ITMI20062315A1

ITMI20062315A1 - Metodo e apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione con dispositivo di autolubrificazione raschiatura e flussaggio

Info

Publication number: ITMI20062315A1
Application number: IT002315A
Authority: IT
Inventors: Maurizio Corti; Carlo Fiorentini
Original assignee: Afros Spa
Priority date: 2006-11-30
Filing date: 2006-11-30
Publication date: 2008-06-01
Also published as: EP1927448B1; EP1927448A2; US20080128209A1; EP2233268B1; EP1927448A3; ATE523306T1; US7553066B2; EP2233268A3; EP2233268A2; EP1927448B9

Description

i i± mana rio ING. LUIGI C ERTI DESCRIZIONE dell'invenzione avente TITOLO:

"METODO E APPARECCHIATURA DI MISCELAZIONE AD ALTA PRESSIONE, CON DISPOSITIVO DI AUTOLUBRIFICAZIONE , RASCHIATURA E FLUSSAGGIO",

a nome di AFROS S.P.A. con sede in Caronno Pertusella (VA) Via G. Ferraris 65, di nazionalità italiana. depositata in data

con il n.

RIASSUNTO MI2006AO 0 2 3 1 5

L'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione, per componenti chimici reattivi, è dotata di un dispositivo di autolubrificazione e raschiatura del condotto di erogazione della miscela, e di flussaggio dei residui raschiati. Il dispositivo di autolubrificazione, raschiatura e flussaggio comprende una camera del lubrificante comunicante con il condotto di erogazione della miscela; la camera del lubrificante è collegata ad un serbatoio dì accumulo mediante un circuito di ricircolo. Il lubrificante viene aspirato nel condotto di erogazione e successivamente ripompato nella camera del lubrificante facendolo ricircolare tra quest'ultima ed il serbatoio di accumulo mediante l'azione pompante di un organo di pulizia conformato a pistone, dotato di fasce elastiche di raschiatura del velo di miscela reagita che aderisce al condotto di i il mandai IO ING. LUIGI COLI IRTI

erogazione; L'azione pompante rimuove e flussa i residui di raschiatura.

SFONDO DELL'INVENZIONE

La presente invenzione si riferisce a perfezionamenti alle apparecchiature di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi, in particolare è diretta ad un metodo di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi, quali un poliolo ed un isocìanato per la formazione di miscele poliuretaniche, in cui si sfrutta l'azione pompante e raschiante di un particolare dispositivo di pulizia, per effettuare 1'autolubrificazione ed il ricircolo di un liquido lubrificante in grado di ridurre l'attrito e di prevenire la polimerizzazione e l'adesione della miscela reagita alla superficie del condotto di erogazione.

L'invenzione è altresì diretta ad un'apparecchiatura di miscelazione, del genere citato, un cui organo di pulizia del condotto di erogazione della miscela, è altresì dotato di un dispositivo per la raschiatura dei depositi di materiale, che vengono flussati dal ricircolo del lubrificante.

STATO DELL'ARTE

Un'apparecchiatura di miscelazione per componenti chimici reattivi, del tipo ad alta pressione, normal4 II mandfflttìrio ING. LUIGI CJMSBERTI

mente comprende un corpo avente una camera di miscelazione in cui si aprono gli iniettori o i condotti di alimentazione dei componenti chimici reattivi che, urtandosi frontalmente, si miscelano intimamente tra loro.

La camera di miscelazione comunica con un condotto di erogazione della miscela risultante, in cui scorre alternativamente un organo di pulizia operativamente collegato ad un cilindro idraulico di comando.

Apparecchiature di miscelazione ad alta pressione, del genere sopra riferito, sono descritte ad esempio in US-A-4. 115.066, DE-A-20.07 .935 ed US-A-4.332.335.

In apparecchiature di miscelazione del tipo sopra indicato, al termine di ogni fase di miscelazione, viene azionato un organo di pulizia per espellere verso l'esterno la miscela residua che rimane nel condotto di erogazione. L'organo di pulizia scorre necessariamente con un piccolo gioco, lasciando aderire alla superficie interna del condotto di erogazione un sottile strato di miscela in fase di polimerizzazione.

