ITBO20100501A1 - Fondazione modulare, prefabbricata e componibile, per la rapida installazione di strutture a torre particolarmente per elettrogeneratori eolici o per altri impieghi. - Google Patents

Fondazione modulare, prefabbricata e componibile, per la rapida installazione di strutture a torre particolarmente per elettrogeneratori eolici o per altri impieghi. Download PDF

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ITBO20100501A1
ITBO20100501A1 IT000501A ITBO20100501A ITBO20100501A1 IT BO20100501 A1 ITBO20100501 A1 IT BO20100501A1 IT 000501 A IT000501 A IT 000501A IT BO20100501 A ITBO20100501 A IT BO20100501A IT BO20100501 A1 ITBO20100501 A1 IT BO20100501A1
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Italy
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foundation
fixed
feet
modular
prefabricated
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Piero Romoli
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Terom Wind Energy S R L
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    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D27/00Foundations as substructures
    • E02D27/32Foundations for special purposes
    • E02D27/42Foundations for poles, masts or chimneys

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Description

“Fondazione modulare, prefabbricata e componibile, per la rapida installazione di strutture a torre particolarmente per elettrogeneratori eolici o per altri impieghiâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato tratta la realizzazione particolarmente innovativa, economica, tecnologicamente affidabile, di rapida attuazione ed a basso impatto ambientale, di una fondazione per il supporto di strutture a torre particolarmente per cosiddetti aerogeneratori od elettrogeneratori eolici o per altri impieghi. Le notevoli spinte orizzontali che, attraverso il rotore dell’ aerogeneratore, il vento esercita suH’estremità superiore della torre di supporto e l’altezza usualmente elevata della torre stessa, generano alla base di questa dei momenti ribaltanti di notevole entità, che implicherebbero l’uso di fondazioni con una base d’appoggio molto ampia e con un peso stabilizzante di notevole entità. La tecnica attuale prevede la realizzazione delle fondazioni per le torri di cui trattasi, in cemento armato, con lunghi tempi di realizzazione, con difficoltà di realizzazione a causa della collocazione a volte impervia e distante dalla normale viabilità del luogo d’installazione delle torri, per il mutare delle condizioni climatiche di questi luoghi, con costi di attuazione spesso elevati e con grande impatto ambientale, per compensare il quale, i Comuni nei quali vengono effettuate tali installazioni, impongono il pagamento delle tasse usualmente previste per gli immobili, quali ICI e simili. Per agevolare e per rendere più rapida ed economica la realizzazione delle fondazioni per le torri eoliche, à ̈ nota la pubblicazione delle domande di brevetto intemazionali WO 2004/101898 (Foundation for wind energy plant) e WO 2008/036934 (Partially prefabricated modular foundation System), alle quali si fa il più ampio riferimento. La prima di queste due domande di brevetto descrive una fondazione formata da una pluralità di moduli prefabbricati che comprendono ciascuno una base a settore di corona circolare, sormontata da una elevazione mediana, con pianta a T, posta con la porzione di testa in corrispondenza del lato più corto della detta base e che presenta tale porzione con una forma in pianta a settore di cerchio, mentre il corpo longitudinale della detta elevazione presenta un profilo laterale sostanzialmente triangolare, rastremato verso restemo. Più di questi moduli vengono posti uno di fianco all’altro e vengono fissati tra loro per mezzo di bulloni e staffe previste sulle estremità della testa della detta parte elevata, in modo da formare un piedistallo a pianta sostanzialmente tonda, che appoggia sul suolo sufficientemente spianato, livellato e provvisto di una gettata a platea e che con la propria parte interna definisce una struttura tubolare e ad asse verticale, sulla quale viene poi fissata una struttura anulare anch’essa prefabbricata, dotata di una flangia alla quale poter fissare l’estremità inferiore della torre. La seconda delle dette domande di brevetto descrive una fondazione formata anch’essa da una pluralità di moduli prefabbricati ed a disposizione radiale, che vengono fissati a moduli di testa per la formazione della struttura anulare di supporto della torre e che unitamente ai detti moduli radiali sono dotati di mezzi di collegamento a casseri di base con forma in pianta a settore di corona circolare, posti tra ogni detto modulo radiale ed il relativo modulo di testa ed in questi casseri viene gettato in opera del calcestruzzo che dopo rindurimento forma una struttura monolitica di base saldamente congiunta alla detta struttura composita a forma di stella. Anche questa fondazione appoggia su un basamento preventivo a platea realizzato in sito.
