La presente invenzione si riferisce ai contenitori per prodotti quali sorprese e simili articoli, ad esempio per uova di cioccolato, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Contenitori di questo tipo sono ampiamente noti nella tecnica così come risulta, ad esempio, dai brevetti per modello industriale di utilità n. 163 428, 167 969, 210 696, nonchè dalle domande PCT/EP92/01285 e PCT/EP92/01407.
Tali contenitori devono soddisfare a diverse esigenze realizzative, funzionali e di impiego almeno in una certa misura contrastanti fra loro.
In primo luogo, il contenitore (all'interno del quale viene collocata una cosiddetta sorpresa, costituita di solito da un piccolo giocattolo, un monile o un simile oggetto di trastullo, eventualmente da montare) deve risultare facile sia da riempire, sia da assemblare (ossia da chiudere).
In secondo luogo, una volta assemblato ed avviato alle operazioni di trasferimento e manipolazione che portano al suo inserimento nel prodotto al quale il contenitore deve essere associato (ad esempio un uovo di cioccolato), il contenitore stesso deve poter essere convogliato agevolmente, in modo automatico; soprattutto, esso non deve accidentalmente aprirsi, disperdendo il suo contenuto.
Infine, una volta estratto dal prodotto, il contenitore deve poter essere aperto agevolmente per accedere al suo contenuto.
La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire un contenitore del tipo specificato che soddisfi in modo eccellente a tutte le esigenze sopra richiamate.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un contenitore avente le caratteristiche richiamate in modo specifico nella rivendicazione 1. Vantaggiosi sviluppi dell'invenzione formano oggetto delle rivendicazioni 2 a 15.
L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:
- le fig. 1 a 3 sono tre viste generali in prospettiva che illustrano un contenitore secondo l'invenzione rispettivamente in condizioni precedenti al montaggio (o assemblaggio), in condizione assemblata e durante l'operazione di apertura, e
- la fig. 4 è una sezione assiale, riprodotta in scala ingrandita, di un contenitore secondo l'invenzione.
Nei disegni annessi, il riferimento 1 indica nel complesso un contenitore per sorprese e simili articoli suscettibile di essere utilizzato, ad esempio, per l'inserimento all'interno di uova di cioccolato e simili prodotti alimentari.
Per una generale illustrazione della struttura e dei criteri di impiego di un tale contenitore si può fare utilmente riferimento ai precedenti documenti brevettuali citati nella parte introduttiva della presente descrizione.
Secondo una soluzione di per sé nota, il contenitore 1 è costituito da due semigusci 2, 3 aventi entrambi una generale configurazione a tazza, essendo costituiti entrambi, rispettivamente, da una parte di calotta 2a, 3a e da una parte a collare o di mantello 2b, 3b.
Le suddette parti di mantello 2b, 3b costituiscono formazioni accoppiabili fra loro in condizioni di innesto secondo una generale configurazione a maschio e femmina.
Nell'esempio di attuazione illustrato, la parte di mantello 3b del semiguscio 3 che si trova in posizione inferiore nelle figure presenta dimensioni diametrali leggermente più ridotte rispetto a quelle della parte di mantello 2b dell'altro semiguscio. In modo più specifico, facendo riferimento alla forma di attuazione esemplificativa qui illustrata, in cui è previsto che le parti di mantello 2b, 3b presentino uno sviluppo cilindrico (le stesse potrebbero avere anche un andamento di tipo poligonale o mistilineo), è previsto che il diametro esterno della parte di mantello 3b corrisponda in pratica al diametro interno della parte di mantello 2b.
Questo fa sì che, di fatto, il semiguscio 3 possa essere inserito o innestato con la sua parte di mantello 3b all'interno della parte di mantello 2b del semiguscio 2 in condizioni di interferenza sufficiente ad impedire un facile sfilamento relativo dei due semigusci.
L'accoppiamento per interferenza fra i due semigusci 2, 3 può essere reso più saldo dalla presenza di formazioni complementari, qui schematizzate sotto forma di nervature anulari 4 estendentisi in direzione circonferenziale sulla superficie esterna della parte di mantello 3b e destinate a cooperare in rapporto di forzamento contro la superficie interna della parte di mantello 2b del semiguscio 2. Il tutto con l'eventuale predisposizione, sulla superficie interna della parte di mantello 2b, di gole anulari destinate a ricevere a scatto le nervature 4.
Caratteristica importante della soluzione secondo l'invenzione è data dalla estensione delle parti di mantello 2b e 3b cooperanti fra loro, estensione rilevata in direzione assiale rispetto al contenitore 1, ossia nella direzione di accoppiamento delle due parti di mantello 2b, 3b stesse.
