ITBI20090015A1

ITBI20090015A1 - Gruppo otturatore, per unita' di iniezione di materiale plastico, con regolazione micrometrica dello stelo di otturazione, e corrispondente dispositivo per regolare micrometricamente e fissare un elemento filettato.

Info

Publication number: ITBI20090015A1
Application number: IT000015A
Authority: IT
Inventors: Piero Enrietti
Original assignee: Thermoplay Spa
Priority date: 2009-12-02
Filing date: 2009-12-02
Publication date: 2011-06-03
Also published as: CN102686378B; PT2507027E; US8496469B2; KR20120117724A; CN102686378A; CA2775664C; KR101773101B1; IT1397127B1; EP2507027A1; SI2507027T1; ES2433574T3; CA2775664A1; BR112012001772A2; WO2011067800A1; NZ598099A; US20130087731A1; EP2507027B1

Description

"GRUPPO OTTURATORE, PER UN'UNITA' DI INIEZIONE DI MATERIALE PLASTICO, CON REGOLAZIONE MICROMETRICA DELLO STELO DI OTTURAZIONE, E CORRISPONDENTE DISPOSITIVO PER REGOLARE MICROMETRICAMENTE E FISSARE UN ELEMENTO FILETTATO",

Campo dell'invenzione

La presente invenzione riguarda generalmente il settore dello stampaggio a iniezione di materiale plastico, e piÃ¹ in particolare essa si riferisce ad un gruppo di otturazione, associato con un'unitÃ di iniezione per lo stampaggio di materiale plastico, avente la capacitÃ di regolare in modo micrometrico e fissare la posizione assiale, chiusa, di un rispettivo stelo o spillo di otturazione.

La presente invenzione riguarda anche un corrispondente e piÃ¹ generale dispositivo o sistema per regolare in modo fine e micrometrico la posizione assiale di un elemento filettato, quale una vite, e fissarlo stabilmente al termine di tale regolazione.

Stato della tecnica nota

Nelle macchine per lo stampaggio a iniezione di materiale plastico, le unitÃ di iniezione hanno la funzione di ricevere il materiale plastico, allo stato fuso, da una unitÃ di alimentazione e di iniettarlo a elevata pressione nella cavitÃ di uno stampo. Queste unitÃ di iniezione possono essere di vario tipo e, ad esempio, essere associate con un gruppo otturatore, a sua volta comprendente uno stelo o spillo di otturazione avente la funzione di aprire o chiudere selettivamente, con la rispettiva punta, un foro di iniezione, spesso anche chiamato con terminologia inglese "gate", allo scopo di controllare la quantitÃ e i tempi di iniezione del materiale plastico fluido iniettato nello stampo. PiÃ¹ in dettaglio, nelle unitÃ di iniezione di questo tipo, lo stelo di otturazione Ã ̈ comandato a muoversi alternatamente, lungo il suo asse, fra una posizione aperta, nella quale la punta dello stelo di otturazione libera il foro di iniezione, per cui il materiale plastico fuso puÃ² liberamente fluire nella cavitÃ dello stampo, e una posizione chiusa, nella quale tale punta chiude il foro di iniezione, in modo da interrompere il flusso del materiale plastico fluido dall'unitÃ di iniezione verso la cavitÃ dello stampo. Il moto alternato assiale dello stelo di otturazione Ã ̈ ad esempio comandato da un pistone idraulico o pneumatico, che Ã ̈ associato con una estremitÃ dello stelo di otturazione ed Ã ̈ soggetto alla spinta, nei due sensi, di un fluido in pressione, quale aria compressa, a sua volta controllata, nel flusso verso e dal pistone pneumatico, da un sistema valvolare di caratteristiche note.

La posizione aperta dello stelo di otturazione, in corrispondenza della quale il foro di iniezione Ã ̈, come detto, aperto e libero per consentire il flusso del materiale plastico fuso verso lo stampo, non necessita usualmente di una accurata regolazione. AI contrario, Ã ̈ invece molto importante, al fine di ottimizzare e ottenere il massimo rendimento dell'operazione di iniezione, controllare e regolare con

estrema esattezza lo stelo di otturazione nella rispettiva posizione chiusa, nella quale, come detto, la punta dello stelo di otturazione chiude il foro di iniezione per interrompere il flusso del materiale plastico fuso verso la cavitÃ dello stampo.

Diverse sono le soluzioni, i sistemi e i dispositivi, attualmente in uso, per regolare lo stelo di otturazione in tale posizione chiusa.

In particolare, una soluzione nota adotta una ghiera filettata che Ã ̈ montata sul pistone pneumatico per il comando del moto assiale dello stelo di otturazione ed Ã ̈ associata con un meccanismo comprendente un nottolino atto a scattare elasticamente, per modo che, ruotando questa ghiera filettata, fra uno scatto e l'altro del nottolino, Ã ̈ possibile variare e regolare la posizione assiale dello stelo di otturazione rispetto al corpo dell'unitÃ di iniezione.

Questa soluzione ha, perÃ², !'inconveniente di essere costruttivamente complessa per via della presenza del meccanismo a nottolino elastico, ed inoltre anche di essere ingombrante, dal momento che la ghiera filettata costituisce un pezzo aggiuntivo che sporge dal corpo del pistone che comanda lo stelo di otturazione.

E' anche noto regolare lo stelo di otturazione nella posizione chiusa tramite l'uso di spessori, ovvero interponendo uno o piÃ¹ spessori fra il pistone, mobile assialmente, che comanda lo stelo di otturazione, e la zona, del corpo fisso dell'unitÃ di iniezione, contro la quale tale pistone di comando fa battuta, in corrispondenza della posizione chiusa dello stelo di otturazione.

Quest'altra soluzione Ã ̈ chiaramente scomoda e di complessa attuazione.

Sommario dell'invenzione.

