ITBL20130019A1 - Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo - Google Patents

Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo

Info

Publication number
ITBL20130019A1
ITBL20130019A1 IT000019A ITBL20130019A ITBL20130019A1 IT BL20130019 A1 ITBL20130019 A1 IT BL20130019A1 IT 000019 A IT000019 A IT 000019A IT BL20130019 A ITBL20130019 A IT BL20130019A IT BL20130019 A1 ITBL20130019 A1 IT BL20130019A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
energy
catalyst
compartment
same
reaction apparatus
Prior art date
Application number
IT000019A
Other languages
English (en)
Inventor
Fabrizio Righes
Original Assignee
Fabrizio Righes
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Fabrizio Righes filed Critical Fabrizio Righes
Priority to IT000019A priority Critical patent/ITBL20130019A1/it
Publication of ITBL20130019A1 publication Critical patent/ITBL20130019A1/it

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G21NUCLEAR PHYSICS; NUCLEAR ENGINEERING
    • G21BFUSION REACTORS
    • G21B3/00Low temperature nuclear fusion reactors, e.g. alleged cold fusion reactors
    • G21B3/002Fusion by absorption in a matrix
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y02TECHNOLOGIES OR APPLICATIONS FOR MITIGATION OR ADAPTATION AGAINST CLIMATE CHANGE
    • Y02EREDUCTION OF GREENHOUSE GAS [GHG] EMISSIONS, RELATED TO ENERGY GENERATION, TRANSMISSION OR DISTRIBUTION
    • Y02E30/00Energy generation of nuclear origin
    • Y02E30/10Nuclear fusion reactors

Landscapes

  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Plasma & Fusion (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • High Energy & Nuclear Physics (AREA)
  • Addition Polymer Or Copolymer, Post-Treatments, Or Chemical Modifications (AREA)

