ITMI980451A1 - Platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria particolarmente per macchine per la - Google Patents

Platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria particolarmente per macchine per la

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ITMI980451A1
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Francesco Lonati
Ettore Lonati
Fausto Lonati
Tiberio Lonati
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Lonati Spa
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Description

D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria, particolarmente per macchine per la produzione di manufatti tubolari chiusi in corrispondenza di un'estremità longitudinale.
Sono note macchine circolari monocilindriche per calzetteria o maglieria che sono in grado di eseguire la chiusura di una estremità longitudinale del manufatto tubolare di maglia durante la sua produzione.
Tali macchine sono generalmente dotate di un semiplatorello che è disposto superiormente al cilindro degli aghi della macchina in sovrapposizione ad una metà del cilindro degli aghi e che è ribaltabile, sostanzialmente secondo un angolo di 180°, attorno ad un asse diametrale del cilindro degli aghi per essere affacciato ad una metà del cilindro degli aghi, oppure all'altra metà del cilindro degli aghi.
All'interno del semiplatorello è definita una pluralità di doppie scanalature radiali all'interno di ciascuna delle quali sono disposti due o più uncini con estremità sagomate a gancio e contrapposte. Gli uncini di ciascuna doppia scanalatura sono azionabili individualmente per operare l'aggancio delle boccole formate dagli aghi di una metà del cilindro degli aghi e per operare il loro trattenimento, all'interno delle estremità sagomate a gancio, durante il ribaltamento del semiplatorello attorno all'asse diametrale. Successivamente al ribaltamento, gli uncini vengono azionati nuovamente ih modo da operare il rilascio delle boccole precedentemente trattenute che vengono agganciate dagli aghi dell'altra metà del cilindro degli aghi.
A seguito del trasferimento delle boccole formate da una metà del cilindro degli aghi agli aghi dell'altra metà del cilindro degli aghi, viene eseguita la chiusura di una estremità longitudinale del manufatto tubolare prodotto dalla macchina circolare per maglieria o calzetteria.
Gli uncini utilizzati in queste macchine sono generalmente rigidi e presentano un tallone che sporge superiormente dal semiplatorello ed un tallone che sporge inferiormente dal semiplatorello. Superiormente al piatorello sono inoltre disposte delle camme che definiscono percorsi per questi talloni in modo tale da provocare lo spostamento coordinato degli uncini in direzione radiale rispetto all'asse del cilindro degli aghi per attuare l'aggancio oppure il rilascio delle boccole di maglia.
Questi tipi di uncini sono inoltre provvisti, generalmente, in prossimità della loro estremità sagomata a gancio, di una piegatura per definire, tra i due uncini disposti internamente ad una stessa doppia scanalatura, uno spazio che è attraversabile dall'ago del cilindro degli aghi che deve prendere le boccole di maglia portate dagli uncini del semiplatorello successivamente al suo ribaltamento attorno all'asse diametrale.
L'impiego di questo tipo di uncini ha evidenziato problemi per quanto riguarda la cessione delle boccole dagli uncini agli aghi in quanto lo spazio tra i due uncini che portano una stessa boccola non è sempre sufficiente a garantire un perfetto inserimento dell'ago tra i due uncini, particolarmente nelle macchine di elevata finezza. Inoltre, la sagomatura degli uncini in prossimità della punta limita il loro rientro nelle relative scanalature del platorello creando intralcio nella zona di lavoro degli aghi del cilindro degli aghi.
Un altro inconveniente derivante dall'impiego di questo tipo di uncini è rappresentato dal fatto che, essendo le estremità a gancio dei due uncini sempre affiancate a ridosso una dell'altra, si possono verificare indesiderate interferenze con la boccola di maglia agganciata durante il movimento di un uncino relativamente all'altro
Altri tipi di macchine utilizzano, per l'esecuzione di manufatti con estremità longitudinale chiusa, un platorello suddiviso in due metà, delle quali una prima metà risulta ribaltabile inferiormente all'altra metà del platorello per operare il trasferimento delle boccole dagli aghi di una metà del cilindro degli aghi agli aghi dell'altra metà del cilindro degli aghi. Un esempio di questo tipo di macchine è illustrato nella domanda di brevetto MI96A-000789, depositata il 22 aprile 1996, della stessa Richiedente .
