ITBO980149A1 - Macchina impacchettatrice automatica per confezionamento di prodotti. - Google Patents

Macchina impacchettatrice automatica per confezionamento di prodotti.

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ITBO980149A1
ITBO980149A1 IT98BO000149A ITBO980149A ITBO980149A1 IT BO980149 A1 ITBO980149 A1 IT BO980149A1 IT 98BO000149 A IT98BO000149 A IT 98BO000149A IT BO980149 A ITBO980149 A IT BO980149A IT BO980149 A1 ITBO980149 A1 IT BO980149A1
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IT98BO000149A
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Giovanni Gentili
Maria Gioia Grandi
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Tmc Spa
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA IMPACCHETTATRICE AUTOMATICA PER CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI.
Il presente trovato si riferisce alte macchine di confezionamento, in particolare alle impacchettatrici automatiche previste per confezionare prodotti, come rotoli di carta, trattenendoli collettivamente sotto forma di pacco, mediante un foglio di materiale da imballaggio il quale viene avvolto e ripiegato intorno ai prodotti, e saldato su sé stesso.
Nelle macchine confezionatrici del tipo suddetto è noto effettuare il confezionamento facendo evolvere i singoli prodotti, od insiemi di prodotti raggruppati collettivamente, in successione tra loro lungo una linea di formatura nella quale i prodotti, interposti ad elementi spintori intervallati a passo e mobili lungo la linea di formatura medesima, avanzano con un movimento discontinuo attraversando una serie di stazioni operative nelle quali viene effettuato il confezionamento.
Le stazioni operative prevedono rispettivamente: l’introduzione nella macchina dei prodotti sormontati da un foglio di imballaggio, costituito ad esempio da un film di materiale plastico; l'avvolgimento del foglio di imballaggio intorno ai prodotti con sovrapposizione inferiormente ai prodotti di relativi lembi contrapposti; la formatura sul foglio di imballaggio di due coppie di primi risvolti, verticali, ripiegati a contrasto con i prodotti; la formatura di due coppie di secondi risvolti; la saldatura dei lembi dei foglio sottostanti il pacco; la piegatura delle coppie di secondi risvolti a riscontro con il pacco; ed infine la chiusura del pacco mediante la saldatura dei risvolti al foglio di imballaggio.
La presente invenzione concerne più in particolare una macchina automatica, del tipo sopra indicato, e corrispondente al preambolo della rivendicazione 1, per effettuare il sopra citato confezionamento di prodotti.
La macchina comprende una linea di formatura dell’involucro lungo la quale le tre stazioni operative sono disposte in successione superiormente ad un piano di scorrimento dei prodotti i quali sono fatti avanzare a passo lungo il piano dagli spintori mobili. La prima stazione operativa della linea di formatura coopera con un sollevatore che è disposto inferiormente al piano di scorrimento dei prodotti, e che è mobile verticalmente ed alternativamente tra un livello abbassato in cui riceve i prodotti al di sopra di un proprio piano di carico ed un livello sollevato in cui dispone invece i prodotti al di sopra del piano di scorrimento della linea di formatura e li introduce tra gli elementi spintori con un foglio di imballaggio disteso superiormente ad essi; foglio che ricade bilateralmente al pacco con proprie falde verticali interposte tra i prodotti e gli elementi spintori. La prima stazione operativa comprende inoltre un piegatore ed un contropiegatore piano orizzontali, disposti inferiormente al piano di scorrimento e bilateralmente al sollevatore. Il piegatore ed il contropiegatore sono alternativamente mobili parallelamente al piano di scorrimento dei prodotti da una prima posizione estrema allargata in corrispondenza della quale permettono il libero transito del piano di carico del sollevatore verso il piano di scorrimento dei prodotti, ad una seconda posizione estrema ristretta in corrispondenza della quale sono invece ravvicinati tra loro al disopra del piano di carico del sollevatore in modo da prenderne progressivamente i prodotti, da sostenerli sul piano di scorrimento, e da avvolgere contemporaneamente lembi opposti del foglio fino a sovrapporli l'uno all'altro inferiormente ai prodotti. La macchina comprende anche due coppie di piegatori piano-verticali i quali sono paralleli tra loro e alla linea di formatura, sono disposti bilateralmente ai prodotti ad una distanza corrispondente alla profondità del pacco e sono mobili in contrapposizione tra loro, alternativamente, tra due posizioni estreme. In una prima posizione estrema, inoperativa, i piegatori piano verticali sono disposti al di fuori della dimensione di ingombro in larghezza del pacco; nella seconda posizione estrema, operativa, sono invece ravvicinati tra loro. Nel movimento necessario per il raggiungimento della seconda posizione operativa, gli spintori piano verticali intercettano lembi verticali del foglio, li ripiegano intorno a linee di piegatura verticali e formano coppie di primi risvolti, verticali, che vengono premuti a contrasto con i prodotti e formano infine coppie di secondi risvolti, orizzontali, disposte bilateralmente ai piegatori pianoverticali. La seconda stazione comprende invece due coppie di piegatori fìssi disposte bilateralmente alla linea di formatura, e distanziate tra loro: verticalmente in funzione della dimensione in altezza del pacco dei prodotti; ed orizzontalmente in funzione della profondità e della lunghezza del pacco. I piegatori fissi presentano superfìci elicoidali che si sviluppano longitudinalmente alla linea di formatura per ripiegare progressivamente i secondi risvolti fino a sovrapporli al foglio di imballaggio disponendoli a riscontro con i prodotti. Dei primi mezzi di saldatura sono previsti per saldare i lembi del foglio di imballaggio sovrapposti tra loro, inferiormente al pacco; dei secondi mezzi di saldatura che corredano la terza stazione sono previsti invece per saldare i primi e i secondi risvolti sul foglio di imballaggio.
Nelle suddette macchine impacchettatrici, il confezionamento dei prodotti viene effettuato secondo vari formati di confezionamento che prevedono la possibilità di disporre nei pacchi rotoli in numero diverso e con disposizioni geometriche diverse. Si possono infatti ottenere sia confezioni singole da un solo rotolo, sia confezioni multiple di più rotoli. In questo caso, i rotoli possono essere poi disposti affiancati l’uno all’altro per formare un pacco contenente uno strato singolo di prodotti o possono essere disposti anche in modo da permettere il confezionamento di pacchi a più strati di rotoli sovrapposti.
Un problema comune a tutti i tipi di macchine note è rappresentato dal fatto che, per predisporre la macchina per il confezionamento di un formato di pacco diverso da quello in produzione, occorre mettere in atto numerose operazioni di registrazione che, in particolare, vengono effettuate adottando più elementi di riferimento posizionale che, in generale, sono diversi tra loro e sono diversamente asserviti alle varie parti fisiche delia macchina e che, infine, implicano in particolare più operazioni di registrazione da attuarsi distintamente nel passaggio da un tipo di confezione ad un altro. Più specificatamente, le registrazioni delle stazioni operative sono effettuate con riferimento al piano di scorrimento dei prodotti; le registrazioni del piano mobile del sollevatore, al contrario, sono invece riferite al livello più basso assunto dal piano mobile, livello che è collocato al disotto del piano di scorrimento dei prodotti.
Da ciò deriva che gli apparati di regolazione della macchina sono di complessa costruzione ed implicano regolazioni della macchina ed operazioni di messa in fase lunghe e complesse, che richiedono, svantaggiosamente, anche di dover intervenire fisicamente su dispositivi numerosi i quali sono inoltre localizzati anche su zone variamente dislocate nella macchina stessa.
Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati mediante una macchina che sia in grado di permettere il passaggio da una predisposizione operativa ad un’altra, sia in termini di regolazione di formato del pacco che in termini di configurazione della confezione, con operazioni di regolazione che siano in numero minore rispetto alle macchine note, che siano più rapide da eseguirsi e che siano eseguibili automaticamente ed in modo centralizzato così da rendere la macchina nel suo complesso capace di predisporsi a fronteggiare richieste di mercato di confezioni diversificate, rapidamente variabili.
Ulteriore scopo del trovato è inoltre quello di ottenere una macchina che presenti organi in movimento i quali siano mobili con ampiezze di movimento più limitate, con conseguenti vantaggi sia in termini di riduzione dei tempi del ciclo operativo, sia in termini di riduzione delle sollecitazioni dinamiche.
In accordo con l'invenzione, tali scopi sono raggiunti da una macchina automatica comprendente mezzi di registrazione almeno della linea di formatura dell’involucro i quali sono operativamente connessi con mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina e sono congegnati per riferire al piano di scorrimento dei prodotti le registrazioni della macchina necessarie per le variazioni di formato del pacco. Le caratteristiche tecniche del trovato, secóndo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 è una disposizione planimetrica di insieme di una macchina di confezionamento secondo il trovato corredata di una relativa linea di alimentazione dei prodotti e di una linea di alimentazione del foglio di imballaggio;
la figura 2 è una vista di insieme della macchina di figura 1 illustrata in alzato;
la figura 3 è una rappresentazione della macchina in alzato, vista dal lato della linea di alimentazione del prodotto;
la figura 4 è una vista prospettica di insieme illustrante un esempio di confezione ottenibile con la macchina secondo l’invenzione;
le figure 5a, 5b, 5c, 5d, 5e sono rappresentazioni fortemente schematiche delle fasi operative della macchina illustrate nello spazio tridimensionale;
le figure 6a e 6b sono rappresentazioni in scala di ingrandimento di alcuni particolari della macchina di figura 3;
le figure 7a, 7b sono rappresentazioni in scala di ingrandimento di alcuni particolari della macchina illustrata in figura 3 e rappresentata con parti asportate per meglio evidenziarne delle altre;
le figure 8a, 8b, 8c sono rappresentazioni di dettaglio, in scala di ingrandimento, di alcuni particolari della macchina di figura 3, rispettivamente vista in alzato, in pianta dall’alto e in vista laterale, con parti asportate per meglio evidenziarne delle altre;
la figura 9 è una vista parziale della macchina di figura 3 sezionata con un piano di sezione verticale e rappresentata in scala di ingrandimento;
la figura 10 è una vista della macchina secondo la sezione X - X di figura 7b;
figure 11 a, 11 b sono viste parziali in pianta dall’alto, in scala di ingrandimento, di un particolare della macchina illustrata in figura 3;
la figura 12 è una. vista di un particolare di figura 2, parzialmente rappresentato ed illustrato in scala di ingrandimento le figure 13a, 13b e 13c sono viste laterali in scala di ingrandimento di alcuni particolari del trovato illustrati con parti asportate per meglio evidenziarne delle altre;
la figura 14 è una sezione di un particolare del trovato effettuata secondo la linea XIV - XIV di figura 1;
le figura 15a e 15b sono rispettivamente viste in alzato, in scala di ingrandimento, di una linea di alimentazione del materiale di imballaggio di cui è corredata la macchina;
le figure 16, 16a e 17 sono rispettivamente due viste in alzato ed una vista trasversale illustrate con parti asportate per meglio evidenziarne delle altre di una variante realizzativa della macchina di cui alle precedenti figure.
