ITBO20130368A1 - Unita' di sollevamento accessoria per l'impiego con un carrello elevatore e gruppo carrello elevatore per sollevare carichi - Google Patents

Unita' di sollevamento accessoria per l'impiego con un carrello elevatore e gruppo carrello elevatore per sollevare carichi Download PDF

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ITBO20130368A1
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IT
Italy
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lifting unit
frame
support
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forklift
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IT000368A
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Lorenzo Verzola
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66FHOISTING, LIFTING, HAULING OR PUSHING, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. DEVICES WHICH APPLY A LIFTING OR PUSHING FORCE DIRECTLY TO THE SURFACE OF A LOAD
    • B66F9/00Devices for lifting or lowering bulky or heavy goods for loading or unloading purposes
    • B66F9/06Devices for lifting or lowering bulky or heavy goods for loading or unloading purposes movable, with their loads, on wheels or the like, e.g. fork-lift trucks
    • B66F9/061Devices for lifting or lowering bulky or heavy goods for loading or unloading purposes movable, with their loads, on wheels or the like, e.g. fork-lift trucks characterised by having a lifting jib

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Description

UNITÀ DI SOLLEVAMENTO ACCESSORIA PER L’IMPIEGO CON UN CARRELLO ELEVATORE E GRUPPO CARRELLO ELEVATORE PER SOLLEVARE CARICHI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico relativo ai carrelli elevatori. In particolare, l’invenzione si riferisce ad un’unità di sollevamento accessoria per l’impiego con un carrello elevatore e ad un gruppo carrello elevatore per sollevare carichi.
E’ noto un carrello elevatore comprendente: un telaio; una cabina di guida; ruote per spostarsi nello spazio; una coppia di montanti facenti parte del telaio; una base di appoggio per ricevere in appoggio un carico da sollevare, solitamente comprendente una coppia di forche; un elemento traslatorio che è mobile verticalmente per trascinare la base di appoggio; una coppia di cilindri idraulici per movimentare l’elemento traslatorio; una coppia di pulegge portate girevolmente dall’elemento traslatorio; ed una coppia di catene che si avvolgono attorno alla coppia di pulegge, ciascuna catena avendo una estremità fissata al telaio (per esempio ad un traverso che è fissato a sua volta ai due montanti) e l’altra estremità fissata alla base di appoggio.
Il carrello elevatore è particolarmente idoneo per il sollevamento di carichi che appoggiano su pallet: le forche, infatti, possono essere inserite attraverso la struttura di legno del pallet e consentire il sollevamento del carico tramite azionamento dei cilindri idraulici.
Per carichi che invece non appoggiano su pallet, o nel caso in cui il carico disposto su pallet non è raggiungibile, ad esempio a causa della interposizione di un altro carico, si ricorre all’impiego di gru semoventi.
Le gru semoventi comprendono: un telaio; una cabina di guida; ruote per spostarsi nello spazio; un primo braccio che è articolato al telaio e che è cavo per formare una sede interna; un cilindro idraulico che è articolato al telaio ed al primo braccio per ruotare il primo braccio; un secondo braccio che porta ad una estremità libera un gancio per agganciare un carico e che è mobile telescopicamente lungo la sede interna del primo braccio.
In un ambiente di lavoro come un’officina, per esempio, può essere necessario disporre di un carrello elevatore e di una gru semovente. Tuttavia, essi hanno un certo costo ed un certo ingombro.
Come alternativa all’impiego di una gru semovente, è possibile ricorrere ad un elemento accessorio idoneo per l’impiego con un carrello elevatore. L’elemento accessorio è un corpo unico che conforma due sedi per ricevere le forche del carrello elevatore e che è provvisto di un’appendice che porta un gancio per agganciare un carico.
L’impiego del carrello elevatore con l’elemento accessorio simula solo parzialmente il funzionamento di una gru semovente, in quanto presenta molti inconvenienti.
In primo luogo, il gancio dell’elemento accessorio non può essere sollevato alle stesse altezze del gancio di una gru semovente, per il fatto che l’altezza raggiungibile dal gancio dell’elemento accessorio è legata all’altezza raggiungibile dalle forche del carrello elevatore (solitamente gancio e forche si trovano ad altezze simili). Questo significa che carichi aventi una certa altezza non possono essere sollevati o non possono essere sollevati ad un’altezza sufficiente per essere collocati fra altri carichi.
In secondo luogo, l’appendice dell’elemento accessorio ha una estensione longitudinale limitata per evitare che sulle forche siano applicati momenti torcenti tali da poterle danneggiare durante il sollevamento di un carico. Ciò rappresenta un inconveniente in quanto non è possibile raggiungere carichi che sono interposti fra altri carichi.