La miscela, reagendo e solidificando, tende ad incollare l'organo di pulizia al condotto di erogazione, creando un forte attrito che ne ostacola lo scorrimento. L'intensa forza di attrito causata dalla mi

scela solidificata, oltre a danneggiare l'organo di pulizia, richiede altresì l'uso di cilindri idraulici di potenza elevata e di grandi dimensioni, con i conseguenti e ben noti inconvenienti e la necessità di periodici interventi di manutenzione per la sostituzione delle parti usurate.

Nel tentativo di ovviare a tale inconveniente, in passato sono stati proposti diversi accorgimenti tra i quali l'uso di liquidi lubrificanti o plastificanti, in grado non solo di ridurre l'attrito, ma anche di impedire o ritardare la polimerizzazione della miscela che rimane sulle superfici del condotto di erogazione e dello stesso organo di pulizia.

Apparecchiature di miscelazione ad alta pressione provviste di mezzi di lubrificazione dell'organo di pulizia sono descritte ad esempio in US-A-3.687.370 ed US-A-4.469.251, che costituiscono lo stato dell'arte più prossimo. Questi documenti illustrano apparecchiature di miscelazione ad alta pressione, in cui i componenti chimici vengono alimentati in una camera di miscelazione che si prolunga in un condotto di erogazione, nel quale scorre un organo meccanico di pulizia sotto forma di un'asta collegata al pistone di un cilindro di comando; l'organo di pulizia è mobile alternativamente tra una posizione avanzata o di chiusura, 6 Il mandi n o ING. LUIGI COIErafefiRrr nella quale interrompe i flussi dei componenti ed espelle all'esterno la miscela residua che rimane nel condotto di erogazione al termine di ogni fase di miscelazione, ed una posizione arretrata o di apertura degli ugelli di iniezione.

L'apparecchiatura è altresì provvista di una camera per il contenimento di un liquido lubrificante, assialmente allineata al condotto di erogazione, nella quale penetra parzialmente l'organo di pulizia, che in questo modo viene semplicemente bagnato da un sottile velo di lubrificante.

US-A-3 .786 .990 a sua volta propone l'uso di un serbatoio di contenimento del liquido lubrificante, che viene alimentato per semplice gravità, o mediante aria in pressione, per bagnare l'organo di pulizia in un unico punto retrostante gli ugelli di iniezione dei componenti chimici nella camera di miscelazione.

In entrambi i casi, l'organo di pulizia viene semplicemente cosparso con un velo di liquido lubrificante, che durante il movimento in avanti viene trascinato per bagnare il film di miscela rimasto aderente alla superficie del condotto di erogazione.

L' uso di un liquido lubrificante secondo le solu-zioni precedentemente note, se da un lato tende ad im-pedire l'incollaggio dell'organo di pulizia al condot7 Il manoratlario ING. LUIGI CtyL0BERTI

to di erogazione, riducendo conseguentemente le forze di attrito, dall'altro non assicura un'omogenea bagnatura ed un adeguato trascinamento del liquido lubrificante a contatto con l'intera superficie del condotto di erogazione; l'efficacia della lubrificazione risulta in questo modo alquanto ridotta.

Inoltre, il ripetuto movimento alternato dell'organo di pulizia tende a trascinare le particelle di materiale reagito che si staccano dal condotto di erogazione, facendole rotolare nel meato o piccolo gioco esistente tra lo stesso organo di pulizia ed il condotto di erogazione, fino a riempire la camera del lubrificante ed altre cavità, rendendo in questo modo inefficace il processo di lubrificazione.

Esiste pertanto l'esigenza di trovare una nuova e diversa soluzione che consenta di implementare sia l'efficacia di lubrificazione, sia un'azione di raschiatura e pulizia del condotto di erogazione, migliorandole sostanzialmente.

