ITBO20110049A1 - Dispositivo di zavorra perfezionato per la pesca - Google Patents

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ITBO20110049A1
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IT000049A
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Italo Bottura
Marco Garagnani
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M C M S N C Di Bottura Italo E C
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01KANIMAL HUSBANDRY; AVICULTURE; APICULTURE; PISCICULTURE; FISHING; REARING OR BREEDING ANIMALS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; NEW BREEDS OF ANIMALS
    • A01K95/00Sinkers for angling

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  • Environmental Sciences (AREA)
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  • Biodiversity & Conservation Biology (AREA)

Description

“DISPOSITIVO DI ZAVORRA PERFEZIONATO PER LA PESCA”
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alla produzione di attrezzature per la pesca.
In particolare l’invenzione riguarda un dispositivo utilizzabile quale zavorra nelle operazioni di pesca con lenza e ami e soprattutto nella pesca a fondo, solitamente in corrispondenza o in prossimità della porzione terminale della lenza medesima, per garantire l’affondamento della medesima porzione terminale alla quale sono fissati gli ami.
E’ noto che nella pesca di fondo, sia in mare che in acque dolci, è di fondamentale importanza predisporre correttamente la zavorra destinata a portare gli ami in corrispondenza o in prossimità del fondale. Tale zavorra è comunemente chiamata “piombo” in quanto in genere costituita in tutto o in parte del predetto materiale. Nel seguito verrà in effetti utilizzato questo termine, più familiare negli ambienti della produzione e del consumo di articoli da pesca.
Un piombo è in genere costituito da una massa pesante, provvista di uno o più mezzi di aggancio che gli consentono di essere montato sulla lenza, in posizione fissa o scorrevole lungo una porzione della stessa, a seconda della montatura che si intende realizzare.
A questo proposito il piombo, nelle sue forme più semplici, può essere provvisto di un foro passante, all’interno del quale viene fatta scorrere la lenza ed eventualmente fissata con nodi, cappi, girelle o altro sistema noto. In alternativa il piombo prevede uno o più ganci o anelli, nei quali viene annodato o agganciato mediante una girella un capo della lenza, o ne viene lasciata scorrere una porzione terminale.
Un piombo da pesca è in genere costituito di un unico blocco di piombo o altro materiale ad elevato peso specifico. Per esigenze particolari esso può essere inoltre variamente sagomato, presentarsi come combinazione di diversi spezzoni, o essere provvisto di inserti o appendici varie.
Le modalità di utilizzo più comuni di un piombo da pesca prevedono che lo stesso venga lanciato con una canna, o altrimenti depositato in acqua, insieme al resto della montatura preparata per la pesca, comprendente gli ami e le relative esche. Se la lunghezza della lenza a monte è sufficiente, il piombo si adagia sul fondale e porta con sé la predetta montatura.
Il pescatore riavvolge quindi più o meno lentamente la lenza, con tempi e modalità dettati dalla particolare tecnica di pesca adottata. In ogni caso il piombo, almeno per un primo tratto durante il riavvolgimento, viene trascinato sul fondale. Spostamenti del piombo sul fondale sono comunque da prevedere anche nel caso in cui sul posto siano presenti forti correnti, o se il pescatore si trova a bordo di una barca in moto o che scarroccia.
Un inconveniente molto comune, ben noto a chiunque abbia praticato la pesca da fondo, è dovuto al fatto che il piombo, molto spesso, si porta a contatto con una sporgenza di roccia che si oppone al suo ulteriore avanzamento nella direzione di trascinamento, e viene bloccato fra la sporgenza stessa e il fondale, cioè si incaglia.
Il pescatore, a questo punto, tenta in genere di liberare il piombo con ripetute azioni di allentamento e tensionamento della lenza oppure, se si trova in barca, cercando di portarsi sulla verticale del punto d’incaglio, e di muovere in qualche modo la lenza.
I tentativi sopra descritti molto spesso non portano a risultati positivi, soprattutto se il fondale si trova a una discreta profondità, e il piombo rimane inesorabilmente incastrato fra le rocce del fondo. Se non si ha la possibilità di immergersi per raggiungere il fondo e liberare il piombo manualmente, l’unica soluzione è quella di recidere la lenza.
Ciò naturalmente comporta perdite di tempo, in quanto per riprendere la pesca si deve predisporre una nuova montatura con un nuovo piombo. Comporta inoltre un certo costo, poiché alcune montature un po’ sofisticate, e anche qualche tipo di piombo, possono essere abbastanza costosi. Infine si crea un danno ambientale da non sottovalutare, poiché il piombo è un metallo che in acqua persiste a lungo e rilascia dosi di metallo particolarmente tossico anche a piccole dosi.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo di zavorra, o piombo, per la pesca, in grado di agevolare le operazioni di disincagliamento nel caso in cui il piombo stesso rimanga incagliato sul fondale nel corso delle operazioni di pesca.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di proporre un dispositivo di zavorra che consenta di risolvere il sopra citato problema in modo semplice, affidabile e poco costoso.