Conformemente alle figure 1, 2, 3 dei disegni allegati, con 1 è indicata nel suo complesso una macchina impacchettatrice automatica per effettuare il confezionamento a pacco 2 di prodotti 3. I prodotti 3 sono costituiti in particolare (vedi figura 4) da rotoli di carta che vengono trattenuti in un involucro 4 di contenimento costituito da un foglio di materiale plastico (polipropilene o polietilene) che, dopo essere stato avvolto intorno ai prodotti 3, viene ripiegato e saldato su sé stesso per fornire una complessiva confezione del tipo esemplificativamente, ma non limitativamente, illustrata nella citata figura 4.
La macchina impacchettatrice 1 essenzialmente comprende (vedi figure 1 e 2) una linea di alimentazione 50 dei prodotti 2 da confezionare, una linea di alimentazione 100 del foglio di materiale di imballaggio, ed una linea di formatura 10 dell’involucro 4 di confezionamento dei prodotti 3 dislocate su livelli altimetricamente differenziati tra loro (vedasi anche figura 5e). La macchina impacchettatrice 1 comprende inoltre un sollevatore 5 di prodotti da confezionare, operativamente disposto tra la linea di alimentazione 50 dei prodotti e la linea di formatura 10 dell’involucro.
La linea di formatura 10 dell’involucro comprende un corpo 15 macchina di forma sostanzialmente parallelepipeda disposto con la propria dimensione maggiore orientata orizzontalmente (vedi figura 3), il quale è sovrapposto al sollevatore 5 in corrispondenza di una propria estremità con interposizione di una tramoggia 27. All’interno del corpo 15 di macchina è presente un trasferitore 18 anulare (vedasi anche figura 6a) dotato di elementi spintori 19 consecutivi, alternativamente montati su catene 28, parallele, chiuse ad anello intorno a quattro pulegge 28p dentate convenientemente motorizzate. Gli spintori 19 sono previsti per sospingere con movimento orizzontale, unidirezionale e discontinuo, lungo la linea di formatura 10 dell’involucro 4 i prodotti 3 alloggiati tra coppie di spintori 19 consecutivi. La linea di formatura 10 dell'involucro 4 include in particolare tre stazioni operative 6, 7, 8 le quali sono disposte in successione reciproca, in prossimità della base del corpo 15 macchina e sono collocate superiormente ad un piano 9 di scorrimento orizzontale sul quale i prodotti 3, sostenuti in appoggio, avanzano da una stazione operativa 6, 7, 8 all’altra, con movimento a passo sotto la spinta loro impressa dagli elementi spintori 19 del trasferitore 18 anulare.
Più in particolare, (vedi figure 6a, 6b) la prima stazione 6 operativa è disposta all’interno del corpo macchina 15, sulla verticale del sollevatore 5; è provvista di un piegatore 11 e di un contropiegatore 12 piano-orizzontali, mobili, disposti inferiormente ed adiacentemente al piano di scorrimento 9 dei prodotti 3; e comprende inoltre due coppie di piegatori piano-verticali 13, 14 mobili, paralleli tra loro e orientati longitudinalmente rispetto alla linea di formatura 10.
Il piegatore 11 piano-orizzontale (vedi figura 7 a) è definito da una pluralità di piccoli nastri 20 trasportatori affiancati e paralleli, portati di sbalzo da una struttura 21 di supporto, la quale è guidata orizzontalmente su una struttura fissa 15a della macchina 1. La struttura 21 di supporto dei nastri 20 trasportatori è mobile traslabilmente ed alternativamente rispetto alla struttura fissa 15a della macchina 1 su azionamento di propri mezzi attuatori, preferibilmente rappresentati da un leveraggio 22 costituto da una biella 22a, la quale è sfericamente articolata ad una estremità con la struttura 21 di supporto del piegatore 11 ed è coliegata con l'altra estremità, anch'essa sfericamente articolata, ad una manovella 22b mossa, a sua volta, da un motore 23 che preferibilmente è elettronico e di tipo brushless.
I nastri 20 trasportatori sono provvisti di cinghie chiuse intorno a relative coppie di pulegge 20a, 20b, una delle quali è motorizzata, in modo da formare un anello orizzontalmente allungato. Le pulegge 20a motorizzate di ciascun nastro 20 sono mosse in rotazione unidirezionale da mezzi di motorizzazione 20c collettiva tramite interposizione di una trasmissione meccanica 20d a cinghia 20e anulare. La trasmissione meccanica 20d prevede l'avvolgimento della cinghia 20e anulare intorno ad un insieme di pulegge di rinvio 20f, 20m. Una delle pulegge di rinvio (20m - ballerino) è traslabile su azionamento dì relativi mezzi attuatori, controllati da mezzi di comando e di gestione generale della macchina 1, in modo da consentire alla trasmissione meccanica 20d a cinghia 20e di variare la propria configurazione geometrica per seguire la traslazione di insieme del piegatore 1, nei due sensi della direzione orizzontale, adeguandosi istante per istante alla posizione raggiunta da quest’ultimo mediante variazione della lunghezza dei tratti di cinghia 20e disposti tra le pulegge fisse 20f e la puleggia mobile 20m di rinvio.
Inferiormente alla prima stazione 6 operativa, e al di sotto del piegatore 11 piano-orizzontale, la macchina 1 sostiene una prima parete 23a verticale della tramoggia 27; parete 23a che è sostenuta da uno stelo 24 orizzontale portato a sbalzo e scorrevolmente guidato dalla struttura 15a fìssa della macchina 1. Lo stelo 24 è provvisto di una dentatura 24a ingranante con un rocchetto 25 motorizzato. La rotazione del rocchetto 25, opportunamente comandata dai mezzi centralizzati di gestione e di comando generale della macchina 1, consente di registrare orizzontalmente la posizione della prima parete 23a di tramoggia allineandola convenientemente con la sovrastante prima stazione operativa 6 della macchina 1.
Il contropiegatore 12 piano-orizzontale (vedi figura 7b) è costituito da un piano avente una estremità rastremata 12a, portato a sbalzo da una propria struttura di supporto 24b. La struttura di supporto 24b è sostenuta e guidata orizzontalmente da una struttura fissa 15b della macchina 1 che è contrapposta alla struttura 15a portante il piegatore 11. La struttura di supporto 24b del contropiegatore 12 è mobile traslabilmente ed alternativamente, in orizzontale, rispetto alla struttura fissa 15b, su azionamento di propri mezzi attuatori, preferibilmente rappresentati da un leveraggio 25 (vedi figura 6a), costituto da una biella 25a sfericamente articolata con una propria estremità con la struttura di supporto 24b del contropiegatore 12 e collegata, sfericamente, con l’altra sua estremità ad una manovella 25b mossa a sua volta da un motore 26 elettronico del tipo brushless controllato dai mezzi di comando e di gestione generale della macchina 1.
il contropiegatore 12 ed il piegatore 11 sono associabili tra loro (come sarà meglio chiarito nel seguito) in modo da definire in reciproca combinazione un piano 9 orizzontale che viene definito nella condizione di massimo aggetto del contropiegatore 12 e del piegatore 11 dalle rispettive strutture 15a, 15b. In questa condizione, le rispettive estremità 12a, 20b (come mostrato in figura 5d) si sovrappongono reciprocamente e corredano la prima stazione operativa 6 della macchina 1 di una porzione di piano di scorrimento 9 dei prodotti che è apribile e richiudibile orizzontalmente con opportuno movimento di sincronizzazione dei leveraggi 22, 25 di azionamento del contropiegatore 12 e del piegatore 11 e su comando impresso dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1. La fasatura impressa ai leveraggi 22, 25 di azionamento del contropiegatore 12 e del piegatore 11 preferibilmente è tale da prevedere, nella sopraddetta condizione di massimo aggetto orizzontale, il raggiungimento contemporaneo da parte del contropiegatore 12 e del piegatore 11 di un punto di fine corsa che è dislocato rispetto ad un piano verticale 6a di mezzeria della prima stazione operativa 6 a valle, lungo la linea di formazione 10 dell’involucro 4, ad una certa distanza indicata con D1 in figura 5d; distanza D1 che preferibilmente è di circa 70 mm.
Dalla figura 6a si rileva che la strutturazione che prevede il supporto a sbalzo del contropiegatore 12 e del piegatore 11 consente di ottenere una macchina 1 che nel suo complesso presenta vantaggiosamente una ampia accessibilità in corrispondenza delle zone immediatamente sottostanti e laterali alla prima stazione operativa 6.
I piegatori piano verticali 13 e 14 sono costituiti da quattro elementi lamellari verticali, elasticamente flessibili, portati, a due a due paralleli tra loro, in successione lungo la linea di formatura 10 (vedi figura 6a). I piegatori 13, 14 sono portati da rispettivi supporti 29 montati scorrevolmente in guida 31 su due fiancate 30 strutturali (vedi figura 8c), parallele e verticali del corpo 15 macchina (fiancate 30, delle quali soltanto una è illustrata nella detta figura 8c). Quattro leveraggi 32, costituiti da una biella 32a e da una manovella 32b, reciprocamente articolate con snodi sferici (vedi figure 6a, 8b), collegano i supporti 29 dei piegatori 13, 14 piano-verticali, contrapposti delle due fiancate 30 a rispettivi motori 33a, 33b di azionamento in comune di ciascuna coppia di piegatori 13, 14; motori 33a, 33b che preferibilmente sono di tipo elettronico, brushless. Nel corpo 15 macchina, sono presenti perciò due motori 33a e 33b di azionamento, controllati dai mezzi di comando e di gestione generale della macchina 1 , mediante i quali, per il tramite dei leveraggi 32, i quattro elementi lamellari 13, 14 sono fatti traslare orizzontalmente ed alternativamente a due a due ed in contrapposizione di moto lungo la linea di formatura 10. Le due coppie di piegatori piano-verticali 13, 14 sono mosse tra due posizioni estreme di massimo allontanamento e di massimo accostamento reciproco. Anche in questo caso, la fasatura dei leveraggi 32 è tale da prevedere il raggiungimento della posizione di massimo accostamento reciproco delle coppie di piegatori piano-verticali 13, 14 in un punto che è traslato lungo la linea di formatura 10 dell’involucro 4, a valle del piano verticale di mezzeria 6a della prima stazione operativa 6, della distanza D1 (vedi figura 6a).
