ITBO20080637A1 - Metodo e apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato - Google Patents

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    • E04C5/0618Closed cages with spiral- or coil-shaped stirrup rod

Description

METODO E APPARECCHIATURA PER REALIZZARE ARMATURE A SPIRALE
PER CEMENTO ARMATO
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un metodo e un’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato e altri elementi a sviluppo tridimensionale, nonché l’armatura a spirale così realizzata.
Arte nota
È noto che per realizzare l’armatura di pilastri e travi di cemento armato vengono comunemente impiegate gabbie metalliche costituite da tondini di ferro longitudinali collegati da staffe trasversali opportunamente distanziate. La realizzazione di tali gabbie metalliche à ̈ usualmente piuttosto complessa e richiede tempi di esecuzione notevoli, con sensibile dispendio di manodopera e costi proporzionalmente elevati.
In alternativa all’impiego delle gabbie metalliche tradizionali con staffe, à ̈ stato proposto l’impiego di armature cosiddette a staffatura continua, realizzate mediante l’avvolgimento a spirale di un tondino metallico sostanzialmente nella forma di una “molla†della lunghezza richiesta. Si à ̈ constatato che tali armature possiedono caratteristiche di resistenza migliori, in particolare a torsione, rispetto alle gabbie metalliche tradizionali.
Le armature a spirale possono avere diverse configurazioni. Il passo tra una spira e l’altra della spirale determina la densità delle spire e dunque le caratteristiche di resistenza strutturale dell’armatura. Armature a spirale di tipo noto sono illustrate nei documenti US 3,604,180, EP 0152397, EP 0630 297.
È nota in particolare la realizzazione di armature in cui la spirale viene realizzata senza passo e successivamente posta in trazione assialmente per ottenere il passo voluto fra le spire. Quando invece la spirale à ̈ realizzata con il previsto passo, essa può essere compressa e quindi ridotta in forma compatta, con le spire addossate le une alle altre, in maniera da poter essere immagazzinata e trasportata sul luogo d’impiego nella configurazione di minimo ingombro. L’armatura a spirale viene bloccata nella suddetta configurazione compatta mediante appositi mezzi di legatura o di ancoraggio. All’atto dell’impiego, l’armatura a spirale viene liberata dai mezzi di legatura o di ancoraggio, in maniera da consentire alla spirale di distendersi elasticamente e di assumere in tal modo sostanzialmente la dimensione prestabilita voluta.
Le armature a spirale sono tuttavia più difficilmente realizzabili, poiché richiedono l’impiego di macchine più complesse di quelle tradizionali e comportano costi elevati in rapporto al valore economico del prodotto. Le comuni macchine staffatrici bidimensionali sono bensì in grado di realizzare armature a spirale, ma soltanto di lunghezza modesta, giacché non prevedono organi atti a sostenere l’armatura stessa durante la formazione. Il problema principale à ̈ costituito dal fatto che le spirali realizzate mediante macchine staffatrici bidimensionali si presentano sostanzialmente senza passo, cioà ̈ con le spire addossate l’una all’altra. Ciò significa che, al momento della messa in opera, le armature a spirale devono essere opportunamente allungate, con evidenti complicazioni operative. L’operazione infatti richiede sforzi non indifferenti e risulta inoltre assai difficoltoso realizzare strutture a passo variabile.
Uno specifico inconveniente lamentato nella realizzazione delle armature citate à ̈ costituito dal fatto che tutti i lati della spirale si inclinano, fatto che risulta inaccettabile da un punto di vista progettuale. L’armatura delle travi ha infatti il compito di assorbire gli sforzi di taglio per cui risulta inaccettabile la mancanza di una perfetta verticalità dei tratti della staffatura previsti come verticali.
Nel settore specificato, sono state proposte molteplici soluzioni destinate a migliorare la realizzazione delle armature a spirale. La domanda di brevetto europeo EP 0 452246 descrive un metodo applicabile a macchine staffatrici bidimensionali per realizzare armature metalliche tridimensionali. Tale metodo prevede l’applicazione di un momento torcente lungo l’asse del filo metallico, in maniera da provocare una deformazione plastica permanente del filo sul ramo che supporta il lato appena piegato, in modo da orientarlo nello spazio.
