ITFI20110135A1 - Dispositivo e metodo per la produzione di materiale caratceo nastriforme. - Google Patents

Dispositivo e metodo per la produzione di materiale caratceo nastriforme. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo ed un metodo per la produzione di materiale cartaceo nastriforme.
E' nota una tecnica per la produzione di materiale cartaceo nastriforme che prevede la goffratura di due o più veli e la loro unione mediante incollaggio. La goffratura, che produce un apparente aumento di spessore dei veli, à ̈ realizzata facendo passare ciascun velo attraverso una unità di goffratura che comprende un cilindro di goffratura, provvisto di rilievi e/o depressioni disposti secondo uno schema prestabilito, ed un corrispondente contro-cilindro liscio. Il velo cartaceo, passando tra il cilindro di goffratura ed il contro-cilindro liscio, si deforma assumendo una conformazione corrispondente ai rilievi, ovvero alle depressioni, del cilindro di goffratura. In altri termini, il velo, una volta goffrato, presenta una serie di rilievi ad intervalli regolari la cui altezza, forma e larghezza dipendono dalle caratteristiche del cilindro di goffratura.
I veli goffrati possono essere disposti in vario modo l'uno rispetto all'altro. In particolare, può essere realizzata una struttura annidata, con i rilievi di un velo disposti internamente ai rilevi di un altro velo. A tale scopo, i veli da annidare sono goffrati mediante due unità di goffratura distinte ed opportunamente sincronizzate tra loro.
Per realizzare l'incollaggio dei veli goffrati, si utilizza una unità di collatura mediante la quale il primo velo goffrato viene adesivizzato. La colla utilizzata a tale scopo può essere colorata per creare particolari effetti estetici.
L'unione definitiva dei veli ha luogo facendoli passare, unitamente ad un eventuale terzo velo, attraverso una gola formata in parte dal primo cilindro di goffratura ed in parte da un cilindro pressore, in genere detto “marrying roll†. L'adesione ha luogo in corrispondenza delle zone dove à ̈ stata applicata la colla, ovvero delle aree che entrano in contatto con lo strato di colla presentato dall'unità di collatura. Tali zone dovrebbero corrispondere ai punti di contatto tra i veli annidati.
Come schematicamente illustrato nella Fig.1 degli annessi disegni, un inconveniente derivante da questa nota tecnica produttiva risiede nel fatto che la colla (G) si estende ai due lati dei punti di contatto dei veli annidati (V1, V2), formando una sorta di sbavatura che, specialmente quando si utilizza colla colorata per motivi estetici, può alterare in modo sostanziale l'aspetto del prodotto finito. Quest’ultimo, nello schema di fig.1, in cui à ̈ rappresentato anche un terzo velo (V3), à ̈ contraddistinto nel suo complesso dal riferimento “P†. Lo scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di eliminare, o quantomeno fortemente ridurre, il predetto inconveniente.
A questo risultato si à ̈ pervenuti, in conformità della presente invenzione, adottando l'idea di realizzare un dispositivo ed un metodo operativo aventi le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni indipendenti. Altre caratteristiche della presente invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Grazie alla presente invenzione, l'applicazione della colla utilizzata per unire tra loro i veli di carta à ̈ molto più precisa, il che dà luogo ad un prodotto finito maggiormente rispondente ai requisiti di progetto. Inoltre, un dispositivo ed un metodo in conformità della presente invenzione non comportano elevati aumenti del costo di produzione e non comportano drastiche alterazioni del ciclo produttivo, ciò che costituisce un ulteriore vantaggio sia di natura economica che più strettamente tecnica.
Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione saranno più e meglio compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e con l'aiuto degli annessi disegni, forniti a titolo esemplificativo ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:
− la fig.1 rappresenta schematicamente una vista in sezione trasversale di un nastro cartaceo multi-velo del tipo noto;
− la fig.2 rappresenta schematicamente una vista in sezione trasversale di un nastro cartaceo multi-velo in conformità della presente invenzione; − la fig.3 rappresenta schematicamente un dispositivo in conformità della presente invenzione.
Ridotto alla sua struttura essenziale e con riferimento alle figure 2 e 3 degli annessi disegni, un dispositivo in conformità della presente invenzione comprende una prima unità di goffratura (1) con un primo cilindro di goffratura (2) ed un corrispondente contro-cilindro (3) in cui si realizza la goffratura di un primo velo (4). Il dispositivo comprende, inoltre, una seconda unità di goffratura (5), con un secondo cilindro di goffratura (6) ed un secondo contro-cilindro (7) in cui si realizza la goffratura di un secondo velo (8).
