ITMI950330A1 - Dispositivo proiettore di uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti autolivellante a gravita' per la proiezione di una o - Google Patents

Abstract

Trattasi di un dispositivo proiettore di uno o più fasci piani di raggi laser divergenti, autolivellante a gravità per la proiezione di una o più rette orizzontali e/o verticali su corpi del tipo parete o simile.

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:

"DISPOSITIVO PROIETTORE DI UNO 0 PIU' FASCI PIANI DI RAGGI LASER DIVERGENTI, AUTOLIVELLANTE A GRAVITA', PER LA PROIEZIONE DI UNA O PIU' RETTE ORIZZONTALI E/0 VERTICALI SU CORPI DEL TIPO PARETE O SIMILI".

D E S C R I Z I O N E

Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo proiettore di uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti, autolivellante a gravita', per la proiezione di una o piu' rette orizzontali o verticali su corpi del tipo parete o simili.

Sono noti dispositivi per la proiezione di raggi laser su corpi, ad esempio pareti, nei quali il proiettore di raggi laser e' montato su un equipaggio mobile autolivellante per gravita', in modo tale che il raggio laser emesso venga a trovarsi, in condizioni di equilibrio dell'equipaggio mobile, in un piano perfettamente orizzontale o lungo una linea retta verticale.

Questi tipi di dispositivi sono generalmente in grado di proiettare, su una parete, un solo punto luminoso derivante appunto dall'interferenza del raggio laser emesso con la parete.

Una seconda categoria di dispositivi in commercio prevede la rotazione del raggio laser orizzontale attorno ad un asse verticale mediante un rotore applicato ad un prisma o pentaprisma che devia il 90' il raggio laser verticale proveniente da un diodo laser.

Questi tipi non sono però autolivellanti in quanto la verticalità del raggio principale emesso dal generatore è ottenuta mediante viti di regolazione che posizionano lo strumento con riferimento ad apposite fiale di precisione orizzontali o verticali ad esso incorporate, oppure sono autolivellanti solo entro una piccola frazione di grado (ad es. ± 5‘), dovendosi comunque sempre eseguire un prelivellamento manuale abbastanza preciso per portare lo strumento entro il campo d'azione dell'autolivellamento.

La rotazione veloce del raggio comporta l'effetto di generare un piano su 360' e conseguentemente una retta orizzontale o verticale nell'interferenza di detto piano con un corpo tipo parete.

La lunghezza d'onda del raggio laser rotante può essere nel campo visibile o invisibile: in quest'ultimo caso la linea retta è individuata da un ricettore sensibile alla variazione dell'energia luminosa che lo colpisce, che segnala in modo luminoso od acustico quando il piano generato dal raggio rotante è parallelo o coincidente con un segmento fisso marcato sul ricettore stesso.

Una terza categoria di dispositivi in commercio prevede invece la proiezione di un raggio laser verticale pulsante ed invisibile, emesso da un diodo posto verticalmente, che investendo un cono a superficie speculare sospeso a gravità diffonde su 360" un piano di raggi laser invisibili pulsanti ed orizzontali, che vengono captati da un ricettore sensibile del tipo sopra descritto.

Anche in questo caso 1*autolivellamento è limitato ad una piccola frazione di grado; inoltre il raggio non è visibile e quindi è sempre indispensabile disporre di un ricettore di rilievo.

L'utilizzo di un raggio solo visibile, oltre ad essere di impiego meno immediato, talvolta risulta essere meno pratico, non consentendo ad esempio d'effettuare verifiche istantanee di livellamento di punti inaccessibili all'operatore (si pensi ad esempio al caso di un livellamento di più punti, alcuni dei quali situati al di là di una cancellata, in proprietà altrui non accessibile), cosa invece sempre possibile usando raggi visibili.

Un limite riscontrabile nei dispositivi di questo genere, attualmente in commercio, e' rappresentato dalla necessità di ricorrere comunque ad un preventivo prelivellamento e dalla impossibilita' di proiettare anche contemporaneamente piu' piani di luce laser in modo tale da ottenere sulla parete colpita una o piu' linee rette perfettamente orizzontali e/o verticali orientabili a seconda delle esigenze.

