ITBO20130015A1 - Gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari - Google Patents

Description

“GRUPPO DI CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI IN INVOLUCRI TUBOLARI†.

CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione riguarda un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari.

STATO DELLA TECNICA ANTERIORE

Nel settore del confezionamento di prodotti, ad esempio prodotti ortofrutticoli e simili, sono largamente utilizzate singole confezioni costituite da buste o sacchetti in forma di rete, ad esempio in materiale naturale o sintetico, nelle quali sono contenuti un certo numero di prodotti, ad esempio frutta, verdura, ma anche altri, da porre in vendita.

Come noto, l’utilizzo di confezioni in forma di rete favorisce una migliore conservazione dei prodotti di questo tipo, in quanto ne vengono garantite l’ottimale areazione e la naturale traspirazione.

Le suddette confezioni di prodotti sono realizzate su macchine confezionatrici comprendenti mezzi di bloccaggio per uno o più supporti di alimentazione della rete tubolare con cui si devono realizzare gli involucri dei prodotti.

Più in dettaglio, tali supporti sono costituiti sostanzialmente da tubi, o altri simili elementi, disposti verticalmente o con leggera inclinazione, lungo i quali viene inserito un tratto di lunghezza prefissata della rete.

Una volta inserita lungo il tubo, per ogni ciclo di riempimento la rete tubolare viene chiusa all’estremità inferiore, e viene riempita di prodotti che cadono liberamente attraverso la cavità del tubo stesso; a seguito di ogni fase di riempimento, la rete tubolare viene chiusa all’estremità superiore, ad esempio per saldatura, e tagliata.

Oppure, la rete può essere chiusa con altri mezzi quali clip metalliche, in plastica, o simili.

La confezione così realizzata viene poi depositata su mezzi di trasporto, ad esempio a nastro.

Ovviamente, per realizzare il maggior numero possibile di cicli di riempimento senza arrestare la macchina, su un singolo tubo di supporto viene solitamente compattato un tratto di rete tubolare sufficientemente lungo per garantire una certa autonomia.

Ad esempio, su un tubo di lunghezza dell’ordine del metro possono venire compattate alcune centinaia di metri di rete tubolare, in modo tale che un singolo tubo possa consentire il funzionamento ininterrotto della macchina per un certo periodo.

Il confezionamento può avvenire anche in macchine, cosiddette formatrici verticali, in cui la rete, o comunque il materiale di confezionamento, si presenta in forma piana, ed à ̈ avvolta attorno al tubo tramite un colletto formatore.

Lungo il materiale di confezionamento vengono effettuate le saldature verticali delle due estremità in modo da ottenere una forma cilindrica avvolta attorno al tubo stesso.

Sono poi previsti dei mezzi, in genere cinghie, che trascinano il materiale di confezionamento così realizzato lungo il tubo.

Queste macchine sono contraddistinte da una notevole autonomia, in quanto il materiale di confezionamento à ̈ inizialmente avvolto in bobine sufficientemente grandi; tuttavia la lunghezza del tubo sul quale viene avvolto il materiale di confezionamento à ̈ rimarchevole, in quanto lungo la sua superficie laterale devono essere previsti sia mezzi di saldatura verticale, che mezzi di trascinamento della rete di idonee dimensioni.

Come detto, i prodotti da inserire negli involucri di confezionamento cadono liberamente attraverso il tubo per un tratto che può essere anche di oltre un metro di lunghezza, prima di raggiungere il fondo dell’involucro: per certi tipi di prodotti – ad esempio prodotti ortofrutticoli di consistenza morbida – ciò può essere causa di serio danneggiamento dovuto all’impatto nella caduta.

Tale danneggiamento può compromettere l’integrità del prodotto, e quindi può precludere la possibilità che il prodotto stesso possa essere messo in vendita.

D’altra parte, non à ̈ conveniente ridurre la lunghezza del tubo attraverso il quale cadono i prodotti, in quanto ciò costringerebbe a sostituirlo frequentemente a causa della limitata autonomia dal punto di vista del materiale di confezionamento, con evidenti svantaggi per quanto riguarda la produttività.

