ITTV20130076A1 - Montatura per occhiali - Google Patents

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ITTV20130076A1
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IT
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IT000076A
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Inventor
Fabrizio Baldovin
Renato Valmassoi
Original Assignee
Trevi Coliseum S R L
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    • GPHYSICS
    • G02OPTICS
    • G02CSPECTACLES; SUNGLASSES OR GOGGLES INSOFAR AS THEY HAVE THE SAME FEATURES AS SPECTACLES; CONTACT LENSES
    • G02C11/00Non-optical adjuncts; Attachment thereof
    • G02C11/06Hearing aids
    • GPHYSICS
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    • G02CSPECTACLES; SUNGLASSES OR GOGGLES INSOFAR AS THEY HAVE THE SAME FEATURES AS SPECTACLES; CONTACT LENSES
    • G02C11/00Non-optical adjuncts; Attachment thereof
    • G02C11/10Electronic devices other than hearing aids
    • GPHYSICS
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    • G02C5/00Constructions of non-optical parts
    • G02C5/14Side-members
    • G02C5/146Side-members having special front end

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“MONTATURA PER OCCHIALI”
La presente invenzione è relativa ad una montatura per occhiali.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad una montatura per occhiali da vista, a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, gli occhiali sono dei dispositivi ottici costituiti da una coppia di lenti in materiale trasparente, e da un telaio di supporto, tradizionalmente chiamato “montatura”, che è strutturato in modo tale da sorreggere stabilmente le lenti, e da posizionare le suddette lenti di fronte agli occhi dell’utilizzatore quando l’utilizzatore calza l’occhiale.
Tradizionalmente la montatura è composta da una parte frontale che è strutturata in modo tale da supportare le due lenti, ed è atta ad essere posizionata a cavallo del naso, all’altezza degli occhi; e da due stanghette laterali che si estendono a sbalzo dalla parte frontale della montatura, da bande opposte della medesima, rimanendo localmente sostanzialmente parallele e distanziate tra loro e sostanzialmente perpendicolari al piano di giaciuta della parte frontale, in modo tale da potersi disporre in appoggio sulle orecchie della persona che calza gli occhiali per conferire stabilità laterale alla parte frontale.
Più in dettaglio, nella maggior parte dei casi la parte frontale della montatura è formata da un ponticello o archetto centrale che è strutturato in modo tale da essere posizionato a cavallo del naso, in appoggio sul medesimo, e da due cerchi porta-lenti laterali che sono posizionati da bande opposte del ponticello, in modo tale da essere allineati ciascuno di fronte ad un rispettivo occhio dell’utilizzatore, e sono strutturati in modo tale da trattenere ciascuno stabilmente al proprio interno una rispettiva lente dell’occhiale.
Le stanghette laterali sono invece solitamente fissate sui fianchi laterali opposti della parte frontale, ossia sui fianchi laterali esterni dei due cerchi porta-lenti, tramite delle cerniere di collegamento che sono strutturate in modo tale da permettere alle due stanghette di ruotare rispetto alla parte frontale attorno a rispettivi assi di riferimento sostanzialmente paralleli ed affacciati tra loro, che sono localmente sostanzialmente perpendicolari all’asse longitudinale della stanghetta ed anche localmente sostanzialmente paralleli al piano di giacitura della parte frontale della montatura.
Purtroppo le persone che sono costrette ad indossare gli occhiali per compensare difetti visivi, hanno da sempre riscontrato notevoli problemi ad utilizzare in contemporanea anche degli apparecchi acustici correttivi in grado di compensare eventuali difetti uditivi. La maggior parte degli apparecchi acustici correttivi, infatti, è solitamente strutturata in modo tale da essere posizionata a cavallo del padiglione auricolare, esattamente dove si appoggiano le estremità terminali delle stanghette, con tutti gli inconvenienti che questo comporta.
Per risolvere questo problema, alcuni produttori di montature per occhiali hanno pensato di incorporare nelle stanghette della montatura degli apparecchi acustici correttivi in grado di compensare eventuali difetti uditivi.
Una montatura per occhiali dotata di due apparecchi acustici correttivi all’interno delle stanghette laterali è descritta nel brevetto statunitense US-3104290.