Entrambe queste soluzioni, mentre risolvono in parte il problema di accelerare i tempi per la messa in opera della fondazione, grazie all’uso di moduli tutti od in parte prefabbricati e componibili in sito, entrambe richiedono la realizzazione preventiva di platee d’appoggio, per cui non risultano censibili come strutture mobili e, soprattutto, non sono in grado di adattarsi e/o d’essere adattate senza complessi e costosi interventi strutturali, ad eventuali variazioni di planarità del suolo d’appoggio. Il trovato intende risolvere questo importante problema tecnico con la soluzione compendiata neH’annessa rivendicazione 1), che prevede l’uso di una pluralità di moduli piani e prefabbricati che vengono appoggiati sul suolo sufficientemente spianato e livellato e che vengono fissati reciprocamente con possibilità di snodo, in modo da formare una struttura anulare che interessa la parte più esterna della fondazione e che ha la possibilità di adeguarsi al terreno ed a sue eventuali variazioni di planarità a causa degli assestamenti. Su questa struttura di base sono fissati con interposti degli snodi sferici a doppio effetto, dei piedi d’appoggio regolabili in altezza, previsti sulle estremità distali dei componenti radiali di una struttura prefabbricata e composita di basamento, sostanzialmente rigida, che reca al centro il corpo anulare per il fissaggio dell’ estremità inferiore della torre e che comprende tra le dette parti radiali, degli scompartì o cassoni a forma di trapezio isoscele, nei quali possono essere alloggiati dei pesi di zavorra. Nei detti piedi regolabili in altezza, possono essere collocati dei martinetti idraulici per mezzo dei quali à ̈ possibile esercitare sugli stessi piedi una spinta di sollevamento prestabilita ed uguale, per l’uguale ripartizione del carico tra i piedi, dopo di che i piedi medesimi vengono bloccati meccanicamente nella nuova posizione assiale ed i detti martinetti di precarica vengono estratti. Queste ed altre caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle tre tavole allegate di disegno, in cui:
- La fig. 1 illustra la fondazione in prospettiva, ad avvenuta installazione e con alcune parti in vista per meglio evidenziarne le parti che la compongono;
- La fig. 2 illustra secondo la linea di sezione II-II di figura 1, dei dettagli del collegamento snodato tra le piastre d’appoggio modulari e prefabbricate che appoggiano sul suolo e sulle quali sono ancorati i piedi snodati e regolabili in altezza della parte centrale, modulare, componibile, zavorrabile e sostanzialmente rigida della fondazione;
- La fig. 3 illustra secondo la linea di sezione III-III di figura 1, dei dettagli relativi ad uno dei piedi snodati e regolabili in altezza, coi quali la parte prefabbricata, rigida e centrale della fondazione appoggia sulle dette piastre d’appoggio che toccano il suolo;
- La fig. 4 illustra in sezione come dalla figura 3, dei dettagli relativi alla fase di precarica e di livellamento alla quale vengono e possono essere in qualsiasi momento sottoposti i detti piedi snodati e regolabili in altezza;
La fig. 5 à ̈ una vista in pianta del nodo di figura 3, col quale i detti piedi snodati e regolabili in altezza, si collegano alla struttura composita, centrale e rigida della fondazione. Con riferimento alla figura 1 si rileva che la fondazione modulare e prefabbricata secondo il trovato, comprende una base d’appoggio al suolo SI, di forma anulare, che consente di far lavorare il suolo stesso solo nell’area con distanza maggiore dall’asse neutro Y sul quale verrà collocata la torre. La detta base anulare S 1 appoggerà su una parte del suolo che potrà essere sommariamente spianata e livellata e sulla quale, se necessario, potranno essere collocati degli inerti quali