IT202300006768A1 - Impianto per il lavaggio di superfici aperte - Google Patents

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IT202300006768A1
IT202300006768A1 IT102023000006768A IT202300006768A IT202300006768A1 IT 202300006768 A1 IT202300006768 A1 IT 202300006768A1 IT 102023000006768 A IT102023000006768 A IT 102023000006768A IT 202300006768 A IT202300006768 A IT 202300006768A IT 202300006768 A1 IT202300006768 A1 IT 202300006768A1
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flow limiting
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Andrea Bonfiglioli
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Andrea Bonfiglioli
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    • B08B3/02Cleaning by the force of jets or sprays
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
?IMPIANTO PER IL LAVAGGIO DI SUPERFICI APERTE?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un impianto per il lavaggio di superfici aperte.
? pratica comune lavare periodicamente gli spazi di lavoro all?interno degli stabilimenti industriali e/o i macchinari ivi ubicati al fine di garantire un adeguato grado di pulizia e igiene.
Tale pratica ? particolarmente diffusa nell?industria alimentare dove i prodotti alimentari trattati possono depositarsi sui piani di lavoro e/o sulle macchine di lavorazione e/o sulle pareti che delimitano l?ambiente di lavoro come, ad esempio, accade nelle industrie di macellazione delle carni.
Gli impianti per il lavaggio di superfici aperte di tipo noto comprendono, generalmente, un gruppo di alimentazione dell?acqua, una linea di distribuzione dell?acqua, collegata a valle del gruppo di alimentazione, e una pluralit? di linee di prelievo collegate a valle della linea di distribuzione e provviste di elementi di apertura/chiusura che consentono/impediscono la fuoriuscita dell?acqua.
Il gruppo di alimentazione ? collegato alla rete idrica nazionale o ad un serbatoio dedicato, pressurizza l?acqua fornita da quest?ultimi e la invia alla linea di distribuzione.
Preferibilmente, l?acqua viene portata dal gruppo di alimentazione ad una pressione prestabilita, di solito compresa tra 10 e 100 bar, preferibilmente compresa fra 40 e 45 bar,
Gli impianti per il lavaggio di tipo noto comprendono, altres?, una pluralit? di dispositivi di erogazione dell?acqua ciascuno dei quali ? collegabile ad una delle linee di prelievo, in un punto a valle dell?elemento di apertura/chiusura, e eroga l?acqua sulla superficie da lavare quando l?elemento di apertura/chiusura ? aperto.
Generalmente, i dispositivi di erogazione comprendono un corpo tubolare flessibile, direttamente associabile ad una linea di prelievo, una pistola di erogazione, associata al corpo tubolare flessibile, e una lancia di erogazione, accoppiata alla pistola di erogazione e provvista di un ugello di erogazione dell?acqua.
La pistola di erogazione ? provvista di un apposito grilletto con il quale ? possibile attivare o bloccare l?erogazione dell?acqua dalla lancia.
L?ugello della lancia di erogazione ? dimensionato e conformato in modo tale che la portata di acqua in uscita sia pari ad un valore prestabilito che, preferibilmente, ? pari a 30 l/min.
A tale proposito ? opportuno sottolineare come il succitato valore di portata, assieme al valore di pressione a cui viene erogata l?acqua, garantisca un accettabile livello di pulizia delle superficie senza sprecare acqua.
In particolare, in tali condizioni, l?acqua in uscita dall?ugello ha una velocit? tale da garantire un?adeguata forza pulente in termini di capacit? disincrostante della sporcizia presente sulla superficie da lavare.
Soventemente, gli impianti per il lavaggio di tipo noto sono provvisti di un gruppo di schiumatura posto a monte del punto di collegamento del dispositivo di erogazione e che permette di miscelare l?acqua con aria in pressione e con un agente schiumogeno, preferibilmente un detergente liquido, per formare schiuma che verr? poi erogata dal dispositivo di erogazione.
Per facilitare l?erogazione della schiuma ? preferibile impiegare un dispositivo di erogazione provvisto di un ugello pi? largo di quello impiegato per erogare acqua pura, al fine di mantenere sempre una portata in uscita pari al valore prestabilito.
Per tale motivo, gli impianti per il lavaggio di tipo noto dispongono di un kit di lance di erogazione differenziabili in funzione della conformazione dell?ugello e/o della dimensione di quest?ultimo.