SCOPI DELL'INVENZIONE

Scopo principale dell'invenzione è di fornire un metodo ed un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione, del tipo autopulente, in cui si sfrutta il movimento alternato di un organo di pulizia del condotto di erogazione della miscela, per effettuare una i± mai rio ING. LUIGI ;TI

efficace ed omogenea azione di lubrificazione e di raschiatura, che impediscano o riducano la formazione di depositi di materiale reagito.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire un'apparecchiatura di miscelazione del tipo ad alta pressione, provvista di un dispositivo di autolubrificazione che sfrutta il movimento alternato dell'organo di pulizia del condotto di erogazione per esercitare contemporaneamente un'azione di raschiatura del materiale reagito e un'azione di pompaggio del lubrificante, idonee a bagnare completamente ed in modo omogeneo il condotto di erogazione, riducendo le superfici di contatto e rendendo nel contempo molto efficace l'azione di flussaggio delle particelle di materiale reagito, che diversamente tenderebbero ad accumularsi nella camera contenente il lubrificante.

Un ulteriore scopo ancora è di fornire un metodo ed un'apparecchiatura di miscelazione del tipo riferito, provvisti di un sistema di autoalimentazione e di ricircolo del lubrificante, tale che l'organo di pulizia ed il condotto di erogazione siano continuamente flussati con lubrificante filtrato, sostanzialmente privo di contaminanti .

Un ulteriore scopo ancora è di evitare o di ri-durre l'accumulo di contaminanti tramite flussaggio e y il mandfifftario ING . LUIGI Ci3⁄4g3⁄4EIlTI

trascinamento delle particelle di materiale reagito che si staccano dal condotto di erogazione durante il movimento dell'organo di pulizia.

Un ulteriore scopo è di fornire un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione, come sopra riferito, provvista di idonei mezzi di raschiatura, mediante i quali risulta possibile effettuare una totale rimozione del materiale reagito che tende aderire al condotto di erogazione.

BREVE DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

Quanto sopra è reso possibile mediante un metodo per 1'autoalimentazione di un lubrificante in un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione, per componenti chimici reattivi, secondo la rivendicazione 1, nonché mediante un'apparecchiatura di miscelazione provvista di un dispositivo di raschiatura e di autoflussaggio di un lubrificante secondo la rivendicazione 4.

In particolare, secondo un primo aspetto dell'invenzione si è fornito un metodo per 1'autoalimentazione e 1'autoflussaggio di un lubrificante, in un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi, in cui 1'apparecchiatura comprende:

una camera di miscelazione comunicante con un

condotto di erogazione della miscela;

un organo di pulizia scorrevole assialmente nel condotto di erogazione, detto organo di pulizia essendo operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso avanti e indietro tra una posizione arretrata di apertura ed una posizione avanzata di chiusura del condotto di erogazione; e

mezzi per l'alimentazione del lubrificante, caratterizzato dalle fasi di:

conformare l'apparecchiatura con una camera di contenimento del lubrificante, direttamente comunicante con il condotto di erogazione;

conformare l'organo di pulizia sotto forma di un pistone comprendente mezzi di raschiatura mantenuti elasticamente a contatto del condotto di erogazione; lubrificare il condotto di erogazione aspirando lubrificante da un serbatoio di accumulo verso detta camera di contenimento, lungo un primo percorso di flusso, e da detta camera di contenimento verso il condotto di erogazione della miscela, effettuando contemporaneamente un'azione di raschiatura di particelle di miscela reagita durante il movimento in avanti del pistone di pulizia; e

successivamente flussare il condotto di erogazione, facendo ricircolare il lubrificante con le partiIl li mandatAJfio ING. LUIGI COL®B3⁄4RTI

celle di materiale raschiato, dal condotto di erogazione alla camera di contenimento, nonché da quest'ultima al serbatoio di accumulo lungo un secondo percorso di flusso durante il movimento all'indietro del pistone di pulizia.