La domanda di brevetto europeo EP 0 630 297 descrive un metodo e una macchina che consentono di realizzare armature a spirale. Il filo metallico viene fatto avanzare in una unità di raddrizzamento e viene piegato in una unità di piegatura, in cui la spirale viene prodotta perpendicolarmente verso il basso e con l’aiuto della gravità libera il piano di produzione delle spire. Le spire prodotte vengono accolte da un dispositivo di raccolta in cui le spire stesse vengono tenute lateralmente e dal basso, il dispositivo di raccolta avendo capienza variabile in maniera corrispondente alle dimensioni delle spire già prodotte.
Il brevetto europeo EP 0 864 386 descrive a sua volta un metodo e un’apparecchiatura per realizzare armature a spirale da filo metallico. Tale apparecchiatura à ̈ costituita in sostanza da un’unità di piegatura del filo metallico fissata su un telaio mobile che viene spostato nella direzione di alimentazione dello stesso filo metallico. L’apparecchiatura comprende inoltre un dispositivo di raccolta delle spire che viene spostato perpendicolarmente alla direzione del filo metallico avanzato e nel contempo ruota in modo tale che l’angolo della spira in fase di produzione in quel momento si trova sulla retta di avanzamento del filo metallico.
Tali apparecchiature note sono però strutturalmente piuttosto complesse e consentono inoltre generalmente di realizzare armature a spirale addossata, in cui cioà ̈ non esiste di fatto il passo fra le spire, o più precisamente ancora non prevedono organi in grado di realizzare e controllare l’ampiezza del passo.
Sono altresì note macchine staffatrici cosiddette tridimensionali che, a differenza delle comuni macchine staffatrici bidimensionali, sono in grado teoricamente di produrre qualsiasi tipo di manufatto tridimensionale. Macchine staffatrici di questo tipo sono illustrate ad esempio nei documenti US 4,735,075, EP 0 231 092 e EP 0396 489.
Nelle macchine staffatrici tridimensionali, la testa di piega agisce come d’abitudine ortogonalmente all’asse del filo metallico in lavorazione ma può altresì ruotare a piacimento attorno all’asse del medesimo filo metallico e in questo modo realizzare qualsiasi geometria spaziale. In altri termini, la testa di piega rimane sempre ortogonale all’asse del filo metallico e ruotando attorno a esso si sposta da un piano all’altro degli infiniti piani passanti per l’asse del filo metallico stesso. Il difetto principale di tale soluzione consiste nel fatto che per realizzare una spirale, la testa di piega deve essere ruotata in maniera incrementale attorno all’asse, sempre nello stesso verso e senza mai ritornare nella posizione iniziale. Pertanto la porzione di struttura realizzata, che si sviluppa ortogonalmente al piano di lavoro e in asse alla testa di piega, ruota anch’essa attorno all’asse del filo metallico. Ciò significa che tale porzione di struttura non può avere dimensioni elevate, giacché essa viene sostenuta dalla sola rigidità del filo metallico in lavorazione. Le macchine staffatrici tridimensionali sono quindi idonee a realizzare anche strutture a spirale in cui viene realizzato anche un passo, purché di dimensioni longitudinali relativamente limitate; non sono invece in grado di realizzare le armature normalmente richieste, aventi dimensioni di diversi metri, giacché queste durante la formazione si flettono disponendosi di conseguenza in modo incontrollato.
La domanda di brevetto europeo EP 1469 135 illustra un procedimento per la realizzazione di un’armatura cosiddetta a “spirale spezzata†, o altrimenti detta a “elica spezzata†, schematicamente rappresentata per maggiore chiarezza nella fig. 1. La spirale 21 à ̈ costituita da una successione di tratti 22 sostanzialmente perpendicolari e di tratti 23 sostanzialmente obliqui rispetto all’asse longitudinale L dell'armatura, formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale su un piano perpendicolare all’asse longitudinale L stesso. Nel caso ilustrato, i tratti obliqui 23 appaiono inclinati in direzioni tra di loro opposte e su superfici affacciate e parallele, ma il cui percorso à ̈ orientato in modo da generare l’estensione della molla sempre in una medesima direzione rispetto all’asse L della spirale stessa.
