ITVI20120208A1 - Metodo ed impianto per la lavorazione superficiale a getto d'acqua di oggetti in materiale lapideo - Google Patents

Metodo ed impianto per la lavorazione superficiale a getto d'acqua di oggetti in materiale lapideo Download PDF

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ITVI20120208A1
ITVI20120208A1 IT000208A ITVI20120208A ITVI20120208A1 IT VI20120208 A1 ITVI20120208 A1 IT VI20120208A1 IT 000208 A IT000208 A IT 000208A IT VI20120208 A ITVI20120208 A IT VI20120208A IT VI20120208 A1 ITVI20120208 A1 IT VI20120208A1
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jets
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IT000208A
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Inventor
Claudio Lovato
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Maema S R L Unipersonale
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28DWORKING STONE OR STONE-LIKE MATERIALS
    • B28D1/00Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
[0001] La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico della lavorazione della pietra ed ha particolarmente per oggetto un metodo per la lavorazione superficiale di oggetti in marmo, granito, conglomerato cementizio ed altri materiali lapidei mediante getti d’acqua.
Stato della Tecnica
[0002] Sono noti metodi per la lavorazione superficiale di prodotti semilavorati in materiale base lapideo o similare, quali lastre, blocchi e consimili, mediante uno o più getti di liquidi ad alta pressione e velocità diretti verso la superficie dei prodotti.
[0003] I getti ad alta pressione e velocità effettuano asportazioni meccaniche superficiali del material base in modo da ottenere effetti tecnici e/o estetici quali abrasioni, graffiature, irruvidimenti, scalfitture, alterazioni superficiali secondo disegni e forme particolari.
[0004] In particolare, à ̈ noto l’utilizzo di impianti provvisti di una testa multi getto posta superiormente alla superficie del prodotto da trattare e movimentata lungo un piano sostanzialmente parallelo alla superficie del prodotto in lavorazione.
[0005] Per ottenere l’effetto meccanico di asportazione del material base, il liquido dei getti à ̈ generalmente miscelato con opportuni abrasivi, preferibilmente in polvere, che vengono proiettati ad alta velocità sulla superficie da lavorare.
[0006] Così, l’azione di asportazione à ̈ principalmente dovuta al materiale abrasivo miscelato con il liquido di lavoro e di conseguenza le pressioni di alimentazione dell’acqua possono essere relativamente contenute a causa della azione abrasiva anche delle parti meccaniche delle pompe..
[0007] Inoltre, l’utilizzo di materiali abrasivi comporta diversi problemi, legati innanzitutto alla gestione del materiale abrasivo stesso, in quanto à ̈ necessario curarne sia lo stoccaggio che il recupero dopo l’utilizzo.
[0008] Ancora, durante la lavorazione à ̈ importante impedire che le particelle di materiale abrasivo si disperdano nell’ambiente in quanto potrebbero costituire un serio pericolo per gli operatori addetti al controllo dell’apparato.
[0009] Non da ultimo, il materiale abrasivo ha un effetto deteriorante nei confronti della componenti dell’impianto con cui viene a contatto, in particolar modo con la linea di alimentazione della miscela e con gli ugelli di emissione dei getti.
[0010] Pertanto, questi noti apparati sono caratterizzati da frequenti operazioni di manutenzione, con conseguente fermo macchina e riduzione della produttività, e continua sostituzione dei pezzi più sollecitati.
[0011] Al fine di superare tali problemi, sono state proposti impianti per la lavorazione superficiale di prodotti in materiale lapideo utilizzanti esclusivamente getti d’acqua privi di materiale abrasivo.
[0012] Da US5291694 à ̈ noto un apparato per la lavorazione superficiale di lastre in materiale lapideo che comprende uno o più pistole multiugello atte ad emettere ognuna una pluralità di getti d’acqua ad alta pressione da dirigere sulla superficie da lavorare. La pressione di emissione dei getti, compresa tra 200bar e 800bar à ̈ insufficiente per ottenere una lavorazione superficiale con un grado di precisione e definizione soddisfacente. Infatti, questo noto apparato à ̈ utilizzato prevalentemente per la finitura di superfici pre-lavorate.
[0013] Un ulteriore inconveniente à ̈ rappresentato dal fatto che gli ugelli sono movimentati con un moto di rotazione e traslazione unitario tra loro che causa la riproduzione ripetitiva e schematica delle impronte di lavorazione, a scapito del pregio estetico del prodotto finale.