Allo stato attuale della tecnica non risulta ancora realizzato quello che potrebbe essere l'apparecchio ottimale, consistente in un dispositivo veramente autolivellante, cioè funzionante senza alcuna messa a punto preliminare, in grado di proiettare contemporaneamente su tutti i 360<* >piani completi di raggi laser orizzontali e verticali visibili continui e fermi in modo da costituire vere e proprie rette di tracciatura o di squadratura ottica, che renderebbero addirittura superflue tracciature tradizionali con matite o gesso.

Le soluzioni conosciute già richiamate, di dispositivi solo parzialmente autolivellanti con raggi laser rotanti orizzontali che, ribaltati di 90" creano anche piani verticali oppure di dispositivi pure parzialmente autolivellanti a raggi laser invisibili diffusi orizzontalmente su 360" da un cono rappresentano risposte valide ma parziali al problema.

Il presente trovato si propone di risolvere più completamente il problema, riuscendo a proiettare con estrema semplicità e precisione fasci piani di raggi laser visibili e continui sufficientemente divergenti (ad esempio non limitativo con una divergenza di 90"-100") orizzontali e verticali anche contemporaneamente, in modo da coprire un ampio settore dell'angolo giro, emessi da un dispositivo veramente autolivellante perchè funzionante per gravità senza regolazione preventiva anche su un piano inclinato, in grado inoltre di ruotare in maniera manuale o automatizzata attorno ad un asse verticale in modo da orientare il settore di fasci piani proiettati in una qualunque direzione.

Questa soluzione consente di proiettare istantaneamente ed anche contemporaneamente rette luminose orizzontali e verticali di lunghezza variabile al variare della distanza del dispositivo della parete.

Tutto questo utilizzando pur sempre diodi di piccola potenza, nel rispetto delle norme sulla sicurezza della vista (classe 2), in uno strumento portatile di piccolo ingombro e peso modesto.

Solo in situazioni d'impiego particolare (esempio in esterno ed in piena luce, o comunque sulle lunghe distanze, ove il raggio visibile tende a non essere più visibile all'occhio umano, neppure con appositi occhiali), è previsto l'utilizzo di raggi pulsanti visibili (o anche invisibili) che emessi dal diodo laser, in posizione d'equilibrio generano fasci piani e pulsanti di raggi divergenti orizzontali e/o verticali tali da essere intercettati dall'apposito ricettore del tipo già citato.

Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del presente trovato e' quello di realizzare un dispositivo che consenta di orientare nello spazio, a seconda delle esigenze, uno o piu* fasci di raggi piani adeguatamente divergenti, in un piano verticale e/o orizzontale.

Un altro scopo del trovato e' quello di realizzare un dispositivo che sia veramente autolivellante, nel senso che possa funzionare senza alcuna regolazione preliminare, semplicemente posandolo su un piano solo molto approssimativamente orizzontale (es. ± 10°) e che consenta quindi ad un solo operatore anche non esperto di proiettare linee perfettamente orizzontali e/o verticali indipendentemente dalla giacitura del piano di appoggio del dispositivo.

Il compito sopra esposto, nonché' gli scopi accennati ed altri che, eventualmente, potranno apparire meglio evidenziati in seguito, vengono conseguiti da un dispositivo proiettore di uno o piu’ fasci piani di raggi laser divergenti, autolivellante a gravita', per la proiezione di una o piu' rette orizzontali o verticali su corpi del tipo parete o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura provvista di un basamento supportante un equipaggio mobile autolivellante per gravita' ed almeno un proiettore di raggio laser montato su detto equipaggio mobile e provvisto di una lente o gruppo ottico atto a trasformare il raggio laser emesso da detto proiettore in un fascio piano di raggi divergenti e giacenti in un piano orizzontale o verticale per la proiezione di almeno una retta giacente in un piano perfettamente orizzontale o verticale.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo proiettore di uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti, che costituisce l'oggetto del presente Brevetto di Invenzione, risulteranno maggiormente evidenziati dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del dispositivo medesimo, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli allegati disegni, in cui:

la figura 1 illustra il dispositivo in una prima forma di esecuzione, rappresentato in alzato laterale e parzialmente sezionato;

la figura 2 illustra la sezione di un particolare della figura 1 eseguita lungo l'asse II-II;

la figura 3 e<1 >una sezione schematica della figura 1 eseguita lungo l'asse Ili-Ili.