Description

DESCRIZIONE
dell’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “METODO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA, DALLA REAZIONE NUCLEARE LERN TRA ATOMI DI IDROGENO E MOLECOLE DI POLIMERO SINTETICO, ED APPARECCHIO PER L’ATTUAZIONE DI TALE METODO”
11 presente trovato attiene ad un nuovo metodo di produzione di energia, a seguito della reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, per interposizione di un catalizzatore.
Caratteristica principale della presente innovazione è quella di prevedere la successione di poche e semplici fasi di produzione energetica utilizzando un apparecchio reattore (1) che è dotato di un cestello o corpo centrale forato (5), di un vano interno (8) e di un vano esterno (9), i quali vani (8 e 9) sono tra loro separati da una parete stagna con schermo (2), mentre il vano esterno (9) è delimitato da detta parete (2) e dalla superficie esterna del reattore (1 ), detto vano interno (8) è collegato ad almeno un condotto (12), che vi introduce il catalizzatore (C), ed è pure collegato ad almeno un condotto (4), che vi introduce l’idrogeno molecolare (A), il quale idrogeno (A), a contatto con detto catalizzatore (C), si scinde e trasforma in idrogeno atomico nella sede comune (D) o vano interno (8), dove è atto a determinare rapidamente una reazione nucleare del materiale polimerico (13), associato allo stesso catalizzatore (C), generando delle radiazioni gamma che Io schermo (2) assorbe e trasmette sotto forma di calore all’acqua o altro fluido termoconvettore contenuto nel vano esterno (9), da dove lo stesso fluido viene raccolto dal condotto (3) per essere utilizzato direttamente come fonte di calore o per essere utilizzato in altra forma di energia.
STATO DELLA TECNICA
In accordo con la teoria della relatività speciale, l’energia e la massa si equivalgono e la legge di conservazione delia massa-energia, in un sistema isolato, deve essere costante. Ove un sistema abbia a perdere della massa, ne consegue che deve prodursi energia nel sistema stesso e, quindi, si ha produzione di energia quando la somma iniziale delle masse dei nuclei delle particelle implicate nella reazione nucleare è inferiore alla somma delle masse delle particelle che si creano al termine della reazione stessa.
Per altro, è ben nota la capacità dell’idrogeno di essere assorbito negli interstizi reticolari dei cristalli dei metalli di transizione formando quindi dei metalli idrati come, ad esempio, il palladio metallico che assorbe idrogeno formando Tidride di palladio. La complessa transizione metallo-idride è stata ben descritta in una pubblicazione di Klaus Yvon Guillaume Renaudin, “Hydrides: Sotid State Transition metal Complexes 2 Encyclopedia of Inorganic Chemistry, Second Edition (ISBN 0-470-86078-2) Volume III, pp.1814 - 1846.
E’ anche ben noto che nell’ interazione tra metalli di transizione e l’idrogeno vi sia stata in alcuni casi la produzione di calore anomalo che non è riconducibile alle ordinarie reazioni chimiche, secondo quanto indicato da M. Fleischnann, M. Hawkins, S. Pons (in Journal Eiettroanal. Chem., 261, 301 - 1989) in sistemi palladio-deuterio.
La stessa interazione è stata approfondita da Francesco Pianteli] e Sergio Focardi nei sistemi nichel-idrogeno. (S.Focardi, F. Piantelli: produzione di energia e reazioni nucleari in sistemi N I-H a 400° C, atti della conferenza nazionale sulle politiche energetiche in Italia - S. Focardi, R.I label, F. Piantelli: “Aiumialus licat production in N l-l l System”, Nuovo Cimento Voi. 107, pagine 163 - 167, 1994 — S. Focardi, V. Montalbano, F. Piantelli: “Large excess in heat production in Nidi System”, Nuovo Cimenti Voi. 111 A pp. 1233-1234, 1998.
In tali sistemi, la produzione di calore è accompagnata anche dalPemissione di particelle, in particolare modo di raggi gamma, a comprova clic la produzione di calore è dovuta al prodursi di reazioni di tipo nucleare e non di reazioni chimiche. Sulla natura di tali reazioni nucleari è stato ipotizzato che esse potessero essere dovute alla fusione a bassa temperatura di due atomi di idrogeno, da cui anche nella letteratura scientifica è stata usata l’iniziale terminologia di “fusione a freddo”.
