ITTO940470A1 - Dispositivo d'atterramento e d'ormeggio per un dirigibile. - Google Patents

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ITTO940470A1
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Klaus Hagenlocher
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Zeppelin Luftschiffbau
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    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
    • B64BLIGHTER-THAN AIR AIRCRAFT
    • B64B1/00Lighter-than-air aircraft
    • B64B1/005Arrangements for landing or taking-off, e.g. alighting gear

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Abstract

L'invenzione si riferisce ad un dispositivo di atterramento e di ormeggio per un dirigibile, con una intelaiatura portante formata da una serie di ordinate trasversali e di travi longitudinale disposte tra di esse. Al fine di permettere di atterrare su qualsiasi zona di atterramento anche senza i dispositivi costosi altrimenti tradizionalmente impiegati, e per bloccare il dirigibile nei riguardi degli effetti degli agenti atmosferici, si propone di utilizzare un carrello a due zampe il quale da un lato è collegato mediante articolazione con l'intelaiatura portante e dall'altro è collegato per mezzo di un braccio oscillante con una navicella del dirigibile, ed è disposto in un piano trasversale anteriormente al centro di applicazione del vento sul dirigibile, e di disporre un dispositivo aggiuntivo di ancoraggio sul fondo della navicella del dirigibile, nella zona di fissaggio del braccio oscillante del carrello sul fondo della navicella al fine di collegare il dirigibile con una zona di ancoraggio.

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo d'atterramento e d’ormeggio per un dirigibile"
DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un dispositivo di atterramento e di ormeggio per un dirigibile, con una intelaiatura portante formata da una serie di ordinate trasversali e di travi longitudinali disposte tra di esse.
Tutti i tipi noti di dirigibile, come i dirigibili rigidi, i dirigibili provvisti di una chiglia o i dirigibili non rigidi, sono provvisti di una o più ruote di atterramento, le quali sono disposte sulla navicella e a volte sulla pinna inferiore di impennaggio. Dopo l’atterramento su queste ruote, il dirigibile viene mantenuto tramite delle cime di prua da un equipaggio a terra, fino a che viene accoppiato con il dirigibile un pilone di ormeggio mobile o fisso.
La zona di accoppiamento tra il dirigibile e il pilone di ormeggio è disposta sulla prua del dirigibile oppure nel caso che il pilone sia di ridotta altezza, è disposta sulla parte Inferiore del dirigibile, davanti al baricentro della spinta statica.
I piloni impiegati per l'ormeggio della prua devono potere assorbire un elevato momento di ribaltamento, essi sono fortemente sollecitati e sono molto pesanti, per ottenere la necessaria stabilità contro il rovesciamento (pilone mobile) oppure sono fissati nel terreno (pilone fisso) con elevate forze di ancoraggio.
Nel caso di piloni che devono venire ancorati sulla parte inferiore e anteriore del dirigibile, il momento di ribaltamento o è notevolmente inferiore (di solito è parti al 50%), e a tale scopo sul dirigibile viene esercitato un momento di rotolamento dovuto al fissaggio ai di sotto del centro di gravità di applicazione dei vento, ossia il dirigibile si dispone inclinato, quando soffia un vento laterale, secondo un rilevante angolo di rollio (>25%), fino a che esso è nuovamente ruotato nel vento.
Almeno nel caso dei dirigibili non rigidi, questo tipo di ormeggio è critico a causa delle forze elevate che agiscono sull'involucro esterno. Per questa ragione esso non viene applicato nella pratica.
L'ormeggio di un dirigibile viene fondamentalmente effettuato in modo tale, per cui il dirigibile viene tenuto fermo in un punto disposto anteriormente al centro di gravità di applicazione del vento, per cui quando il vento soffia lateralmente esso ruota come una bandiera. Il dirigibile in tal modo offre la resistenza minima al flusso.
Nel caso di un tale ormeggio è svantaggioso il fatto che si deve fondamentalmente impiegare un pilone di ormeggio per l’ancoraggio di un dirigibile. Questo fatto limita fortemente l'impiego dei dirigibili, per il fatto che un dirigibile può partire e atterrare soltanto da una base precedentemente preparata. Per ciascun atterramento esterno deve essere pronto un pilone di ormeggio. In tal modo non sono possibili ad esempio dei passaggi su ampi percorsi se non con una grande spesa di preparazione. Nel caso degli atterramenti esterni non programmati, ad esempio in caso di avaria del dirigibile, ciò comporta spesso una perdita totale, come mostra la storia della aviazione. Inoltre tali generi di piloni di ormeggio sono costosi.