Gli scopi sopra citati vengono interamente ottenuti, in accordo con il contenuto delle rivendicazioni, da un dispositivo di zavorra per la pesca, atto ad essere associato a una porzione di lenza in operazioni di pesca per affondare la stessa porzione di lenza e una montatura ad essa associata, il quale comprende un corpo avente peso specifico maggiore di quello dell’acqua, e mezzi di aggancio della porzione di lenza allo stesso corpo.
I mezzi di aggancio comprendono un primo occhiello, sostanzialmente fisso, disposto in corrispondenza o in prossimità dell’estremità a valle del corpo, e un secondo occhiello, disposto in corrispondenza o in prossimità dell’estremità a monte del medesimo corpo e fissato a mezzi elastici.
Gli occhielli primo e secondo sono destinati ad accogliere fissa o scorrevole la porzione di lenza. I mezzi elastici sono fulcrati in corrispondenza o in prossimità dell’estremità a monte e hanno dimensioni tali da mantenere il secondo occhiello in prossimità del corpo in condizioni di riposo, e da consentire l’allontanamento dello stesso secondo occhiello dal corpo o il suo avvicinamento per conseguenza di sollecitazioni applicate attraverso la porzione di lenza.
Le caratteristiche dell'invenzione, così come risulteranno dalle rivendicazioni, sono evidenziate nella seguente descrizione dettagliata, con riferimento alle tavole di disegno allegate, nelle quali:
la figura 1 illustra una vista frontale schematica di un dispositivo di zavorra realizzato secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione;
la figura 2 illustra una vista schematica in sezione longitudinale secondo il piano di sezione ll-ll del dispositivo di figura 1 ;
la figura 3 illustra una vista in sezione longitudinale secondo il piano di sezione lll-lll del dispositivo di figura 1 ;
la figura 4 illustra la medesima vista di figura 2, in una variante realizzativa dei mezzi elastici;
la figura 5 illustra una vista schematica frontale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo l’invenzione;
la figura 6 illustra una vista in sezione longitudinale del dispositivo di figura 5, secondo il piano di sezione VI-VI;
la figura 7 illustra una vista laterale del dispositivo di figura 1 in una posizione operativa bloccata;
la figura 8 illustra il dispositivo di figura 7 durante l’operazione di disincaglio.
Con riferimento alle figure da 1 a 3 si indica con 100, nel suo complesso, un dispositivo di zavorra per la pesca realizzato secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione. Il dispositivo 100 è associato a una porzione di lenza 1 , che costituisce in genere la porzione terminale di una lenza da pesca montata su una relativa canna, e che termina con una girella 1a alla quale può essere agganciata una montatura comprensiva di terminale e di ami, secondo tecniche del tutto note e non attinenti all’invenzione.
Il dispositivo di zavorra 100, che nel seguito verrà identificato come “piombo” per semplicità, è destinato ad affondare la predetta porzione terminale di lenza 1 e la montatura ad essa associata, e ad adagiarsi sul fondale durante le operazioni di pesca.
Il dispositivo 100 comprende un corpo 2 avente peso specifico significativamente maggiore di quello dell’acqua. In particolare il corpo 2 è realizzato con una prima parte 3 preferibilmente realizzata con un metallo pesante, ad esempio piombo, e con una seconda parte 4 fissata frontalmente alla prima parte 3 ad incastro, per incollaggio o con altra tecnica nota. La seconda parte 4 può essere anch’essa realizzata con materiale più pesante dell’acqua, quale un metallo, ma anche con un materiale più leggero, ad esempio plastica, fermo restando che il peso complessivo del corpo 2 è tale da consentirgli di affondare sé stesso e la porzione di lenza 1 con la relativa montatura. Nell’esempio illustrato il corpo 2 presenta frontalmente forma a goccia, e lateralmente schiacciato. E’ tuttavia evidente che, ai fini della presente invenzione, qualsiasi conformazione del corpo 2 è del tutto equivalente a questa.
Nell'interfaccia fra la prima parte 3 e la seconda parte 4 è prevista un’intercapedine 5, qui limitata a una scanalatura realizzata nella faccia interna della seconda parte 4. La scanalatura 5 comunica con l’esterno in prossimità dell’estremità a valle 2a e dell’estremità a monte 2b del corpo 2, considerate rispetto all’origine della lenza 1.