Di fatto, la mancanza di produzione delle previste quantità di elio quattro e la mancanza di emissioni di un consistente flusso di neutroni, a seguito delle presunte reazioni di fusione fredda, ha fatto sorgere l’ipotesi che a generare la maggior quantità di energia prodotta, rispetto a quella di una reazione chimica conosciuta, fosse una reazione nucleare definita a “bassa energia” ancora non ben descritta dalla fisica conosciuta e da ciò l'indicazione attualmente usata in relazione a tali fenomeni di “LERN” (Low Energy Nuclear Reaction - Reazione Nucleare a bassa energia).
Applicazioni teoriche di reazione nucleare a bassa energia sono state proposte con il brevetto US 8,419,919 B1 del 16.04.2013, già depositato in data 21.09.2007 e con la domanda di brevetto PCT/IT2008/000532 del 04.08.2008, pubblicata al n, WO 2009/125444 Al in data 15.10.2009, rispettivamente ideati a nome Boss et Al e a nome Andrea Rossi.
Queste ed altre analoghe soluzioni di reazioni LERN si basano tutte su sistemi di abbinamento dell’idrogeno con metalli di transizione, dove si produce energia solo quando si introduce nel sistema una energia termica di innesco elevata, oltre i 400°C., dove la produzione di energia avviene in modo non lineare, con problemi di controllo della reazione e con frequenti problemi di riproducibilità della stessa reazione.
COMPITI DELL’INNOV AZIONE
Compito principale della presente innovazione è quello di poter ottenere reazioni nucleari cosi dette LERN o a bassa energia, senza aver bisogno di lina fase iniziale di utilizzo di energia d’innesco ad elevata temperatura e, conseguentemente, potendo operare sempre a temperatura e condizioni ambiente.
NelFambito di tale compito, un altro importante scopo della presente innovazione è quello di poter conseguire la generazione o produzione di energia nella forma più economica, per la bassa energia usata e senza l’uso di alcun metallo di transizione, quindi senza Γ impiego di materiali comunque radioattivi, e senza il problema di poter generare pericolose radiazioni ambientali di neutroni.
Un altro scopo ancora della presente innovazione è quello di poter produrre energia con un sistema che sia industrialmente riproducibile, con possibilità di continuo controllo e regolazione delle varie fasi, dall’accensione, al funzionamento, allo spegnimento del reattore.
Non ultimo scopo della presente innovazione è quello di poter produrre energia senza dover attivare alcuna combustione di materiali, quindi senza avere il problema di dover sottoporre i residui di lavorazione a qualsiasi trattamento, prima de! loro smaltimento, per eliminarne gli isotopi comunque attualmente presenti.
DESCRIZIONE DELL’INNOVAZIONE.
Questi ed altri vantaggi sono perfettamente conseguiti dalla presente innovazione con l’attuazione di un metodo di produzione di energia, dalla reazione nucleare tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, come specificato nelle rivendicazioni allegate, secondo il metodo e con l’ausilio del dispositivo che sono di seguito descritti ed illustrati, a titolo puramente indicativo e non limitativo, anche coti l 'ausilio di n. 2 figure schematiche riprodotte in n. 2 tavole allegate e delle quali:
la fig. I di tav.l rappresenta uno schema delle fasi e degli elementi che consentono l’attuazione del presente metodo per la produzione di energia dalla reazione nucleare LERN di idrogeno con polimeri sintetici;
la fìg. 2 di tav. 2 rappresenta una possibile forma costruttiva delEapparecchio o dispositivo che consente l’attuazione del metodo di fig. 1.
In tutte le figure gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Secondo la presente innovazione e con riferimento alla citata fig. 1, una fonte di idrogeno molecolare (A) è posta a contatto con una preparazione di materiale polimerico (B), ad esempio del PVC, dopo che lo stesso polimero (B) sia stato associato da un elemento catalizzatore (C), ad esempio percloruro ferrico. Il contatto di detto catalizzatore (C) con l'idrogeno molecolare (A) provoca la sua scissione e trasformazione naturale in idrogeno atomico (D) che, a contatto con la miscela del polimero (B) e del catalizzatore (C), determina la formazione di radiazioni gamma con generazione di calore (G). Tale energia generata (G), nella sua forma termica o dopo trasformazione ad esempio in energia elettrica, oltre che al suo uso civile ed industriale, può essere destinata anche ad alimentare i suoi sistemi di controllo e gestione (E), per la possibile generazione di un campo elettromagnetico (6), oppure di un corrispondente campo magnetico o elettrico o ancora in frequenze particolari, in grado di eccitare gli atomi di idrogeno a contatto con le molecole di polimero, oltre che di comandare l’alimentazione dello stesso idrogeno molecolare (A), del polimero (B) e del catalizzatore (C), delfapparecchio di reazione (1 ).
