ITPD20000026A1 - Capo di abbigliamento aerato - Google Patents

Description

“CAPO DI ABBIGLIAMENTO AERATO”

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un capo di abbigliamento tipo giaccone, giacca, cappotto o simile, aerato.

Com’è noto, l’uomo per proteggere il suo organismo dagli agenti atmosferici come neve, pioggia, vento ed in particolare dal freddo, indossa dei capi di vestiario e delle scarpe.

La protezione del corpo umano avviene principalmente ricorrendo a diversi strati di indumenti dei quali il primo, la biancheria intima, è a diretto contatto col corpo ed è a sua volta ricoperto da successivi strati in funzione della temperatura esterna e delle condizioni ambientali.

Pertanto è sufficiente aggiungere o togliere uno o più strati di vestiario per star bene e trovarsi ad una temperatura ottimale.

Il corpo umano è per la sua natura dotato di “meccanismi” che lo aiutano ad adattarsi termicamente nel'ambiente in cui viene posto.

In presenza di surriscaldamento, ad esempio il corpo reagisce aumentando la sudorazione la quale, evaporando, consente una naturale riduzione della temperatura corporea.

Il calore prodotto dal corpo umano oltre che generare sudore viene anche ceduto all’esterno mediante irraggiamento.

Tale calore, sempre presente, provoca un riscaldamento del'aria contenuta fra corpo e capo e questa salendo verso l alto provoca ulteriore surriscaldamento e disconfort ad esempio in corrispondenza delle spalle che costituiscono delle zone di accumulo.

Nel caso in cui il vapore acqueo non riesca a fuoriuscire dall’involucro protettivo che avvolge il corpo umano (i vestiti), l’umidità aumenta finché il vapore non si condensa e ritorna allo stato liquido di sudore inzuppando i vestiti stessi a partire dalla biancheria che costituisce il primo strato.

A questo fastidioso inconveniente si può porre attualmente rimedio togliendo il capo bagnato per sostituirlo con uno asciutto, ad esempio subito dopo alla fine di una salita impegnativa in montagna, ma così si verifica un brusco raffreddamento del corpo ed il pericolo di polmoniti ed altre malattie da raffreddamento.

Se da un lato, infatti, la protezione del corpo umano dalle condizioni di freddo più avverse è molto efficace grazie alFimpiego di materiali altamente coibenti, dall’altro non si può far a meno di sottolineare l’incapacità di consentire al corpo la sua normale traspirazione garantendo la fuoriuscita del vapore acqueo prodotto dalla sudorazione.

Chiaramente durante la stagione calda il problema si fa sentire in maniera maggiore e costringe molte persone a fare, nell’arco di una giornata parecchie docce e a cambiarsi continuamente di indumenti.

A questi inconveniente si è cercato di porre rimedio utilizzando degli indumenti dotati di speciali caratteristiche di traspirazione, ad esempio ricorrendo ad un materiale commercialmente noto con il marchio “GORETEX” detenuto dalla ditta W.L.GORE ASS. INC, che effettivamente, riescono però ad espellere solo una parte, spesso esigua del vapore prodotto per sudorazione che viene generato dal corpo umano, soprattutto in corrispondenza delle zone più ricche di ghiandole sudorifere e comunque non sono in grado di assicurare un efficace ricambio delFaria all’interno del capo.

Infatti la traspirazione avviene in misura ridotta in quanto non si forma una pressione parziale di vapore sufficiente aH’intemo dello strato del capo indossato per espellere il sudore (in fase vapore) verso l’esterno.

In altri casi si è cercato di porre rimedio creando sugli indumenti delle aperture, più o meno richiudibili, in corrispondenza delle zone a maggior concentrazione di sudore, ad esempio sotto le ascelle, ma anche questo non assicura effetti particolari in quanto non si crea un effettivo ricambio d’aria.

Si deve dire inoltre, che anche il tentativo di aumentare l’efficacia realizzando un maggior numero di aperture non ha dato risultati soddisfacenti.

In pratica infatti, alcune parti degli indumenti sono sempre direttamente aderenti al corpo, in particolare spalle e torace, cosicché il vapore acqueo generato dall’evaporazione del sudore del corpo rimane imprigionato tra il corpo stesso e le zone dei vestiti che non aderiscono direttamente ad esso (generalmente la zona del ventre, la zona lombare della schiena e soprattutto la zona sottostante le ascelle) impedendogli così di fuoriuscire.

Il compito principale del presente trovato è perciò quello di mettere a punto un capo di abbigliamento che risolva gli inconvenienti accennati nei tipi noti.

