ITBO20130214A1 - Struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili - Google Patents

Struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili

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ITBO20130214A1
ITBO20130214A1 IT000214A ITBO20130214A ITBO20130214A1 IT BO20130214 A1 ITBO20130214 A1 IT BO20130214A1 IT 000214 A IT000214 A IT 000214A IT BO20130214 A ITBO20130214 A IT BO20130214A IT BO20130214 A1 ITBO20130214 A1 IT BO20130214A1
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    • F24D3/12Tube and panel arrangements for ceiling, wall, or underfloor heating
    • F24D3/16Tube and panel arrangements for ceiling, wall, or underfloor heating mounted on, or adjacent to, a ceiling, wall or floor
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
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Description

Titolo: STRUTTURA MODULARE, PER PAVIMENTI SOPRAELEVATI E SIMILI
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto una struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili.
Come à ̈ noto, per consentirne la fruizione da parte dei clienti, gli spazi esterni di esercizi pubblici, quali ristoranti, pizzerie, bar, caffetterie, pub, vengono talora arredati dai titolari dell'esercizio stesso, disponendo tavoli, sedie, banconi, eccetera, direttamente sul suolo pubblico o su pavimenti sopraelevati (anche detti pavimenti flottanti) opportunamente posizionati, ed eventualmente riparandoli con tettoie o gazebo. E' quindi sempre più sentita l'esigenza di assicurare le migliori condizioni di temperatura, ed eventualmente umidità, anche in tali spazi esterni, per poterli sfruttare quando le condizioni atmosferiche non sono ottimali (per esempio nei mesi freddi, o quando le temperature sono particolarmente elevate), garantendo comunque agli avventori il massimo comfort.
Per tali motivi, sono per esempio diffusi sul mercato dispositivi quali lampade a infrarossi, funghi a gas, eccetera, che permettono di riscaldare le immediate adiacenze del punto di installazione, innalzandone la temperatura.
Analogamente, à ̈ frequente il ricorso a condizionatori o simili, per rinfrescare gli ambienti sopra indicati, qualora le condizioni ambientali si rivelino di difficile sopportazione, per effetto di valori di temperatura e/o umidità eccessivamente elevati.
Tali soluzioni realizzative non sono però priva di inconvenienti.
Esse infatti sono accomunate da varie problematiche, quali i consumi spesso elevati o il fatto che le aree interessate dal riscaldamento/raffreddamento prodotto dai dispositivi risultano essere fin troppo circoscritte, in quanto i benefici difficilmente si estendono a distanze superiori a pochi metri dal punto di installazione. Inoltre, anche in tali aree di interesse, la distribuzione di temperatura risulta spesso assai disomogenea: gli individui più prossimi a funghi o lampade del tipo sopra indicato per esempio, sono infatti investiti da una quantità spesso eccessiva di calore, mentre le persone più distanti, sperimentano effetti benefici troppo marginali.
Peraltro, proprio in relazione ai consumi elevati, oltre che a problemi di sicurezza, sempre più spesso le amministrazioni, locali e non, impongono limiti sempre più stringenti all'utilizzo di funghi, lampade, condizionatori, eccetera.
Da ultimo, ma non meno importante, va osservato come tutti i dispositivi sopra citati impongono gravose attività di montaggio e smontaggio, al variare delle condizioni atmosferiche, e più in generale in corrispondenza del passaggio dai mesi estivi a quelli invernali, e viceversa, oltre che misure precauzionali di varie natura, per impedire che essi possano subire danni, accidentali o meno, durante il normale funzionamento o, soprattutto, in corrispondenza degli orari di chiusura dell'esercizio pubblico.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando una struttura modulare che consenta, all'occorrenza, alternativamente di riscaldare o raffreddare l'ambiente nel quale à ̈ installata.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura modulare, che possa essere agevolmente installata in corrispondenza di ambienti esterni, o interni, in modo pratico e versatile.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura modulare che assicuri il riscaldamento e il raffreddamento dell'intero ambiente circostante, in modo omogeneo e con consumi contenuti.
Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura modulare che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento e non richieda frequenti attività di manutenzione o per la sua custodia.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura modulare che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare una struttura modulare di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da una struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili, comprendente una pluralità di pannelli, reciprocamente vincolabili e posabili al suolo, in corrispondenza di una superficie predefinita, per la realizzazione di una pedana di rivestimento, del tipo di un pavimento sopraelevato e simili, caratterizzata dal fatto di comprendere una unità di condizionamento, del tipo a pompa di calore, percorsa da un gas interessato da uno scambiatore e selettivamente azionabile per il riscaldamento o il raffreddamento di un fluido termovettore, circolante all'interno di una conduttura afferente a detto scambiatore, detta conduttura comprendendo almeno un tratto di andata e almeno un tratto di ritorno, disposti in serie e rispettivamente costituiti da una pluralità di spezzoni di andata e di spezzoni di ritorno, almeno uno spezzone di andata e almeno uno spezzone di ritorno essendo alloggiati in almeno un rispettivo detto pannello, selettivamente per la cessione all'esterno o l'assorbimento dall'esterno di calore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della struttura modulare secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente la struttura modulare secondo il trovato, in vista prospettica;
la figura 2 illustra schematicamente il pannello, visto dall'alto e privato della sua porzione superiore.
Con particolare riferimento alle figure citate, à ̈ indicata globalmente con il numero di riferimento 1, una struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili, che comprende una pluralità di pannelli 2, reciprocamente vincolabili e posabili al suolo, in corrispondenza di una superficie predefinita, per la realizzazione di una pedana di rivestimento, del tipo appunto di un pavimento sopraelevato e simili.
Come à ̈ noto, tali soluzioni realizzative (note anche come pavimenti flottanti), vengono solitamente adagiate sulla superficie predefinita, quale per esempio gli spazi esterni di esercizi pubblici (ristoranti, pizzerie, bar, caffetterie, pub, eccetera), per garantire un migliore isolamento acustico, e/o per delimitare, con la superficie sottostante, un'intercapedine di alloggiamento di cablaggi e impianti, e/o semplicemente per offrire agli avventori un ambiente più accattivante e gradevole, oltre che confortevole.
Proprio l'impiego per esercizi pubblici (ma anche proprietà private), e/o l'arredamento di spazi aperti quali dehors, cortili, gazebo, balconi, terrazze, giardini pubblici, eccetera, costituisce quindi applicazione preferita del presente trovato, e ad essa si farà pertanto riferimento nel prosieguo della presente trattazione.
Giova sin da ora precisare che non à ̈ escluso l'utilizzo della struttura 1 secondo il trovato anche per differenti applicazioni (per esempio per tendoni o altri edifici chiusi), e per la realizzazione di pedane, pavimenti di altro tipo o anche pareti, in funzione delle specifiche esigenze.
Secondo il trovato, la struttura modulare 1 comprende una unità di condizionamento 3, del tipo a pompa di calore: come à ̈ noto, tali unità 3 (note anche come condizionatori) sono percorse da un gas che viene sottoposto ad un ciclo termodinamico (grazie all'utilizzo, in sequenza, di un compressore, di un condensatore, di una valvola di laminazione e di un evaporatore). L'unità 3 può essere selettivamente azionata per il riscaldamento o il raffreddamento di un generico utilizzatore, in quanto, invertendo il ciclo di funzionamento (e quindi operando come pompa di calore), à ̈ possibile determinare selettivamente la cessione o l'assorbimento di calore mediante il gas, sostanzialmente per un funzionamento rispettivamente invernale o estivo.
Più precisamente, il gas che percorre l'unità 3 à ̈ interessato da uno scambiatore 4, in modo tale che l'unità 3 stessa possa essere selettivamente azionata per riscaldare o raffreddare un fluido termovettore circolante all'interno di una conduttura 5, afferente allo scambiatore 4.
Ancor più in dettaglio, il gas, veicolato da una tubatura 6, può essere fatto circolare in una serpentina (preferibilmente in acciaio inossidabile) ad elevata superficie di scambio, alloggiata nello scambiatore 4 e affacciata ad una relativa porzione utile della conduttura 5, per realizzare appunto lo scambio termico con il fluido termovettore, che viene a sua volta messo in circolo nella conduttura 5 grazie per esempio ad una pompa elettrica.
Anche lo scambiatore 4 à ̈ preferibilmente realizzato in acciaio inossidabile e scelto con capacità preferibilmente compresa tra 60 litri e 120 litri.
Si precisa che non si esclude la possibilità di dotare la struttura 1 di resistenze elettriche (o resistori), preposte al riscaldamento del fluido termovettore, senza quindi ricorrere al gas circolante nella serpentina (mantenendo quindi disattiva l'unità 3), quando à ̈ necessario il solo riscaldamento dell'ambiente di interesse e si vogliono ulteriormente contenere i consumi.