Con riferimento alia fìg. 2, Eattuazione del presente metodo è resa possibile dalla disponibilità di una apparecchio di reazione (1 ) che è dotato di un cestello o corpo centrale forato (5), di un vano interno (8) e di un vano esterno (9), i quali vani (8 e 9) sono tra loro separati da una parete stagna con schermo (2), mentre il vano esterno (9) è delimitato dalla stessa parete (2) e dalla superficie di rivestimento esterno (10) del reattore (1). Il vano interno (8) è collegato al condotto ( 12) che vi introduce il catalizzatore (C), cd c pure collegato al condotto (4), che vi introduce Eidrogeno molecolare (A), naturalmente per interposizione di opportune elettrovalvole e dispositivi di controllo e regolazione, secondo una tecnica nota.
Il contato dell’idrogeno molecolare (A) con il catalizzatore (B) ne determina la scissione e la trasformazione in idrogeno atomico (D) che, agendo nel vano interno (8), entra in contato con la miscela polimero-catalizzatore (5) del suo medesimo stato (D), generando la formazione di radiazioni gamma (G), con produzione di calore che lo schermo (2) assorbe e trasmette all’acqua o altro fluido termovetore contenuto nel vano esterno (9) dello stesso reattore (1 ). Deto fluido riscaldato nel vano esterno (9) è prelevato dal condotto (3), sempre previo comando eletrovalvola che ne aziona l’uscita, per Putilizzo diretto dell’energia termica prodota dal metodo fino ad ora illustrato, oppure può essere prelevato per essere poi trasfonnato in altro forma di energia, ad esempio elettrica di uso civile e industriale.
Una parte della stessa energia(G) prodotta e già trasformata in energia elettrica, può essere usata per azionare un sistema di controllo e gestione regolata (E) delle varie fasi di reazione nucleare del reattore (1), per interposizione di placche metalliche, bobine o antenne (6) da applicare ad esempio sulla superficie esterna (10) dello stesso reattore (1), per consentire di ativare un sistema di innesco, controllo, incremento e spegnimento delle varie patti di detto reatore (1), secondo dispositivi e tecniche di comando di per se stesse già note.
Con riferimento allo schermo o parete (2) di separazione tra il vano interno (8) ed il vano esterno (9), per ottimizzare la sua resa termica è possibile realizzare tale schermo in alluminio, argento, rame, acciaio, titanio, nichel o altri metalli o leghe metalliche di ogni tipo. E’ possibile anche realizzare dello schermo (2) con materiali quali il silicio, germanio, arseniuro di gallio, arseniuro di gallio con alluminio, antimoniuro di indio, grafite, telluro di bismuto o ogni altro materiale che sia un semiconduttore.
La radiazione gamma (G) tra l’idrogeno atomico e la miscela del materiale polimericocataliz/aio, generata in sede (D) dalla loro reazione nucleare LERN a bassa energia, si produce automaticamente, anche senza alcuna eccitazione esterna degli atomi di idrogeno c senza necessità di predisporre alcun sistema di innesco ad elevata energia termica. Tutavia, la stessa reazione può essere vantaggiosamente attivata e controllata con i sopra citati campi elettrici che possono essere generati da un sistema di piastre o placche metalliche (6) applicate sulla struttura esterna del rettore (l). La stessa eccitazione può essere parimenti conseguita con l’applicazione di un avvolgimento o bobina (6) che sia atta a generare nel vano (8) dei campi magnetici per mezzo di adeguati magneti o elettromagneti. La medesima eccitazione può ancora essere conseguita mediante campi elettromagnetici determinati da opportuni generatori di radiofrequenze (6), sempre applicati al corpo esterno del rettore (1 ).