Purtroppo questa soluzione non ha riscosso un grande successo commerciale perché ciascun apparecchio acustico correttivo deve essere configurato in modo tale da poter compensare gli specifici difetti uditivi di chi lo utilizza. Di conseguenza, l’apparecchio acustico correttivo può essere incorporato all’interno della stanghetta solo dopo essere stato customizzato sulle specifiche dell’utilizzatore, con tutti i problemi produttivi che questo comporta. Il produttore di montature per occhiali è infatti costretto a realizzare le stanghette della montatura su ordinazione, con i costi elevatissimi che ne conseguono.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una montatura per occhiali adatta per persone cha hanno problemi sia visivi che uditivi, che sia anche economica da realizzare.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzata una montatura per occhiali come definita nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica parzialmente esplosa di una montatura per occhiali realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista laterale ed in scala ingrandita di una delle due stanghette della montatura illustrata in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza; mentre
- le figure 3 e 4 sono due viste in scala ingrandita della porzione prossimale della stanghetta illustrata in figura 2, con parti asportate per chiarezza.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una montatura per occhiali, che può essere vantaggiosamente utilizzata per supportare lenti trasparenti per la correzione di difetti alla vista e/o lenti oscurate per la protezione degli occhi dall’azione dei raggi solari.
La montatura per occhiali 1 essenzialmente comprende una parte frontale 2 che è strutturata in modo tale da poter ospitare/sorreggere, una di fianco all’altra, una coppia di lenti 3 correttive o schermati di tipo noto, ed è atta ad essere posizionata a cavallo del naso, all’altezza degli occhi, in modo tale collocare le due lenti 3 una di fronte a ciascun occhio dell’utilizzatore; e due stanghette laterali 4 che si estendono a sbalzo dalla parte frontale 2, da bande opposte della medesima, rimanendo localmente sostanzialmente parallele e distanziate tra loro e sostanzialmente perpendicolari al piano di giaciuta della parte frontale 2, in modo tale da potersi disporre in appoggio sulle orecchie, o meglio sui padiglioni auricolari, della persona che calza la montatura 1 per conferire stabilità laterale alla parte frontale 2.
Più in dettaglio, l’estremità prossimale 4a di ciascuna stanghetta laterale 4 è fissata su di un corrispondente fianco laterale della parte frontale 2 tramite una corrispondente cerniera di collegamento 5 che è strutturata in modo tale da consentire alla stanghetta laterale 4 di ruotare liberamente rispetto alla parte frontale 2, attorno ad un asse di rotazione A che è preferibilmente localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale L della stanghetta 4 ed anche localmente sostanzialmente parallelo al piano di giacitura della parte frontale 2 della montatura.
Preferibilmente le due cerniere di collegamento 5 sono inoltre orientate in modo tale che gli assi di rotazione A delle due stanghette 4 siano localmente sostanzialmente paralleli tra loro.
Ciascuna stanghetta laterale 4 è quindi in grado di ruotare liberamente attorno al proprio asse di rotazione A, tra una posizione eretta (vedi figura 1) in cui la stanghetta laterale 4 si estende a sbalzo dalla parte frontale 2 della montatura rimanendo localmente sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della stessa parte frontale 2; ed una posizione ripiegata in cui la stanghetta laterale 4 è adagiata sulla parte frontale 2 della montatura, localmente sostanzialmente parallela al piano di giacitura di quest’ultima.
Con riferimento alla figura 1, nell’esempio illustrato, in particolare, la parte frontale 2 della montatura è preferibilmente formata da un ponticello o archetto 6 centrale che è strutturato in modo tale da essere posizionato a cavallo del naso, in appoggio sul medesimo; e da due cerchi porta-lenti 7 laterali tra loro sostanzialmente complanari, che sono posizionati da bande opposte del ponticello 6 in modo tale da essere allineati ciascuno ad un rispettivo occhio dell’utilizzatore, e sono strutturati in modo tale da trattenere stabilmente al proprio interno ciascuno una rispettiva lente correttiva/protettiva 3.
Preferibilmente, ma non necessariamente, i due cerchi porta-lenti 7 sono inoltre fissati al ponticello 6 in modo rigido ed inamovibile, in modo tale da formare una struttura rigida monolitica.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il ponticello 6 ed i due cerchi porta-lenti 7 sono preferibilmente, ma non necessariamente, realizzati in materiale metallico, ed i due cerchi porta-lenti 7 sono fissati al ponticello 6 tramite saldatura.
