel diluito essendo regolata mediante una regolazione della quantità del lubro-distaccante concentrato nel diluito tramite un terzo regolatore proporzionale integrale derivativo (12c) generante un terzo segnale (S3) di controllo.
  8. 8. Impianto di dosaggio di un diluito comprendente almeno un principio attivo, ad esempio un olio, un polimero, un silossano, preferibilmente disperso in un lubro-distaccante concentrato, ed acqua di diluizione in un impianto (100) di pressocolata per favorire il distacco di un manufatto da un rispettivo stampo (101) ed un abbassamento di almeno una temperatura superficiale di detto stampo, detto diluito essendo spruzzato su detto stampo mediante una testa (103) di lubrificazione, detto impianto di dosaggio comprendendo detta testa (103) di lubrificazione, un misuratore (11) di temperatura per misurare la temperatura superficiale dello stampo e ottenere una temperatura superficiale misurata (tmis); un sistema (12) di controllo in comunicazione con detto misuratore (11) di temperatura per ricevere in ingresso la temperatura superficiale misurata (tmis) e configurato per generare almeno un segnale (S1, S2, S3) di controllo in funzione della temperatura superficiale misurata (tmis) e di una temperatura predefinita (tref), detto sistema (12) di controllo comprendendo un sommatore (13) configurato per calcolare un errore (e(t)) fra la temperatura predefinita (tref) e la temperatura superficiale misurata (tmis) ed almeno un regolatore proporzionale integrale derivativo (12a, 12b, 12c) in comunicazione con il sommatore (13) e configurato per generare detto segnale (S1, S2, S3) di controllo in funzione di detto errore (e(t)), detto impianto di dosaggio comprendendo almeno un primo dosatore (3), dotato ad esempio di una prima elettrovalvola (3a), in comunicazione con detto sistema (12) di controllo e pilotato da un primo segnale (S1) di controllo, per regolare la quantità di detto diluito alimentata alla testa (103) di lubrifica, e/o almeno un secondo dosatore (6), dotato ad esempio di una seconda elettrovalvola (6a), in comunicazione con detto sistema (12) di controllo e pilotato da un secondo segnale (S2) di controllo, per regolare la quantità di acqua di diluizione nel diluito e/o almeno un terzo dosatore (9), dotato ad esempio di una terza elettrovalvola (9a), in comunicazione con detto sistema (12) di controllo e pilotato da un terzo segnale (S3) di controllo, per regolare la quantità di principio attivo o di lubro-distaccante concentrato nel diluito.
  9. 9. Impianto di dosaggio secondo la rivendicazione 8 in cui detto primo dosatore (3) è inserito lungo un condotto (2) di alimentazione del diluito alla testa (103) di spruzzatura del diluito su detto stampo (101) per regolare la quantità del diluito alimentaa alla testa di spruzzatura in funzione di detto primo segnale (S1).
  10. 10. Impianto di dosaggio secondo la rivendicazione 8 o 9 in cui detto secondo dosatore (6) è inserito lungo un condotto (5) di alimentazione dell’acqua di diluizione disposto a monte di un condotto (4) di diluizione del principio attivo con l’acqua di diluzione per regolare la quantità dell’acqua di diluizione alimentata al condotto (4) di diluizione in funzione di detto secondo segnale (S2).
  11. 11. Impianto di dosaggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10 in cui detto terzo dosatore (9) è inserito lungo un condotto (8) di alimentazione del principio attivo o del lubro-distaccante concentrato disposto a monte di un condotto (4) di diluizione del principio attivo o del lubro-distaccante concentrato con l’acqua di diluizione per regolare la quantità del principio attivo o del lubro-distaccante concentrato alimentata al condotto (4) di diluizione in funzione di detto terzo segnale (S3).
IT201800000718A 2018-01-11 2018-01-11 Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito. IT201800000718A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT201800000718A IT201800000718A1 (it) 2018-01-11 2018-01-11 Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT201800000718A IT201800000718A1 (it) 2018-01-11 2018-01-11 Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800000718A1 true IT201800000718A1 (it) 2019-07-11

Family

ID=61952840

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT201800000718A IT201800000718A1 (it) 2018-01-11 2018-01-11 Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito.