la figura 4 illustra schematicamente un particolare del basamento del dispositivo rappresentato nella figura 1;

la figura 5 illustra una seconda forma di esecuzione del dispositivo in oggetto, rappresentata in modo analogo alla figura 1;

la figura 6 e* una sezione schematica della figura 5 eseguita lungo l'asse IV-IV;

la figura 7 illustra un'altra forma di esecuzione del dispositivo in oggetto, rappresentata in modo analogo alla figura 1;

la figura 8 e' una sezione di un particolare del dispositivo rappresentato nella figura 7, eseguita lungo l’asse VIII-VIII;

la figura 9 illustra un'ulteriore forma di esecuzione del dispositivo secondo il trovato, rappresentato in modo analogo alla figura 1;

la figura 10 e' una sezione schematica della figura 9 eseguita lungo l'asse X-X;

la figura 11 e' un possibile schema ottico del dispositivo rappresentato nella figura 9;

la figura 12 illustra schematicamente un particolare della figura 11 in una sezione eseguita lungo l'asse XII-XII;

la figura 13 illustra un'altra forma di esecuzione del dispositivo in oggetto, rappresentato in alzato laterale e parzialmente sezionato;

la figura 14 e' una sezione schematica della figura 13 eseguita lungo l'asse XIV-XIV;

la figura 15 e' una sezione di un particolare della figura 13 eseguita lungo l'asse XV-XV;

la figura 16 illustra un possibile schema ottico del dispositivo rappresentato nella figura 13;

la figura 17 e' una sezione schematica della figura 16 eseguita lungo l’asse XV1I-XVI1.

Con particolare riferimento ai simboli numerici delle figure citate, il dispositivo in oggetto, comprendente una struttura di supporto con un basamento costituito da una base 1 la quale e' provvista di piedi di appoggio 2 che sono eventualmente costituìti da viti che si impegnano entro sedi filettate definite nella base 1 e che sono vantaggiosamente registrabili in altezza, in modo tale da consentire un posizionamento preliminare in altezza del dispositivo su un piano di appoggio, in modo da proiettare il fascio di raggi alla quota desiderata.

Dalla base 1 sì erge una porzione superiore 3, a struttura sostanzialmente tubolare, che e' supportata dalla base 1, mediante l'interposizione di un cuscinetto 4, in modo girevole attorno ad un asse verticale 5.

In questo modo, la porzione superiore 3 può' essere ruotata, relativamente alla base 1, attorno all'asse verticale 5 e la porzione superiore 3 presenta, in prossimità della sua estremità inferiore, una pluralità di tacche 6 che sono riscontrabili da un indice 7, definito sulla faccia superiore della base 1, in modo tale che la variazione di orientamento della porzione superiore 3, attorno all'asse 5 possa essere effettuata in modo estremamente preciso e controllato.

All'interno della porzione superiore 3 e' supportato un equipaggio mobile autolivellante 8 che può' oscillare, relativamente alla porzione superiore 3, attorno a due assi orizzontali 9 e 10, sostanziaimente complanari e perpendicolari tra loro che si intersecano, preferibilmente, in corrispondenza dell'asse 5.

Piu' in particolare, l’equipaggio mobile 8 e' montato su un perno 11, il cui asse coincide con l'asse 10, che e' supportato, in modo girevole attorno a tale asse, mediante l'interposizione di cuscinetti 12, da un blocchetto 13 il quale, a sua volta, e* supportato, mediante l'interposizione di cuscinetti 141 15, da una coppia di perni 16a e 16b fissati alla porzione superiore 3 e con assi coincidenti con l'asse 9.

L'equipaggio mobile 8 e' provvisto, in prossimità della sua estremità inferiore, di una sede filettata 17, il cui asse e' disposto sostanzialmente in orizzontale, all'interno della quale si accoppia un grano 18 che può' essere spostato, mediante avvitamento o svitamento, all'interno della stesse sede filettata 17. Il grano 18 costituisce una massa la cui posizione all'interno della sede filettata 17 consente di variare la posizione del baricentro dell'equipaggio mobile 8.

Il dispositivo in oggetto e' inoltre provvisto di un dispositivo di smorzamento dell'oscillazione di autolivellamento dell'equipaggio mobile

Tale dispositivo di smorzamento comprende una leva 19 che e' infulcrata alla porzione superiore 3 attorno ad un asse 19a che interseca preferibilmente l'asse verticale 5.