Con riferimento alle figure 1 e 2, ciascuna stanghetta laterale 4 si prolunga quindi a sbalzo dalla periferia di un rispettivo cerchio porta-lenti 7, dalla parte opposta rispetto al ponticello 6, e si allontana dal medesimo cerchio porta-lenti 7 mantenendosi localmente sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della parte frontale 2 della montatura, ossia la piano di giacitura dei due cerchi porta-lenti 7.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato le due cerniere di collegamento 5 sono preferibilmente posizionate alle estremità di due appendici sporgenti 7a, tradizionalmente chiamati “musetti” 7a della montatura, che si prolungano a sbalzo dai fianchi laterali esterni dei due cerchi porta-lenti 7, e le estremità prossimali 4a delle due stanghette laterali 4 sono fissate in modo rigido ai “musetti” 7a della montatura tramite le due cerniere di collegamento 5, in modo tale che ciascuna stanghetta laterale 4 possa ruotare liberamente attorno all’asse di rotazione A, tra una posizione eretta (vedi figura 1) in cui la stanghetta laterale 4 si estende a sbalzo dal relativo cerchio porta-lente 7 rimanendo localmente sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura della parte frontale 2 della montatura, ed una posizione ripiegata in cui la stanghetta laterale 4 è adagiata sulla parte frontale 2 della montatura, localmente sostanzialmente parallela al piano di giacitura di quest’ultima.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, ciascuna stanghetta laterale 4 della montatura 1 invece comprende:
― un’asta portante 8 sostanzialmente rettilinea che è preferibilmente realizzata in materiale plastico rigido, ed ha una porzione iniziale 8a strutturata in modo tale da poter supportare stabilmente la cerniera di collegamento 5, ed una porzione terminale 8b sagomata in modo tale da potersi appoggiare al padiglione dell’orecchio; ed
― un dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9, che è in grado di amplificare le onde sonore dell’ambiente circostante, ed è strutturato in modo tale da essere inserito ed alloggiato in modo stabile, ma facilmente rimovibile, all’ interno di una sede di alloggiamento 10 cieca, che è appositamente realizzata nel corpo dell’asta portante 8 a ridosso della porzione iniziale 8a, ed ha preferibilmente una forma sostanzialmente complementare a quella del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9.
Più in dettaglio, con riferimento alla figura 2, il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 preferibilmente comprende:
- uno scafo o guscio rigido esterno 11 che è preferibilmente, ma non necessariamente realizzato in materiale plastico, ed è strutturato in modo tale da essere inseribile in modo facilmente rimovibile all’interno della sede 10 dell’asta portante - un microfono 12 che è collocato all’interno dello scafo rigido 11, ed è in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici; - un amplificatore di segnale 13 che è collocato all’interno dello scafo rigido esterno 11, ed è in grado di ricevere in ingresso ed amplificare i segnali elettrici provenienti dal microfono 12; - un trasduttore elettroacustico 14 che è collocato all’interno dello scafo rigido esterno 11, ed è in grado di convertire i segnali elettrici amplificati generati dall’amplificatore di segnale 15 in onde di pressione sonora; ed infine
- una sorgente di energia elettrica 15, nella fattispecie una batteria, che è collocata all’interno dello scafo rigido esterno 11, ed atta a fornire l’energia elettrica necessaria per il funzionamento del microfono 12, dell’amplificatore di segnale 13 e del trasduttore elettroacustico 14.
Preferibilmente, ma non necessariamente, il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 è inoltre dotato di un organo di comando 16 ad azionamento manuale che è posizionato all’interno dello scafo rigido 11 in modo tale da essere accessibile anche dall’esterno, ed è strutturato in modo tale da poter regolare/variare le capacità di amplificazione dei segnali elettrici dell’amplificatore di segnale 13.
In aggiunta, l’organo di comando 16 è anche preferibilmente strutturato in modo tale da poter interrompere l’afflusso di energia elettrica dalla sorgente di energia elettrica 15 verso il microfono 13 e/o l’amplificatore di segnale 14 e/o il trasduttore elettroacustico 14, in modo tale da consentire lo spegnimento del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4, ciascuna cerniera di collegamento 5 è invece composta essenzialmente da un primo elemento di ancoraggio 17 preferibilmente realizzato in materiale metallico, che è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido e preferibilmente anche inamovibile sul fianco laterale della parte frontale 2 della montatura 1, o meglio sul fianco laterale esterno o “musetto” 7a del cerchio porta-lente 7; da un secondo elemento di ancoraggio 18 preferibilmente realizzato in materiale metallico, che è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile, sulla porzione iniziale 8a dell’asta portante 8; ed infine da un perno di collegamento (non illustrato) in materiale metallico, che è inserito in modo passante ed assialmente girevole all’interno di una serie di fori passanti appositamente realizzati negli elementi di ancoraggio 17 e 18, in modo tale da consentire ai due elementi di ancoraggio 17 e 18 di ruotare liberamente uno rispetto all’altro, attorno all’asse longitudinale del perno. Asse longitudinale che ovviamente coincide con l’asse di rotazione A della stanghetta laterale 4.