Pertanto un primo scopo che la presente invenzione si prefigge di raggiungere Ã ̈ quello di realizzare un gruppo otturatore, per una unitÃ di iniezione di materiale plastico, che sia atto a regolare con esattezza ed in modo fine, ovvero micrometrico, in particolare ruotando un elemento filettato quale ad esempio una ghiera o una vite, uno stelo di otturazione del gruppo otturatore in una determinata posizione assiale, senza essere affetto dagli inconvenienti sopra ricordati.

Uno scopo piÃ¹ generale, ma comunque collegato al precedente, della presente invenzione Ã ̈ anche quello di realizzare un corrispondente dispositivo ed il sistema per la regolazione micrometrica di un organo filettato, quale in particolare una ghiera o una vite, in una determinata posizione assiale, che innovi rispetto ai dispositivi e sistemi di regolazione noti, ed in particolare abbini alla capacitÃ di una tale regolazione micrometrica in senso assiale anche la capacitÃ di fissare stabilmente ed in modo sicuro l'elemento filettato nella determinata posizione assiale raggiunta al termine della regolazione.

I suddetti scopi si possano considerare pienamente raggiunti dal gruppo otturatore, per una unitÃ di iniezione di materiale plastico, e dal dispositivo, per la regolazione micrometrica ed il fissaggio di elementi filettati , aventi rispettivamente le caratteristiche recitate dalla prima rivendicazione principale indipendente e dalla rivendicazione indipendente 10.

Forme particolari di realizzazione del gruppo otturatore e del dispositivo di regolazione micrometrica e fissaggio dell'invenzione sono inoltre definite dalle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Questi ed altri scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno in modo chiaro ed evidente dalla seguente descrizione di una sua forma preferita di realizzazione, fatta a puro titolo di esempio con riferimento agli annessi disegni, di cui:

Fig. 1 Ã ̈ una vista parziale, in sezione longitudinale, di una unitÃ di iniezione di materiale plastico associata con un gruppo otturatore, conforme alla presente invenzione, rappresentato con un rispettivo stelo di otturazione disposto in una posizione aperta;

Fig. 1a Ã ̈ una vista, in scala maggiorata, di una zona di punta del gruppo otturatore di Fig. 1, con lo stelo di otturazione disposto in una posizione chiusa;

Fig. 2 Ã ̈ una vista prospettica parziale, in forma esplosa, del gruppo otturatore di Fig. 1;

Fig. 3 Ã ̈ una vista in sezione, in scala maggiorata, di una zona del gruppo otturatore di Fig.1, includente un pistone di comando;

Fig. 4 Ã ̈ una vista in pianta della zona di Fig.3;

Fig. 5 Ã ̈ una vista in sezione longitudinale, corrispondente alla linea V-V di Fig. 4, del pistone di comando;

Fig. 6 Ã ̈ una in sezione, corrispondente alla linea VI-VI di Fig. 4, di un elemento di regolazione del gruppo otturatore dell'invenzione di Fig.1;

Fig. 7 Ã ̈ una vista in pianta di una rondella di fissaggio del gruppo di otturazione di Fig. 1;

Fig. 7a rappresenta in scala maggiorata una zona di Fig.4, indicata con un cerchio a tratto e punto, includente la rondella di fissaggio;

Fig. 8 Ã ̈ una vista parziale, in sezione longitudinale, di una variante del gruppo otturatore di Figg.1 e 3; e

Fig. 9a e 9b rappresentano in modo schematico ed essenziale, rispettivamente in sezione longitudinale ed in pianta, un piÃ¹ generale dispositivo, corrispondente al gruppo otturatore della presente invenzione, per regolare micrometricamente e fissare in senso assiale un elemento filettato.

Descrizione di un gruppo otturatore corrispondente ad una prima forma preferita di realizzazione dell'invenzione.

Con riferimento ai disegni, un gruppo otturatore, avente le caratteristiche della presente invenzione, Ã ̈ indicato generalmente con 10. Il gruppo otturatore 10 Ã ̈ associato con una unitÃ di iniezione. Indicata generalmente con 11 e schematicamente rappresentata in Fig. 1, per l'iniezione di materiale plastico MP in uno stampo, indicato con 13, nell'ambito di un piÃ¹ generale sistema o macchina di stampaggio MS del materiale plastico.

L'unitÃ di iniezione 11 a sua volta comprende un ugello di iniezione 12 per iniettare direttamente il materiale plastico MP nella cavitÃ o matrice 13a dello stampo 13, attraverso un foro di iniezione 13', definito dallo stesso stampo 13.

A questo scopo, l'ugello di iniezione 12 Ã ̈ generalmente alloggiato in una rispettiva sede 13b, formata in una piastra porta-ugelli 13c dello stampo 13, e normalmente comprende un corpo interno 12c, che definisce un canale di flusso 12b per convogliare il flusso del materiale plastico MP verso il foro di iniezione 13'; mezzi di riscaldamento 12d, di tipo noto, quali una resistenza elettrica, associati con il corpo interno 12c per tenere in temperatura l'ugello di iniezione 12; ed ancora un guscio esterno 12f, avente una forma corrispondente a quella della sede 13b, dello stampo 13, nella quale l'ugello di iniezione 12 Ã ̈ alloggiato.

In questa configurazione il gruppo otturatore 10 Ã ̈ superiormente supportato da una piastra di supporto fissa 13d, anche chiamata piastra di fondo, dello stampo 13, ed in particolare comprende :

- un pistone di comando 15 atto muoversi assialmente lungo un rispettivo asse X;

- uno stelo o spillo di otturazione 16 estendesi coassialmente al pistone di comando 15 e avente una rispettiva prima estremitÃ o testa 16a atta ad essere comandata dal pistone di comando 15 e una rispettiva seconda estremitÃ o punta 16b, opposta alla prima estremitÃ 16a, atta a cooperare con il foro di iniezione 13', definito dallo stampo 13, attraverso il quale il materiale plastico MP, allo stato fuso, Ã© iniettato dall'ugello di iniezione 12 nella cavitÃ 13a dello stampo 13.