Al corpo 2 sono associati mezzi di aggancio 10 della porzione di lenza 1 , i quali comprendono un primo occhiello 11 e un secondo occhiello 12. In particolare, il primo occhiello 11 è disposto in prossimità dell’estremità a valle 2a del corpo 2, ed è montato sostanzialmente fisso in corrispondenza dell’uscita della scanalatura 5. Il primo occhiello 11 è convenientemente aperto per agevolare l’introduzione e l’estrazione della porzione di lenza 1.
Il secondo occhiello 12 è montato in prossimità dell’estremità a monte 2b del corpo 2, in corrispondenza dell’uscita della scanalatura 5, ed accoglie scorrevolmente la porzione di lenza 1 al proprio interno. Il secondo occhiello 12 è fissato a un’estremità di mezzi elastici 15, i quali sono costituiti, in una prima variante realizzativa degli stessi, da un filo elastico, di idonee caratteristiche di resistenza ed allungamento, collocato all’interno della scanalatura 5, e la cui estremità opposta è fissata in corrispondenza della base del primo occhiello 11.
L’elastico 15 presenta lunghezza tale da mantenere il secondo occhiello in prossimità dell’estremità a monte 2b in condizione di riposo. Esso può allungarsi, in presenza di sollecitazioni imposte dalla porzione di lenza 1 , fulcrato sul bordo di uscita della scanalatura 5, in modo da consentire al secondo occhiello 12 di allontanarsi dal corpo 2 a seguito di tali sollecitazioni, e di rientrare quando queste vengono meno.
E’ comunque da intendersi che l’elastico 15 può essere più corto, e fissato in altro modo all’interno della scanalatura 5, oppure può essere fissato direttamente in prossimità o in corrispondenza dell’estremità a monte 2b del corpo 2. In questo caso la presenza della scanalatura 5 non sarebbe più necessaria.
Ai fini della presente invenzione, la porzione di lenza 1 deve scorrere all’interno del secondo occhiello 12, mentre rispetto al primo occhiello 11 essa può essere montata fissa o scorrevole, a seconda delle esigenze della tipologia di pesca praticata. Nel caso in cui sia montata scorrevole, tuttavia, è necessario che a valle del primo occhiello 11 vi sia un punto di riscontro, oltre il quale la porzione di lenza 1 non può tornare indietro. Nell’esempio illustrato tale punto di riscontro è dato dalla girella 1a.
Secondo una variante realizzativa dei predetti mezzi elastici, illustrata in figura 4, questi comprendono una molla 16 di idonee caratteristiche, montata secondo quanto già descritto per il filo elastico 15. L’operatività della molla 16 è d’altra parte la medesima del suddetto filo elastico 15.
Una seconda forma di realizzazione dell’invenzione è illustrata nelle figure 5 e 6. In questo caso il corpo 2 è realizzato con un unico blocco di materiale più pesante dell’acqua, ad esempio un metallo quale piombo o altro metallo resistente all’acqua.
Il corpo 2 comprende un foro passante 21 il quale sfocia in corrispondenza o in prossimità delle estremità a valle 2a e a monte 2b del corpo 2 stesso.
Nei mezzi di aggancio 10, il primo occhiello 11 è fissato in questo caso all’estremità a valle del foro 21 per mezzo di un blocchetto a incastro 14, mentre il secondo occhiello 12 è fissato a un’estremità dell’elastico 15 (o della molla 16, nella sopra descritta variante realizzativa dei mezzi elastici) che fuoriesce dall’estremità a monte del foro passante 21 stesso. L’elastico 15 è collocato in quest’ultimo foro ed è fissato all’estremità opposta al predetto blocchetto a incastro 14.
Una ulteriore variante realizzativa, non illustrata in quanto di semplice comprensione ed attuazione, prevede che l’elastico 15 passi all’esterno del corpo 2, parallelo allo stesso, e che il punto di fulcro sia dato da un terzo occhiello montato in prossimità dell’estremità a monte 2b del corpo 2. Da un punto di vista operativo nulla cambia rispetto a quanto già detto per le sopra descritte forme di realizzazione del piombo 100.
Il funzionamento del piombo 100 verrà nel seguito descritto, con riferimento alle figure 7 e 8, a partire da una situazione tipica nell’applicazione dell’invenzione, nella quale il piombo stesso è adagiato su un fondale 6, nel quale è presente una prominenza 7 che può essere costituita da un avvallamento del fondale stesso, da uno scoglio o da altro impedimento al trascinamento del piombo 100.
Il piombo 100 si trova (figura 7) a contatto con la prominenza 7, ed è impedito da questa al trascinamento che verrebbe prodotto dalla sollecitazione imposta dalla lenza 1 secondo la freccia X.