La struttura a spirale spezzata risulta essere più resistente rispetto alla staffatura tradizionale a staffe singole per via della continuità che si presenta nell’armatura stessa, oltre a rispettare la condizione di perfetta verticalità dei tratti discendenti per garantire la massima resistenza alla sollecitazione di taglio della trave; nella staffatura tradizionale con staffe infatti, mancando la continuità, à ̈ necessario realizzare delle sovrapposizioni, dette anche ganci, che in situazioni di sollecitazione critiche costituiscono sempre un punto di potenziale pericolo, per la possibile apertura dei ganci con innesco di fenomeni degenerativi della struttura. Con una struttura a spirale spezzata si soddisfano pertanto le citate esigenze, migliorando le prestazioni del manufatto finale, e si risparmia materiale ferroso per via della elimizione dei ganci di sovrapposizione presenti nelle staffe. La summenzionata armatura a spirale spezzata risolve non pochi degli inconvenienti lamentati nel settore specificato. Il documento EP 1 469 135 non insegna tuttavia come realizzare effettivamente tale tipo di struttura.
La domanda di brevetto italiana BO2005A000609 descrive un metodo e un’apparecchiatura che consentono di realizzare, in maniera almeno parzialmente automatizzata, armature a spirale spezzata per cemento armato, a partire da una struttura a spirale tradizionale, costituita da una successione di spire con tratti orizzontali di lunghezza variabile addossate le une alle altre. Il metodo prevede di predisporre in una posizione di lavoro predefinita la struttura a spirale addossata e di afferrare mediante organi di presa almeno parte di una prima spira della struttura. Si opera quindi un movimento relativo di ampiezza controllata degli organi di presa per realizzare la divaricazione di un primo lato della prima spira, mediante la deformazione permanente di tale primo lato della prima spira. Si rilasciano i lati afferrati della prima spira per operare il ritorno degli organi di presa in una posizione di disimpegno e si opera l’avanzamento a passo della struttura a spirale per posizionare le spire successive in corrispondenza del piano d’azione degli organi di presa e operare ciclicamente la divaricazione di tali spire, fino a completare la formazione di un’armatura a spirale spezzata.
Tale metodo e la relativa apparecchiatura richiedono tuttavia tempi di esecuzione relativamente elevati. La spirale spezzata viene infatti realizzata a partire da una spirale addossata di tipo tradizionale che deve essere realizzata separatamente con una diversa apparecchiatura; inoltre, durante l’esecuzione, bisogna operare l’allargamento delle singole spire addossate, per ottenere il passo desiderato. È inoltre da osservare che l’apparecchiatura summenzionata risulta scarsamente versatile, giacché consente di realizzare unicamente armature a spirale spezzata e non invece armature a spirale di tipo tradizionale.
La successiva domanda di brevetto italiana BO2008A000030 descrive un metodo per realizzare armature a spirale per cemento armato che prevede di alimentare un filo metallico attraverso un gruppo di piegatura secondo un predeterminato asse di avanzamento longitudinale e di operare successive piegature di tale filo metallico rispetto all’asse longitudinale, per produrre una successione di spire destinate a formare un’armatura a spirale. Le spire prodotte vengono preferibilmente indirizzate verso il basso per gravità e raccolte in un dispositivo di raccolta. Almeno una parte di tali piegature viene realizzata inclinando il gruppo di piegatura rispetto all’asse del filo metallico. Questa tipologia di macchine però risulta essere poco efficace nel controllo del passo e pertanto non proponibile per gli scopi preposti
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi citati, escogitando un metodo che consenta di realizzare in maniera semplice ed efficace armature a spirale per cemento armato a partire da un idoneo filo metallico.
