ITMI20100328U1 - Veicolo sanitario - Google Patents

Veicolo sanitario

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ITMI20100328U1
ITMI20100328U1 ITMI20100328U ITMI20100328U1 IT MI20100328 U1 ITMI20100328 U1 IT MI20100328U1 IT MI20100328 U ITMI20100328 U IT MI20100328U IT MI20100328 U1 ITMI20100328 U1 IT MI20100328U1
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compartment
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Deanna Chantal Guigard
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Deanna Chantal Guigard
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G3/00Ambulance aspects of vehicles; Vehicles with special provisions for transporting patients or disabled persons, or their personal conveyances, e.g. for facilitating access of, or for loading, wheelchairs
    • A61G3/001Vehicles provided with medical equipment to perform operations or examinations
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITA' avente per titolo
"VEICOLO SANITARIO"
Il presente trovato si riferisce ad un veicolo sanitario.
Il veicolo secondo il trovato trova particolare applicazione nell'assistenza domiciliare di pazienti malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA).
La SLA è una malattia neuro degenerativa, conosciuta anche con il nome di "malattia del motoneurone", "malattia di Charcot" o "malattia di Lou Gehrig".
Per fornire in maniera più precisa il quadro in cui l'invenzione si colloca, si riportano qui di seguito alcuni dati relativi alla malattia in questione.
L'incidenza è di circa 2 casi su 100.000 con età di insorgenza media fra 50 e 80 anni. In Lombardia risultavano circa 1000 pazienti SLA nel 2009, di cui quasi 300 nelle provincie di Milano, Como e Lecco (con un aumento complessivo di 75-100 nuovi casi/anno).
Se si escludono i casi a prognosi rapidamente infausta e le morti improvvise (8-10 %), a 3-4 anni è vivo il 50 % dei pazienti mentre a 10 anni il 10 % circa.
Il peggioramento è progressivo ed attualmente non esistono cure.
Le cause della malattia non sono stata ancora accertata; vi è ancora grande incertezza in merito.
La malattia, a secondo dell'esordio, può provocare difficoltà nel parlare, nel deglutire, nella respirazione (sintomo progressivamente rilevante è la dispnea) e alterazione dei muscoli fino alla paralisi completa.
Pertanto si assiste ad una progressiva perdita di autonomia e di capacità di comunicare, sino all'isolamento quasi completo del paziente.
Tuttavia, la mente e la capacità intellettiva del malato rimangono sostanzialmente inalterate.
Si definisce quindi un contesto in cui un elevato numero di cittadini, direttamente o indirettamente, sono interessati dalla malattia e dalle conseguenze che la stessa provoca.
È evidente la gravità e la complessità crescenti degli aspetti assistenziali che ne derivano.
Spesso i costi per il malato e per la sua famiglia divengono insostenibili, proprio alla luce della totale mancanza di autonomia, anche per i gesti più semplici, dei soggetti colpiti dalla malattia.
In aggiunta all'aspetto economico, sicuramente di gestione estremamente difficoltosa, si rileva generalmente offerta di assistenza domiciliare deficitaria, del tutto insufficiente ed inadeguata per le reali esigenze del malato e della famiglia.
La situazione è ulteriormente difficoltosa dal fatto che, in virtù della molteplicità delle funzioni fisiche e biologiche dell'individuo compromesse dalla malattia, il paziente stesso necessita dell'assistenza di diversi specialisti .
Alla luce di quanto sopra, è chiaro come un paziente cronico presenti con frequenza problemi complessi e articolati, che incidono in modo significativo sulla qualità della sua vita e dei familiari. Per questi ultimi si rende quindi necessaria l'organizzazione di un'assistenza integrata tra i trattamenti eseguibili a domicilio e quelli che richiedono necessariamente un'ospedalizzazione . Spesso la famiglia sceglie la domiciliazione e non l'istituzionalizzazione, anche nei frangenti cin cui è necessario gestire patologie complesse, che richiedono assistenza continuativa e l'utilizzo di supporto tecnologico per la sopravvivenza (p.e. ventilazione meccanica).