SCOPI DELL’INVENZIONE

Il compito tecnico della presente invenzione à ̈ quindi quello di migliorare lo stato della tecnica.

Nell’ambito di tale compito tecnico, costituisce uno scopo della presente invenzione mettere a punto un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari che consenta di ridurre notevolmente i rischi di danneggiamento dei prodotti nel loro percorso di caduta attraverso il tubo che supporta il materiale di confezionamento.

Ancora uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari di funzionamento semplice e di realizzazione economica.

Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari idoneo ad essere installato in macchine confezionatrici di tipo noto. Questo compito e questi scopi vengono raggiunti un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari secondo la allegata rivendicazione 1.

Il gruppo di confezionamento comprende un tubo di supporto per un materiale di confezionamento alimentato attorno al tubo e dal quale sono ricavabili singoli involucri tubolari; il tubo comprende un’estremità superiore definente un’apertura di carico dei prodotti da confezionare, un’estremità inferiore definente un’apertura di scarico dei prodotti all’interno dei singoli involucri ricavati dal materiale di confezionamento, ed un canale di discesa dei prodotti delimitato dall’apertura di carico e dall’apertura di scarico.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il gruppo di confezionamento comprende mezzi di chiusura selettiva del canale di discesa dei prodotti.

Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, i mezzi di chiusura selettiva del canale di discesa dei prodotti comprendono un elemento deformabile inserito all’interno del tubo e selettivamente mobile da una configurazione di apertura, in cui consente la libera discesa dei prodotti lungo il canale di discesa del tubo, ad una configurazione di chiusura in cui conforma, all’interno del canale di discesa del tubo, una zona di arresto intermedio che definisce un primo tratto ed un secondo tratto consecutivi del canale di caduta.

Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme di attuazione preferite e vantaggiose dell’invenzione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI.

Le caratteristiche dell’invenzione saranno meglio comprese da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dalle annesse tavole di disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali:

la figura 1 à ̈ una vista prospettica di un gruppo di confezionamento secondo l’invenzione;

la figura 2 à ̈ un’altra vista prospettica, da differente angolazione, dello stesso gruppo con alcune parti rimosse per maggiore chiarezza;

la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica di dettaglio della parte superiore del gruppo, con alcune parti rimosse per maggiore chiarezza;

la figura 4 Ã ̈ una vista superiore del gruppo con alcune parti rimosse;

la figura 5 à ̈ una vista prospettica del gruppo con alcune parti rimosse e con l’elemento deformabile dei mezzi di chiusura selettiva in configurazione di apertura;

la figura 6 à ̈ una vista prospettica del gruppo con alcune parti rimosse e con l’elemento deformabile dei mezzi di chiusura selettiva in configurazione di chiusura;

la figura 7 à ̈ una vista frontale di dettaglio della parte superiore del gruppo di confezionamento secondo l’invenzione.

FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE.

Con riferimento alla figura 1 allegata, Ã ̈ indicato complessivamente con 1 un gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari secondo la presente invenzione.

Il gruppo 1 secondo l’invenzione come di seguito descritta trova particolare, ma non esclusiva, applicazione nel settore del confezionamento di prodotti ortofrutticoli e simili in involucri tubolari. Il gruppo di confezionamento 1 secondo la presente invenzione può essere incorporato in macchine che confezionano prodotti in involucri tubolari chiusi alle estremità, ottenuti a partire da un tubo continuo di materiale di confezionamento flessibile.

Il materiale di confezionamento può essere tipicamente costituito da rete tubolare, ad esempio naturale o sintetica, sia tessuta sia estrusa.

Il materiale di confezionamento però potrebbe anche essere di altro tipo, cioà ̈ non del tipo a rete, per esempio plastica, carta, o altro ancora.

Le macchine di questo tipo comprendono solitamente dei mezzi di alimentazione dei prodotti da confezionare: in particolare i prodotti vengono alimentati in quantitativi predefiniti, ad esempio in termini di unità o di peso complessivo.

Il gruppo di confezionamento 1 secondo la presente invenzione à ̈ previsto a valle dei suddetti mezzi di alimentazione.