Le bielle 32a e le manovelle 32b dei leveraggi 32 presentano articolazioni reciproche con snodo sferico e sono registrabili angolarmente tra loro in modo da permettere di adeguare la posizione relativa dei piegatori 13, 14 in funzione della dimensione orizzontale del pacco la quale è disposta longitudinalmente alla linea di formatura 10 (lunghezza del pacco rilevata lungo la direzione dell’asse di riferimento X di figura 4).
I piegatori 13, 14 corrispondenti delle due fiancate 30 sono provvisti inoltre di mezzi di registrazione che prevedono la possibilità di allargare in orizzontale i piegatori 13, 14, trasversalmente alla linea di formatura 10 (secondo l’asse di riferimento Y di figura 4), nonché di traslarli verticalmente (secondo l'asse di riferimento Z di figura 4) in modo da poter essere registrati in funzione delle variazioni delle restanti dimensioni (profondità ed altezza) del pacco 2, che corrispondono ai vari formati della confezione dei prodotti 3 ottenibili con la macchina 1
La soluzione di rendere mobili lungo la lìnea di formatura 10, come sopra detto, entrambe le coppie di piegatori piano-verticali 13, 14 rappresenta una caratteristica che, permettendo minori ampiezze di movimento dei piegatori piano-verticali 13, 14, consente di ridurre gli effetti dinamici e permette alla màcchina 1 di operare vantaggiosamente, a parità di ogni altra condizione, ad una velocità operativa più elevata.
La seconda stazione operativa 7 comprende invece due coppie di piegatori 16, 17 fissi disposte una di seguito all’altra all’interno del corpo 15 macchina, e primi mezzi di saldatura 180 disposti tra le due coppie di piegatori 16, 17 (vedi figure 6a, 7b) .
I piegatori fissi 16 di una prima coppia (vedi figure 3 e 6a) sono disposti bilateralmente alla linea di formatura 10 e sono provvisti di superfici elicoidali che si sviluppano longitudinalmente alla linea di formatura 10. I piegatori fissi 17 della seconda coppia sono disposti anch’essi bilateralmente alla linea di formatura 10, presentano superfici elicoidali che si sviluppano longitudinalmente alla linea di formatura 10 e sono collocati rispetto ai primi in posizione più avanzata e ad un livello sopraelevato rispetto al piano 9 di scorrimento dei prodotti.
I piegatori fìssi 16 inferiori sono allargabili in direzione orizzontale trasversale alla linea di formatura 10. I piegatori fìssi 17 superiori, oltre ad essere allargabili in direzione orizzontale, sono anche verticalmente registrabili per adeguarsi alle variazioni di formato in altezza del pacco.
La macchina 1 comprende inoltre (vedi figure 3 - 6a - 6b) delle travi 34 orizzontali disposte internamente al corpo 15 macchina, longitudinalmente alla linea di formatura 10 in posizioni laterali agli elementi spintori 19 del trasferitore anulare 18. Le travi 34 orizzontali attraversano completamente il corpo 15 macchina e, sovrastando la prima e la seconda stazione operativa 6, 7 ed almeno in parte anche la terza stazione 8 operativa, materializzano in combinazione reciproca dei piani orizzontali di riscontro sommitale previsti per contrastare la sommità dei pacchi 2 di prodotti che percorrono la linea di formatura 10 dell’involucro 4.
Le travi 34 sono sostenute alle proprie opposte estremità da supporti 35 (vedi figura 6b) provvisti di chiocciole impegnate su quattro viti di manovra 36 verticali, motorizzate. Le viti di manovra 36 sono collegate tra loro tramite una catena 37 di trasmissione del moto in comune, disposta su un piano orizzontale e collegata ad un pignone 38 motore azionato a sua volta da un motore elettronico di tipo brushless (vedi figura 9). L’azionamento del pignone 38 di questo motore, opportunamente controllato dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina consente di sollevare e di abbassare il piano di riscontro sommitale definito dalle travi 34 rispetto al sottostante piano di scorrimento 9 dei prodotti.
Inoltre, dalla figura 9 si rileva anche che le fiancate 30 del corpo macchina 15 macchina sono superiormente collegate tra loro da travi 39 fisse orizzontali che supportano in guida due primi carrelli 40 scorrevoli orizzontalmente (in figura è visibile solamente metà della macchina 1, ma quanto viene qui detto è ripetibile simmetricamente per l’altra metà delia macchina 1). I primi carrelli 40 traslano rispetto alla relativa trave 39 mediante una vite di manovra 41 motorizzata (da un motore elettronico brushless adeguatamente controllato dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1) sulla quale sono impegnati detti primi carrelli 40. La vite di manovra 41 presenta filettature controverse in corrispondenza delle due fiancate 30 opposte del corpo 15 macchina, cosicché una medesima rotazione impressa alla vite di manovra 41 determina la traslazione contemporanea dei due primi carrelli 40 impegnati su detta vite 41 che traslano orizzontalmente in contrapposizione tra loro allontanandosi ed avvicinandosi insieme, a seconda del verso di rotazione della vite di manovra 41. Dei secondi carrelli 42 sono supportati da ciascun primo carrello 40 scorrevolmente in guida lungo una direzione verticale e supportano i piegatori pianoverticali 13 e 14 mediante una guida 42b orizzontale lungo la quale i piegatori piano-verticali 13 e 14 traslano sotto le azioni delle rispettive bielle 32a La traslazione dei secondi carrelli 42 viene attuata mediante azionamento di una vite di manovra 43 verticale che, a seconda del verso di rotazione, fa salire o scendere il proprio secondo carrello 42 lungo la direzione verticale variando corrispondentemente la quota dei piegatori piano-verticali 13 e 14 rispetto al piano di scorrimento 9 dei prodotti lungo la linea di formatura 10 della macchina 1.
Dalle figure 8a, 8b e 9 si rileva più in dettaglio che, dal pignone 38, viene derivato il moto, oltre che per la catena 37 che trasmette il moto alle viti di manovra 36 del piano sommitale, anche per una catena 44 che trasmette il moto di rotazione alla vite di manovra 43, verticale dei secondi carrelli 42. Tuttavia dal momento che la traslazione verticale degli elementi piegatori piano-verticali 13, 14 deve avvenire con corse dimezzate rispetto agli spostamenti del piano sommitale (gli elementi piegatori piano-verticali 13, 14 si dispongono infatti a metà dell'altezza del pacco 2 di prodotti), la vite di manovra 43 ha passo dimezzato rispetto alle viti di manovra 36 che motorizzano il piano sommitale.
Da quanto sopra detto si rileva quindi in definitiva che la movimentazione verticale del piano sommitale costituito dalle travi 34 consente di predisporre la macchina 1 in funzione delle variazioni di formato in altezza (rispetto al piano di scorrimento 9) dei pacchi 2 di prodotti 3 che evolvono lungo la linea di formatura 10 dell'involucro 4. A tale regolazione, riferita al plano di scorrimento 9, sono altresì correiabili anche le variazioni della distanza verticale delle coppie di piegatori fissi 16 e 17 della seconda stazione operativa 7 della macchina 1. Per quanto concerne invece le registrazioni correlate alle variazioni di formato, riferibili alla profondità del pacco 2 (direzione Y di figura 4) , queste sono attuate dalla attivazione della vite di manovra 41 alla quale sono correiabili altresì anche le corrispondenti regolazioni in larghezza dei piegatori fissi 16 e 17 della seconda stazione operativa 7.
Le regolazioni riferibili alla lunghezza dei pacchi 2 vengono infine attuate mediante registrazione delle corse dei leveraggi 22, 25, 32 che azionano rispettivamente il piegatore 11 ed il contropiegatore 12 piano-orizzontali e i piegatori piano-verticali 13, 14. Per quanto concerne infine le variazioni di distanza mutua deglielementi spintori 19 del trasferitone anulare 18, queste sono attuate sfasando convenientemente tra loro le catene 28 parallele che supportano alternativamente gli spintori 19 consecutivi.
Occorre rilevare che tutte le registrazioni sopra descritte sono pilotate dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1 unicamente con riferimento al piano di scorrimento 9 dei prodotti 3.
Tornando alla seconda stazione operativa 7, dalle figure 6a, 7b e 10 si rileva più in particolare che i primi mezzi di saldatura 180 comprendono una barra 18a saldante portata in attraversamento del piano 9 di scorrimento dei prodotti 3, trasversalmente alla linea di formatura 10 dell’involucro 4. La barra 18a saldante è sostenuta da un sistema di aste 18b parallele, aventi rispettive estremità articolate: da un lato alla barra 18a saldante e dall'altro alla struttura della macchina 1. Le aste 18b sono connesse collettivamente ad una estremità di una biella 18c di lunghezza variabile vincolata con l'estremità opposta ad un eccentrico 18d motorizzato. Un motoriduttore azionato da un motore eletronico 18h di tipo brushless mete in rotazione l'eccentrico 18d consentendo di far affiorare periodicamente la barra 18a saldante dal piano di scorrimento 9 dei prodotti e di mantenerla sollevata per un tempo adeguato a consentire la saldatura del foglio di imballaggio, tempo che in virtù della motorizzazione brushless può essere impostato da programma in modo tale che la saldatura venga effettuata con tempi di esecuzione invariabili, indipendentemente dalla velocità della linea di formatura 10. La biella 18c di lunghezza variabile è attuata in particolare da un pistone pneumatico avente stelo 18e articolato con la barra 18a saldante e cilindro 18f articolato alleccentrico 18d. I mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1 controllano oltre all’attivazione del motore 18h anche l’attivazione del cilindro 18f e, in corrispondenza dell’arresto della macchina 1 in condizioni di emergenza, ritraggono lo stelo 18e all’interno del cilindro 18f, abbassando in tal modo la barra 18a saldante al disotto del piano di scorrimento 9 (vedi figura 7b). Tale impostazione costruttiva consente di realizzare dei mezzi di sicurezza che permettono di evitare indesiderate bruciature del foglio di confezionamento del pacco 2 dei prodotti 4 nel caso di funzionamento anomalo della macchina 1.