ghiaia e simili. La base SI à ̈ formata da una pluralità di piastre d’appoggio prefabbricate 1, in cemento armato, aventi ciascuna una conformazione in pianta a trapezio isoscele e tali da poter essere poste una di seguito all’altra, col lato maggiore rivolto verso l’esterno e da poter essere fissate tra loro per le estremità, in modo da formare la detta struttura anulare SI d’appoggio al suolo, ad esempio di forma esagonale o d’altra adatta forma. Tale struttura SI di fatto realizza una trave continua di forma anulare, in cui le dette giunzioni sono assimilabili ad incastri. L’armatura 101 di ogni piastra d’appoggio 1 à ̈ fissata a testate metalliche 201, 20Γ che terminano con flange 301, 30Γ come dalla figura 2, con sporgenze inferiori e superiori irrigidite da nervature 401, 401’ opportunamente distribuite. Sul fronte anteriore delle flange 301, 30 Γ sono fissate a sbalzo ed in posizione simmetrica, delle coppie di fazzoletti orizzontali, contrapposti e nervati 501, 50Γ, dotati di fori passanti e tra loro allineati 2, attraversati con gioco da una vite verticale 3 la quale viene bloccata sui fronti opposti di ogni coppia di fazzoletti, per mezzo di coppie di dadi e controdadi 4 e con interposte delle rondelle a snodo sferico 5, ad esempio del tipo DIN 6319-C. Le porzioni sporgenti superiori ed inferiori delle dette flange, sono dotate anch’esse di fori passanti 2’ tra loro allineati in coppie ed attraversati da corrispondenti viti orizzontali 3’ poi bloccate sui fronti opposti delle flange per mezzo di coppie di dadi e controdadi 4’ e con l’interposizione di rondelle a snodo sferico 5’ analoghe a quelle 5 dette in precedenza. E’ evidente come i fissaggi realizzati coi mezzi 3, 4 e 5 si oppongano agli spostamenti verticali e come quelli realizzati coi mezzi 3’, 4’, 5’ si oppongano agli spostamenti orizzontali ed appare altresì evidente come, per la presenza delle rondelle a snodo sferico 5, 5’ gli stessi fissaggi consentano un’ampia possibilità di disassamento tra le viti 3, 3’ ed i relativi fori 2, 2’ ed una conseguente adattabilità delle piastre d’appoggio 1 ai difetti di planarità del suolo sul quale appoggiano. Dalle figure 1 e 2 si apprezza che le testate 201, 20Γ hanno uno spessore inferiore a quello del corpo in cemento armato delle piastre d’appoggio 1, per cui le flange 301, 30Γ di tali testate risultano opportunamente distanti dal suolo per facilitare l’intervento degli operatori nel montaggio dei detti mezzi di fissaggio 3, 4, 5 e 3’, 4’, 5’. Dalle figure 1 e 3 si rileva infine che con Tannatura 101 di ogni piastra d’appoggio 1 à ̈ fissata una basetta 6 con relativa inzancatura 106, che in fase di montaggio viene resa solidale, mediante saldatura 206, alla base di una tazza metallica 7 posta superiormente ed al centro di ogni detta piastra d’appoggio 1 e nella quale viene alloggiata con l’interposizione di anelli contrapposti di snodo sferico 8, 8’, la testa sferica e composita 109 di un piede 9 che si erge verso l’alto. La realizzazione in opera della detta saldatura 206 permette di ovviare ad eventuali errori di costruzione e/o di posizionamento e consente i! montaggio della fondazione in modo funzionale, sicuro ed economico. Con 107 à ̈ indicato il coperchio anulare di chiusura della tazza 7, per trattenere in questa le varie componenti di snodo sferico 8, 8’ e 109. Il piede 9 realizza il collegamento regolabile in altezza e snodato, tra la detta struttura anulare SI della fondazione, che appoggia sul suolo e che come detto in precedenza si adatta automaticamente ad eventuali variazioni di planarità del suolo stesso, con una parte centrale di fondazione S2 realizzata anch’essa in modo modulare e composito, che à ̈ sostanzialmente rigida e che sull’asse neutro Y à ̈ destinata a sostenere