La goffratura così operata sui veli (4) e (8) comporta la formazione, su ciascuno di essi, di una serie di depressioni e corrispondenti rilievi. In altri termini, la goffratura così operata determina, sui detti veli (4) e (8), la formazione di una successione di rilievi intervallati da depressioni. Le dette unità di goffratura (1, 5) sono sincronizzate, in maniera che i rilievi del secondo velo (8) risultino annidati nei rilievi del secondo velo (4). Ancora in altri termini, le unità di goffratura (1, 5) realizzano una goffratura del tipo “nested†.
Al primo cilindro di goffratura (2) à ̈ associata una unità di collatura. Quest'ultima, nell'esempio illustrato, à ̈ del tipo comprendente un serbatoio (1C) contenente colla liquida, un rullo trasferitore (2C) ed un rullo applicatore (3C), con il rullo trasferitore (2C) che, essendo posizionato tra il serbatoio (1C) ed il rullo applicatore (3C) e ruotando attorno al proprio asse longitudinale, preleva la colla dal serbatoio (1C) e la trasferisce per contatto sulla superficie del rullo applicatore (3C). Quest'ultimo à ̈ ad una prestabilita distanza dal primo cilindro goffratore (1), per cui la colla presente sulla sua superficie bagna la carta del secondo velo (8), come ulteriormente descritto nel seguito.
Nell’esempio mostrato in Fig.3 il dispositivo comprende una terza unità di goffratura (9) nella quale si realizza la micro-goffratura di un terzo velo (10). Quest’ultimo può anche essere un velo liscio, cioà ̈ non micro-goffrato, oppure può presentare una terza goffratura in fase con le altre due.
Il dispositivo in oggetto comprende, inoltre, un “marrying roll†(11) il quale à ̈ posizionato a ridosso del primo cilindro goffratore (1), a valle dell’unità di collatura (C) rispetto alla direzione di provenienza dei veli (4, 8, 10).
I detti cilindri di goffratura e relativi contro-cilindri, i rulli dell’unità di collatura ed il “marrying roll†sono disposti con i rispettivi assi longitudinali paralleli tra loro.
Le dette unità di goffratura (1, 5), il “marrying roll†(11) e l'unità di collatura, come pure le modalità di esecuzione della goffratura “nested†, sono note ai tecnici del ramo e, pertanto, non saranno descritti in ulteriore dettaglio. In particolare, i cilindri di goffratura (2) e (6) presentano, sulla loro superficie, una serie di rilievi e di impronte in depressione secondo uno schema di goffratura prestabilito.
In conformità dell’invenzione, un rullo pressore di gomma (12) - con asse longitudinale parallelo a quello dei cilindri, contro-clindri e rulli sopra menzionati – à ̈ posizionato a ridosso del primo cilindro goffratore (1) a monte dell’unità di collatura (C) rispetto alla direzione (A4, A8) di alimentazione dei veli (4) e (8).
Il secondo velo goffrato (8) si accoppia con il primo (4), in maniera che i rispettivi rilievi (R4, R8) risultino annidati gli uni negli altri, in corrispondenza del primo cilindro goffratore (2).
In particolare, il rullo (12) comprime sia il primo velo goffrato (4) che il secondo (8) sulla superficie del primo cilindro goffratore (2) provocando la formazione di una serie di ulteriori rilievi (RC) sul velo goffrato (8), i quali ulteriori rilievi sono orientati dalla stessa parte dei rilievi (R4) precedentemente formati sul velo (4), cioà ̈ orientati da parte opposta rispetto ai rilievi (R8) formati nella precedente goffratura del velo (8).
In questa fase del processo, i detti ulteriori rilievi (RC) formati sul velo (8) risultano orientati verso l’esterno rispetto al primo cilindro goffratore (2), mentre i rilievi (R8) precedentemente formati sullo stesso velo (8) sono orientati verso il primo cilindro goffratore (2). Inoltre, il secondo velo (8) risulta esterno al primo (4). Pertanto, i vertici dei detti ulteriori rilievi (RC) sono rivolti verso il rullo applicatore (1C) quando i veli (4, 8) passano in corrispondenza dell’unità di collatura (C).
Con riferimento allo schema di Fig.2, i rilievi (R8) sono orientati verso l’alto mentre i rilievi (RC) provocati dalla pressione esercitata dal rullo (12) ed i rilievi (R4) sono orientati verso il basso.
Analogamente ai sistemi di goffratura tradizionali, sul velo esterno (8) dell’accoppiato (4, 8) viene distribuita colla ma, in conformità della presente invenzione, la colla risulta distribuita unicamente in corrispondenza degli ulteriori rilievi (RC) del velo goffrato esterno (8). In altri termini, quando l’accoppiato (4, 8) - trattato come descritto in precedenza per mezzo del rullo (12) - passa in corrispondenza del rullo applicatore (1C) dell’unità di collatura, la colla si trasferisce dal rullo applicatore (1C) agli ulteriori rilievi (RC) del secondo velo goffrato (8) che, come detto in precedenza, in questa fase sono rivolti verso il rullo applicatore (1C). Ne deriva una più precisa adesivizzazione, giacché la colla interessa unicamente il versante esterno di tali ulteriori rilievi, senza possibilità di estendersi lateralmente agli stessi. Grazie a ciò, particolarmente quando la colla à ̈ colorata, i disegni o decori precedentemente impressi o stampati sul primo velo (4) e/o sul secondo (8) restano inalterati o comunque conformi allo schema decorativo voluto. Inoltre, poiché la collatura ha luogo su una superficie meno estesa, il prodotto finale à ̈ meno rigido.
