IT9022337U1

IT9022337U1 - Dispositivo antipanico per uscita di emergenza

Info

Publication number: IT9022337U1
Application number: IT2233790U
Authority: IT
Original assignee: Corbin
Priority date: 1990-12-19
Filing date: 1990-12-19
Publication date: 1992-06-20
Also published as: IT9022337V0; EP0491486B1; IT220330Z2; EP0491486A1; DE69109455D1; DE69109455T2

Description

"DISPOSITIVO ANTIPANICO PER USCITA DI EMERGENZA"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il presente trovato riguarda dispositivi per uscite di emergenza, in particolare dispositivi per uscite di emergenza del tipo antipanico. I dispositivi secondo il presente trovato sono particolarmente adatti per l'installazione su porte antiincendio e sono progettati per soddisfare i requisiti di sicurezza generale e delle leggi riguardanti la fuga dagli edifici.

Un dispositivo per uscita di emergenza è un dispositivo il cui scopo principale è quello di permettere di aprire una porta in qualsiasi momento mediante la pressione della mano o del corpo dall'interno senza richiedere l'uso di una chiave o di qualsiasi altro oggetto.

I dispositivi di emergenza ricadono in due ampie categorie. La prima categoria è adatta per l'installazione in posti che non sono aperti al pubblico e che verranno usati soltanto da persane alle quali si possono dare in precedenza istruzioni per il funzionamento del dispositivo. Tali posti includono per esempio i vani macchinario ascensori e installazioni di trasformatori ove vi è in particolare un rischio di incendio, ed ove potrebbe essere necessario evacuare il posto rapidamente in caso di emergenza. La seconda categoria di dispositivi per uscita di emergenza, noti come dispositivi antipanico, è adatta per l'installazione in aree che sono aperte al pubblico, per esempio edifici pubblici, locali di intrattenimento pubblico, negozi, scuole ed ospedali, ove è necessario che il dispositivo antipanico fornisca una fuga semplice ed efficace attraverso una porta con un minimo sforzo e senza avere precedente conoscenza del dispositivo.

E' stata preparata una bozza di norma europea comune "dispositivi di uscita parte I: Dispositivi antipanico orizzontali ", basata su norme nazionali esistenti, che predispone requisiti severi di funzionamento per i dispositivi antipanico, e si prevede che questa norma comune verrà adottata in tutta europa affinchè gli edifici possano ricevere il permesso di agibilità essendo sicuri per l'uso pubblico.

I requisiti di questa norma che riguarda i dispositivi antipanico azionati da una barra orizzontale, includono

(a) che il dispositivo debba completare un minimo di 100.000 cicli di apertura e chiusura e sia ancora funzionante;

(b) che con la porta di prova chiusa e senza alcuna spinta su alcuna parte della porta, la barra possa essere azionata da una forza non superiore a 80N;

(c) che con la porta di prova chiusa e con una forza statica standard applicata, la barra debba essere azionata da una forza che non supera 220N (ciò simula la situazione di panico in cui un gruppo di persone corrono verso una porta di emergenza e la prima persona che raggiunge la porta non azionerà necessariamente il dispositivo antipanico orizzontale ma può spingere la superficie della porta mentre altri tentano di azionare la barra orizzontale).

La legislazione e considerazioni di sicurezza generale già richiedono che gli edifici pubblici siano dotati di porte che soddisfano alle norme antiincendio, sia per le uscite che verrebbero usate in casa di emergenza, che per fornire il controllo della diffusione del fuoco entro l'edificio.

Alcune porte antiincendio sono fabbricate con metodi di produzione in serie in una varietà di dimensioni e vengono prodotte per economia in modelli standardizzati che devono essere dotati di serrature da infilare. In un particolare edificio la maggioranza di porte antiincendio, forse l'80% di tali porte, non richiedono di essere dotate di dispositivi antipanico o di uscita di emergenza, ma una piccola percentuale, tipicamente il 20% di tali porte, hanno una funzione antipanico o di uscita di emergenza.

Sarebbe particolarmente desiderabile prevedere un dispositivo antipanico o di uscita di emergenza che potesse essere installato su porte antiincendio prodotte in serie e standardizzate senza modificare le porte antiincendio, il quale dispositivo di uscita soddisfi i requisiti di sicurezza generale e delle legislazioni attuali e future proposte relative alle prestazioni di tali dispositivi.

Sono noti dispositivi di uscita che sono atti ad azionare serrature da applicare, ma questi non sono adatti per porte antiincendio prodotte in serie standardizzate.

