ITTO20130745A1

ITTO20130745A1 - Cannotto costampabile con vasche di lavatrici

Info

Publication number: ITTO20130745A1
Application number: IT000745A
Authority: IT
Inventors: Roberto Mola; Riccardo Restivo; Gianpiero Scaltriti
Original assignee: Skf Ab
Priority date: 2013-09-13
Filing date: 2013-09-13
Publication date: 2015-03-14
Also published as: CN104452189A; US20150078694A1; EP2851462A1; EP2851462B1; CN104452189B

Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo: CANNOTTO COSTAMPABILE CON VASCHE DI LAVATRICI

D E S C R I Z I O N E

Settore Tecnico dell’Invenzione

La presente invenzione è relativa a un cannotto costampabile con vasche di lavatrici.

Tecnica Nota

In generale, i cannotti costampabili di tipo noto sono costampati in una parete di fondo della vasca delle lavatrici per supportare a sbalzo i tamburi delle lavatrici stesse e sono attraversati da un albero motore del tamburo. Questi cannotti comprendono due cuscinetti a rotolamento disposti lungo un asse centrale del cannotto per permettere una rotazione dell’albero motore rispetto alla vasca; un distanziale assialmente interposto tra i due cuscinetti per conferire rigidezza al cannotto; un elemento di tenuta assialmente affiancato al cuscinetto dei detti due cuscinetti che è disposto dalla medesima parte del tamburo; e una manica di contenimento, la quale è realizzata per costampaggio di un materiale plastico attorno ai due cuscinetti e al distanziale e definisce un alloggiamento per l’elemento di tenuta.

La posizione di montaggio dei cannotti del tipo sopra descritto sottopone i relativi elementi a gradienti di temperatura e di umidità non solo elevati, giacché, ad esempio, nella vasca si possono raggiungere temperature pari anche a 90°C, ma anche piuttosto variabili nel tempo. Tali gradienti possono influire, anche, ad esempio, sulla corretta azione di tenuta dell’elemento di tenuta, il quale può essere soggetto a differenti condizioni di lavoro sui suoi lati opposti e tali differenze potrebbero compromettere la tenuta dei labbri contattanti l’albero motore di cui è dotato.

Sintesi dell’Invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un cannotto costampabile con vasche di lavatrici, il quale sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un cannotto costampabile con vasche di lavatrici avente le caratteristiche enunciate nelle rivendicazioni annesse.

Breve Descrizione dei Disegni

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica, con parti asportate per chiarezza, di una preferita forma di attuazione del cannotto della presente invenzione; e

- la figura 2 è una vista in sezione assiale del cannotto della figura Descrizione Dettagliata

Con riferimento alle figure annesse, con 10 è indicato nel suo complesso un cannotto costampabile con vasche di lavatrici.

Il cannotto 10 è atto ad essere costampato unitamente ad una vasca, schematizzata in figura 2 ed indicata con 11, di una lavatrice per definire un componente unico con la vasca 11 stessa in modo da ridurre i tempi di produzione della lavatrice.

Il cannotto 10 presenta un asse A centrale e comprende:

- due cuscinetti 20 e 30 a rotolamento disposti lungo l’asse A;

- un distanziale 40 realizzato, preferibilmente, di materiale plastico o, per particolari applicazioni, di materiale metallico, e interposto tra i due cuscinetti 20 e 30;

- una manica 50 di contenimento, la quale è realizzata, preferibilmente, di materiale plastico, e per costampaggio attorno ai due cuscinetti 20 e 30 e al distanziale 40; e

- un elemento 53 di tenuta alloggiato nella manica 50 assialmente a lato del cuscinetto 30.

Il cannotto 10, una volta costampato con la vasca 11, definisce una sorta di condotto 12 di comunicazione tra un lato umido 13 interno della vasca 11 ed un lato secco 14 esterno della vasca 11 stessa, ed è atto ad essere internamente e completamente impegnato da un albero 15 motore per supportare un cestello della lavatrice.

Dalla parte rivolta verso il lato umido 13, la manica 50 di contenimento comprende una sede 30a cilindrica definita durante il costampaggio dal cuscinetto 30, e un bordo 51 anulare, il quale si estende coassialmente all’asse A dalla sede 30a verso il lato umido 13 e definisce, al proprio interno, un alloggiamento 52 cilindrico per alloggiare l’elemento 53 di tenuta in modo da sigillare l’interno del condotto 12 dal lato umido 13. L’alloggiamento 52 è disposto assialmente a lato e all’esterno della sede 30a e presenta un diametro di dimensioni maggiori delle dimensioni di un diametro della sede 30a.