In aggiunta, ciascuna cerniera di collegamento 5, o meglio l’elemento di ancoraggio 18 di ciascuna cerniera di collegamento 5, è inoltre strutturata in modo tale da poter bloccare il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 all’interno della relativa sede di alloggiamento 10, quando l’elemento di ancoraggio 18 è accoppiato alla porzione iniziale 8a dell’asta portante 8; e ciascuna stanghetta laterale 4 è preferibilmente provvista anche di un organo meccanico di fissaggio 21 che è strutturato in modo tale da poter selettivamente bloccare la cerniera di collegamento 5, o meglio l’elemento di ancoraggio 18 della cerniera di collegamento 5, in modo rigido sulla porzione iniziale 8a dell’asta portante 8.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’elemento di ancoraggio 18 della cerniera di collegamento 5 è preferibilmente dotato di un codolo di accoppiamento 18a, che è strutturato in modo tale da potersi innestare all’interno di una corrispondente sede di accoppiamento 22 realizzata nella porzione iniziale 8a dell’asta portante 8. La sede di accoppiamento 22 è sagomata in modo tale da comunicare con la sede di alloggiamento 10 del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9, mentre il codolo di accoppiamento 18a dell’elemento di ancoraggio 18 è strutturato in modo tale da impegnare completamente la sede di accoppiamento 22, ed inoltre sporgere anche all’interno della sede di alloggiamento 10 in modo tale da disporre la propria estremità distale in battuta sullo scafo esterno 11 del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9, così da impedirne la rimozione/estrazione del dispo-sitivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 dalla sede di alloggiamento 10 dell’asta portante 8.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato il codolo di accoppiamento 18a dell’elemento di ancoraggio 18 è preferibilmente costituito da uno stelo o spinotto rettilineo di bloccaggio 18a preferibilmente con sezione trasversale sostanzialmente rettangolare o quadrata; mentre la sede di accoppiamento 22 è preferibilmente costituita da un foro rettilineo 22 che ha una sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dello stelo o spinotto di bloccaggio 18a, e si estende all’interno della porzione iniziale 8a dell’asta portante 8 preferibilmente rimanendo localmente sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale dell’asta portante 8, ossia sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale L della stanghetta laterale 4, fino a raggiungere la sede di alloggiamento 10 del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9.
Con riferimento alla figura 1, lo scafo esterno 11 del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 è invece preferibilmente provvisto esternamente di una nicchia 23 che si allinea con la bocca di uscita del foro rettilineo 22, ossia con il fondo della sede di accoppiamento 22 dell’asta portante 8, quando il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 è posizionato all’interno della sede di alloggiamento 10, ed è sagomata in modo tale da essere impegnata dalla estremità distale dello stelo o spinotto di bloccaggio 18a dell’elemento di ancoraggio 18.
Con riferimento alle figure 3 e 4, l’organo meccanico di fissaggio 21 è invece preferibilmente costituito da una vite di bloccaggio trasversale 21 in materiale metallico, che è posizionata in corrispondenza della porzione iniziale 8a dell’asta portante 8, ed è disposta in modo tale che il suo stelo filettato possa impegnare in successione l’asta portante 8 ed il codolo di accoppiamento 18a dell’elemento di ancoraggio 18, ossia lo stelo o spinotto di bloccaggio 18a, così da impedire l’estrazione del codolo di accoppiamento 18a dalla porzione iniziale 8a dell’asta portante 8.
Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente la porzione terminale 8b dell’asta portante 8 è invece sagomata a forma sostanzialmente di banana o comunque di forma ricurva, in modo tale da potersi appoggiare al padiglione dell’orecchio cingendolo parzialmente così da impedire alla parte frontale 2 della montature di scivolare in avanti sul naso.