La conduttura 5 comprende almeno un tratto di andata 7 e almeno un tratto di ritorno 8, disposti in serie e rispettivamente costituiti da una pluralità di spezzoni di andata 7a e di spezzoni di ritorno 8a; almeno uno spezzone di andata 7a e almeno uno spezzone di ritorno 8a sono alloggiati in almeno un rispettivo pannello 2 (come per esempio in figura 2), selettivamente per la cessione all'esterno o l'assorbimento dall'esterno di calore (e quindi, appunto, il riscaldamento o il raffreddamento dell'ambiente di interesse, adiacente al pannello 2).
Più particolarmente, secondo la soluzione realizzativa preferita, ciascun pannello 2 comprende almeno un rispettivo spezzone di andata 7a e almeno un rispettivo spezzone di ritorno 8a, selettivamente per la cessione all'esterno o l'assorbimento dall'esterno di calore.
Inoltre, nella soluzione realizzativa preferita, ma non esclusiva, il tratto di andata 7 e il tratto di ritorno 8 sono reciprocamente collegati da un raccordo ad "U", che à ̈ alloggiato in uno dei pannelli 2 e che à ̈ interposto tra un rispettivo spezzone di andata 7a, terminale, e un corrispondente spezzone di ritorno 8a, iniziale. Di fatto quindi, il tratto di andata 7 (che si sviluppa dallo scambiatore 4) comprende una pluralità di spezzoni di andata 7a, ognuno dei quali alloggiato in un rispettivo pannello 2 e collegato in serie a spezzoni di andata 7a alloggiati in pannelli 2 contigui; lo spezzone di andata 7a terminale à ̈ invece collegato, ad una estremità e grazie al raccordo ad "U", allo spezzone di ritorno 8a, iniziale, collocato nel medesimo pannello 2.
Analogamente, il tratto di ritorno 8, adducente allo scambiatore 4, comprende poi una pluralità di spezzoni di ritorno 8a, ognuno dei quali alloggiato in un rispettivo pannello 2 (unitamente ad un corrispondente spezzone di andata 7a) e collegato in serie a spezzoni di ritorno 8a alloggiati in pannelli 2 contigui, fino all'ingresso della conduttura 5 nello scambiatore 4.
Inoltre, à ̈ prevista la possibilità che la struttura modulare 1 comprenda almeno un raccordo ad "Y", alloggiato in un pannello 2, e interposto tra rispettivi spezzoni 7a, 8a, per realizzazione ulteriori tratti ausiliari o diramazioni supplementari della conduttura 5, in funzione delle specifiche esigenze.
Secondo una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, ciascun pannello 2 comprende una cornice esterna 9 (per esempio, realizzata in lega leggera), a conformazione sostanzialmente scatolare e posabile al suolo, che alloggia al suo interno uno strato inferiore di base, realizzato in un materiale isolante (e presentante spessore variabile, in funzione delle esigenze di progettazione e delle specifiche tecniche richieste).
In configurazione di utilizzo, lo strato inferiore risulta quindi, con una sua prima faccia, rivolto verso il suolo su cui il pannello 2 à ̈ posato, mentre, su una seconda faccia 10, opposta alla prima faccia, sono stabilmente collocati gli spezzoni 7a, 8a, a loro volta sormontati da un corrispondente piano di calpestio ad elevata conducibilità termica (per esempio realizzato in resina con aggiunta di un tensioattivo), per lo scambio di calore con l'esterno.
Più particolarmente, lungo la seconda faccia 10 dello strato sono regolarmente distribuiti una molteplicità di rilievi 11, a conformazione preferibilmente cilindrica, in modo tale che tra tali rilievi 11 sia definita una rete di canalette, ognuna delle quali in grado di alloggiare, secondo una conformazione variabile a piacere, rispettive frazioni degli spezzoni 7a, 8a, riscontranti contro i rilievi 11.
Nella soluzione proposta in figura 2 per esempio, gli spezzoni 7a, 8a sono piegati in modo tale da assumere un andamento sostanzialmente a spirale, e reciprocamente affiancati, così che ciascuna sezione di uno spezzone di andata 7a risulta prossima ad una rispettiva sezione di spezzone di ritorno 8a.
Si osservi quindi come ogni settore del pannello 2, grazie alla collocazione di due spezzoni 7a, 8a, può essere interessato sia da fluido a temperatura più alta, che percorre lo spezzone di andata 7a, che fluido a temperatura più bassa, circolante nello spezzone di ritorno 8a, o viceversa, e questo assicura la massima uniformità di scambio termico per l'intero pannello 2 (o per l'intera struttura 1, ripetendo la configurazione sopra descritta per tutti i pannelli 2).
