ITMI20091552A1 - Dispositivo di sicurezza per ponteggi - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER PONTEGGI.

Si descrive qui di seguito un dispositivo di sicurezza per ponteggi.

Nelle attività lavorative che espongono i lavoratori a rischi di caduta, quali la costruzione e la ristrutturazione degli edifici, è noto utilizzare strutture reticolari metalliche, solitamente munite di impalcati o pedane, meglio note come ponteggi o impalcature.

Si precisa che il termine ponteggi comprende, oltre ai tradizionali ponteggi metallici fissi, anche i cosiddetti ponteggi multi direzionali e i ponteggi sospesi motorizzati.

Una delle maggiori cause di incidenti nei “lavori in quota”, quali i lavori edili, è la caduta accidentale delle persone che operano sui ponteggi.

Per tentare di migliorare la sicurezza de lavoratori è noto corredare i ponteggi di dispositivi di protezione collettiva, quali parapetti e lamiere parapiedi; questa soluzione però non è sufficiente per garantire una adeguata protezione.

Per ridurre ulteriormente i rischi di cadute accidentali dai ponteggi è noto utilizzare anche dispositivi di protezione individuali.

Ad esempio è noto utilizzare cinture o imbracature, indossate dagli operatori edili, vincolate al ponteggio per mezzo di dispositivi anticaduta, quali funi o nastri, preferibilmente associati ad assorbitori di energia.

Negli ultimi anni hanno trovato impiego dispositivi anticaduta che comprendono una fune o un nastro avvolto su un arrotolatore avente la funzione di tensionamento, ritorno della fune (o del nastro) e autobloccaggio.

Questi dispositivi anticaduta sono comunemente noti con il nome di “retrattili” ed essendo noti non saranno ulteriormente descritti.

In condizioni normali i dispositivi anticaduta retrattili riavvolgono o rilasciano la fune a cui è vincolata la cintura o l’imbracatura, a seconda dei movimenti della persona.

In caso di caduta, invece, il dispositivo retrattile blocca la fune o il nastro, analogamente a quanto avviene con le cinture di sicurezza delle automobili.

Solitamente i dispositivi anticaduta, come il dispositivo anticaduta retrattile, sono muniti di due connettori (ad esempio moschettoni o ganci a doppia leva) per il fissaggio del dispositivo stesso rispettivamente all’imbracatura (o alla cintura) e ad un punto di ancoraggio al ponteggio.

Secondo una tecnica nota il punto di ancoraggio del dispositivo anticaduta al ponteggio può essere costituito da una corda od un nastro legato attorno ad un montante (od una traversa) del ponteggio (in prossimità della pedana) in modo da formare un’ansa di ancoraggio per un connettore quale un moschettone o simili.

Questa soluzione presenta alcuni inconvenienti.

Ad esempio in caso di caduta accidentale il dispositivo retrattile, che si trova appoggiato sulla pedana o che addirittura può trovarsi ad una altezza inferiore rispetto alla pedana, può azionarsi con un certo ritardo, aumentando i rischi di infortunio.

Inoltre durante le normali operazioni di lavoro il dispositivo retrattile può essere di ostacolo ai movimenti dell’utilizzatore, soprattutto quando cade dalla pedana.

Obiettivo dell’inventore è quello di risolvere gli inconvenienti della tecnica nota e, in particolare, gli inconvenienti sopra citati.

Questo obiettivo viene conseguito mediante un dispositivo di sicurezza per ponteggi conforme alla rivendicazione 1.

Ulteriori vantaggi possono poi essere conseguiti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.

Una possibile forma di realizzazione del trovato verrà descritta qui di seguito con riferimento alle tavole di disegno allegate in cui:

- La figura 1 è una vista prospettica del dispositivo di sicurezza;

- La figura 2 è una vista prospettica in esploso del medesimo dispositivo di figura 1;

- La figura 2a mostra una variante del dispositivo di figura 2;

- La figura 3 mostra un possibile utilizzo del dispositivo di sicurezza di figura 1;

- La figura 4 mostra un tipo di vite utilizzabile nella variante di figura 2a ed una ganascia del dispositivo di figura 2a; e

- La figura 5 mostra un particolare del dispositivo di figura 2a.

Con riferimento alla tavole di disegno allegate si descrive un dispositivo di sicurezza per ponteggi, comprendente un corpo allungato 1, lungo una direzione di sviluppo X, avente due estremità opposte 11, 12.

Il corpo allungato 1 prevede dei mezzi di serraggio 2 atti a serrare il corpo allungato 1 ad un montante di un ponteggio, così da rendere solidale il dispositivo di sicurezza al ponteggio stesso.

Preferibilmente i mezzi di serraggio 2 sono posizionati in prossimità di una delle due estremità opposte 11 del corpo allungato 1.

Il corpo allungato 1 del dispositivo di sicurezza può essere un tubo metallico, in particolare un tubo in acciaio al carbonio, avente un diametro compreso fra 40 e 60 mm ed uno spessore minimo di almeno 3 mm.

La lunghezza del tubo metallico 1 può essere compresa fra 1 e 2 metri e, più preferibilmente fra 1,5 e 2 metri.

È poi prevista almeno un’ansa 31, 32 preferibilmente posizionata in prossimità dell’estremità opposta 12 del corpo allungato 1, la quale definisce una apertura 3, che è atta ad essere impegnata da un connettore, in particolare un moschettone 61 od un gancio a doppia leva.

L’ansa 31, 32 svolge quindi la funzione di punto di ancoraggio per il connettore di un dispositivo retrattile 62 o simili.