La testa 16a, di forma preferibilmente cilindrica, presenta dimensioni radiali maggiori rispetto all'adiacente parte rimanente, cilindrica, estendentesi in senso assiale, dello stelo di otturazione 16.

Il pistone di comando 15 a sua volta comprende un corpo 15a, cilindrico, che Ã ̈ previsto per traslare nei due sensi, lungo il rispettivo asse X, in una camera cilindrica 17a formata in un corpo 17, fissato ed integrato nella piastra di supporto 13d, al fine di comandare un corrispondente movimento assiale alternato dello stelo di otturazione 16, come schematizzato in Fig. 3 da una doppia freccia f1, fra una posizione aperta, indicata con P1, nella quale lo stelo di otturazione 16 apre e libera con la rispettiva punta 16b il foro di iniezione 13', cosÃ¬ da consentire al materiale plastico fuso MP di fluire dall'unitÃ di iniezione 11 alla cavitÃ 13a dello stampo 13, ed una posizione chiusa, indicata con P2, nella quale lo stelo di otturazione 16 occlude con la rispettiva punta 16b il foro di iniezione 13', cosi da interrompere ed impedire il flusso del materiale plastico MP dall'ugello di iniezione 12 alla cavitÃ 13a dello stampo 13.

La corsa assiale del pistone di comando 15, corrispondente alla corsa della punta 16b dello stelo di otturazione 16 fra le posizioni P1 e P2, Ã© indicata con C e ad esempio Ã ̈ dell'ordine di 10 mm.

Si precisa che in Fig. 1 il gruppo di otturazione 10 Ã ̈ rappresentato con il rispettivo stelo di otturazione 16 disposto nella posizione aperta P1, mentre la posizione chiusa P2 dello stelo di otturazione 16 Ã ̈ rappresentata con linea a tratto e punto.

Per chiarezza la Fig. 1a rappresenta invece in linea continua ed in scala maggiorata la zona della punta 16b dello stelo di otturazione 16, disposto nella rispettiva posizione chiusa P2.

Un coperchio 28 Ã ̈ fissato sulla piastra di supporto fissa 13d e presenta una superficie 28a contro la quale un lato superiore 15a' del corpo 15a del pistone di comando 15 fa battuta, ad una estremitÃ del moto alternato del pistone di comando 15, a sua volta corrispondente alla posizione aperta P1 dello stelo di otturazione 16. Il corpo 15a del pistone di comando 15 presenta inoltre un rispettivo lato inferiore 15a", disposto dalla parte dello stelo di otturazione 16, il quale Ã ̈ atto a fare battuta contro una superficie 17b definita dal corpo 17, all'altra estremitÃ del moto alternato del pistone di comando 15 corrispondente alla posizione chiusa P2 dello stelo di otturazione 16.

La piastra di supporto fissa 13d a sua volta definisce internamente un circuito idraulico o pneumatico, di caratteristiche note. Schematicamente rappresentato ed indicato generalmente con 13d', il quale ha la funzione di convogliare, sotto il controllo di un sistema valvolare , anch'esso di caratteristiche note. un fluido in pressione verso e dalla camera cilindrica 17a , al fine di premere selettivamente sul lato 15a' o 15a" del pistone di comando 15, scorrevole nella camera cilindrica 17a, e quindi muovere alternatamente il pistone di comando 15 lungo l'asse X fra le due posizioni di estremitÃ corrispondenti, come detto, alla battuta dei lati 15a' e 15a" rispettivamente contro la superficie 28a del coperchio 28 e la superficie 17b del corpo 17.

Inoltre il pistone di comando 15 Ã ̈ configurato con una porzione cilindrica 15b, adiacente al corpo cilindrico 15a ma di diametro inferiore, che sporge dal lato inferiore 15a" e nella quale la testa 16a dello stelo di otturazione 16 Ã ̈ alloggiata.

Opportuni mezzi di tenuta, in particolare comprendenti anelli del tipo "O-ring", indicati con 29, sono previsti per sigillare lo spazio fra le varie parti, sia fisse sia relativamente mobili, che definiscono il gruppo otturatore 1O, in modo da consentirne il corretto funzionamento ed in particolare assicurare la tenuta contro ogni fuoriuscita verso l'esterno del fluido in pressione utilizzato per comandare tramite il pistone 15 il moto alternato dello stelo di otturazione 16.

Lo stelo di otturazione 16 si estende assialmente, lungo l'asse X, dalla zona del pistone di comando 15 verso la zona dell'ugello di iniezione 12, attraversando una piastra di distribuzione 13e, anche solitamente chiamata piastra calda di distribuzione, dello stampo 13, che definisce internamente una rete di distribuzione, indicata con 13e', formata da una pluralitÃ di canali, per la distribuzione del materiale plastico MP, allo stato fuso, all'ugello di iniezione 12 di ogni unitÃ di iniezione 11. Opportuni elementi di accoppiamento, guida e di tenuta, indicati generalmente con 14, sono interposti nello spazio fra lo stelo di otturazione 16 ed il corpo della piastra calda di distribuzione 13e, allo scopo di guidare lo stelo di otturazione 16 nel suo moto assiale, e nello stesso tempo sigillare tale spazio contro ogni fuoriuscita verso l'esterno del materiale plastico fuso MP che fluisce all'interno della rete di distribuzione 13e'.

Lo stelo di otturazione 16, dopo avere attraversato la piastra calda di distribuzione 13e, si stende assialmente all'interno del canale di flusso 12b, che Ã ̈ formato lungo l'asse X dell'ugello di iniezione 12 ed Ã ̈ atto a convogliare il materiale plastico MP, proveniente dalia piastra calda di distribuzione 13e, verso il foro di iniezione 13', per essere iniettato nello stampo 13.