In aggiunta, l’asta portante 8 di ciascuna stanghetta laterale 4 è inoltre dotata internamente di un condotto di trasmissione del suono 24, che si estende all’interno del corpo dell’asta portante 8 preferibilmente parallelamente all’asse longitudinale L della stanghetta 4, dalla sede 10 che è ospita il dispositivo elettronico di amplificazione 9, fino a ridosso della porzione terminale 8b dell’asta portante 8, dove comunica con l’esterno; e ciascuna stanghetta laterale 4 comprende anche un piccolo tubo flessibile 25, che ha l’estremità prossimale 25a fissata/collegata all’asta portante 8 in corrispondenza della bocca di uscita del condotto di trasmissione del suono 24, in modo tale da poter comunicare direttamente con il condotto di trasmis-sione del suono 24, e si prolunga a sbalzo dalla medesima asta portante 8 in modo tale da poter raggiungere il padiglione auricolare dell’utilizzatore.
Il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 è strutturato in modo tale da disporre il suo trasduttore elettroacustico 14 in corrispondenza dell’ingresso del condotto di trasmissione del suono 24, mentre il condotto di trasmissione del suono 24 è opportunamente strutturato/dimensionato in modo tale da poter raccogliere le onde sonore emesse dal dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 e poi convogliare/incanalare le medesime onde sonore fino all’imboccatura del tubo flessibile 25, che a sua volta è strutturato/dimensionato in modo tale da poter convogliare/incanalare le medesime onde sonore fino alla propria estremità distale.
Preferibilmente, il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 comprende anche un piccolo manicotto di collegamento 26 in materiale plastico elastomerico, il quale è posizionato all’interno della sede di alloggiamento 10 che ospita il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9, tra il trasduttore elettroacustico 14 e l’imboccatura del condotto di trasmissione del suono 24, ed è opportunamente strutturato/dimensionato in modo tale da convogliare/incanalare fino all’imboccatura del condotto di trasmissione del suono 24 le onde sonore emesse dal trasduttore elettroacustico 14 del dispositivo elettronico di amplificazione 9.
Con riferimento alle figure 1 e 2, preferibilmente ciascuna stanghetta laterale 4 infine comprende anche un piccolo tappo auricolare 27 che è fissato in corrispondenza dell’estremità distale del tubo flessibile 25, ed strutturato in modo tale da essere inseribile in modo facilmente rimovibile all’interno del condotto uditivo dell’orecchio su cui poggia la stanghetta laterale 4, così da poter trattenere l’estremità distale del tubo flessibile 10 stabilmente all’interno dello stesso condotto uditivo.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il condotto di trasmissione del suono 24 è preferibilmente suddiviso in un tratto rettilineo iniziale che si diparte dalla sede di alloggiamento 10 che ospita il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9, e si estende all’interno dell’asta portante 8 fino quasi a raggiungere la porzione terminale 8b dell’asta portante 8 preferibilmente rimanendo localmente sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale L di quest’ultima, ed un tratto rettilineo finale che, a partire dalla estremità del tratto rettilineo iniziale, si estende all’interno dell’asta portante 8 rimanendo localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale L di quest’ultima, e termina in corrispondenza della porzione terminale 8b, dove si trova l’estremità prossimale del tubo flessibile 25.
Preferibilmente il condotto di trasmissione del suono 24 ha inoltre una sezione trasversale di forma sostanzialmente circolare, con una sezione nominale di passaggio preferibilmente, ma non necessariamente, inferiore a 4 millimetri quadrati.
Con riferimento alla figura 2, l’estremità prossimale 25a del tubo flessibile 25 è invece preferibilmente strutturata in modo tale da essere inserita/innestata in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile, all’interno dell’asta portante 8, in corrispondenza della bocca di uscita del condotto di trasmissione del suono 24 (ossia in corrispondenza della bocca di uscita del tratto rettilineo finale del condotto di trasmissione del suono 24), in modo tale da comunicare direttamente con il condotto di trasmissione del suono 24.
Nell’esempio illustrato, inoltre, il tubo flessibile 25 è preferibilmente realizzato in un materiale plastico elastomerico, eventualmente anche di tipo trasparente o semitrasparente, ed ha un diametro nominale preferibilmente, ma non necessariamente, inferiore a 4 millimetri.