Queste macchine, oltre a poter eseguire manufatti chiusi in corrispondenza di un'estremità longitudinale, possono eseguire anche le lavorazioni tipiche di macchine dotate di cilindro degli aghi e platorello, come ad esempio l'esecuzione di zone a doppio spessore, come in corrispondenza della zona del polsino delle calze.
Anche queste macchine utilizzano generalmente due uncini del platorello per operare l'aggancio e il trasferimento di ciascuna boccola di maglia con i problemi più sopra esposti in riferimento a macchine dotate di semiplatorello.
Nella domanda di brevetto N. MI96A-001272 della stessa Richiedente, depositata il 21 giugno 1996, viene descritto un uncino che è provvisto di un organo a lamina elastica il quale è associato ad una faccia laterale del corpo dell'uncino e che presenta una sua estremità sagomata a gancio ed affacciata in contrapposizione all'estremità a gancio del corpo dell'uncino. Tra l'organo a lamina e il corpo dell'uncino è definito un passaggio che è atto ad essere attraversato da un ago del cilindro della macchina per maglieria o calzetteria e l'estremità a gancio dell'organo a lamina è flessibile elasticamente in avvicinamento e in allontanamento rispetto al corpo dell'uncino rispettivamente per chiudere l'estremità a gancio del corpo dell'uncino e per consentire lo sfilamento dell'ago, inserito attraverso il passaggio citato, in direzione dell'estremità a gancio del corpo dell'uncino.
Il corpo dell'uncino è inoltre dotato di un tallone che sporge superiormente dal semiplatorello o platorello e di un tallone che sporge inferiormente dal semiplatorello o platorello. I due talloni dell'uncino sono impegnabili con camme affacciate superiormente al platorello, o semiplatorello, per comandare lo spostamento dell'uncino lungo una direzione radiale al cilindro degli aghi per operare l'aggancio e il rilascio delle boccole, in modo analogo a quanto già descritto.
Questo tipo di uncino semplifica notevolmente l'esecuzione delle camme di azionamento affacciate superiormente al platorello e la flessibilità elastica della lamina consente di lasciare un passaggio sufficientemente ampio per l'ago senza limitare il rientro dell'uncino nella relativa scanalatura del platorello, però denota l'inconveniente di ostacolare il caricamento ed il rilascio delle boccole, sia quando viene utilizzato per il trasferimento delle boccole che quando viene utilizzato come un uncino di tipo tradizionale e cioè per eseguire zone a doppio spessore in corrispondenza di porzioni del manufatto tubolare in formazione, come ad esempio nell'esecuzione del polsino di calze.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti realizzando un platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria in grado di assicurare un'elevata precisione sìa nel caricamento delle boccole che nel loro rilascio .