La leva 19, attorno all'asse 19a, presenta una porzione eccentrica 20 che e' suscettibile di agire, attraverso una ulteriore levetta 21, contro l'estremità inferiore dell 'equipaggio mobile 8, in modo tale da provocare uno smorzamento della sua oscillazione.

La leva 19 fuoriesce da una apertura 22, appositamente definita sulla superficie laterale della porzione superiore 3, ed e' mantenuta in condizioni di riposo da una molletta 24.

Come illustrato in particolare nella figura 1, sull'equipaggio mobile 8 e' disposto almeno un proiettore 25, atto ad emettere un raggio laser, che e' equipaggiato con un gruppo ottico o lente 26 che trasforma il raggio laser emesso dal proiettore 25 in un fascio piano 30 di raggi divergenti che giacciono in uno stesso piano orizzontale.

Il proiettore 25 con il gruppo ottico o lente 26 sono montati in un cannotto 29 che e' supportato, in modo registrabile attorno al suo asse che coincide con il raggio laser emesso, all'interno di un blocchetto 27.

La registrazione della posizione del proiettore 25 e del relativo gruppo ottico o lente 26, viene ottenuta mediante una coppia di viti 28a e 28b.

Il proiettore 25 può* essere costituito, ad esempio, da un diodo laser di sufficiente potenza, alimentato a batterie posizionate nel corpo 3 oppure tramite un raddrizzatore collegato alla rete esterna, con raggio collimato e, a seconda delle esigenze, potrà emettere un raggio laser continuo, oppure pulsante, con una lunghezza d'onda appartenente al campo delle radiazioni visibili, oppure con una lunghezza d'onda appartenente al campo delle radiazioni non visibili all'occhio umano.

Grazie all'effetto di autolivellamento dell'equipaggio mobile 8, per ottenere la proiezione di un fascio di raggi divergenti in un piano perfettamente orizzontale non e' necessario che il piano sul quale viene posizionato il dispositivo sia perfettamente orizzontale ma e' tollerata un'inclinazione sostanzialmente di piu' o meno 10<*>, o anche maggiore, dipendendo solo dalla larghezza del diametro interno del corpo 3, e cioè dello spazio a disposizione dell'equipaggio mobile per posizionarsi in equilibrio, senza interferire con la parete interna del corpo 3.

Per ottenere che il fascio piano di raggi laser divergenti giaccia, in condizioni di equilibrio, su un piano perfettamente orizzontale, vengono sfruttate, in fase di montaggio, le due possibilità di regolazione offerte dal grano 18 e dalle viti 28a e 28b.

Piu' particolarmente, tramite le due viti 28a e 28b si ruota il cannotto 29 attorno al suo asse in modo che il fascio piano di raggi laser divergenti generato 30 venga posizionato in maniera tale da non intersecare la linea dell'orizzonte o comunque una qualunque linea orizzontale di riferimento. L'orizzontalità del fascio piano di raggi divergenti viene ottenuta posizionando adeguatamente il grano 18 che con la sua massa fa assumere all'equipaggio mobile 8 l'assetto desiderato.

Come illustrato in particolare nella figura 5, il proiettore 25 potrà essere orientato internamente al blocchetto 27 in modo tale da emettere un fascio 31 di raggi divergenti giacenti in un piano verticale.

In questo caso, per ottenere la perfetta verticalità del fascio 31 di raggi e' necessaria una sola regolazione, in fase di montaggio, che viene eseguita agendo opportunamente sulle viti 28a e 28b per provocare la rotazione del cannotto 29 attorno al suo asse fino ad ottenere, nelle condizioni di quiete dell'equipaggio mobile 8, la proiezione di un fascio di raggi in un piano perfettamente verticale, anche ruotando la porzione superiore 3 attorno all'asse 5.

Secondo l'ulteriore variante illustrata nella figura 7, il proiettore di raggio laser 25 con il relativo gruppo ottico o lente 26, potrà anche essere disposto in corrispondenza dell'estremità superiore dell'equipaggio mobile 8 ed erogare un fascio 32 di raggi laser giacenti in un piano verticale.

il piano verticale potrà essere comunque orientato sfruttando la possibilità di rotazione della porzione superiore 3 attorno all'asse 5.

Allo stesso modo, l'orientamento del fascio di raggi orizzontale o verticale, come illustrato nelle figure 1 e 5, potrà essere variato sfruttando la possibilità di rotazione della porzione superiore 3 attorno all'asse 5.