[0014] Nel brevetto europeo EP1045742 à ̈ descritta un’ulteriore macchina per la lavorazione superficiale a getto di prodotti lapidei mediante l’uso di sola acqua. Questa macchina prevede l’emissione di uno o più getti d’acqua con una pressione di emissione compresa tra 300 bar e 1500 bar sulla superficie da lavorare. Tuttavia, anche tale soluzione si à ̈ dimostrata inadeguata, in quanto le pressioni utilizzate per i getti d’acqua rende la loro azione poco efficace e non permette di ottenere gli effetti superficiali desiderati.
[0015] Inoltre, anche in questo la movimentazione degli ugelli rispetto alla superficie da lavorare à ̈ eseguita secondo movimenti ripetitivi che causano l’esecuzione degli stessi motivi che evidenziano la natura industriale del processo e non hanno la casualità propria delle lavorazioni artigianali.
[0016] Non da ultimo, le pressioni relativamente contenute comportano la necessità di operare con elevate portate e quindi con ugelli aventi fori di uscita con diametri relativamente grandi. Di conseguenza le incisioni che si possono ottenere sono piuttosto grossolane e non consentono di realizzare disegni di particolare finezza.
Presentazione dell’invenzione
[0017] Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un metodo per la lavorazione superficiale a getto d’acqua di prodotti in materiale lapideo o similare che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
[0018] Uno scopo particolare à ̈ quello di realizzare un metodo per la lavorazione superficiale di prodotti in materiale lapideo che, pur utilizzando esclusivamente getti d’acqua senza materiale abrasivo, permetta di ottenere effetti superficiali particolarmente distinti e che riproducano gli effetti di una lavorazione manuale.
[0019] Ancora altro scopo à ̈ quello di realizzare un metodo per la lavorazione superficiale di prodotti in materiale lapideo che permetta di realizzare qualsiasi motivo ornamentale, anche di tipo figurativo, o ancora scritte, codici a barre, QR code e similari, senza particolari limitazioni ed in un unico ciclo di movimentazione degli utensili a getto.
[0020] Uno scopo ulteriore à ̈ quello di realizzare un metodo per la lavorazione superficiale di prodotti in materiale lapideo che presenti elevata flessibilità operativa, permettendo di modificare la tramatura superficiale anche con la testa in movimento.
[0021] Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un impianto per la lavorazione superficiale di oggetti in materiale lapideo che consenta di ottenere una molteplicità di lavorazioni di elevato pregio estetico.
[0022] Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da un metodo per la lavorazione superficiale di prodotti semilavorati, quali lastre o piastre in materiale lapideo o similare, mediante getti di liquido, comprendente le fasi di predisposizione di un piano di appoggio mobile o stazionario per i prodotti da lavorare, predisposizione di una pluralità di ugelli per la generazione di getti orientati verso tali prodotti, alimentazione di detti ugelli con un liquido ad alta pressione atto a generare incisioni sui prodotti in lavorazione, avanzamento relativo dei prodotti rispetto a detti ugelli lungo una direzione longitudinale.
[0023] Il metodo si caratterizza per il fatto che detti ugelli sono disposti in posizioni reciprocamente sfalsate lungo una direzione trasversale con passo predeterminato e di variare con continuità ed in corso di lavorazione la proiezione del loro passo su un piano verticale sostanzialmente parallelo a detta direzione trasversale in modo da variare la distanza trasversale tra le incisioni longitudinali di detti getti.
[0024] Grazie a questa particolare combinazione di caratteristiche sarà possibile modificare la posizione reciproca delle incisioni per realizzare una molteplicità di lavorazioni ed ottenere motivi ornamentali che simulano le operazioni di tipo manuale ed anche di tipo figurativo.
[0025] Opportunamente, il la pressione di alimentazione sarà superiore a 1500 bar per ottenere un effetto di incisione superficiale particolarmente evidente.
[0026] Vantaggiosamente, gli ugelli potranno presentare un’apertura di uscita avente diametro massimo compreso tra 0,20mm e 0,40mm e preferibilmente prossimo a 0,30mm.
[0027] Ulteriormente, potranno essere prevista una fase di regolazione selettiva della pressione di impatto dei getti su detti oggetti in lavorazione.
