ITRM20030083U1 - Paracolpi ammortizzato, in particolare per veicoli commerciali o simili. - Google Patents

Description

PARACOLPI AMMORTIZZATO, IN PARTICOLARE PER VEICOLI COMMERCIALI O SIMILI;

La presente innovazione si riferisce ad un paracolpi perfezionato, destinato in particolare ai cassoni di camion e/o di veicoli da trasporto, si tratta cioè un dispositivo di assorbimento degli urti che intervengono durante l'accostamento di un camion o simile ad un marciapiede di carico e che è in grado di evitare tutti i problemi derivanti dalle variazioni di altezza del veicolo rispetto allo stesso marciapiede, durante le operazioni di carico e scarico .

Allo stato dell'arte, i camion, in alternativa ai paraurti fissi in gomma sulla traversa orizzontale posteriore della piattaforma e/o all'estremità dello chassis, vengono equipaggiati con paracolpi costituiti sia da cilindri montati girevoli su un asse orizzontale, come nel brevetto EP 0648644, che da cilindri ad asse verticale, oppure da corpi sferici, anche di gomma, alloggiati in apposite cavità predisposte nel corpo dei paraurti o paracolpi, nelle quali detti corpi sferici sono liberi di ruotare.

Tuttavia tutte le soluzioni ora citate non soddisfano pienamente le esigenze degli utenti dal momento che non sono in grado di assorbire anche eventuali non planarità della superficie di appoggio: con i dispositivi noti, se la parete sulla quale si appoggia la parte posteriore del piano di carico del camion subisce un movimento relativo di spostamento verso l'alto o verso il basso (a causa della variazione di carico), la distanza fra la parete d'appoggio ed il camion si potrebbe ridurre creando sforzi assiali che potrebbero potenzialmente danneggiare il paracolpi stesso.

Oltre a ciò, la funzionalità dei detti paracolpi con corpi rotanti è strettamente legata al fatto che detti elementi rotanti conservino inalterata nel tempo la propria capacità di ruotare liberamente, mentre spesso tale movimento rotatorio è ostacolato dall'accumulo indesiderato di detriti e/o di sporcizia sia a causa delle operazioni di carico e scarico, che della circolazione stradale (fango, polvere , ecc.).

Compito principale del modello, quindi, è quello di ovviare a tali inconvenienti prevedendo un paracolpi dotato di mezzi ammortizzanti protetti atti ad annullare o quanto meno limitare gli effetti dannosi di un urto in direzione assiale, come per esempio quelli che si potrebbero verificare durante l'accostamento del camion ad un marciapiede di carico.

Ciò è stato ottenuto, secondo la presente innovazione, fornendo un paracolpi o respingente per camion caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di appoggio o di contatto che è vincolato ad una sua parte fissa mediante mezzi di collegamento meccanico realizzati in materiale ammortizzante, che consentono a detto elemento di appoggio di spostarsi assialmente variando la sua distanza rispetto a detta parte fissa.

Secondo il modello che si descrive, detto elemento di appoggio agisce da "pattino" per spostamenti laterali tra il paracolpi stesso e la superficie sulla quale esso è appoggiato o premuto, mentre nello stesso tempo si sposta assialmente per assorbire spostamenti causati dalla variazione della distanza tra l'automezzo e la parete della banchina di carico.

Un esempio realizzativo del modello è illustrato, a puro titolo esemplificativo e non già limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

le figure 1 e 2 sono viste prospettiche, rispettivamente anteriore e posteriore, del modello; e

le figure 3 e 4 sono viste esplose, rispettivamente anteriore e posteriore, dello stesso modello.

Con riferimento alle figure suddette, il paracolpi che si descrive prevede, in combinazione, un corpo fisso preferibilmente scatolare 4 con sagoma sostanzialmente parallelepipeda , munito di un coperchio anteriore 16 e di una base posteriore 6, il quale è dotato di uno o più elementi ammortizzanti 10, che sono mantenuti in posizione da un apposito distanziatore 8 libero di muoversi in direzione perpendicolare rispetto alla base posteriore 4 ed al corpo scatolare fisso 4, sul quale distanziatore 8 è fissato rigidamente un elemento di appoggio o pattino anteriore 1, che è realizzato preferibilmente in un materiale antifrizione o altro materiale in grado di scivolare rispetto alle superfici su viene a poggiare.

Secondo il modello, detto pattino di contatto 1 è in grado di spostarsi perpendicolarmente alla sua superficie di contatto assorbendo elasticamente eventuali urti durante l'accostamento dell'automezzo alla parete della banchina di carico, nonché le piccole variazioni di distanza che possono verificarsi durante le operazioni di carico/scarico quando la parete della banchina di carico non è perfettamente piana e/o parallela allo spostamento del piano di carico dell'automezzo.

Oltre a ciò, il pattino ha gli spigoli smussati ed arrotondati per garantire la massima facilità di scorrimento rispetto alla parete stessa, nel caso si verifichino degli spostamenti relativi in direzione laterale durante le operazioni di carico/scarico.

Infine, è appena il caso di osservare che il paracolpi fin qui descritto è installabile preferibilmente all'estremità posteriore del vano di carico degli automezzi, ma funziona con la stessa efficacia e senza alcuna modifica anche nel caso esso venga installato sulla parete della Panchina di carico alla quale gli automezzi stessi si devono appoggiare. In quest'ultimo caso, ovviamente, l'altezza di fissaggio del modello potrà dipendere dal tipo di automezzo che si deve accostare.