Sono anche noti dispositivi di uscita che sono atti ad azionare serrature da infilare, ma questi dovranno soddisfare il requisito della norma europea proposta menzionata sopra, in particolare quegli aspetti della norma che riguardano l'apertura della porta sotto pressione ed il numero di cicli operativi che il dispositivo deve completare pur essendo ancora funzionante.

E' uno scopo del presente trovato quello di fornire un dispositivo di uscita, in particolare un dispositivo antipanico, che possa essere installato su porte antiincendio standard senza modificare le porte, e che soddisfi a severi requisiti di sicurezza del pubblico.

Il trovato prevede un dispositivo di uscita che comprende una carcassa comprendente una piastra posteriore per il montaggio su una porta e che prevede mezzi di guida per la cremagliera di un meccanismo a cremagliera e pignone; un meccanismo a cremagliera e pignone la cui cremagliera è una cremagliera chiusa che viene trattenuta entro i mezzi di guida ed è libera di muoversi in misura limitata in un piano parallelo al piano della piastra posteriore, ed il cui pignone è atto a ricevere il quadro di una serratura da infilare antipanico; una maniglia montata in modo girevole sulla carcassa; sporgenze cooperanti sulla maniglia e attaccate alla cremagliera in modo tale che l'azionamento della maniglia spinge la cremagliera entra i mezzi di guida, e mezzi di spinta che tendono a spingere la cremagliera in direzione opposta a quella in cui essa viene comandata dalla maniglia.

Quando il dispositivo di uscita in conformità del presente trovato deve essere usato come dispositiva di uscita antipanico, la maniglia è atta ad essere applicata ad una barra orizzontale antipanico. Allo scopo di essere applicata ad una barra orizzontale antipanico, la maniglia è preferibilmente dotata di una o più cavità nelle quali si adatta una corrispondente sporgenza o sporgenze su una piastra metallica. Questa piastra metallica è fissata ad un tenone per l'inserimento in maniera nota nella barra orizzontale antipanico.

Il dispositivo di uscita secondo il presente trovato è atto a ricevere il quadro di una serratura da infilare antipanico, con il termine serratura da infilare antipanico si intende una serratura da infilare nella quale suU'interno tutte le funzioni di sblocco sono azionate dal quadro. Il dispositivo di uscita secondo 11 presente trovato è particolarmente utile nel tipo di serratura da infilare antipanico nella quale se il catenaccio è sporgente, la maniglia interna ritira contemporaneamente lo scrocco e il catenaccio. La maniglia esterna ritira soltanto lo scrocco. Dall'esterno il catenaccio viene azionato soltanto dalla chiave del cilindro. Se il catenaccio è ritratto, lo scrocco viene azionato da entrambi i lati mediante la maniglia .

Un dispositivo di uscita secondo il presente trovato verrà ulteriormente descritta con riferimento ai disegni annessi in cui:

la Figura 1 è una vista laterale di una forma di realizzazione del dispositivo antipanico secondo il presente trovato con la carcassa sezionata;

la Figura 2 è una vista posteriore del dispositivo antipanico della Figura 1; e la Figura 3 è una vista frontale del dispositivo antipanico delle Figure 1 e 2 con la carcassa parzialmente sezionata.

Come mostrato in Figura 1, un dispositivo antipanico 2 comprende una carcassa 4 che è montata su una porta 6. La carcassa 4 comprende una piastra posteriore 8 che trattiene una cremagliera 10 di un meccanismo 12 a cremagliera e pignone, il cui pignone 14 è atto a ricevere il quadro 16 di una serratura da infilare 18 antipanico. Una maniglia 20 è montata in modo girevole sulla carcassa 4 in corrispondenza del perno 22 ed ha una sporgenza 24 che è atta a cooperare con una seconda sporgenza 26 su una piastra 11 collegata alla cremagliera 10.

Una molla elicoidale 28 è montata su un perno 30 fissato nella carcassa 4. Un'estremità libera 32 della molla 28 viene spinta contro la parete 34 della carcassa 4 e l'altra estremità libera 36 della molla 28 è a contatto con un'estremità della cremagliera 10. Una faccia 38 della maniglia 20 si impegna con un mezza di arresto smontabile 40 nella posizione di riposo della maniglia 20.

La cremagliera 10 è montata in modo scorrevole entro mezzi di guida formati dalla piastra posteriore 8 della carcassa 4 e da rulli 44, 46 che sono montati nella carcassa 4 e trattengono la cremagliera 10 in contatto con la piastra posteriore 8.