[0028] Grazie a questa ulteriore combinazione di caratteristiche sarà possibile dirigere sulla superficie getti d’acqua aventi forte intensità e particolarmente concentrati che agiranno in maniera simile ad una punta di utensile per realizzare incisioni dai contorni particolarmente nitidi.
[0029] Inoltre, la possibilità di regolare la pressione di impatto dei singoli getti consentirà di limitare o evitare localmente l’incisione della superficie per realizzare motivi figurativi, scritte, codici e similari aventi un elevato grado di dettaglio.
[0030] Secondo un ulteriore aspetto del trovato à ̈ previsto un impianto per la lavorazione superficiale a getto liquido senza abrasivi di oggetti in materiale lapideo, in accordo alla rivendicazione 6.
[0031] Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono realizzate in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
[0032] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un impianto secondo il trovato, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 à ̈ una vista dall’alto dell’impianto secondo il trovato;
la FIG. 2 à ̈ una vista prospettica del blocco appartenente all’impianto e comprendente la testa multiugello;
la FIG. 3 Ã ̈ una vista frontale del blocco di Fig. 2;
la FIG. 4 Ã ̈ una vista frontale sezionata del blocco di Fig. 2;
le FIGG. dalla 5 alla 7 sono viste dal basso del blocco di Fig. 2 in tre distinte condizioni operative;
la FIG. 8 à ̈ una vista prospettica di una testa porta ugelli appartenente all’impianto secondo il trovato in una prima configurazione preferità;
la FIGG. dalla 9 alla 12 sono viste di un particolare della testa della Fig. 8;
la FIG. 13 Ã ̈ una vista frontale in sezione del particolare di Fig. 9;
la FIG. 14 à ̈ una vista dall’alto della testa di Fig. 8 in una specifica modalità operativa;
le FIGG. 15 e 16 sono viste frontali della testa di Fig. 8 in una seconda configurazione preferita ed in due distinte condizioni operative;
la FIG. 17 Ã ̈ una vista laterale della testa di Fig. 8 in una terza configurazione preferita;
la FIG. 18 Ã ̈ una vista laterale della testa di Fig. 8 in una quarta configurazione preferita.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti [0033] Con riferimento alle figure citate, un impianto per la lavorazione a getto liquido secondo il trovato, indicato generalmente con 1, potrà essere utilizzato per la lavorazione di oggetti in materiale duro quali pietra, marmo, granito o materiali lapidei in genere, materiali cementizi, conglomerati o similari, per eseguire sugli stessi una lavorazione superficiale.
[0034] La lavorazione potrà essere diretta a realizzare sulla superficie S di un oggetto P deformazioni eventualmente associate ad asportazione di materiale, così da realizzare un motivo o tramatura predeterminato oppure un’immagine, anche complessa. L’oggetto P potrà presentarsi in forma di lastra, blocco o con forma tridimensionale non necessariamente regolare.
[0035] Come visibile dalla Fig. 1 , l'impianto 1 comprenderà un piano di appoggio 2 mobile o stazionario per gli oggetti P da lavorare ed una testa 3 affacciata al piano di appoggio 2 e provvista di una pluralità di ugelli 4, 4’, 4†,... per la generazione di getti J orientati versa la superficie S dell’oggetto P da lavorare.
[0036] Nella configurazione illustrata il piano di appoggio 2 risulta essere stazionario e sostanzialmente orizzontale in modo da disporre la superficie S da lavorare rivolta verso l’alto, con la testa 3 che sarà mobile superiormente al piano 2. Tuttavia, l'impianto 1 potrà lavorare anche superfici S inclinate o disposte su un piano di appoggio 2 inclinato rispetto all’orizzontale, al limite anche verticale.
[0037] L’impianto 1 comprende inoltre mezzi 5 per l’alimentazione degli ugelli 4, 4’, 4†,... con un liquido ad alta pressione, preferibilmente acqua in assenza di abrasivi al suo interno, per generare getti J ad alta pressione atti a realizzare incisioni sugli oggetti P in lavorazione.
[0038] Nel prosieguo per maggiore semplicità si farà riferimento ad un unico ugello, indicato con 4, restando intesi che, laddove non diversamente indicato, tutte le parti riferite a tale ugello 4 si ritroveranno in maniera sostanzialmente identica ed operativamente equivalente anche negli altri ugelli 4’, 4†, ....
[0039] La testa 3 Ã ̈ anche associata a primi mezzi di movimentazione 6 per il suo avanzamento relativo lungo una direzione longitudinale X rispetto al piano di appoggio 2 e di conseguenza agli oggetti P posti sullo stesso.