Infine, lo stelo di otturazione 16 Ã ̈ guidato , nella zona di punta, adiacente al foro di iniezione 13', dell'ugello di iniezione 12, da un rispettivo foro 12a.

Il gruppo di otturazione 10 comprende inoltre mezzi di regolazione micrometrica, indicati generalmente con 20, per regolare in modo micrometrico lo stelo di otturazione 16 nella rispettiva posizione chiusa P2.

In particolare, secondo una caratteristica della presente invenzione, i mezzi di regolazione micrometrica 20 comprendono almeno un elemento o nottolino di regolazione 21, di forma sostanzialmente cilindrica e provvisto lungo la superficie cilindrica esterna di una filettatura 21a, a passo fine, il quale Ã ̈ previsto per essere avvitato o svitato in una corrispondente sede interna 22 , filettata, formata lungo l'asse X all'interno del pistone di comando 15, al fine di variare in modo

micrometrico lungo tale asse X la posizione relativa della testa 16a dello stelo di otturazione 16 rispetto al corpo 15a del pistone di comando 15 e conseguentemente regolare assialmente lo stelo di otturazione 16 nella posizione chiusa P2.

Opportunamente l'elemento di regolazione 21 presenta ad una estremitÃ un intaglio 21b per l'applicazione di un attrezzo, quale un cacciavite, da usare per ruotare, ovvero avvitare o svitare, l'elemento di regolazione 21, durante la regolazione dello stelo di otturazione 16 nella posizione chiusa P2.

La sede interna 22 formata all'interno del pistone di comando 15 e l'elemento di regolazione 21 sono configurati in modo che quest'ultimo Ã ̈ interamente alloggiato in tale sede interna 22, cosi da non sporgere dal lato superiore 15a', del corpo 15a del pistone di comando 15, disposto nella zona opposta allo stelo di otturazione 16.

PiÃ¹ In dettaglio, tale sede interna 22, filettata , nella quale l'elemento di regolazione 21 , filettato, Ã ̈ alloggiato, comprende:

- una prima porzione superiore 22a, sostanzialmente cilindrica, che Ã ̈ formata adiacentemente al lato superiore 15a', opposto allo stelo di otturazione 13, del corpo 15a del pistone di comando 15, ed Ã ̈ provvista lungo la sua superficie cilindrica interna di una pluralitÃ di risalti e avallamenti, rispettivamente 23a e 23b ;

- una seconda porzione filettata 22b, intermedia, formata sostanzialmente all'interno del corpo 15a del pistone di comando 15, nella quale l'elemento di regolazione 21 Ã ̈ alloggiato, e rispetto alla quale esso Ã ̈ avvitabile o svitabile, nei due sensi, al fine di regolare lo stelo di otturazione 13 nella posizione chiusa P2; e

- una terza porzione inferiore 22c, formata sostanzialmente all'interno della porzione 15b, di diametro minore del corpo 15a, del pistone di comando 15, la quale alloggia la testa 16a dello stelo di otturazione 16.

In particolare questa terza porzione 22c della sede interna 22 Ã ̈ delimitata da una superficie 15b', definente uno scalino all'interno della porzione 15b del pistone di comando 15, la quale Ã ̈ atta a cooperare con la testa 16a, radicalmente sporgente, dello stelo di otturazione 16, al fine di trascinare [o stelo di otturazione 16 nel suo movimento assiale dalla posizione chiusa P2 alla posizione aperta P1.

Opportunamente un elemento intermedio 24, non filettato, Ã ̈ interposto fra l'elemento di regolazione 21 e la testa 16a dello stelo di otturazione 16, allo scopo di cooperare a contatto con la testa 16a e quindi trasmettere allo stelo di otturazione 16 la regolazione assiale impostata con la rotazione dell'elemento di regolazione 21 , come in seguito piÃ¹ chiaramente descritto.

In particolare l'elemento intermedio 24 Ã ̈ alloggiato nella stessa sede, definita dalla terza porzione 22c, che alloggia la testa 16a dello stelo di otturazione 16, con un anello di tenuta 29' interposto fra tale elemento intermedio 24 e la superficie della corrispondente sede 22c al fine di assicurare la tenuta contro ogni fuoriuscita del fluido in pressione usato per comandare lo stelo di otturazione 16.

Pertanto, in questa configurazione, l'elemento intermedio 24 tende a restare sostanzialmente fermo, cosÃ¬ da evitare ogni strisciamento relativo fra l'anello di tenuta 29' e le superfici, con esso accoppiate, dell'elemento intermedio 24 e della corrispondente sede 22c, quando l'elemento di regolazione 21 Ã ̈ avvitato o svitato nella seconda porzione filettata 22b della sede 22 per regolare lo stelo di otturazione 16 nella posizione chiusa P2.

Una certa luce L (Fig. 3), atta ad assicurare un sufficiente campo per la regolazione in senso assiale dell'elemento di regolazione 21 e quindi dello stelo di otturazione 16, Ã ̈ prevista fra la testa 16a, radialmente sporgente, dello stelo di otturazione 16, e la superficie 15b', dello scalino definito dalla porzione inferiore 15b del pistone di comando 15, che fa battuta contro la testa 16a, durante il movimento assiale dello stelo di otturazione 16 dalla posizione chiusa P2 a quella aperta P1.

Indicativamente questa luce L Ã ̈ selezionata in modo da assicurare un campo di regolazione dello stelo di otturazione 16, nella posizione chiusa P2, pari ad almeno 0,5 mm.

Inoltre, secondo un'ulteriore caratteristica della presente invenzione, sono previsti mezzi di fissaggio, associati con i mezzi di regolazione micrometrica 20 ed indicati generalmente con 30, i quali hanno la funzione di fissare stabilmente l'elemento di regolazione 21 rispetto al corpo 15a del pistone di comando 15, una volta che lo stelo di otturazione 16 Ã ̈ stato esattamente regolato nella posizione chiusa P2.