Non si esclude peraltro di disporre gli spezzoni 7a, 8a nelle canalette, secondo differenti configurazioni geometriche, in funzione delle specifiche esigenze di progetto.
Utilmente, la struttura modulare 1 secondo il trovato comprende rispettivi cavallotti 12, preferibilmente del tipo a innesto rapido e costituiti, come à ̈ noto, da sbarre cilindriche piegate a "U", che possono essere inseriti nello strato (con i loro lembi terminali), per garantire l'ancoraggio stabile di ciascun spezzone 7a, 8a alla corrispondente seconda faccia 10.
Vantaggiosamente, ciascun pannello 2 comprende mezzi di aggancio rapido, del tipo maschio/femmina (pur non escludendo la possibilità di adottare differenti soluzioni realizzative, volte al medesimo scopo), per assicurare il vincolo stabile ai pannelli 2 adiacenti.
Il funzionamento della struttura modulare secondo il trovato à ̈ il seguente.
I pannelli 2 possono essere posati e fissati al suolo, secondo la configurazione desiderata, in corrispondenza di una qualsiasi superficie predefinita, sia essa appartenente ad un ambiente esterno o ad un ambiente interno, del quale si desidera in ogni caso controllare temperatura (ed eventualmente umidità).
Peraltro, à ̈ prevista la possibilità di dotare i pannelli 2 di piedini di appoggio regolabili in altezza, per variare la quota verticale alla quale collocare i pannelli 2 stessi rispetto al suolo, distanziandoli da quest'ultimo.
L'unità di condizionamento 3 consente selettivamente di raffreddare o riscaldare (ovviamente in corrispondenza, rispettivamente, di un funzionamento estivo o invernale) il gas circolante al suo interno, il quale, a sua volta, scambia calore, nello scambiatore 4, con il fluido termovettore (per esempio acqua, anche additivata per assicurare maggiore fluidità).
Il fluido termovettore viene così fatto circolare dalla pompa elettrica lungo la conduttura 5, e percorrendo il tratto di andata 7 e il tratto di ritorno 8 (e i relativi spezzoni 7a, 8a), attraversa tutti i pannelli 2.
In questo modo, in corrispondenza di ciascun pannello 2, il fluido termovettore può scambiare calore con l'ambiente sovrastante, attraverso il rispettivo piano di calpestio, raffreddandolo o riscaldandolo secondo le esigenze, e conseguendo con ciò lo scopo prefissato.
La modularità della struttura 1 assicura grande praticità e versatilità, e a tali obiettivi contribuisce la scelta di alloggiare ciascun spezzone 7a, 8a in una o più canalette definite tra i rilievi 11, garantendo la possibilità di conferire qualsiasi tipo di conformazione alla conduttura 5, in funzione delle specifiche esigenze.
In ogni caso, come si à ̈ visto, ciascun pannello 2 alloggia uno spezzone 7a del tratto di andata 7 e uno spezzone 8a del tratto di ritorno 8, e quindi due frazioni della conduttura 5 a temperatura tra loro differente, con ciò garantendo massima uniformità di scambio termico, scongiurando, per esempio, il pericolo che in corrispondenza dei pannelli 2 prossimi alla mandata dello scambiatore 4 sia troppo alta la quantità di calore scambiata con l'esterno, e viceversa troppo bassa per i pannelli 2 adiacenti al rientro della conduttura 5 nello scambiatore 4.
Inoltre, il ricorso ad un fluido, come veicolo del calore da scambiare con l'esterno, consente di abbattere drasticamente i consumi (in particolare di energia elettrica), rispetto alle soluzioni di tipo noto.
Appare inoltre evidente come una volta installata, la struttura modulare 1, e il pavimento sopraelevato da essa conformato, non richieda specifiche attività di manutenzione o custodia, né tantomeno sono previsti interventi laboriosi quando si rende necessario il passaggio dal funzionamento invernale o estive (in tale occasione, à ̈ infatti sufficiente commutare il funzionamento dell'unità 3, e invertire il ciclo del gas circolante in essa).
Si à ̈ in pratica constatato come la struttura modulare secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, il ricorso ad una unità di condizionamento, percorsa da un gas interessato da uno scambiatore e selettivamente azionabile per il riscaldamento o il raffreddamento di un fluido termovettore, circolante all'interno di una conduttura, comprendente almeno un tratto di andata e almeno un tratto di ritorno, a loro volta presentanti almeno uno spezzone di andata e almeno uno spezzone di ritorno alloggiati in almeno un rispettivo detto pannello, consente di realizzare una struttura modulare atta al riscaldamento e/o al raffreddamento dell'ambiente nel quale à ̈ installata.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Per esempio, non si esclude di dotare la struttura 1 di un deumidificatore, volto appunto a controllare le condizioni di umidità dell'ambiente di interesse, contribuendo così al benessere e al comfort degli avventori o comunque dei soggetti che vengono a calpestare e sostare sulla pedana formata dai pannelli 2.