Lo scopo della presente invenzione consiste nel superare i sopra citati inconvenienti.
Il suddetto scopo è stato ottenuto mediante un’unità di sollevamento accessoria per l’impiego con un carrello elevatore, in accordo con rivendicazione 1.
Vantaggiosamente, il membro longitudinale può essere dimensionato per avere svariate lunghezze e pertanto può raggiungere anche carichi interposti fra altri carichi. In arte nota, come precisato sopra, l’appendice dell’elemento accessorio ha invece una estensione longitudinale giocoforza limitata.
Vantaggiosamente, i mezzi di aggancio possono raggiungere altezze maggiori delle altezze raggiungibili dai mezzi di aggancio dell’elemento accessorio di arte nota quando quest’ultimo è accoppiato alle forche del carrello elevatore: infatti, il membro longitudinale è posizionabile al disopra dell’elemento traslatorio e pertanto al disopra delle forche.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- le figure 1-3 sono rispettivamente una vista frontale, laterale e dall’alto di una unità di sollevamento accessoria per l’impiego con un carrello elevatore, oggetto della presente invenzione;
- le figure 4-6 sono rispettivamente una vista frontale, laterale e dall’alto di un carrello elevatore;
- le figure 7-8 sono rispettivamente una vista frontale e laterale di un gruppo carrello elevatore, anch’esso oggetto dell’invenzione, in una prima posizione operativa;
- le figure 9-10 sono rispettivamente una vista frontale e laterale del citato gruppo carrello elevatore, in una seconda posizione operativa;
- le figure 11-12 sono rispettivamente una vista frontale e laterale del citato gruppo carrello elevatore, in una terza posizione operativa.
Con riferimento alle allegate tavole di disegno, si è indicato genericamente con (1) l’unità di sollevamento accessoria per l’impiego con un carrello elevatore, oggetto della presente invenzione.
Un carrello elevatore (2) di arte nota comprende: un primo telaio (3); una base di appoggio (4) per ricevere in appoggio un primo carico (non illustrato) da sollevare; un elemento traslatorio (5) che è mobile verticalmente per trascinare la base di appoggio (4).
L’unità di sollevamento accessoria (1) comprende: mezzi di aggancio (6) per agganciare un secondo carico (7) da sollevare; un membro longitudinale (8) che è posizionabile superiormente all’elemento traslatorio (5), che può portare i mezzi di aggancio (6) e che è vincolabile al primo telaio (3) per ruotare rispetto ad un asse di rotazione orizzontale; mezzi di supporto e scorrimento (9) che sono fissabili alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5) per supportare scorrevolmente il membro longitudinale (8) cosicché il sollevamento dell’elemento traslatorio (5) determini la rotazione del membro longitudinale (8) rispetto all’asse di rotazione orizzontale e conseguentemente il sollevamento del secondo carico (7).
Quando l’unità di sollevamento accessoria (1) è accoppiata al carrello elevatore (2) (figure 7-12): il membro longitudinale (8) risulta posizionato superiormente all’elemento traslatorio (5), porta i mezzi di aggancio (6) ed è vincolato al primo telaio (3) per ruotare rispetto all’asse di rotazione orizzontale; i mezzi di supporto e scorrimento (9) sono fissati alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5).
Preferibilmente, l’asse di rotazione orizzontale è ortogonale all’asse del membro longitudinale (8).
Preferibilmente, il membro longitudinale (8): è accoppiabile ai mezzi di aggancio (6) in corrispondenza di una relativa regione di aggancio (11); è vincolabile al primo telaio (3) in corrispondenza di una relativa regione di vincolo (12); è impegnabile con i mezzi di supporto e scorrimento (9) in corrispondenza di una relativa regione di contatto (13); è dimensionato in modo che la regione di contatto (13) sia interposta fra la regione di aggancio (11) e la regione di vincolo (12). Quando l’unità di sollevamento accessoria (1) è accoppiata al carrello elevatore (2), il membro longitudinale (8): è accoppiato ai mezzi di aggancio (6) in corrispondenza della regione di aggancio (11); è vincolato al primo telaio (3) in corrispondenza della regione di vincolo (12); si impegna con i mezzi di supporto e scorrimento (9) in corrispondenza della regione di contatto (13).
Preferibilmente, i mezzi di supporto e scorrimento (9) comprendono un supporto (14) fissabile alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5) ed una ruota (15) che può essere portata girevolmente dal supporto (14) per rotolare sul membro longitudinale (8). Quando l’unità di sollevamento accessoria (1) è accoppiata al carrello elevatore (2), il supporto (14) è fissato alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5). Le figure 4-6 illustrano un carrello elevatore (2), il supporto (14) e la ruota (15).