Nell’ambito di tale compito, à ̈ ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire un metodo e un’apparecchiatura che consentano di realizzare armature a spirale di estensione opportunamente elevata.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato di semplice concezione, dotata di funzionamento sicuramente affidabile e di impiego versatile.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dal metodo per realizzare armature a spirale per cemento armato secondo la rivendicazione 1.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista schematica in prospettiva di una armatura cosiddetta a spirale spezzata di tipo noto;
la figura 2 mostra una vista frontale dell’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato in oggetto;
la figura 3 mostra una vista ingrandita in prospettiva della zona operativa dell’apparecchiatura in oggetto;
le figure 4 - 9 mostrano una vista in prospettiva della zona operativa dell’apparecchiatura, in fasi operative successive;
le figure 10 e 11 mostrano una vista frontale della zona operativa dell’apparecchiatura, in fasi operative successive;
la figura 12 mostra uno schema funzionale della suddetta zona operativa dell’apparecchiatura;
le figure 13 e 14 mostrano rispettivamente una vista in prospettiva e una vista in pianta di diverse forme di spire realizzabili secondo il metodo in oggetto;
la figura 15 mostra una vista in prospettiva di una armatura a spirale spezzata realizzata secondo il metodo in oggetto;
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato nell’insieme con 1 l’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato a partire da un filo metallico 2, ad esempio un tondino di ferro.
L’apparecchiatura 1 comprende idonei mezzi per alimentare il filo metallico 2 secondo un predeterminato asse A di avanzamento longitudinale, di preferenza disposto orizzontalmente. Nel caso illustrato in fig. 2, tali mezzi per alimentare il filo metallico 2 sono utilmente forniti dal dispositivo di alimentazione di una convenzionale macchina staffatrice, dotato in modo noto di opportuni organi raddrizzatori 3. A valle del dispositivo di alimentazione, secondo il verso di avanzamento del filo metallico 2, à ̈ previsto un gruppo di taglio 4 destinato a operare la recisione del filo metallico 2 al termine della fase di realizzazione della spirale metallica.
A valle del gruppo di taglio 4, secondo il verso di avanzamento del filo metallico 2, à ̈ disposto un gruppo di piegatura 5 del filo metallico 2. Il gruppo di piegatura 5 à ̈ atto a operare successive piegature del filo metallico 2 rispetto all’asse A di avanzamento longitudinale, per produrre, lato per lato, una successione di spire 20 destinate a formare un’armatura a spirale, come meglio precisato nel seguito. Il gruppo di piegatura 5 à ̈ dotato di una testa di piega che prevede un perno centrale o mandrino 7 e un perno eccentrico 8 di piegatura, aventi assi sostanzialmente verticali e paralleli (si veda in particolare fig. 3). Il perno di piegatura 8 presenta all’estremità libera un dente 9 che definisce uno spallamento atto ad agire sul filo metallico 2 durante talune fasi di piegatura. Più precisamente, tale dente 9 à ̈ atto a operare una flessione del filo metallico 2 rispetto a una zona di riscontro 10 definita preferibilmente in corrispondenza del gruppo di taglio 4, come precisato nel seguito.
A tal fine, secondo la presente invenzione, il perno di piegatura 8 della testa di piega à ̈ atto ad essere traslato secondo il proprio asse ad opera di idonei organi attuatori. Ovviamente à ̈ possibile prevedere la traslazione assiale combinata del mandrino 7 e del perno di piegatura 8.
Al di sotto del gruppo di piegatura 5 Ã ̈ disposto un dispositivo 12 di raccolta delle spire 20 prodotte, con asse sostanzialmente verticale. Il dispositivo di raccolta 12 Ã ̈ preferibilmente del tipo illustrato nella domanda di brevetto BO2008A000030 che qui si intende richiamata.
Il funzionamento dell’apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato secondo il metodo in oggetto à ̈ descritto di seguito.
Si provvede inizialmente a regolare le dimensioni dello spazio di contenimento della spirale da realizzare all’interno del dispositivo di raccolta 12, in funzione delle dimensioni d’ingombro e della geometria della spirale stessa.
Viene quindi comandata l’alimentazione del filo metallico 2 da parte del dispositivo di alimentazione 3, secondo il predeterminato asse A di avanzamento longitudinale definito dall’apparecchiatura (si veda fig. 4). Il filo metallico 2 impegna il gruppo di piegatura 5, dove vengono operate successive piegature del filo metallico 2 rispetto a detto asse A di avanzamento longitudinale, per produrre una successione di spire poligonali 20 destinate a formare un’armatura a spirale 21.