Gli impianti per il lavaggio di superfici aperte noti, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti che sono principalmente correlati all?elevato spreco di acqua e di energia elettrica riscontrabile in caso di errato utilizzo.
A tale proposito ? opportuno sottolineare come, talvolta, gli operatori utilizzano tali impianti in maniera non corretta ad esempio impiegando una lancia sbagliata e/o un ugello con idoneo e/o manomesso.
Nello specifico, a volte capita che gli operatori manomettano l?ugello di erogazione dei dispositivi di erogazione in dotazione, al fine di ottenere una portata di acqua in uscita maggiore.
A volte, invece, capita che, per raggiungere lo stesso scopo, gli operatori smontino la lancia di erogazione corretta e ne montino una sbagliata dotata di un ugello troppo largo per eseguire il lavaggio.
Gli operatori agiscono in tale modo poich? ritengono, erroneamente, che una portata maggiore in uscita dall?ugello sia correlata ad una riduzione delle tempistiche di lavorazione e/o ad un miglioramento del grado di pulizia.
In realt?, come precedentemente descritto, il valore di portata ottimale in uscita dall?ugello si aggira attorno ai 30 l/min e valore superiori a quest?ultimo contribuiscono unicamente a sprecare inutilmente acqua e a aumentare i costi energetici dell?impianto.
Infatti, in tali condizioni di lavoro, i pressurizzatori e le pompe di cui ? provvisto il gruppo di alimentazione richiedono pi? energia per funzionare rispetto a quella richiesta in condizioni standard poich? devono pressurizzare e movimentare un quantitativo di acqua maggiore.
Ancora, l?impiego di ugelli con dimensione maggiore comporta, talvolta, una riduzione della velocit? con cui l?acqua contatta la superficie da pulire con conseguente calo del suo potere disincrostante.
A volte capita che gli operatori lascino montata la lancia provvista dell?ugello adatto per fare uscire la schiuma anche quando la schiuma non deve essere pi? erogata.
Anche in questo caso si verificano le condizioni appena descritte, ovvero si assiste ad un inutile aumento della portata di acqua in uscita dall?ugello. Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un impianto per il lavaggio di superfici aperte che consenta di ridurre i consumi e gli sprechi di acqua e di energia elettrica.
Altro scopo della presente invenzione ? quello di escogitare un impianto per il lavaggio di superfici aperte che consenta di disincentivare l?uso scorretto dell?impianto da parte degli utilizzatori, soprattutto dei dispositivi di erogazione.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un impianto per il lavaggio di superfici aperte che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente impianto per il lavaggio di superfici aperte avente le caratteristiche di rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un impianto per il lavaggio di superfici aperte, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 ? una vista schematizzata di un impianto per il lavaggio di superfici aperte secondo il trovato;
la figura 2 ? una vista in esploso di un dispositivo limitatore di portata di cui ? provvisto l?impianto secondo il trovato;
la figura 3 ? una vista in sezione del dispositivo limitatore di portata di cui ? provvisto l?impianto secondo il trovato in posizione di esercizio;
la figura 4 ? una vista in sezione del dispositivo limitatore di portata di cui ? provvisto l?impianto secondo il trovato in posizione di emergenza.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un impianto per il lavaggio di superfici aperte.
Nell?ambito della presente trattazione con l?espressione ?superficie aperta? deve intendersi un qualsiasi ambiente, preferibilmente di grandi dimensioni, presente in uno stabilimento industriale.
Nell?ambito della presente invenzione si ? assunto che l?impianto 1 venga impiegato per lavare le superfici presenti in tali ambienti come, ad esempio, le pareti, le superfici esposte dei macchinari, i piani di lavoro.
Tale particolare scelta non deve essere vista in maniera limitativa da soltanto esplicativa di un possibile impiego dell?impianto 1 secondo il trovato.
L?impianto 1 comprende almeno un gruppo di alimentazione 2 di almeno un liquido di lavaggio atto a pressurizzare il liquido di lavaggio in arrivo da una sorgente esterna di fornitura A.
Con particolare riferimento alla preferita forma di attuazione mostrata nelle figure il liquido di lavaggio ? acqua.
La sorgente esterna di fornitura A, preferibilmente, coincide con la rete di acqua potabile.
