ITMI990174A1 - Blocco portante per strutture edilizie - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:

“BLOCCO PORTANTE PER STRUTTURE EDILIZIE”

La presente invenzione riguarda i blocchi portanti utilizzati nella costruzione di strutture edilizie, ed in particolare i blocchi utilizzati per murature portanti ed antisismiche.

Come è noto, le murature portanti sono solitamente realizzate sovrappouendo varie file sfalsate di blocchi sostanzialmente parallelepipedi, eventualmente provvisti di incastri sulle facce laterali, che possono essere più solidamente vincolati mediante ferri verticali e/o orizzontali.

Tuttavia, non tutti i blocchi utilizzati hanno la stessa forma o dimensione poiché vi è necessità di ricavare delle nicchie riducendò lo spessore della parete, ad esempio da 30 a 15 cm, tipicamente in corrispondenza della posizione dei caloriferi e degli infissi per porte e finestre. Inoltre, blocchi di dimensioni ridotte possono servire anche per le parti terminali di orditure sfalsate tra loro ed in altri casi simili. Di conseguenza, i blocchi utilizzati si presentano di varie forme (ad es. a T o ad L) e varie misure (ad es. con spessore e/o larghezza dimezzati) che comportano diversi inconvenienti sia per i produttori che per gli utilizzatori.

Poiché questi blocchi vengono prodotti per trafilatura dell’argilla (o materiale analogo) attraverso filiere sagomate, i produttori devono disporre di numerose filiere di forme diverse. Inoltre, risulta complesso e poco pratico l’imballaggio e lo stoccaggio di blocchi aventi forme meno regolari della tipica forma a parallelepipedo.

Agli utilizzatori si presenta l’inconveniente di dovere gestire un magazzino di numerosi tipi di blocchi differenti, quindi con ordinativi più complessi e rischi di restare senza il blocco adatto in cantiere. Anche il tentativo di adattare un blocco disp onibile ad una particolare forma o misura risulta spesso nella rottura imprecisa del blocco, con conseguente spreco di materiale ed aumento della manodopera a causa del lavoro di adattamento richiesto dal blocco.

Scopo della presente invenzione è quindi quello di fornire un blocco portante che supera i suddetti inconvenienti.

Tale scopo viene conseguito per mezzo di un blocco portante provviste di linee di divisione ricavate in fase di trafilatura. Altre vantaggiose caratteristiche sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.

Il vantaggio fondamentale del blocco portante secondo l’invenzione è quello di racchiudere in sé varie possibili forme richieste in fase di costruzione, ciascuna forma potendo essere ottenuta direttamente in loco in modo preciso e veloce a seconda delle necessità. Ne consegue che l’utUizzatore può gestire solo pochissimi tipi di blocchi con notevoli risparmi sugli ordinativi, minore complessità di stoccaggio e senza rischi di restare privo del blocco adatto in una particolare posizione della struttura.

Un secondo vantaggio di questo tipo di blocco consiste nel suo minore costo, poiché il produttore può utilizzare un’unica filiera e quindi produrre con economie di scala una grande quantità di blocchi uguali. Anche rimballaggio e lo stoccaggio risultano più semplici e contribuiscono al vantaggio economico.

Ancora un altro vantaggio del presente blocco portante è quello di evitare lo spreco di materiale, poiché la divisione del blocco è netta e precisa e consente eventualmente anche il riutilizzo della porzione asportata.

Questi ed altri vantaggi e caratteristiche del blocco portante secondo la presente invenzione risulteranno evidenti agli esperti del ramo dalla seguente dettagliata descrizione di alcune sue forme realizzative con riferimento agli annessi disegni in cui: la Fig.l è una vista schematica prospettica che illustra una prima forma realizzativa di mi blocco portante ed i modi in cui può essere suddiviso;

la Fig.2 è una vista analoga alla precedente e relativa ad una seconda fonna realizzativa del blocco portante;

la Fig.3 è una vista analoga alla fig. 1 e relativa ad una terza forma realizzativa che differisce dalla prima forma realizzativa solo per gli incastri laterali;

la Fig.4 è una vista analoga alla fig.2 e relativa ad una quarta fonna realizzativa che differisce dalla seconda forma realizzativa solo per gli incastri laterali;

la Fig,5 è mia vista schematica in pianta dall’alto che illustra mia prima applicazione del suddetto blocco portante di fig.2; e

la Fig.6 è una vista analoga alla precedente e relativa ad una seconda applicazione del suddetto blocco portante.

Facendo riferimento alla fig.l, si vede che una prima forma realizzativa di un blocco portante secondo l’invenzione presenta una vantaggiosa forma regolare a parallelepipedo di larghezza L, spessore S ed altezza H, con mia griglia di fori passanti ricavati nell’altezza H durante la fase di trafilatura. L’aspetto innovativo di tale blocco portante consiste nelle linee di divisione C, C’ che sono pure ricavate nella fase di trafilatura, prima della essiccazione e della cottura in forno. Le linee di divisione C, C” sono disposte nel piano di mezzeria longitudinale e trasversale del blocco, rispettivamente, e si estendono dalle adiacenze della parete perimetrale alle adiacenze del foro centrale del blocco.

In questo modo il blocco 1 può essere facilmente diviso lungo le linee C, C’ secoudo le necessità, essendo sufficienti pochi colpi di martello in corrispondenza delle estremità esterne di tali linee per rompere il setto che le separa dalla faccia perimetrale del blocco. Le possibili suddivisioni del blocco 1 sono illustrate ancli’esse in fig. 1 , dove si vede un blocco diviso lungo le linee trasversali C’ in due semiblocchi I a (uno solo illustrato in figura), oppure lungo le linee longitudinali C in due semiblocchi Ih (imo solo illustrato in figura), od ancora lungo una linea C ed una linea C’ in modo da ottenere un blocco le sagomato ad L ed un quarto di blocco Id.