Un altro inconveniente dell'ormeggio mediante un pilone consiste nel fatto che il pilone - oppure nel caso di un pilone mobile il veicolo che porta il pilone - rappresenta un ostacolo per il dirigibile in atterramento, dal momento che il dirigibile non può mantenere con precisione il punto di atterramento a causa dei venti di direzione variabile. Il dirigibile penetra allora entro il pilone e nella maggior parte dei casi viene fortemente danneggiato. Sono noti gli esempi dei ultimi cinque anni, dei quali tra sedici dirigibili non rigidi operanti su scala mondiale, nel caso di due dirigibili l'involucro è stato "totalmente danneggiato" da un tale incidente.
Il problema di superare la posizione del pilone viene evitato in parte per mezzo di piloni mobili, i quali vengono avvicinati solamente quando il dirigibile è fermo. L'inconveniente di questo tipo di procedimento consiste però anche nel fatto che il dirigibile deve venire tenuto fermo da un notevole gruppo di persone (nel caso di un piccolo dirigibile con 6000 m<3 >sono necessari circa 15 uomini), fino a che il pilone mobile è stato avvicinato e bloccato.
Alla base dell’invenzione sta quindi il problema di realizzare un dispositivo di atterramento e di ormeggio per un dirigibile del tipo citato il quale permetta di atterrare su qualsiasi zona di atterramento anche senza i dispositivi costosi altrimenti tradizionalmente impiegati, e di ormeggiare il dirigibile in modo da proteggerlo contro gli effetti degli agenti esterni.
Su queste zone di atterramento si devono poter utilizzare i dispositivi esistenti per la General Aviation, come ad esempio delle zone fisse di posizionamento e anelli di fissaggio contro una tempesta, (sui quali vengono altrimenti fissati gli aerei) con un costo minimo anche per l'ormeggio di un dirigibile oppure possono venire allestiti per adattarsi ad un dirigibile.
L’impiego del pilone di prua molto costoso che altrimenti viene tradizionalmente utilizzato deve rimanere limitato ad un utilizzo su speciali zone di atterramento per dirigibili e per un ancoraggio del dirigibile nei riguardi degli effetti di forti perturbazioni con velocità del vento superiori a 6-7 gradi Beaufort.
Nel caso del dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all’invenzione, nel caso di un dirigibile con una intelaiatura portante formata da una serie di ordinate trasversali e di travi longitudinali disposte tra di esse, come viene ad esempio descritto nel DE-PS 40 18 749 e nel DE-OS 41 12 621.1 , in un piano trasversale anteriore al centro di gravità di applicazione del vento viene montato un dispositivo mobile su due zampe, in modo tale per cui esso è collegato da un lato all’intelaiatura portante e dall’altro è collegato mediante articolazione ogni volta per mezzo di un braccio oscillante mobile con una navicella del dirigibile. Nella zona di fissaggio dei bracci oscillanti mobile sul fondo della navicella, nella linea centrale della navicella viene disposto un dispositivo aggiuntivo di ormeggio, per mezzo del quale il dirigibile viene collegato con la zona di ormeggio e con i dispositivi in essa esistenti.
In tale caso, l'interasse del carrello mobile a due zampe è un multiplo compreso tra 0,7 e 1,2 volte il diametro massimo del dirigibile.
li carrello mobile è in tal caso collegato mediante una articolazione e tramite un supporto mediante ammortizzatore elastico oppure ogni volta per mezzo di un cavo di trazione, il quale scarica un telaio per il carrello mobile, con le zone di incrocio tra l'ordinata trasversale e la trave longitudinale, e può essere realizzato in modo tale per cui esso in caso di necessità si può ribaltare lateralmente contro il dirigibile intorno ai suoi punti di collegamento. A fini di supporto ciascun braccio oscillante del carrello mobile può venire collegato con possibilità di distacco alla navicella del dirigibile per mezzo di un braccio oscillante. Si possono anche impiegare supporti mediante ammortizzatore a molla e bracci oscillanti del dispositivo mobile per diminuire la resistenza dell'aria con un profilo favorevole dal punto di vista aerodinamico sotto forma di un rivestimento. Sulla estremità esterna di ciascun braccio oscillante del carrello mobile, quest'ultimo è rigidamente collegato con un elemento di supporto il quale porta una forcella per alloggiare una ruota del carrello, di guisa che la forcella è disposta con possibilità di rotazione nell'elemento di supporto insieme alla ruota. Sui detto elemento di supporto viene inoltre fissata con possibilità di articolazione l’estremità inferiore del relativo supporto mediante ammortizzatore a molla.
Il detto dispositivo di ormeggio aggiuntivo è formato da un dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno e da un cavo di fissaggio posto sul lato del dirigibile, il quale può venire rimosso dal dirigibile e può venire nuovamente afferrato, e la cui estremità inferiore può essere collegata mediante un adatto dispositivo con il dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno.