Secondo un altro aspetto dell'invenzione si è fornita un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi, comprendente:

una camera di miscelazione comunicante con un condotto di erogazione della miscela, e mezzi per alimentare i componenti chimici nella camera di miscelazione;

un organo di pulizia montato assialmente scorrevole nel condotto di erogazione, detto organo di pulizia essendo operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso tra una posizione avanzata ed una posizione arretrata; e

un dispositivo di autolubrificazione e autoflussaggio comprendente una camera di contenimento per un liquido lubrificante, allineata al condotto di erogazione, caratterizzata dal fatto che:

la camera del lubrificante comunica direttamente con il condotto di erogazione ed è collegata ad un serbatoio di accumulo del lubrificante tramite un cir

cuito di circolazione, comprendente un primo condotto di afflusso ed un secondo condotto di ricircolo del lubrificante che si estendono tra detta camera e detto serbatoio; e

mezzi di raschiatura del condotto di erogazione e di pompaggio del lubrificante, detti mezzi di raschiatura e di pompaggio comprendendo un organo di pulizia conformato a pistone, scorrevole a tenuta per aspirare lubrificante nel condotto di erogazione, rispettivamente per flussare e ripompare il lubrificante con particelle di miscela raschiata dal condotto di erogazione nella camera del lubrificante e verso il serbatoio di accumulo.

Secondo un'ulteriore caratteristica dell'invenzione, l'organo di pulizia conformato a pistone comprende almeno un elemento raschiante elasticamente sollecitato contro la superficie interna del condotto di erogazione.

L'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione può essere di qualsiasi tipo; ad esempio può essere di tipo lineare in cui la camera di miscelazione è assialmente allineata al condotto di erogazione, o del tipo a "L" in cui la camera di miscelazione è di-sposta a 90°, trasversalmente, su un lato del condotto di erogazione.

13 Il mandi rio ING. LUIGI CO* ERTI

Si precisa infine che per gli scopi della presente invenzione con il termine "lubrificante" si intende un qualsiasi liquido idoneo a ridurre l'attrito tra superfici di contatto, nonché a ritardare o a prevenire la reazione dei componenti chimici e l'adesione della miscela alla superficie interna del condotto di erogazione .

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Alcuni esempi di apparecchiature di miscelazione ad alta pressione dotate di un dispositivo di autoalimentazione del lubrificante, secondo l'invenzione, ed il loro modo di operare, verranno descritti qui di seguito con riferimento ai disegni, in cui:

Fig. 1 è una sezione longitudinale di una prima apparecchiatura di miscelazione secondo l'invenzione;

Fig. 2 è una sezione longitudinale di una seconda apparecchiatura di miscelazione secondo l'invenzione;

Fig. 3 è una sezione trasversale secondo la linea 3-3 di figura 2;

Fig. 4 è un particolare ingrandito di figura 2, mostrante una prima forma di realizzazione dell'organo di pulizia;

Fig. 5 è un particolare simile a quello della figura precedente, mostrante una seconda forma di rea-lizzazione dell'organo di pulizia.

14 Il mand io ING. LUIGI CC IRTI

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE

La figura 1 mostra un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione, autopulente, di tipo lineare per la miscelazione di componenti chimicamente reattivi, ad esempio di un poliolo, di un isocianato e additivi vari nella produzione di schiume poliuretaniche e di prodotti stampati.

Nell'esempio mostrato, l'apparecchiatura di miscelazione, complessivamente indicata con 10, comprende un corpo base 11 conformato con una camera di miscelazione 12, assialmente allineata ad un condotto 13 di erogazione di una miscela risultante dalla combinazione di almeno due componenti chimici reattivi A e B contenuti in rispettivi serbatoi di stoccaggio 14 e 15.

Un primo iniettore 16 collegato al serbatoio 14 ed un secondo iniettore 17 collegato al serbatoio 15, iniettano i componenti A e B che si urtano frontalmente e si mescolano intimamente nella camera di miscelazione 12, secondo una tecnologia largamente in uso e di per sé nota.

L'apparecchiatura di miscelazione 10 comprende inoltre un organo di pulizia del condotto di erogazio-ne 13 sostanzialmente costituito da un elemento conformato a pistone 18, scorrevole a tenuta nel condotto 15 Il manda io ING. LUIGI COLffiBERTI di erogazione 13. Il pistone dì pulizia 18 è operativamente collegato ad un attuatore lineare, ad esempio al pistone 20 di un cilindro idraulico 21 tramite uno stelo 19 avente un diametro inferiore al diametro della camera di miscelazione 12 e del condotto dì erogazione 13, per le ragioni più avanti spiegate.