Come alternativa (non illustrata), i mezzi di supporto e scorrimento (9) possono comprendere un supporto fissabile all’elemento traslatorio (5) e provvisto di mezzi lubrificanti per consentire lo scorrimento del membro longitudinale (8) rispetto al supporto stesso.
Preferibilmente, l’unità di sollevamento accessoria (1) comprende una guida (16) per mantenere in posizione il membro longitudinale (8) durante la sua rotazione rispetto all’asse di rotazione orizzontale, la quale guida (16) è fissabile al membro longitudinale (8) per accoppiarsi con la ruota (15). La guida (16) può essere disposta in corrispondenza della regione di contatto (13) del membro longitudinale (8).
In accordo con una forma di realizzazione, la guida (16) ha forma a “C” e comprende una base rotabile (non illustrata) fissabile al membro longitudinale (8) e due sponde laterali (non illustrate) di guida contrapposte che si originano dalla base rotabile per abbracciare la ruota (15).
Preferibilmente, l’unità di sollevamento accessoria (1) comprende un secondo telaio (17) che è fissabile al primo telaio (3).
Preferibilmente, il secondo telaio (17) comprende un primo montante (18); preferibilmente, il membro longitudinale (8) è vincolabile al primo telaio (3) tramite articolazione dello stesso membro longitudinale (8) al primo montante (18).
Preferibilmente, il secondo telaio (17) comprende: una prima barra (19) ed una seconda barra (20) dimensionate per sporgere frontalmente dal carrello elevatore (2); una prima ruota (21) portata girevolmente dalla estremità libera sporgente (22) della prima barra (19) per rotolare su una pavimentazione e scaricare così parte del peso del carrello elevatore (2) e della stessa unità di sollevamento accessoria (1) quando quest’ultima è accoppiata al carrello elevatore (2); una seconda ruota (23) portata girevolmente dalla estremità libera sporgente (24) della seconda barra (20) per rotolare sulla pavimentazione e scaricare così parte del peso del carrello elevatore (2) e della stessa unità di sollevamento accessoria (1) quando quest’ultima è accoppiata al carrello elevatore (2).
In questo modo è possibile dimensionare il membro longitudinale (8) per avere lunghezze maggiori ed è possibile sollevare carichi più pesanti.
Più in dettaglio, il secondo telaio (17) può comprendere un elemento (26) a forma di “C” comprendente un elemento incurvato (27) e due lati contrapposti (28, 29): questi ultimi possono identificarsi nella prima barra (19) sporgente e nella seconda barra (20) sporgente. L’elemento (26) a forma di “C” può abbracciare il carrello elevatore (2).
L’elemento incurvato (27) può essere fissato al primo montante (18).
La regione di aggancio (11) può essere ad una prima estremità (30) del membro longitudinale (8).
La regione di vincolo (12) può essere ad una seconda estremità (31) del membro longitudinale (8) che è opposta alla relativa prima estremità (30).
Preferibilmente, il secondo telaio (17) è fissabile amovibilmente al primo telaio (3) del carrello elevatore (2). In questa maniera, l’unità di sollevamento accessoria (1) può essere disposta in un’area di ricovero dell’officina quando non in uso, si vedano figure 1-3, mentre il carrello elevatore (2) può essere utilizzato in modo convenzionale, si vedano figure 4-6.
L’invenzione si riferisce infine ad un gruppo (25) carrello elevatore (2) per sollevare carichi, comprendente: un carrello elevatore (2) che comprende a sua volta: un primo telaio (3); una base di appoggio (4) per ricevere in appoggio un primo carico da sollevare; un elemento traslatorio (5) che è mobile verticalmente per trascinare la base di appoggio (4); ed una unità di sollevamento accessoria (1) come sopra descritta.
In generale, un carrello elevatore (2) può comprendere inoltre: una cabina di guida (32); ruote (33) per spostarsi nello spazio; una coppia di montanti (34) facenti parte del primo telaio (3); una coppia di forche (35) che formano la base di appoggio (4); una coppia di cilindri idraulici (non illustrati) per movimentare l’elemento traslatorio (5); una coppia di pulegge (non illustrate) portate girevolmente dall’elemento traslatorio (5); ed una coppia di catene (non illustrate) che si avvolgono attorno alla coppia di pulegge, ciascuna catena avendo una estremità fissata al primo telaio (3), per esempio ad un traverso (non illustrato) che è fissato a sua volta ai due montanti, e l’altra estremità fissata alla base di appoggio (4).
Le figure 7-8 illustrano il gruppo (25) carrello elevatore (2) in una prima posizione operativa in cui il secondo carico (7) viene agganciato dai mezzi di aggancio (6) per essere sollevato; l’elemento traslatorio (5) si trova in una posizione abbassata. Le figure 9-10 illustrano il gruppo (25) carrello elevatore (2) in una seconda posizione operativa in cui il secondo carico (7) è sollevato ad un’altezza intermedia; l’elemento traslatorio (5) si trova in una posizione intermedia.