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un platorello o un semiplatorello nel quale le camme di azionamento degli uncini risultino strutturalmente semplici.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un platorello per macchine circolari monocilindriche che possa essere utilizzato sia per operare il trasferimento delle boccole di maglia da una metà del cilindro degli aghi all'altra metà del cilindro degli aghi che per eseguire lavorazioni che richiedono l'impiego contemporaneo sia degli aghi del cilindro degli aghi che degli uncini del platorello, come ad esempio per l'esecuzione di zone a doppio spessore, come il polsino delle calze.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria, particolarmente per macchine per la produzione di manufatti tubolari chiusi in corrispondenza di un'estremità longitudinale, comprendente un corpo del platorello o semiplatorello a conformazione sostanzialmente discoidale o semidiscoidale e con definite, su una sua faccia, una pluralità di scanalature radiali alloggienti scorrevolmente ciascuna una coppia di uncini, rispettivamente un primo uncino ed un secondo uncino, affiancati e presentanti le loro estremità, rivolte dalla parte opposta rispetto all'asse di detto corpo, sagomate a gancio e contrapposte, caratterizzato dal fatto che almeno detto primo uncino presenta almeno la sua porzione, prossima all'estremità sagomata a gancio, flessibile in avvicinamento o in allontanamento a detto secondo uncino, ciascun uncino di detta coppia di uncini presentando inoltre almeno un tallone sporgente dalla relativa scanalatura radiale di detto corpo ed impegnabile da mezzi di azionamento affacciati ad una faccia di detto corpo per lo spostamento di detta coppia di uncini lungo la relativa scanalatura radiale e di detto primo uncino rispetto al secondo uncino, un fianco di dette scanalature radiali definendo un appoggio laterale per detta porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino per la sua flessione in avvicinamento al secondo uncino a seguito dello spostamento di detto primo uncino in direzione dell'asse di detto corpo per l'azione di detti mezzi di azionamento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del platorello o semiplatorello secondo il trovato, illustrato, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni in cui:
la figura 1 illustra schematicamente un platorello secondo il trovato visto in pianta dall'alto, nel quale, per semplicità, si sono rappresentate le scanalature limitatamente ad una metà del platorello, mentre nell'altra metà si è rappresentata indicativamente una sola scanalatura e si sono rappresentate alcune coppie di uncini con, in sovrapposizione, le camme per il loro azionamento,-la figura 2 illustra una coppia di uncini del platorello secondo il trovato in vista prospettica ingrandita,-la figura 3 è una sezione della figura 2 eseguita lungo l'asse III-III;
le figure da 4 a 13 illustrano schematicamente una porzione ribaltabile del platorello, sezionata secondo un piano radiale, in diverse situazioni operative degli uncini rappresentati in trasparenza.
Per semplicità di descrizione, il trovato viene ora descritto con riferimento alle figure citate che riguardano un platorello 1 dotato di una porzione 2 ribaltabile attorno ad un asse diametrale 3 rispetto alla porzione 4, non ribaltabile, fermo restando che guanto viene ora descritto è applicabile anche ad un semiplatorello costituito semplicemente dalla porzione 2.
Con riferimento alle figure citate, il platorello secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende un corpo del platorello, a conformazione sostanzialmente discoidale, con definite, su una sua faccia, una pluralità di scanalature radiali 5 che alloggiano, in modo scorrevole, ciascuna una coppia di uncini G e 7 affiancati uno all'altro, rispettivamente un primo uncino 6 ed un secondo uncino 7.
Il corpo del platorello è composto dalla porzione 4 non ribaltabile che è solidale al cilindro degli aghi della macchina, non illustrato per semplicità, nella rotazione attorno al suo asse che coincide con l'asse 8 del platorello e dalla porzione 2, a conformazione sostanzialmente semidiscoidale, che è ribaltabile attorno all'asse diametrale 3 per essere affacciata superiormente ad una metà del cilindro degli aghi oppure all'altra metà del cilindro degli aghi sottostante.
Gli uncini 6 e 7 presentano ciascuno un corpo a lamina disposto in un piano radiale del corpo del platorello e le loro estremità 6a e 7a, rivolte dalla parte opposta rispetto all'asse 8 del platorello, sono sagomate a gancio e contrapposte.
Almeno il primo uncino 6 presenta almeno una sua porzione 6b, prossima all'estremità 6a sagomata a gancio, flessibile in avvicinamento o in allontanamento al secondo uncino 7.
Ciascun uncino 6, 7 presenta, inoltre, almeno un tallone che sporge dalla relativa scanalatura radiale 5 del corpo 2 del platorello e che è impegnabile da mezzi di azionamento che sono affacciati ad una faccia del corpo del platorello per provocare lo spostamento della coppia di uncini 6 e 7 lungo la relativa scanalatura radiale 5 e del primo uncino 6 rispetto al secondo uncino 7, o viceversa, della stessa coppia di uncini 6 e 7.
Un fianco Sa delle scanalature radiali 5 definisce un appoggio laterale per la porzione elasticamente flessibile 6b del primo uncino 6 per la sua flessione in avvicinamento al secondo uncino 7 della stessa coppia di uncini G e 7 a seguito dello spostamento dell'uncino 6 con la porzione elasticamente flessibile Gb in direzione dell'asse 8 del corpo del platorello per azione dei mezzi di azionamento citati.
