ITMI20001680A1 - Dispositivo dosatore con terminali con giunti rotanti - Google Patents

Description

Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo dosatore di prodotti fluidi secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione principale .

Nei dispositivi noti in cui le valvole di dosaggio, collegate a terminali di supporto, sono n-obili di moto rotatorio o traslatorio; detti terminali nel caso di moto rotatorio prevedono una loro estremità incernierata ad una struttura fissa di sostegno, in modo da permettere un moto rotatorio delle valvole da una posizione di riposo ad una di dosaggio. Nel caso invece di moto rotatorio, i terminali e/o le valvole sono collegati a mezzi atti ad imprimere un mot U alternato tra le posizioni di riposi e di dosaggio Le valvole sono collegate ai rispettivi serbatoi di stoccaggio dei prodotti a mezzo di condotti di adduzione del fluido da erogare, che prevedono almeno un tratto realizzato in un materiale flessibile, in modo tale da consentire lo spostamento della valvola erogatrice rispettivamente in posizione di dosaggio o riposo sfruttando il suddetto moto rotatorio o traslatorio .

I condotti flessibili a causa delle sollecitazioni dovute ai moti rotatori o traslatori dei terminali con il passare del tempo si usurano e devono essere sostituiti. Inoltre la rottura di un tubo può causare gravi danni ambientali a seguito dell'inquinamento che può derivare dalla fuoriuscita delle sostanze contenute nei serbatoi collegati alle valvole. La sostituzione dei tubi è relativamente lunga e complicata e comporta periodi relativamente lunghi in cui il dispositivo non può essere utilizzato.

Scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo dosatore con terminali in cui i tubi di adduzione del fluido da erogare non sono soggetti ad usura a causa delle oscillazioni dei terminali stessi.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di limitare gli ingombri del dispositivo o, comunque, mantenerli sostanzialmente uguali a quelli dei dispositivi noti.

Questo ed altri scopi che appariranno evidenti ad un esperto del ramo vengono raggiunti da un dispositivo conforme alla parte caratterizzante della rivendicazione principale.

Per una migliore comprensione del presente trovato si allegano a titolo esemplificativo ma non limitativo disegni in cui:

la fig. 1 mostra una vista schematica semplificata in sezione trasversale di un dispositivo secondo il trovato;

la fig. 2 mostra una vista schematica prospettica di un elemento erogatore secondo il trovato;

le fig. 3A,B,C,D,E mostrano rispettivamente viste schematiche laterali in due possibili posizioni operative, dal basso e laterali prese secondo le frecce F,G di fig. 3B di un giunto secondo 1'invenzione;

la fig. 4 ne mostra una vista schematica ingrandita in sezione trasversale;

le fig. 5A,B,C, e 6A,B,C ne mostrano, rispettivamente viste frontali, dal basso e in sezione, prese secondo le linee 5C e 6C delle due parti che compongono il giunto.

Con riferimento alla figura 1, in essa è mostrata una possibile forma di realizzazione di un dispositivo secondo il trovato, esso comprende una struttura di supporto, indicata complessivamente con 1, alla quale sono vincolati una pluralità di elementi erogatori 2 (in fig. 1, per semplicità ne sono stati illustrati solo due) disposti lungo una stessa circonferenza, per il cui centro passa un asse longitudinale S del dispositivo. La struttura di supporto presenta un castello superiore 1A al quale è vincolato un organo di comando 3 mobile rettilineam ente lungo l'asse longitudinale S; da detto castello si dipartano una pluralità di colonne 1B, atte a fungere da supporto per bracci orizzontali 1C ai quali è vincolata una piastra di copertura 1D presentante centralmente e coassialmente all'asse longitudinale S una bocca di scarico 4 comune per tutte le valvole dosatrici. Tale bocca presenta, vantaggiosamente, un piattello anulare di appoggio e centraggio 4A per le valvole di erogazione 5 previste all'estremità libera dei terminali 2. I terminali di erogazione 2 sono collegati alla struttura fissa 1 del dispositivo in modo da risultare tutti disposti lungo una stessa circonferenza ed in modo tale da poter essere spostati rotazionalmente tra una posizione non operativa N ed una operativa P. Vantaggiosamente, nella posizione operativa P la valvola di erogazione 5, prevista su ciascun elemento di erogazione 2, è ad una quota Al minore rispetto alla quota A2 di detta valvola quando è m posizione non operativa N.

