IT201600068632A1 - Dispositivo modulare di illuminazione a LED - Google Patents

Description

Dispositivo modulare di illuminazione a LED

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo di applicazione dell'invenzione

La presente invenzione è relativa ad un dispositivo modulare di illuminazione a LED, in cui ciascun modulo è supportato da un profilato flessibile in alluminio, o altro materiale idoneo, allo scopo di fornire un’illuminazione variabile.

Stato dell’arte

Nel settore dell’illuminazione le lampade a LED vengono largamente utilizzate, data la loro particolare resa ed il limitato consumo. Spesso negli stand fieristici si rendono necessarie per poter illuminare con efficacia l’interno della zona espositiva, o alcuni prodotti / macchinari di particolare rilevanza per l’espositore. Date le diverse grandezze dei vani / prodotti da illuminare, si rende necessario l’utilizzo di più moduli a LED, che devono essere collegati tra loro in modo tale da fornire un’illuminazione complessiva non difforme; ciascun elemento singolo è costituito, per lo più, da un supporto di forma elongata sul quale vengono disposte una o più file di LED. Tale supporto è in genere rigido, per cui quando si rende necessario collegare uno o più moduli tale operazione risulta essere spesso complicata; in aggiunta, la configurazione finale della lampada costituita da detti due o più elementi presenta delle grossolane ed evidenti imperfezioni estetiche, dovute al fatto che le linee di giunzione sono visibili ad occhio nudo e che i supporti, non essendo flessibili, consentono solo combinazioni complessivamente squadrate, non curve.

A livello brevettuale esistono diversi documenti che affrontano il problema (la realizzazione cioè di dispositivi a LED modulari); nella maggior parte di tali documenti il problema viene risolto fissando i LED su un supporto sottile, che può essere una plastica deformabile (come in US5452187, a nome di LIGHTING WORLD INC. [US]) oppure una piastra conduttrice (come in US2015070883, a nome di CLARK WALTER BLUE [US]). Nel brevetto europeo EP2581649, a nome di OXALIS LIGHTING LTD [GB], i vari LED componenti la lampada sono collegati in parallelo e incapsulati all'interno di un estruso in policarbonato solido; tale soluzione consente di creare una lampada con particolari forme (anche curvilinee) senza però la possibilità di variare dette forme, in quanto il supporto è rigido; si cita poi, all'interno del documento, il fatto di poter collegare diversi moduli utilizzando un connettore. Un ulteriore esempio di lampada modulare si può infine osservare nel brevetto WO2014195801, a nome di BARRETT BRIAN [CA], in cui i vari moduli sono costituiti da file di LED inserite all’interno di un supporto rigido, collegati tra loro mediante l’ausilio di connettori pieghevoli. La forma finale, come già citato prima, consente di ottenere figure geometriche con lati solo lineari (non curvi), e risultano inoltre eccessivamente visibili le connessioni tra i vari moduli, con un effetto visivo di conseguenza spiacevole. Nel modello di utilità CN203757440, a nome di SUZHOU LINKE LIGHTING TECHNOLOGY [CN] si descrive una lampada fluorescente a LED comprendente dei profili in alluminio i quali, però, hanno il solo scopo di migliorare la dissipazione termica del dispositivo. Nel brevetto per invenzione PD2015A000081, depositato il 14/04/2015 a nome dello scrivente, si descrive una lampada a geometria variabile composta da tre tubi legati ad un’ala, un tubo centrale e due legati agli estremi dell’ala, i quali orientano la luce in base all’apertura dell’ala stessa; il profilato utilizzato per supportare i LED è dello stesso tipo di quello descritto nel presente brevetto per invenzione.