Come si può vedere dalla Figura 2, la cremagliera 10 è dotata di due colonnette 48, 50 che si impegnano in asole allungate 52, 54 nella piastra posteriore 8 della carcassa 4. La cremagliera 10 è una cremagliera chiusa con denti 56 che si impegnano con denti 58 nel pignone 14.

Come si può vedere in Figura 3, la maniglia 20 è dotata di due cavità 60, 62 per impegnare le sporgenze 64, 66 ricavate su una piastra metallica 68 che è opportunamente prodotta in acciaio. La piastra 68 è fissata ad un tenone 70 che è inserito in una barra antipanico orizzontale 72. Un bullone 74 è avvitato in un dado prigioniero 76 per espandere il tenone 70 per adattarsi strettamente entro la barra orizzontale antipanico 72.

Una vite di regolazione 78 come mostrato in Figura 1 è disposta in un'apertura filettata 80 prevista nella maniglia 20 per permettere la regolazione del dispositivo antipanico 2 al momento della sua installazione o dopo l'installazione quando l'usura durante l'uso ha provocato un aumento nel gioco tra le parti cooperanti.

I dispositivi di uscita secondo il presente trovato quando usati come dispositivo antipanico, verranno normalmente installati a coppie fissate all'una e l'altra estremità di una barra antipanico orizzontale. Il dispositivo di uscita installato all'estremità della barra antipanico orizzontale adiacente alle cerniere della porta è progettato in modo da dare supporta alla barra antipanico e non ha alcuna funzione di sbloccaggio. Questo dispositivo di uscita può perciò essere installato per ragioni di economia senza il meccanismo a cremagliera e pignone necessario per azionare la serratura da infilare antipanico.

Nel funzionamento la pressione sulla maniglia 20 in direzione antioraria come mostrato in Figura 1, fa si che la maniglia 20 ruoti attorno al perno 22 in modo tale che la sporgenza 24 sulla maniglia 20 si impegna con la sporgenza 26 sulla piastra 11 e spinge la cremagliera 10 in una direzione verso l'alto.

II pignone 14 viene cosi ruotato mediante l'impegno reciproco dei denti 56 e dei denti 58 mediante il movimento verso l'alto della cremagliera 10, e il quadro 16 della serratura da infilare antipanico 18 viene ruotato e tutte le funzioni di sbloccaggio vengono azionate.

Quando il dispositivo di uscita 2 è attaccato ad una barra antipanico 72, la pressione sulla barra antipanica 72 esercitata verso il basso e/o nella direzione di marcia provoca in modo simile la rotazione della maniglia 20.

Quando si rilascia la pressione sulla maniglia 20 o sulla barra antipanico 72, la molla elicoidale 28 spinge la cremagliera 10 a muoversi verso il basso entro i mezzi di guida, il pignone 14 e quindi il quadro 16 della serratura antipanico 18 vengono portati a ruotare in direzione apposta, e il dispositivo viene riportato nella sua posizione di riposo.

La misura del movimenta della cremagliera 10 è limitata dalle colonnette 48, 50 entro le asole corrispondenti allungate 52, 54 nella piastra posteriore 8 della carcassa 4.

Il dispositivo può essere regolato per mezzo della vite di regolazione 78 posizionata nell'apertura filettata 80 nella maniglia 20. Quando questa vite viene avvitata in modo tale che la sua punta sporga oltre la faccia 38 della maniglia 20, ciò significa che il mezzo di arresto 40 è impegnato con l'angolo tra la maniglia 20 e la porta 6 ridotto in confronto all'angolo di impegno quando la vite 78 è ritratta. Ciò significa che la maniglia 20 e la barra antipanico attaccata 72 sporgono per una misura inferiore, in modo tale che quando la porta 6 viene aperta, l'apertura per l'uscita o la fuga dal locale è efficacemente aumentata.

Quando la porta alla quale il dispositivo di uscita è attaccato non è una porta antiincendio, la vite di regolazione 78 può essere avvitata in misura maggiore, in modo tale che il dispositivo di uscita è in posizione di fermo a giorno, vale a dire che l'elemento di chiusura viene tenuto nella posizione ritratta finché non viene ripristinato manualmente.

Un tale meccanismo di fermo a giorno può essere importante per esempio in una scuola od altro edificio pubblico durante il giorno quando la porta è in uso costante. Quando la porta è una porta antiincendio e deve essere mantenuta chiusa in ogni momento, la vite di regolazione 78 è progettata in modo tale che soltanto una quantità limitata di regolazione è disponibile e non è possibile l'inserimento del fermo a giorno.