Per consentire il movimento di rotazione tra le due posizioni N e P, ciascuno degli elementi terminali 2 è collegato ad un giunto rotante 16, a tenuta idraulica che verrà descritto in dettaglio nel seguito.

Vantaggiosamente, tutti gli elementi terminali di erogazione 2 hanno uguale lunghezza B, che è pari alla distanza tra l'asse di incernieramento dei giunti rotanti ed il centro della bocca di scarico 4 .

Preferibilmente il punto di incernieramento P dei terminali di erogazione 2 è previsto poco al di sopra del piano di giacitura 1D della bocca di scarico 4, in modo tale che in posizione operativa i terminali 2 risultino sostanzialmente paralleli o detto piano 1D. I terminali 2 sono di tipo convenzionale e prevedono: un tubo rigido 2A per il passaggio del fluido, ad una estremità del quale è prevista una valvola di erogazione 5, ed un eventuale tubo rigido di riciclo 2B collegato, come convenzionale, ad un tubo flessibile non rappresentato. Le valvole di erogazione 5 sono di tipo convenzionale e presentano come usuale, una pluralità di attuatori atti a regolare il diametro delle sezione del foro di emissione 5A del fluido tra un valore massimo SM ed un minimo Sm.

Il diametro massimo SM del foro di emissione del fluido è usualmente pari a 35 mm. Le convenzionali valvole 5 hanno inoltre un ingombro laterale, ovvero una larghezza L relativamente limitata, in modo tale da permettere di disporre, uno di fianco all'altro, una pluralità di terminali, lungo una circonferenza avente diametro il più ridotto possibile e limitare così l'ingombro complessivo cel dispositivo.

Il giunto rotante 16 è realizzato in due parti 17,18 conformate in modo tale da formare, quando il terminale è in posizione operativa (fig.3), un corpo sostanzialmente parallelepipedo con pareti laterali 17A,17B e 18A, 18B raccordantisi e complanari tra loro. In particolare, le due parti del giunto sono conformate in modo tale che esso giunto presenti un ingombro laterale, ovvero una larghezza LI, minore o uguale alla larghezza L delle valvole di erogazione 5 vincolate all'altra estremità del terminale 2. In tal modo la presenza del giunto rotante 16 permette ancora di realizzare, come nei dispositivi noti, terminali rotanti disposti uno di fianco all'altro senza dover aumentare l'ingombro complessivo del dispositivo stesso.

Inoltre, il giunto è conformato in modo tale da garantire sempre una sezione di passaggio del fluido da erogare maggiore o uguale a quella massima prevista nella valvola erogatrice 5.

Per raggiungere i suddetti scopi le due parti 17,18 che compongono il giunto hanno una forma esterna simile e speculare una rispetto all'altra e presentano entrambe un tratto di collegamento 17C,18C, rispettivamente, con un condotto 17 di adduzione del fluido e con un'estremità del terminale 2. Detti tratti di collegamento 17C,18C hanno sostanzialmente, larghezza pari a quella complessiva LI del giunto; da ciascuno di essi si diparte un ala 17D, 18D di forma discoidale atta a fungere da cerniera. L'ala 17D presenta una struttura cilindrica a gabbia 20Δ sviluppantesi perpendicolarmente a detta ala, atta ad alloggiare in una sede 20B prevista nell'altra ala 18D; detta gabbia 20A e detta sede 20B sono tra loro concentriche e coassiali all'asse di rotazione Z del giunto. L'ala 17D, presenta una sede incavata 21A coassiale all'asse di incernieramento Z ed atta ad accogliere la testa 22A di una vite 22B atta ad impegnarsi in una sede filettata di un perno 23 dipartentesi dall'altra ala 18D coassialmente all'asse di incernieramento Z. La gabbia 20A e la relativa sede 20B delle due ali 17D, 18D presentano solo quattro superfici di contatto S1,S2,S3,S4 di limitata estensione e due sedi 26A,26B rispettivamente, per una usuale guarnizione di tenuta a labbro ed una ad anello. In corrispondenza della sede 26A sono previsti una pluralità di fori 27 atti a permettere il riempimento di parte della sede 26A da parte del fluido passante per il giunto così da dilatare il labbro della guarnizione e migliorare la tenuta. Il giunto rotante è vincolato ad un elemento di supporto, piano 1E, della struttura portante del dispositivo, mediante viti 28A che si impegnano in sedi filettante 28 del cfiunto.