In particolare i mezzi di fissaggio 30 comprendono una rondella elastica di fissaggio 31, accoppiata solidalmente nella rotazione con l'elemento di regolazione 21 , la quale Ã ̈ provvista esternamente di due sporgenze 31a atte a cooperare elasticamente con i risalti e gli avallamenti, rispettivamente 23a e 23b , formati nella porzione superiore 22a della sede interna 22 ricavata all'interno del pistone di comando 15.

Nel dettaglio, con riferimento alle Figg. 7 e 7a, la rondella elastica 31 presenta un bordo esterno 31b, di forma all'incirca ellittica nella configurazione indeformata della rondella elastica 31, quale rappresentata in Fig. 7, dal quale sporgono le due sporgenze 31 a.

La rondella elastica 31 presenta inoltre un foro centrale 31c, ad esempio di forma rettangolare, che, al montaggio della rondella elastica 31 sull'elemento di regolazione 21, Ã ̈ atto ad accoppiarsi con una corrispondente gola o scanalatura 21c, formata in una porzione di estremitÃ , a sezione rettangolare, dell'elemento di regolazione 21. In questo modo l'elemento di regolazione 21 e la rondella elastica 31 sono accoppiati e resi solidali sia nella rotazione attorno all'asse X e sia nel movimento assiale lungo l'asse X.

La rondella elastica 31 presenta inoltre; una speciale configurazione di intagli comprendente in particolare due tagli 31d', che si estendono lungo due porzioni opposte 31e, del bordo esterno 31b, ognuna con una rispettiva sporgenza 31, e due tagli 31d" che si estendono ognuno in senso radiale fra un corrispondente taglio 31d'ed il foro centrale 31b; e inoltre due fori 311 per l'applicazione di un apposito attrezzo per il montaggio della rondella elastica 31 sull'elemento di regolazione 21. Questa speciale configurazione di intagli ha la funzione di conferire una certa deformabilitÃ elastica sia alla zona del foro centrale 31c, in modo da consentire il montaggio elastico della rondella 31 nella gola 21c, scavalcando lo scalino definito da quest'ultima, sia alla zona delle due porzioni 31e, del bordo esterno 31b, con le sporgenze 31a, in modo da consentire a questi due sporgenze 31a di cooperare con e seguire elasticamente i risalti e gli avallamenti 23a e 23b, durante la rotazione dell'elemento di regolazione 21 per regolare lo stelo di otturazione 16 nella posizione chiusa P2.

Si noti come la rondella elastica 31 sia configurata in modo tale da deformarsi ed acquisire, rispetto all'originale profilo ellittico del bordo 31b, un profilo esterno all'incirca circolare 31b', come rappresentato con linea a tratto e punto in Fig. 7, quando le sporgenze 31a della rondella elastica 31 scavalcano I risalti 23° formati sulla sede interna 22 , a seguito della rotazione dell'elemento di regolazione 21 rispetto al corpo 15a dei pistone di comando 15.

Pertanto, grazie a questa configurazione, la rondella elastica 31, durante la regolazione dello stelo di otturazione 16 e quindi ruotando solidalmente con l'elemento di regolazione 21, Ã ̈ atta a deformarsi lungo il profilo esterno senza interferire con la porzione 22a, cilindrica, della sede 22.

Nell'uso, con il coperchio 28 smontato dal supporto fisso 13d, l'operatore dispone il pistone di comando 15 con il rispettivo lato inferiore 15a" a battuta contro lo scalino 17b, in modo che la posizione assunta dallo stelo di otturazione 16 corrisponda alla posizione chiusa P2.

Quindi l'operatore, avvitando o svitando l'elemento di regolazione 21 nella rispettiva sede 22, come indicato da una doppia freccia f2, regola e posiziona esattamente lo stelo di otturazione 16 nella determinata posizione chiusa P2, voluta.

Ad esempio, a questo scopo, l'operatore puÃ² servirsi di apposito attrezzo atto a misurare la sporgenza H (Figg. 1 e 1a) della punta 16b dello stelo di otturazione 16 dalla punta dell'ugello di iniezione 12, e quindi ruotare l'elemento di regolazione 21 fino a quando tale sporgenza H non corrisponde ad un valore prestabilito, a sua volta definente l'esatta posizione chiusa P2, voluta, dello stelo di otturazione 16.

Pertanto, in questo modo, ovvero avvitando o svitando in un senso o nell'altro l'elemento di regolazione 21 nella rispettiva sede interna 22, lo stelo di otturazione 16 Ã ̈ regolato micrometricamente nella determinata posizione chiusa P2, richiesta.

Durante tale regolazione, le sporgenze 31a della rondella elastica 31 cooperano elasticamente con i risalti e gli avallamenti 23a. 23b per fissare stabilmente l'elemento di regolazione 21, con ognuna delle due sporgenze 31° fermamente alloggiata in un rispettivo avallamento 23a (Fig. 7a), una volta che lo stelo di otturazione 16 Ã ̈ stato regolato nella posizione chiusa P2, ovvero al termine della sua regolazione.

Quindi si rimonta il coperchio 28. per cui l'unitÃ di iniezione 11 Ã ̈ pronta per operare, con il gruppo di otturazione 10 opportunamente regolato in modo da posizionare, durante il funzionamento dell'unitÃ di iniezione 11, lo stelo di otturazione 16 nella determinata posizione chiusa P2, richiesta, e quindi chiudere in modo ottimale l'ugello di iniezione 12 tramite lo stelo di otturazione 16.

In particolare. nel funzionamento dell'unitÃ di iniezione 11 , quando il pistone di comando 15 comanda il moto assiale dello stelo otturazione 16 dalla posizione aperta P1 a quella chiusa P2, l'elemento intermedio 24 preme direttamente a contatto con la superficie superiore della testa 16a per spingere lo stelo di otturazione 16 dalla posizione P1 a quella P2.