la torre del generatore eolico. La struttura S2 presenta sull’estremità esterna di propri moduli radiali 10 più avanti detti, delle rispettive flange verticali 11 (fig. 3), su ognuna delle quali viene fissata con bulloni 12 la flangia d’attacco 113 di una struttura di guida 13 a forma di campana, aperta verso il basso e nella quale entra scorrevolmente con la propria testa 209, il detto piede 9 che à ̈ guidato assialmente ed à ̈ trattenuto nella stessa campana 13, ad esempio da viti radiali e registrabili 14, in giusto numero ed opportunamente distribuite. Alla testa 209 del piede 9 sono fissati in qualsiasi adatto modo e con disposizione simmetrica, dei prigionieri verticali 15 che attraversano dei fori 16 previsti sulla sommità della campana 13 e che possono essere fissati a questa con dei dadi interni ed esterni 17, 17’. Al centro della sommità della stessa campana 13 à ̈ previsto un ampio foro filettato 18 nel quale viene avvitata una vite 19 che appoggia sulla testa 209 del piede 9, che à ̈ bloccata dal controdado 20 e che ha la funzione di alleggerire il carico assiale sui prigionieri 15. In corrispondenza dei prigionieri 15, la campana 13 presenta lateralmente delle feritoie di giusta ampiezza 21, utili per quanto segue. A montaggio avvenuto della fondazione di cui trattasi, si procede a ripartire e ad equilibrare sui vari piedi 9 la spinta verticale che la struttura interna S2 trasmette sulla struttura anulare ed esterna SI in appoggio sul suolo e questa operazione viene fatta nel modo seguente. Nell’esempio di cui trattasi la fondazione à ̈ dotata di sei piedi per cui si interverrà contemporaneamente su tre di questi piedi tra loro angolarmente distanziati di 120°, rimuovendo la vite assiale e superiore 19, come illustrato con segno a trattini nella figura 4, ed inserendo tra la testa 209 e la sommità della campana di guida 13, attraverso le feritoie 21 di quest’ultima, dei rispettivi martinetti idraulici 22 collegati attraverso un tubo ad alta pressione ad una unità di pompaggio con mezzi di indicazione e/o di controllo della pressione. Si allentano almeno i dadi esterni 17’ dei prigionieri 15 e per mezzo dei martinetti 22 si esercita una pressione di valore uguale e prefissato sui tre piedi 9 in fase di precarico e quando si raggiunge questa condizione, si sollevano a pacco i dadi interni 17 e si abbassano a pacco i dadi esterni 17’ dei tiranti 15, dopo di che si arretra lo stelo dei martinetti 22, si estraggono questi attuatoli dalle campane 13 e si rimonta la vite di bloccaggio assiale 19 col relativo dado di antirotazione 20. Si ripete l’operazione descritta sugli altri piedi 9 della fondazione ed alla fine di questa fase ι vari piedi 9 scaricheranno spinte di uguale entità sulle piastre d’appoggio 1. Nel complesso dei piedi 9 e del relativo corpo di guida 13 come detto in precedenza, possono essere inseriti dei sensori in grado di rilevare una o più delle sollecitazioni statiche e/o dinamiche alle quali tali complessi saranno sottoposti nella fase di esercizio e di produrre segnali elettrici proporzionali che vengono inviati ad un elaboratore elettronico che li processa con parametri di confronto e che potrà essere predisposto per generare un segnale d’allarme ogni volta che sarà necessario ripetere la fase descritta di ripartizione delle spinte sui piedi 9, ad esempio al mutare della posizione delle piastre d’appoggio 1 a causa di loro variazioni d’assetto determinate da assestamenti del suolo d’appoggio. La struttura S2 comprende sei moduli radiali e prefabbricati 10, realizzati ad esempio in carpenteria metallica, aventi una forma laterale trapezoidale, rastremati verso l’esterno e la cui estremità di maggior ampiezza à ̈ dotata di una flangia 110 predisposta per il fissaggio mediante