La terza stazione operativa 8, come visibile dalla figura 3 e dalle figure 11 a, 11 b è portata parzialmente a sbalzo dal corpo 15 macchina lungo la linea di formatura 10 dell’involucro ed è sostanzialmente divisa in due sezioni consecutive 8a e 8b rispettivamente previste per effettuare la saldatura dell’involucro 4 e per consentire il successivo raffreddamento e consolidamento delle saldature.
Più in particolare, la terza stazione operativa 8 comprende due nastri 46 anulari (vedi figure 11 a, 11 b) chiusi intorno a pulegge 46p motorizzate girevoli intorno ad assi 46a verticali e disposte in modo da formare anelli allungati lungo la linea di formatura 10 dell'involucro e contrapposti tra loro. In corrispondenza della prima sezione 8a della terza stazione 8 operativa, i nastri 46 anulari sono corredati al loro interno di elementi saldanti 47 provvisti di relative termoresistenze. Gli elementi saldanti 47 sono realizzati in materiale antifrizione e premono i nastri 46 anulari contro i pacchi 2 di prodotti ad essi interposti realizzando la saldatura del relativo foglio di confezionamento in modo del tutto convenzionale.
Per quanto concerne il sollevatore 5 di prodotti, dalle figure 5a e 5d si rileva in particolare che questo è disposto inferiormente ai piano di scorrimento 9 dei prodotti ed è mobile verticalmente ed alternativamente tra un livello abbassato in cui riceve i prodotti 3, già impilati, al di sopra di un proprio piano di carico 5p orizzontale ed un livello sollevato in cui dispone invece i prodotti 3 nella prima stazione operativa 6, al di sopra del piano di scorrimento 9 introducendoli tra coppie di spintori consecutivi 19 del trasferitore anulare 18 con un foglio di imballaggio disteso superiormente ai prodotti e ricevuto dalla linea di alimentazione 100 del film.
Più in particolare, il piano 5p di carico del sollevatore 5 è suddiviso in tre elementi affiancati, i più esterni 5p' dei quali sono collegati solidalmente tra loro, al contrario dell’elemento centrale 5p" che è invece indipendente dagli altri due elementi 5p.
Due aste 48 di guida consentono la traslazione verticale rispettivamente dei due elementi esterni 5p’ e dell’elemento centrale 5p” del piano di carico 5p su azionamento di relativi mezzi attuatoli. Questi sono rappresentati in particolare (vedi figura 12) da due leveraggi 49 indipendenti, ciascuno dei quali aziona una delle aste 48 di guida é comprende bielle 49a articolate ad una loro estremità alle aste di guida 48 degli elementi 5p. 5p” e collegate girevolmente con manovelle 49b azionate da due motori elettronici 49c, di tipo brushless, controllati dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1.
Gli elementi 5p’ e 5p”del piano di carico 5p sono mossi dai relativi mezzi attuatori con sequenze diverse a seconda del numero e della disposizione dei prodotti 3 al di sopra del piano di carico 5p. Nel caso di configurazioni che prevedono più rotoli di prodotti 3 affiancati sul piano di carico 5p, gli elementi più esterni 5p’ sono mossi fino al livello del piano di scorrimento 9 dei prodotti 3 con immediato ritorno verso la posizione abbassata; l'elemento centrale 5p” invece dopo aver raggiunto il piano di scorrimento 9 dei prodotti si arresta in questa posizione permanendovi per un certo intervallo di tempo. Terminata la sosta, l’elemento centrale 5p” ritorna nuovamente verso il livello abbassato del piano di carico 5p. Nel caso invece di confezioni di prodotti che richiedano una sequenza di movimentazioni diversa da quella sopra esemplificata (come è il caso di confezioni di soli uno o due prodotti, per le quali non è necessaria alcuna sosta), la riprogrammazione della sequenza può essere effettuata in modo assai agevole intervenendo esclusivamente via software sui mezzi centralizzati di controllo e di gestione della macchina, senza necessità quindi di effettuare materialmente alcun intervento sugli elementi 5p’ e 5p" fisici del sollevatore 5.
Le regolazioni della corsa del sollevatore 5 correlate con le variazioni di formato dei pacchi 2 di prodotti, in fase di confezionamento (altezza dei pacchi) sono riferite anche in questo caso unicamente al piano di scorrimento 9 dei prodotti lungo la linea di formatura 10. In altre parole la logica che sta alla base della regolazione della corsa del sollevatore 5, necessaria per adeguarsi ad una diversa altezza del pacco 2, prevede la determinazione delle varie posizioni del piano di carico 5p in termini di abbassamenti H del piano di carico 5p rispetto al piano di scorrimento 9 dei prodotti 3 lungo la linea di formatura 10 dell’involucro 4 (vedi figura 5c). Tale caratteristica consente vantaggiosamente di ridurre il numero delle regolazioni complessive della macchina 1 consentendone altresì una più facile gestione.
Quanto alla linea di alimentazione 50 dei prodotti, con riferimento alle figure 1 e 2 si rileva che questa essenzialmente comprende un alimentatore 51 di insiemi di prodotti, convenientemente raggruppati da convenzionali mezzi dosatori non rappresentati, il quale alimenta a sua volta un trasferitore 60 di prodotti stratificati che è asservito alla alimentazione del sollevatore 5.
L’alimentatore 51 di insiemi di prodotti essenzialmente comprende (vedi figure 1, 2, 13a, 13b) una struttura 51 a portante, fissa, che supporta bilateralmente ad un piano 52 orizzontale di appoggio dei prodotti 3 due catene 53 parallele, avvolte ad anello e rinviate intorno a relative serie di pulegge 54, nonché collegate da barre 55b trasversali al piano 52 atte ad interferire con i prodotti 3 disposti sul piano 52 e a sospingerli da una estremità all’altra dell’alimentatore 51 in corrispondenza dello scorrimento delle catene 53, tangenzialmente alle relative pulegge 54.
L'alimentatore 51 è strutturato in modo da presentare un braccio 55 mobile rispetto alla struttura 51 a fissa. Il braccio 55 supporta le pulegge 54e delle catene 53 situate in prossimità della estremità di scarico 54e dell’alimentatore 51 ed è connesso alla struttura 51a fissa mediante un pattino 56 il quale è incernierato alla struttura 51 a fissa ed alloggiato scorrevolmente in un asola 57 del braccio 55. Il braccio 55 è provvisto inoltre di mezzi di azionamento, costituti da un motore 58 brushless azionante un leveraggio 59 collegato al braccio 55, atti a far ruotare il braccio 55 medesimo sulla struttura fissa 51 a in modo da sollevare o abbassare l’estremità di scarico 51 b dell’alimentatore 51 rispetto al piano di scorrimento 52 dei prodotti; piano di scorrimento 52 che è conformato in modo da assicurare continuità d’appoggio ai prodotti anche in corrispondenza dell’allontanamento della estremità di scarico 51 b dell’alimentatore 51 dalla struttura fissa 51 a; allontanamento che è permesso dallo scorrimento dell’asola 57 sul pattino 56 fissato alla struttura fissa 51 a.
Mezzi tensionatori 59 delle catene 53 provvedono a variare la lunghezza dei tratti di rinvio delle catene 53 tra le varie pulegge 54 in modo da permettere alle catene 53 di seguire il movimento telescopico di sfilamento del braccio 55, mantenendo sostanzialmente invariato il proprio tensionamento sulle pulegge 54.
Tra il braccio 55 e la struttura fissa 51 a di sostegno sono previsti dei mezzi di reazione atti a contrastare la rotazione del braccio 55 dovuta al peso proprio del braccio 55. Tali mezzi di reazione comprendono in particolare uno o più cilindri pneumatici 380 (vedi figura 13b), i quali sono alimentati da un relativo circuito di comando con una pressione di intensità controllata dai mezzi centralizzati di gestione e di comando, nonché atta a contrastare il momento di rotazione del braccio 55 intorno al punto di incernieramento con la struttura fissa 51. I cilindri 380 operano quindi come una molla pneumatica che consente vantaggiosamente: di diminuire la coppia motrice richiesta al motore 58; di permettere di azionare più rapidamente la rotazione del braccio 55 ed il conseguente suo riposizionamento; di evitare infine la caduta accidentale del braccio 55 in caso di mancata alimentazione elettrica del motore 58 od in caso di inefficiente funzionamento dei sistemi di sicurezza ad esso relativi.
Il trasferitore 60 (vedi figura 2) è collocato in adiacenza con l’estremità libera, ovvero di scarico 51 b, del braccio 55 tra l’alimentatore 51 ed il sollevatore 5 ed è provvisto di una struttura costituita da quattro fiancate 62 parallele a due a due sostenente due trasferitori 64 anulari provvisti di coppie di catene 65a, 65b parallele collegate da barre 63 di spinta dei prodotti 3, le quali sono distribuite rispettivamente lungo distinti percorsi anulari, di uguale lunghezza, ma differenziati in forma che si sviluppano nel trasferitore 60 l’uno internamente all’altro.
Dei piani di trasferimento 61a, 61 b orizzontali, sovrapposti l’uno all'altro, ricevono alternativamente i prodotti 2 dalla estremità di scarico 51 b dell’alimentatore 51. I prodotti 2 ricevuti vengono poi intercettati dalle barre 63 di spinta e progressivamente sospinti verso l’estremità 60s del trasferitore 60 prossima al sollevatore 5.
I piani di trasferimento 61a, 61 b orizzontale sono regolabili in altezza, in allineamento con il piano di carico 5p del sollevatore 5, mediante mezzi di registrazione correlati con la quota del piano di scorrimento 9 dei prodotti internamente al corpo 15 macchina.
Una slitta orizzontalmente mobile supporta unitariamente il braccio 55 dell’alimentatore 51 ed trasferitore 60 in modo da collocare l'estremità di scarico 60s del trasferitore 60 al di sopra del piano di carico 5p del sollevatore 5 traslando il braccio 55 dell’alimentatore 51 lungo l’asola 57 senza interruzione di continuità del piano di appoggio dei prodotti alimentati.
Le fiancate 62 laterali dei due piani di trasferimento 61 a, 61b sono rigidamente collegate alle pareti 27a delle tramogge 27 mediante aste rigide articolate con giunti cardanici. Le aste ed i giunti cardanici concretizzano dei più generali mezzi di regolazione i quali sono controllati dai mezzi centralizzati di comando e di gestione della macchina 1 per imprimere alle pareti 27a delle tramogge 27 e alle fiancate 62 una regolazione automatica e contemporanea secondo la larghezza del formato della confezione 3 a prescindere dalla posizione e dell’altezza in cui le pareti 27a e le fiancate 62 si trovino le une relativamente alle altre.