Il mezzo di arresto 40 è smontabile in modo tale che durante l’installazione del dispositivo di uscita 2 la maniglia 20 può essere sollevata al di sopra della sua posizione normale di riposo allo scopo di rendere accessibili le viti o bulloni di fissaggio.

Il dispositivo di uscita secondo la presente invenzione è atto ad azionare una serratura da infilare antipanico del tipo descritto sopra. E' stato trovato vantaggioso rivestire certe parti della serratura, per esempio lo scrocco e la controbocchetta con un rivestimento che riduce l'attrito come ad esempio di politetrafluaroetilene. Questo rivestimento ha l'effetto di ridurre l'attrito tra le parti della serratura e quindi il carico necessario per azionare il meccanismo di uscita. E' stato anche trovato vantaggioso impiegare una serratura da infilare antipanico in cui è inserito un rullo in maniera nota, nello scrocco oppure nella controbocchetta, allo scopo di ridurre l'attrito tra le parti della serratura. La riduzione dell'attrito è stata trovata essere particolarmente importante nel soddisfare i requisiti della norma europea comune proposta, in particolare per quella prova che riguarda la forza di apertura da applicare ad una porta caricata con una forza statica standardizzata.

Il dispositivo secondo il presente trovato può essere installato su porte a una o due ante di entrambe le mani, e sia all'anta mobile che all'anta semifissa di porte a due ante. Quando le porte sono porte a due ante esse possono essere dotate in maniera nota di coordinatori di sequenza di chiusura allo scopo di assicurare una corretta sequenza di chiusura della porta senza influenzare il funzionamento del dispositivo di uscita secondo il presente trovato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di uscita (2) che comprende una carcassa (4) comprendente una piastra posteriore (8) per il montaggio su una porta (6) e che prevede mezzi di guida per la cremagliera (10) di un meccanismo (12) a cremagliera e pignone; un meccanismo (12) a cremagliera e pignone la cui cremagliera (10) è una cremagliera chiusa che viene trattenuta entro i mezzi di guida ed è libera di muoversi in misura limitata in un piano parallelo ai piano della piastra posteriore (8), ed il cui pignone (14) è atto a ricevere il quadro (16) di una serratura da infilare antipanico (18), una maniglia (20) montata in modo girevole sulla carcassa (4); sporgenze cooperanti (24, 26) sulla maniglia (20) ed attaccate alla cremagliera (10) in modo tale che l'azionamento della maniglia (20) muove la cremagliera (10) entro i mezzi di guida e mezzi di spinta (28) che tendono a spingere la cremagliera (10) nella direzione opposta a quella in cui essa viene mossa dalla maniglia a leva (20).
2. Dispositivo di uscita (2) secondo la rivendicazione 1 in cui la maniglia (20) è atta ad essere adattata ad una barra orizzontale antipanico (72).
3. Dispositivo di uscita secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2 in cui la rotazione della maniglia (20) nella direzione opposta alla direzione in cui la cremagliera (10) viene condotta, viene mossa da un mezzo di arresto smontabile (40).
4. Dispositivo di uscita (2) secondo la rivendicazione 3 in cui viene prevista una vite di regolazione (78) tra la maniglia a leva (20) e il mezzo di arresto (40), la quale vite (78) può essere regolata per aumentare o ridurre la profondità efficace della maniglia (20) e quindi regolare la posizione di riposo di detta maniglia (20).
5. Dispositivo di uscita (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4 in cui la maniglia (20) è dotata di una cavità (60, 62) nella quale si adatta una sporgenza (64, 66) ricavata su una piastra metallica (68), la quale piastra metallica (68) è fissata ad un tenone (70) per l'inserimento nella barra orizzontale antipanico (72).
6. Dispositivo di uscita 2 secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui il meccanismo (12) a cremagliera e pignone viene trattenuto all'interno dei mezzi di guida per mezzo di rulli (44, 46) montati nella carcassa (4).
7. Sistema di bloccaggio antipanico per una porta che comprende un dispositivo di uscita (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 in combinazione con una serratura da infilare antipanico (18).
8. Sistema di bloccaggio antipanico secondo la rivendicazione 7 in cui la serratura da infilare antipanico (18) comprende uno scrocco ed una controbocchetta che sono rivestiti con politetrafluoroetilene.
9. Sistema di bloccaggio antipanico secondo la rivendicazione 7 in cui la serratura da infilare antipanico (18) comprende uno scrocco in cui è inserito un rullo che riduce l'attrito.
10. Sistema di bloccaggio antipanico secondo la rivendicazione 7 in cui la serratura da infilare antipanico (18) comprende una controbocchetta in cui è inserito un rullo che riduce l'attrito.