Grazie al giunto secondo l'invenzione i condotti 7 di alimentazione agli erogatori 2 del fluido in pressione non sono più soggetti ad alcuna sollecitazione, correlata al movimento dei terminali stessi e possono, pertanto, essere realizzati in materiali rigidi. Vantaggiosamente, i tratti estremali 18C e 17C del giunto 16 prevedono ricavate nelle loro superfici interne, sedi a tasca o filettate, in modo da potervi saldare o avvitare, da un lato un tratto saldato o filettato estremale del terminale 2 e dall'altro un tratto saldato o filettato di un condotto a gomito 7A.

L'organo di comando 3 prevede una convenzionale testa 3A comprendente usuali mezzi 3B, 3B' atti a movimentare gli attuatori 5A della valvola di erogazione 5. La testa 3A essendo di tipo convenzionale non verrà nel seguito descritta in dettaglio così come gli attuatori 3C alloggiati nella parte intermedia 3D rigidamente vincolata alla testa 3A. L'insieme formato dalla testa 3A e parte intermedia 3C è atto ad essere movimentato rettilineam ente, parallelamente all'asse longitudinale S del dispositivo in modo da poter portare la testa 3A in una posizione operativa M in cui coopera con la valvola di erogazione 5 o in una posizione non operativa (non rappresentata) atta a permettere la rotazione degli elementi terminali 2. Per la movimentazione della testa 3A e della parte intermedia 3C sono previsti: un attuatore 9 il cui stelo 9A è vincolato alla parte intermedia 3C, ed elementi di guida 10. Vantaggiosamente, l'organo mobile presenta un carter cilindrico 11 in cui possono scorrere telescopicamente un tratto della parte intermedia 3C e della testa 3A quando vengono sollevati .

Grazie al particolare posizionamento dei terminali di erogazione 2 questi nella loro posizione operativa presentano la valvola di erogazione che, sostanzialmente, poggia sul bordo delimitante la bocca di erogazione 4, ovvero il piattello anulare di centraggio 4A. Pertanto, quando la valvola eroga la quantità desiderata di <•>fluido questo non può più in alcun modo sporcare il piano 1D in cui è prevista la bocca 4 e, al contempo, essendo la valvola 5 più vicina al contenitore da riempire 15 (schematicamente rappresentato in fig. 1) le pareti laterali dei quest'ultimo si sporcano di meno, rispetto ai dispositivi noti. Inoltre, la valvola 5 può essere pulita facilmente lavata direttamente nella sua posizione operativa P.

Il giunto può essere realizzato in un qualunque materiale adatto allo scopo quale, ad esempio: INOX, OTTONE, bronzo, PVC, PP, POM ed altri usuali materiali plastici o metallici.

Si vuole infine ribadire che la forma di realizzazione fin qui illustrata è stata fornita a titolo puramente esemplificativo e che sono possibili numerose varianti tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo, così ad esempio, il giunto secondo l'invenzione potrebbe essere utilizzato in dispositivi dosatori di prodotti fluidi di tipo diverso da quello sin qui illustrato in cui ad esempio l'asse di rotazione di tutti i terminali appartiene sempre ad una circonferenza comune ma è previsto al di sopra delle posizioni operative e non operative dei terminali stessi.