Scopo del trovato è quindi fornire un veicolo sanitario in grado di assistere, al proprio domicilio, malati di SLA, pazienti in coma, pazienti che hanno subito emorragie cerebrali, ecc.
In particolare scopo del trovato è mettere a disposizione un veicolo sanitario che possa fornire a particolari tipologie di pazienti un supporto specialistico singolo oppure multidisciplinare, evitando ricoveri impropri e disagi, sia ai pazienti stessi che ai familiari.
Ciò presenta conseguenze estremamente positive anche dal punto di vista economico, dal momento il paziente ha la possibilità di evitare i costi diretti relativi al ricovero, ed i vari costi indiretti ad esso associati. Ulteriore scopo del trovato è fornire un veicolo sanitario che permetta di erogare un servizio in grado di favorire la deospedalizzazione dei pazienti cronici, e di ridurre la "dipendenza" dai vari centri.
Un altro scopo del trovato è fornire un veicolo sanitario in grado di gestire a livello sostanzialmente domiciliare le riacutizzazioni a cui i pazienti possono essere soggetti, riducendo così il numero complessivo di richieste in emergenza/urgenza con ricovero ospedaliero certo.
Un altro scopo del trovato è fornire un veicolo sanitario in grado di essere inserito in un servizio che possa consentire una diminuzione del numero complessivo dei ricoveri/anno (con evidenti ripercussioni favorevoli in termini di comfort e di gestione economica).
Un altro scopo del trovato è fornire un veicolo sanitario che possa facilitare l'adattamento al ventilatore presso il domicilio del paziente.
Un altro scopo del trovato è fornire un veicolo sanitario che possa permettere una rapida domiciliazione di paziente ad alta intensità assistenziale, ed in particolare pazienti ventilatore-dipendenti che altrimenti resterebbero ricoverati a tempo indeterminato .
Questi ed altri scopi ancora sono sostanzialmente raggiunti da un veicolo sanitario secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, e non esclusiva, del trovato.
Tale descrizione è fornita qui di seguito con riferimento alle unite figure, anch'esse aventi scopo puramente esemplificativo e pertanto non limitativo, in cui :
- la figura 1 mostra schematicamente una vista laterale, da lato sinistro, del veicolo sanitario secondo il presente trovato;
- la figura la mostra schematicamente la medesima vista laterale di figura 1, in cui il veicolo si trova in una differente configurazione operativa;
- la figura 2 mostra schematicamente una vista laterale, da lato sinistro, del veicolo sanitario secondo il presente trovato;
la figura 3 mostra schematicamente una sezione parziale secondo la traccia III-III del veicolo di figura 1;
- la figura 4 mostra schematicamente una vista in pianta del veicolo di figura 1 e 2;
- la figura 4a mostra schematicamente la medesima vista in pianta di figura 4, in cui il veicolo si trova in una differente configurazione operativa;
la figura 5 mostra schematicamente una vista in pianta, dal basso, di un elemento strutturale del veicolo in accordo con il trovato;
la figura 6 mostra schematicamente una vista in pianta, dall'alto, dell'elemento strutturale di figura 5 .
Con riferimento alle unite figure, con 1 è stato complessivamente indicato il veicolo sanitario in accordo con il trovato.
Il veicolo sanitario 1, come sopra accennato, è vantaggiosamente utilizzato per l'assistenza in loco, cioè sostanzialmente domiciliare, di paziente soggetti a patologie fortemente debilitanti, come per esempio SLA, gravi disfunzioni respiratorie, coma, emorragie cerebrali, disabilità complessa, di pazienti in ventilazione non invasiva o invasiva o in ossigenoterapia, ecc.
Il veicolo 1 (figure 1, la, 2, 4, 4a) è un veicolo motorizzato, sostanzialmente simile ad un furgone.