Invece, quando il pistone di comando 15 comanda il moto dalla posizione chiusa P2 a quella aperta P1, lo scalino 15b' formato nella porzione 15b del pistone 15 coopera, recuperando la luce L, con la zona inferiore, sporgente, della testa 16a, opposta a quella atta cooperare con l'elemento intermedio 24, cosi da muovere e trascinare lo stelo di otturazione 16 dalla posizione P2 a quella P1.

E' quindi chiaro, dalla precedente descrizione, che la presente invenzione raggiunge pienamente gli scopi che si era prefissa, ed in particolare provvede un gruppo di otturazione capace di consentire una precisa e micrometrica regolazione del rispettivo stelo di otturazione nella posizione chiusa, per chiudere un foro di iniezione, e inoltre di fissare stabilmente lo stesso stelo di otturazione nella posizione chiusa stabilita con tale regolazione micrometrica.

E' altresÃ¬ chiaro, dalla stessa descrizione, che la rondella elastica, inclusa nel gruppo di otturazione dell'invenzione, ruotando solidamente con l'elemento di regolazione che controlla la posizione chiusa dello stelo di otturazione, svolge una doppia funzione, ovvero sia la funzione di consentire una regolazione micrometrica, definita da passi discreti, dello stesso elemento di regolazione, sia la funzione di fissare stabilmente in modo automatico, una volta che lo stelo di otturazione Ã ̈ stato posizionato nella posizione assiale chiusa voluta.

Naturalmente, fermi restando il principio e i concetti di base della presente invenzione, le forme di attuazione e i particolari di realizzazione del gruppo otturatore, qui proposto, potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto fin qui descritto e illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della stessa invenzione. Ad esempio, secondo una variante rappresentata in Fig.8, una ulteriore rondella 33, associata con un anello "seeger" 34 ed aggiuntiva rispetto alla forma di realizzazione 10 di Figg. 1 e 3, puÃ² essere prevista per bloccare in modo sicuro, lungo l'asse X, la rondella elastica 31 adibita a fissare l'elemento di regolazione 21, al termine della sua regolazione assiale.

Descrizione di un dispositivo secondo l'invenzione per la regolazione micrometrica ed il fissaggio in una determinata posizione assiale di un elemento filettato

L'invenzione Ã ̈ stata fin qui descritta con riferimento, anche se in modo preferibile e non esclusivo, ad un gruppo otturatore, indicato con 10, che Ã ̈ associato con una unitÃ di iniezione 11 per lo stampaggio ad iniezione di materiale plastico in uno stampo 13 ed Ã ̈ atto ad aprire o chiudere selettivamente un foro di iniezione 13' dello stesso stampo 13.

Comunque il concetto essenziale della presente invenzione non puÃ² essere confinato e va ben oltre l'uso ed applicazione del gruppo otturatore 10 per chiudere o aprire un tale foro di iniezione, ed appare atto a comprendere un piÃ¹ generale dispositivo o sistema per la regolazione micrometrica ed il fissaggio di un generico elemento o organo filettato, quale in particolare una vite.

Un tale dispositivo di regolazione micrometrica, indicato generalmente con 110, con le relative parti contrassegnate da riferimenti numerici incrementati di 100 rispetto alle corrispondenti parti del gruppo di otturazione 10, Ã ̈ rappresentato schematicamente nelle Figg. 9a e 9b.

In particolare il dispositivo 110 comprende una parte o corpo di supporto 115, fisso, che presenta una superficie esterna 115', ed un elemento filettato 121, avente una filettatura 1218. a passo fine, in cui, come indicato da una doppia freccia f2, l'elemento filettato 121 Ã ̈ previsto per essere avvitato o svitato in una corrispondente porzione filettata 122b di una sede interna 122, estendentesi lungo un asse X all'interno della parte fissa 115, al fine di essere regolato assialmente in una determinata posizione assiale PA rispetto alla parte fissa 115, ed in cui la sede interna 122 e l'elemento filettato 121 sono configurati in modo che questo ultimo non sporge dalla superficie esterna 115'.

Inoltre un elemento elastico di fissaggio 131, avente la stessa configurazione della rondella elastica 31, Ã ̈ accoppiato solidalmente nella rotazione e nella traslazione assiale con l'elemento filettato 121 ed Ã ̈ provvisto lungo la periferia esterna di due sporgenze 131a atte a cooperare elasticamente con una pluralitÃ di risalti e avallamenti, rispettivamente 123a e 123b, formati in una porzione 122a, sostanzialmente cilindrica ed adiacente alla superficie esterna 115', della sede interna 122, al fine di fissare stabilmente l'elemento filettato 121 , al termine della regolazione. vale a dire una volta che l'elemento filettato 121 Ã ̈ stato posizionato micrometricamente nella determinata posizione assiale PA, desiderata, lungo l'asse X.

Pertanto, nell'uso del dispositivo 110, ovvero durante la rotazione in un senso o nell'altro dell'elemento filettato 121, nella sede 122, per regolarne in modo micrometrico la posizione assiale rispetto alla parte fissa 115, l'elemento elastico di fissaggio 131 ruota e si sposta lungo l'asse X, solidalmente con l'elemento filettato 121.

Inoltre, durante tale regolazione, l'elemento elastico di fissaggio 131 si deforma esternamente ed assume, da un iniziale profilo ellittico 131b corrispondente alla sua configurazione non deformata, un profilo all'incirca circolare, comunque tale da non interferire con il profilo della porzione 122a, ogni qual volta le sporgenze 131a scavalcano i risalti 123a.

