ITVI990266A1 - Chiusura particolarmente per un articolo di bigiotteria oreficeria gioielleria e orologeria - Google Patents

Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione concerne una chiusura, particolarmente per un articolo di bigiotteria, oreficeria, gioielleria ed orologeria ma, anche, per cinture, borse, zainetti, scarpe e così via.

Le chiusure ed i fermagli di tipo noto sono generalmente formati da una coppia di elementi metallici associati alle estremità da unire mutuamente impegnabili in modo amovibile. Per esempio, sono note chiusure per monili come collane, bracciali, ecc. del tipo a scatto. Più specificatamente, tali chiusure sono costituite da una cassetta di forma prismatica o cilindrica assottigliata, unita ad una delle estremità del monile, che definisce una camera idonea ad accogliere, attraverso una fessura di ingresso, una lamella piegata a ginocchio, connessa all’altra estremità, che si impegna a scatto contro il bordo di tale fessura. Il disimpegno di tale lamella si ottiene schiacciando, tramite un opportuno dentino sporgente dalla cassetta, una delle porzioni della lamella contro l’altra e, quindi, separando quest’ultima dalla cassetta. Un’altra chiusura a scatto è formata da un elemento anulare, in cui sono scorrevolmente impegnate a mezzo di anelli le estremità del monile, mancante di una porzione per alloggiare una sfera che, a sua volta, è unita ad un’estremità di asta rettilinea, disposta radialmente all’anello, incernierata all’altra estremità in corrispondenza del tratto di elemento anulare diametralmente opposto alla porzione mancante. Pertanto, per portare tale chiusura dalla posizione aperta a quella chiusa è sufficiente inserire l’elemento anulare nell’anello non impegnato ed a icinare la sfera alla porzione di elemento anulare mancante' attraverso la rotazione, in un senso o nell’altro, dell’asta e, quindi, forzare la medesima sfera nel suo alloggiamento. Naturalmente, per portare tale chiusura dalla posizione chiusa a quella aperta è sufficiente svolgere a ritroso le operazioni appena descritte. Altre chiusure a scatto per tali articoli si ispirano ad un tipico innesto a baionetta del tipo costituito da due elementi, rispettivamente maschio e femmina, mutuamente impegnabili attraverso l'inserimento e la successiva rotazione di uno rispetto all’altro. Un'ulteriore chiusura nota ma, non del tipo a scatto, è ricavata direttamente sulle estremità libere del monile. Per esempio, nel caso di una collana, una delle sue estremità presenta un rientro destinato ad accogliere una controsagomata sporgenza ricavata sull'altra sua estremità. In tal caso, la chiusura si completa con un’asta sottile da inserire in un foro passante da parte a parte praticato sulle due appendici, che definiscono lateralmente tale rientro, e sulla sporgenza. In tal modo, tale asta funge da perno di cerniera per le estremità cosi connesse. Naturalmente, l’asta è assicurata ad una delle due estremità attraverso una catenella di adeguata lunghezza per consentire la normale manovra di inserimento e di estrazione.

Un primo inconveniente delle chiusure a scatto su descritte si rileva nel fatto che la presenza di parti di una certa complessità ad incastro meccanico può causare imperfezioni nel funzionamento. Pertanto, nelle industrie di produzione di tali articoli è sempre necessario ricorrere ad un’ulteriore operazione di aggiustaggio manuale da effettuarsi sulle parti della chiusura destinate ad interagire. E’ evidente che tale ritocco comporta un aggravio dei costi di produzione che, a volte, può rivelarsi significativo, non tanto, per l’entità del materiale asportato ma, bensì, per il tempo che un addetto qualificato impiega per riportare gli elementi della chiusura nelle tolleranze originali.

Un secondo inconveniente è dovuto al fatto che generalmente è necessario provvedere a saldare tra loro i componenti della chiusura con evidente ulteriore aggravio dei costi di produzione, Compito precipuo del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra lamentati nei tipi noti di fermagli per monili, cinturini per orologio da polso e così via, realizzando una chiusura, particolarmente per un articolo di bigiotteria, oreficeria, gioielleria ed orologeria che non necessiti di alcun tipo di aggiustaggio.