[0040] I suddetti primi mezzi di movimentazione 6 potranno essere configurati per traslare longitudinalmente la testa 3 lungo la direzione longitudinale X, come nella configurazione illustrata, e/o potranno essere associati al piano di appoggio 2, ad esempio tramite una rulliera o nastro trasportatore, per traslare longitudinalmente l’oggetto P.
[0041] Come più chiaramente visibile dalle Figg. 2 e 12, secondo una caratteristica peculiare del trovato gli ugelli 4 saranno reciprocamente sfalsati lungo una direzione trasversale Y con passo p predeterminato.
[0042] Inoltre rimpianto 1 comprenderà mezzi di regolazione 7 associati agli ugelli 4 per variare con continuità ed in corso di lavorazione la proiezione del loro passo p su un piano verticale TT sostanzialmente parallelo alla direzione trasversale Y in modo da variare la distanza trasversale d tra le incisioni longitudinali dei getti J.
[0043] In particolare, nelle Figg. dalla 2 alla 5 sono illustrate tre diverse condizioni operative per la stessa in cui gli ugelli 4 sono allineati lungo una direzione W complanare alla direzione trasversale Y ma inclinata rispetto alla stessa con tre angoli α, β, y di valore differente tra loro, in modo da variare la loro proiezione rispetto al piano verticale TT.
[0044] Più precisamente, in questa configurazione la distanza d tra le incisioni sarà massima quando la direzione di allineamento W degli ugelli 4 sarà parallela alla direzione traversale Y e minima quando sarà invece ortogonale alla stessa, ovvero longitudinale. In tal caso si realizzerà una sostanziale sovrapposizione delle incisioni.
[0045] Secondo un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso del trovato, i mezzi di alimentazione 5 saranno atti ad alimentare il liquido di lavoro ad una pressione minima superiore a 1500 bar e di cui valori massimi potranno essere regolati anche in maniera continua senza particolari limitazione ed in funzione sia del materiale da lavorare che dello spessore f dell’oggetto P, in particolare nel caso si tratti di lastre.
[0046] Tali valori della pressione di alimentazione consentiranno di ottenere la necessaria definizione delle incisioni senza ricorrere all’utilizzo di materiali abrasivi al suo interno, eliminando tutti gli inconvenienti legati a tale modalità di operazione.
[0047] Nella forma particolarmente preferita di realizzazione illustrata in Fig. 1 , l'impianto 1 comprenderà una struttura portante fissa 8 che circonda il piano di appoggio 2 e che presenta una coppia di spallamenti laterali 9 sostanzialmente longitudinali.
[0048] La testa 3 sarà supportata da un telaio 10 sostanzialmente orizzontale, visibile più chiaramente nelle Figg. dalla 2 alla 7, montata a sua volta su una trave 11 sostanzialmente trasversale avente estremità 12 opposte scorrevoli su rispettive guide longitudinali 13 associate a corrispondenti spallamenti 9.
[0049] Dalle stesse figure si osserva anche che il telaio 10 supporterà due ulteriori teste multiugello 14, 15 disposte lateralmente alla prima testa 3 e che potranno essere configurate secondo gli insegnamenti delle domande di brevetto EP1 977867 e EP21 05275 a nome della stessa Richiedente ed i cui ugelli, indicato globalmente 16 e 17 saranno disposti su rispettive piastre rotanti 18 e 19 e collegati agli stessi mezzi di alimentazione 5 della prima testa 3, potendo così essere alimentati con le suddette pressioni di alimentazione.
[0050] Le due teste laterali 14, 15 saranno supportate dal telaio 10 in maniera solidale rispetto alla testa centrale 2 in modo da seguirne i movimenti di traslazione.
[0051] In questa configurazione i primi mezzi di movimentazione 6 potranno essere associati alle estremità 12 della trave 11 e potranno essere del tipo a carro per consentire lo scorrimento longitudinale della trave 11.
[0052] Quest’ultima potrà essere anche provvista di secondi mezzi di movimentazione 20 , anch’essi eventualmente del tipo a carro, atti a promuovere lo scorrimento trasversale del telaio 10, e di conseguenza delle teste portaugelli 2, 14 e 15, in modo da consentire la lavorazione di superfici S più larghe della dimensione traversale massima della testa 2.