A valle del gruppo di confezionamento 1 secondo la presente invenzione à ̈ solitamente presente una stazione di chiusura degli involucri in corrispondenza delle estremità, per realizzare delle confezioni finite di prodotti. Tale stazione di chiusura non fa parte della presente invenzione, e perciò non verrà descritta in dettaglio.

Ad esempio, nel caso in cui il materiale di confezionamento sia costituito da rete tubolare sintetica, la stazione di chiusura può operare per termosaldatura delle estremità dell’involucro riempito di prodotti.

In altre forme di attuazione, la stazione di chiusura può essere evidentemente di altro tipo, senza limitazioni agli scopi della presente invenzione.

Il gruppo di confezionamento 1 comprende un telaio, complessivamente indicato con 2.

Il telaio 2 del gruppo 1 à ̈ idoneo ad essere fissato al basamento della macchina di confezionamento, non rappresentato nelle figure, secondo modalità che non costituiscono oggetto della presente invenzione.

Il gruppo di confezionamento 1 comprende inoltre un tubo 4 di supporto per un materiale di confezionamento, dal quale sono ricavabili singoli involucri tubolari da chiudere alle estremità una volta riempiti.

Il tubo 4 Ã ̈ supportato dal telaio 2 come meglio chiarito nel prosieguo.

Il materiale di confezionamento, cioà ̈ ad esempio la rete tubolare, viene alimentato attorno al tubo 4, in particolare lungo la sua superficie esterna.

Inoltre, la forma e le dimensioni del tubo 4 possono essere qualsiasi, in relazione alle specifiche esigenze di applicazione.

Il tubo 4 Ã ̈ supportato dal telaio 2 con asse verticale. In alternativa, il tubo 4 potrebbe essere supportato dal telaio 2 con asse inclinato rispetto alla verticale, con un angolo di inclinazione comunque tale da garantire la corretta discesa dei prodotti.

Il tubo 4 comprende un’estremità superiore 6.

L’estremità superiore 6 del tubo 4 definisce un’apertura di carico 8 dei prodotti da confezionare. In corrispondenza dell’apertura di carico 8 à ̈ montata una tramoggia 10 di alimentazione dei prodotti.

La tramoggia 10 può essere di forma e dimensioni qualsiasi, in relazione ad esempio alle tipologie di prodotti trattati, oppure alla quantità di prodotti da introdurre in una medesima confezione, oppure in relazione ad altri parametri ancora.

Il tubo 4 comprende inoltre un’estremità inferiore 12. L’estremità inferiore 12 del tubo 4 definisce un’apertura di scarico 14 dei prodotti per caduta all’interno dei singoli involucri, non rappresentati nelle figure, ricavati dal materiale di confezionamento.

Il tubo 4 comprende altresì, al suo interno, un canale di discesa dei prodotti 16, delimitato dall’apertura di carico 8 e dall’apertura di scarico 14.

Secondo un aspetto della presente invenzione, il gruppo di confezionamento 1 comprende mezzi di chiusura selettiva, indicati complessivamente con 18, del canale di discesa 16 dei prodotti.

Come chiarito in seguito, i mezzi di chiusura selettiva 18 vengono azionati in relazione alle diverse fasi del confezionamento dei prodotti.

Più in particolare, i mezzi di chiusura selettiva 18 sono atti a suddividere il canale di discesa dei prodotti 16 in almeno due tratti consecutivi 20, 22, che vengono percorsi in sequenza dai prodotti da confezionare.

Ciò consente di ottenere due tratti 20, 22 consecutivi di percorso di caduta di prodotti entrambi di lunghezza notevolmente inferiore alla lunghezza totale del tubo 4, con evidenti benefici in termini di riduzione dei rischi di danneggiamento dei prodotti dovuti all’impatto nella caduta nel fondo dell’involucro che li deve accogliere.

In altre forme di attuazione dell’invenzione non rappresentate nelle figure, i mezzi di chiusura selettiva 18 possono essere atti a suddividere il canale di discesa 16 dei prodotti eventualmente anche in un numero maggiore di tratti consecutivi, in relazione alle specifiche esigenze di applicazione.

I mezzi di chiusura selettiva 18 verranno dettagliatamente descritti nel prosieguo.

