IT8922049A1 - Gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli. - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha come oggetto un gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli.
Come ? noto, l'impiego delle tende parasole ? diventato sempre pi? diffuso sugli autoveicoli, in quanto la maggiore inclinazione, subita dai vetri, dai lunotti e dai parabrezza, rende praticamente indispensabile tale utilizzazione, per cercare di limitare l'effetto lente, che si verifica, sia per il guidatore, che per i passeggeri.
Si ? anche riscontrato che l'azionamento manuale di una tenda parasole pu? risultare in molti casi difficoltoso, quando la tenda ? collocata nel sottolunotto di una autovettura, poich? il suo azionamento richiede una serie di operazioni "atipiche", da parte del passeggero.
Infatti, durante tali manovre ? necessario effettuare una rotazione delle spalle e del busto, prelevare con una mano la linguetta di azionamento del telo. svolgere il telo, agganciare la parte superiore del telo stesso all'apposito fissaggio, predisposto nei padiglioni; ? chiaro che, per tali manovre, il guidatore della vettura viene distratto, a causa dei movimenti non consueti a bordo.
Inoltre, data la difficolt? esecutiva, spesso il guidatore, su propria iniziativa o dietro richiesta, preferisce fermare il veicolo, scendere, accedere alla parte posteriore dell'abitacolo ed effettuare personalmente le operazioni di predisposizione della schermatura, mediante tendine parasole.
Infine, molte volte, terminato il servizio richiesto, le tende vengono lasciate in posizione di impiego, con notevole intralcio durante le manovre di parcheggio del veicolo, soprattutto in parcheggi sotterranei o, comunque, in luoghi poco illuminati, per cui il guidatore, o ? costretto a manovre rischiose, o ad una ulteriore sosta, per l'operazione di riavvolgimento .
L'effetto "lente" prodotto dalle superfici vetrate, per inclinazione e dimensioni, oltre ad arrecare disturbo ai passeggeri, produce un riscaldamento sui materiali interni dell?abitacolo, come cappelliere.
L?irraggiamento finisce, ovviamente, per interessare tutto l'abitacolo e, quindi, anche la parte anteriore: da qui l'esigenza di interrompere la marcia del veicolo, per azionare le tende.
Le tende parasole possono anche essere utilizzate non solo, necessariamente, in caso di luce diurna, ma anche, ad esempio, come schermo contro i raggi abbaglianti, impropriamente emessi dai veicoli che seguono.
Dalle considerazioni sopra segnalate, ? emersa la necessit? di motorizzare l?azionamento delle tende parasole negli autoveicoli, con soluzioni pratiche, che diano la possibilit? di azionamento, sia ai passeggeri, sia al guidatore, in qualsiasi momento ed in tempi relativamente brevi.
Le soluzioni attualmente presenti sul mercato non si sono generalmente dimostrate valide, in quanto esse vengono ad incidere in modo sensibile sulla linea interna dell?autoveicolo, ed i vari meccanismi utilizzati sono molte volte poco affidabili e soggetti a inceppamenti .
Un altro inconveniente ? costituito dal fatto che, di solito, i vari comandi non sono posti in una posizione ergonomicamente valida, e richiedono movimenti, che, pur essendo semplici, possono distrarre, anche per brevi istanti, il guidatore dalla guida.
Il compito che si propone il trovato ? quello di eliminare gli inconvenienti precedentemente elenca-ti, realizzando un gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli, che sia in grado di garantire un buon ombreggiamento, pur consentendo una sufficiente visibilit?, anche con veicolo in marcia, senza deformare od alterare le immagini a distanza.
Nel predetto gruppo di motorizzazione, l'elemento filtrante, cio? il telo parasole, ha un aspetto omogeneo, ed i rivestimenti e le finiture in vista sono uniformi, rispetto ai rivestimenti circostanti.
Inoltre, nel gruppo di motorizzazione. le parti metalliche sono adeguatamente protette, cos? da non produrre ossidazioni, entro i termini di durata previsti, e viene garantito che le spire non subiscano "incollaggio o bloccaggio", per effetto delle notevoli temperature e delle escursioni termiche.
Infine, il gruppo di motorizzazione in oggetto garantisce, in esercizio, per tutta la durata del prodotto, una buona stabilit? dimensionale: nello stesso, tutti gli elementi costituenti sono opportunamente sovradimensionati, per la fatica massima che dovranno sopportare, nelle peggiori condizioni dinamiche e di temperatura.
Il trovato prevede la realizzazione di una tenda, che, montata sul veicolo, in condizioni di marcia su "pav? pesante", non emetta alcuna risonanza o rumorosita.