Tra il trasferitore 60 e l’alimentatore 51, centralmente alla linea di alimentazione 50, la macchina 1 prevede dei mezzi di collegamento che collegano la struttura del trasferitore 60 con l’estremità del braccio 51 b. Tali mezzi di collegamento in particolare includono una guida 381 verticale la quale è collegata alla struttura del trasferitore 60 da due cilindri 382 (vedi figura 13c) rispettivamente collocati sui due lati della linea di alimentazione 50 dei prodotti. Un cuscinetto 383 associato alla estremità di scarico 51 b dell’alimentatore 51 è montato traslabilmente mobile lungo la guida 381 vincola l’estremità di scarico 51b a traslare verticalmente durante le oscillazioni del braccio 55 che avvengono intorno ai pattino 56. L'azionamento dei cilindri 382 viene controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando e consente di spostare orizzontalmente la guida 381 verticale allontanandola da, od avvicinandola a, il trasferitore 60 di una distanza predeterminata. Un tale spostamento relativo del braccio permette in un senso di allontanare l’alimentatore dal trasferitore 60 in modo da evitare alle barre 55b del braccio medesimo di poter interferire con le barre 63 di spinta del trasferitore 60 durante le operazioni di messa a punto o di cambio formato, nel senso contrario di ristabilire le condizioni di funzionamento a regime della linea di alimentazione 50.
Dalle figure 13a e 13b è possibile osservare inoltre che sull’alimentatore 51 in virtù del fatto che durane la regolazione, i mezzi di motorizzazione delle catene 53 traslano sul pattino 56 solidalmente con il braccio 55, qualunque sia l’entità dello spostamento di regolazione tra alimentatore 51 e trasferitore 60, la fasatura delle barre 55b del braccio 55 viene costantemente mantenuta. Ciò permette di effettuare le variazioni di formato dei pacchi di prodotti direttamente agendo via software sui mezzi centralizzati di gestione e di comando con ovvi vantaggi in termini di semplificazione e di rapidità di esecuzione delle operazioni di regolazione.
Nell'uso della macchina 1 impacchettatrice, la linea di alimentazione 50 dei prodotti provvede a preparare degli insiemi di prodotti 3, eventualmente stratificati, che vengono depositati al disopra del piano di carico 5p del sollevatore 5.
Tale deposizione dei prodotti 2 viene effettuata con una traslazione di insieme del braccio 55 dell'alimentatore 51 e del trasferitore 60 ad esso associato; traslazione che è resa possibile dal fatto che, come detto, l’alimentatore 51 ed il trasferitore 60 sono sostenuti da un carrello comune il quale è montato scorrevole orizzontalmente su una guida portata da una struttura fissa della macchina 1 impacchettatrice (vedi figure 13a, 13b).
Tale traslazione orizzontale viene effettuata alternativamente tra due posizioni estreme in corrispondenza delle quali l'estremità di scarico 60s del trasferitore 60 è rispettivamente; in un caso, lateralmente prossima al piano di carico 5p del sollevatore 5; e nell'altro caso collocata invece al disopra del piano di carico 5p.ed in posizione prossima alla mezzeria del sollevatore 5 (vedi figura 2).
Occorre rilevare che la collocazione della estremità di scarico 60s al disopra del piano di carico 5p del sollevatore 5 ha il vantaggio di permettere la deposizione dei prodotti stratificati, e non, senza che si abbia a verificare uno strisciamento relativo tra i prodotti di un medesimo insieme appartenenti a strati sovrapposti di prodotti 3.
Quanto alla regolazione dell’alimentatore 60 della linea di alimentazione 10 occorre rilevare che anche questa è riferita al piano di scorrimento 9 dei prodotti in termini di affondamento verticale rispetto a detto piano 9. In altre parole, la regolazione viene effettuata mantenendo idealmente fissa la posizione della sommità superiore del prodotto 3, sommità che rimane perciò costantemente equidistante dal foglio di avvolgimento presente nell'apparato di posizionamento 105. La base del prodotto 3 varia invece in funzione della dimensione dei prodotti 3 in fase di confezionamento. Il sottostante strato di prodotti 3 di un medesimo pacco 2 da formare viene fatto convergere perciò verso l'alto fino a consegnare la sommità del prodotto inferiore in un punto immediatamente al di sotto del prodotto superiore facendo poi l’accostamento tra i due strati; accostamento che avviene nella fase finale dell'alimentazione quando ambedue gli strati sono collocati dai piani di trasferimento 61 a, 61 b al di sopra del piano 5p del sollevatore 5.
Una tale impostazione ha permesso di accorciare la parte terminale della linea di alimentazione 10 (corrispondente al trasferitore 60) e di diminuire quindi gli sviluppi delle relative catene con il vantaggio di rendere meno numerose le barre 63 di spinta, ciò permettendo di ridurre i tempi di montaggio delle barre 63 quando tale operazione dovesse rendersi necessaria.
Occorre altresì osservare che il montaggio dell’alimentatore 51 e del trasferitore 60 su un carrello in comune permette di predisporre una motorizzazione verticale del carrello mediante motóri elettronici brushless che può essere controllata dai mezzi di gestione e di comando della macchina 1 impacchettatrice in modo da allineare convenientemente l’estremità di scarico 60s della linea di alimentazione 50 con il piano 5p di carico del sollevatore 5. In altre parole, anche la linea di alimentazione 50 viene registrata in quota in termini di abbassamento della estremità di scarico 60s rispetto al piano di scorrimento 9 dei prodotti.
Per quanto concerne la linea di alimentazione 100 del film, dalla figura 1 si rileva che questa è collocata rispetto al corpo 15 macchina in corrispondenza di un lato opposto a quello interessato dalla linea di alimentazione 50 del prodotto e comprende essenzialmente (vedi figura 15a) un gruppo di svolgimento 101 di un film 4f in materiale plastico da una bobina 102, un dispositivo di taglio 103, un apparato di trasporto 104 ed un apparato di posizionamento 105 (vedi figura 15b).
Il gruppo di svolgimento 101 comprende una coppia di rulli 101 a svolgitori, portati bilateralmente al film 4f, a riscontro lungo una loro generatrice e motorizzati in modo da trasmettere al film 4f un moto di avanzamento che svolge progressivamente il film 4f dalla bobina 102. Una fotocellula 101b è associata al gruppo di svolgimento 101, a monte dei rulli 101 a svolgitori, per permettere la lettura di alcuni riferimenti di controllo che sono stampigliati sul film 4f svolto dalla bobina 102 per il relativo controllo di lunghezza. I rulli 101 a svolgitori sono motorizzati preferibilmente da un motore eletironico brushless il quale è controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando generale della macchina 1 in modo da essere attivato per il tempo necessario allo svolgimento di una predeterminata lunghezza di film 4f, lunghezza che viene rilevata dalla fotocellula 101 b di lettura.
Tra i rulli svolgitori 101a e la bobina 102, il gruppo di svolgimento 101 include dei mezzi di tensionamento 106 controllato del film 4f, i quali in particolare includono un rullo di rinvio 106a (ballerino) il quale è portato da un attuatore lineare, rappresentato ad esempio da un cilindro pneumatico, ed è alloggiato scorrevolmente in una guida lineare 106c.
Gli spostamenti del rullo 106a di rinvio lungo la guida 106c sono controllati potenziometricamente, cosicché il tensionamento del film 4f può essere modulato da programma dai mezzi di gestione e di comando della macchina 1 in funzione delle caratteristiche fisiche e geometriche del film 4f in uso.
Il dispositivo di taglio 103 comprende due coltelli 103a, 103b attuati da lame orientate trasversalmente al film 4f, disposte bilateralmente a questo, una delle quali ha filo tagliente a disegno segmentato. Un primo coltello 103a è sostenuto da un rullo 103c di supporto, rotante intorno al proprio asse su azionamento di un motore elettronico brushless 103d che trasmette il moto al rullo 103c tramite una trasmissione a cinghia 103e. Il secondo coltello 103b è sostenuto tangenzialmente al piano di taglio del primo coltello 103a da un relativo supporto 103f.
Il supporto 103f sostiene il secondo coltello 103b con interposizione di mezzi elastici che consentono di rendere il taglio più graduale e progressivo preservando più a lungo la durata utile del filo tagliente dei coltelli 103a, 103b.
Il supporto 103 f del secondo coltello 103b è vincolato alla struttura della macchina 1 mediante una cerniera 103g fissa e mediante due pistoni 104h, il cui azionamento consente di avvicinare o allontanare il secondo coltello 103b dal primo coltello 103a per registrarne le posizioni relative necessarie per alcune registrazioni della macchina 1.
Il dispositivo di taglio 103, in corso d’uso, realizza sul film 4f dei tagli discontinui a tratti che permettono di realizzare una linea di strappo preferenziale che, pur mantenendo la continuità del film 4f, consente, al momento opportuno, di strappare da questo dei fogli di dimensioni prestabilite.
Quanto alla regolazione del dispositivo di taglio 103, intesa come variazione della distanza da due linee di strappo consecutive, dalla figura 15a è facile comprendere che questa può essere agevolmente gestita dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina 1 istituendo una correlazione controllata tra la velocità di rotazione del primo coltello 103a e la velocità di avanzamento del film 4f in svolgimento.
L’apparato di trasporto 104 comprende due contrapposti trasportatori provvisti di rispettivi nastri 104a, 104b motorizzati, avvolti intorno a pulegge 104c in modo da presentare configurazione anulare allungata lungo il film 4f.
I nastri 104a, 104b presentano rami 104e di trasporto che serrano bilateralmente il film 4f ad essi interposto, facendolo avanzare da una zona di ingresso, prossima ai dispositivo di taglio 103, fino ad una zona d’uscita, prossima all'apparato di posizionamento 105.
I rami di trasporto 104e dei singoli nastri 104a, 104b sono contrastati dall'interno delle rispettive configurazioni anulari da una serie di rulli 104d premitori sostenuti da relativi supporti 104f.
I rulli 104d premitori sono sfalsati longitudinalmente al film 4f e sono montati in condizione di interferire ortogonalmente ai rami 104e in modo da imprimere al film 4f uno sviluppo longitudinalmente ondulato atto a favorire il trascinamento del film 4f per attrito.