Quindi, al termine della regolazione, ovvero quando l'elemento filettato 121 Ã ̈ regolato nella posizione assiale PA, voluta, l'elemento elastico di fissaggio 131 si dispone con le rispettive due sporgenze 131a alloggiate in due corrispondenti avallamenti 123b della sede 122, cosÃ¬ da fissare stabilmente l'elemento filettato 121 in tale posizione.

Pertanto, riassumendo, l'elemento di fissaggio 131, grazie alla sua speciale configurazione deformabile associata con i risalti 123a e gli avallamenti 123b della sede interna 122, oltre a consentire la regolazione micrometrica, secondo passi discreti, della posizione assiale dell'elemento filettato 121 rispetto alla parte fissa 115, svolge anche la funzione di bloccare e fissare stabilmente in modo automatico l'elemento filettato 121, una volta regolato nella posiziona assiale PA, voluta.

Claims

NUOVE RIVENDICAZIONI (con emendamenti in forma evidenziata) 1. Gruppo otturatore (10) per una unitÃ di iniezione (11) di materiale plastico (MP) in uno stampo (13), comprendente: un pistone di comando (15) atto muoversi assialmente lungo un rispettivo asse (X); uno stelo di otturazione (16), disposto coassialmente a detto pistone di comando (15), avente una prima estremitÃ o testa (16a), associata con detto pistone di comando (15), e una seconda estremitÃ o punta (16b), opposta alla prima estremitÃ ed atta a cooperare con un foro di iniezione (13â€™) di detto stampo (13), detto pistone di comando (15) essendo atto a comandare un movimento assiale (f 1 ) di detto stelo di otturazione (16) fra una posizione aperta (P1), nella quale detto stelo di otturazione (16) apre detto foro di iniezione (13â€™), ed una posizione chiusa (P2), nella quale detto stelo di otturazione (16) chiude con la rispettiva punta (16b) detto foro di iniezione (13â€™), e mezzi di regolazione micrometrica (20) per regolare assialmente in modo micrometrico lo stelo di otturazione (16) nella rispettiva detta posizione chiusa (P2), in cui detti mezzi di regolazione micrometrica (20) comprendono almeno un elemento di regolazione (21), provvisto di una filettatura a passo fine (21 a), atto ad essere avvitato o svitato (f2) in una corrispondente sede interna (22), filettata, formata allâ€™interno di detto pistone di comando (15a, 15), per variare in modo micrometrico lungo detto asse (X) la posizione relativa della stelo di otturazione (16) rispetto al corpo (15a) di detto pistone di comando (15) e conseguentemente regolare assialmente lo stelo di otturazione (16) in detta posizione chiusa (P2), in cui detto elemento di regolazione (21) Ã ̈ interamente alloggiato in detta sede interna (22), cosÃ¬ da non sporgere dal corpo (15a) di detto pistone di comando (15), ed in cui inoltre sono previsti mezzi di fissaggio (30), associati con detti mezzi di regolazione micrometrica (20), per fissare stabilmente detto elemento di regolazione (21) rispetto al corpo (15a) di detto pistone di comando (15), una volta che detto stelo di otturazione (16) Ã ̈ stato regolato in detta posizione chiusa (P2). _ il gruppo otturatore (10) essendo caratterizzato da ciÃ² che detta sede interna (22), filettata, nella quale detto elemento di regolazione (21) Ã ̈ alloggiato, comprende: una prima porzione superiore (22a), sostanzialmente cilindrica, formata adiacentemente ad un lato superiore (15aâ€™), distanziato dallo stelo di otturazione (16), di detto pistone di comando (15), e provvista lungo la sua superficie cilindrica interna di una pluralitÃ di risalti (23a) e avallamene (23b); una seconda porzione intermedia (22b), filettata, nella quale detto elemento di regolazione (21) Ã ̈ previsto per essere avvitato o svitato al fine di regolare detto stelo di otturazione (16) in detta posizione chiusa (P2); e una terza porzione inferiore (22c), che alloggia la testa (16a) di detto stelo di otturazione (16); -re cui e da ciÃ² che detti mezzi di fissaggio (30) comprendono una rondella elastica di fissaggio (31) atta a ruotare ed a muoversi in senso assiale congiuntamente con detto elemento di regolazione (21) ed avente lungo la periferia esterna almeno una sporgenza (31 a) atta a cooperare elasticamente con i risalti (23a) e gli avallamene (23b) formati in detta prima porzione superiore (22a) della sede interna (22) di detto pistone di comando (15), per cui, quando detto elemento di regolazione (21 ) Ã ̈ avvitato o svitato, ovvero ruotato nei due sensi (f2), in detta sede interna (22) per regolare micrometricamente detto stelo di otturazione (16) in detta posizione chiusa (P2), detta rondella elastica di fissaggio (31 ) ha la capacitÃ , cooperando elasticamente tramite la rispettiva sporgenza (31 a) con detti risalti (23a) e avallamenti (23b), di fissare stabilmente detto elemento di regolazione (21 ), una volta che detto stelo di otturazione (16) Ã ̈ stato regolato in detta posizione chiusa (P2). 3T 2. Gruppo otturatore (10) secondo la rivendicazione 2 1, in cui detta rondella elastica di fissaggio (31) a sua volta presenta: un foro centrale (31 c) per l'accoppiamento rotazionale di detta rondella elastica di fissaggio (31 ) con detto elemento di regolazione (21 ); un profilo esterno (31 b) avente, nella configurazione non deformata della rondella elastica di fissaggio (31 ), una forma aNâ€™incirca ellittica; ed una pluralitÃ di intagli (31 dâ€™, 31d") atti a conferire un certa deformabilitÃ elastica a detta rondella elastica di fissaggio (31) nella zona del rispettivo profilo esterno (31 b) adiacentemente a detta almeno una sporgenza (31 a), per cui detta rondella elastica di fissaggio (31 ), quando coopera, tramite detta sporgenza (31 a), con detti risalti (23a) e avallamenti (23b), durante la regolazione micrometrica dello stelo di otturazione (16), si deforma elasticamente, ed in particolare assume, da tale profilo (31 b) di forma ellittica, un profilo esterno di forma aHâ€™incirca circolare (31 bâ€™), atto a non interferire con la porzione superiore (22a) di detta sede interna (22) definente detti risalti (23a) e avallamenti (23b). 