Di preferenza, la suddetta estensione, rilevata nelle zone in cui le due parti di mantello 2b, 3b sono innestate l'una sull'altra, è pari a circa 1/3 o più (dunque non inferiore a circa 1/3) dell'estensione assiale complessiva del contenitore 1. Ciò corrisponde, nella forma di attuazione al momento preferita, al fatto che ciascuna parte di mantello 2b, 3b presenta, nella zona destinata ad innestarsi nella porzione omologa dell'altro semiguscio, una dimensione assiale almeno leggermente superiore nei confronti della corrispondente dimensione della rispettiva parte di calotta 2a, 3a.
Quanto detto sopra vale in termini di dimensioni relative. In termini assoluti, le esperienze condotte dalla richiedente dimostrano come particolarmente vantaggiosa la scelta di un'estensione assiale delle parti di mantello 2b, 3b mutuamente cooperanti dell'ordine di 1,5-2,5 cm circa.
Il tutto a fronte di un diametro del contenitore 1 dell'ordine di 3-3,5 cm circa.
La scelta di tali caratteristiche dimensionali, seppur non imperativa, si è dimostrata particolarmente vantaggiosa in unione alla scelta di materiali plastici differenziati per la realizzazione dei due semigusci. Ad esempio, una scelta particolarmente proficua si è dimostrata quella del polipropilene per la realizzazione del semiguscio 3 (definente la parte maschio del li accoppiamento fra i due semigusci) e del polietilene per la realizzazione del semiguscio 2 (definente la parte femmina dell'accoppiamento).
In tali condizioni, la Richiedente ha avuto modo di rilevare come, una volta inserita la sorpresa S (il cui profilo è schematicamente indicato con linea a tratti nella sola fig. 4), il contenitore 1 può essere agevolmente richiuso, allineando in posizione affacciata i due semigusci in corrispondenza delle rispettive parti di bocca ed esercitando quindi una rapida spinta nel verso che determina la penetrazione della parte di mantello 3b all'interno della parte di mantello 2b.
A fronte di tale facilità di accoppiamento l'azione di ritegno reciproca che si stabilisce fra i due semigusci 2, 3 e che contrasta ogni azione di sfilamento assiale dei due è sufficientemente salda da rendere difficile disaccoppiare i due semigusci attraverso un'azione di trazione manuale, il che rende di fatto impossibile l'apertura accidentale del contenitore.
Pur non volendosi legare ad alcuna specifica teoria al riguardo, la Richiedente ha motivo di pensare che la relativa facilità di accoppiamento e la notevole difficoltà di disaccoppiamento derivi in prima istanza dal fatto che, per lo svolgimento dell'operazione di accoppiamento ad innesto, è prevista (e possibile) un'azione basata su uno spostamento relativo rapido, il che non è in generale attuabile in un tentativo di apertura realizzato con una sollecitazione manuale.
Si può dunque affermare che, una volta accoppiati fra loro, i due semigusci 2 formano un involucro chiuso, non più apribile se non intervenendo con rilevanti sollecitazioni meccaniche o un'azione di taglio sul corpo del contenitore.
L'accesso alla sorpresa S che si trova nel contenitore è reso possibile dal fatto che in una delle parti a calotta (nell'esempio di attuazione illustrato si tratta della calotta 2a del semiguscio "femmina" 2) è prevista una linea di rottura facilitata 5. La linea 5 si estende secondo una generale traiettoria elicoidale e spiraliforme praticamente su tutta la suddetta parte a calotta 2a e fa capo ad un'appendice terminale 6, disposta in corrispondenza della sommità o apice della calotta 2a.
Afferrando l'appendice 6, che ha di preferenza la struttura di una linguetta a strappo, così come schematicamente illustrato nella fig. 3, ed esercitando su di essa una trazione in direzione assiale rispetto al contenitore 1, nel verso di allontanamento dallo stesso, è possibile produrre la graduale lacerazione della calotta 2a lungo la linea di rottura facilitata 5. Il tutto in modo da rendere accessibile dall'esterno la sorpresa S.
La linea di rottura facilitata 5 è stata schematicamente illustrata nei disegni allegati sotto forma di una scanalatura o scolpitura, dunque di una zona di minore spessore, ricavata nella parte di calotta 2a, preferibilmente in corrispondenza della faccia interna della stessa.