Per rilasciare e riprendere il cavo di fissaggio viene impiegato un paranco, il quale a seconda delle necessità può venire disposto nello stesso dirigibile oppure sul dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno.
Sul dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno si può applicare una testa di ormeggio la quale può ruotare liberamente ed è collegata con possibilità di distacco al dispositivo di fissaggio, ad esempio per mezzo di un dispositivo di bloccaggio.
Inoltre può venire disposto tra il fondo della navicella del dirigibile e il dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno, al fine di ancorare il dirigibile, un collegamento rigido aggiuntivo sotto forma di una asta di collegamento la quale ogni volta è collegata mediante articolazione con il dirigibile e con la testa di ormeggio. Questa asta di collegamento ha una lunghezza regolabile e può venire abbassata dal fondo del dirigibile verso il basso fino al dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno. Il fissaggio di questa asta di collegamento sul fondo della navicella viene in tal caso scelto in modo tale, per cui nella posizione di ancoraggio del dirigibile l’asta di collegamento devia di almeno 15° rispetto alla verticale per assorbire la forza longitudinale.
Infine si può anche pensare di mantenere il carrello mobile premontato sul terreno e collegarlo con il dirigibile solamente in caso di necessità per realizzarne l'ormeggio.
Inoltre sul dirigibile nella zona disposta posteriormente al centro di gravità di applicazione del vento, sul fondo del dirigibile oppure ad esemplo sulla pinna di guida inferiore, una ruota di poppa.
Il vantaggio dell’invenzione consiste quindi nel fatto che il dirigibile può essere fatto atterrare con sicurezza e con un costo minimo su dispositivi disposti a terra e con personale di terra tramite un semplice e agevole dispositivo di atterramento e di ormeggio, e può venire ancorato sulla zona di ormeggio.
L'invenzione verrà ora descritta nel seguito in base ai disegni, nei quali: la figura 1 mostra la vista laterale di un dirigibile con il dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all'invenzione,
la figura 2 mostra una sezione del dirigibile della figura 1 nel piano di un carrello mobile,
la figura 3 mostra una vista ingrandita della figura 1 , nella zona della navicella del dirigibile,
la figura 4 mostra una vista in pianta del carrello mobile su di un lato del dirigibile,
la figura 5 mostra una vista della parte inferiore di una parte del carrello mobile,
la figura 6 mostra la parte del carrello mobile di cui alla figura 5 in una vista in pianta,
la figura 7 mostra il dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all’invenzione con un dispositivo di fissaggio e un’asta di collegamento posti sul lato del terreno,
le figure 8-10 mostrano il tratto della navicella di un dirigibile con il dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all’invenzione, in tre diverse fasi di atterramento,
la figura 11 mostra una vista in pianta di un dirigibile con una rotazione nel vento illustrata schematicamente,
la figura 12 mostra un'altra forma di esecuzione del dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all’invenzione,
la figura 13 mostra una ulteriore esecuzione del dispositivo di atterramento e di ormeggio conforme all’invenzione e
la figura 14 mostra un'altra forma di esecuzione dei carrello mobile con il telaio del carrello e il supporto per il cavo.
Nella figura 1 è illustrato in una vista laterale un dirigibile 1 parzialmente sezionato, con una intelaiatura portante formata da un serie di ordinate trasversali 3 e di travi longitudinali 4 disposte tra di esse. Sul fondo del dirigibile 1 è agganciata una navicella 2 per raccogliere ad esempio dei passeggeri e per essere impiegata a guisa di abitacolo. Nella zona della navicella 2, anteriormente al centro di gravità SA di applicazione del vento sul dirigibile 1 , è disposto un carrello 5 il quale da un lato è collegato all’intelaiatura portante e dall’altro è collegato alla navicella 2 del dirigibile. Un altro carrello 6 è realizzato a guisa di una ruota singola ed è disposto sul fondo del dirigibile in una zona disposta posteriormente al centro di gravità SA di applicazione del vento. In funzione del tipo di impennaggio 9 del dirigibile, si può anche pensare di disporre questo carrello 6 ad esempio su di una pinna laterale, rivolta verso il basso. Oltre al comando per mezzo delle pinne di impennaggio 9 con i loro timoni, che sono attive aerodinamicamente, si possono anche considerare i propulsori 7, 8 non soltanto per produrre la spinta di avanzamento, bensì anche per ragioni di comando. A tale scopo i propulsori laterali 7 e il propulsore di poppa 8 sono realizzati a guisa di propulsori orientabili oppure sono provvisti di eliche orientabili.