Più precisamente, à ̈ usualmente preferibile realizzare inizialmente una prima staffa piana e ortogonale all’ asse longitudinale L dell’armatura, altrimenti detta “staffa-dima†. A tal fine, il gruppo di piegatura 5 provvede dapprima a eseguire, in modo noto, una serie di piegature del filo metallico 2 alternando fasi di avanzamento del filo 2 stesso a fasi di piegatura (fig. 5). Tali pieghe nel piano vengono realizzate, in modo noto, grazie al fatto che il perno di piega 8 viene ruotato attorno al mandrino 7 e il filo metallico 2 interposto fra di essi viene pertanto avvolto sul mandrino 7 dal perno di piegatura 8; in fase di piegatura il filo metallico fa riscontro nel canale definito dalla lama fissa del gruppo di taglio 4. Al termine di ogni fase di piegatura, il perno di piegatura 8 viene riportato per rotazione nella posizione iniziale, per consentire l’avanzamento del filo metallico. Quindi le pieghe che si realizzano in tal modo risultano giacere in un piano contenente l’asse A di avanzamento del filo 2 e ortogonale agli assi del mandrino 7 e del perno di piegatura 8.
Completata tale eventuale prima spira, cosiddetta staffa-dima, si provvede a realizzare una serie di successive spire poligonali 20, costituite da una sequenza di tratti 22 sostanzialmente perpendicolari rispetto all'asse longitudinale L dell’armatura a spirale 21 e di tratti 23 sostanzialmente obliqui rispetto allo stesso asse longitudinale L, formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale su un piano perpendicolare al suddetto asse longitudinale L dell'armatura a spirale 21.
Secondo la presente invenzione, per la formazione dei tratti obliqui 23 dell'armatura a spirale 21 à ̈ previsto di eseguire in successione ordinata, cioà ̈ in tempi successivi, su almeno un lato delle spire poligonali 20, una prima piega 23a su un piano ortogonale all’asse del mandrino 7 e del perno di piegatura 8 e giacente su un piano α perpendicolare all’asse longitudinale L dell'armatura a spirale 21, e almeno una seconda piega 23b estesa in una terza dimensione opportunamente inclinata rispetto al suddetto piano α perpendicolare all'asse longitudinale L dell'armatura a spirale 21 (si veda in particolare fig.15).
Più specificamente, la seconda piega 23b estesa in una terza dimensione viene ottenuta a seguito di un movimento di flessione del filo metallico 2 su uno dei piani contenente l’asse A di avanzamento dello stesso filo metallico 2.
In pratica la citata piega 23b estesa in una terza direzione viene eseguita in idonea relazione di fase con un movimento di traslazione assiale del perno di piegatura 8 della testa di piega, tale da operare una flessione del filo metallico 2 su un piano verticale β contenente l’asse A di avanzamento del filo metallico 2 e parallelo agli assi del mandrino 7 e del perno di piegatura 8, facendo leva su una opportuna zona di riscontro 10 fissa (si veda anche fig.12). Il perno di piegatura 8 presenta infatti il dente 9 conformato in maniera tale da agganciare il filo metallico 2 e con il proprio movimento di traslazione assiale agire sullo stesso filo metallico 2 per operare la suddetta flessione sul piano verticale β; il medesimo effetto può ovviamente essere conseguito alternativamente mediante una traslazione assiale del mandrino 7, se opportunamente conformato.
Preferibilmente la citata zona di riscontro 10 Ã ̈ costituita dal coltello fisso del gruppo di taglio 4, opportunamente sagomato a tale scopo.