In relazione a compito principale, un importante scopo è quello di realizzare un capo che assicuri un adeguato ricambio dell’aria al’interno deirinvolucro protettivo che avvolge il corpo.

Un altro scopo ancora è quello di consentire a tutti gli effetti la termoregolazione naturale del corpo umano.

Questi ed altri scopi ancora, che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un capo di abbigliamento tipo giaccone, giacca, cappotto o simile caratterizzato dal fatto di comprendere:

- mezzi distanziatori disposti almeno nella parte interna delle spalle a generare una intercapedine fra le spalle del’utilizzatore ed il tessuto, - elementi di sfogo dell’aria calda prodotta dal corpo e risalita nella detta intercapedine.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una sua forma realizzativa illustrata a titolo indicativo, ma non per questo limitativo della sua portata, nella allegata tavola di disegni in cui:

- La fig. 1 è una vista prospettica parzialmente in trasparenza della parte superiore dì un capo secondo il trovato;

- La fig. 2 è una vista frontale del capo di fig. 1 indossato parzialmente in spaccato.

Con riferimento alle figure precedentemente citate, un capo di abbigliamento tipo giaccone, giacca, cappotto o simile è indicato complessivamente con il numero di riferimento 10 e comprende mezzi distanziatori 11 che nella fattispecie si estrinsecano in elementi in materiale morbido quale spugna, feltro, tessuto-non-tessuto, tessuti (ad esempio quelli noti col termine di “doppio fronture”) o simili uniti al capo mediante cuciture, fissaggi velcro, cerniere, colle, ecc.. nella parte interna delle spalle 12 a generare una intercapedine 13 fra le spalle 14 dell 'utilizzatore 15 ed il tessuto.

Sollevando il capo di abbigliamento 10 dalle spalle dell 'utilizzatore 14 mediante i mezzi distanziatori 11 si fa in modo che il vapore acqueo o il calore generato dal corpo non rimangano più imprigionati nella zona del ventre, in quella lombare della schiena e soprattutto nella zona sottostante delle ascelle, ma tendano a risalire verso l’alto non trovando ostacoli attualmente definiti dalle zone in cui il capo è aderente al corpo.

Il capo di abbigliamento 10 comprende ancora elementi 16 di sfogo deH’aria calda prodotta dal corpo risalita nella detta intercapedine 13 che si estrinsecano in questo caso in una retina 17 applicata su una corrispondente apertura di ciascuna spalla 12.

Tale retina può essere convenientemente combinata inferiormente con una membrana impermeabile all’acqua e permeabile al vapore, non illustrata nelle figure, ad esempio del tipo comunemente conosciuto come GORE TEX.

In alternativa possono essere previsti degli aeratoli in sé noti, ad esempio del tipo ad anello metallico circondante i bordi di un corrispondente foro del capo.

Pertanto, combinando l’intercapedine formata fra corpo e capo 10 per mezzi dei distanziatori 11 con gli elementi di sfogo dell’aria si ottiene che l’aria risalita per effetto camino fin sopra le spalle 14 venga espulsa all’esterno.

Naturalmente regolando l’estensione dell’area interessata dagli elementi di sfogo dell’aria 16 si può regolare la quantità deH’aria espulsa in modo da non creare problemi alla naturale termoregolazione del corpo umano.

Si è in pratica constatato come siano stati raggiunti il compito e gli scopi preposti al presente trovato.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell‘ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i particolari possono essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso contingente, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Capo di abbigliamento tipo giaccone, giacca, cappotto o simile caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi distanziatori disposti almeno nella parte interna delle spalle a generare una intercapedine fra le spalle dell’utilizzatore ed il tessuto, - elementi di sfogo dell’aria calda prodotta dal corpo e risalita nella detta intercapedine.
2. 2) Capo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi distanziatori sono elementi in materiale morbido quale spugna, feltro, tessuto-non-tessuto, tessuti o simili uniti al capo mediante cuciture, fissaggi velcro, cerniere, colle e simili.
3. 3) Capo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di sfogo sono costituiti da almeno una retina applicata su una corrispondente apertura delle spalle del capo stesso.
4. 4) Capo come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta retina è inferiormente combinata con una membrana impermeabile all’acqua e permeabile al vapore.
5. 5) Capo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi di sfogo sono costituiti da aeratori in sé noti costituiti da anelli metallici applicati su corrispondenti aperture del capo.
6. 6) Capo di abbigliamento aerato come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nella allegata tavola di disegni.