Secondo l'invenzione, 1'apparecchiatura di miscelazione 10 è provvista di un dispositivo per 1'autoalimentazione e il flussaggio di un lubrificante atto ad impedire la reazione chimica tra i componenti chimici della miscela che rimane aderente al condotto di erogazione, nonché a ridurre gli attriti tra il pistone di pulizia 18 ed il condotto di erogazione 13, evitando l'incollaggio causato dal film di miscela che normalmente rimane aderente alla superficie interna del condotto 13, rimuovendo altresì i residui di miscela raschiati .

Nelle sue caratteristiche generali, il dispositivo di alimentazione del lubrificante comprende una camera 22 per il contenimento di una prefissata quantità di lubrificante, assialmente allineata e comunicante con il condotto di erogazione 13, posteriormente agli iniettori 16, 17 nell'esempio di figura 1, tra il corpo base 11 e 1'attuatore 21 di comando dell'organo di pulizia 18.

16 Il manda3⁄4tèK£io ING. LUIGI COROBERTI

La camera 22 del lubrificante, a sua volta, è collegata ad un serbatoio di accumulo 23 tramite un circuito chiuso di ricircolo, comprendente un primo condotto di afflusso 24A per l'aspirazione del lubrificante dal serbatoio 23 verso la camera 22 ed un secondo condotto di riflusso 24B per il ricircolo del lubrificante dalla camera 22 al serbatoio 23. I due condotti 24A e 24B sono dotati ciascuno di una propria valvola di non ritorno 25A e 25B; un filtro 26 nel condotto di afflusso 24A impedisce che eventuali contaminanti che si sono accumulati nel serbatoio 23 vengano aspirati nella camera del lubrificante 22. In questo modo nella camera 22 del lubrificante, viene sempre alimentato lubrificante filtrato.

Il dispositivo di alimentazione del lubrificante comprende altresì dei mezzi di pompaggio operativamente collegati all'attuatore 21, per alimentare lubrificante filtrato nello spazio anulare 38 (figure 4 e 5) che si forma tra il condotto 13 e lo stelo 19, nonché per farlo ricircolare tra il serbatoio di accumulo 23 e la camera del lubrificante 22 mediante il movimento alternato dello stesso organo di pulizia 18.

A tale proposito, l'organo di pulizia 18 è stato conformato sotto forma di un pistone avente un diametro maggiore di quello dello stelo 19, in grado di IV il manaatmao ING. LUIGI C0LC3⁄43⁄4RTI

scorrere a tenuta per esercitare contemporaneamente più funzioni, in particolare: una prima azione di espulsione della miscela residua che rimane nel condotto 13 al termine di ogni fase di erogazione della miscela, nonché una seconda azione pompante, per l'aspirazione e l'espulsione o flussaggio del lubrificante nello spazio anulare 38 che si viene a formare tra le superfici contrapposte dello stelo 19 e del condotto di erogazione 13; l'organo di pulizia 18 è altresì in grado di esercitare una terza azione di raschiatura del velo di miscela reagita che tende a depositarsi sulla superficie del condotto di erogazione 13. L'azione di raschiatura dell'organo di pulizia 18 conformato a pistone, può essere esercitata in combinazione o in alternativa all'azione pompante e di circolazione del flusso di lubrificante.

Quanto sopra sarà maggiormente chiarito con riferimento alle figure 4 e 5 che sono un particolare ingrandito dell'apparecchiatura di miscelazione di figure 2 e 3.

In particolare, le figure 2 e 3 mostrano una sezione longitudinale di un secondo tipo di apparecchiatura di miscelazione, ad esempio del tipo descritto in US-A-961.853, provvista di un dispositivo per 1'autoalimentazione di lubrificante secondo

l'invenzione, come precedentemente descritto per l'esempio di fig. 1; pertanto nelle figure 2 e 3 sono stati usati gli stessi riferimenti numerici di figura 1 per parti simili o equivalenti.