Più in particolare, completata la staffa precedente, si comanda la rotazione angolare del perno di piegatura 8, ad esempio per un angolo di 90°, per realizzare la prima piega 23a su un piano ortogonale all’asse del mandrino 7 e dello stesso perno di piegatura 8. Realizzata la prima piega 23a (fig. 10), viene comandato il ritorno del perno di piegatura 8 nella posizione angolare iniziale e il successivo movimento di traslazione assiale dello stesso perno di piegatura 8 verso l’alto (fig. 11) per determinare la voluta inclinazione del piano di giacitura della spira precedente rispetto al tratto obliquo da formare. Ovviamente a seconda dell’ampiezza della traslazione assiale del perno di piegatura 8 risulterà maggiore o minore tale inclinazione e di conseguenza il passo della spirale, come visibile schematicamente in fig. 12 dove si à ̈ indicata con S la direzione inclinata assunta dal filo metallico 2 a seguito della citata flessione sul piano verticale β.
Il perno di piegatura 8 viene quindi fatto ruotare angolarmente, per realizzare la seconda piega 23b che risulterà sempre ortogonale all’asse del mandrino 7 e del perno di piegatura 8 e di conseguenza inclinata rispetto al piano di giacitura spira precedente (fig.6).
A questo punto il filo metallico viene fatto avanzare lungo l’asse A, per ottenere la voluta lunghezza del tratto determinato dalla piega 23b (fig. 7). Completato tale tratto, il perno di piega 8 viene traslato assialmente verso il basso, per consentire la realizzazione, mediante piegature successive, di un ulteriore tratto 22 sostanzialmente perpendicolare rispetto all'asse longitudinale L dell’armatura a spirale 21 (si vedano in successione le figure 8 e 9).
In effetti conformando opportunamente il dente 9, ad esempio a forma di forcella (si veda fig. 12), à ̈ possibile ottenere anche la flessione verso il basso del filo metallico 2 sul piano verticale β. Ovviamente in questo caso il perno di piegatura 8 e/o il mandrino 7 devono essere traslati assialmente verso il basso. Ciò consente di ottenere una piega estesa nella terza dimensione contraria alla precedente.
È da osservare che, qualora il lato destinato alla piega estesa nella terza dimensione abbia inclinazione relativamente elevata, tale piega tridimensionale può essere costituita da due o più pieghe successive, anche con ampiezze diverse, ottenute movimentando opportunamente il perno di piegatura 8, eventualmente in combinazione con opportuni avanzamenti del filo metallico 2. In definitiva, come illustrato schematicamente in fig. 15, viene realizzata una armatura 21 a spirale spezzata costituita da una successione di tratti 22 giacenti su un piano α sostanzialmente perpendicolare all'asse longitudinale L della stessa armatura a spirale 21, formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale perpendicolari all’asse longitudinale e di tratti 23 opportunamente inclinati rispetto al suddetto piano α perpendicolare all’asse longitudinale L.
È da osservare che la somma della prima piega 23a realizzata su un piano ortogonale all’asse del mandrino 7 e dello stesso perno di piegatura 8 e di una o più pieghe 23b estese, eseguite in tempi successivi, offre il vantaggio di non indurre movimenti di rotazione della struttura durante la formazione attorno all’asse del filo metallico e di realizzare il controllo del passo con la precisione desiderata.
È da precisare che tali pieghe possono essere realizzate fisicamente nello stesso tratto di filo metallico 2, anche se in tempi successivi, oppure in tempi e posizioni differenti, indifferentemente prima l’una e poi l’altra. È tuttavia preferibile realizzare la prima piega 23a in piano e la seconda piega 23b nella terza direzione senza operare avanzamenti del filo metallico 2 fra l’una e l’altra, sicché le due pieghe 23a, 23b citate risulteranno distanziate in funzione delle dimensioni di ingombro e della geometria degli organi costituenti il gruppo di piegatura 5.
Il metodo e l’apparecchiatura in oggetto raggiungono pertanto lo scopo di realizzare in maniera semplice ed efficace armature a spirale per cemento armato a partire da filo metallico. In particolare à ̈ possibile realizzare agevolmente e in un tempo limitato armature continue e a spirale spezzata, costituite da una successione di tratti sostanzialmente perpendicolari e di tratti sostanzialmente obliqui rispetto all’asse longitudinale dell’armatura.
È da osservare che l’apparecchiatura descritta consente di realizzare armature a spirale spezzata di qualsivoglia conformazione, variando opportunamente i parametri operativi. L’apparecchiatura consente inoltre, se richiesto, di realizzare anche armature a spirale di tipo tradizionale e/o staffe.