Tale sollecitazione, tuttavia, in cooperazione con la resistenza opposta dalla prominenza 7 produce una componente di forza nella direzione illustrata con la freccia Y, che causa l’allungamento dell’elastico 15 e il conseguente allontanamento del secondo occhiello 12 dal corpo 2 del piombo. Ciò produce inoltre uno scorrimento della lenza 1 nel secondo occhiello 12, e il richiamo della parte terminale della lenza 1 .
A questo punto (vedasi figura 8) il blocco della lenza 1 imposto dalla girella 1 a produce il ribaltamento del piombo 100 secondo la direzione della freccia Z, che viene quindi tirato dall’estremità opposta rispetto a quella di incaglio e viene per conseguenza liberato.
Il disincaglio del piombo 100 riduce successivamente la sollecitazione sull’elastico 15, che fa ritornare neN’originaria posizione di riposo il secondo occhiello 12 e consente di proseguire il recupero del piombo 100 e della montatura fissata alla girella 1a.
E’ evidente che, per disincagliare il piombo 100, è in questo caso sufficiente per il pescatore esercitare una maggiore trazione sulla lenza 1 ed azionare in tal modo il dispositivo secondo l’invenzione.
I vantaggi che si conseguono con l’invenzione sono evidenti. In primo luogo, una probabilità molto minore di perdere il piombo e la montatura consente di aumentare il tempo di pesca, e di rendere la stessa più produttiva e divertente.
Inoltre, la presenza del dispositivo antincaglio consente di ridurre i costi complessivi delle operazioni di pesca.
Vi è altresì il vantaggio di far calare sensibilmente la quantità di materiale potenzialmente dannoso che si disperde in acqua.
Gli scopi dell'invenzione sono infine ottenuti con un dispositivo semplice, affidabile e poco costoso.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo puramente esemplificativo e non limitativo. Pertanto, possibili modifiche e varianti dell'invenzione si considerano rientranti nell'ambito protettivo accordato alla presente soluzione tecnica, così come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di zavorra per la pesca, atto ad essere associato a una porzione di lenza 1 in operazioni di pesca per affondare detta porzione di lenza 1 e una montatura ad essa associata, detto dispositivo 100 comprendente un corpo 2 avente peso specifico maggiore di quello dell’acqua, e mezzi di aggancio 10 di detta porzione di lenza 1, detto dispositivo 100 essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio 10 comprendono un primo occhiello 11, sostanzialmente fisso, disposto in corrispondenza o in prossimità dell’estremità a valle 2a di detto corpo 2, e un secondo occhiello 12, disposto in corrispondenza o in prossimità dell’estremità a monte 2b del medesimo citato corpo 2 e fissato a mezzi elastici 15,16, detti occhielli primo 11 e secondo 12 essendo destinati ad accogliere fissa o scorrevole detta porzione di lenza 1 , detti mezzi elastici 15,16 essendo fulcrati in un fulcro previsto in corrispondenza o in prossimità di detta estremità a monte ed avendo dimensioni tali da mantenere detto secondo occhiello 12 in prossimità di detto corpo 2 in condizioni di riposo, e da consentire l’allontanamento del citato secondo occhiello 12 da detto corpo 2 per conseguenza di sollecitazioni applicate attraverso la citata porzione di lenza 1.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto corpo 2 è realizzato in un unico blocco, e comprende un foro passante 21 fra dette estremità a valle 2a e a monte 2b, detti mezzi elastici 15,16 essendo disposti all’interno di detto foro passante 21 e detto fulcro essendo costituito da un bordo di detto foro passante 21.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto corpo 2 è realizzato in un unico blocco, detti mezzi elastici 15,16 essendo disposti all’esterno di detto corpo 2 e detto fulcro essendo costituito da un terzo occhiello fissato in prossimità della citata estremità a monte 2b.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici 15,16 sono fissati in prossimità di detta estremità a monte 2b e al citato secondo occhiello 12.
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto corpo 2 comprende una prima parte 3 avente peso specifico maggiore di quello dell’acqua e una seconda parte 4, accoppiata a detta prima parte 3, detti mezzi elastici 15,16 essendo disposti in un’intercapedine 5 disposta fra dette parti prima 3 e seconda 4.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta intercapedine 5 è costituita da una scanalatura realizzata nella faccia interna della citata seconda parte 4.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto primo occhiello 11 è aperto, per consentire l’impegno di detta porzione di lenza 1.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici 15 comprendono filo di materiale elastico.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici 16 comprendono una molla.
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Citations (4)

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Publication number Priority date Publication date Assignee Title
FR922981A (fr) * 1946-02-28 1947-06-24 Plombée pour ligne de pêche
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