viti e/o bulloni ad almeno una struttura anulare e metallica 23, monolitica o composita, dotata superiormente di almeno una flangia forata 123 alla quale poter poi fissare l’estremità inferiore della torre. I moduli radiali 10 sono dotati in corrispondenza delle opposte estremità, di traversine inferiori e lateralmente sporgenti 24, 24’ (figg. 1, 3, 5) sulle quali vengono appoggiate e fissate con viti 25, 25’, delle ali inferiori 126, 126’ di paratie scatolari e metalliche 26, 26’ nelle quali potrà essere iniettato del cemento con funzioni di irrigidimento e di zavorra. Le estremità superiori delle dette paratie 26, 26’ sono dotate di fazzoletti emergenti e nervati 27, 27’ che vengono ancorati e fissati alle ali parallele di travature composite e verticali 28, 28’ con pianta ad H, saldate sulla parete superiore dei moduli radiali 10. Tra ogni coppia di moduli consecutivi 10, le paratie 26, 26’ definiscono un cassone 29 a pianta trapezoidale, nel quale possono essere impilati con appoggio sulle ali 126, 126’ delle stesse paratie, dei pesi di zavorra 30 ad esempio in cemento armato, tra loro uniti per mezzo di spine d’assemblaggio 31 e provvisti di appositi golfari per la movimentazione, non illustrati, oppure costituiti da gabbie riempite di sassi o d’altri inerti. Poiché i contrappesi 30 e le piastre d’appoggio 1 sono collocati in una zona anulare distante dall’asse neutro Y, la fondazione secondo il trovato può essere immobilizzata con sicurezza nelle condizioni di vento estremo, con un carico sostanzialmente dimezzato rispetto a quello necessario con le soluzioni note e citate in premessa. E’ anche evidente che, contrariamente a quanto si verifica con le fondazioni comunemente realizzate, la fondazione secondo la presente invenzione à ̈ completamente smontabile e rimovibile e sempre in modo semplice, rapido ed economico. Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore delTinvenzione, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Fondazione modulare, prefabbricata e componibile e all’occorrenza completamente smontabile e rimovibile, per la rapida installazione di strutture a torre particolarmente per aero generatori o per altri impieghi, caratterizzata dall’essere composta fondamentalmente da: - una prima struttura anulare di base (SI) posta alla maggiore distanza dall’asse neutro (Y) della stessa fondazione, la quale appoggia sul suolo almeno sufficientemente spianato e livellato e che à ̈ formata da una pluralità di moduli prefabbricati e pesanti (1), le cosiddette piastre d’appoggio, fissate tra loro mediante giunzioni assimilabili ad incastri e con possibilità di snodo per potersi adattare alle eventuali variazioni di planarità del suolo stesso, essendo previsto che a montaggio completato della fondazione, tale struttura risulti sostanzialmente rigida; - una seconda struttura di basamento (S2) sostanzialmente rigida, formata anch’essa con moduli prefabbricati e componibili, che sostiene al centro un corpo anulare (23) al quale poter fissare l’estremità inferiore della torre e che à ̈ dotata con equidi stanziamento angolare, di moduli radiali (10) che vengono fissati ad una rispettiva piastra d’appoggio (1) per mezzo di relativi piedi (9, 13) registrabili in altezza, precaricabili con pressione controllata e collegati alle stesse piastre d’appoggio per mezzo di snodi sferici ed a doppio effetto, il tutto in modo che l’asse di tale seconda struttura (S2) possa essere mantenuto nell’assetto voluto e che i piedi di tale struttura appoggino con pressioni sostanzialmente uguali e distribuite sulle diverse piastre d’appoggio della detta prima struttura anulare (SI), anche al variare dell’assetto dei componenti di tale struttura, a causa dell’assestamento del suolo sul quale appoggiano.