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201800000718A1 (it)

Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JPS6092047A (ja) * 1983-10-26 1985-05-23 Toshiba Mach Co Ltd ダイカスト機のスプレイ装置
JPS60221148A (ja) * 1985-03-13 1985-11-05 Tokyo Rika Kogyosho:Kk 離型剤濃度管理装置
JPH02205230A (ja) * 1989-02-01 1990-08-15 Hiroshima Alum Kogyo Kk スプレー装置
DE4420679A1 (de) * 1993-09-09 1995-03-16 Acheson Ind Deutschland Zweign Sprühelement, insbesondere für Formsprüheinrichtungen
DE29618980U1 (de) * 1995-11-03 1997-03-06 Wotec Automationssysteme GmbH, 73614 Schorndorf Sprüheinrichtung
US6830200B1 (en) * 2001-07-31 2004-12-14 Honda Motor Co., Ltd. Mold spraying system
JP2006341284A (ja) * 2005-06-09 2006-12-21 Toyota Motor Corp スプレー剤塗布方法及びスプレー剤塗布装置

Patent Citations (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JPS6092047A (ja) * 1983-10-26 1985-05-23 Toshiba Mach Co Ltd ダイカスト機のスプレイ装置
JPS60221148A (ja) * 1985-03-13 1985-11-05 Tokyo Rika Kogyosho:Kk 離型剤濃度管理装置
JPH02205230A (ja) * 1989-02-01 1990-08-15 Hiroshima Alum Kogyo Kk スプレー装置
DE4420679A1 (de) * 1993-09-09 1995-03-16 Acheson Ind Deutschland Zweign Sprühelement, insbesondere für Formsprüheinrichtungen
DE29618980U1 (de) * 1995-11-03 1997-03-06 Wotec Automationssysteme GmbH, 73614 Schorndorf Sprüheinrichtung
US6830200B1 (en) * 2001-07-31 2004-12-14 Honda Motor Co., Ltd. Mold spraying system
JP2006341284A (ja) * 2005-06-09 2006-12-21 Toyota Motor Corp スプレー剤塗布方法及びスプレー剤塗布装置

Similar Documents

Publication Publication Date Title
KR100867017B1 (ko) 냉간 압연에 있어서의 윤활유 공급 방법
JP5059254B2 (ja) 冷却区間を制御するための方法およびシステム
CN101347822B (zh) 大方坯连铸在线温度场检测方法及二次冷却水控制的方法
WO2016082584A1 (zh) 一种压铸模具温度控制装置及控制方法
US20120318478A1 (en) Method for cooling sheet metal by means of a cooling section, cooling section and control device for a cooling section
CN106077556A (zh) 一种连铸过程二冷段内铸流凝固预测与控制方法
KR101781805B1 (ko) 금속 스트랜드의 연속 주조 방법
JPS6345905B2 (it)
JPS58212850A (ja) 射出条件自動調整方法
CN102814481A (zh) 基于在线测温与传热模型的连铸二冷动态控制方法
US10875067B2 (en) Pre-heating and thermal control of work rolls in metal rolling processes and control systems thereof
CN110523941A (zh) 连铸粘结漏钢多级风险控制方法及控制装置
KR20220062010A (ko) 다수의 압연 스탠드들을 갖는 압연 트레인에서의 압연 스톡의 냉간 압연
CN104023875A (zh) 浇铸方法、尤其连铸方法
JP2010529906A (ja) ダイカスト制御方法
IT201800000718A1 (it) Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito.
KR101573666B1 (ko) 금속 스트랜드의 연속 주조 방법
CN207127227U (zh) 一种连铸用二冷水动态配水系统
TWI462790B (zh) Mold surface control system for metal casting process and its control method
IT201800006906A1 (it) Procedimento ed impianto di dosaggio di un diluito
CN114126777B (zh) 用于控制轧机列中的冷却装置的方法
TW555603B (en) Model-based system for determining casting roll operating temperature in a thin strip casting process
KR100945607B1 (ko) 연속 주조법
RU2411105C1 (ru) Способ форсуночного пароиспарительного охлаждения гильзового кристаллизатора
JPS57154364A (en) Controlling method for surface temperature of ingot in continuous casting