Più particolarmente, la porzione elasticamente flessibile Gb dell'uncino 6 presenta, opportunamente, uno spessore ridotto rispetto alla restante parte del corpo dell'uncino 6 in modo tale da incrementare la flessibilità elastica dell'uncino 6 in corrispondenza di tale porzione 6b.
L'uncino 6 presenta, inoltre, due talloni, rispettivamente un tallone superiore 20 che sporge superiormente dal corpo del platorello ed un tallone inferiore 21 che sporge inferiormente dal corpo del platorello attraverso un'apposita apertura 22 definita sul fondo delle scanalature 5.
In modo analogo, l'uncino 7 presenta un tallone superiore 23 che sporge superiormente dal corpo del platorello ed un tallone inferiore 24 che sporge inferiormente dal corpo del platorello attraverso l'apertura 22.
La punta dell'estremità 7a sagomata a gancio dell'uncino 7 presenta, sul suo lato rivolto verso l'uncino 6, uno smanco 25 per alloggiare la punta dell'estremità 6a sagomata a gancio dell'uncino 6 a seguito della flessione elastica della porzione 6b dell'uncino 6 in avvicinamento all 'uncino 7.
In assenza di forze agenti sulla porzione 6b dell'uncino 6, tale porzione 6b presenta uno sviluppo arcuato con concavità rivolta verso il fianco dell'uncino 7 in modo tale da definire, tra gli uncini 6 e 7, nella zona della porzione 6b, uno spazio che può essere attraversato agevolmente da un ago del cilindro degli aghi per prelevare la boccola di maglia portata dagli uncini 6 e 7, come meglio apparirà in seguito.
Inoltre, sempre per agevolare l'inserimento dell'ago tra gli uncini 6 e 7, l'uncino 7 presenta, suo suo fianco che è rivolto verso la porzione elasticamente flessibile 6b dell'uncino 6, uno smanco 26.
I mezzi di azionamento degli uncini 6 e 7 comprendono camme di azionamento che sono affacciate ad una faccia del corpo 2 del platorello e che definiscono percorsi impegnabili dai talloni degli uncini 6 e 7 a seguito della rotazione del corpo 2 del platorello attorno all'asse 8 relativamente alle camme.
Più particolarmente, come illustrato nella figura 1, è prevista una camma di rientro 30 la quale presenta un profilo 30a che è inclinato rispetto ad un piano radiale passante per l'asse 8 e che è impegnabile con i talloni degli uncini 6 e 7 in modo tale da provocare il loro moto, lungo la relativa scanalatura 5, in direzione dell'asse 8.
Le camme di azionamento comprendono una camma di estrazione 31 la quale presenta un profilo 31a che è inclinato rispetto ad un piano radiale passante per l'asse 8, dalla parte opposta rispetto all'inclinazione del profilo 30a della camma 30, e che è impegnabile con i talloni degli uncini 6 e 7 per provocare il loro spostamento, all'interno della relativa scanalatura 5, in direzione opposta rispetto all'asse 8.
I mezzi di azionamento comprendono inoltre due camme reciprocamente affacciate 32 e 33 le quali definiscono tra loro un passaggio 34 che è impegnabile dai talloni degli uncini 6 e 7 per provocare uno spostamento limitato degli uncini 6 e 7 in direzione dell'asse 8.
I mezzi di azionamento comprendono inoltre una camma ad anello 36 che sviluppa attorno all'asse 8 e che delimita lo spostamento degli uncini 67 in direzione opposta all'asse 8. Tale camma ad anello 36, nella zona della camma di estrazione 31 presenta uno smanco per consentire il movimento. imposto dalla stessa camma di estrazione 31, degli uncini 6 e 7 in direzione opposta rispetto all'asse 8.
Nela zona compresa tra la camma 31 e la camma 30, è prevista una ulteriore camma 37 la quale è affacciata al profilo 36a della camma 36 e che ha la funzione di limitare lo spostamento degli uncini 6 e 7 in direzione dell'asse 8.