  2. 2. Fondazione secondo la riv. 1), in cui la detta struttura anulare di base (SI) à ̈ formata da una pluralità di piastre d’appoggio prefabbricate (1), in cemento armato, aventi una con formazione in pianta a trapezio isoscele e tali da poter essere poste una di seguito all’altra, col lato maggiore rivolto verso l’estemo e da poter essere fissate tra loro per le estremità, in modo da formare una detta struttura anulare d’appoggio al suolo, ad esempio di forma esagonale o d’altra adatta forma, essendo previsto che l’armatura (101) di ogni piastra d’appoggio (1) sia solidale a testate metalliche (201, 20Γ) che terminano con flange (301, 30Γ) sul cui fronte sono fissati in posizione simmetrica ed a sbalzo delle coppie di fazzoletti orizzontali, contrapposti e nervati (501, 50Γ), dotati di fori passanti e tra loro verticalmente allineati (2) che vengono attraversati con gioco da viti verticali (3) bloccate sulle facce opposte dei detti fazzoletti per mezzo di coppie di dadi e controdadi (4) e con interposte delle rondelle a snodo sferico (5), ad esempio del tipo DIN 6319-C, essendo previsto che le porzioni sporgenti superiori ed inferiori delle dette flange (301, 30Γ) siano anch’esse dotate di fori passanti (2’) tra loro allineati orizzontalmente a coppie, che vengono attraversati da viti orizzontali (3’) poi bloccate sui fronti opposti delle flange per mezzo di coppie di dadi e controdadi (4’) e con l’interposizione di rondelle a snodo sferico (5’) analoghe alle precedenti (5), il tutto essendo previsto per far si che coi detti mezzi di fissaggio che si oppongono rispettivamente agli spostamenti verticali ed a quelli orizzontali e per la presenza delle dette rondelle a snodo sferico (5, 5’), sia possibile assicurare un’ampia possibilità di disassamento tra le dette viti (3, 3’) ed i relativi fori d’ancoraggio (2, 2’) con la conseguente libera adattabilità delle piastre d’appoggio (1) alle variazioni di planarità e d’assetto della porzione di suolo sulla quale tali piastre (1) appoggiano.
  3. 3. Fondazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui l’armatura metallica (101) di ogni detta piastra d’appoggio (1) à ̈ collegata ad una basetta (6) che durante le operazioni di montaggio viene saldata in opera ad una soprastante tazza metallica (7) nella quale viene alloggiata con Γ interposizione di anelli contrapposti di snodo sferico (8, 8’) e nella quale viene trattenuta per mezzo di almeno un coperchio anulare (107), la testa sferica (109) di un piede (9) che si erge verso l’alto attraversando con gioco il detto coperchio anulare e che realizza il collegamento regolabile in altezza e snodato tra la struttura esterna e snodata di base (SI), che appoggia sul suolo, con l’estremità esterna dei moduli radiali (10) della struttura di basamento centrale e sostanzialmente rigida (S2), sulla quale estremità esterna à ̈ frangiata una struttura di guida (13) a forma di campana, aperta verso il basso, nella quale entra scorrevolmente con la propria testa (209), il detto piede (9) che à ̈ guidato assialmente ed à ̈ trattenuto in tale campana (13) da appositi mezzi registrabili (14), essendo alla testa (209) del detto piede (9) fissati con disposizione simmetrica dei prigionieri verticali (15) che attraversano dei fori (16) previsti sulla sommità della detta campana (13) e che possono essere fissati a questa con dadi interni ed esterni (17, 17’) ed al centro della sommità della stessa campana (13) essendo avvitata con possibilità di registro una vite verticale (19) che opera in battuta sulla testa (209) del piede (9), che à ̈ bloccata per mezzo di almeno un controdado (20) e che ha la funzione di alleggerire il carico verticale sui detti prigionieri (15).