Alternativamente e/o in combinazione la sorgente esterna di fornitura A pu? comprendere un serbatoio del liquido di lavaggio a cui ? collegato il gruppo di alimentazione 2.
Utilmente, il gruppo di alimentazione 2 comprende almeno un dispositivo di pompaggio e almeno un dispositivo di pressurizzazione del liquido di lavaggio.
Il liquido di lavaggio viene portato ad un valore di pressione prestabilito, di solito compreso tra 10 e 100 bar, preferibilmente compreso fra 40 bar e 45 bar, dal dispositivo di pressurizzazione.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di realizzazione dell?impianto 1 in cui il liquido di lavaggio viene portato ad una pressione differente.
L?impianto 1 comprende almeno una linea di distribuzione 3 fluidodinamicamente collegata a valle del gruppo di alimentazione 2.
Il dispositivo di pompaggio invia il liquido di lavaggio pressurizzato alla linea di distribuzione 3
In dettaglio, la linea di distribuzione 3 comprende almeno un tubo di mandata collegato a valle del gruppo di alimentazione 2.
Preferibilmente, il tubo di mandata ? realizzato in materiale rigido e ha un diametro calcolato in base alla portata complessiva dell?impianto.
L?impianto 1 comprende una pluralit? di linee di prelievo 4 fluidodinamicamente collegate a valle della linea di distribuzione 3 e provviste ciascuna di un rispettivo elemento di apertura/chiusura 5 atto a consentire/impedire la fuoriuscita del liquido di lavaggio.
In dettaglio, la linea di distribuzione 3 comprende una pluralit? di aperture di prelievo, ciascuna delle quali ? collegata fluidodinamicamente ad una rispettiva linea di prelievo 4.
Preferibilmente, ogni linea di prelievo 4 comprende un tubo di prelievo collegato a valle di una rispettiva apertura di prelievo della linea di distribuzione 3.
Preferibilmente, i tubi di prelievo hanno un diametro di 0,5 pollici e sono realizzati in materiale rigido.
L?elemento di apertura/chiusura 5 ? del tipo di un rubinetto.
L?impianto 1 comprende una pluralit? di dispositivi di erogazione 6 del liquido di lavaggio ciascuno dei quali ? associabile fluidodinamicamente ad una rispettiva linea di prelievo 4 a valle dell?elemento di apertura/chiusura Ogni dispositivo di erogazione 6 ? atto ad erogare il liquido di lavaggio verso l?esterno quando l?elemento di apertura/chiusura 5 ? aperto.
Precisamente, ogni dispositivo di erogazione 6 viene impiegato per erogare il liquido di lavaggio sulla superficie da lavare.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure ? possibile notare come il dispositivo di erogazione 6 comprende un corpo tubolare flessibile 7, associato direttamente alla linea di prelievo 4, una pistola di erogazione 8, associata al corpo tubolare flessibile 7, e una lancia di erogazione 9 associata alla pistola di erogazione 8 e provvista di ugello di erogazione 10 del liquido di lavaggio.
Quando ? necessario erogare il liquido di lavaggio da un dispositivo di erogazione 6 l?operatore apre l?elemento di apertura/chiusura 5 e comanda l?erogazione del liquido di lavaggio dal dispositivo di erogazione 6 attraverso il grilletto della pistola di erogazione 8.
In alternativa alla pistola di erogazione 8, si possono vantaggiosamente utilizzare valvole a sfera o dispositivi simili.
Preferibilmente, l?ugello di erogazione 10 ha un diametro tale da consentire la fuoriuscita di una portata di liquido di lavaggio pari a 30 l/min.
A tale proposito ? opportuno sottolineare come il succitato valore di portata, assieme al valore di pressione a cui viene erogato il liquido di lavaggio, garantisca un accettabile livello di pulizia delle superfici senza generare inutili sprechi di acqua e/o energia elettrica.
In particolare, in tali condizioni, il liquido di lavaggio in uscita dall?ugello di erogazione 10 ha una velocit? tale da garantire un?adeguata forza pulente in termini di capacit? disincrostante della sporcizia presente sulla superficie da lavare.
Il gruppo di alimentazione 2, la linea di distribuzione 3 e le linee di prelievo 4 sono dimensionati in modo tale da garantire l?erogazione contemporanea di 30 l/min di liquido di lavaggio da ogni linea di prelievo 4.