[0053] L’impianto 1 potrà anche comprendere mezzi elettronici di controllo, non illustrati nelle figure, atti ad interpolare i diversi movimenti impartiti dai primi mezzi 6 e dai secondi mezzi di movimentazione 20 e dai mezzi di regolazione 7, oltre che tutti gli eventuali ulteriori movimenti che saranno di seguito descritti, in modo da ottenere moti complessi della testa 2.
[0054] La testa centrale 2 comprenderà un corpo allungato 21 avente un asse di sviluppo principale L e sul quale sono montati gli ugelli 4 in posizioni reciprocamente sfalsate e con getti orientati J verso gli oggetti in lavorazione.
[0055] Come più chiaramente visibile dalle Figg. dalla 8 alla 12, il corpo allungato 21 sarà fissato ad un albero di supporto 22 montato girevolmente sul telaio orizzontale 10 per ruotare attorno ad un asse di rotazione R sostanzialmente perpendicolare al corpo allungato 21.
[0056] Come più chiaramente visibile in Fig. 13, i mezzi di alimentazione 5 potranno comprendere un condotto di alimentazione 23 disposto perifericamente all’albero 22 e collegato ad un canale di distribuzione 24 ricavato nella testa 3 e collegato agli ugelli 4.
[0057] I mezzi di regolazione 7 potranno agire sull’albero girevole 22 per promuoverne la rotazione rispetto all’asse di rotazione R, con conseguente variazione della proiezione del passo p e la distanza relativa d delle incisioni.
Inoltre potranno essere configurati per consentire la rotazione dell’albero 22 anche di un angolo pari a 360°, come schematizzato in Fig. 14.
[0058] La rotazione dell’albero 22 potrà essere eseguita in maniera continua o discreta durante la lavorazione, senza che sia necessario fermare l'impianto 1, in modo da consentire la realizzazione di incisioni ondulate, ad elica o di forma complessa.
[0059] Tuttavia l’orientamento angolare della testa 2 rispetto alla direzione trasversale Y potrà essere eseguito anche in maniera non dinamica, ossia inclinando il corpo allungato 2 rispetto alla direzione trasversale Y con un angolo mantenuto costante durante la lavorazione.
[0060] Secondo una configurazione alternativa, illustrata nelle Figg. 15 e 16, gli ugelli 4 saranno montati sulla testa 3 mediante rispettivi settori 25 mobili rispetto al corpo allungato 21 lungo il suo asse di sviluppo principale L.
[0061] I mezzi di regolazione 7 comprenderanno terzi mezzi di movimentazione 26 agenti sui settori 25 per variare la loro distanza reciproca lungo l’asse di sviluppo L e regolare così la proiezione degli ugelli 4 sul piano traversale verticale ir e di conseguenza la distanza trasversale d tra le incisioni.
[0062] A loro volta i terzi mezzi di movimentazione 26 comprenderanno mezzi di interfaccia 27 per azionare selettivamente ogni singolo settore 25 rispetto agli altri e variare la distanza relativa tra almeno una coppia di ugelli 4. I mezzi di interfaccia 27 potranno essere di tipo meccanico, ad esempio a cremagliera, elettromeccanico, elettronico o similari senza particolari limitazioni.
[0063] Inoltre, sia nella configurazione della Fig. 8 che in quella della Fig. 14, i mezzi di regolazione 7 potranno comprendere quarti mezzi di movimentazione 28 per imporre un’inclinazione ψ dell’asse di rotazione R rispetto alla verticale, in modo da variare la distanza degli ugelli 4 rispetto al piano di appoggio 2. I quarti mezzi di movimentazione 28 potranno essere associati sia direttamente alla testa 3 che all’albero girevole 22 oppure al telaio 10.
[0064] Secondo una configurazione particolarmente vantaggiosa, gli ugelli 4 della testa centrale 3 potranno presentare un’apertura di uscita 29 avente diametro massimo φ compreso preferibilmente tra 0.15mm e 0,60mm e ancor più preferibilmente tra 0,20mm e 0,40mm, ad esempio prossimo a 0,30mm, per ottenere getti J di dimensioni contenute. Le aperture di uscita 29 potranno avere qualsiasi forma, ad esempio circolare, ellittica, quadrata, rettangolare, poligonale o similare, senza lacuna particolare limitazione, così da ottenere incisioni di varia forma.