E' da notare che le camme 30, 31, 32, 33 sono mobili a comando parallelamente all'asse del cilindro degli aghi, coincidente con l'asse 8, ad esempio per mezzo di attuatori pneumatici, meccanici o elettromeccanici, per poter essere portate da una posizione operativa nella quale interferiscono con i talloni degli uncini 6 e 7, ad una posizione inoperativa nella quale non interferiscono con i talloni degli uncini, mentre le camme 36 e 37 sono fisse e quindi sono sempre in posizione atta ad interferire con i talloni degli uncini 6 e 7.
I talloni superiori 20 e 23 degli uncini 6 e 7 ed i talloni inferiori 21 e 24 degli uncini 6 e 7 sono selettivamente impegnabilì con le camme che costituiscono i mezzi di azionamento a seconda che la porzione 7 o semiplatorello venga o no ribaltata attorno all'asse diametrale 3.
Inoltre, i talloni del primo uncino 6 sono affiancati in parziale sovrapposizione con i talloni del secondo uncino 7 della stessa coppia di uncini 6 e 7 ed i talloni del primo uncino 6 presentano zone a sviluppo diversificato, lungo una direzione radiale del corpo del platorello, rispetto a corrispondenti zone dei talloni del secondo uncino 7 per ottenere uno spostamento diversificato del primo uncino 6 rispetto allo spostamento del secondo lincino 7, o viceversa, per mezzo delle camme che costituiscono i mezzi di azionamento degli uncini.
Più particolarmente, i talloni 23 e 24 del secondo uncino 7 presentano, nella zona impegnabile dalle camme citate, una porzione operativa 23a e 24a ad ingombro sostanzialmente costante lungo una direzione radiale del corpo del platorello. I talloni 20 e 21 del primo uncino presentano: una prima porzione 40, 41 situata in zona intermedia del loro sviluppo, sovrapponibile lateralmente alla zona operativa 23a, 24a dei talloni 23 e 24 del secondo uncino, una seconda porzione 42, 43 con una sporgenza in direzione dell'asse 8 del corpo del platorello rispetto alla prima porzione 40, 41 ed una terza porzione 44, 45 con uno smanco, rispetto alla prima porzione 40, 41, sul lato rivolto dalla parte opposta rispetto all'asse 8 del corpo del platorello.
Le camme, che costituiscono i mezzi di azionamento degli uncini, sono impegnabili con il lato della porzione operativa 23a, 24a dei talloni 23 e 24 del secondo uncino 7 rivolto verso l'asse 8 del corpo del platorello e/o con il lato rivolto dalla parte opposta all'asse 8; una parte di queste camme è impegnabile con la prima porzione 40, 41, un'altra parte con la sporgenza della seconda porzione 42, 43 e un'ulteriore parte con lo smanco della terza porzione 44, 45 dei talloni 20 e 21 del primo uncino 6 per produrre uno spostamento del primo uncino 6 solidalmente con il secondo uncino 7 o diversificato rispetto allo spostamento del secondo uncino 7, come meglio apparirà in seguito.
Il funzionamento del platorello o semiplatorello secondo il trovato è il seguente.
Nell'esecuzione di un manufatto tubolare chiuso in corrispondenza di una sua estremità longitudinale, ad esempio secondo il procedimento oggetto della domanda di brevetto n. MI95A-001674, gli uncini 6 e 7 subiscono l'azione della camma 31, in posizione operativa, che provoca il loro spostamento in direzione opposta rispetto all'asse 8 portandoli a fuoriuscire con la loro estremità 6a e 7a dalla porzione 2 del platorello (figure 1 e 4) . La camma 31 agisce sul lato dei talloni 20 e 23 rivolto verso l'asse 8 e quindi contatta contemporaneamente la porzione 42 del tallone del primo uncino 6 e il lato del tallone 23 del secondo uncino 7 rivolto verso l'asse 8. A seguito di questo fatto, la punta 6a del primo uncino 6 viene affiancata alla punta 7a del secondo uncicno 7. In questa posizione, la porzione 6b, essendo estratta dalla relativa scanalatura radiale 5 del platorello, è distanziata lateralmente dal secondo uncino 7.