Il funzionamento della montatura per occhiali 1 è facilmente desumibile da quanto sopra descritto, e non necessita di ulteriori spiegazioni.
I vantaggi derivanti dalla possibilità di rimuovere i dispositivi elettronici di amplificazione delle onde sonore 9 dalle stanghette laterali 4 della montatura 1 sono numerosi. In primo luogo, la produzione delle stanghette laterali 4 e la customizzazione dei dispositivi elettronici di amplificazione delle onde sonore 9 possono essere realizzati in modo indipendente uno dall’altro, con le notevoli semplificazioni del processo produttivo che questo comporta.
Inoltre, l’utilizzo delle cerniere di collegamento 5 per bloccare/trattenere i dispositivi elettronici di amplificazione delle onde sonore 9 stabilmente all’interno delle proprie sedi di alloggiamento 10 nelle stanghette laterali 4, semplifica enormemente le operazioni di montaggio dei dispositivi elettronici di amplificazione delle onde sonore 9 nelle stanghette laterali 4, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Risulta infine chiaro che alla montatura 1 sopra descritta possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, in una variante realizzativa non illustrata, solo una delle due stanghette laterali 4 della montatura 1 può ospitare un dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore 9 all’interno dell’asta portante 8, ed essere quindi provvista del tubo flessibile 25 e del tappo auricolare 27.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Montatura per occhiali (1) comprendente una parte frontale (2) che è strutturata in modo tale da supportare una coppia di lenti (3) ed è atta ad essere posizionata a cavallo del naso, e due stanghette laterali (4) che si estendono a sbalzo dalla parte frontale (2), da bande opposte della medesima, in modo tale da potersi disporre in appoggio sulle orecchie, e sono collegate a detta parte frontale (2) tramite rispettive cerniere di collegamento (5) ciascuna delle quali è strutturata in modo tale da consentire alla relativa stanghetta laterale (4) di ruotare liberamente rispetto alla parte frontale (2); la montatura per occhiali (1) essendo caratterizzata dal fatto che almeno una prima stanghetta laterale (4) comprende: un’asta portante (8) sostanzialmente rettilinea che ha una porzione iniziale (8a) strutturata in modo tale da potersi accoppiare in modo facilmente disaccoppiabile con la cerniera di collegamento (5), ed una porzione terminale (8b) sagomata in modo tale da potersi appoggiare al padiglione dell’orecchio; ed un dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) che è in grado di amplificare le onde sonore dell’ambiente circostante, ed è collocato in modo facilmente rimovibile all’interno di una sede di alloggiamento (10) realizzata nel corpo dell’asta portante (8) a ridosso della porzione iniziale (8a) della stessa asta (8); la cerniera di collegamento (5) e l’asta portante (8) della prima stanghetta laterale (4) essendo inoltre strutturate in modo tale da poter bloccare il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) all’interno della relativa sede di alloggiamento (10), quando la cerniera di collegamento (5) è accoppiato alla porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8).
  2. 2. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta prima stanghetta laterale (4) comprende anche mezzi di fissaggio della cerniera (21) i quali sono strutturati in modo tale da poter selettivamente bloccare la cerniera di collegamento (5) in modo rigido sulla porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8).
  3. 3. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la cerniera di collegamento (5) della prima stanghetta laterale (4) comprende: un primo elemento di ancoraggio (17) che è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido sul fianco laterale (7a) della parte frontale (2) della montatura (1); un secondo elemento di ancoraggio (18) che è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido e stabile, ma facilmente rimovibile, sulla porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8); ed infine da un perno di collegamento, che è inserito in modo passante ed assialmente girevole all’interno di una serie di fori realizzati nel primo (17) e nel secondo elemento di ancoraggio (18), in modo tale da consentire ai due elementi di ancoraggio (17, 18) di ruotare liberamente uno rispetto all’altro, attorno all’asse longitudinale (A) del perno.
  4. 4. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il primo elemento di ancoraggio (17) della cerniera (5) è strutturato in modo tale da essere fissato in modo rigido ed inamovibile sul fianco laterale (7a) della parte frontale (2) della montatura (1).
  5. 5. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di ancoraggio (18) della cerniera di collegamento (5) è strutturato in modo tale da poter bloccare, quando è accoppiato alla porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8), il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) all’interno della relativa sede di alloggiamento (10).