A titolo esemplificativo, nelle figure 13 e 14 si sono illustrate a confronto diverse forme di spire ottenibili con il metodo in oggetto. In particolare, la spira 20 presenta sul lato superiore la citata piega 23b, atta a definire il tratto obliquo 23, e una corrispondente piega 23b sul lato inferiore per riportare il successivo tratto 22 su un piano ortogonale all’asse della spirale. Allo stesso scopo, la spira 20a presenta invece al termine del tratto obliquo 23 superiore una contraria piega 23c, ottenuta per successione di due traslazioni contrarie del perno di piegatura 8. La spira 20b presenta invece tratti obliqui 23 sia sul lato superiore che sul lato inferiore, ottenuti con pieghe analoghe alla spira 20a, in modo da realizzare un passo sostanzialmente doppio.
Una prerogativa dell’invenzione à ̈ costituita dal fatto che essa permette la realizzazione di armature a spirale anche di estensione relativamente elevata. Tale risultato à ̈ dovuto in primo luogo all’idea innovativa di eseguire separatamente una piega in direzione inclinata rispetto al piano di piegatura precedente. Ciò consente infatti di avere il controllo sul passo da realizzare e movimenti molto ridotti della spirale in formazione e di conseguenza più facilmente controllabili durante la fase di raccolta e sostentamento del prodotto in formazione.
Al termine della formazione della spirale, l’armatura 21 può essere compressa anche automaticamente, con le spire 20 addossate le une alle altre, in maniera da poter essere immagazzinata e trasportata sul luogo d’impiego nella configurazione di minimo ingombro. L’armatura a spirale 21 viene bloccata nella suddetta configurazione compatta mediante appositi mezzi di legatura o di ancoraggio preferibilmente prima di essere estratta dal dispositivo di raccolta 12. Occorre altresì rilevare che l’apparecchiatura in oggetto presenta un elevato grado di sicurezza. Infatti l’apparecchiatura non richiede interventi manuali per cui il processo produttivo risulta completamente automatizzato e dunque riduce notevolmente i rischi cui sono potenzialmente esposti gli operatori preposti alla sorveglianza dell’impianto.
Un ulteriore vantaggio consiste nella grande semplicità costruttiva e funzionale dell’apparecchiatura in oggetto.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni 1) Metodo per realizzare armature a spirale per cemento armato e simili comprendente le fasi di: (a). alimentare un filo metallico (2), secondo un predeterminato asse (A) di avanzamento longitudinale, attraverso un gruppo di piegatura (5) dotato di un mandrino (7) centrale e di un perno eccentrico (8) di piegatura, aventi assi sostanzialmente paralleli; (b). operare mediante detto gruppo di piegatura (5) successive piegature di detto filo metallico (2) rispetto a detto asse (A) di avanzamento longitudinale, per produrre una successione di spire poligonali (20) destinate a formare un’armatura a spirale (21) costituita da una sequenza di tratti (22) sostanzialmente giacenti su un piano (α) perpendicolare all'asse longitudinale (L) della stessa armatura a spirale (21) e di tratti (23) sostanzialmente obliqui rispetto al detto asse longitudinale (L) dell’armatura a spirale (21), formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale su un piano perpendicolare al detto asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21); caratterizzato dal fatto che prevede di eseguire in successione ordinata su almeno un lato di dette spire poligonali (20), per la formazione dei detti tratti obliqui (23) dell'armatura a spirale (21), (b1). una prima piega (23a) su un piano ortogonale all’asse del detto mandrino (7) e del detto perno eccentrico (8) di piegatura e giacente sul detto piano (α) perpendicolare all’asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21), e (b2). almeno una seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione opportunamente inclinata rispetto al detto piano (α) perpendicolare all'asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21).
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che prevede di eseguire detta seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione a seguito di un movimento di flessione del detto filo metallico (2) su un piano (β) contenente detto asse (A) di avanzamento dello stesso filo metallico (2) e parallelo agli assi del detto mandrino (7) centrale e del detto perno eccentrico (8) di piegatura.