Successivamente, i talloni 20 e 23 si impegnano con il profilo 36a e con la camma 37. Il profilo 36a agisce sul lato della porzione 23a del secondo uncino 7 rivolto verso l'esterno, e cioè dalla parte opposta rispetto all'asse 8, e sul lato rivolto verso l'esterno della porzione 40 del tallone del primo uncino 6 provocando un parziale rientro degli uncini 6 e 7 nel platorello, mentre la camma 37 si impegna sul lato opposto dei talloni, però superiormente alla porzione 42 del tallone 20 del primo uncino 6. Per tale motivo, l'uncino 6 subisce uno spostamento, in direzione dell'asse 8, maggiore rispetto a quello dell'uncino 7 e la sua punta 6a viene arretrata rispetto alla punta 7a del secondo uncino 7, come illustrato nelle figure 1 e 5. In questa posizione, la punta 7a del secondo uncino 7 può ricevere il filo tra le boccole che vengono formate dagli aghi di una metà del cilindro degli aghi e cioè la metà del cilindro degli aghi che si trova sotto la porzione 2 del platorello.
Dopo la discesa degli aghi per la formazione delle boccole di maglia, i talloni superiori degli uncini 6 e 7 transitano nel passaggio 34 tra le camme 32 e 33, portate in posizione operativa, come illustrato nelle figure 1 e 6. Per il fatto che la camma 33 si impegna con il lato dei talloni rivolto verso l'esterno in corrispondenza della porzione 44 e la camma 32 si impegna con il lato opposto dei talloni nella zona della porzione 42, i due uncini 6 e 7 vengono portati a rientrare parzialmente nella relativa scanalatura 5, però l'uncino 6 rientra in misura leggermente minore rispetto all'uncino 7. La porzione 6b del primo uncino 6 si impegna con il fianco 5a della relativa scanalatura 5ed inizia a flettersi in avvicinamento al secondo uncino 7 appoggiandosi con la punta 6a nello smanco 25.
Successivamente, i talloni degli uncini 6 e 7 si impegnano con il profilo 30a della camma 30, portata in posizione operativa, che provoca un ulteriore rientro degli uncini nelle scanalature 5. A seguito di questo fatto, la porzione 6b dell’uncino 6, scorrendo lungo il fianco 5a della relativa scanalatura 5 si flette ulteriormente in avvicinamento all'uncino 7 con la sua punta nello smanco 25, come illustrato nella figura 7. In queste condizioni, le boccole di maglia sono saldamente trattenute tra le estremità a gancio 6a e 7a degli uncini 6 e 7.
La porzione 2 viene quindi ribaltata attorno all'asse diametrale 3 e, mediante una rotazione parziale della stessa porzione 2 rispetto alla porzione 4 attorno all'asse 8, come descritto nella domanda dì brevetto MI96A-000789, viene affiancata, ribaltata, alla porzione 4.
A questo punto, i talloni 21 e 24 degli uncini 6 e 7 si impegnano con la camma 31, in posizione operativa, che sposta nuovamente gli uncini verso l'esterno del platorello provocando anche l'allontanamento della porzione 6b dal fianco dell'uncino 7 in modo tale che un ago del cilindro possa entrare nello spazio tra gli uncini 6 e 7, come illustrato nella fagura 8.
Successivamente, i talloni 21 e 24 degli uncini 6 e 7 passano tra la camma 37 e il profilo 36a della camma ad anello 36 che provocano lo spostamento degli uncini 6 e 7 verso l'asse 8. In questo caso l'uncino 6 viene spostato in direzione dell'asse 8 in misura maggiore rispetto all'uncino 7 in quanto la camma 37 si impegna superiormente alla porzione 43 del tallone del primo uncino 6 (figura 9}; la punta 6a del primo uncino 6 risulta così arretrata rispetto alla punta 7a del secondo uncino 7.
In questo modo, la boccola di maglia viene ceduta all'ago del cilindro degli aghi precedentemente inserito tra gli uncini 6 e 7.
I talloni degli uncini 6 e 7 si impegnano quindi con la camma 30, in posizione operativa, che provoca il rientro degli uncini 6 e 7 nelle scanalature 5 predisponendo la porzione 2 per il successivo ribaltamento attorno all'asse 3, come illustrato nella figura 10.