Il telaio 2 del gruppo di confezionamento comprende, in particolare, tre piastre 24, 26, 28 sovrapposte, e reciprocamente connesse tramite montanti 30, 32.

Più in particolare, il telaio 2 comprende una piastra inferiore 24, una piastra intermedia 26 ed una piastra superiore 28.

La piastra intermedia 26 Ã ̈ fissata su primi montanti 30 poggianti sulla piastra inferiore 24.

La piastra superiore 28 Ã ̈ invece fissata su secondi montanti 32 a loro volta poggianti sulla piastra intermedia 26.

L’estremità superiore 6 del tubo 4 à ̈ supportata dalla piastra intermedia 26 del telaio 2.

In particolare, l’estremità superiore 6 del tubo 4 comprende una prima flangia 34 fissata alla piastra intermedia 26, in corrispondenza di una prima apertura circolare 36 di quest’ultima.

L’estremità inferiore 12 del tubo 4 à ̈ invece libera in quanto, come detto, al di sotto di essa vengono formate le confezioni di prodotti per riempimento degli involucri tubolari realizzati a partire dal materiale di confezionamento accumulato lungo il tubo 4 stesso. Nel dettaglio, i mezzi di chiusura selettiva 18 del canale di discesa 16 dei prodotti lungo il tubo 4 comprendono un elemento deformabile 38.

L’elemento deformabile 38 à ̈ inserito all’interno del tubo 4.

L’elemento deformabile 38 à ̈ realizzato in un materiale cedevole, ad esempio tela gommata, oppure in un altro materiale di equivalenti ed idonee caratteristiche.

Secondo un aspetto della presente invenzione, l’elemento deformabile 38 à ̈ selettivamente mobile da una configurazione di apertura, in cui consente la libera discesa dei prodotti lungo canale 16, ad una configurazione di chiusura in cui conforma, all’interno del canale di discesa 16, una zona di arresto intermedio 40 che definisce un primo tratto 20 ed un secondo tratto 22 consecutivi del canale discesa 16 stesso dei prodotti.

L’elemento deformabile 38 ha conformazione sostanzialmente tubolare, ed à ̈ montato coassiale rispetto al tubo 4.

L’elemento deformabile 38 costituisce quindi una sorta di rivestimento interno del tubo 4.

L’elemento deformabile 38 comprende una prima estremità 42.

Tale prima estremità 42 si trova posizionata in corrispondenza dell’estremità inferiore 12 del tubo 4. L’elemento deformabile 38 comprende inoltre una seconda estremità 44.

La seconda estremità 44 à ̈ posizionata in corrispondenza dell’estremità superiore 6 del tubo 4.

L’elemento deformabile 38 à ̈ supportato dalla piastra intermedia 26 e dalla piastra superiore 28 del telaio 2, come chiarito in seguito.

I mezzi di chiusura selettiva 18 comprendono inoltre mezzi di rotazione 46 della seconda estremità 44 rispetto alla prima estremità 42 dell’elemento deformabile 38.

In altre forme di attuazione, tuttavia, i mezzi di chiusura selettiva 18 potrebbero comprendere, in modo equivalente, mezzi di rotazione della prima estremità 42 rispetto alla seconda estremità 44 dell’elemento deformabile 38, in relazione alle specifiche esigenze di applicazione, tramite una semplice inversione cinematica.

I mezzi di rotazione 46 sono operativamente collegati all’unità di controllo del funzionamento della macchina confezionatrice nella quale à ̈ installato il gruppo di confezionamento secondo la presente invenzione.

I mezzi di rotazione 46 consentono di modificare selettivamente la configurazione dell’elemento deformabile 38 in relazione alle fasi operative di confezionamento.

Più in dettaglio, la suddetta configurazione di apertura dell’elemento deformabile 38 - illustrata nella figura 5 – à ̈ sostanzialmente tubolare distesa. In questa configurazione di apertura, i prodotti introdotti attraverso l’apertura di carico 8 possono cadere liberamente lungo il canale di discesa 16, senza ostacoli.

La configurazione di apertura dell’elemento deformabile 38 corrisponde ad una situazione nella quale non à ̈ impartita alcuna rotazione alla seconda estremità 44 rispetto alla prima estremità 42 dell’elemento deformabile 38.