Il compito sopra esposto, nonch? gli scopi accennati ed altri, che saranno meglio evidenziati in seguito, vengono raggiunti da un gruppo di motorizzazione, per l?azionamento di tende parasole per autoveicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di comando, accessibile al guidatore dell'autoveicolo e pilotante un motore elettrico, dotato di un riduttore del numero di giri, presentante una vite senza fine, calettata in asse con il rotore del motore ed ingranante con una ruota elicoidale; solidale con la predetta ruota elicoidale, ? previsto un pignone, accoppiantesi con due cremagliere flessibili, scorrevoli secondo versi contrapposti e connesse, in prossimit? dalla loro estremit?, ad una barra, associata al bordo del telo tenda e scorrevolmente guidata, in corrispondenza della superficie da schermare.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenziati attraverso un esame della descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, con l'ausilio dei disegni allegati, in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente, in pianta, un autoveicolo, con indicate possibili zone di alloggiamento dei pulsanti di comando del gruppo di motorizzaz ione ;
la figura 2 rappresenta uno schema elettrico, per l?azionamento del motore di un gruppo di motorizzazione, con elementi automatici di azionamento;
la figura 3 rappresenta, in sezione, il gruppo motoriduttore . applicato al motore;
la figura 4 rappresenta il motore, con evidenziato il gruppo motoriduttore ;
la figura 5 rappresenta, schematicamente, in scala ingrandita, l'accoppiamento tra il pignone e le cremagliere flessibili;
la figura 6 rappresenta la sezione delle cremagliere flessibili;
la figura 7 rappresenta, schematicamente, una poss?bile installazione del gruppo di motorizzazione;
la figura 8 rappresenta, in vista prospettica parzialmente dissociata, la connessione della barra, associata al telo e alle cremagliere flessibili;
la figura 9 rappresenta il fine corsa ammortizzato ;
la figura 10 rappresenta, in sezione, la fascetta per il fissaggio della guaina di contenimento della cremagliera, rispetto alla guida coprimontante .
Con particolare riferimento ai simboli numerici delle suddette figure, il gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli, secondo il trovato, ? costituito da un elemento di comando, che viene genericamente indicato con il numero di riferimento 1.
Tale elemento di comando pu? essere costituito da uno o pi? pulsanti, che consentono l'azionamento, sia con veicolo in marcia, che con veicolo fermo.
Il pulsante deve risultare facilmente accessibile al guidatore, quindi: o sul cruscotto, in prossimit? del volante, o sul pannello tunnel del cambio, o a plafoniera.
Inoltre, ? molto vantaggioso uno sdoppiamento, che consenta di posizionare pulsanti di facile accesso anche per i passeggeri dei sedili posteriori; in tal caso, ? anche possibile prevedere i pulsanti: sul tunnel cambio, sul poggia braccio, in derivazione sullo schienale posteriore. sui pannelli delle porte poster iori.
Il comando pu? essere realizzato in due differenti modi, e precisamente: con un solo impulso, sul pulsante che determina l'azionamento, nel qual caso ? previsto un rel? temporizzato sulla circuitazione, oppure, mediante lo schiacciamento continuo del pulsante di comando, che deve avvenire per tutta la corsa della tenda parasole.
E' anche necessario che. qualora l?utente indugiasse in tale operazione anche dopo l'ultimazione della corsa, il motore di azionamento sia povvisto di un interruttore termico, tale da aprire la circuitazione .
Inoltre, ? possibile prevedere un elemento di comando di tipo automatico, come fotocellule, indicate con 2 nella figura 2, o sensori termici 3, che determinano automaticamente il comando di alzata o di discesa della tenda; ovviamente, l'azionamento automatico non esclude la possibilit? di azionamento manuale, da parte dell' utente.
Le operazioni di schermatura o di rimozione dello schermo, per motivi di sicurezza, devono essere contenute entro un lasso di tempo ridotto, di circa cinque secondi; inoltre, in caso di guasto all'impianto di azionamento, ? possibile sempre la manovra manuale. in base al cosiddetto concetto di ridondanza.
Gli elementi di comando azionano un motore elettrico. indicato globalmente con il numero di riferiemnto 10, vantaggiosamente costituito da un motore di normale reperimento sul mercato, scelto in rapporto alle prestazioni richieste, al quale ? aggiunto un gruppo di riduzione del numero di giri, costituito da una vite senza fine 11, calettata direttamente in asse con il rotore del motore.