Nella forma di realizzazione mostrata vi sono due anse 31, 32 le cui estremità sono saldate al corpo allungato 1.

Secondo la forma di realizzazione illustrata i mezzi di serraggio 2 comprendono due coppie di ganasce 21, 22; 23, 24.

Ciascuna coppia di ganasce 21, 22; 23, 24 comprende una prima ganascia 21; 23 la quale è unita solidalmente a al corpo allungato 1 per mezzo di un piolo 4142.

Nella forma di realizzazione illustrata i pioli 41, 42 sono sostanzialmente e/o genericamente ortogonali alla direzione di sviluppo X del tubo 1.

In una possibile forma di realizzazione la distanza reciproca fra i pioli 41, 42 è compresa fra 0,2 metri e 0,4 metri, mentre la lunghezza dei pioli può essere compresa fra 0,08 metri e 0,15 metri.

In questo modo il tubo 1 può essere collegato ad un montante 5 di un ponteggio 6, ad esempio in modo che le ganasce 21,22; 23,24 siano posizionate a cavallo rispetto all’impalcatura 7.

Grazie al dispositivo di sicurezza qui descritto il dispositivo retrattile si trova ad una altezza media dall’impalcatura di almeno 1,5 metri.

Pertanto il caso di caduta accidentale il dispositivo retrattile entra immediatamente in funzione, a differenza di quanto avviene quando il dispositivo retrattile si trova sull’impalcato o addirittura a livello inferiore.

Inoltre la posizione del dispositivo retrattile non è di ostacolo ai movimenti dell’operatore.

Il movimento di avvicinamento reciproco delle prime ganasce 21, 23 alle seconde ganasce 22, 24 può essere ottenuto per mezzo di meccanismi vite/madrevite 91, 92 quali bulloni.

In una forma di realizzazione preferita le prime ganasce 21, 23 sono munite di fori asolati 81, 82 -con asse Y sostanzialmente e/o generalmente ortogonale a detta direzione di sviluppo X del corpo allungato 1 – o comunque con fori di conformazione tale da permettere alle viti 91 una certa liberà di orientamento su un piano ortogonale all’asse X (ad esempio per un angolo complessivo di almeno 30°).

Ciascuna delle seconde ganasce 21, 23 può comprendere un foro asolato 83 avente un asse Y sostanzialmente e/o generalmente ortogonale a detta direzione di sviluppo X del corpo allungato 1.

Ciascuna delle seconde ganasce 21, 23 può comprendere inoltre un foro asolato 84 - avente un asse Y sostanzialmente e/o generalmente ortogonale a detta direzione di sviluppo X del corpo allungato 1 - con estremità laterale aperta.

I fori asolati 81, 83, 82 e il foro asolato con estremità aperta 84 rendono più agevole e rapida l’operazione di agganciamento del dispositivo di sicurezza ai montanti dei ponteggi.

Le viti 91 utilizzate per serrare le ganasce 21, 22; 23, 24 possono essere viti con testa a “T” la cui testa è destinata ad essere parzialmente alloggiata in una sede avente forma sostanzialmente coniugata.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza per ponteggi, comprendente - un corpo allungato (1), avente una direzione di sviluppo (X) avente due estremità opposte (11, 12); - mezzi di serraggio (2), atti a serrare detto corpo allungato ad un montante di un ponteggio; - almeno un’ansa (31, 32), atta ad essere impegnata da un connettore, in particolare un moschettone od un gancio a doppia leva.
2. 2. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di serraggio (2) sono posizionati in prossimità di una prima estremità (11) di detto corpo allungato (1).
3. 3. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta almeno un’ansa (31) è posizionata in prossimità di una seconda estremità (12) di detto corpo allungato (1).
4. 4. Dispositivo, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo allungato (1) è un corpo sostanzialmente e/o genericamente tubolare.
5. 5. Dispositivo di sicurezza, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di serraggio (2) comprendono due coppie di ganasce (21, 22; 23, 24).
6. 6. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ciascuna coppia di ganasce (21, 22; 23, 24) comprende una prima ganascia (21; 23) unita solidalmente a detto corpo allungato (1) per mezzo di un piolo (41; 42) e una seconda ganascia (22; 24) collegabile a detta prima ganascia (21; 23), ciascuna di detta coppia di ganasce (21, 22; 23, 24) è atta ad essere serrata per mezzo di meccanismi vite/madrevite (91, 92).
7. 7. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 6, in cui detta coppia di pioli (41, 42) è ad una distanza reciproca compresa fra 0,2 metri e 0,4 metri.
8. 8. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui dette prime ganasce (21, 23) sono munite di fori asolati (81, 82), detti fori asolati (81, 82) avendo un asse (Y) sostanzialmente e/o generalmente ortogonale a detta direzione di sviluppo (X) di detto corpo allungato (1).
9. 9. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 8, in cui ciascuna di dette seconde ganasce (22, 24) comprende un foro asolato (83) avente un asse (Y) sostanzialmente e/o generalmente ortogonale a detta direzione di sviluppo (X) di detto corpo allungato (1).
10. 10. Dispositivo di sicurezza, secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui ciascuna di dette seconde ganasce (22, 24) comprendono un foro asolato (84) con estremità aperta.
11. 11. Dispositivo di sicurezza, secondo una delle rivendicazioni da 9 a 10, in cui dette viti (91) sono viti con testa a “T”, detta testa a “T” essendo almeno parzialmente inserita in una sede avente forma sostanzialmente coniugata.