Nell’ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una chiusura i cui componenti non siano da saldare.

Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una chiusura facile da aprire e chiudere, che non necessita nel tempo di interventi di manutenzione, nonché, di aspetto originale e gradevole.

Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare una chiusura a costi di produzione notevolmente inferiori rispetto ai costi degli altri tipi di chiusure.

<Q>uesto compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito vengono raggiunti da una chiusura, particolarmente per un articolo di bigiotteria, oreficeria, gioielleria ed orologeria comprendente una prima ed una seconda estremità libere^ caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un aggetto, associato a detta prima estremità, ed almeno un mezzo elastico, associato a detta seconda estremità, impegnatale con detto almeno un aggetto unendo in modo amovibile detta prima e detta seconda estremità.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma d’esecuzione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo, ma non per questo limitativo, nell'unita tavola di disegno, in cui:

- la Figura 1 rappresenta una vista della chiusura, secondo il trovato, con gli elementi costituenti non impegnati, applicata alle estremità di un cinturino da orologio;

- la Figura 2 rappresenta una vista della chiusura, come alla figura precedente, con gli elementi costituenti impegnati;

- la Figura 3 rappresenta una vista in sezione longitudinale della chiusura come in figura 2.

Con riferimento alle figure annesse, la chiusura, indicata globalmente col numero di riferimento 4, particolarmente per un articolo di bigiotteria, oreficeria, gioielleria ed orologeria (non illustrato) come, ad esempio, un bracciale, una collana, un girocollo, un orologio da uomo e da donna e cosi via, dotato di una prima 5 e di una seconda 6 estremità libere, consiste sostanzialmente nel comprendere un aggetto 7, associato a tale prima estremità 5, ed un mezzo elastico 8, associato a tale seconda estremità 6, da impegnare con tale aggetto 7 per unire in modo amovibile tale prima 5 e seconda 6 estremità. Più dettagliatamente, tale aggetto 7 è formato approssimativamente a cilindro estendendosi in senso ortogonale dalla mezzeria della faccia esterna di una prima piastrina 9 unita alia prima estremità 5. Preferibilmente, lo spigolo circonferenziale superiore dell’aggetto 7 è arrotondato sia per ragioni di carattere estetico sia per motivi prettamente funzionali. Su tale aggetto 7 è praticato, in corrispondenza dell’attaccatura di quest’ultimo con la prima piastrina 9, un primo solco 10 circonferenziale idoneo ad accomodare tale mezzo elastico 8 in posizione impegnata. Sempre su tale aggetto 7 è ricavato un secondo solco 11, rivolto verso la seconda estremità 6 estendendosi verticalmente dal bordo della faccia inferiore della piastrina 9 fino alla sommità dell'aggetto 7, atto ad accogliere, non completamente, un naso 12 che, a sua volta, reca il mezzo elastico 8. Quest’ultimo è formato da un anello elasticamente deformabile realizzato in materiale di origine gommosa e colorato a piacimento. Tale naso 12 è un’appendice arrotondata che sporge dalla mezzeria della faccia superiore e laterale anteriore di una seconda piastrina 13 unita alla seconda estremità 6. Evidentemente, la porzione anteriore del naso 12 si alloggia all’interno del secondo solco 11, durante la connessione della chiusura, impedendo il reciproco scorrimento della prima 9 e della seconda 13 piastrina sulle facce laterali mutuamente affacciate. Su tale naso 12 è praticato, nelle vicinanze della punta, un foro 14 trasversale passante che accoglie, con poco gioco, un breve tratto dell’anello 8 elasticamente deformabile. Inoltre, nelle vicinanze della punta del naso 12 sulla porzione anteriore di quest'ultimo, è ricavata un’apertura a taglio 15, sostanzialmente orizzontale, fino al foro 14 che consente di portare agevolmente l’anello 8 nella propria posizione di lavoro imboccandolo sull’apertura 15 e quindi tirandolo dalla parte opposta a quella di impegno. Come già evidenziato, la chiusura 4 è applicabile anche ad altri artìcoli. Ad esempio, tale chiusura 4 è direttamente applicabile alle estremità di una cintura per pantaloni o gonne oppure alle estremità delle stringhe atte a chiudere borse, zaini, valigie e così via.