Alla estremit? della vite senza fine 11, ? prevista una contropunta 12, associata ad un albero 13 a regolazione micrometrica; tale regolazione ? indispensabile. al fine di consentire, in sede di montaggio, una giusta scorrevolezza anche sotto sforzo, tenendo conto del fatto che la vite senza fine ? soggetta a lavorare in condizioni di temperatura spesso differenti e con vibrazioni, anche dopo periodi prolungati di inattivit?.
La contropunta 12 ? vantaggiosamente ricavata in materiale autolubrificante ed antifrizione, in modo da risultare compatibile con l'acciaio dell'albero, che costituisce la vite senza fine.
A quanto detto, conviene aggiungere che. sul motore elettrico, ? previsto un interruttore termico, posto sull?avvolgimento del motore, che, in pratica, funge da salvamotore, per cui, anche se 1?uti1izzatore.
terminata la corsa della tendina, continuasse ad azionare il comando, l'alimentazione si arresta.
Con la vite senza fine 11, ingrana, tramite un accoppiamento, con giusto gioco precalcolato e giusto abbinamento di materiali, una ruota elicoidale 20.
In asse e solidale con la ruota elicoidale 20, ? previsto un pignone 21, in acciaio, dotato di dentatura 22 ed azionante, senza slittamenti di alcun genere, due cremagliere flessibili 23, che si accoppiano su parti contrapposte del pignone 21 e sono scorrevoli in sensi contrapposti.
Come ? meglio evidenziato nella figura 6, nella zona di accoppiamento tra i denti 22 del pignone 21 e la cremagliera flessibile 23. sono opportunamente previsti dei riscontri 24, costituiti da rullini di contrasto, che mantengono correttamente l'impegno di trascinamento .
Il gruppo, cos? come ? descritto, viene alloggiato all?interno di una carcassa 25. vantaggiosamente realizzata in nailon-vetro . ottenuta per termoiniezione; tale carcassa costituisce la parte strutturale del riduttore e funge da carter per tutti gli organi in movimento.
Un aspetto importante ? costituito dal fatto che la carcassa viene fissata, in sospensione elastica.
alla struttura del veicolo, mediante apposite tiranterie elastiche, predisposte in derivazione, sempre connesse alla carcassa del riduttore: questo garantisce il completo assorbimento delle vibrazioni, sia con l'apparato in azione, che a riposo.
Come in precedenza accennato, le due cremagliere flessibili sono sempre in ingranamento con il pignone, per cui ? necessario realizzare, sia sul pignone, che sulle cremagliere, una opportuna dentatura, dimensionata per lo sforzo e la durata richiesti.
Tali cremagliere devono essere preferibilmente realizzate in materiale termoplastico, in grado di resistere agli sforzi, che sia autolubrificante e che abbia una sezione tale da garantire una buona flessibilit? ed un buon coefficiente di scorrimento negli elementi di guida, sia durante la fase di spinta, che nella fase di scorrimento, in prossimit? del riduttore.
Le cremagliere sono contenute in apposite guaine, indicate con 30, che, lungo il loro percorso, possono, ovviamente, presentare delle curve.
E' importante, quindi, che gli apparati. scorrevoli all?interno delle guaine 30, sviluppino il minor attrito possibile.
Le cremagliere vengono ottenute, per estrusione a caldo, con una particolare sezione, che risulta omogenea, per forma, composizione e compattezza.
Sfruttando la plasticit? del materiale, data la temperatura molto vicina al rammollimento, subito dopo l'uscita del materiale dalla trafila, premendo un ingranaggio in acciaio, per ricalcatura, si ottiene una dentatura continua.
Le cremagliere flessibili, alla loro estremit? operativa, meglio evidenziata nella figura 8, sono connesse ad un terminale 40, fissato alla cremagliera flessibile e munito di un pattino 41, che scorre nella guida montante 42, affiancata alla zona ove ? prevista la tendina parasole, e che funge da elemento di guida per lo scorrimento.
Il pattino 41 si impegna in una barra 45, che presenta una conformazione centinata, per meglio aderire ai profili superiori dei lunotti, ed ha una sezione di tipo tubolare, preferibilmente ovale.
I pattini di connessione della barra scorrono, come detto, nelle apposite guide montanti, che seguono il profilo dei coprimontanti posteriori, ai lati del lunotto.
Le guide, che sono munite di guarnizioni di protezione, nella zona aperta, di scorrimento del pattino, e sporgono dal piano sotto lunotto verso il bagagliaio, possono essere a sbalzo od inglobate nei copr imontanti .
Alla estremit? superiore delle guide. sono previsti degli elementi ammortizzatori, indicati con 50, realizzati con tamponi elastici od elementi similari, che fungono da fine corsa ammortizzato per gli spintori .