Le figure 11-12 illustrano il gruppo (25) carrello elevatore (2) in una terza posizione operativa in cui il secondo carico (7) è sollevato ad un’altezza massima; l’elemento traslatorio (5) si trova in una posizione di massima altezza.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come nel seguito rivendicata.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Unità di sollevamento accessoria (1) per l’impiego con un carrello elevatore (2), il carrello elevatore (2) comprendendo: un primo telaio (3); una base di appoggio (4) per ricevere in appoggio un primo carico da sollevare; un elemento traslatorio (5) che è mobile verticalmente per trascinare la base di appoggio (4); l’unità di sollevamento accessoria (1) comprendendo mezzi di aggancio (6) per agganciare un secondo carico (7) da sollevare; l’unità di sollevamento accessoria (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: un membro longitudinale (8) che è posizionabile superiormente all’elemento traslatorio (5), che può portare i mezzi di aggancio (6) e che è vincolabile al primo telaio (3) per ruotare rispetto ad un asse di rotazione orizzontale; mezzi di supporto e scorrimento (9) che sono fissabili alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5) per supportare scorrevolmente il membro longitudinale (8) cosicché il sollevamento dell’elemento traslatorio (5) determini la rotazione del membro longitudinale (8) rispetto all’asse di rotazione orizzontale e conseguentemente il sollevamento del secondo carico (7).
  2. 2) Unità di sollevamento accessoria (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui il membro longitudinale (8): è accoppiabile ai mezzi di aggancio (6) in corrispondenza di una relativa regione di aggancio (11); è vincolabile al primo telaio (3) in corrispondenza di una relativa regione di vincolo è impegnabile con i mezzi di supporto e scorrimento (9) in corrispondenza di una relativa regione di contatto (13); è dimensionato in modo che la regione di contatto (13) sia interposta fra la regione di aggancio (11) e la regione di vincolo (12).
  3. 3) Unità di sollevamento accessoria (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di supporto e scorrimento (9) comprendono un supporto (14) fissabile alla sommità (10) dell’elemento traslatorio (5) ed una ruota (15) che può essere portata girevolmente dal supporto per rotolare sul membro longitudinale (8).
  4. 4) Unità di sollevamento secondo la rivendicazione precedente, comprendente una guida (16) per mantenere in posizione il membro longitudinale (8) durante la sua rotazione rispetto all’asse di rotazione orizzontale, la quale guida (16) è fissabile al membro longitudinale (8) per accoppiarsi con la ruota (15).
  5. 5) Unità di sollevamento secondo la rivendicazione precedente, in cui la guida (16) ha forma a “C” e comprende una base rotabile fissabile al membro longitudinale (8) e due sponde laterali di guida contrapposte che si originano dalla base rotabile per abbracciare la ruota (15).
  6. 6) Unità di sollevamento accessoria (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un secondo telaio (17) che è fissabile al primo telaio (3).
  7. 7) Unità di sollevamento secondo la rivendicazione precedente, in cui il secondo telaio (17) comprende un primo montante (18); in cui il membro longitudinale (8) è vincolabile al primo telaio (3) tramite articolazione dello stesso membro longitudinale (8) al primo montante (18).
  8. 8) Unità di sollevamento accessoria (1) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui il secondo telaio (17) comprende: una prima barra (19) ed una seconda barra (20) dimensionate per sporgere frontalmente dal carrello elevatore (2); una prima ruota (21) fissata portata girevolmente dalla estremità libera sporgente (22) della prima barra (19) per rotolare su una pavimentazione e scaricare così parte del peso del carrello elevatore (2) e della stessa unità di sollevamento accessoria (1) quando quest’ultima è accoppiata al carrello elevatore (2); una seconda ruota (23) portata girevolmente dalla estremità libera sporgente (24) della seconda barra (20) per rotolare sulla pavimentazione e scaricare così parte del peso del carrello elevatore (2) e della stessa unità di sollevamento accessoria (1) quando quest’ultima è accoppiata al carrello elevatore (2).
  9. 9) Gruppo (25) carrello elevatore (2) per sollevare carichi, comprendente: un carrello elevatore (2) che comprende a sua volta: un primo telaio (3); una base di appoggio (4) per ricevere in appoggio un primo carico da sollevare; un elemento traslatorio (5) che è mobile verticalmente per trascinare la base di appoggio (4); ed una unità di sollevamento accessoria (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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NL1024897C1 (nl) * 2003-03-12 2004-09-14 Hendrikus Albertus Jo Lukassen Beladingsinrichting voor een voertuig met een heforgaan.

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