La fig.3 illustra come le stesse suddivisioni sono ovviamente possibili anche nella terza forma realizzativa del blocco portante 3, che differisce dal suddetto blocco 1 solo per la preseuza di incastri G, G’ su due facce laterali contrapposte. Di conseguenza, si potrà ottenere un semiblocco 3a con incastri sui lati corti, oppure un semiblocco 3b con incastri su un lato lungo, oppure un blocco 3c sagomato ad L mediante asportazione di un quarto di blocco 3d.

Altre due forme realizzative analoghe alle precedenti sono illustrate nelle figg.2 e 4, rispettivamente relative ad un blocco seuza e con incastri laterali. La seconda forma realizzativa di fig.2 consiste in un blocco portante 2 dotato di una linea di divisione E disposta nel piano di mezzeria trasversale e di due linee di divisione F sagomate ad L a racchiudere due porzioni angolari uguali tra loro.

La quarta forma realizzativa di fig.4 differisce dalla precedente solo per gli incastri su due lati contrapposti, pertanto entrambe prevedono le stesse suddivisioni iu due semiblocchi 2a, 4a (lungo la linea E) dai quali sono asportabili porzioni angolari 2b, 4b (lungo le linee F).

Si noti che in pratica una linea F corrisponde alla combinazione di una linea C ed una linea C’ nella prima e terza forma realizzativa sopra illustrate, con la differenza che la linea F si estende con continuità tra due lati adiacenti poiché racchiude una superficie minore di un quarto di blocco. Vale a dire, la linea F non richiede la presenza di una zona di unione in corrispoudeuza dell’angolo tra C e C’, come nel caso precedente, poiché la porzione che essa racchiude è abbastanza piccola da esseré adeguatamente sostenuta dai setti delle pareti perimetrali.

Tuttavia, è possibile anche nel blocco 1 o 3 unire le linee C e/o le linee C’ in un’unica linea di divisione longitudinale e/o trasversale, rispettivamente. Volendo si può addirittura avere una “croce” di divisione con linee C, C’ che si estendono tra i lati contrapposti del blocco 1 o 3. Viceversa nel blocco 2 o 4 è possibile dividere la linea E e/o le linee F in due linee separate da una zona di unione.

Una prima applicazione di un blocco portante 2 è illustrata in fig.5 con riferimento all’inserimento di un infisso M nello spessore della muratura portante. A tale scopo, ciascuno dei due blocchi 2 tra i quali è inserito l’infisso M viene sagomato opportunamente mediante asportazione di una porzione angolare 2b. In questo caso, il blocco 2 non viene diviso trasversalmente lungo la linea E né viene asportata l’altra porzione angolare.

Al contrario, in una seconda applicazione illustrata in fig.6 lo stesso inserimento dell’infisso M è ottenuto utilizzando un unico blocco portante 2 completamente suddiviso. In tale applicazione, il blocco 2 viene dapprima suddiviso nei due semiblocchi 2a per ridurre la distanza tra due blocchi normali N, poi la porzione angolare 2b viene rimossa da ciascuno dei due semiblocchi 2a. Risulta quindi evidente come una situazione, che avrebbe normalmente richiesto un oneroso adattamento eli due blocchi tradizionali viene facilmente risolta con un unico blocco secondo la presente invenzione.

Come accennato in precedenza le linee di divisione sono vantaggiosamente ricavate direttamente durante la trafilatura, ma se si desidera evitare che si estendano su tutta l’altezza H del blocco sarebbe pure possibile ricavarle successivamente con una profondità minore (ma comunque prima della essiccazione e cottura).

È chiaro che le forme realizzative del blocco .portante secondo l'invenzione sopra descritte ed illustrate costituiscono solo esempi suscettibili di numerose variazioni. In particolare, le linee di divisione del blocco possono essere in numero qualsiasi e disposte in qualsiasi posizione in modo da consentirne la suddivisione secondo qualunque forma desiderata.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI l. Blocco portante (1, 2, 3, 4) per strutture edilizie caratterizzato dal fatto di essere dotato di una o più linee di divisione (C, C’, E, F) ricavate nella sua altezza (H) ed atte a consentire una facile suddivisione di detto blocco portante in due o più porzioni (la, lb, le, ld; 2a, 2b; 3a, 3b, 3c, 3d; 4a. 4b).
2. 2. Blocco portante (1, 2, 3, 4) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato clal fatto che dette una o più linee di divisione (C, C’, E, F) si estendono dalle adiacenze di una prima parete perimetrale alle adiacenze di una seconda parete perimetrale opposta oppure adiacente alla prima.
3. 3. Blocco portante (1, 2, 3, 4) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che dette una o più linee di divisione (C, C’, E) sono disposte in un piano dì mezzeria longitudinale o trasversale di detto blocco.
4. 4. Blocco poitante (1, 3) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che le linee di divisione (C, C’) sono interrotte da una zona di unioue.
5. 5. Blocco portante (1, 2, 3, 4) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette linee di divisione (C, C’, E, F) si estendono su tutta l’altezza (H) del blocco.
6. 6. Blocco portante (2, 4) secondo mia o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette linee di divisione (F) sono sagomate ad L in modo da consentire Tasportazione di porzioni angolari (2b, 4b) del blocco.