La suddetta configurazione di chiusura dell’elemento deformabile 38 à ̈ invece sostanzialmente tubolare attorcigliata su se stessa, come illustrato nella figura 6.

A questa configurazione corrisponde una situazione nella quale la seconda estremità 44 à ̈ ruotata di un certo angolo rispetto alla prima estremità 42.

L’angolo di rotazione della seconda estremità 44 dell’elemento deformabile 38 rispetto alla prima estremità 42 può variare in relazione a diversi parametri, ad esempio le dimensioni dell’elemento deformabile 38 stesso ed il materiale con cui à ̈ realizzato, la tipologia di prodotti da confezionare ed il loro numero, ed altri ancora.

In tale configurazione di chiusura dell’elemento deformabile 38, la zona di arresto intermedio 40 che si viene a creare à ̈ costituita da una strizione dello stesso elemento deformabile 38 sostanzialmente in corrispondenza della sua mezzeria.

Nel pratico funzionamento, si viene quindi a creare, nella suddetta zona di arresto 40, una sorta di imbuto che frena completamente la discesa dei prodotti lungo il canale 16.

I mezzi di rotazione 46 comprendono un primo anello 48, solidale alla prima estremità 42 dell’elemento deformabile 38.

Il primo anello 48 à ̈ collegato rigidamente al tubo 4, in particolare alla sua estremità inferiore 12, come meglio descritto nel prosieguo.

I mezzi di rotazione 46 comprendono inoltre un secondo anello 50, solidale alla seconda estremità 44 dell’elemento deformabile 38, visibile in particolare nel dettaglio di figura 3.

I mezzi di rotazione 46 comprendono un motore 52, supportato dal telaio 2 ed accoppiato al secondo anello 50.

Il motore 52 à ̈ fissato, più in dettaglio, alla piastra superiore 28 del telaio 2.

Il secondo anello 50 à ̈ supportato girevole dal telaio 2; in particolare esso à ̈ supportato girevole dalla piastra intermedia 26 e dalla piastra superiore 28 del telaio 2 stesso.

Come illustrato nel dettaglio della figura 7, il secondo anello 50 comprende un collare inferiore 54 ed un collare superiore 56.

Il collare inferiore 54 à ̈ supportato da cuscinetti di rotolamento inferiori 58 reggispinta fissati alla prima flangia 34 del tubo 4, la quale à ̈ fissata a sua volta alla piastra intermedia 26.

Ad esempio, i cuscinetti di rotolamento inferiori 58 possono essere in numero di tre, posizionati tra loro angolarmente equidistanziati.

Il collare superiore 56 Ã ̈ supportato girevole da cuscinetti di rotolamento superiori 60, i quali sono fissati alla piastra superiore 28.

Anche i cuscinetti di rotolamento superiori 60 possono essere ad esempio in numero di tre, posizionati tra loro angolarmente equidistanziati.

I mezzi di rotazione 46 comprendono mezzi di trasmissione, indicati complessivamente con 62, del moto di rotazione dal motore 52 al secondo anello 50. Più in particolare, i mezzi di trasmissione 62 comprendono una corona dentata 64 montata sul secondo anello 50.

In particolare, la corona dentata 64 Ã ̈ interposta tra il collare inferiore 54 ed il collare superiore 56.

I mezzi di trasmissione 62 comprendono altresì un pignone dentato 66, accoppiato all’albero di uscita del motore 52 ed ingranante con la corona dentata 64, come illustrato anche nella figura 4.

Il rapporto di trasmissione tra il pignone 66 e la corona 64 à ̈ opportunamente dimensionato in relazione all’angolo di rotazione che la seconda estremità 44 dell’elemento deformabile 38 deve compiere rispetto alla prima estremità 42.

I mezzi di trasmissione 62 possono anche essere di altro tipo, in particolare idonei ad impartire al secondo anello 50 una rotazione alternativa – cioà ̈ prima in un verso e poi nell’altro – dell’angolo desiderato.

Ad esempio, essi possono essere del tipo impiegante un attuatore lineare anziché rotativo.