In definitiva, il presente metodo di produzione di energia, dalla reazione LERN tra idrogeno atomico e polimeri, è reso possibile utilizzando un apparecchio (1) di reazione del tipo specificato che sia opportunamente collegato ad un contenitore e dosatore di idrogeno molecolare (A), ad un contenitore e dosatore di materiale polimerico (B) e ad un contenitore e dosatore di materiale catalizzante (C), con il quale apparecchio di reazione (1) si provvede alle seguenti operazioni:
L- introduzione del materiale polimerico (B) nel cestello forato (5) del reattore (1);
2.- introduzione del catalizzatore (C) nel vano interno (8) dello stesso reattore (1), con la formazione di una miscela di polimero (B) e catalizzatore (C) nel suo cestello (5);
3.- introduzione dell’idrogeno molecolare (A) nel medesimo vano interno (8) delLapparecchio di reazione (I), con scissione dell’idrogeno molecolare (A) e formazione di idrogeno atomico (D), grazie al contatto con il catalizzatore (C), il quale idrogeno (D) entra in contatto con la miscela di polimero (B) e di catalizzatore (C);
4.- naturale emissione di radiazioni gamma (G), dalla reazione nucleare LERN, a seguilo del contatto degli atomi di idrogeno atomico (D) con le macromolecole della miscela polimero (B) e catalizzatore (C), sempre in ambiente (D), nel s ano interno (8) dell’apparecchin di rei\7tnne (t): 5.- riscaldamento del fluido termo convettore presente nel vano esterno (9) del reattore (1), per effetto delle radiazioni gamma (G) e suo prelievo dallo stesso vano (9), per un suo uso diretto come energia termica (E), oppure per una sua trasformazione in altro forma di energia di uso civile e industriale.
Sulla scorta di quanto fino ad ora descritto, il metodo e l’apparecchio per la produzione di energia, così come proposti, non richiedono alcuna particolare energia termica d’innesco e comunque la produzione di energia è realizzata a temperatura ambiente, con riduzione sostanziale dei costi e delle condizioni di lavoro, conforme ad alcuni degli scopi specificati. Lo stesso metodo fino ad ora illustrato non prevede fuso di alcun metallo di transizione, basandosi sull’uso di un materiale polimerico, con conseguente ulteriore contenimento dei costi delle materie usate, con eliminazione di ogni forma di combustione o possibilità di dispersione di neutroni durante il trattamento LERN, oltre che con la formazione di scarti polimerici che sono privi di ogni tipo di isotopo e quindi possono essere considerati rifiuti normali, conforme ad altri scopi specificati.
Nella soluzione fino ad ora descritta ed illustrata si è indicata la preparazione di un polimero, preferibilmente sintetico, ad esempio Policloruro di vinile, che può essere inteso in una sua forma solida, nano/mil limetrica, liquida ed comunque in maniera proporzionale alla potenza che si intende ottenere dal sistema esemplificato. Naturalmente, si vuole indicare la possibilità di utilizzare ogni tipo di polimero sintetico industrialmente disponibile, quali ad esempio Polistirene, Poliuretano, Polivin i Ibutirrale, Polivinilcloruro, Poi ivinil fluoruro, etc., compatibilmente con la loro resa sul rispettivo catalizzatore che, a sua volta, può essere di altro tipo, rispetto a quello esemplificato. Nella medesima descrizione fino ad ora illustrata, si è indicalo l'uso di un polimero sintetico, per la costanza dei risultati conseguibili, naturalmente si intende che ogni materiale polimerico, anche naturale, possa essere usato nel procedimento fino ad ora esemplificato.
Conforme ad una prima variazione del metodo proposto e dell’apparecchio di reazione (1), si vuole indicare la possibilità che il polimero (B) sia fornito in una condizione già miscelata con il volato catalizzatore (C). Secondo questa variabile, è possibile realizzare un apparecchio (1) che sia privo del condotto ( 12) di alimentazione del catalizzatore (C) nel vano (8), il quale catalizzatore (C) sarà introdotto nello stesso apparecchio (1) dal condotto che alimenta il cestello (5), così unificando anche le prime due fasi del metodo sopra riassunto.