  6. 6. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di ancoraggio (18) della cerniera di collegamento (5) è dotato di un codolo di accoppiamento (18a) che è strutturato in modo tale da potersi innestare all’interno di una corrispondente sede di accoppiamento (22) che, a sua volta, è realizzata nella porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8) ed è sagomata in modo tale da comunicare direttamente con la sede di alloggiamento (10) del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9); il codolo di accoppiamento (18a) del secondo elemento di ancoraggio (18) essendo strutturato in modo tale da impegnare la sede di accoppiamento (22), e sporgere anche all’interno della sede di alloggiamento (10) per disporre la propria estremità distale in battuta sul dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9), così da impedirne la rimozione/estrazione del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) dalla sede di alloggiamento (10) all’interno dell’asta portante (8).
  7. 7. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i mezzi di fissaggio della cerniera (21) comprendono una vite di bloccaggio trasversale (21), che è posizionata in corrispondenza della porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8), ed è disposta in modo tale che il suo stelo filettato possa impegnare in successione l’asta portante (8) ed il codolo di accoppiamento del secondo elemento di ancoraggio (18), così da impedire l’estrazione del codolo di accoppiamento (18a) dalla porzione iniziale (8a) dell’asta portante (8).
  8. 8. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che il codolo di accoppiamento (18a) del secondo elemento di ancoraggio (18) è uno stelo o spinotto rettilineo di bloccaggio (18a), e che la sede di accoppiamento (22) è costituita da un foro rettilineo (22) che ha una sezione trasversale sostanzialmente complementare a quella dello stelo o spinotto di bloccaggio (18a), e si estende all’interno della porzione iniziale (8a) dell’ asta portante (8) fino a raggiungere la sede di alloggiamento (10) del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9).
  9. 9. Montatura per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) preferibilmente comprende: uno scafo rigido esterno (11) che è strutturato in modo tale da essere inseribile in modo facilmente rimovibile all’interno della sede di alloggiamento (10) dell’asta portante (8); un microfono (12) che è collocato all’interno dello scafo (11), ed è in grado di convertire le onde di pressione sonora in segnali elettrici; un amplificatore di segnale (13) che è collocato all’interno dello scafo (11), ed è in grado di ricevere in ingresso ed amplificare i segnali elettrici provenienti dal microfono (12); un trasduttore elettroacustico (14) che è collocato all’interno dello scafo (11), ed è in grado di convertire i segnali elettrici amplificati generati dall’ amplificatore di segnale (15) in onde di pressione sonora; ed infine una sorgente di energia elettrica (15) che è collocata all’interno dello scafo (11), ed atta a fornire l’energia elettrica necessaria per il funzionamento del microfono (12), dell’amplificatore di segnale (13) e del trasduttore elettroacustico (14).
  10. 10. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che lo scafo (11) del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9) è esternamente provvisto di una nicchia (23) che è sagomata in modo tale da essere impegnata dalla estremità distale del codolo di aggancio (18a) del secondo elemento di ancoraggio (18) della cerniera (5).
  11. 11. Montatura per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la asta portante (8) della stanghetta laterale (4) è dotata internamente di un condotto di trasmissione del suono (24), che si estende all’interno del corpo dell’asta portante (8) dalla sede di alloggiamento (10) del dispositivo elettronico di amplificazione delle onde sonore (9), fino a ridosso della porzione terminale (8b) dell’asta portante (8), dove comunica con l’esterno; e che la prima stanghetta laterale (4) comprende anche un tubo flessibile (25), che ha l’estremità prossimale (25a) fissata/collegata all’asta portante (8) in corrispondenza della bocca di uscita di detto condotto di trasmissione del suono (24), in modo tale da poter comunicare direttamente con il condotto di trasmissione del suono (24), e si prolunga a sbalzo dalla medesima asta portante (8) in modo tale da poter raggiungere il padiglione auricolare dell’utilizzatore.
  12. 12. Montatura per occhiali secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la prima stanghetta laterale (4) comprende anche un tappo auricolare (27) che è fissato in corrispondenza dell’estremità distale del tubo flessibile (25), ed strutturato in modo tale da essere inseribile in modo facilmente rimovibile all’interno del condotto uditivo dell’orecchio su cui poggia la stanghetta laterale (4), per trattenere l’estremità distale del tubo flessibile (10) stabilmente all’interno dello stesso condotto uditivo.
  13. 13. Montatura per occhiali secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta asta portante (8) è realizzata in materiale plastico.
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