Naturalmente, lo stesso risultato può essere ottenuto con soluzioni funzionalmente equivalenti. Particolarmente vantaggioso si è dimostrato il ricorso, ad esempio, ad una linea di rottura facilitata 5 costituita da una serie di perforazioni nella calotta 2a allineate secondo una traiettoria elicoidale e spiraliforme del tutto affine a quella qui illustrata con riferimento alla linea di rottura 5.
Preferibilmente, la calotta 2a viene realizzata con uno spessore tale da far sì che, da un lato, l'azione di lacerazione si realizzi in modo certo ed agevole in corrispondenza della linea di rottura facilitata 5, e, dall'altro lato, una volta completata l'azione di lacerazione, la linguetta che deriva dalla lacerazione della calotta 2a lungo la linea 5 non sia a sua volta facilmente frangibile o separabile dal semiguscio 2, e dunque dal contenitore 1 nel suo complesso.
La soluzione descritta consente di assicurare in ogni caso che la forza di accoppiamento fra i due semigusci 2, 3 risulti sostanzialmente superiore rispetto alla forza di trazione che è necessario applicare sulla formazione di presa 6 per ottenere la lacerazione della calotta 2a lungo la linea 5, e che un'eventuale ulteriore forza di trazione successivamente applicata non sia tale da produrre il disaccoppiamento dei due semigusci 2, 3.
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno essere ampiamente variate rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
The present invention relates to containers for products such as surprises and similar articles, for example for chocolate eggs, according to the preamble of claim 1.
Containers of this type are widely known in the art as it results, for example, from the patents for industrial utility model no. 163 428, 167 969, 210 696, as well as from questions PCT / EP92 / 01285 and PCT / EP92 / 01407.
These containers must meet different manufacturing, functional and use requirements, at least to a certain extent contrasting with each other.
First of all, the container (inside which a so-called surprise is placed, usually consisting of a small toy, a necklace or a similar toy object, possibly to be assembled) must be easy both to fill and to assemble ( that is to close).
Secondly, once assembled and sent to the transfer and handling operations that lead to its insertion in the product with which the container must be associated (for example a chocolate egg), the container itself must be able to be conveyed easily, automatically ; above all, it must not accidentally open, dispersing its contents.
Finally, once removed from the product, the container must be able to be opened easily to access its contents.
The present invention has the aim of providing a container of the specified type which satisfies in an excellent way all the above mentioned requirements.
According to the present invention, this object is achieved thanks to a container having the characteristics specifically referred to in claim 1. Advantageous developments of the invention form the subject of claims 2 to 15.
The invention will now be described, purely by way of non-limiting example, with reference to the attached drawings, in which:
- the fig. 1 to 3 are three general perspective views which illustrate a container according to the invention respectively in conditions prior to assembly (or assembly), in the assembled condition and during the opening operation, and
- fig. 4 is an axial section, reproduced on an enlarged scale, of a container according to the invention.
In the attached drawings, the reference 1 generally indicates a container for surprises and similar articles which can be used, for example, for the insertion of chocolate eggs and similar food products inside.
For a general illustration of the structure and the criteria for using such a container, reference can be made to the previous patent documents mentioned in the introductory part of the present description.
According to a solution known per se, the container 1 consists of two half-shells 2, 3 both having a general cup configuration, both consisting respectively of a cap part 2a, 3a and a collar or mantle part 2b, 3b.
The aforementioned casing parts 2b, 3b constitute formations which can be coupled together in connection conditions according to a general male and female configuration.
In the illustrated embodiment example, the casing part 3b of the half-shell 3 which is in a lower position in the figures has slightly smaller diametric dimensions than those of the casing part 2b of the other half-shell. More specifically, referring to the exemplary embodiment illustrated here, in which the casing parts 2b, 3b are expected to have a cylindrical development (they could also have a polygonal or mixtilinear type trend), it is envisaged that the external diameter of the casing part 3b corresponds in practice to the internal diameter of the casing part 2b.
This means that, in fact, the half-shell 3 can be inserted or inserted with its casing part 3b inside the casing part 2b of the half-shell 2 in conditions of sufficient interference to prevent easy relative removal of the two half-shells.
The coupling by interference between the two half-shells 2, 3 can be made more secure by the presence of complementary formations, here schematized in the form of annular ribs 4 extending in a circumferential direction on the external surface of the part of the shell 3b and intended to cooperate in the relationship of forcing against the internal surface of the casing part 2b of the half-shell 2. All with the possible preparation, on the internal surface of the casing part 2b, of annular grooves destined to snap the ribs 4.