Secondo la variante di esecuzione illustrata nella figura 9, sull'equipaggio mobile 8 potranno essere montati anche due proiettori 41 e 42, con relative lenti o gruppi ottici, in modo tale da proiettare due fasci di raggi divergenti, giacenti rispettivamente in un piano verticale e in un piano orizzontale, ottenendo la proiezione, su una parete opporturiamente distanziata dal dispositivo, di una linea perfettamente verticale e di una linea perfettamente orizzontale che si intersecano tra loro a croce.

La posizione dei proiettori 41 e 42 con relative lenti o gruppi ottici, potrà essere registrata, in fase di montaggio dei proiettori sull'equipaggio mobile 8, in modo tale da assicurare la perfetta orizzontalità e verticalità dei fasci di raggi.

Piu' particolarmente, agendo sulle viti di regolazione 28a e 28b del proiettore 42 si orienta il fascio 34 in modo tale che non intersechi la linea dell'orizzonte o comunque una qualunque linea orizzontale di riferimento. L'orizzontalità del fascio 34 viene ottenuta posizionando adeguatamente il grano 19.

Per ottenere dal proiettore 41 un fascio 33 giacente in un piano verticale basta agire solamente sulla copia di viti 28a e 28b del proiettore 41 sino a far passare il fascio 33 per la linea di un filo a piombo .

La particolare disposizione dei proiettori 41 e 42 consente di ottenere, utilizzando emettitori laser di uguale potenza, la proiezione su una parete di una croce avente bracci di lunghezza sostanzialmente uguale .

I due fasci di raggi divergenti, rispettivamente orizzontale e verticale, potranno essere generati da due emettitori indipendenti tra loro, oppure, come illustrato in particolare nella figura 11, potranno essere generati da un solo emettitore 50 il quale emette un raggio laser 41 che, mediante un sistema ottico, costituito ad esempio da uno specchio semiriflettente o prisma, o pentaprisma 52, viene sdoppiato in due raggi 53 e 54. Lungo il percorso del raggio 54 e' disposto un ulteriore prisma o pentaprisma, o specchio riflettente 55 che devia il raggio 54 in modo tale da portarlo, preferibilmente, parallelamente al raggio 53.

Lungo il percorso dei raggi 53 e 54 sono disposti gruppi ottici o lenti 55 e 56 che trasformano i raggi 53 e 54 rispettivamente in un fascio 57 di raggi laser piani divergenti verticale e in un fascio 58 di raggi laser piani divergenti orizzontale che corrispondono ai fasci 33 e 34.

Come rappresentato in particolare nella figura 13, si possono prevedere anche tre proiettori 61, 62, 63 con relativi gruppi ottici o lenti, in modo tale da proiettare rispettivamente un fascio 64 di raggi laser divergenti orizzontale, un fascio 65 di raggi laser divergenti giacente in un piano verticale ed intersecante perpendicolarmente il fascio 64 di raggi laser emesso dal proiettore 61, nonché* un terzo fascio 66 di raggi laser giacente ancora in un piano verticale ma emesso superiormente al dispositivo.

Anche in questo caso, i proiettori con gruppi ottici possono essere costituiti da emettitori indipendenti tra loro, oppure, come illustrato in particolare nella figura 16, può' essere previsto un unico emettitore 70 che emette un raggio laser 71, che mediante un sistema ottico costituito ad esempio da uno specchio semiriflettente 72, o prisma, o pentaprisma, viene sdoppiato in tre raggi, rispettivamente 73, 74e 75.

Sul percorso del raggio 74 e' inoltre disposto uno specchio riflettente 76, o prisma, o pentaprisma che devia il raggio 74 in modo tale da portarlo preferibilmente in una posizione sostanzialmente parallela al raggio 73.

Lungo il percorso del raggio 74 cosi' deviato, nonché' lungo il percorso del raggio 73, sono disposti rispettivi gruppi ottici 77 e 78 che generano fasci di raggi laser, giacenti rispettivamente in un piano verticale e in un piano orizzontale, intersecantisi tra loro a croce.

Lungo il percorso del raggio 75, e* montato un ulteriore gruppo ottico 79, o lente, che genera un fascio piano di raggi laser divergenti giacenti in un piano sostanzialmente verticale.