La motorizzazione può essere di qualunque natura. Vantaggiosamente, la tipologia del motore e le caratteristiche prestazionali di quest'ultimo saranno scelte anche in funzione del carico che dovrà essere trasportato. Nella descrizione che segue sarà possibile apprezzare quali potranno essere i componenti di tale carico.
Il veicolo 1 comprende innanzitutto una struttura di supporto e movimentazione 2 che, come detto, può essere analoga a quella di un convenzionale veicolo per autotrasporti.
Il veicolo 1 comprende inoltre un vano operativo 3, in cui è vantaggiosamente alloggiata la strumentazione necessaria all'operatività sanitaria.
A titolo esemplificativo, il vano operativo 3 può avere una conformazione sostanzialmente parallelepipeda. Il volume può essere ad esempio sostanzialmente pari a circa 20 m<3>.
Preferibilmente, nel vano operativo 3 è alloggiato un lettino visite ("lettino visite" nelle figure 1 e la), sul quale può essere disteso il paziente durante il trattamento ricevuto nel veicolo sanitario 1.
Il lettino visite può essere amovibilmente appoggiato su una superficie di base o superficie di fondo del vano operativo 3; in particolare il lettino visite può essere provvisto di una pluralità di rotelle, montate alla base del lettino visite medesimo, per consentire una movimentazione dello stesso. Tale movimentazione risulta utile, a titolo esemplificativo, per lo spostamento del paziente dal proprio domicilio all'interno del vano operativo 3.
Preferibilmente, nel vano operativo 3 è previsto un lettino da notte ("lettino da notte" nelle figure 1 e 1a).
In maggiore dettaglio, la figura 1 mostra il lettino da notte in una configurazione non-operativa, nella quale è posizionato in modo da ridurre l'ingombro occupato. Quando si trova in questa configurazione, il lettino da notte non viene utilizzato.
Preferibilmente, nella configurazione non-operativa, il lettino da notte è disposto in modo che il proprio sviluppo planare sia sostanzialmente parallelo alla paratia che separa il vano operativo 3 dalla cabina di guida .
La figura la mostra invece il medesimo lettino da notte in una configurazione operativa, in cui il lettino è posizionato in modo da poter essere utilizzato.
Preferibilmente, nella configurazione operativa, il lettino da notte è disposto in modo che il proprio sviluppo planare sia trasversale, ed in particolare sostanzialmente perpendicolare, alla citata paratia.
Va notato che le configurazioni non-operativa ed operativa del lettino da notte sono mostrate, rispettivamente, anche nelle figure 4 e 4a. In particolare, nella figura 4 la configurazione nonoperativa è individuata dalla sola dicitura "lettino da notte", mentre nella figura 4a la configurazione operative è individuata dalla dicitura "lettino da notte aperto".
Detta paratia è schematicamente mostrata in figura 3. Nella medesima figura è possibile osservare il lettino da notte che, ad indicarne la modalità di impegno alla paratia, è individuato dalla dicitura "letto a scomparsa basculante". Per maggiore chiarezza, tale dicitura è riportata anche nella figura 2.
Il lettino da notte o letto a scomparsa basculante può risultare utile per consentire riposo, se necessario, ai famigliari del paziente che usufruisce del veicolo 1. In alternativa, il lettino da notte o letto a scomparsa basculante può essere utilizzato dal personale medico qualora dovesse rendersi necessario.
Preferibilmente, all'interno del vano operativo 3 è previsto un sollevapazienti ( "sollevapazienti" nelle figure 1 e 1a).
Questo dispositivo può essere utilizzato per il trasferimento del paziente da una barella, o altro mezzo di trasporto provvisorio per il paziente stesso, al citato lettino visite.
Nella forma di realizzazione preferita, il dispositivo sollevapazienti è impegnato ad uno o più binari fissati alla parete di sommità del vano operativo 3.
In particolare, il dispositivo sollevapazienti è configurato per scorrere lungo tali binari, così da permettere gli spostamenti richiesti all'interno del vano 3.