In questo caso, i mezzi di trasmissione possono comprendere ad esempio un manovellismo di spinta, oppure una cremagliera accoppiata ad una corona dentata, oppure altri mezzi equivalenti ed idonei.

Il gruppo di confezionamento 1 secondo la presente invenzione comprende anche un sensore di prossimità magnetico 68 accoppiato alla corona dentata 64 dei mezzi di trasmissione 62.

Il sensore di prossimità magnetico 68 à ̈ idoneo al rilevamento della posizione e/o della velocità di rotazione del secondo anello 50 dell’elemento deformabile 38 rispetto al primo anello 48, e consente così di controllare con precisione le diverse fasi del funzionamento del gruppo di confezionamento 1.

In particolare il sensore di prossimità magnetico 68 può essere ad esempio del tipo ad effetto Hall per la rilevazione dell’alternanza denti-vani della corona dentata 64 durante la sua rotazione.

La tramoggia 10 Ã ̈ associata alla piastra superiore 28 in corrispondenza di una seconda flangia 70, fissata in corrispondenza di una seconda apertura circolare 72 della piastra superiore 28 stessa.

Il gruppo di confezionamento 1 può inoltre comprendere mezzi di regolazione della tensione di montaggio dell’elemento deformabile 38 all’interno del tubo 4. Nel pratico funzionamento, in una prima fase operativa vengono azionati i mezzi di rotazione 46 in modo da ruotare la seconda estremità 44 dell’elemento deformabile 38 rispetto alla prima estremità 42.

La seconda estremità 44 viene ruotata di un certo angolo prefissato e variabile in relazione a specifiche caratteristiche dell’elemento deformabile 38, e/o dei prodotti trattati, e/o in relazione ad altre caratteristiche ancora, realizzando quindi una torsione dell’elemento deformabile 38 stesso attorno al proprio asse.

In questo modo, l’elemento deformabile 38 viene portato dalla configurazione di apertura alla configurazione di chiusura già descritte: viene quindi realizzata, in corrispondenza della mezzeria dell’elemento deformabile 38, la zona di arresto intermedio 40 per i prodotti da confezionare, con le caratteristiche in precedenza descritte.

Ottenuta la configurazione di chiusura dell’elemento deformabile 38, i prodotti da confezionare vengono quindi introdotti al suo interno tramite la tramoggia 10 e quindi l’apertura di carico 8.

I prodotti percorrono quindi liberamente il primo tratto 20 del canale di discesa 16, e si raccolgono tutti in corrispondenza della zona di arresto intermedio 40.

Come detto, il materiale con il quale à ̈ realizzato l’elemento deformabile 38 à ̈ morbido e cedevole, ad esempio tela gommata o simili.

Grazie a questa caratteristica, l’elemento deformabile 38 attorcigliato su se stesso provvede ad arrestare la caduta dei prodotti in modo da ammortizzare completamente eventuali urti.

Una volta che tutti i prodotti da confezionare si sono completamente arrestati all’interno dell’elemento deformabile 38, vengono nuovamente azionati i mezzi di rotazione 46, questa volta in senso opposto.

Così facendo, l’elemento deformabile 38 viene riportato rapidamente nella configurazione di apertura, nella quale à ̈ disteso con forma tubolare.

I prodotti da confezionare vengono così liberati per percorrere il secondo tratto 22 del canale di discesa 16, e possono poi essere raccolti sul fondo dell’involucro tubolare che ne costituirà poi la confezione finale.

Il secondo tratto 22 di discesa à ̈ quindi lungo non più della metà del normale tratto che i prodotti percorrerebbero in un tubo tradizionale privo di mezzi di chiusura selettiva.

I prodotti raggiungono quindi una minore velocità di caduta finale, ed il loro impatto sul fondo dell’involucro, di entità molto ridotta, non à ̈ tale da provocarne danneggiamenti, anche nei casi di prodotti di consistenza particolarmente morbida.

Si à ̈ così visto come l’invenzione raggiunge gli scopi proposti.

Come chiarito, il gruppo di confezionamento secondo l’invenzione consente di eliminare - o quantomeno di ridurre drasticamente - i rischi di danneggiamento dei prodotti nella loro caduta all’interno degli involucri tubolari che ne costituiranno la confezione con cui saranno posti in vendita.