Sommario dell’invenzione

L'invenzione in oggetto consente di superare gli inconvenienti relativi ai dispositivi citati nello Stato dell’Arte, realizzando una lampada modulare in cui ciascun modulo è costituito da una (o più) file di LED collegate ad un supporto flessibile in profilato di Alluminio, o altro materiale simile, del tipo di quelli citati nel brevetto italiano PD2015A000081; grazie all’impiego di tale particolare profilato è possibile ricavare, per ciascun modulo, qualunque forma desiderata, compresa quella curva, deformandolo / curvandolo trasversalmente all'asse e/o attorcigliando il profilato stesso attorno al proprio asse; una particolare connessione a spina elastica consente di collegare i vari moduli in modo tale da ottenere, nel complesso, un dispositivo di illuminazione che presenta una forma univoca, essendo praticamente invisibili le linee di connessione tra i vari moduli. Grazie a tali peculiarità i dispositivi di illuminazione a LED possono essere facilmente montati in qualunque sede nè richieda l'utilizzo (possono essere ad esempio appesi al soffitto con fili, oppure appoggiati su piedistalli e/o supporti simili), garantendo una diffusione omogenea della luce ed un gradevole aspetto estetico.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni allegati, che

rappresentano, a titolo indicativo e non limitativo, le forme preferite di

esecuzione dell’invenzione stessa.

Descrizione dei disegni

Figura 1 mostra il particolare della giunzione tra due moduli a LED,

ed i dettagli costruttivi dei moduli stessi;

Figure 2a, 2b, 2c e 2d mostrano rispettivamente un singolo modulo

in configurazione arcuata (con arco di 90°), l'insieme costituito da

un modulo arcuato (con arco di 90°) e da un modulo lineare,

l’insieme costituito da un modulo arcuato (arco di 90°) e da un

modulo lineare attorcigliato una volta, e l’insieme costituito da un

modulo arcuato (con arco di 90°) e da un modulo lineare

attorcigliato due volte;

Fig.3a e 3b mostrano due particolari strutture formanti una figura

chiusa: un’ellisse (Fig.3a), in cui tutti i moduli utilizzati sono curvi,

ed un ovale (Fig.3b), in cui vengono utilizzati sia moduli curvi che

rettilinei;

Fig.3c mostra una particolare struttura a forma di “S”, in cui tutti i

moduli utilizzati sono curvi

Fig.4 mostra infine una cosiddetta struttura “a cornice”, in cui

vengono collegati 4 moduli rettilinei tagliando obliquamente ciascun | profilo in modo tale da far combaciare le estremità