Anche in questo caso, i gruppi ottici 77, 78, 79, potranno essere registrati, in modo girevole attorno ai rispettivi assi, mediante viti di registrazione, in modo analogo a quanto già descritto.

Qualora vengano utilizzati emettitori di raggi laser con lunghezza d'onda appartenente alla gamma di radiazioni non visibili all’occhio umano, sulla parete o comunque sulla superficie destinata a ricevere la proiezione del fascio o fasci di raggi laser piani divergenti, dovrà essere disposto un apposito ricettore di per se' noto e di cui si omette la descrizione, sensibile alle variazioni dell'energia luminosa che lo colpisce, in grado di segnalare in modo acustico o luminoso quando il fascio piano di raggi divergenti intercettato e' parallelo o coincidente con una linea fissa predeterminata sul ricettore stesso.

In questo caso, i raggi laser invisibili emessi debbono essere anche pulsanti. La pulsazione potrebbe essere generata, ad esempio, da un apposito circuito elettronico interposto tra il diodo laser e la sua fonte di alimentazione.

La possibilità di interporre tra il diodo laser e la sua fonte di alimentazione un circuito elettronico capace di trasformare, all'occorrenza mediante un interruttore, fasci piani di raggi laser visibili da continui in pulsanti, rende adatto uno stesso dispositivo a soddisfare tutte le esigenze di impiego possibili, potendo funzionare sia in ambiente interno come proiettore autolivellante di segmenti orizzontali e verticali continui {cioè fissi per l'occhio umano) sia in ambiente esterno dove il ricettore sensibile rende possibile l'individuazione dei piani pulsanti di raggi laser orizzontali e verticali non più visibili all'occhio umano.

Nelle forme di esecuzione che prevedono l'impiego di piu' emettitori di raggi laser, come ad esempio nelle forme di esecuzione illustrate nelle figure 9 e 13, si potranno prevedere interruttori per disattivare uno o piu' di tali emettitori quando non e' richiesto il loro impiego.

Per completezza descrittiva occorre dire che gli elementi comuni alle varie forme di esecuzione sono stati contrassegnati, nelle figure, con gli stessi numeri di riferimento.

Da quanto descritto in precedenza e dall'analisi delle varie figure dei disegni allegati risulta evidente come il trovato raggiunga pienamente gli scopi proposti.

In particolare, si desidera sottolineare il fatto che viene messo a disposizione un dispositivo veramente autolivellante che consente di proiettare uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti, visibili o invisibili, continui o pulsanti, giacenti in un piano orizzontale e/o in un piano verticale, con la possibilità di variare l'orientamento di tali fasci di raggi attorno ad un asse verticale, rendendo particolarmente semplice ed agevole ad un solo operatore anche inesperto la tracciatura anche contemporanea di segmenti di riferimento perfettamente orizzontali e/o verticali, eventualmente intersecantisi perpendicolarmente sulla parrete o comunque sulla superficie sulla quale tali fasci vengono proiettati, il tutto anche senza disporre di un piano di appoggio perfettamente orizzontale e senza ricorrere ad alcuna rotazione del raggio laser attorno ad un asse verticale od orizzontale ma disponendo sempre di un fascio laser piano divergente orizzontale e/o verticale, che a seconda dei casi prospettati può essere continuo e visibile (particolarmente adatto in ambiente interno) oppure pulsante visibile o invisibile (adatto in araoiente esterno o sulle grandi distanze) con l'ausilio ìi un apposito ricettore sensibile.

Ovviamente tale dispositivo e' stato precedentemente descritto ed illustrato a puro titolo di esempio indicativo, ma non limitativo, ed al solo scopo di dimostrazione della pratica attuabilità e delle caratteristiche generali della presente invenzione

quelle varianti e modifiche alla portata di un esperto del ramo e suscettibili di rientrare nell'ambito dei concetti innovativi sopra esposti.