Claims (22)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo dosatore di prodotti fluidi, del tipo comprendente una pluralità di terminali di erogazione (2), ciascuno comprendente una valvola di erogazione (5), detti terminali (2) essendo mobili, indipendentemente tra loro, tra una posizione operativa (P) ed una posizione non operativa (N), ed un organo di comando (3) di detta valvola (5), atto a comandarla quando il terminale è in posizione operativa ed essa valvola si trova in corrispondenza di una bocca di scarico (4) comune per tutti i terminali, mezzi di movimentazione (6) di detti terminali (2) tra dette due posizioni e mezzi di incernieramento (16) di detti terminali atti a permettere detto loro movimento, caratterizzato dal fatto che i mezzi d incernieramento prevedono per ciascun terminale (2) un giunto rotante (16) rigidamente vincolato ad una struttura di supporto (1E).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i terminali (2) sono collegati a mezzi di movimentazione (6) atti a movimentarli con moto rotatorio o traslatorio.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno il tratto (7A) dei condotti (7) di adduzione del fluido, collegato al giunto rotante (16) è realizzato in un materiale rigido .
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'ingombro laterale (LI) del giunto rotante è minore o uguale a quello (L) della parte (5) presentante maggiore ingombro laterale del terminale di erogazione (2).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la parte del terminale (2) presentante ingombro laterale maggiore è la valvola di erogazione (5).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sezione del passaggio del fluido da erogare del giunto rotante (16) è sempre maggiore o uguale a quella massima prevista per l'erogazione del fluido nella valvola di erogazione (5).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la sezione di passaggio del fluido nel giunto rotante è sempre maggiore o uguale a una circonferenza avente diametro di 35 miri.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il giunto rotante (16) quando il terminale (2) è in posizione operativa (P) ha forma sostanzialmente parallelepipeda.
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il giunto rotante (16) comprende due parti (17,18) presentanti una coppia di pareti laterali (17A,17B,18A,B), in cui le pareti di dette due coppie su ciascun lato sono complanari tra loro e parallele a quelle previste sull'altro lato.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il giunto rotante (16) è realizzato in due sole parti (17,18) e prevede mezzi di tenuta e d collegamento (23,22A,B) di dette due parti.
11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il giunto rotante (16) comprende due parti (17,18) presentanti un tratto (17C,18C) per il collegamento del giunto (16) rispettivamente ad una estremità del terminale di erogazione (2) ed ad un condotto (7A) di adduzione del fluido da erogare ed un tratto discoidale (17D,18D) in pezzo con detto tratto di collegamento ed atto a fungere da cerniera.
12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che una delle parti discoidali (17D) prevede una gabbia cilindrica (20A) sviluppantesi perpendicolarmente a detta parte discoidale (17D) e che l'altra parte discoidale prevede una sede (20B) per l'alloggiamento di detta gabbia (20A), detta sede (20B) e gabbia (20A) essendo concentriche e coassiali all'asse di rotazione (Z) del giunto.
13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la gabbia (20A) e la relativa sede (20B) presentano solo quattro superfici di contatto.
14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di collegamento (23,22A,22B) dei componenti (17,18) del giunto rotante (16) sono alloggiati all'interno del giunto stesso.
15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la valvola (5) in posizione operativa (P) è posizionata direttamente al di sopra della bocca di scarico (4).
16. 16. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'asse di incernieramento e rotazione del giunto (16) è previsto tra le due posizioni di lavoro (N,P).
17. 17. Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che l'asse di incernieramento dei giunti rotanti (16) complanare alla posizione operativa (P) dei terminali (2).
18. 18. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tutti i giunti (16) sono collegati ad una struttura di supporto (1B) lungo una stessa circonferenza o arco di circonferenza .
19. 19. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in posizione operativa (P) i terminali (2) sono sostanzialmente paralleli al piano di giacitura (1D) della bocca di erogazione (4).
20. 20. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la bocca di scarico (4) prevede un elemento di centraggio (4A) atto a venire a contatto con le valvole (5) quando esse sono in posizione operativa (P).
21. 21. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'organo di comando (3) prevede mezzi di movimentazione automatica (9,9A) e di guida (10) atti a spostarlo tra la posizione di azionamento (M) e di non interferenza.
22. 22. Giunto rotante per il collegamento di un terminale di erogazione (2) di un dispositivo dosatore di prodotti fluidi secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto giunto è conformato secondo quanto indicato nella parte caratterizzante di una delle rivendicazioni 1-14.