La soluzione delle figure 2 e 3 differisce dalla soluzione di figura 1 per la diversa conformazione geometrica, in particolare per la disposizione ad "L" della camera di miscelazione 12 e del condotto di erogazione 13; in questo caso la camera di miscelazione 12 è posta su un lato, trasversalmente al condotto 13, ed è provvista di un proprio organo di pulizia 32, collegato al pistone di un secondo attuatore o cilindro idraulico di comando 33. Per tutto il resto, in particolare per quanto concerne il dispositivo di pulizia del condotto di erogazione 13, nonché di alimentazione e ricircolo del lubrificante, l'apparecchiatura di figure 2 e 3 opera identicamente all'apparecchiatura di figura 1.

Le caratteristiche innovative del metodo e dell'apparecchiatura di miscelazione secondo la presente invenzione verranno maggiormente chiarite qui di seguito con riferimento agli esempi di figure 4 e 5, in cui sono stati nuovamente usati gli stessi riferi-menti numerici di figure 2 e 3 per le parti simili o equivalenti .

19 Il manda ING. LUIGI COI I

La figura 4 mostra una prima forma di realizzazione di un organo di pulizia 18 in grado di esercitare sia un'azione pompante per il lubrificante, sia un'azione raschiante della miscela che ha aderito alla superficie interna del condotto di erogazione 13. Come mostrato, l'organo di pulizia 18 comprende un corpo cilindrico 34 provvisto di elementi anulari di tenuta 35, elasticamente dilatabili in senso radiale, conformati con spigoli vivi per esercitare un'efficace azione raschiante contro la superficie interna del condotto di erogazione 13.

Gli elementi raschianti 35, nell'esempio di figura 4, sono costituiti da singoli anelli metallici spaccati, con taglio ad "L", alloggiati in corrispondenti cave o sedi anulari 36 del corpo 34; in sostituzione degli anelli 35 di figura 4, è possibile utilizzare gli anelli a spire 37 di figura 5, prevedendo in ogni caso un diametro esterno degli anelli 35 e 37 di qualche decimo o centesimo di millimetro superiore al diametro interno del condotto di erogazione 13 fino ad un valore del 10 percento del diametro del condotto, per essere spinti elasticamente a contatto della superficie interna dello stesso condotto 13.

Nel caso di figure 4 e 5 è stato illustrato l'uso di un organo di pulizia 18 sotto forma di un pistone 20 Il mandetóario ING. LUIGI CO3⁄41⁄2 ERTI

pompante e raschiante di lunghezza limitata, di poco superiore al diametro interno del condotto di erogazione 13; tuttavia la lunghezza dell'organo di pulizia 18, nonché il numero di anelli di tenuta e raschiatura 35 e 37 può essere anche diverso da quanto mostrato; ad esempio, la lunghezza del corpo 34 dell'organo di pulizia 18 può essere compresa tra 0,5 e 5 volte il diametro interno della camera di miscelazione 12 o del condotto di erogazione 13, e il numero degli organi raschianti può essere qualsiasi, ad esempio compreso tra 1 e 10.

Con riferimento alle figure 2 e 4, verrà ora descritto il funzionamento del dispositivo di pulizia e autoalimentazione del lubrificante e di flussaggio secondo la presente invenzione.

Durante una fase di erogazione della miscela, l'organo di pulizia 18 risulta nella posizione totalmente arretrata di figura 2; contemporaneamente anche l'organo di pulizia 32 risulta nella posizione arretrata in cui apre gli iniettori 16 e 17 verso la camera di miscelazione 12. In questa condizione i componenti chimici A e B, alimentati dalle rispettive pompe 14A e 15A, vengono iniettati ed intimamente miscelati nella camera 12, da cui la miscela risultante fuoriesce attraverso il condotto di erogazione 13.

21 Il manda ìo ING. LUIGI COL RTI

Durante la miscelazione l'organo di pulizia 18 è tutto arretrato con lo stelo 29 parzialmente immerso nel bagno lubrificante contenuto nella camera 22.