Il supporto 104f dei rulli 104d premitori di uno dei nastri 104a è suddiviso in due parti 104f, 104F vincolate tra loro da una articolazione 104g reciproca e da un pistone 104h il cui azionamento, controllato dai mezzi centralizzati di comando e di gestione della macchina 1.
L'apparato di posizionamento 105 (vedi figura 15b) si sviluppa a valle dell'apparato di trasporto 104 e si protrae ih attraversamento di una incastellatura verticale della macchina 1, disposta tra la linea di formatura 10 ed il sollevatore 5.
Tale apparato di posizionamento 105 comprende in particolare due nastri 105a contrapposti, motorizzati, avvolti intorno a pulegge 105b nonché chiusi su sé stessi a formare anelli allungati orizzontalmente lungo il film 4f. I nastri 105a si contrappongono dei tratti 105d di trasporto che sono premuti l’uno contro l’altro bilateralmente al film 4f, da relativi rulli premitori 105d, in modo da farlo transitare orizzontalmente fino a giungere sulla verticale del sollevatore 5. I nastri 105a sono motorizzati in modo da possedere velocità tangenziale al film 4f notevolmente maggiore della corrispondente velocità posseduta dal film 4f lungo l’apparato di trasporto 104.
I rulli 105d di uno dei nastri 105a, in particolare del nastro 105a inferiore, sono sostenuti da una biella 105g di un primo meccanismo a quadrilatero articolato avente bilancieri 105h rispettivamente collegati girevolmente alla biella 105g e alla incastellatura. I bilancieri 105h del primo meccanismo sono messi in movimento angolare da aste 105i mosse da un secondo manovellismo a quadrilatero articolato 1051, motorizzato a sua volta da un motore elettronico 105m, preferibilmente brushless controllato dai mezzi di comando e di gestione generale della macchina 1.
L’apparato di posizionamento 105 in corso d'uso permette di effettuare in successione lo strappo dal film 4f di fogli delimitati da due linee di strappo consecutive, in corrispondenza delle zone del film 4f che progressivamente vengono a trovarsi contemporaneamente trattenute dai nastri 104a,104b dell’apparato di trasporto 104 e dai nastri 105a,105b dell’apparato di posizionamento 105.
In questa condizione il pistone 104h viene attivato o disattivato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando in modo da permettere lo strappo univocamente determinato di un foglio dal film 4f a seconda della collocazione, a valle o a monte del pistone 104h, assunta dalla linea di strappo nei vari formati della confezione.
Dopo che ciascun foglio, strappato dal film 4f, ha raggiunto la propria posizione finale sulla verticale del sollevatore 5, il motore di azionamento dell’apparato di posizionamento 105 viene arrestato. Successivamente, l’azionamento del motore del secondo quadrilatero 1051 articolato allontana il nastro inferiore 105b dell’apparato di posizionamento 105 dal nastro superiore 105a ed il foglio, libero dal vincolo imposto dai nastri 105a, 105b, viene intercettato dal pacco di prodotti sollevati dal sollevatore 5, estratto dall'apparato di posizionamento 105 ed infine trasferito unitamente ai prodotti nella sovrastante prima stazione operativa 6 della macchina 1.
In uso, il funzionamento della macchina 1 impacchettatrice può essere descrìtto a partire da una configurazione iniziale nella quale (vedi figura 5a) il piano 5p di carico del sollevatore 5 è abbassato rispetto al piano orizzontale 9 di scorrimento dei prodotti di una quota H (vedi figura 5c), strettamente correlata con l’altezza del pacco 2 di prodotti (esemplificativamente, ma non limitativamente illustrato con due strati di prodotti sovrapposti), quota che è rilevata lungo la direzione dell'asse di riferimento Y di figura 4 a partire dal piano di scorrimento 9.
in tale condizione, dopo che la linea di alimentazione 50 dei prodotti ha depositato i prodotti sul piano di carico 5p del sollevatore 5, il sollevatore 5 viene fatto salire verticalmente fino ad allineare il proprio piano di carico 5p con il piano di scorrimento 9 dei prodotti. Durante il movimento di salita del sollevatore 5 dal livello abbassato al livello sollevato i prodotti intercettano un foglio di materiale di imballaggio in sosta nell'apparato di posizionamento 105 e si dispongono al di sopra del piano di scorrimento 9 della linea di avanzamento 10, collocandosi tra i mezzi spintori 19 del trasferitore anulare 18. Il foglio di materiale di imballaggio frattanto si trova in una condizione nella quale è disteso superiormente ai prodotti 3 (vedi figura 5b) e ricade bilateralmente con proprie falde verticali interposte tra i prodotti 3 e gli elementi spintori 19.
Quando i prodotti 3 hanno raggiunto la prima stazione operativa 6 (vedi figura 5b) il piano di carico 5p del sollevatore ridiscende verso il basso con i suoi elementi più esterni 5p, mentre l'elemento centrale 5p” permane in sosta sostenendo i prodotti 3 in combinazione con gli elementi spintori 19.
In tale condizione, il piegatore 11 ed il contropiegatore 12 piano orizzontali, disposti inferiormente al piano di scorrimento 9 vengono mossi da una prima posizione estrema allargata (in corrispondenza della quale erano disposti per permettere il libero transito del piano di carico 5p del sollevatore 5 vèrso il piano di scorrimento 9 dei prodotti 3), ad una seconda posizione estrema ravvicinata in corrispondenza della quale prendono progressivamente in carico i prodotti 3, sostenendoli sul piano di scorrimento 9, mentre l’elemento centrale 5p” del piano di carico 5p inizia a muoversi a sua volta verso la posizione abbassata del sollevatore 5.
Contemporaneamente al movimento di avvicinamento del piegatore 11 e del contropiegatore 12 i lembi opposti del foglio, che ricadono verticalmente dal pacco 2, vengono progressivamente intercettati dal piegatore 11 e dal contropiegatore 12 che li fanno sovrapporre l’uno all’altro inferiormente ai prodotti 3 Contestualmente al movimento di avvicinamento reciproco tra piegatore 11 e contropiegatore 12 due coppie di piegatori 13, 14 piano-verticali, paralleli tra loro e alla linea di formatura 10, disposti bilateralmente ai prodotti ad una distanza corrispondente alla profondità del pacco e mobili in contrapposizione tra loro, vengono frattanto fatti avanzare da una posizione estrema inoperativa nella quale sono disposti al di fuori della dimensione di ingombro in lar ghezza del pacco verso una posizione operativa ravvicinata.
Nella loro posizione ravvicinata, i piegatori 13, 14 piano verticali intercettano i lembi verticali del foglio in corrispondenza delle facce del pacco parallele alla linea di formatura 10 e li ripiegano intorno a linee di piegatura verticali formando coppie di primi risvolti 13v, verticali, che vengono premuti a contrasto con i prodotti 3 e coppie di secondi risvolti 13o, orizzontali, disposte bilateralmente ai piegatori piano-verticali 13, 14.
Un successivo avanzamento lungo la linea di scorrimento 9 imposto ai prodotti 3 dall’azionamento degli elementi spintori 19 porta questi ultimi sulla seconda stazione operativa 7 (vedi figura 5e) . Qui, le due coppie di piegatori fissi elicoidali 16, 17 che sono disposte bilateralmente alla linea di avanzamento 10, e sono distanziate tra loro: verticalmente in funzione della dimensione in altezza del pacco 2 dei prodotti ed orizzontalmente in funzione della profondità del pacco 2, provvedono a ripiegare progressivamente i secondi risvolti 13o, fino a sovrapporli al foglio di imballaggio disponendoli superiormente ed inferiormente al pacco 2 a riscontro con i prodotti 3.
Intervengono, poi, i primi mezzi di saldatura 180 che saldano i lembi del foglio di imballaggio sovrapposti tra loro, inferiormente al pacco.
Un successivo spostamento degli elementi spintori 19 porta i prodotti nella terza stazione operativa 8 ove secondi mezzi di saldatura provvedono a saldare definitivamente i primi e i secondi risvolti con il foglio di imballaggio.
Il trovato cosi concepito raggiunge pienamente lo scopo di consentire regolazioni di formato del pacco 2 di prodotti 3 riferibili direttamente od indirettamente unicamente al piano di scorrimento 9 dei prodotti 3. Una tale impostazione consente la possibilità di una gestione centralizzata ed automatizzata della macchina 1 e delle relative regolazioni di formato, gestione la quale è ottenibile operando pressoché esclusivamente via software direttamente dai mezzi centralizzati di gestione e comando della macchina 1. Una tale impostazione costruttiva è resa particolarmente agevole dal fatto che, come sopra detto tutti i mezzi attuatori che motorizzano le parti mobili della macchina 1 comprendono preferibilmente motori elettronici del tipo brushless.
Nell’ambito di un tale concetto inventivo rientrano tuttavia anche delle varianti e delle modifiche riconducibili anche ad una impostazione più prettamente meccanica della macchina 1.
Una di tali possibili varianti è rappresentata, a titolo di esempio indicativo e non limitativo, nelle figure 16, 16a e 17 dalle quali si rileva in particolare che i mezzi attuatori del movimento delle parti mobili della macchina 1 possono derivare il proprio moto da un unico albero principale 226 motorizzato che attraversa la macchina 1 longitudinalmente ed inferiormente al corpo 15 macchina .
In questo caso, il moto di rotazione dell’albero principale 226 viene derivato mediante trasmissioni meccaniche 225, 227 a cinghie o a catene verso dei rotismi 225a, 227a che azionano dei leveraggi 225b, 227b connessi al piegatore 11 e al contropiegatore 12 piano orizzontale.
Lo stesso albero 226 principale fornisce il moto, ancora tramite una trasmissione ad elementi flessibili 240 (cinghia o catene) ad un rotismo 240a che è collocato in corrispondenza di una estremità del corpo 15 macchina 1. Tale rotismo 240a aziona contemporaneamente entrambe le coppie di piegatori piano verticali 13, 14 mediante motorizzazione contemporanea di due manovelle 240b, 240c appartenenti a due distinti leveraggi uno dei quali è asservito alla motorizzazione di una prima coppia di piegatori 13, 14, l’altro essendo invece asservito ad una seconda coppia di piegatori piano verticali 13, 14 immediatamente consecutivi lungo la linea di formatura 10.