Il funzionamento della chiusura descritta è di seguito illustrato con riferimento alle figure della tavola annessa. Si supponga che le parti che compongono la chiusura siano già state applicate alle estremità da unire come si vede in figura 1. Quindi, si avvicinano le piastrine 9 e 13 ponendo attenzione che la porzione anteriore del naso 12 alloggi nel corrispondente secondo solco 11. Allora, con una semplice azione di pressione esercitata con un dito lungo l’anello 8 elasticamente deformabile, si provvede ad accomodare quest’ultimo nel primo solco 10. Per disconnettere la chiusura 4 è sufficiente sfalsare leggermente indifferentemente una delle due piastrine 9 e 13 rispetto all’altra in modo da ottenere il disimpegno dell’anello 8 dall’aggetto 7.

Si è in pratica constatato come la chiusura descritta raggiunga il compito e gli scopi prefissati in quanto non necessita di alcun tipo di aggiustaggio manuale a seguito di eventuali trattamenti galvanici o di meccanismi atti ad accoppiare le due parti della chiusura dato che l’anello elasticamente deformabile provvede, esso stesso, a ad eventuali scarti di dimensione o imperfezioni di costruzione. Inoltre, come si è potuto verificare, la chiusura si è dimostrata particolarmente agevole sia nella connessione che nella sconnessione delle due parti componenti. Da ultimo, si è verificato come la chiusura sia originale nella foggia ed adatta ad essere applicata su una molteplicità molto vasta di articoli.

La chiusura secondo l'invenzione è suscettibile di numerose varianti e modifiche tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo qui espresso. Naturalmente, gii aggetti ed i relativi elementi elastici di aggancio possono essere più di uno senza, per tale ragione, esorbitare daH’ambito del trovato.

Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Laddove le caratteristiche tecniche nelle rivendicazioni sono seguite da riferimenti numerici e/o sigle, detti riferimenti numerici e/o sigle sono stati aggiunti all'unico scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e, pertanto, detti riferimenti numerici e/o sigle non producono alcun effetto sull’ambito di ciascun elemento identificato solo a titolo indicativo da detti riferimenti numerici e/o sigle.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Chiusura, particolarmente per un articolo di bigiotteria, oreficeria, gioielleria ed orologeria comprendente una prima ed una seconda estremità libere, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un aggetto, associato a detta prima estremità, ed almeno un mezzo elastico, associato a detta seconda estremità, impegnabile con detto almeno un aggetto unendo in modo amovibile detta prima e detta seconda estremità.
2. 2. Chiusura, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto almeno un aggetto è formato cilindrico sporgente ortogonalmente dalla mezzeria della faccia esterna di una prima piastrina unita a detta prima estremità.
3. 3. Chiusura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto aggetto comprende un primo solco circonferenziale di accomodamento di detto mezzo elastico in posizione impegnata, detto primo solco essendo praticato in corrispondenza dell’attaccatura di detto almeno un aggetto, con detta faccia esterna di detta prima piastrina, ed un secondo solco di alloggiamento di un naso che porta detto almeno un mezzo elastico, detto primo solco essendo rivolto verso detta seconda estremità estendendosi in altezza dal bordo della faccia interna di detta prima piastrina fino alla sommità di detto aggetto.
4. 4. Chiusura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto mezzo elastico comprende, un anello elasticamente deformabile.
5. 5. Chiusura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto naso comprende un'appendice arrotondata sporgente dalla mezzeria della faccia esterna e della faccia laterale anteriore di una seconda piastrina unita a detta seconda estremità, su detto naso, nelle vicinanze della sua punta, essendo praticato un foro trasversale passante che accoglie un breve tratto di detto anello elasticamente deformabile ed essendo praticata, sulla sua porzione anteriore, un’apertura a taglio, sostanzialmente orizzontale, che si estende fino a detto foro di inserimento di detto anello elasticamente deformabile in detto foro.
6. 6. Chiusura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto mezzo elasticamente deformabile in posizione impegnata cinge detto aggetto accomodandosi in detto primo solco.
7. 7 Chiusura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.