[0065] Inoltre, potranno essere previsti mezzi variatori 30 per regolare selettivamente la pressione di impatto dei getti J sugli oggetti P in lavorazione. I mezzi variatori 30 saranno opportunamente associati a mezzi elettronici di controllo, non illustrati, atti a consentire l’interazione selettiva dei mezzi variatori 30 con gli ugelli 4 in modo da poter controllare l’intensità dei singoli getti J in maniera tra loro indipendente.
[0066] Questa ulteriore caratteristica, unita alla dimensione relativamente ridotta dei getti J in uscita consentirà di realizzare sulla superficie S in lavorazione non solo motivi ornamentali astratti ma anche motivi figurativi, scritte, codici a barre, QR code e similari.
[0067] In una prima forma di realizzazione, illustrata in Fig. 17, i mezzi variatori 30 comprenderanno elementi deviatori 31 posti a valle di ogni ugello 4 per intercettarne il getto J e variare la forza d’impatto sulla superficie S da lavorare.
[0068] Gli elementi deviatori 31 potranno essere di tipo meccanico o elettromeccanico e comprenderanno un piattello 32 mobile tra una posizione inoperativa esterna al rispettivo getto J ed una posizione operativa in cui il piattello 32 à ̈ almeno parzialmente affacciato aN’uscita 29 del rispettivo ugello 4 per intercettarne almeno parzialmente il getto J e ridurre o annullarne sostanzialmente la pressione di impatto.
[0069] Secondo una configurazione alternativa, non illustrata nelle presenti figure, gli elementi deviatori potranno essere del tipo ad aria compressa con rispettivi ugelli disposti in corrispondenza degli ugelli 4 a getto d’acqua per investire i getti J con un flusso d’aria ad alta velocità atto a deviarli in modo che da non farli impattare sulla superficie S oppure da fari impattare con pressione non sufficiente a scalfirla.
[0070] Secondo ancora un’ulteriore configurazione alternativa, anch’essa non illustrata nelle presenti figure, i mezzi variatori 30 potranno essere associati ai mezzi di alimentazione 5 e comprenderanno una pluralità di elettrovalvole operativamente collegate ad ogni ugello 4 per regolarne selettivamente la pressione di alimentazione.
[0071] Ulteriormente, i mezzi di alimentazione 5 potranno essere atti ad associare una carica elettrica di segno predeterminato all’acqua da alimentare verso gli ugelli 4 ed i mezzi variatori 30 potranno essere a loro volta atti a generare in corrispondenza degli ugelli 4 un campo elettrico o elettromagnetico atto a deviarne il getto J elettricamente caricato.
[0072] In maniera esemplificativa, i mezzi di alimentazione 5 potranno essere configurati per caricare l’acqua di alimentazione degli ugelli 4 con una sostanza polarizzante, ad esempio un sale opportunamente caricato, ed atta ad interagire con il campo generato a valle per creare una forza elettrica o elettromagnetica repulsiva.
[0073] Vantaggiosamente, i mezzi di alimentazione 5 potranno essere configurati per prelevare l’acqua priva di sostanze abrasive emessa dai getti J e reimmetterla in circolo per riutilizzarla nuovamente inviandola, dopo eventuale filtraggio, agli ugelli 4, in modo da definire un ciclo chiuso.
[0074] Secondo ancora un ulteriore aspetto del trovato, i mezzi variatori 30 potranno comprendere quinti mezzi motori, non illustrati, per ruotare selettivamente il corpo allungato 21 attorno al suo asse di sviluppo principale L e/o uno o più degli ugelli 4, come schematizzato in Fig. 18, in modo da promuovere l’inclinazione dei getti J rispetto alla verticale.
[0075] Questa configurazione sarà particolarmente vantaggiosa in quanto i getti J potranno essere inclinati in modo da lavorare sia in maniera concorde che discorde rispetto alla direzione di traslazione longitudinale X della testa 3, incrementando ulteriormente l’operatività dell’impianto 1.
[0076] Tutti i suddetti mezzi di movimentazione potranno comprendere attuatori di tipo meccanico, elettromeccanico, idraulico, oleodinamico, pneumatico, ad azionamento manuale o similari, eventualmente controllabili in maniera indipendente tra loro secondo modalità tipiche per questa tipologia di impianti e note alla persona esperta del ramo, senza che sia necessario descriverli con maggior dettaglio.