Il cuscinetto 30 comprende un anello 301 esterno disposto assialmente a ridosso del distanziale 40, un anello 302 interno impegnato e attraversato dall’albero 15 motore, e una pluralità di corpi 303 volventi interposti tra gli anelli 301 e 302 per permettere la rotazione dell’albero 15 motore rispetto alla manica 50, ovvero alla vasca 11. Gli anelli 301 e 302 definiscono tra loro, e per ciascun lato del cuscinetto 30, una intercapedine 304 sigillata da una rispettiva guarnizione 305.

Il distanziale 40 presenta una struttura a corpo chiuso, tuttavia, a seconda degli utilizzi del cannotto 10, il distanziale 40 potrebbe anche presentare una struttura a corpo scatolato.

L’elemento 53 di tenuta comprende un inserto 54 sagomato montato all’interno dell’alloggiamento 52 in posizione assialmente affacciata al cuscinetto 30 e, nell’esempio di attuazione qui illustrato, due labbri 55 di tenuta, i quali si estendono radialmente verso l’interno dall’insetto 54 e sono disposti a contatto strisciante con l’albero 15 motore per sigillare a tenuta il condotto 12 rispetto al lato umido 13.

L’elemento di tenuta 53 e il cuscinetto 30 delimitano e racchiudono assialmente una camera 56 anulare, la quale è ulteriormente chiusa in direzione radiale dall’albero 15 motore ed è completamente sigillata rispetto all’ambiente esterno: infatti, se verso l’esterno, ovvero verso il lato umido 13, la camera 56 è sigillata e per la presenza dell’elemento 53 e per effetto del contatto strisciante dei labbri 55 sull’albero 15 motore, verso l’interno, ovvero verso il condotto 12, la camera 56 è sigillata dalla presenza e posizione del cuscinetto 30 e delle sue guarnizioni 305. Infatti, l’anello 302 del cuscinetto 30 è montato direttamente sull’albero 15, e l’anello 301 è disposto all’interno della sede 30a ed è inoltre dotato di una coppia di scanalature 306 esterne che, durante il costampaggio della manica 50, vengono riempite del medesimo materiale della manica 50. Le scanalature 306, oltre a incrementare la tenuta del canotto 10 evitando l’infiltrazione di eventuali liquidi tra l’anello 301 e la sede 30a, permettono anche di bloccare l’anello 301 all’interno della sede 30a: tale bloccaggio è di tipo sicuramente assiale e, a seconda della conformazione delle scanalature 306, potrebbe essere anche di tipo rotazionale soprattutto nel caso in cui le scanalature 306 fossero eccentriche rispetto all’asse A, ovvero avessero una profondità variabile attorno all’asse A stesso.

La manica 50 di contenimento che, come descritto, è realizzata per stampaggio attorno ai cuscinetti 20 e 30 e al distanziale 40, comprende una corona 70 di irrigidimento, la quale si estende attorno sia alla camera 56 anulare, sia attorno al cuscinetto 30 e all’elemento 53 di tenuta. La corona 70 oltre a contribuire, insieme al distanziale 40, a rendere rigida la struttura del cannotto 10 soprattutto dal lato della vasca 11 laddove il cannotto 10 stesso risulta essere maggiormente sollecitato, presenta anche una superficie 71 radialmente esterna, che, allorquando il cannotto 10 viene costampato con la vasca 11, resta comunque libera e a contatto con l’ambiente esterno, ovvero non viene annegata all’interno del materiale plastico costituente la vasca 11 così come succede a tutto il resto del cannotto 10.

Il cannotto 10 comprende, inoltre, due condotti 200 e 201 estendentesi direttamente attraverso la manica 50 di contenimento e presentanti rispettive bocche 202 e 203 ricavate nella camera 56 anulare e rispettive bocche 204 e 205 ricavate attraverso la superficie 71 per mettere in comunicazione la camera 56 anulare con l’ambiente esterno annullando un qualsiasi gradiente di pressione /o temperatura tra la camera 56 anulare e l’ambiente esterno. Infatti, in uso, le temperature anche piuttosto elevate raggiunte dalla parte del lato umido 13 posso determinare un mutamento delle condizioni di temperatura, nonché di pressione, ai lati opposti dell’elemento 54 di tenuta provocando, nel peggior dei casi, anche un distacco dei labbri 52 dall’albero 15 a tutto detrimento della capacità di tenuta dell’elemento 54.

I due condotti 200 e 201 sono interamente e internamente ricavati attraverso la manica 50 e le relative bocche 202 e 203 sono situate a cavallo della sede 30a e dell’alloggiamento 52. Nell’esempio di attuazione illustrato, i due condotti 200 e 201 sono disposti in posizioni diametralmente opposte tra loro e sono sostanzialmente identici tra loro presentando diametri delle medesime dimensioni, nonché presentando medesime inclinazioni rispetto all’asse A. In particolare, le bocche 204 e 205 sono assialmente sfalsate verso il lato secco 14 rispetto alle relative bocche 202 e 203 cosicché i condotti 200 e 201 risultano essere inclinati verso il lato secco 14.