Questo risultato viene ottenuto con un gruppo costruttivamente semplice e di realizzazione economica, facilmente controllabile e di manutenzione agevole.

Inoltre, il gruppo secondo l’invenzione può essere semplicemente installato anche su macchine confezionatrici già esistenti, semplicemente sostituendolo al gruppo di confezionamento tradizionale in esse già presente.

La presente invenzione à ̈ stata descritta secondo forme preferite di realizzazione, ma varianti equivalenti possono essere concepite senza uscire dall'ambito di protezione offerto dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di confezionamento di prodotti in involucri tubolari, comprendente un tubo (4) di supporto per un materiale di confezionamento alimentato attorno a detto tubo (4) e dal quale sono ricavabili singoli involucri tubolari, detto tubo (4) comprendendo un’estremità superiore (6) definente un’apertura di carico (8) dei prodotti da confezionare, un’estremità inferiore (12) definente un’apertura di scarico (14) dei prodotti all’interno dei singoli involucri ricavati da detto materiale di confezionamento, ed un canale di discesa (16) dei prodotti delimitato da detta apertura di carico (8) e da detta apertura di scarico (14), caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di chiusura selettiva (18) di detto canale di discesa (16) dei prodotti.
2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di chiusura selettiva (18) sono atti a suddividere detto canale di discesa (16) dei prodotti in almeno due tratti (20,22) consecutivi.
3. 3. Gruppo secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di chiusura selettiva (18) comprendono un elemento deformabile (38) inserito all’interno di detto tubo (4) e selettivamente mobile da una configurazione di apertura, in cui consente la libera discesa dei prodotti lungo detto tubo (4), ad una configurazione di chiusura in cui conforma, all’interno di detto tubo (4), una zona di arresto intermedio (40) che definisce un primo tratto (20) ed un secondo tratto (22) di detto canale di discesa (16).
4. 4. Gruppo secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento deformabile (38) ha conformazione sostanzialmente tubolare, à ̈ montato coassiale all’interno di detto tubo (4) e comprende una prima estremità (42) ed una seconda estremità (44) contrapposte.
5. 5. Gruppo secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di chiusura selettiva (18) comprendono mezzi di rotazione (46) di detta seconda estremità (44) rispetto a detta prima estremità (42) o viceversa.
6. 6. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui detta configurazione di apertura di detto elemento deformabile (38) Ã ̈ sostanzialmente tubolare distesa.
7. 7. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detta configurazione di chiusura di detto elemento deformabile (38) à ̈ sostanzialmente tubolare attorcigliata su se stessa per rotazione relativa di detta seconda estremità (44) rispetto a detta prima estremità (42) o viceversa, detta zona di arresto intermedio (40) essendo costituita da una strizione di detto elemento deformabile (38) sostanzialmente in corrispondenza della sua mezzeria.
8. 8. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detti mezzi di rotazione (46) comprendono un primo anello (48) solidale a detta prima estremità (42) di detto elemento deformabile (38) e collegato a detto tubo (4), un secondo anello (50) solidale a detta seconda estremità (44) di detto elemento deformabile (38) ed un motore (52) accoppiato a detto secondo anello (50).
9. 9. Gruppo secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di rotazione (46) comprendono mezzi di trasmissione (62) del moto da detto motore (52) a detto secondo anello (50).
10. 10. Gruppo secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di trasmissione (62) comprendono una corona dentata (64) montata su detto secondo anello (50), ed un pignone dentato (66) accoppiato all’albero di uscita di detto motore (52) ed ingranante con detta corona dentata (64).
11. 11. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 12, comprendente un sensore di prossimità magnetico (68) accoppiato a detta corona dentata (64), per il rilevamento della posizione e/o della velocità di detto secondo anello (50) rispetto a detto primo anello (48) di detto elemento deformabile (38).
12. 12. Gruppo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto tubo (4) Ã ̈ disposto con asse verticale oppure inclinato rispetto alla verticale.
13. 13. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 12, in cui detto elemento deformabile (38) Ã ̈ realizzato in materiale cedevole del tipo della tela gommata o simili.