La macchina continua quindi la lavorazione del manufatto in modo di per sè noto.
Qualora il platorello venga utilizzato come un platorello tradizionale, per ottenere l'aggancio delle boccole formate dagli aghi del cilindro degli aghi, gli uncini 6 e 7 vengono spostati verso l'esterno del platorello utilizzando la camma 31 e quindi verso l'asse 8 utilizzando le camme 37 e 36, come illustrato nelle figure 1 e 11. E' da notare che, in questa posizione, la punta 6a dell'uncino 6 è leggermente arretrata rispetto alla punta 7a dell'uncino 7 e quindi non ostacola la presa del filo da parte dell'uncino 7.
Successivamente , i talloni superiori degli uncini 6 e 7 transitano nel passaggio 34 delle camme 32 e 33, in posizione operativa, che provocano lo spostamento degli uncini 6 e 7 verso l'asse 8 con flessione elastica della porzione 6b verso il secondo uncino 7. La punta 6a del primo uncino 6 si impegna nello smanco 25 della punta 7a del secondo uncino 7 ed il filo agganciato dagli uncini 7 viene saldamente bloccato su questi dagli uncini 6 che si avvicinano con la loro punta 6a alla punta 7a degli uncini 7 chiudendola, come illustrato nelle figure 1 e 12.
Lo scarico successivo delle boccole di maglia viene eseguito mediante il rientro degli uncini 6 e 7 nella relativa scanalatura 5 operato dalla camma 30, portata in posizione operativa, come illustrato nella figura 13.
E' da notare che, anche in questa posizione, analogamente alla posizione illustrata nella figura 11, la punta 6a del primo lincino 6 è arretrata rispetto alla punta 7a del secondo uncino 7 e quindi non ostacola minimamente lo scarico della boccola ottenendo così, per l'uncino 7, un comportamento come un uncino singolo di tipo tradizionale.
Si è in pratica constatato come il platorello o semi-platorello secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto assicura un'elevata precisione sia nell'aggancio delle boccole che nel loro rilascio durante il trasferimento delle boccole da una metà del cilindro degli aghi all'altra metà del cilindro degli aghi pur con l'impiego di camme di azionamento strutturalmente semplici.
Un ulteriore vantaggio del trovato, nella forma di esecuzione come platorello con una porzione ribaltabile attorno ad un asse diametrale, è quello di poter essere utilizzato sia per operare il trasferimento delle boccole di maglia da una metà del cilindro degli aghi all'altra metà del cilindro degli aghi che per eseguire lavorazioni che richiedono l'impiego contemporaneo sia degli aghi del cilindro degli aghi che degli uncini del platorello, come ad esempio per l'esecuzione di zone a doppio spessore, come il polsino delle calze.
Il platorello o semiplatorello, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo,- inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria, particolarmente per macchine per la produzione di manufatti tubolari chiusi in corrispondenza di un'estremità longitudinale, comprendente un corpo del platorello o semiplatorello a conformazione sostanzialmente discoidale o semidiscoidale e con definite, su una sua faccia, una pluralità di scanalature radiali alloggianti scorrevolmente ciascuna una coppia di uncini, rispettivamente un primo uncino ed un secondo uncino, affiancati e presentanti le loro estremità, rivolte dalla parte opposta rispetto all'asse di detto corpo, sagomate a gancio e contrapposte, caratterizzato dal fatto che almeno detto primo uncino presenta almeno la sua porzione, prossima all'estremità sagomata a gancio, flessibile in avvicinamento o in allontanamento a detto secondo uncino, ciascun uncino di detta coppia di uncini presentando inoltre almeno un tallone sporgente dalla relativa scanalatura radiale di detto corpo ed impegnabile da mezzi di azionamento affacciati ad una faccia di detto corpo per lo spostamento di detta coppia di uncini lungo la relativa scanalatura radiale e di detto primo uncino rispetto al secondo uncino, un fianco di dette scanalature radiali definendo un appoggio laterale per detta porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino per la sua flessione in avvicinamento al secondo uncino a seguito dello spostamento di detto primo uncino in direzione dell'asse di detto corpo per l'azione di detti mezzi di azionamento.
