CH666501A5 - Centrale mareomotrice con sifoni trasferitori e serie di camere tubolari a pressione pneumatica. - Google Patents

Description

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Claims (4)

RIVENDICAZIONI

1. Centrale mareomotrice con sifoni trasferitori e serie di camere tubolari, composta da una serie di turbine alloggiate nella diga di sbarramento azionanti i rispettivi generatori e caratterizzata dal fatto di possedere una serie di sifoni trasferitori (22-44) alimentati da una serie di camere tubolari (11-14) che permettono, mediante l'aria a pressione prodotta con l'alta marea, di riversare masse d'acqua supplementari all'interno dell'invaso, attraverso condotti d'entrata (7) passanti per il muro della diga (1).

2. Sifone trasferitore (22) in una centrale secondo la rivendicazione 1, sifone alimentato con acqua marina attraverso il condotto d'entrata (9) terminante nella sua parte superiore con chiusura d'entrata (8) azionata da relativo servomotore (3) e comprendente un tubo d'immissione (7) passante per il muro della diga (1) e fornito di chiusura d'uscita (6) azionata da servomotore (2) e uno o più condotti d'entrata d'aria a pressione (16) muniti di valvola (25) azionata da servomotore (4), un condotto d'uscita d'aria (10) per il ristabilimento della pressione atmosferica a mezzo valvola (26) azionata da servomotore (5).

3. Serie di camere tubolari affiancate (11-14) in una centrale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le camere sono tenute in posizione da un opportuno sistema di cavi e tralicci poggianti sul fondo marino (17-21) e dotate ognuna di un condotto d'entrata per l'acqua (15), la serie presentando un tubo per l'aria a pressione (16) destinato a scaricare nel sifone (22).

DESCRIZIONE

L'idea attiene al campo dello sfruttamento, al fine di produzione di energia elettrica, del fenomeno ricorrente delle maree che, col loro trasferimento pendolare di grandi masse d'acqua, ne forniscono l'energia idraulica necessaria a generarla.

Laddove il fenomeno della marea è particolarmente pronunciato ed il profilo topografico altrettanto favorevole — in presenza cioè di estuari o fiordi — vengono realizzati, a mezzo di semplici sbarramenti, bacini di ritenuta, equipaggiati di turbine idrauliche a bulbo con relativi generatori.

Poiché le centrali mareomotrici attuali, data la grandiosità delle opere necessarie, esigono per un loro impiego economicamente giustificabile, condizioni topografiche e di maree particolarissime, esse sono rare.

Anche per il futuro non sembra che impianti del genere siano destinati ad usufruire di un impiego più allargato in linea con le quantità potenziali di energia mareomotrice a disposizione che sono veramente imponenti.

Al momento attuale solo lo 0,3% del lavoro globale delle maree viene utilizzato razionalmente e ciò sia per la frequente inefficienza dei dislivelli di marea a disposizione, sia per la caratteristica sfavorevole della periodicità.

La centrale mareomotrice secondo l'invenzione vuole abbassare la soglia di non-economicità delle centrali mareomotrici con l'impiego sinergico di sifoni trasferitori di grandi dimensioni.

Detti sifoni trasferitori, alimentati ad aria compressa e muniti di serie opportune di sifoni hanno il compito di pompare acqua all'interno dell'invaso una volta che lo stesso abbia raggiunto il suo limite d'altezza naturale a seguito dell'apporto dell'alta marea.

L'aria compressa sopra citata rappresenta il portato del lavoro compiuto da una serie di camere tubolari equipaggiate in modo da sfruttare al massimo l'escursione di marea al momento del loro riempimento parziale con acqua.

I vantaggi offerti dal modello di centrale mareomotrice secondo l'invenzione sono i seguenti:

Aumento del potenziale di produzione elettrica di centrali mareomotrici tradizionali. Abbassamento della soglia di non economicità per manufatti mareomotori in caso di dislivelli di marea non eccezionali mediante l'immissione di quantitativi d'acqua supplementare a mezzo di sifoni.

È un modello di grande flessibilità d'utilizzazione che difficilmente può essere messo in difficoltà da fattori atmosferici o sospensioni di sabbia.

L'invenzione è spiegata dalla descrizione dettagliata seguente e con l'aiuto delle figure allegate, nelle quali:

la fig. 1 illustra un sifone trasferitore 22 alimentato con acqua marina attraverso il condotto d'entrata 9 terminante nella sua parte superiore con una chiusa d'entrara 8 azionata dal relativo servomotore 3. Il sifone 22 scarica acqua di mare nel bacino per mezzo di un tubo d'immissione 7 passante attraverso il muro della diga 1 e fornito di una chiusa d'uscita 6 azionata dal sovrastante servomotore 2.

Nella sua parte superiore il sifone trasferitore porta inoltre un condotto d'entrata d'aria a pressione 16 che dispone di una valvola 25 azionata dal relativo servo motore 4 unitamente ad un condotto d'uscita d'aria 10 per il ristabilimento della pressione atmosferica a mezzo della valvola 26 in esso incorporata ed azionata dal relativo servomotore 5.

La fig. 2 mostra il sifone trasferitore 22 allacciato mediante il condotto d'entrata d'aria a pressione 16 ad una serie di camere tubolari affiancate 11-14 parallelamente alla diga e sostenute ad altezza opportuna da un sistema di cavi e tralicci poggianti sul fondo marino 17-21 e dotate ognuna di un condotto d'entrata per l'acqua 15. Il tubo sovrastante per l'aria a pressione 16 scarica nel sifone 22 previo azionamento della valvola 25 manovrata dal relativo servomotore

4. Lo stesso procedimento vale per i sifoni adiacenti. Il sifone è provvisto di un condotto per l'entrata dell'acqua 9 con relativa chiusura d'entrata 8 azionata da servomotore 3, nonché di un tubo d'immissione d'acqua nel bacino 7 fornito anch'esso di una chiusura d'uscita d'acqua 6 pure azionata da un servomotore 2. Il servomotore con valvola 5 provvede al ristabilimento della pressione atmosferica regolando l'emissione dell'aria attraverso il condotto d'uscita 10.

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2 fogli disegni