  4. 4. Fondazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui in corrispondenza dei detti prigionieri (15), ogni detta campana (13) presenta lateralmente delle feritoie di giusta ampiezza (21), utili per far si che a montaggio avvenuto della fondazione sia possibile distribuire e bilanciare sui vari piedi (9) la spinta verticale che la struttura di fondazione interna (S2) trasmette sulla struttura anulare ed esterna (SI) che appoggia sul suolo, con la seguente operazione: si interverrà contemporaneamente su più piedi (9) tra loro angolarmente equidistanziati, rimuovendo la detta vite assiale e superiore (19) ed inserendo tra la testa (209) del piede (9) e la sommità della campana di guida (13), attraverso le dette sue feritoie laterali (21), dei rispettivi martinetti idraulici (22) collegati ad una unità di pompaggio con mezzi di indicazione e/o controllo della pressione; in successione si allentano almeno i dadi superiori ed esterni (17’) dei prigionieri (15) e per mezzo dei detti martinetti (22) si esercita una pressione di valore uguale e prefissato sui piedi (9) in fase di precarico e quando si raggiunge questa condizione, si sollevano a pacco i dadi interni (17) e si abbassano a pacco i dadi esterni (17’) dei prigionieri (15), dopo di che si arretra lo stelo dei martinetti (22), si estraggono gli stessi dalle campane (13) e si rimonta la vite di bloccaggio assiale (19), col relativo dado di antirotazione (20); si ripete poi l’operazione dianzi detta sugli altri piedi (9) della fondazione, in modo che tutti i piedi (9) della stessa fondazione scarichino spinte di entità sostanzialmente uguale sulle relative piastre d’appoggio (1).
  5. 5. Fondazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui nel complesso dei detti piedi (9) e del relativo corpo di guida (13) possono essere inseriti dei sensori in grado di rilevare una o più delle sollecitazioni statiche e/o dinamiche alle quali ogni detto complesso sarà sottoposto nella fase d’esercizio e per generare dei segnali elettrici corrispondenti che potranno essere inviati ad un elaboratore elettronico che li processa con parametri di confronto e che potrà essere predisposto per generare un segnale d’allarme ogni volta che sia necessario ripetere la fase di ripartizione delle spinte assiali sui piedi (9), ad esempio al mutare dell’assetto delle piastre d’appoggio (1) a causa di assestamenti del terreno sul quale tali piastre appoggiano.
  6. 6. Fondazione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta struttura di basamento centrale (S2) comprende una pluralità di moduli radiali (10) realizzati ad esempio in carpenteria metallica, aventi ad esempio una forma laterale trapezoidale, rastremati verso l’esterno e la cui estremità di maggior ampiezza à ̈ dotata di una flangia (110) da fissare con viti e/o bulloni alla struttura anulare e metallica (23), monolitica o composita, dotata superiormente di almeno una flangia forata (123) alla quale poter poi fissare l’estremità inferiore della torre, essendo i detti moduli radiali (10) dotati in corrispondenza delle opposte estremità, di traversine inferiori e lateralmente sporgenti (24, 24’) sulle quali vengono appoggiate e fissate con viti (25, 25’) delle ali inferiori (126, 126’) di paratie scatolari e metalliche (26, 26’) nelle quali potrà essere iniettato del cemento con funzioni di irrigidimento e di zavorra, essendo le estremità superiori delle dette paratie (26, 26’) dotate di fazzoletti emergenti e nervati (27, 27’) che vengono ancorati e fissati alle ali parallele di travature composite e verticali (28, 28’) ad esempio con pianta ad H, saldate sulla parete superiore dei moduli radiali (10).
  7. 7. Fondazione secondo la rivendicazione 6), in cui ogni coppia dei detti moduli radiali consecutivi (10) della struttura di basamento centrale (S2) con le dette relative paratie (26, 26’), definiscono un cassone (29) a pianta trapezoidale, nel quale possono essere alloggiati e/od impilati con appoggio ad esempio sulle ali (126, 126’) delle stesse paratie, dei pesi di zavorra (30) costituiti ad esempio da gabbie con sassi od altri inerti o costituiti da blocchi in cemento armato.
  8. 8. Fondazione modulare, prefabbricata e componibile, per la rapida installazione e semplice smontaggio e rimozione di strutture a torre particolarmente per aerogeneratori o per altri impieghi, realizzata in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle tre tavole allegate di disegni e per gli scopi sopra esposti.
ITBO2010A000501A 2010-08-04 2010-08-04 Fondazione modulare, prefabbricata e componibile, per la rapida installazione di strutture a torre particolarmente per elettrogeneratori eolici o per altri impieghi. IT1401410B1 (it)

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