Descrizione dettagliata dell’invenzione

In Figura 1 vengono mostrati i dettagli dell'accoppiamento tra due moduli. Ciascun modulo è costituito da un profilato in alluminio (01), ricoperto da due cover tubolari trasparenti o con diversi gradi di opalino (04), una superiore ed una inferiore. I LED (non mostrati nelle figure) vengono inseriti all'interno dello spazio compreso tra la superficie esterna del profilato (01) e la cover (04), in contatto diretto quindi con il profilato (01). Detto profilato (01) è dotato, alle due estremità, di tre cavità cilindriche (02), una centrale e due laterali, atte ad alloggiare tre spine di giunzione (03). Dette spine vengono inserite tra le due estremità dei due moduli da giuntare e fissate a pression, formando così un elemento univoco che si presenta, complessivamente, senza soluzione di continuità; le giunzioni così realizzate consentono infatti di far combaciare perfettamente le parti terminali dei due moduli, rendendo di fatto la giunzione (X), come evidente dalle altre figure, quasi invisibile ad occhio nudo (detta giunzione è in effetti visibile solo a distanze molto ravvicinate). Tali giunzioni conferiscono inoltre una solidità meccanica paragonabile a quella del pezzo integro La Figura 2a mostra un singolo modulo (06) di forma arcuata, con angolo (arco) a pari a 90°; detto arco si realizza curvando meccanicamente (con opportune calandre) il modulo inizialmente rettilineo; ciò è possibile, come già scritto, grazie al particolare profilato di alluminio utilizzato quale supporto per il modulo. In Figura 2b viene mostrata una struttura modulare composta da un modulo arcuato (06) (lo stesso di Fig.2a) e da un modulo rettilineo (05); come si può osservare la giunzione (X) è appena visibile. In Figura 2c viene mostrato lo stesso oggetto di Figura 2b, con la sola eccezione che il modulo rettilineo (05) ha subito una torsione lungo il proprio asse prima di essere collegato, tramite la giunzione (X), al modulo arcuato (06); in Figura 2d è presente sempre lo stesso oggetto delle Figure 2b e 2c, con la sola eccezione che il modulo rettilineo (08) ha subito due torsioni attorno al proprio asse prima di essere collegato, tramite la giunzione (X), al modulo arcuato (06). In Figura 3a viene mostrata una particolare struttura modulare ad ellisse, formata da due moduli arcuati lunghi (11) e da due moduli arcuati corti (10), collegati tramite le usuali giunzioni (X); a seconda del perimetro richiesto potranno essere utilizzati, eventualmente, più moduli arcuati, con differenti angoli di arcuatura. In Figura 3b viene invece mostrata una struttura ovale, costituita da due moduli rettilinei (05) e da due moduli arcuati (06), collegati tramite le giunzioni (X). La Figura 3c riporta una struttura cosiddetta ad “S”, in cui due moduli arcuati (9) vengono posizionati con concavità inverse e collegati (tramite la giunzione (X)) in modo tale da ottenere appunto una forma ad “S”. In Figura 4 viene infine mostrata una particolare configurazione “a cornice" rettangolare, in cui detta cornice viene realizzata collegando quattro moduli rettilinei (due “corti” (13) e due “lunghi" (12)) tagliando obliquamente le estremità di detti moduli (13) e (14) in modo tale da farle combaciare per effettuare il collegamento. Si può notare, sempre in tale figura, che uno dei quattro moduli può essere forato in modo tale da consentire l’alloggiamento di una vite (14) atta ad intercettare uno o più fori (02) di alloggiamento delle spine (03); in tale modo si consolida la stabilità dell’intera struttura.

Tutti i vari moduli componenti le diverse configurazioni appena riportate, possono essere soggetti, prima del collegamento, ad una o più torsioni, allo scopo di creare un differente effetto ottico.

Con tali moduli e tali sistemi di collegamento è possibile ottenere forme e lunghezze continue (senza interruzioni luminose), ad òggi non presenti sul mercato.

Claims (4)

1. TITOLO: Dispositivo modulare di illuminazione a LED 1) Dispositivo modulare di illuminazione a LED o a sorgenti di illuminazione simili, caratterizzato dal fatto che ciascun modulo è costituito da un profilato elongato flessibile di supporto (1) e da una lente (04) in materiale plastico ad alta riflettenza, detto modulo potendo essendo deformabile in seguito ad una deformazione del profilato in una direzione trasversale al proprio asse e/o attorcigliato una o più volte attorno al proprio asse.
2. 2) Dispositivo modulare di illuminazione a LED o a sorgenti di illuminazione simili, come da Rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto profilato (1) è dotato, alle due estremità, di uno o più fori (02), atti ad alloggiare una o più spine di giunzione (03).
3. 3) Dispositivo modulare di illuminazione a LED o a sorgenti di illuminazione simili, come da Rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che i moduli componenti la struttura modulare vengono collegati inserendo le una o più spine di giunzione (3) all’interno degli uno o più fori praticati alle estremità dei profilati (1) di detti moduli, realizzando in tale modo una giunzione (X) visibile sono a distanza ravvicinata.
4. 4) Dispositivo modulare di illuminazione a LED o a sorgenti di illuminazione simili, come da Rivendicazione (1), caratterizzato dal fatto che il profilato (1) è in Alluminio. fatto che il profilato (1) può essere realizzato in qualunque materiale avente caratteristiche di flessibilità e torcibilità. 6) Dispositivo modulare di illuminazione a LED o a sorgenti di illuminazione simili, come da Rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che può essere costituito da due o più elementi modulari, ciascuno di detti elementi modulari potendo essere curvo, rettilineo, e/o attorcigliato una o più volte attorno al proprio asse