Come schematicamente mostrato in figura 5, il binario (o i binari) su cui può scorrere il dispositivo sollevapazienti è sostanzialmente parallelo allo sviluppo longitudinale prevalente del vano operativo 3. Nella medesima figura 5 sono altresì mostrati mezzi di illuminazione ("plafoniere") che permettono di avere a disposizione, all'interno del vano operativo, la luce necessaria per svolgere le operazioni richieste.
Preferibilmente, all'interno del vano operativo 3 è posizionata un'apparecchiatura radiografica ("rx" nelle figure 1 e 1a).
L'apparecchiatura radiografica è in grado di effettuare radiografie in loco, in modo da permettere al personale medico di avere a disposizione in maniera sostanzialmente immediata la radiografie necessarie.
In particolare l'apparecchiatura radiografica può essere un'apparecchiatura radiografica multifunzione per l'esecuzione di radiogrammi del torace, di segmenti ossei, ecc.
Il posizionamento dell'apparecchiatura radiografica può essere apprezzato osservando anche la figura 5.
Preferibilmente all'interno del vano operativo 3 sono inoltre predisposti un analizzatore e/o un coagulatone (rispettivamente, "analizzatore" e "coagulatone" nelle figure 1 e 1a).
L'analizzatore consente al personale medico presente di svolgere le analisi chimico/biologiche necessarie per il trattamento del paziente.
Il coagulatone viene vantaggiosamente utilizzato dal personale medico per coadiuvare operazioni di coagulazione .
Preferibilmente, all'interno del vano operativo 3 è previsto un lavello ("lavello" nelle figure 1 e 1a), che può essere vantaggiosamente utilizzato dal personale medico per qualunque necessità.
Al lavello è vantaggiosamente associato un contenitore per la raccolta dell'acqua.
Preferibilmente, sulla sommità del vano operativo 3 è montato un gruppo termico di climatizzazione/riscaldamento ("gruppo clima/risc." nelle figure 1 e 1a).
Per mezzo di tale gruppo termico è possibile mantenere all'interno del vano operativo 3 una temperatura confortevole, vantaggiosa sia per il paziente, sia per il personale medico.
Il posizionamento del gruppo termico può essere apprezzato anche osservando la figura 6.
Preferibilmente, sulla sommità del vano operativo 3 è montata una pluralità di proiettori girevoli (generalmente noti come "sirene" o "lampeggianti"). In particolare, come visibile dalle figure 1, la e 6 sono previsti quattro prioettori girevoli, ciascuno montato in prossimità degli angoli della superficie rettangolare di sommità del vano operativo 3.
Preferibilmente, sulla sommità del vano operativo 3 è montata una pluralità di fari ricerca. In particolare, come visibile dalle figure 1, la e 6 sono previsti due fari ricerca, ciascuno montato in corrispondenza delle estremità longitudinali della superficie rettangolare di sommità del vano operativo 3, in posizione sostanzialmente centrale.
Preferibilmente, sulla sommità del vano operativo 3, è montata una telecamera, in corrispondenza dell'estremità longitudinale della superficie rettangolare di sommità del vano operativo 3 opposta alla cabina di guida. In particolare, la telecamera è montata in posizione sostanzialmente centrale, come schematicamente illustrato in figura 6.
Tale telecamera è vantaggiosamente utilizzata dal guidatore del veicolo sanitario 1, durante la movimentazione dello stesso, ed in particolare nel corso di manovre che richiedono un controllo della presenza di ostacoli in prossimità della parte posteriore del veicolo 1 stesso.
Preferibilmente un generatore elettrico è associato al vano operativo 3, per fornire alimentazione elettrica a tutti i dispositivi/apparecchi utilizzati nel vano operativo stesso.
Il generatore elettrico è indicato come "generatore tec-30" nelle figure 2 e 3.