Alla estremit? inferiore, ove la guaina di contenimento della cremagliera flessibile si collega alla guida montante, si potrebbero prevedere ammortizzatori di fine corsa.
Con la disposizione descritta, la trasmissione ? di tipo solidale al rotore di spinta, cio? non sono possibili slittamenti o perdite di corsa, a causa di friz ionamenti , per cui non necessariamente le cremagliere devono avere percorsi uguali.
Ne deriva il notevole vantaggio di poter collocare la motorizzazione in posizioni con scelte diverse. cio? a distanze differenziate, dove risultano meno ingombranti ed, eventualmente, non in vista.
Nel caso di un autoveicolo, il gruppo motoriduttore potr? essere collocato, sia sotto la cappelliera in mezzeria, sia in angolo sotto il montante, oppure nel pozzetto posteriore al passaruota. o nel vano ruota di scorta.
Sulla base degli elementi costruttivi in precedenza descritti, ? facile prevedere un'applicazione analoga anche per altri impieghi, come, ad esempio: per tende motorizzate, per finestratura dei veicoli o dei fabbricati, dove, a causa delle dimensioni, risulti conveniente la movimentazione meccanizzata, nei comandi flessibili a distanza di finestrature per lucernari, nei comandi flessibili a distanza per scorrimenti di pannelli mobili, nei comandi di tende meccanizzate all'interno di doppivetri, nei comandi meccanizzati a distanza di servomeccanismi in generale, ove sono richiesti due punti di spinta.
Da quanto in precedenza descritto, si pu? vedere come il trovato raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si desidera ancora sottolineare l'estrema versatilit? e funzionalit? del sistema, che consente, grazie all'adozione delle cremagliere flessibili, di avere un azionamento estremamente pratico e preciso, molto adatto per una diffusa applicazione sugli autoveicoli.
Il trovato, cosi concepito, ? suscettibile di numerose varianti e modifiche, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi, tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonch? le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi , a seconda delle esigenze.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di comando, accessibile al guidatore dell'autoveicolo e pilotante un motore elettrico, dotato di un riduttore del numero di giri, presentante una vite senza fine, calettata in asse con il rotore del motore ed ingranante con una ruota elicoidale; solidale con la predetta ruota elicoidale, ? previsto un pignone, accoppiantes i con due cremagliere flessibili, scorrevoli secondo versi contrapposti e connesse, in prossimit? della loro estremit?, ad una barra, associata al bordo del telo tenda e scorrevolmente guidate, in corrispondenza della superficie da schermare.
- 2. Gruppo di motorizzazione, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che l?elemento di comando presenta almeno un pulsante, posizionato sul cruscotto, o in prossimit? del volante, o sul pannello tunnel del cambio, o a plafoniera.
- 3. Gruppo di motorizzazione, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di pulsanti d? comando, uno dei quali previsto sul tunnel cambio, o sul poggia braccio, o in derivazione sullo schienale posteriore, o sui pannelli delle porte posteriori.
- 4. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l?elemento di comando ? costituito da comandi automatici, realizzati con fotocellule, tarate sull'intensit? della luce, o da sensori termici, pilotanti il motore.
- 5. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un interruttore termico, posto sull'avvolgimento del motore.
- 6. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una contropunta, impegnantesi con la estremit? della vite senza fine: la contropunta ? supportata da un albero regolabile micrometricamente.
- 7. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una carcassa di contenimento del motore e degli elementi che costituiscono il gruppo di motorizzazione.
- 8. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le cremagliere flessibili sono realizzate in materiale termoplastico, con dentatura ottenuta, per ricalcature, immediatamente a valle della trafila di estrusione .
- 9. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere riscontri, impegnantisi con le cremagliere flessibili, dalla parte opposta, rispetto al pignone .
- 10. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le cremagliere flessibili, alla loro estremit? attiva, si accoppiano con terminali, muniti di pattini di innesto per la barra; i pattini sono scorrevoli in un montante di guida.
- 11. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere guaine, di contenimento e guida delle cremagliere flessibili; tali guaine sono connesse ai montanti di guida.
- 12. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la barra presenta un andamento sostanzialmente coniugato al profilo superiore del lunotto, al quale la tenda parasole ? applicata.
- 13. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la barra presenta, in sezione trasversale, una conformazione preferibilmente ovale.
- 14. Gruppo di motorizzazione, secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i montanti di guida presentano guarnizioni di tenuta, accoppiabili con il pattino.
- 15. Gruppo di motorizzazione, per l'azionamento di tende parasole per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come pi? ampiamente descritto ed illustrato e per gli scopi specificati.
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