[0077] Secondo il trovato à ̈ anche previsto un metodo per la lavorazione superficiale a getto liquido di oggetti P in materiale lapideo o similare, eseguibile anche se non esclusivamente mediante il suddetto impianto 1.
[0078] Il metodo comprende essenzialmente una fase a) di predisposizione di un piano di appoggio mobile o stazionario per gli oggetti da lavorare, una fase b) di predisposizione di una pluralità di ugelli per la generazione di getti orientati verso gli oggetti da lavorare, una fase c) di alimentazione degli ugelli con un liquido ad alta pressione atti a generare incisioni sugli oggetti in lavorazione, una fase d) di avanzamento relativo degli oggetti rispetto alla testa lungo la direzione longitudinale, una fase e) in cui si provvede a sfalsare la posizione relativa degli ugelli lungo una direzione trasversale con passo predeterminato ed a variare con continuità ed in corso di lavorazione la proiezione del loro passo su un piano verticale sostanzialmente parallelo ad una direzione trasversale in modo da variare la distanza trasversale tra le incisioni longitudinali dei getti.
[0079] Opportunamente la fase c) di alimentazione dei getti prevederà l’alimentazione di sola acqua senza utilizzo di abrasivi ad una pressione di alimentazione superiore a 1500 bar.
[0080] Il metodo potrà anche comprendere una o più ulteriori fasi di movimentazione controllata dei getti lungo una o più direzioni di traslazione e/o rotazione ed una fase di variazione selettiva della pressione di impatto dei getti, in modo da realizzare tutte le operazioni descritte per il suddetto impianto.
[0081] In particolare, la fase e) atta a consentire la variazione del passo p degli ugelli 4 potrà prevedere una fase f) di rotazione unitaria degli ugelli 4 attorno ad un asse di rotazione R sostanzialmente ortogonale al piano di appoggio 2.
[0082] In alternativa, la variazione del passo p potrà essere ottenuta attraverso la traslazione reciproca degli ugelli 4 parallelamente alla direzione trasversale Y, eventualmente ma non necessariamente associando a questo movimento anche la suddetta rotazione unitaria intorno all’asse R.
[0083] Inoltre, potrà essere anche prevista una fase g) di regolazione selettiva della pressione di impatto dei getti J sugli oggetti P in lavorazione, eseguita attraverso la deviazione dei singoli getti J, in modo che gli stessi non impattino sulla superficie S in lavorazione oppure impattino con energia non sufficiente alla deformazione del materiale, e/o attraverso l’interruzione selettiva dell’alimentazione di acqua ai singoli ugelli 4.
[0084] Ulteriormente, potrà essere prevista una h) di inclinazione dei getti J rispetto alla verticale per variarne selettivamente la distanza dal piano di appoggio 2.
[0085] Non da ultimo potrà essere prevista una fase i) di recupero dell’acqua di alimentazione emessa dai getti per poterla rimettere in circolo e riutilizzarla nuovamente per alimentare gli ugelli 4, dopo eventuale filtrazione, in modo da realizzare un ciclo chiuso.
[0086] Di conseguenza, l’utilizzo di sola acqua come fluido di lavoro consentirà di ottenere, come ulteriore vantaggio, oltre a rendere il metodo particolarmente ecologico, permette anche un evidente risparmio economico.
[0087] Da quanto sopra descritto appare evidente che rimpianto ed il metodo secondo il trovato realizzano gli scopi prefissati ed in particolare quello di consentire la realizzazione di una molteplicità di motivi ornamentali ben definiti sulla superficie dell’oggetto, che possono essere sia di tipo astratto che figurativo o ancora costituite da scritte, codici a barre, QR code o similari.
[0088] L’impianto ed il metodo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN'ambito del trovato.