Nella figura 2 è illustrato in sezione il dirigibile 1 nel piano del carrello mobile. Vengono nuovamente illustrate le ordinate trasversali 3 e un rivestimento esterno 10 del dirigibile 1, collegato con l'intelaiatura portante in corrispondenza delle zone dì incrocio delle ordinate trasversali 3 con le travi longitudinali non visibili. In un modo noto e che quindi non viene descritto ulteriormente, sull'intelaiatura portante sono fissati i propulsori orientabili 7, i quali servono sia per la spinta di avanzamento sia anche per il comando. La navicella 2 nel piano in sezione illustrato, nel quale si trova il carrello mobile, è provvista di una paratia trasversale per assorbire le sollecitazioni che si verificano, e per mezzo della quale queste sollecitazioni vengono trasmesse agli agganci 17 della navicella che sono disposti nel medesimo piano in sezione. In questo piano, la navicella 2 è collegata tramite dei cavi di fissaggio 18 sui punti di intersezione inferiori della ordinata trasversale 3 con la trave longitudinale 4 non visibile, come pure con i punti di intersezione del piano adiacente della ordinata trasversale. Per stabilizzare la navicella 2 vengono montate inoltre delle molle di compressione a gas 16 precaricate, collegate con l'ordinata trasversale 3 oppure delle travi rigide con un bloccaggio di sicurezza nei riguardi dei sovraccarichi. Nei punti di intersezione menzionati sono inoltre fissati al di sopra dell'involucro esterno 10 del dirigibile dei punti di articolazione 19, sui quali sono a loro volta fissati con articolazione degli ammortizzatori a molla 14 guidati entro supporti degli ammortizzatori 13. L'ammortizzatore a molla è formato da una molla di compressione a gas precaricata e da un ammortizzatore idraulico a olio. La direzione di azione della forza del supporto 13 per l'ammortizzatore a molla passa in tal caso per il centro del punto di intersezione della ordinata orizzontale e della ordinata diagonale. Con il fondo della navicella è collegato ogni volta mediante articolazione un braccio oscillante 15 del carrello, il quale viene in contatto con l'ammortizzatore a molla 14 sul carrello 5.
Questa disposizione del carrello è illustrata anche in una vista laterale nella figura 3, ingrandita con una ruota del carrello 21. In aggiunta si può derivare da questa figura da un lato l’applicazione mediante articolazione di un braccio oscillante 20 sulla navicella 2 del dirigibile e dall’altro sul braccio oscillante 15 del carrello.
La figura 4 mostra questa disposizione secondo una vista in pianta, nella quale inoltre si possono vedere con maggiore chiarezza i punti di articolazione 22 o 23 del braccio oscillante 15 del carrello o del braccio oscillante 20 alla navicella 2. Il braccio oscillante 15 del carrello e il braccio oscillante 20, così come il supporto 13 per l'ammortizzatore a molla, possono avere un profilo favorevole dal punto di vista aerodinamico per ridurre la resistenza aerodinamica, ad esempio sotto forma di una ala portante con una larga estremità dell’ala e con due punti di articolazione 22 e con ristretta estremità dell'ala nel raccordo ad un elemento di supporto 24 per la ruota. Al fine di ridurre il peso, questi profili possono essere realizzati a partire da un materiale composito con fibre di carbonio, alluminio o simili.
Questo elemento 24 per il supporto della ruota è riprodotto nelle figure 5 e 6 in una vista anteriore oppure in una vista in pianta di una rappresentazione ingrandita del carrello. Come si può vedere con chiarezza, è rigidamente collegato all’elemento 24 di supporto della ruota il braccio oscillante 15 del carrello, mentre l’ammortizzatore a molla 14 è collegato mediante articolazione all’elemento 24 di supporto per la ruota, ad esempio mediante un collegamento con un bullone, inserito a innesto entro un occhiello dell'asta dello stantuffo dell'ammortizzatore a molla 14. Sulla parte superiore dell'elemento 24 di supporto della ruota, che è saldamente collegato con il braccio oscillante 15 del carrello e con l’ammortizzatore a molla 14, è disposta una parte inferiore collegata con una forcella 43 della ruota. La forcella 43 della ruota alloggia la ruota 21 del carrello. La parte superiore e la parte inferiore dell'elemento 24 di supporto per la ruota sono realizzate in modo tale, per cui la forcella 43 della ruota può ruotare nell'elemento di supporto insieme alla ruota 21. Ciò può avvenire ad esempio mediante la rimozione del bullone 25, di guisa che poi la ruota 21 viene nuovamente bloccata in una posizione ruotata di 90°. La rotazione potrebbe però anche venire effettuata per mezzo di adatti dispositivi non descritti con maggiore dettaglio, direttamente dall'abitacolo, per cui in tal caso è anche possibile un collegamento del dirigibile al terreno. Ciò è particolarmente conveniente quando ad esempio a causa di un elevato carico aggiuntivo o a causa di una perdita di gas non è più possibile un atterramento verticale del dirigibile 1 , e il dirigibile 1 deve effettuare sul suo carrello un atterramento aerodinamico come avviene nel caso degli aerei.