4Îª3 Gruppo otturatore (10) secondo la rivendicazione 2 1 o 2. in cui un elemento intermedio (24) Ã ̈ interposto fra detto elemento di regolazione (21 ), girevole in detta sede (22), e la testa (16a) di detto stelo di otturazione (16), per trasmettere a quest'ultimo la regolazione assiale impostata con l'elemento di regolazione (21 ), per cui detto elemento intermedio (24) tende a restare sostanzialmente fermo cosÃ¬ da evitare ogni strisciamento fra esso e la rispettiva sede (22c) in detto pistone di comando (15), quando detto elemento di regolazione (21) Ã ̈ avvitato o svitato in detta seconda porzione intermedia (22b), filettata, di detta sede interna (22), per regolare detto stelo di otturazione (16) in detta posizione chiusa (P2). 5Îª 4. Gruppo otturatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta terza porzione inferiore (22c) di detta sede interna (22) ha una forma cilindrica ed Ã ̈ associata con uno scalino (15bâ€™), formato in detto pistone di comando (15), che Ã ̈ atto a cooperare con la testa (16a) di detto stelo di otturazione (16), quando detto pistone di comando (15) comanda il movimento assiale di detto stelo di otturazione (16) da detta posizione chiusa (P2) a detta posizione aperta (P1 ). <* 5. Gruppo otturatore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la testa (16a) dello stelo di otturazione (16) Ã ̈ alloggiata con una certa luce assiale (L) in detta terza porzione inferiore (22c) di detta sede interna (22), formata internamente a detto pistone di comando (15). 7^ 6. Sistema di stampaggio (SS) o unitÃ di iniezione (11 ) per lo stampaggio ad iniezione di materiale plastico (MP), caratterizzato da ciÃ² che comprende un gruppo otturatore (10), con regolazione micrometrica di un rispettivo stelo di otturazione (16), secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, al fine di controllare lâ€™apertura e la chiusura di un foro di iniezione (13â€™). Or 7. Dispositivo (110) di regolazione micrometrica e fissaggio comprendente: una parte o corpo di supporto(1 15), fisso; un elemento filettato (121) avvitato in detto corpo di supporto (115); e una rondella elastica di fissaggio (131 ) associata con detto corpo di supporto (1 15) e detto elemento filettato (121 ); in cui detto corpo di supporto (115) definisce una rispettiva sede interna (122), estendentesi lungo un asse (X), avente una prima porzione (122a), sostanzialmente cilindrica, che Ã ̈ tonnata adiacentemente ad un lato esterno (115â€™) di detto corpo di supporto (115) ed Ã ̈ provvista lungo la sua superficie interna di una pluralitÃ di risalti (123a) e avallamene (123b); e una seconda porzione filettata (122b), provvista di una filettatura a passo fine e nella quale detto elemento filettato (121 ) Ã ̈ avvitato, che Ã ̈ formata adiacentemente a detta prima porzione (122a) dalla parte opposta a detta superficie esterna (115'); e in cui detta rondella elastica di fissaggio (131) Ã ̈ accoppiata con detto elemento filettato (121) in modo da ruotare e muoversi assialmente congiuntamente con esso e presenta esternamente almeno una sporgenza (131 a) associata con i risalti (123a) e gli avallameli (123b) formati in detta prima porzione (122a) della sede interna (122), per cui, quando detto elemento filettato (121 ) Ã ̈ ruotato in un senso o nell'altra (f2) in detta sede interna (122) per essere regolato in una determinata posizione assiale (PA) rispetto a detto corpo di supporto (115), fisso, detta rondella elastica di fissaggio (131), ruotando solidalmente con detto elemento filettato (121), coopera elasticamente, tramite la rispettiva sporgenza (131 a), con detti risalti (123a) e avallameli (123b), in modo da fissare stabilmente detto elemento filettato (121 ), una volta che Ã ̈ stato regolato in detta determinata posizione assiale (PA). 4& 8. Dispositivo (110) secondo la rivendicazione Î ̃ 7, in cui detta rondella elastica di fissaggio (131 ) presenta un foro centrale (1 31 c) per il suo accoppiamento rotazionale con detto elemento filettato (121); un profilo esterno (131b), lungo il quale detta almeno una sporgenza (131 a) Ã ̈ formata, che presenta, nella configurazione non deformata della rondella elastica di fissaggio (131 ), una forma aHâ€™incirca ellittica; ed una pluralitÃ di intagli (131dâ€™, 131 dâ€ ) atti a conferire un certa deformabilitÃ elastica a detta rondella elastica di fissaggio (131 ) nella zona di detta almeno una sporgenza (131 a), per cui detta rondella elastica di fissaggio (131) si deforma elasticamente, quando coopera, tramite detta sporgenza (131 a), con detti risalti (123a) e avallamene (123b), durante la rotazione e regolazione micrometrica di detto elemento filettato (121 ) in detta determinata posizione assiale (PA), ed in particolare assume, da detto profilo, di forma aHâ€™incirca ellittica (131 b), un profilo esterno all'incirca circolare, tale da non interferire con la prima porzione (122a) di detta sede interna (122) definente detti risalti (123a) e avallamenti (123b). â€ CLOSURE ASSEMBLY FOR AN INJECTION UNIT OF PLASTIC MATERIAL WITH MICROMETRICAL REGULATION OF THE CLOSURE ROD, AND CORRESPONDING DEVICE FOR REGULATING MICRO METRICALLY AND FIXING A THREADED ELEMENT "