Secondo una caratteristica peculiare del modello, detti mezzi ammortizzanti sono costituiti da elementi cilindrici 10 in materiale elastico, preferibilmente tubolari, che sono in grado di deformarsi riducendo la loro altezza dietro l'azione di compressione imposta dal pattino 1 ad essi vincolato.

Nell'esempio realizzativo illustrato, il pattino 1 è fissato ad essi tramite detto distanziatore 8: in altre parole il pattino 1 è saldamente fissato ad una estremità dei elementi elastici 10, mentre questi ultimi sono vincolati alla base fissa 6 del paracolpi con la loro estremità opposta. In questo modo, l'azione elastica degli elementi ammortizzanti 10 si espleta consentendo un temporaneo spostamento relativo di avvicinamento (e di successivo allontanamento fino alla posizione di riposo) tra il pattino 1 e la base fissa 6.

E' utile osservare che, allo scopo di guidare il movimento del pattino 1 all'interno del corpo scatolare del paracolpi, il distanziatore 8 è dotato di un corpo la cui sagoma esterna è cilindrica e riproduce la sagoma della cavità interna, anch'essa cilindrica, del corpo scatolare fisso 4, così che l'entità degli spostamenti laterali sia comunque limitata.

La presente innovazione è stata descritta ed illustrata in una sua preferita forma di realizzazione, ma è evidente che qualunque tecnico esperto del ramo potrà apportarvi modifiche e/o sostituzioni tecnicamente e funzionalmente equivalenti, senza peraltro esulare dall'ambito di tutela della presente privativa industriale.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI: 1) Dispositivo paracolpi per l'assorbimento degli urti che intervengono durante l'accostamento di un automezzo da trasporto, un camion o simile alla parete verticale di un marciapiede di carico, o per l'assorbimento delle variazioni di distanza relativa tra l'automezzo e la parete del marciapiede durante le operazioni di carico/scarico caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di appoggio o di contatto (1) che è vincolato ad una sua parte fissa (6) mediante mezzi di collegamento meccanico (10) realizzati in materiale ammortizzante, i quali consentono a detto elemento di appoggio di spostarsi assialmente variando la sua distanza rispetto ad detta parte fissa (6) del paracolpi sLessu.
2. 2) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio (1) agisce da "pattino" per spostamenti laterali tra il paracolpi stesso e la superficie sulla quale esso è appoggiato o premuto, mentre nello stesso tempo si sposta assialmente per assorbire spostamenti causati dalla variazione della distanza tra l'automezzo e la parete della banchina di carico.
3. 3) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che comprende, in combinazione, un corpo scatolare (4) con sagoma sostanzialmente parallelepipeda, munito di un coperchio anteriore (16) e di una base posteriore (6), ed uno o più elementi ammortizzanti (10), che sono mantenuti in posizione da un apposito distanziatore (8) libero di muoversi in direzione perpendicolare rispetto alla base posteriore (4) ed al corpo scatolare fisso (4); su detto distanziatore (8) essendo fissato rigidamente l'elemento di appoggio o pattino anteriore (1), che è realizzato in un materiale antifrizione o in altro materiale in grado di scivolare rispetto alle superfici su viene a poggiare.
4. 4) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto pattino di contatto (1) è in grado di spostarsi perpendicolarmente alla sua superficie di contatto assorbendo elasticamente eventuali urti durante l'accostamento dell'automezzo alla parete della banchina di carico, nonché le piccole variazioni di distanza che possono verificarsi durante le operazioni di carico/scarico quando la parete della banchina di carico non è perfettamente piana e/o parallela allo spostamento del piano di carico dell'automezzo.
5. 5) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio o pattino (1) ha gli spigoli smussati ed arrotondati per garantire la massima facilità di scorrimento rispetto alla parete stessa, nel caso si verifichino degli spostamenti relativi in direzione laterale durante le operazioni di carico/scarico.
6. 6) Dispositivo paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è installato all'estremità posteriore del vano di carico di un automezzo.
7. 7) Dispositivo paracolpi secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che è installato sulla parete della banchina di carico alla quale i vani di carico degli automezzi si devono appoggiare; in questo caso, ovviamente, l'altezza di fissaggio del dispositivo essendo dipendente dal tipo di automezzo che si deve accostare.
8. 8) Dispositivo paracolpi secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ammortizzanti sono costituiti da elementi cilindrici (10) in materiale elastico, preferibilmente tubolari, che sono atti a deformarsi variando temporaneamente la loro altezza, a seguito dell'azione di compressione imposta dallo spostamento del pattino (1) ad essi vincolato rispetto alla parte fissa (6).
9. 9) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l'elemento di appoggio o pattino (1) è saldamente vincolato ad una estremità dei detti mezzi ammortizzanti (10), mentre questi ultimi sono vincolati alla parte o base fissa (6) del paracolpi con la loro estremità opposta.
10. 10) Dispositivo paracolpi secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che, allo scopo di guidare il movimento del pattino (1) all'interno del corpo scatolare (4) del paracolpi, il distanziatore (8) è dotato di un corpo la cui sagoma esterna è cilindrica e riproduce la sagoma della cavità interna, anch'essa cilindrica, del corpo scatolare fisso (4), così che l'entità degli spostamenti laterali del pattino (1) sia comunque limitata.