Inoltre, à ̈ prevista la possibilità di alloggiare lo scambiatore 4 all'interno dell'unità di condizionamento 3 (con il fluido termovettore e la conduttura 5 che fuoriescono quindi dall'unità 3 stessa), oppure di collocare sia l'unità 3 che lo scambiatore 4 in un guscio di contenimento, eventualmente conferendo a quest'ultimo un design accattivante, per aumentare la resa estetica della struttura 1 secondo il trovato.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
I pannelli 2 per esempio potranno essere scelti a pianta quadrata (come nelle figure allegate) e con lato di lunghezza pari a 1 metro, ma non si esclude di realizzare strutture 1 secondo il trovato con misure e dimensioni differenti (o di proporre strutture 1 secondo il trovato provviste di pannelli 2 presentanti due o più conformazioni differenti).

Claims (8)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura modulare, per pavimenti sopraelevati e simili, comprendente una pluralità di pannelli (2), reciprocamente vincolabili e posabili al suolo, in corrispondenza di una superficie predefinita, per la realizzazione di una pedana di rivestimento, del tipo di un pavimento sopraelevato e simili, caratterizzata dal fatto di comprendere una unità di condizionamento (3), del tipo a pompa di calore, percorsa da un gas interessato da uno scambiatore (4) e selettivamente azionabile per il riscaldamento o il raffreddamento di un fluido termovettore, circolante all'interno di una conduttura (5) afferente a detto scambiatore (4), detta conduttura (5) comprendendo almeno un tratto di andata (7) e almeno un tratto di ritorno (8), disposti in serie e rispettivamente costituiti da una pluralità di spezzoni di andata (7a) e di spezzoni di ritorno (8a), almeno uno spezzone di andata (7a) e almeno uno spezzone di ritorno (8a) essendo alloggiati in almeno un rispettivo detto pannello (2), selettivamente per la cessione all'esterno o l'assorbimento dall'esterno di calore.
  2. 2. Struttura modulare, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti pannelli (2) comprende almeno un rispettivo spezzone di andata (7a) e almeno un rispettivo spezzone di ritorno (8a), selettivamente per la cessione all'esterno o l'assorbimento dall'esterno di calore.
  3. 3. Struttura modulare, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto tratto di andata (7) e detto tratto di ritorno (8) sono reciprocamente collegati da un raccordo ad "U", alloggiato in uno di detti pannello (2) e interposto tra un rispettivo detto spezzone di andata (7a), terminale, e un corrispondente spezzone di ritorno (8a), iniziale.
  4. 4. Struttura modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un raccordo ad "Y", alloggiato in uno di detti pannelli (2), e interposto tra rispettivi detti spezzoni (7a, 8a), per la realizzazione di ulteriori tratti ausiliari di detta conduttura (5).
  5. 5. Struttura modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti pannelli (2) comprende una cornice esterna (9), a conformazione sostanzialmente scatolare e posabile al suolo, detta cornice (9) alloggiando internamente uno strato inferiore di base, realizzato in un materiale isolante e rivolto verso il suolo, con una sua prima faccia, in configurazione di utilizzo, su una seconda faccia (10) di detto strato, opposta a detta prima faccia, essendo stabilmente collocati detti spezzoni (7a, 8a), sormontati da un corrispondente piano di calpestio ad elevata conducibilità termica, per lo scambio di calore con l'esterno.
  6. 6. Struttura modulare, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che lungo detta seconda faccia (10) di detto strato sono regolarmente distribuiti una molteplicità di rilievi (11), a conformazione preferibilmente cilindrica, tra detti rilievi (11) essendo definita una rete di canalette, per l'alloggiamento, secondo una conformazione variabile a piacere, di detti spezzoni (7a, 8a), riscontranti contro detti rilievi (11).
  7. 7. Struttura modulare, secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzata dal fatto di comprendere rispettivi cavallotti (12), inseribili in detto strato, per l'ancoraggio stabile di ciascuno di detti spezzoni (7a, 8a) alla corrispondente detta seconda faccia (10).
  8. 8. Struttura modulare, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti pannelli (2) comprende mezzi di aggancio rapido, del tipo maschio/femmina, per il vincolo stabile a detti pannelli (2) adiacenti.
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