Un'alternativa a questa disposizione del carrello è illustrata nella figura 14. In questo caso vengono a mancare gli ammortizzatori a molla 14 con i supporti 13 degli ammortizzatori a molla come pure il braccio oscillante 15 del carrello. Al posto di quest'ultimo, il carrello è formato da un telaio 48 costituito da singole travi oppure formato a guisa di un carrello collegato alia navicella 2. La trasmissione della forza all’ordinata trasversale 3 avviene mediante cavi di trazione 49, al posto deH’ammortizzatore a molla e dei supporti degli ammortizzatori a molla 14, 13.
Con questa esecuzione è possibile in modo particolarmente adeguato scegliere in caso di necessità il carrello in modo tale per cui esso si possa ribaltare lateralmente dopo un corrispondente sbloccaggio delle zone di collegamento e dei bracci oscillanti, appoggiando lateralmente contro il corpo del dirigibile o della navicella. Per diminuire la resistenza aerodinamica in questa posizione, si possono inoltre ruotare di 90° le ruote 21. Indipendentemente dalle due forme di esecuzione descritte per il carrello a due zampe, il suo interasse per un sufficiente appoggio laterale del dirigibile è compreso di preferenza tra un multiplo di 0,7 e un multiplo di 1 ,2 volte il diametro massimo del dirigibile.
E' anche possibile mantenere sempre pronto sul terreno l’intero carrello premontato e fissarlo solamente per ormeggiare il dirigibile con quest’ultimo oppure per mezzo dei punti di collegamento descritti in precedenza. E' possibile quindi diminuire il peso del carrello durante il volo e trasportare di conseguenza un maggiore carico utile.
Verrà ora descritto in maggior dettaglio il dispositivo di ormeggio aggiuntivo che viene aggiunto secondo l'invenzione al carrello a due zampe per collegare il dirigibile ad una zona di ancoraggio.
Ciò avverrà in base alla figura 7. 1 numeri di riferimento uguali in questa figura come nelle successive figure si riferiscono in tal caso sempre alle stesse parti, per cui, come anche nel caso delle figure precedenti si possono evitare le ripetizioni. In base a questa figura 7, il dispositivo di ormeggio aggiuntivo è formato da un dispositivo di fissaggio disposto sul lato del terreno e da un cavo di fissaggio che può venire recuperato e che è disposto sul lato del dirigibile, e può venire collegato con il dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno.
Il dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno è in tal caso realizzato a guisa di una piattaforma di ormeggio ad esempio in alluminio o in acciaio, la quale è fissata per mezzo di staffe di carico pesanti e di viti 38 su di una piattaforma di calcestruzzo 39 o direttamente sulla zona di atterramento. Sulla piattaforma di ormeggio è saldato un ancoraggio 37. Su questo ancoraggio 37 si può applicare e collegare una testa di ancoraggio 50.
La testa di ancoraggio in questo esempio di esecuzione è realizzata a guisa di un dispositivo di bloccaggio 28, il quale si può ribaltare nella sua parte inferiore a guisa di un accoppiamento tubolare e quindi può venire spinta sulla parte conica deirormeggio 37. Successivamente il dispositivo di bloccaggio 28 può venire ribaltato in modo da essere chiuso con una vite 35 con occhiello e con una leva di bloccaggio rapido. La parte superiore della testa di ancoraggio 50 è alloggiata con possibilità di rotazione con il cuscinetto assiale 34. Su questa parte superiore della testa di ancoraggio 50 è fissata per mezzo di un punto di articolazione 33 un'asta di collegamento 42 regolabile nel senso della lunghezza, la quale sulla sua altra estremità è collegata con articolazione sul punto 30 di supporto con il fondo della navicella 2. L’arresto di estremità dell’asta di collegamento 42 può essere provvisto di un ammortizzatore. Questa asta di collegamento 42 con il punto di articolazione 33 è disposta sfalsata verso la parte posteriore rispetto al piano del carrello, nel piano centrale del fondo della navicella, per cui la testa di ancoraggio 50 fissata su di essa può venire spostata insieme al dispositivo di bloccaggio 28 mediante il ribaltamento dell'asta di collegamento 42 verso il basso in modo da allontanarsi dal fondo della navicella. Questo movimento viene comandato dall'abitacolo oppure dal fondo.