Per quanto attiene la movimentazione del sollevatore 5, dalla figura 17 è possibile rilevare che derivando il moto dall’albero principale 226 operando in modo analogo con quanto sopra detto è possibile azionare ii piano di carico 5p del sollevatore 5 mediante un terzo leveraggio 241 avente un braccio 242 alternativamente oscillante nel piano verticale che interconnette con una sua estremità l'asta 48 del piano di carico 5p del sollevatore 5 in corrispondenza di un’asola 243 di estremità opportunamente conformata.

Claims (44)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) impacchettatrice automatica per effettuare il confezionamento di prodotti (3) a pacco (2) comprendente: una linea di formatura (10) dell’involucro lungo la quale si succedono almeno tre stazioni operative (6, 7, 8) disposte superiormente ad un piano di scorrimento (9) lungo il quale i prodotti (3) sono fatti avanzare a passo da elementi spintori (19) mobili; linea di formatura (10) nella quale una prima stazione operativa (6) coopera con un sollevatore (5) disposto inferiormente al piano di scorrimento (9) dei prodotti (3), mobile verticalmente ed alternativamente tra un livello abbassato in cui riceve i prodotti (3) al di sopra di un proprio piano di carico (5p) ed un livello sollevato in cui dispone invece i prodotti (3) al di sopra del piano di scorrimento (9) della linea di formatura (10) introducendoli tra gli elementi spintori (19) con un foglio di imballaggio disteso superiormente ai prodotti (3) e ricadente bilateralmente con proprie falde verticali interposte tra i prodotti (3) e gli elementi spintori (19); detta prima stazione operativa (6) comprendendo inoltre un piegatore (11) ed un contropiegatore (12) piano orizzontali, disposti inferiormente al piano di scorrimento (9) e bilateralmente al sollevatore (5), detti piegatore (11) e contropiegatore (12) essendo alternativamente e relativamente mobili parallelamente al piano di scorrimento (9) da una prima posizione estrema allargata in corrispondenza della quale permettono il libero transito del piano di carico (5p) del sollevatore (5) verso il piano di scorrimento (9) dei prodotti (3), ad una seconda posizione estrema ristretta in corrispondenza della quale sono invece ravvicinati tra loro in modo da prenderne progressivamente i prodotti (3) dal piano di carico (5p), da sostenerli sul piano di scorrimento (9), e da avvolgere contemporaneamente lembi opposti del foglio fino a sovrapporli l'uno all’altro inferiormente ai prodotti; detta prima stazione operativa (6) comprendendo inoltre due coppie di piegatori piano-verticali (13, 14), paralleli tra loro e alla linea di formatura (10), disposti bilateralmente ai prodotti (3) ad una distanza corrispondente alla profondità del pacco (2) e mobili in contrapposizione tra loro, alternativamente, tra una posizione estrema inoperativa nella quale sono disposti al di fuori della dimensione di ingombro in larghezza del pacco (2) ed una posizione operativa ravvicinata per il raggiungimento della quale intercettano lembi verticali del foglio, li ripiegano formando coppie di primi risvolti (13v), verticali, che vengono premuti a contrasto con i prodotti (3) e coppie di secondi risvolti (13o), orizzontali, disposte bilateralmente ai piegatori piano-verticali (13, 14); la seconda stazione (7) comprendendo invece due coppie di piegatori (16, 17) fissi disposte bilateralmente alla linea di formatura (10), e distanziate tra loro verticalmente in funzione della dimensione in altezza del pacco (2) dei prodotti (3) ed orizzontalmente in funzione della profondità del pacco (2), detti piegatori (16, 17) fissi presentando superfici elicoidali che si sviluppano longitudinalmente alla linea di formatura (10) per ripiegare progressivamente i secondi risvolti (13o) fino a sovrapporli al foglio di imballaggio disponendoli a riscontro con i prodotti (3); mezzi di saldatura per saldare i lembi del foglio di imballaggio sovrapposti tra loro, inferiormente al pacco (2) e i primi e i secondi risvolti (13v, 13o) sul foglio di imballaggio, detta macchina (1), caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di registrazione almeno della linea di formatura (10) dell’involucro (4) i quali sono operativamente connessi con mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1) e sono congegnati per riferire al piano di scorrimento (9) dei prodotti (3) le registrazioni della macchina (1) necessarie per le variazioni di formato del pacco (2).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, comprendente una struttura (21) di supporto del piegatore (11) piano orizzontale la quale è mobile traslabilmente ed alternativamente rispetto alla struttura fissa (15a) della macchina (1) su azionamento di relativi mezzi attuatori, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatoli comprendono un leveraggio (22) che include una biella (22a) la quale presenta una estremità articolata con la struttura (21) di supporto del piegatore (11) ed una estremità collegata ad una manovella (22b) motorizzata, detti mezzi di registrazione comprendendo un motore (23) di azionamento della manovella (22b) controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando generale della macchina (1) in funzione della dimensione del pacco (2) rilevabile longitudinalmente alla linea di formatura (10) dell’involucro (4).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto motore (23) di azionamento della manovella (22b) è un motore elettronico brushless.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura (24b) di supporto del contropiegatore (12) piano orizzontale la quale è mobile traslabilmente ed alternativamente rispetto alla struttura fissa (1 Sa) della macchina (1) su azionamento di relativi mezzi attuatoli e dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono un leveraggio (25) che include una biella (25a) avente una estremità articolata con la struttura (24b) di supporto del contropiegatore (12) e collegata con l'altra estremità, articolata, ad una manovella (25b) motorizzata, detti mezzi di registrazione comprendendo un motore (26) elettronico di azionamento della manovella (25b) il cui azionamento è controllato da mezzi centralizzati di gestione e di comando generale della macchina (1) i quali comandano detto motore (26) in funzione della dimensione del pacco (2) riievabile longitudinalmente alla linea di formatura (10) dell’involucro (4).
  5. 5. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detto piegatore (11) e detto contropiegatore (12) sono contemporaneamente mobili rispetto al piano (9) di scorrimento dei prodotti (3) e raggiungono detta posizione ristretta in corrispondenza di un punto di fine corsa che è dislocato, rispetto ad un piano verticale (6a) di mezzeria della prima stazione operativa (6), a valle, lungo la linea di formazione (10) dell'invòlucro (4), di una certa distanza (D1).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta distanza (D1) è prossima a 70 mm.
  7. 7. Macchina secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che detto piegatore (11) e detto contropiegatore (12) sono supportati orizzontalmente a sbalzo inferiormente alla prima stazione operativa (6) in modo da consentire l'accessibilità della macchina (1) in corrispondenza delle zone sottostanti e laterali a detta prima stazione operativa (6).
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 1, comprendente una tramoggia (27) disposta tra la prima stazione operativa (6) ed il sollevatore (5), caratterizzata dal fatto che la tramoggia (27) è provvista di almeno una parete verticale (23a) la quale è traslabile orizzontalmente su azionamento di relativi mezzi attuatori comandati da mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1) per essere posizionabile rispetto ad un piano verticale (6a) di mezzeria della prima stazione operativa (6) a distanza (D1) variabile in funzione delle dimensioni del pacco (2).
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta una o ciascuna parete (23a) della tramoggia (27) è orizzontalmente sostenuta a sbalzo e guidata da una struttura (15a) della macchina (1).
  10. 10. Macchina secondo le rivendicazioni 8 o 9, caratterizzata dal fatto che detta una o ciascuna parete (23a) della tramoggia (27) è provvista di mezzi attuatori (24, 24a, 25) comandati dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono uno stelo (24) il quale è solidale rispettivamente a detta una o ciascuna parete (23a) ed è provvisto di una dentatura (24a) ingranante con un rocchetto (25) motorizzato su comando di detti mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto sollevatore (5) è provvisto di mezzi attuatori (49, 49c) del movimento del proprio piano (5p) mobile i quali sono registrabili in altezza con riferimento al piano di scorrimento (9) dei prodotti (3) tra le dette stazioni (6, 7, 8) operative.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, in cui il sollevatore (5) comprende aste (48) verticalmente traslabili di guida di un piano (5p) del sollevatore, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono almeno un leveraggio (49) che include una biella (49a) ed una manovella (49b) articolate tra loro e collegate rispettivamente ad una di dette aste (48) e ad un motore (49c), detto motore (49c) essendo controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto motore (49c) è elettronico di tipo brushless.
  15. 15. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 12 a 14 in cui detto sollevatore (5) comprende un piano (5p) che include elementi (5p’, 5p”) componenti distintamente mobili, caratterizzata dal fatto che detti elementi (5p’, 5p”) componenti sono azionati con sequenze di movimento variabili su comando impresso dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione una delle precedenti rivendicazioni da 12 a 15, caratterizzata dal fatto che la ∞rsa di detto piano (5p) mobile è regolabile in relazione con le variazioni di formato del pacco (2) di prodotti in funzione dell’abbassamento (H) del piano (5p) rispetto al piano di scorrimento (9) dei prodotti (2).
  17. 17. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti piegatori piano-verticali (13, 14) sono azionati da relativi mezzi attuatori (32) in sincronismo di moto ed in contrapposizione di verso in modo da raggiungere una posizione di massimo accostamento reciproco in corrispondenza di un punto il quale è collocato a valle di un piano verticale di mezzeria (6a) della prima stazione di formatura (6) ed è traslato di una distanza (D1) rispetto a detto piano (6a).
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono almeno un leveraggio (32) che include una biella (32a) ed una manovella (32b) reciprocamente articolate, le quali sono collegate rispettivamente ad un detto piegatore piano verticale (13; 14), detto almeno un leveraggio (32) essendo collegato ad almeno un motore (33a; 33b) di azionamento il quale è comandato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  19. 19. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun motore (33a; 33b) è un motore elettronico di tipo brushless.
  20. 20. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detto uno o ciascun leveraggio (32) presenta articolazioni sferiche atte a permettere ai leveraggi (32) di autoadattarsi in funzione delle variazioni di distanza dei piegatori piano verticali (13, 14) correlate alle variazioni di formato del pacco (2).
  21. 21. Macchina secondo una delle precedenti rivendicazioni da 17 a 21. caratterizzata dal fatto che detti piegatori piano verticali (13, 14) sono supportati da fiancate (30) della macchina (1) in modo da risultare registrabili orizzontalmente e verticalmente rispetto al piano di scorrimento (9) della linea di formatura (10).