I condotti 200 e 201 fungono da condotti di adduzione e abduzione permettendo sia l’ingresso, sia l’uscita di aria all’interno della camera 56, ovvero permettendo alla camera 56 di avere valori di pressione interni sostanzialmente pari ai valori di pressione dell’ambiente esterno annullando qualsiasi gradiente di pressione tra la camera 56 e l’ambiente esterno stessi. La presenza di due condotti 200 e 201 è, pertanto, necessaria proprio per permettere contemporaneamente l’estrazione e l’ingresso di aria nella camera 56 creando un flusso continuo che un solo condotto difficilmente potrebbe altrimenti creare. Inoltre, nel caso in cui del liquido proveniente dalla lavatrice riuscisse a oltrepassare la tenuta dei labbri 50 di tenuta, e si infiltrasse nella camera 56, tale liquido sarebbe smaltito per caduta verso l’esterno dal condotto 201 che, nell’esempio di attuazione illustrato, è quello rivolto verso il basso.

L’inclinazione dei condotti 200 e 201 permette di disporre le bocche 202 e 203 il più vicino possibile all’elemento 54 di tenuta, nonché, allo stesso tempo, di disporre le bocche 204 e 205 il più lontano possibile dal bordo 51 anulare consentendo di lasciare uno spazio assiale all’esterno della manica 50 ottimizzato al costampaggio con la vasca 11.

La manica 50 comprende, infine, uno o più denti 61 radiali antirotazione, ciascuno dei quali si estende all’esterno di una superficie 62 esterna della manica 50 stessa per impedire qualsiasi rotazione tra cannotto 10 e vasca 11. Di denti 61 radiali ce ne potrebbe essere anche solo uno, ma, anche per dare una conformazione simmetrica all’intero cannotto 10, è preferibile prevedere più denti 61 disposti in posizioni reciprocamente simmetriche rispetto all’asse A.

Si intende che l’invenzione non è limitata alla forma di realizzazione qui descritta ed illustrata, che è da considerarsi come esempio di attuazione del cannotto costampabile con vasche di lavatrici, che è invece suscettibile di ulteriori modifiche relative a forme e disposizioni di parti, dettagli costruttivi e di montaggio.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Cannotto (10) costampabile con vasche (11) di lavatrici, il cannotto (10) essendo attraversato da un albero motore (15) della lavatrice lungo un asse (A) centrale e comprendendo: - due cuscinetti (20, 30) a rotolamento disposti lungo l’asse (A); - un distanziale (40) interposto tra i due cuscinetti (20, 30; - un elemento di tenuta (53) disposto assialmente affiancato ad un primo cuscinetto (30) dei detti due cuscinetti (20, 30); e - una manica (50) di contenimento, la quale è realizzata per costampaggio attorno ai due cuscinetti (20, 30) e al distanziale (40) e definisce un alloggiamento (52) per l’elemento di tenuta (53); il cannotto (10) essendo caratterizzato dal fatto che l’elemento di tenuta (53) e il primo cuscinetto (30) delimitano e racchiudono assialmente una camera anulare ulteriormente chiusa in direzione radiale dall’albero motore (15); il cannotto (10) comprendendo, inoltre, due condotti (200, 201) estendentesi direttamente attraverso la manica (50) di contenimento e presentanti rispettive bocche (202, 203) interne ricavate nella camera anulare (56) per mettere in comunicazione la camera anulare (56) con l’ambiente esterno annullando un qualsiasi gradiente di pressione e/o temperatura tra la camera anulare (56) e l’ambiente esterno.
2. Cannotto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un primo condotto (200)(201) dei detti due condotti (200, 201) è un condotto di adduzione e che un secondo condotto (201)(200) dei detti due condotti (200, 201) è un condotto di abduzione.
3. Cannotto secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i due condotti (200, 201) sono disposti in posizioni diametralmente opposte tra loro.
4. Cannotto secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la manica (50) di contenimento comprende una corona (70) di irrigidimento, la quale si estende attorno ad almeno la camera anulare (56), e attraverso la quale sono ricavate bocche (204, 205) esterne dei condotti (200, 201).
5. Cannotto secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le bocche (204, 205) esterne dei condotti (200, 201) sono assialmente sfalsate rispetto alle relative bocche (202, 203) interne e che i condotti (200, 201) sono inclinati rispetto all’asse (A).