Ancora con riferimento alla fig. 2, lo schermo (2) di assorbimento delle radiazioni gamma è disposto all'interno della parete del vano (8), per favorire l'asportazione del calore prodotto da dette radiazioni gamma (G), ma può estendersi anche all'esterno di detta parete, per favorire l’asportazione della potenza termica generata da tali radiazioni. Analogamente, anche le sopra citate placche, i magneti, le bobine o i generatori di radio frequenze (6), comunque usati per controllare ed ottimizzare l'eccitazione degli atomi di idrogeno (D) nel vano (8), possono essere anche non disposti sulla superficie esterna (10) del reattore (1) ma assemblati autonomamente, ad esempio in prossimità dello stesso reattore (1).
Queste ad altre analoghe modifiche o adattamenti al metodo di produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN di idrogeno e polimero, così come la realizzazione degli elementi di reattore (1) richiesto per Eattuazione dello stesso metodo, si intendono comunque rientranti nella novità e nelloriginalità della presente innovazione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI delTINVENZlONE INDUSTRIALE avente per titolo: ‘METODO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA, DALLA REAZIONE NUCLEARE LERN TRA ATOMI DI IDROGENO E MOLECOLE DI POLIMERO SINTETICO, ED APPARECCHIO PER L’ATTUAZIONE DI TALE METODO” L- Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, per interposizione di un catalizzatore, caratterizzato dal fatto che. per mezzo di un apparecchio di reazione (1) che sia dotato di un dosatore di idrogeno molecolare (A), di un dosatore di materiale polimerico (B) e di un dosatore di materiale catalizzante (C), si attua con le seguenti operazioni: - 1 ) - introduzione del materiale polimerico (B) nel cestello forato (5) delFapparecchio di reazione (1); - 2) - introduzione del catalizzatore (C) nel vano interno (8) delle stesso apparecchio (1), con la formazione di una miscela di polimero (B) e catalizzatore (C) nel suo cestello (5); - 3) - introduzione dell’idrogeno molecolare (A) nel medesimo vano interno (8) delPapparecchio di reazione (1 ), con scissione dell’idrogeno molecolare (A) e formazione di idrogeno atomico (D), grazie al contatto con il catalizzatore (C), il quale idrogeno (D) entra in contatto con la di polimero ( D) c catalizzatore (C); - 4) - naturale emissione di radiazioni gamma (G), dalla reazione nucleare LERN, a seguilo del contatto degli atomi di idrogeno atomico (D) con le molecole della miscela polimero (B) e catalizzatore (C), sempre in ambiente (D), nel vano interno (8) dell’apparecchio di reazione (1); - 5) - riscaldamento del fluido termo convettore presente nel vano esterno (9) del reattore (1), per effetto delle radiazioni gamma (G) e suo prelievo dallo stesso vano (9), per un suo uso diretto come energia termica (E), oppure per una sua trasformazione in altra forma di energia di uso civile ed industriale; 2.- Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, per interposizione di un catalizzatore, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una fonte di idrogeno molecolare (A) è posta a contatto con una preparazione di materiale polimerico (B), dopo che lo stesso polimero (B) sia già stato associato ad un elemento catalizzatore (C); 3.- Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il contatto del catalizzatore (C) con Eidrogeno molecolare (A) provoca la sua scissione e trasformazione in idrogeno atomico (D) che, a contatto con la miscela del polimero (B) e del catalizzatore (C), determina la formazione di radiazioni gamma (G); 4.- Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, per interposizione di un catalizzatore, come alle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la formazione di radiazioni gamma comporta il riscaldamento del vano interno (8) dell’apparecchio di reazione (1), con conseguente formazione di energia termica (E) e suo assorbimento, tramite schermi (2), da parte del fluido termo convettore che è presente nel vano esteo (9) dello stesso apparecchio ( I ); 5.- Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, come alle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che l’energia termica (E) acquisita dal fluido termo convettore presente nel vano esterno (9) dell’apparecchio di reazione (1) viene asportata per poter essere utilizzata direttamente come fonte di calore, oppure può essere trasformata in altra forma di energia di uso civile o industriale; 6.