Preferibilmente, il veicolo 1 è provvisto di una pedana mobile ("pedana elettroidraulica" in figura 5) con funzionalità basculante, montata in corrispondenza dell'estremità posteriore del vano operativo 3. Tale pedana può essere vantaggiosamente impiegata per consentire a pazienti trasportati tramite sedia a rotelle l'accesso al vano operativo 3 stesso.
Tale pedana mobile o piano meccanizzato potrà essere impiegata anche per pazienti trasportati tramite barella .
Il personale medico potrà invece accedere al vano operativo 3 tramite accesso laterale.
Come schematizzato nelle figure 1 e la, il vano operativo può essere provvisto sia di armadiature, vetrine e frigo per la conservazione di presidi e farmaci, sia di ripiani, per ospitare strumentazioni sanitarie .
Vantaggiosamente, tutte le pareti del vano operativo 3 sono ricoperte di uno strato di materiale a base di piombo, in modo da isolare l'ambiente esterno dalle radiazioni emesse durante l'effettuazione di radiografie .
Anche le eventuali finestre saranno realizzate con idoneo materiale, come per esempio vetro piombato antiradiazioni .
Preferibilmente, il veicolo sanitario 1 presenta una connessione elettrica con l'esterno, per supportare o sostituire almeno temporaneamente il citato generatore.
Preferibilmente, il veicolo sanitario 1 presenta una connessione con l'esterno per l'erogazione di acqua potabile all'interno del vano operativo 3.
Preferibilmente, il veicolo sanitario 1 presenta una connessione con l'esterno per la fornitura di ossigeno (02) all'interno del vano operativo 3.
Preferibilmente, il veicolo sanitario 1 è dotato di una connessione radio per scambi di comunicazioni a distanza .
Preferibilmente, il veicolo 1 è provvisto di un sistema televisivo per ricevere programmi televisivi e consentire ai pazienti una fruizione degli stessi.
Nella forma di realizzazione preferita, il veicolo sanitario 1 è provvisto di pannelli solari, in particolare di pannelli fotovoltaici, opportunamente associati ad uno più inverter ed una o più batterie, per l'accumulazione di energia elettrica.
In questo modo il veicolo sanitario 1 può essere per lunghi periodi energeticamente autonomo ed indipendente. Preferibilmente, in aggiunta o in alternativa a quanto sopra, all'interno del vano operativo 3 possono essere previsti uno o più dei seguenti dispositivi o strumenti: Emogas analizzatore ;
Elettrocardiografo ;
Fibrobroncoscopio (visione diretta, esecuzione di broncoaspirazione, revisione di tracheostoma , ecc.);
Fibrogastroscopio (gastroscopie, inserimento o sostituzione PEG, ecc.);
Ecografo addominale;
Ecocardiografo portatile;
Aspiratore elettrico per secrezioni;
Arricchitore/concentratore di ossigeno.
In aggiunta o in alternativa a quanto sopra, il vano operativo può essere attrezzato per l'esecuzione di interventi chirurgici, anche di tipo ambulatoriale (p.e. tracheotomie) .
Vantaggiosamente il vano operativo 3 può essere dotato di una postazione computerizzata, per gestire e controllare uno o più dei dispositivi/strumenti indicati nella presente descrizione.
I dati rilevati possono essere inviati, tramite tale postazione computerizzata, ad elaboratori ad essa collegati tramite connessione remota, così da far pervenire detti dati a personale specializzato in grado di fornire consulenza immediata.
Preferibilmente, i dati vengono criptati prima della trasmissione .
Per mezzo della postazione computerizzata c inoltre possibile archiviare e/o stampare i dati relativi alle prestazioni sanitarie eseguite.
Vantaggiosamente uno o più dei dispositivi/strumenti citati nella presente descrizione sono montati all'interno del vano operativo 3 in maniera amovibile. In questo modo, tali dispositivi/strumenti possono essere facilmente trasportati all'interno del domicilio del paziente, nel caso in cui non sia opportuno o possibile trasportare il paziente stesso all'interno del vano operativo 3.
Il trovato consegue importanti vantaggi.