Inoltre, come è stato ricordato in precedenza, viene impiegato un cavo di fissaggio 26, il quale viene raccolto su di un tamburo di un verricello 36 disposto nella navicella 2, il quale è ad esempio trascinato con mezzi elettrici oppure idraulici. Al termine del cavo di fissaggio 26 è applicato un gancio 27. Questo cavo di fissaggio 26 fuoriesce dal fondo della navicella verso il basso nel piano del carrello e precisamente passa attraverso una parte cava della testa di ancoraggio 50. Nell'ancoraggio 37 della piattaforma di fondo è disposto un occhiello 40 per raccogliere il gancio 27 del cavo di fissaggio 26. Al fine di potere agganciare il gancio 27 nell'occhiello 40, disposto ribassato nell’ancoraggio 37, questo ancoraggio 37 è provvisto di una feritoia, attraverso la quale il gancio 27 viene inserito nell'occhiello 40. Questa esecuzione non è illustrata separatamente nel disegno, per ragioni di maggiore chiarezza. Un'altra possibilità consiste nel fatto di impiegare un occhiello 44 secondo la figura 12. In tale caso il punto di aggancio del gancio 27 è disposto entro l'occhiello 44 al di sopra della testa di ancoraggio 50 e in tal modo è liberamente accessibile. Al fine di permettere un superamento del dispositivo di fissaggio posto sul lato del terreno, ad esempio durante le manovre effettuate a terra, si deve preferire l'esecuzione con l'occhiello 40 ribassato entro l'ancoraggio 37. In aggiunta ad esso l’ancoraggio 37 può anche essere provvisto di superfici smussate sui loro lati circonferenziali, come ad esempio dei tratti in pendenza i quali permettono senza danno un rotolamento per mezzo delle ruote 21 .
In base a questa figura e alle figure da 8 a 10 che seguono, verrà ora descritta la fase di atterramento e di ormeggio.
Mediante il gruppo di guida e il timone 9 attivi aerodinamicamente e tramite i propulsori orientabili 7 e 8, il dirigibile 1 viene avvicinato in una condizione flottante al dispositivo di fissaggio posto sul lato de! terreno. Successivamente viene rilasciato il cavo di fissaggio 26 e con esso il gancio 27 per mezzo del verricello 36 a partire dal fondo della navicella, e con l’intervento del personale di terra il gancio 27 viene inserito nell’occhiello 40, il quale può essere immerso nel terreno oppure può essere disposto entro l’ancoraggio 37.
Il cavo di fissaggio 26 viene ora raccolta dal verricello 36 che si trova a bordo, e il dirigibile 1 viene tirato con sicurezza sino a terra contro la spinta dell’elica, fino a che le due ruote 21 del carrello anteriore e la ruota del carrello posteriore appoggiano sul terreno. La forza di trazione del verricello 36 deve essere maggiore della forza massima di spinta statica del dirigibile 1 , detratto il peso del dirigibile, ossia detratta la metà della forza di spinta dei propulsori orientabili 7, 8 rivolta verso l'alto. La forza di fissaggio del verricello 36 e del cavo 26 dev’essere superiore secondo il fattore 1,5 rispetto alla massima forza di trazione che si verifica.
Il fissaggio del dirigibile 1 sul terreno può venire completato ora mediante la rigida asta di collegamento aggiuntiva 42 e in tal modo può venire fissato contro maggiori velocità del vento. Ciò viene realizzato per il fatto che l’asta di collegamento 42 viene ribaltata dai fondo della navicella fino a che essa viene spinta con il dispositivo di bloccaggio della sua testa di ormeggio 50 al di sopra dell'ormeggio 37, e con questo può venire collegata e bloccata nel modo descritto in precedenza. L’asta di collegamento 42 raccoglie le forze longitudinali e trasversali che si verificano sul dirigibile 1 e le convoglia fino al terreno. Il cavo di fissaggio 26 impedisce in tal caso un sollevamento del dirigibile. Due articolazioni cardaniche 31 nell’asta di collegamento 42 impediscono trasmissioni non definite di forza.
Il collegamento rigido del dirigibile 1 con il terreno e le due ruote del carrello 21 che lo sostengono esternamente formano in tal modo una corona rotante insieme all'occhiello 40, a guisa di punto centrale fisso.
Il dirigibile 1 spinto dal vento ruota secondo la direzione del vento (W1 , W2) intorno a questo punto centrale, mentre i due carrelli 5 sostengono il dirigibile 1 in modo da non farlo rullare intorno all’asse longitudinale (asse X). L’ancoraggio tra l’occhiello 40 e il punto fisso sul fondo della navicella impedisce in tal modo un sollevamento della estremità del carrello scaricata.
Il carrello poppa 6 si sposta in tal modo secondo un circolo, come è riportato nel disegno in figura 11 intorno a questo punto centrale. Per bloccare il dirigibile senza permetterne il sollevamento, si può agganciare ulteriormente della zavorra sotto forma di sacchetti di sabbia o simili.