Claims (18)

1. R IV E ND ICA Z IO N I 1. Dispositivo proiettore di uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti, autolivellante a gravità per la proiezione di una o piu* rette orizzontali e/o verticali su corpi del tipo parete o simili, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura provvista di un basamento supportante un equipaggio mobile autolivellante per gravità ed almeno un proiettore di raggio laser alimentato a batteria o tramite raddrizzatore collegato alla rete esterna, montato su detto equipaggio mobile e provvisto di una lente o gruppo ottico atto a trasformare il raggio laser emesso da detto proiettore in un fascio piano di raggi adeguatamente divergenti e giacenti in un piano orizzontale o verticale per la proiezione di almeno una retta giacente in un piano perfettamente orizzontale o verticale.
2. 2. Dispositivo, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un proiettore comprende un emettitore continuo di un raggio laser collimato.
3. 3. Dispositivo, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un proiettore comprende un emettitore pulsante di un raggio laser collimato.
4. 4. Dispositivo, come ad una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il raggio laser continuo può essere trasformato all'occorrenza in pulsante tramite l'azionamento di un interrutore che attiva un idoneo circuito elettronico interposto tra il diodo laser e la sua fonte di alimentazione.
5. 5. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto proiettore e' atto ad emettere una radiazione laser nel campo delle radiazioni visibili all'occhio umano.
6. 6. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto proiettore e' atto ad emettere una radiazione laser nel campo delle radiazioni invisibili all'occhio umano.
7. 7. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto basamento comprende una base provvista di piedi di appoggio ed una porzione superiore ergentesi da detta base e supportante detto equipaggio mobile, detta porzione superiore essendo girevole relativamente a detta base attorno ad un asse verticale.
8. 8. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto equipaggio mobile e' supportato da detta porzione suequipaggio mobile e<1 >supportato da detta porzione superiore in modo oscillabile attorno a due assi orizzontali perpendicolari tra loro.
9. 9. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto equipaggio mobile comprende una massa a posizione registrabile lungo un asse sostanzialmente orizzontale per variare la posizione del baricentro di detto equipaggio mobile.
10. 10. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un proiettore di raggio laser e la relativa lente o gruppo ottico sono registrabili relativamente a detto equipaggio mobile attorno ad un asse coincidente con l'asse del raggio laser emesso.
11. 11. Dispositivo, come ad una o piu* rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di smorzamento della oscillazione di autolivellamento di detto equipaggio mobile.
12. 12. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo ricettore, posizionabile sul corpo colpito da detto fascio piano di raggi divergenti, sensibile alle variazioni dell'energia luminosa che lo colpisce e in grado di segnalare, in modo luminoso o acustico, quando il fascio piano orizzontale e/o verticale intercettato e' parallelo o coincidente con una linea fissa predeterminata sul dispositivo ricettore stesso.
13. 13. Dispositivo, come ad una o piu’ rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due proiettori di raggi laser, ciascuno equipaggiato con una lente o gruppo ottico, atti a generare due fasci piani di raggi divergenti, rispettivamente uno verticale ed uno orizzontale, intersecantesi a croce.
14. 14. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere tre proiettori di raggi laser, ciascuno equipaggiato con una lente o gruppo ottico, atti a generare due fasci piani di raggi divergenti, rispettivamente uno verticale e uno orizzontale, intersecantisi a croce, ed un terzo fascio di raggi divergenti verticale.
15. 15. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti due proiettori di raggi laser comprendono: un emettitore di un raggio laser collimato, un sistema ottico sdoppiente detto raggio laser collimato in due raggi laser preferibilmente paralleli e due gruppi ottici o lenti atti a trasformare i due raggi laser in due fasci piani di raggi divergenti giacenti rispettivamente in un piano verticale e in un piano orizzontale.
16. 16. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti tre proiettori di raggi laser comprendono: un emettitore di un raggio laser collimato, un sistema ottico suddividente detto raggio laser collimato in tre raggi laser dei quali due preferibilmente paralleli tra loro ed un terzo raggio laser perpendicolare ai primi due, lungo detti tre raggi laser essendo disposti gruppi ottici o lenti atti a trasformare i tre raggi laser emessi in tre fasci piani di raggi divergenti giacenti rispettivamente in un piano verticale e in un piano orizzontale intersecantisi e in un terzo fascio divergente giacente in un piano verticale.
17. 17. Dispositivo, come ad una o piu' rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere interruttori azionabili a comando per disattivare parte di detti emettitori di raggi laser collimati.
18. 18. Dispositivo proiettore di uno o piu' fasci piani di raggi laser divergenti autolivellante a gravità per la proiezione di una o piu' rette orizzontali o verticali su corpi del tipo parete o simile, come ad una o piu* rivendicazioni precedenti, il tutto, in sostanza, come piu' ampiamente descritto ed illustrato per gli scopi specificati.