  22. 22. Macchina secondo la rivendicazione 21, caratterizzata dal fatto che dette fiancate (30) sono collegate a primi carrelli (40) scorrevoli orizzontalmente in sincronismo di moto ed in contrapposizione di verso su azionamento di una vite di manovra (41), la quale è motorizzata da un relativo motore controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  23. 23. Macchina secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che detta vite di manovra (41) è unica e presenta filettature controverse che, impegnandosi con i carrelli (40) consentono in corrispondenza di una stessa rotazione della vite (41) ravvicinamento o l’allontanamento contemporaneo delle fiancate (30) rispetto alla linea di formatura (10).
  24. 24. Macchina secondo la rivendicazione 21, caratterizzata dal fatto che detti piegatori piano verticali (13, 14) sono collegati a secondi carrelli (42) i quali sono scorrevolmente mobili in guida lungo una direzione verticale, su comando dei mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1), per permettere la registrazione dei piegatori piano verticali (13, 14) rispetto al piano di scorrimento (9), in funzione dell’altezza (Z) del pacco (2).
  25. 25. Macchina secondo la rivendicazione 1 , in cui i mezzi di saldatura (180) includono una barra (18a) saldante portata in attraversamento della linea di formatura (10) e sostenuta da un sistema di aste (18b) parallele aventi estremità articolate da un lato alla barra (18a) saldante e dall’altro alla struttura della macchina (1), caratterizzata dal fatto che detta barra (18a) saldante è vincolata ad una estremità di una biella (18c) di lunghezza variabile vincolata con l'estremità opposta ad un eccentrico (18d) motorizzato rotante su comando dei mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  26. 26. Macchina secondo la rivendicazione 25, caratterizzata dal fatto che detta biella (18c) di lunghezza variabile è comandata dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1) in modo far abbassare la barra (18a) saldante inferiormente al piano di scorrimento (9) della linea di formatura (10) almeno in corrispondenza della condizione emergenza della macchina (1).
  27. 27. Macchina secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detta biella (18c) è attuata da un pistone avente stelo (18e) e cilindro (18f) collegati alia barra (18a) saldante e all’eccentrico (18d).
  28. 28. Macchina secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detta terza stazione operativa (8) è portata orizzontalmente a sbalzo dal corpo (15) di detta macchina (1).
  29. 29. Macchina secondo la rivendicazione 1, comprendente una linea di alimentazione (100) del film (4f) provvista di un gruppo di svolgimento (101), un dispositivo di taglio (103), un apparato di trasporto (104) ed un apparato di posizionamento (105) operativamente disposti in successione su un tratto di film (4f) che si svolge da una bobina (102), caratterizzata dal fatto che il gruppo di svolgimento (101) comprende una coppia di rulli (101a) svolgitori motorizzati associati al film (4f) ed una fotocellula (101b) associata al gruppo di svolgimento (101) per permettere la lettura di riferimenti di controllo associati al film (4f) svolto dalla bobina (102), i rulli (101 a) essendo comandati dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1) in modo da essere attivati per il tempo necessario allo svolgimento di una predeterminata lunghezza di film (4f) , lunghezza che viene rilevata dalla fotocellula (101b).
  30. 30. Macchina secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che i rulli (101 a) svolgitori sono motorizzati da mezzi attuatori comprendenti un motore elettronico brushless controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1).
  31. 31. Macchina secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che il gruppo di svoigimento (101) include dei mezzi di tensionamento (106) controllato del film (4f), i quali sono provvisti di un rullo di rinvio (106a) del film portato da un attuatore lineare i cui spostamenti di traslazione sono controllati potenziometricamente dai mezzi centralizzati di gestione e di comando della macchina (1) in funzione delle caratteristiche del film (4f) in uso e del grado di tensionamento desiderato.
  32. 32. Macchina secondo la rivendicazione 29 in cui il dispositivo di taglio (103) comprende due coltelli (103a, 103b) orientati trasversalmente al film, un primo coltello (103a) essendo sostenuto da un rullo (103c) rotante intorno al proprio asse, il secondo coltello (103b) essendo sostenuto da un relativo supporto (103f), caratterizzata dal fatto che il primo coltello (103a) è mobile su azionamento di mezzi attuatori comandati dai mezzi centralizzati di gestione e di comando in modo da correlare variabilmente la velocità di rotazione del primo coltello (103a) con la velocità di avanzamento del film (4f) in svolgimento.
  33. 33. Macchina secondo la rivendicazione 32, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono un motore elettronico brushless per l’azionamento del primo coltello (103a).
  34. 34. Macchina secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che il supporto (103f) sostiene il secondo coltello (103b) con interposizione di mezzi elastici che consentono di rendere il taglio del film (4f) più graduale e progressivo.
  35. 35. Macchina secondo la rivendicazione 34, caratterizzata dal fatto che il supporto (103f) del secondo coltello (103b) è vincolato alla struttura della macchina (1) mediante una cerniera (104g) fissa e mediante almeno un pistone (104h), il cui azionamento consente di avvicinare o allontanare il secondo coltello (103b) dal primo coltello (103a) per registrarne le posizioni relative.
  36. 36. Macchina secondo la rivendicazione 29, in cui l’apparato di posizionamento (105) comprende due nastri (105a) avvolti intorno a pulegge (105b) e chiusi su sé stessi a formare anelli allungati orizzontalmente lungo il film (4f) i quali si contrappongono tratti (105d) di trasporto che sono premuti l’uno contro l’altro bilateralmente al film (4f), da relativi rulli premitori (105d), caratterizzato dal fatto che i rulli (105d) di almeno uno dei nastri (105a) sono sostenuti da una biella (105g) di un primo meccanismo a quadrilatero articolato avente bilancieri (105h) rispettivamente collegati girevolmente alla biella (105g) e alla struttura della macchina (1), i bilancieri (105h) del primo meccanismo essendo messi in movimento angolare da aste (105i) mosse da un secondo manovellismo a quadrilatero articolato (1051), motorizzato e controllato dai mezzi centralizzati di comando e di gestione generale della macchina (1).
  37. 37. Macchina secondo la rivendicazione 34, caratterizzata dal fatto che il secondo manovellismo a quadrilatero articolato (1051) è motorizzato da un motore elettronico (105m) brushless.
  38. 38. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un albero motore (226) centralizzato al quale sono collegate una pluralità di trasmissioni meccaniche (225, 227; 240) che ricevono il moto da detto albero motore (226) e lo inviano ai piegatori piano orizzontali (11, 12), ai piegatori piano verticali (13, 14), gli elementi spintori (19) e al sollevatore (5) della macchina (1).
  39. 39. Macchina secondo la rivendicazione 38, caratterizzata dal fatto che dette trasmissioni (225, 227) sono associate a rotismi (225a, 227a; 240a) azionanti leveraggi (225b, 227b, 240b, 240c) che azionano i piegatori piano orizzontali (11,12), i piegatori piano verticali (13, 14), gli elementi spintori (19) ed il sollevatore (5) della macchina (1).
  40. 40. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere una linea di alimentazione (50) di prodotti (3) da confezionare la quale è registrabile in altezza con riferimento al piano di scorrimento (9) dei prodotti (3) tra dette stazioni operative (6, 7, 8).
  41. 41. Macchina secondo la rivendicazione 39, caratterizzata dal fatto che la linea di alimentazione (50) dei prodotti (3) è provvista di un alimentatore (51) telescopico e di un trasferitore (60) orizzontalmente mobili per alimentare i prodotti (3) superiormente al piano di carico (5p) del sollevatore (5).
  42. 42. Macchina, secondo la rivendicazione 41, caratterizzata dal fatto che detto trasferitore (60) è provvisto di due piani di trasferimento (61 a, 61 b) dei prodotti (3) sovrapposti e verticalmente registrabili con riferimento al piano di scorrimento (9) dei prodotti (2) tra dette stazioni (6, 7, 8).
  43. 43. Macchina secondo la rivendicazione 25, caratterizzata dal fatto che i mezzi centralizzati di gestione e comando della macchina (1) azionano la motorizzazione della barra (18a) saldante in modo da effettuare la saldatura con tempi di esecuzione indipendenti dalla velocità della linea di formatura (10).
  44. 44. Macchina secondo la rivendicazione 41, caratterizzata dal fatto che l’alimentatore (51) è provvisto di un braccio (55) telescopico articolato su una struttura (51 a) fissa di sostegno e dal fatto che tra la struttura fissa (51 a) ed il braccio (55) sono previsti dei mezzi di reazione atti a contrastare la rotazione del braccio (55) rispetto alla struttura fissa (51 a) dovuta al peso proprio del braccio (55). 46. Macchina secondo la rivendicazione 44, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di reazione comprendono almeno un cilindro pneumatico (380) la cui alimentazione è controllata dai mezzi centralizzati di gestione e di comando. 47. Macchina secondo la rivendicazione 41, caratterizzata dal fatto che detto trasferitore (60) è provvisto di fiancate (62) laterali collegate alle pareti (27a) delle tramogge (27) da mezzi di regolazione i quali sono controllati dai mezzi centralizzati di comando e di gestione della macchina (1) per imprimere alle pareti (27a) delle tramogge (27) e alle fiancate (62) una regolazione automatica e contemporanea secondo la larghezza del formato della confezione (3) a prescindere dalla posizione e dell'altezza relativa in cui le pareti (27a) e le fiancate (62) si trovino le une relativamente alle altre. 48. Macchina secondo la rivendicazione 47, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione comprendono sono attuati da aste rìgide articolate con giunti cardanici disposte le quali collegano le pareti (27a) della tramoggia (27) con le fiancate (62) del trasferitore (60). 49. Macchina secondo la rivendicazione 41, caratterizzata dal fatto di comprendere tra il trasferitore (60) e l’alimentatore (51), dei mezzi di collegamento che collegano la struttura del trasferitore (60) con l’estremità dell’alimentatore (51). 50. Macchina secondo la rivendicazione 49, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento includono una guida (381) verticale la quale è collegata alla struttura del trasferitore (60) da due cilindri (382) collocati sui due lati della linea di alimentazione (50), un cuscinetto (383) essendo associato alla estremità dell’alimentatore (51) ed essendo montato traslabilmente mobile lungo la guida (381) per vincolare detta estremità dell’alimentatore (51) obbligandola a traslare verticalmente durante le oscillazioni del braccio (55) sulla struttura fissa (51a), l'azionamento dei cilindri (382) essendo controllato dai mezzi centralizzati di gestione e di comando in modo da spostare orizzontalmente la guida (381) allontanandola od avvicinandola rispetto al trasferitore (60) di una distanza predeterminata. 51. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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