- Metodo per la produzione di energia, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che, almeno una parte di energia (E) può essere usata, dopo la sua trasformazione in energia elettrica, anche per la gestione e controllo delle varie itisi di avviamento, funzionamento e spegnimento della reazione nucleare nel reattore (1 ), con la formazione di un campo elettromagnetico a radio frequenza (6), oppure un corrispondente campo elettrico (6) o un analogo campo magnetico (6) che favorisce e regolarizza la scissione degli atomi di idrogeno (F) e quindi la regolata formazione delle radiazioni gamma (G); 7.- Apparecchio di reazione, per l’attuazione del presente metodo di produzione di energia, dalla reazione nucleare LERN tra atomi di idrogeno e molecole di polimero, come alle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto di prevedere la presenza di un cestello (5) che è destinato a contenere quantitativi prestabiliti di materiale polimerico (B), eventualmente già associato al catalizzatore (C), detto cestello (5) avendo la sua superficie laterale forata o comunque atta a condividere le sue condizioni ambientali con quelle del vano interno (8) dello stesso apparecchio di reazione (1); 8.- Apparecchio di reazione, come alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il vano interno (8) è definito da una parete ermeticamente chiusa dal vano esterno (9) dello stesso apparecchio (1), detta parete essendo munita di schermi (2) che sono atti ad assorbire le radiazioni gamma generabili nello stesso vano interno (8), per poterle trasmettere al fluido termo convettore che è presente nel vano esterno (9) del medesimo apparecchio di reazione (1 ); 9.- Apparecchio di reazione, come alle rivendicazioni 7 e 8, caratterizzato dal fatto che il vano interno (8) è comunicante con un condotto esterno (12) che ne consente una dosata alimentazione di materiale catalizzante (C), oltre che comunicante con un condotto esterno (4) che ne consente una dosata alimentazione di idrogeno molecolare (A), così come il cestello interno (5) è dotato di un suo condotto di alimentazione dosata di materiale polimerico (B) o anche di una sua miscela prestabilita con il catalizzatore (C); 10.- Apparecchio di reazione, come alle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che il suo vano esterno (9) è comunicante con un condotto esterno (13) che ne consente una dosata alimentazione di acqua o altro fluido termo convettore, così come lo stesso vano (9) è comunicante con un condotto esterno (3) dal quale si ha una uscita dosata del fluido termo convettore, per Futi lizzo diretto dell’energia prodotta in detto apparecchio (1 ) o per la sua successiva trasformazione in altra forma di energia; 11.- Apparecchio di reazione, come alle rivendicazioni da I a 10, caratterizzato dal fatto che un sistema di eccitazione (6), per gli atomi di idrogeno (D), può essere applicato sulla superficie esterna dello stesso apparecchio di reazione (1), mediante placche metalliche atte produrre campi elettrici che sono poi attivati da un generatore di campo elettrico, il quale può essere alimentato dalla fonte di energia (E) dello stesso apparecchio ( 1 }; 12.- Apparecchio di reazione, come alle rivendicazioni da I a 10, caratterizzato dal fatto che un sistema di eccitazione (6), per gli atomi di idrogeno (D), può essere applicato sulla superficie esterna dello stesso apparecchio (1), mediante campi magnetici attivati da magneti o da elettromagneti che possono essere alimentati dalla fonte di energia (E) di detto apparecchio (1), 13.- Apparecchio di reazione, come alle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che un sistema di eccitazione (6), per gli atomi di idrogeno (D), può essere applicato sulla superficie esterna o comunque all’esterno dell’apparecchio (1 ), mediante campi elettromagnetici attivati da bobine u antenne generali iei di radio frequenze, le quali possono essere alimentati dalia fonte di energia (E) dello stesso apparecchio reattore (1). Sedico, dicembre 2013
IT000019A 2013-12-17 2013-12-17 Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo ITBL20130019A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000019A ITBL20130019A1 (it) 2013-12-17 2013-12-17 Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000019A ITBL20130019A1 (it) 2013-12-17 2013-12-17 Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBL20130019A1 true ITBL20130019A1 (it) 2015-06-18