Come illustrato in Fig.3, l’unione definitiva dei veli (4) e (8), ai quali si può aggiungere il terzo velo (10) eventualmente proveniente da una unità di microgoffratura (13), ha luogo in corrispondenza della gola delimitata dal primo cilindro goffratore (1) e dal “marrying roll†(11), tra i quali passano i veli in uscita dal dispositivo. In Fig.2 e Fig.3 il prodotto finito, costituito dai veli (4), (8) e (10) così trattati ed uniti, à ̈ contraddistinto dal riferimento (14). In Fig.2 il riferimento “CL†indica la colla applicata sul velo (8). In Fig.3 le frecce (A4, A8, A10, A14) indicano la direzione di avanzamento dei veli (4, 8 , 10) e del prodotto finito (14).
Le quote (h) e (k) rappresentate in Fig.2, le quali rappresentano rispettivamente l’altezza dei rilievi (R8) e l’altezza degli ulteriori rilievi (RC) del secondo velo (8), possono essere esemplificativamente le seguenti: h = 0.9 ÷ 1.2 mm; k = 0.25 ÷ 0.34 mm.
In pratica i particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente per ciò che attiene alla disposizione e alla conformazione dei singoli elementi descritti e illustrati, nonché alla natura dei materiali indicati, senza per questo uscire dall’ambito dell’idea di soluzione adottata e perciò restando nei limiti della tutela conferita dal presente brevetto.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la produzione di materiale cartaceo nastriforme, comprendente: - una prima unità di goffratura (1) con un primo cilindro di goffratura (2) ed un corrispondente contro-cilindro (3) in cui si realizza la goffratura di un primo velo (4); - una seconda unità di goffratura (5), con un secondo cilindro di goffratura (6) ed un secondo contro-cilindro (7) in cui si realizza la goffratura di un secondo velo (8), per cui i detti veli, una volta goffrati, presentano una serie di rilievi (R4, R8) rivolti da parti opposte, le dette unità di goffratura (1, 5) essendo sincronizzate in maniera che i detti rilievi (R4, R8) siano annidati gli uni negli altri; - una unità di collatura (1C, 2C, 3C) associata al detto primo cilindro goffratore (2) per distribuire una prestabilita quantità di colla sul lato del detto secondo velo (8) goffrato opposto a quello da cui emergono i rispettivi rilievi (R8); - mezzi (11) per unire tra loro i detti veli (4, 8) in uscita dal dispositivo; caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (12) per formare, sul detto secondo velo (8), una successione di ulteriori rilievi (RC) rivolti da parte opposta rispetto a quelli (R8) prodotti in precedenza dalla seconda unità di goffratura (5).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi per formare una serie di ulteriori rilievi (RC) sul secondo velo (8) comprendono un rullo di gomma (12) posizionato a ridosso del primo cilindro di goffratura (2) a monte della detta unità di collatura, il detto rullo (12) essendo parallelo al primo cilindro di goffratura (2).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di unione dei veli in uscita dal dispositivo comprendono un marrying roll (11).
  4. 4) Metodo per la produzione di materiale cartaceo nastriforme, in cui un primo ed un secondo velo (4, 8) sono separatamente goffrati formando su ognuno di essi una successione di rilievi (R4, R8) orientati da parti opposte e quindi accoppiati annidando i rilievi di un velo nei rilievi dell’altro velo ed unendoli mediante incollaggio, caratterizzato dal fatto che comporta di formare una serie di ulteriori rilievi (RC) sul secondo velo (8) goffrato, con i detti ulteriori rilievi (RC) orientati da parte opposta rispetto ai rililevi (R8) precedentemente formati sullo stesso secondo velo (8), dal fatto che comporta di distribuire colla su detti ulteriori rilievi (R8), e dal fatto che la colla distribuita sui detti ulteriori rilievi (R8) à ̈ la stessa colla utilizzata per l’incollaggio del primo e del secondo velo (4, 8).
  5. 5) Metodo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che la detta colla à ̈ colorata.
  6. 6) Metodo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che à ̈ attuato per mezzo del dispositivo di cui alla rivendicazione 1.
  7. 7) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6 caratterizzato dal fatto che l’altezza (k) dei detti ulteriori rilievi (RC) à ̈ compresa tra 0.25 e 0.34 mm.
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