Altre possibilità di ostacolare il sollevamento della poppa del dirigibile sono dovute alla regolazione attiva dei timoni di altezza mediante un impianto di comando del timone comandato elettronicamente. Con una cosiddeta funzione della regolazione si può controllare automaticamente la direzione del vento e si possono effettuare in corrispondenza di questa dei movimento del timone i quali spingono verso il basso la parte poppiera del dirigibile.
Una alternativa per il fissaggio con un’asta di collegamento si può riscontrare nella figura 12. In essa sulla piastra di ancoraggio è applicata una testa di ancoraggio 46 girevole ad essa abbinata. Il cavo di ancoraggio viene agganciato entro l’occhiello 44 e l’asta di collegamento 42 dopo l’awenuto atterramento viene collegata in modo sicuro al punto di supporto 47 per mezzo di un perno di innesto 45. Il vantaggio di questa esecuzione è dovuto al fatto che il peso della testa di ancoraggio 46 non deve venire portato durante il volo.
Un’altra alternativa viene pensata per dirigibili di minori dimensioni con una ridotta possibilità portante. Il verricello 36 si trova in questo caso nella attrezzatura che rimane sul terreno. Secondo la figura 13, anche in questo caso una testa di ancoraggio rotante 50 è collegata con l’ancoraggio 37. Sulla testa di ancoraggio rotante, il punto di supporto 51 per il collegamento con l’asta 42 è identico a quello dell’alternativa presentata in precedenza.
Gli occhielli 40 e 44 noti in base agli esempi di esecuzione precedenti vengono sostituiti da un rotolo di cavo 52 e da un verricello 36 montato posteriormente, per cui il peso in volo del dirigibile può venire ulteriormente diminuito e si può ulteriormente aumentare il carico utile trascinato.
Anche con riferimento a questo esempio di esecuzione verrà descritta nel seguito la fase di atterramento e di ormeggio.
Il cavo di fissaggio 26 viene emesso dal fondo della navicella dopo l’apertura di una valvola posta sul fondo. Un membro del personale di terra collega il cavo di fissaggio 26 con il cavo calato dal verricello 36. Il verricello 36 atira il dirigibile 1 fino sul terreno. A questo punto viene ribaltata verso il basso l’asta di collegamento 42 e viene collegata alla testa di ancoraggio 50 per mezzo del perno 45. Se il dirigibile 1 viene ora fatto ruotare dal vento, anche il verricello 36 ruota con esso.
In tutti gli esempi di esecuzione descritti, le forze esistenti nell'estremità dei carrelli e che vanno dal punto di ancoraggio sul fondo della navicella vengono trasmesse direttamente nella ordinata di forma triangolare della struttura portante disposta direttamente al di sopra della navicella e da lì vengono trasmesse nell’intera struttura.
Mediante calcoli aerodinamici si riscontra che il carico dovuto all'urto di atterramento e applicato sulle estremità anteriori del carrello è della stessa entità della sollecitazione che sì verifica nel caso di un ancoraggio fino a circa sette intensità del vento.
L'occhiello di ancoraggio sul terreno deve essere adattato alle forze che si verificano. La presenza di un tale occhiello di ancoraggio deve venire descritta insieme alla programmazione del volo.
Unitamente alle possibilità tecniche di un dirigibile secondo il DE-PS 40 18749, il dispositivo descritto di atterramento e di ormeggio offre il vantaggio di una grande semplicità. Il personale a terra è ridotto a due o tre persone. I piloni di ancoraggio sono necessari soltanto nelle zone in cui avviene un arresto per lungo periodo. Mediante la struttura portante esistente, è ridotto il costo aggiuntivo dovuto al peso del carrello anteriore a due zampe.
Nel caso dell'ancoraggio del dirigibile 1 su di un pilone (nel caso di un arresto per lungo tempo oppure nel caso sia prevista una tempesta) vengono sbloccate le ruote anteriori 21 e vengono fatte ruotare di 90° intorno ad un asse verticale. Il dirigibile 1 viene leggermente sollevato sul pilone, per cui è disposto sul terreno soltanto il carrello di poppa 6. La ruote 21 del carrello anteriore 5 servono in questo caso da supporti di rotolamento.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di atterramento e di ormeggio per un dirigibile (1), con una intelaiatura portante formata da una serie di ordinate trasversali (3) e travi longitudinali (4) disposte tra di esse, caratterizzato dal fatto, che viene impiegato un carrello a due zampe (5, 5) il quale da una parte è collegato con l'intelaiatura portante e dall’altra è collegato mediante articolazione con una navicella (2) del dirigibile per mezzo di un braccio oscillante (15) del carrello, ed è disposto in un piano trasversale anteriormente al centro di applicazione dei venti (SA) del dirigibile (1), e comprende un dispositivo di ancoraggio aggiuntivo sul fondo della navicella (2) del dirigibile nella zona di fissaggio del braccio oscillante (15) del carrello sui fondo della navicella, per collegare il dirigibile (1) ad una zona di ancoraggio.