Infatti, il veicolo sanitario qui descritto e rivendicato permette di fornire servizi comprendenti visite/esami domiciliari periodici, che consentono di analizzare con prefissata frequenza le necessità del paziente e di far fronte alle stesse tramite opportune cure prevenendo l'insorgere di situazioni di emergenza che, evidentemente, possono solo causare disagi, problemi e complicazioni.
Inoltre, la fornitura domiciliare dei citati servizi si ripercuote in maniera estremamente favorevole sulla condizione economica dei pazienti e delle famiglie degli stessi, in considerazione dei costi che continui ricoveri ospedalieri possono provocare.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Veicolo sanitario comprendente: - una struttura di supporto e movimentazione (2); - un vano operativo (3), montato su detta struttura di supporto e movimentazione (3); in cui detto vano operativo (3) è provvisto di uno o più dei seguenti dispositivi/strumenti: un lettino visite; un lettino da notte, basculante tra una configurazione non-operativa a minimo ingombro, ed una configurazione operativa; un dispositivo sollevapazienti, scorrevolmente montato su una parete di sommità di detto vano operativo (3) e predisposto allo spostamento di pazienti all'interno di detto vano operativo (3); un'apparecchiatura radiografica, per lo svolgimento di esami radiologici.
  2. 2. Veicolo sanitario secondo la rivendicazione 1 in cui detto dispositivo sollevapazienti è scorrevolmente impegnato ad uno o più binari fissati a detta parete di sommità, detti uno o più binari essendo disposti secondo una direzione sostanzialmente parallela ad uno sviluppo longitudinale prevalente di detto vano operativo (3).
  3. 3. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto vano operativo (3) è inoltre provvisto di un gruppo termico almeno parzialmente montato sulla parete di sommità di detto vano operativo (3) per una climatizzazione e/o un riscaldamento dell'ambiente interno di detto vano operativo (3).
  4. 4. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre uno o più pannelli solari, preferibilmente pannelli fotovoltaici, per fornire energia elettrica ai dispositivi/strumenti presenti all'interno del vano operativo (3).
  5. 5. Veicolo sanitario secondo la rivendicazione 4 in cui detti pannelli solari sono montati esternamente a detto vano operativo (3) su detta parete di sommità.
  6. 6. Veicolo sanitario secondo la rivendicazione 4 o 5 comprendente inoltre uno o più inverter ed una o più batterie associati a detti uno o più pannelli solari per accumulare l'energia elettrica fornita da questi ultimi.
  7. 7. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto vano operativo (3) è provvisto di una schermatura, preferibilmente ottenuta tramite strati di materiale a base di piombo, per isolare l'ambiente esterno dalle radiazioni generate da detta apparecchiatura radiografica.
  8. 8. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto vano operativo (3) è provvisto di uno o più dei seguenti strumenti /dispositivi: Emogas analizzatore ; Elettrocardiografo; Fibrobroncoscopio (visione diretta, esecuzione di broncoaspirazione, revisione di tracheostoma , ecc.); Fibrogastroscopio (gastro scopie, inserimento o sostituzione PEG, ecc.); Ecografo addominale; Ecocardiografo portatile; Aspiratore elettrico per secrezioni; Arricchitore/concentratore di ossigeno; Analizzatore; Coagulatore ; Lavello, preferibilmente associato ad un contenitore per la raccolta di acqua.
  9. 9. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto vano operativo (3) è inoltre provvisto di un sistema televisivo, configurato per ricevere programmi televisivi e consentire ai pazienti una fruizione degli stessi.
  10. 10. Veicolo sanitario secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto vano operativo (3) è inoltre provvisto di una postazione computerizzata, configurata per svolgere una o più delle seguenti funzioni: gestione e controllo di uno o più di detti strumenti /dispositivi/ apparecchiature ; — - stampa dei dati rilevati; trasmissione remota, preferibilmente a seguito dell'applicazione di un algoritmo di criptografia, dei dati rilevati.
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