[0089] Anche se l'impianto ed il metodo sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Metodo per la lavorazione superficiale di prodotti semilavorati , quali lastre o piastre, in materiale lapideo o similare, mediante getti di liquido senza abrasivo, comprendente le seguenti fasi: a) predisposizione di un piano di appoggio (2) mobile o stazionario per i prodotti (P) da lavorare; b) predisposizione di una pluralità di ugelli (4, 4’, 4†,...) per la generazione di getti (J) orientati verso i prodotti (P) da lavorare; c) alimentazione di detti ugelli (4, 4’, 4†,...) con un liquido ad alta pressione per generare getti (J) atti a generare incisioni sui prodotti (P) in lavorazione; d) avanzamento relativo dei prodotti (P) rispetto a detti ugelli (4, 4’, 4†,...) lungo una direzione longitudinale (X); caratterizzato dal fatto che detti ugelli (4, 4’, 4†,...) sono disposti in posizione sfalsate (e) lungo una direzione trasversale (Y) con passo (p) predeterminato, la posizione di detti ugelli essendo variata modificata continuità ed in corso di lavorazione in modo da variare la proiezione del loro passo (p) su un piano verticale (ir) sostanzialmente parallelo a detta direzione trasversale (Y), così da variare la distanza trasversale (d) tra le incisioni longitudinali di detti getti (J).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta alta pressione à ̈ superiore a 1500 bar.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta fase di variazione (e) del passo (p) comprende una fase (f) di rotazione di detti ugelli attorno ad un asse di rotazione (R) sostanzialmente ortogonale a detto piano di appoggio (2).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui à ̈ prevista una fase (g) di regolazione selettiva della pressione di impatto dei getti (J) sugli oggetti (P) in lavorazione.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui à ̈ prevista una fase (h) di inclinazione di detti getti (J) rispetto alla verticale per variarne selettivamente la distanza da detto piano di appoggio (2).
  6. 6. Un impianto per la lavorazione superficiale di oggetti in materiale lapideo o similare mediante getti di liquido senza abrasivo, comprendente: - un piano di appoggio (2) mobile o stazionario per un oggetto (P) da lavorare; - una testa (3) affacciata a detto piano di appoggio (2) e provvista di una pluralità di ugelli (4, 4’, 4†,...) per la generazione di getti (J) orientati versa l’oggetto (P) da lavorare; - mezzi per l’alimentazione (5) di detti ugelli (4, 4’, 4†,...) con un liquido ad alta pressione atti a generare incisioni sull’oggetto (P) in lavorazione; - primi mezzi di movimentazione (6) per l’avanzamento relativo dell’oggetto (P) rispetto a detta testa (3) lungo una direzione longitudinale (X); caratterizzato dal fatto che detti ugelli (4, 4’, 4†,...) sono reciprocamente sfalsati lungo una direzione trasversale (Y) con passo (p) predeterminato, essendo previsti mezzi di regolazione (7) associati a detti ugelli (4, 4’, 4†,...) per variare con continuità ed in corso di lavorazione la proiezione del loro passo (p) su un piano verticale (ir) sostanzialmente parallelo a detta direzione trasversale (Y) in modo da variare la distanza trasversale (d) tra le incisioni longitudinali di detti getti (J).
  7. 7. Impianto come da rivendicazione 6, in cui sono previsti mezzi variatori (30) per regolare selettivamente la pressione di impatto dei getti (J) sugli oggetti (P) in lavorazione, detti mezzi variatori (30) comprendendo elementi deviatori (31) posti a valle di ogni ugello (4, 4’, 4†,...) per intercettarne il getto (J) e variare la forza d’impatto sulla superficie (S) da lavorare, detti elementi deviatori (31) essendo scelti nel gruppo comprendente i deviatori meccanici, ad aria compressa o similari.
  8. 8. Impianto secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi variatori (30) sono associati a detti mezzi di alimentazione (5) e comprendono una pluralità di elettrovalvole operativamente collegate ad ognuno di detti ugelli (4, 4’, 4†,...) per regolarne selettivamente detta pressione di alimentazione.
  9. 9. Impianto secondo la rivendicazione 7, in cui il liquido di lavoro à ̈ additivato con materiali elettricamente polarizzati, quali sali minerali o similari, detti mezzi di alimentazione (5) essendo associati a mezzi per generare un campo elettrico o elettromagnetico atto a deviare il liquido di lavoro uscente da detti ugelli (4, 4’, 4†,...).
  10. 10. Impianto come da rivendicazione 7, in cui detta testa (3) comprende un corpo allungato (21) sul quale sono montati detti ugelli (4, 4’, 4†,...) in posizioni reciprocamente sfalsate e con getti (J) orientati verso gli oggetti (P) in lavorazione, detti mezzi variatori (30) comprendendo mezzi motori atti a ruotare selettivamente detto corpo allungato (21) attorno al suo asse di sviluppo longitudinale (L) e/o uno o più di detti ugelli (4, 4’, 4†,...) in modo da promuovere 1’inclinazione dei getti (J) rispetto alla verzica
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