  2. 2. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto, che l'interasse del carrello (5, 5) viene scelto in un campo che va da un multiplo di 0,7 a un multiplo di 1,2 del diametro massimo del dirigibile.
  3. 3. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto, che il carrello (5) è collegato con l’intelaiatura portante per mezzo ogni volta di un supporto (13) mediante ammortizzatore a molla, il quale è disposto con articolazione nelle zone di incrocio tra l'ordinata trasversale (3) e la trave longitudinale (4).
  4. 4. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto, che il carrello (5) è collegato con l’intelaiatura portante ogni volta per mezzo di un cavo di trazione (49), disposto in corrispondenza delle zone di intersezione tra l’ordinata trasversale (3) e la trave longitudinale (4).
  5. 5. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazione da 1 a 4, caratterizzato dal fatto, che il carrello (5) può venire ribaltato lateralmente intorno ai suoi punti di collegamento (22).
  6. 6. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato ogni volta da un braccio oscillante (20), il quale è collegato con possibilità di distacco da una parte con la navicella (2) del dirigibile e dall’altra con il braccio oscillante (15) del carrello.
  7. 7. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da l a 6, caratterizzato dal fatto, che i supporti (13) mediante ammortizzatori a molla e i bracci oscillanti (15) dei carrelli hanno dei profili favorevoli dal punto di vista aerodinamico.
  8. 8. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto, che il braccio oscillante (15) del carrello è rigidamente collegato con l’elemento di supporto (24) di una forcella (43) la quale alloggia la ruota (21 ) dei carrello (5), e che il supporto (13) mediante ammortizzatore a molla è collegato mediante articolazione con detto elemento di supporto (24).
  9. 9. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto, che la forcella (43) per la ruota è disposta con possibilità di rotazione insieme alle ruote (21 ) entro l’elemento di supporto (24).
  10. 10. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto, che il dispositivo di ancoraggio aggiuntivo è formato da un dispositivo di fissaggio {37, 40), ricavato sul lato dei terreno e da un cavo di fissaggio (26) ii quale può venire ritirato ed è disposto sul lato del dirigibile, e che può venire collegato con il dispositivo di fissaggio (37, 40).
  11. 11. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 10, caratterizzato da un verricello (36) il quale può avvolgere e svolgere il cavo di fissaggio (26).
  12. 12. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11 , caratterizzato da una testa di ancoraggio (50) la quale può ruotare ed è collegata con possibilità di distacco al dispositivo di fissaggio (37, 40) disposto sul lato del terreno.
  13. 13. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto, che la testa di ancoraggio (50) è collegata per mezzo di un dispositivo di bloccaggio (28) con l'ancoraggio (37) del dispositivo di fissaggio (37, 40).
  14. 14. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto, che il verricello (36) è disposto entro il dirigibile (1).
  15. 15. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto, che il verricello (36) è disposto sulla testa di ancoraggio (50).
  16. 16. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto, che viene disposta un'asta di collegamento aggiuntiva (42) tra il fondo della navicella e il dispositivo di fissaggio (37, 40).
  17. 17. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto, che l’asta di collegamento (42) da una parte è collegata mediante articolazione con il dirigibile (1), e dall'altra è collegata con la testa di ancoraggio (50).
  18. 18. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo la rivendicazione 16 o 17, caratterizzato dal fatto, che l’asta di collegamento (42) è regolabile nella sua lunghezza.
  19. 19. Dispositivo dì atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 16 a 18, caratterizzato dal fatto, che il punto di fissaggio (30) dell’asta di collegamento (42) sul fondo della navicella viene scelto in modo tale, per cui l’asta di collegamento (42) nella condizione di ancoraggio del dirigibile (1) differisce dalla direzione verticale secondo almeno 15°.
  20. 20. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 10 a 19, caratterizzato dal fatto, che il dispositivo di fissaggio (37, 40) è provvisto di un dispositivo per il fissaggio del cavo di arresto (40) e di un dispositivo (33) per alloggiare l’asta di collegamento (42).
  21. 21. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 20, caratterizzato dal fatto, che il carrello (5, 5) viene premontato e può venire collegato nel suo insieme con il dirigibile (1).
  22. 22. Dispositivo di atterramento e di ormeggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 21 , caratterizzato dal fatto, che viene impiegato un carrello di poppa aggiuntivo (6).
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