Terminata la fase di erogazione della miscela, viene interrotta l'alimentazione dei componenti A e B, quindi l'organo di pulizia 18 viene fatto avanzare per espellere la miscela residua che è rimasta nel condotto di erogazione 13; questa condizione è mostrata nel particolare di figura 4.

Durante l'avanzamento, l'organo di pulizia 18, oltre ad espellere la miscela residua, raschia anche il film di miscela che ha aderito alla superficie interna del condotto di erogazione 13.

Oltre alle due funzioni sopra riferite, l'organo di pulizia 18, come precedentemente riferito svolge anche un'azione pompante di flussaggio del lubrificante. In particolare, durante l'avanzamento dell'organo di pulizia 18 dalla posizione arretrata di figura 2 alla posizione avanzata di figura 4, uno spazio anulare 38 si viene a formare tra superfici contrapposte dello stelo 19 e del condotto di erogazione 13; in questo modo il lubrificante viene aspirato dalla camera 22 nello spazio anulare 38 bagnando totalmente la superficie interna del condotto di erogazione 13, che nello stesso organo di pulizia 18 ha raschiato ed e Il il manda io ING. LUIGI COK3⁄4 ERTI

spulso la miscela chimica in fase di reazione, lasciando un film aderente alle pareti del condotto 13.

Contemporaneamente all'aspirazione del lubrificante nel condotto di erogazione 13, l'azione pompante dell'organo di pulizia 18 causa anche un'aspirazione di lubrificante fresco e filtrato dal serbatoio di accumulo 23, lungo il condotto di afflusso 24A, e nella camera del lubrificante 22.

Prima dell'inizio di una successiva fase di miscelazione , 1'organo di pulizia 18 viene nuovamente fatto arretrare nella posizione di figura 2; durante l'arretramento, l'organo di pulizìa 18 esercita nuovamente una azione pompante e flussante, inversa alla precedente, per espellere il lubrificante e le particelle raschiate della miscela reagita dal condotto di erogazione 13 verso la camera 22, facendoli contemporaneamente ricircolare dalla camera 22 verso il serbatoio di accumulo 23, lungo il condotto di riflusso 24B; in questo modo si effettua un efficace flussaggio ed un periodico ricambio di lubrificante nella camera 22 dell'apparecchiatura di miscelazione, evitando che in quest'ultima si possano accumulare particelle di materiale reagito che vengono raschiate e accumulate nel lubrificante durante l'arretramento dell'organo di pulizia 18.

23 Il manda ING. LUIGI COL<n>i

Le figure 1, 2, 4 e 5 mostrano alcuni esempi di dispositivi di pulizia e di lubrificazione, secondo l'invenzione, applicati a due differenti tipi di apparecchiature di miscelazione ad alta pressione; è tuttavia evidente che quanto detto e mostrato con riferimento alle suddette figure, è stato dato a puro tìtolo esemplificativo di alcune possibili soluzioni.

Si intende pertanto che altre modifiche o varianti potranno essere apportate all'intera apparecchiatura, o al dispositivo di pulizia e dì alimentazione del liquido lubrificante, senza con ciò allontanarsi dalle rivendicazioni che seguono.