Family

ID=50001078

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000019A ITBL20130019A1 (it) 2013-12-17 2013-12-17 Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l'attuaizone di tale metodo

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITBL20130019A1 (it)

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2005017918A2 (en) * 2003-08-12 2005-02-24 Energetics Technologies, L.L.C. Pulsed low energy nuclear reaction power generators
WO2009125444A1 (en) * 2008-04-09 2009-10-15 Pascucci Maddalena Method and apparatus for carrying out nickel and hydrogen exothermal reactions
WO2011116236A2 (en) * 2010-03-18 2011-09-22 Blacklight Power, Inc. Electrochemical hydrogen-catalyst power system
US20130243143A1 (en) * 2012-02-24 2013-09-19 Stmicroelectronics S.R.L. Reactor for energy generation through low energy nuclear reactions (lenr) between hydrogen and transition metals and related method of energy generation

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2005017918A2 (en) * 2003-08-12 2005-02-24 Energetics Technologies, L.L.C. Pulsed low energy nuclear reaction power generators
WO2009125444A1 (en) * 2008-04-09 2009-10-15 Pascucci Maddalena Method and apparatus for carrying out nickel and hydrogen exothermal reactions
WO2011116236A2 (en) * 2010-03-18 2011-09-22 Blacklight Power, Inc. Electrochemical hydrogen-catalyst power system
US20130243143A1 (en) * 2012-02-24 2013-09-19 Stmicroelectronics S.R.L. Reactor for energy generation through low energy nuclear reactions (lenr) between hydrogen and transition metals and related method of energy generation

Non-Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Title
"Hydrogen use in the E-Cat", 3 July 2012 (2012-07-03), pages 1 - 2, XP002728198, Retrieved from the Internet <URL:http://ecatinfo.com/e-cat/hydrogen-use-in-the-e-cat> [retrieved on 20140806] *
E. MALLOWE: "Reproducible Catalytic Fusion ProcessAnnounced by Dr. Les Case", INFINITE ENERGY, vol. 19, 1998, pages 32 - 35, XP002728199, Retrieved from the Internet <URL:http://lenr-canr.org/acrobat/MalloveEreproducib.pdf> [retrieved on 20140806] *

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITMI20080629A1 (it) Processo ed apparecchiatura per ottenere reazioni esotermiche, in particolare da nickel ed idrogeno.
JP2023512790A (ja) 電磁流体水素発電機
US3170841A (en) Pyrotron thermonuclear reactor and process
Kasowski Temperature-Dependent Knight Shift in Cadmium: A Theoretical Study
JP2003238103A (ja) より低エネルギー水素の方法と構造
Kohda et al. Kinetics of volume and enthalpy relaxation in Pt 60 Ni 15 P 25 bulk metallic glass
JPH09502796A (ja) エネルギー/物質変換方法及び構造
Surzhykov et al. Angular correlations in the two-photon decay of heliumlike heavy ions
Wang et al. Ultrafast nonadiabatic dynamics of a water dimer in femtosecond laser pulses
ITBL20130019A1 (it) Metodo per la produzione di energia, dalla reazione nucleare lern tra atomi di idrogeno e molecole di polimero sintetico, ed apparechio per l&#39;attuaizone di tale metodo
Herrero et al. Dark matter and bubble nucleation in old neutron stars
KR20200006986A (ko) 발전기 및 전기를 발전하는 방법
Hora et al. Plasma and surface tension model for explaining the surface effect of tritium generation at cold fusion
SE1651504A1 (en) Apparatus for generating muons with intended use in a fusion reactor
Jortner Cation‐Electron Interaction in Metal‐Ammonia Solutions
Bingcong et al. Energies and lifetimes of the core-excited states of the Li isoelectronic sequence
Motevalli et al. Effect of different tritium fractions on some plasma parameters in deuterium-tritium magnetic confinement fusion
Hosea et al. High power ICRF heating on PLT and extrapolation to future devices
Vrábel et al. Slow spin relaxation induced by magnetic field in [NdCo (bpdo)(H2O) 4 (CN) 6]⋅ 3H2O
Hua et al. Antikaon condensation and in-medium (anti) kaon production in β equilibrium nuclear matter
Li et al. Thermodynamic properties of a band Jahn-Teller system
Jändel Cold fusion in a confining phase of quantum electrodynamics
Pitkänen Some comments about LENR
Eremin et al. D+ D fusion products yield in torsatron Large Helical Device
Chen Electron Transfer Theory in Visible-Light Photocatalysis