  2. 2. Platorello o semiplatorello, secondo la rivendicazione l, caratterizzato dal fatto che detti uncini presentano ciascuno un corpo a lamina disposto in un piano radiale del corpo del platorello o semiplatorello.
  3. 3. Platorello o semiplatorello, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino presenta uno spessore inferiore rispetto alla restante parte di detto primo uncino.
  4. 4. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la punta dell'estremità sagomata a gancio di detto secondo uncino presenta, sul suo lato rivolto verso detto primo uncino, uno smanco per l'alloggiamento della punta dell'estremità sagomata a gancio di detto primo uncino a seguito della flessione elastica di detta porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino in avvicinamento a detto secondo uncino.
  5. 5. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino, in assenza di forze agenti su di essa, presenta uno sviluppo arcuato con concavità rivolta verso un fianco del secondo uncino.
  6. 6. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo uncino presenta, sul suo fianco rivolto verso detta porzione elasticamente flessibile di detto primo uncino, uno smanco per il passaggio di un ago del cilindro degli aghi della macchina per maglieria o calzetteria equipaggiata con il platorello o semiplatorello.
  7. 7. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono camme di azionamento affacciate ad una faccia di detto corpo del platorello o semiplatorello e definenti percorsi impegnabili dai talloni di detti uncini, detti percorsi essendo sagomati per provocare uno spostamento di detti uncini lungo una direzione radiale del corpo del platorello o semiplatorello.
  8. 8. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti uncini presentano ciascuno un tallone superiore sporgente da una faccia del corpo del platorello o semiplatorello ed un tallone inferiore sporgente dalla faccia opposta del corpo del platorello o semiplatorello.
  9. 9. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che una porzione del corpo del platorello o il corpo del semiplatorello è ribaltabile attorno ad un asse diametrale del platorello o semiplatorello.
  10. 10 . Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i talloni di detta coppia di uncini sono affiancati in parziale sovrapposizione, i talloni di detto primo uncino presentando zone a sviluppo diversificato lungo una direzione radiale del corpo del platorello o semiplatorello rispetto a corrispondenti zone dei talloni del secondo uncino per uno spostamento, lungo la relativa scanalatura radiale, diversificato di detto primo uncino rispetto a detto secondo uncino, o viceversa, mediante dette camme.
  11. 11. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i talloni di detto secondo uncino presentano, nella zona impegnabile da dette camme, una porzione operativa ad ingombro sostanzialmente costante lungo una direzione radiale del corpo del platorello o semiplatorello e dal fatto che i talloni di detto primo uncino presentano: una prima porzione, situata in zona intermedia del loro sviluppo, sovrapponibile lateralmente a detta zona operativa dei talloni di detto secondo uncino, una seconda porzione con una sporgenza in direzione dell'asse di detto corpo del platorello o semiplatorello rispetto a detta prima porzione ed una terza porzione con uno smanco, rispetto detta prima porzione, sul lato rivolto dalla parte opposta rispetto all'asse di detto corpo del platorello, dette camme essendo impegnabili con il lato della porzione operativa dei talloni di detto secondo uncino rivolto verso l'asse di detto corpo del platorello o semiplatorello e/o con il lato rivolto dalla parte opposta a detto asse, parte di dette camme essendo impegnabile con detta prima porzione e/o con detta sporgenza di detta seconda porzione e/o con detto smanco di detta terza porzione dei talloni detto primo uncino per produrre uno spostamento di detto primo uncino solidalmente con detto secondo uncino o diversificato rispetto aIlo spostamento di detto secondo uncino.
  12. 12. Platorello o semiplatorello, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto tallone superiore e detto tallone inferiore sono selettivamente impegnabili con dette camme a seguito del ribaltamento di detta porzione del corpo del platorello o di detto corpo del semiplatorello attorno a detto asse diametrale.
  13. 13. Platorello o semiplatorello per macchine circolari monocilindriche per maglieria o calzetteria, particolarmente per macchine per la produzione di manufatti tubolari chiusi in corrispondenza di un'estremità longitudinale, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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