Claims

ING. LUIGI RTI Rivendicazioni 1. Un metodo per 1' autoalimentazione e 1'autoflussaggio di un lubrificante in un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi m cui 1'apparecchiatura comprende : una camera di miscelazione comunicante con un condotto di erogazione della miscela; un organo di pulizia scorrevole assialmente nel condotto di erogazione, detto organo di pulizia essendo operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso avanti e indietro tra una posizione arretrata di apertura ed una posizione avanzata di chiusura del condotto di erogazione; e mezzi per l'alimentazione del lubrificante, caratterizzato dalle fasi di: conformare l'apparecchiatura con una camera di contenimento del lubrificante, direttamente comunicante con il condotto di erogazione; conformare l'organo di pulizia sotto forma di un pistone comprendente mezzi di raschiatura mantenuti elasticamente a contatto del condotto di erogazione; lubrificare il condotto di erogazione aspirando lubrificante da un serbatoio di accumulo verso detta camera di contenimento, lungo un primo percorso di il man io ING. LUIGI C RTI flusso, e da detta camera di contenimento verso il condotto di erogazione della miscela, effettuando contemporaneamente un'azione di raschiatura di particelle di miscela reagita durante il movimento in avanti del pistone di pulizia; e successivamente flussare il condotto di erogazione, facendo ricircolare il lubrificante con le particelle di materiale raschiato, dal condotto di erogazione alla camera di contenimento, nonché da quest'ultima al serbatoio di accumulo lungo un secondo percorso di flusso durante il movimento all'indietro del pistone di pulizia.
2. Il metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di esercitare un'azione di aspirazione, pompaggio e flussaggio del lubrificante, contemporaneamente all'azione di raschiatura del condotto di erogazione.
3. Il metodo secondo le rivendicazioni 1, caratterizzato dal fatto di filtrare il lubrificante aspirato dal serbatoio di accumulo, durante la fase di aspirazione.
4. Un'apparecchiatura di miscelazione ad alta pressione per componenti chimici reattivi, comprendente: una camera di miscelazione comunicante con un

condotto di erogazione della miscela, e mezzi per alimentare i componenti chimici nella camera di miscelazione; un organo di pulizia montato assialmente scorrevole nel condotto di erogazione, detto organo di pulizia essendo operativamente collegato ad un attuatore per essere mosso tra una posizione avanzata ed una posizione arretrata; e un dispositivo di autolubrificazione e autoflussaggio comprendente una camera di contenimento per un liquido lubrificante, allineata al condotto di erogazione, caratterizzata dal fatto che: la camera del lubrificante comunica direttamente con il condotto di erogazione ed è collegata ad un serbatoio di accumulo del lubrificante tramite un circuito di circolazione, comprendente un primo condotto di afflusso ed un secondo condotto di ricircolo del lubrificante che si estendono tra detta camera e detto serbatoio; e mezzi di raschiatura del condotto di erogazione e di pompaggio del lubrificante, detti mezzi di raschiatura e di pompaggio comprendendo un organo di pulizia conformato a pistone, scorrevole a tenuta per aspirare lubrificante nel condotto di erogazione, rispettivamente per flussare e ripompare il lubrificante con

particelle di miscela raschiata dal condotto di erogazione nella camera del lubrificante e verso il serbatoio di accumulo.
5. L'apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il condotto di afflusso ed il condotto di riflusso del lubrificante comprendono una valvola di ritegno unidirezionale.
6. L'apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il condotto di afflusso del lubrificante comprende un filtro.
7. L'apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che il filtro è interposto tra il serbatoio di accumulo e la valvola di ritegno unidirezionale .
8. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'organo di pulizia è operativamente collegato ad un attuatore mediante uno stelo avente un diametro inferiore al diametro interno del condotto di erogazione, e dal fatto che nella condizione avanzata dell'organo di pulizia, superfici contrapposte dello stelo di collegamento all'attuatore e del condotto di erogazione, definiscono uno spazio anulare comunicante con la camera del lubrificante.
9. L'apparecchiatura secondo la rivendicazione 4,

caratterizzata dal fatto che l'organo di pulizia conformato a pistone comprende un dispositivo di raschiatura elasticamente sollecitato contro la superficie interna del condotto di erogazione.
10. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di raschiatura comprende almeno un elemento anulare, elasticamente sollecitato contro la superficie interna del condotto di erogazione.
11. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che l'elemento raschiante è sotto forma di un anello spaccato.
12. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che l'elemento raschiante è sotto forma di un anello a spire.
13. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'organo di pulizia conformato a pistone si estende assialmente per un tratto compreso tra 0,5 e 5 volte il diametro interno del condotto di erogazione.
14. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la camera di miscelazione è assialmente allineata al con29 Il mandat ING. LUIGI COLC

dotto di erogazione.
15. L'apparecchiatura di miscelazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che la camera di miscelazione è disposta trasversalmente, su un lato del condotto di erogazione. ILMAND/ ING. LUIGI C ISCRIZIONE AL