An important feature of the solution according to the invention is given by the extension of the skirt parts 2b and 3b cooperating with each other, extension detected in the axial direction with respect to the container 1, that is, in the coupling direction of the two skirt parts 2b, 3b themselves.
Preferably, the aforesaid extension, detected in the areas where the two parts of the casing 2b, 3b are grafted on each other, is equal to about 1/3 or more (therefore not less than about 1/3) of the overall axial extension of the container 1. This corresponds, in the currently preferred embodiment, to the fact that each part of the casing 2b, 3b has, in the area intended to engage in the homologous portion of the other half-shell, an axial dimension at least slightly greater comparisons of the corresponding size of the respective shell part 2a, 3a.
The foregoing applies in terms of relative size. In absolute terms, the experiences carried out by the applicant show that the choice of an axial extension of the mutually cooperating skirt parts 2b, 3b in the order of about 1.5-2.5 cm is particularly advantageous.
All this with a diameter of the container 1 of the order of 3-3.5 cm approximately.
The choice of these dimensional characteristics, although not imperative, has proved particularly advantageous in combination with the choice of differentiated plastic materials for the construction of the two half-shells. For example, a particularly profitable choice has proved to be that of polypropylene for the realization of the half-shell 3 (defining the male part of the coupling between the two half-shells) and of the polyethylene for the realization of the half-shell 2 (defining the female part of the coupling) .
Under these conditions, the Applicant has had the opportunity to detect how, once the surprise S (whose profile is schematically indicated with a dotted line in fig. 4 only) is inserted, the container 1 can be easily closed, aligning in a position facing the two half-shells in correspondence with the respective portions of the mouth and therefore exerting a rapid push in the direction which determines the penetration of the casing part 3b inside the casing part 2b.
Given this ease of coupling, the mutual retention action that is established between the two half-shells 2, 3 and which counteracts each axial extraction action of the two is sufficiently firm to make it difficult to uncouple the two half-shells through a manual traction action , which makes it impossible to accidentally open the container.
While not wishing to link to any specific theory in this regard, the Applicant has reason to believe that the relative ease of coupling and the considerable difficulty of decoupling derives in the first instance from the fact that, for carrying out the coupling operation, it is foreseen (and possible) an action based on a rapid relative displacement, which is not generally feasible in an attempt to open realized with a manual solicitation.
It can therefore be said that, once coupled together, the two half-shells 2 form a closed casing, which can no longer be opened if it does not intervene with significant mechanical stresses or a cutting action on the container body.
Access to the surprise S which is in the container is made possible by the fact that in one of the cap parts (in the illustrated embodiment example, it is the cap 2a of the "female" half-shell 2) an easy breaking line is provided 5 The line 5 extends according to a general helical and spiral-like trajectory practically on the whole of the aforesaid part to cap 2a and is connected to a terminal appendage 6, arranged in correspondence with the top or apex of the cap 2a.
Grasping the appendix 6, which preferably has the structure of a tear-off tab, as schematically illustrated in fig. 3, and by exerting a traction on it in an axial direction with respect to the container 1, in the direction of removal from the same, it is possible to produce the gradual tearing of the cap 2a along the facilitated breaking line 5. All so as to make it accessible from the outside the surprise S.
The facilitated breaking line 5 has been schematically illustrated in the attached drawings in the form of a groove or groove, therefore of an area of lesser thickness, obtained in the part of the cap 2a, preferably at the internal face thereof.
Of course, the same result can be obtained with functionally equivalent solutions. The use, for example, of a facilitated breaking line 5 consisting of a series of perforations in the cap 2a aligned according to a helical and spiral-like trajectory completely similar to that illustrated here with reference to the breaking line 5 has proved to be particularly advantageous.
Preferably, the cap 2a is made with a thickness such as to ensure that, on the one hand, the tearing action is carried out in a certain and easy way in correspondence with the facilitated breaking line 5, and, on the other hand, once once the laceration action has been completed, the tab that derives from the laceration of the cap 2a along the line 5 cannot in turn be easily broken or separated from the half-shell 2, and therefore from the container 1 as a whole.
The described solution makes it possible to ensure in any case that the coupling force between the two half-shells 2, 3 is substantially higher than the tensile force that must be applied on the grip formation 6 to obtain the tearing of the cap 2a along the line 5, and that any further traction force subsequently applied is not such as to produce the decoupling of the two half-shells 2, 3.
Of course, without prejudice to the principle of the invention, the details of construction and the embodiments may be widely varied with respect to what has been described and illustrated, without thereby departing from the scope of the present invention.