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che prevede di eseguire detta seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione in idonea relazione di fase con un movimento di traslazione assiale del detto mandrino (7) e/o del detto perno di piega (8) del gruppo di piegatura (5), conformati in maniera tale da agire su detto filo metallico (2) per operare detta flessione.
  4. 4) Metodo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che prevede di operare detta flessione del filo metallico (2) facendo leva su una zona di riscontro (10) definita dal coltello fisso di un gruppo di taglio (4) della macchina.
  5. 5) Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che prevede di realizzare detta prima piega (23a) giacente sul detto piano (α) perpendicolare all’asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21) e detta seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione senza operare un avanzamento intermedio del detto filo metallico (2).
  6. 6) Apparecchiatura per realizzare armature a spirale per cemento armato e simili, comprendenti una successione di spire poligonali (20) costituite da una sequenza di tratti (22) sostanzialmente giacenti su un piano (α) perpendicolare all'asse longitudinale (L) della stessa armatura a spirale (21) e di tratti (23) sostanzialmente obliqui rispetto al detto asse longitudinale (L) dell’armatura a spirale (21), formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale su un piano perpendicolare al detto asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21), caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di piegatura (5) dotato di un mandrino (7) centrale e di un perno eccentrico (8) di piegatura, aventi assi sostanzialmente paralleli, perpendicolari all’asse (A) di avanzamento longitudinale di un filo metallico (2) destinato a formare detta armatura a spirale (21), e atti a eseguire in successione ordinata su almeno un lato di dette spire poligonali (20), per la formazione dei detti tratti obliqui (23) dell'armatura a spirale (21), una prima piega (23a) su un piano ortogonale all’asse del detto mandrino (7) e del detto perno eccentrico (8) di piegatura e giacente sul detto piano (α) perpendicolare all’asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21), e almeno una seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione opportunamente inclinata rispetto al detto piano (α).
  7. 7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detto mandrino (7) centrale e/o detto perno eccentrico (8) di piegatura sono atti a essere azionati con un movimento di traslazione assiale per provocare un movimento di flessione del detto filo metallico (2) su un piano longitudinale (β) contenente detto asse (A) di avanzamento del filo metallico (2) e parallelo agli assi del detto mandrino (7) centrale e del detto perno eccentrico (8) di piegatura, per eseguire detta seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione.
  8. 8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che detto perno di piegatura (8) conforma un dente (9) che definisce uno spallamento atto a impegnare detto filo metallico (2) per provocare detto movimento di flessione.
  9. 9) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che detto mandrino (7) centrale e/o detto perno eccentrico (8) di piegatura sono atti a provocare detta flessione del filo metallico (2) facendo leva su una zona di riscontro (10) fissa.
  10. 10) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che detta zona di riscontro (10) Ã ̈ costituita dal coltello fisso di un gruppo di taglio (4) della macchina.
  11. 11) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che detto dente (9) à ̈ conformato in modo da consentire di realizzare detta flessione del filo metallico (2) secondo versi opposti rispetto a detto asse di avanzamento (A) su detto piano longitudinale (β).
  12. 12) Armatura a spirale per cemento armato e simili, comprendente una successione di spire poligonali (20) costituite da una sequenza di tratti (22) sostanzialmente giacenti su un piano (α) perpendicolare all'asse longitudinale (L) della stessa armatura a spirale (21) e di tratti (23) sostanzialmente obliqui rispetto al detto asse longitudinale (L) dell’armatura a spirale (21), realizzanti il passo della spirale e formanti configurazioni a spira con proiezione poligonale su un piano perpendicolare al detto asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21); caratterizzata dal fatto che detti tratti sostanzialmente obliqui (23) presentano una prima piega (23a) su un piano ortogonale all’asse del detto mandrino (7) e del detto perno eccentrico (8) di piegatura e giacente sul detto piano (α) perpendicolare all’asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21) e almeno una seconda piega (23b) estesa in una terza dimensione opportunamente inclinata rispetto al detto piano (α) perpendicolare all'asse longitudinale (L) dell'armatura a spirale (21).
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