In altre parole, l?impianto 1 ? dimensionato in modo da consentire l?impiego contemporaneo di una pluralit? di dispositivi di erogazione 6, ciascuno dei quali collegato ad una rispettiva linea di prelievo 4.
Precisamente, il dispositivo di pompaggio e il dispositivo di pressurizzazione vengono dimensionati per inviare ad ogni linea di prelievo 30 l/min di liquido di lavaggio, in condizioni di normale esercizio.
In caso in cui debbano pompare e pressurizzare una portata di liquido di lavaggio maggiore di quello prestabilita, come ad esempio accade quando viene montato un ugello di erogazione 10 troppo grande o manomesso, il gruppo di alimentazione 2 opera al di fuori delle condizioni normali di esercizio spesso con rendimento bassi e con grandi dispendi energetici. Non sono escluse alternative forme di attuazione dell?impianto 1 in cui il dispositivo di erogazione 6 comprenda mezzi di schiumatura posti a monte del punto di collegamento del dispositivo di erogazione 6 e azionabili per miscelare il liquido di lavaggio con aria in pressione e con un agente schiumogeno.
Ad esempio, l?agente schiumogeno ? del tipo di un detergente liquido.
In uscita dai mezzi di schiumatura e, conseguentemente, del dispositivo di erogazione 6 si ottiene una schiuma.
In questo caso, per facilitare l?erogazione della schiuma ? preferibile impiegare un dispositivo di erogazione 6 provvisto di un ugello di erogazione 10 pi? largo di quello impiegato per erogare il liquido di lavaggio puro, al fine di mantenere sempre una portata in uscita pari al valore prestabilito.
Secondo il trovato, l?impianto 1 comprende una pluralit? di dispositivi limitatori di portata 11 ciascuno dei quali ? fluidodinamicamente associato ad una rispettiva linea di prelievo 4.
Ogni dispositivo limitatore di portata 11 ? collocabile, alternativamente, in una posizione di esercizio, in cui ? atto a consentire il passaggio del liquido di lavaggio, e in una in una posizione di emergenza, in cui ? atto ad impedire il passaggio del liquido di lavaggio, a seguito del superamento di un valore limite di portata del liquido di lavaggio nella linea di prelievo 4. I dispositivi limitatori di portata 11 sono del tipo di valvole a blocco automatico del flusso note, nel settore idraulico, come valvole paracadute. Preferibilmente, i dispositivi limitatori di portata 11 sono realizzati, almeno parzialmente, in un materiale costruttivo con ridotta ossidabilit?.
Ad esempio, il materiale costruttivo dei dispositivi limitatori di portata 11 ? scelto dall?elenco comprendente acciaio inox, plastica, bronzo.
In questo modo ? possibile ridurre la formazione di ruggine sulle superfici dei dispositivi limitatori di portata 11 anche se posti frequentemente a contatto con acqua.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure, in cui i dispositivi di erogazione 6 sono configurati per erogare una portata di acqua in uscita pari a 30 l/min, il valore limite di portata dei dispositivi limitatori di portata 11 ? ad esempio pari a 40 l/min; non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui i dispositivi di erogazione 6 sono configurati per erogare una portata di acqua in uscita differente, ad esempio pari a 15 l/min, e i dispositivi limitatori di portata 11 sono impostati ad un valore limite di portata diverso, ad esempio pari a 25 l/min. In altre parole, non appena a valle di una linea di prelievo 4 viene richiesta una portata di liquido di lavaggio che supera il valore limite di portata prestabilito il dispositivo limitatore di portata 11 viene allocato nella posizione di emergenza bloccando l?erogazione del liquido di lavaggio da quella certa linea di prelievo 4.
In questo modo, qualora, a causa di comportamenti scorretti da parte di un utilizzatore dell?impianto 1, vengano montati ugelli di erogazione 10 troppo grandi o vengano manomessi quelli in dotazione, l?impianto 1 secondo il trovato blocca immediatamente l?erogazione del liquido di lavaggio, impedendo cos? all?utilizzare dell?impianto 1 di effettuare il lavaggio delle superfici.
L?impianto 1 secondo il trovato consente di evitare che il gruppo di alimentazione 2, la linea di distribuzione 3 e le linee di prelievo 4 operino in condizioni di sovraccarico.
Allo stesso tempo, l?impianto 1 secondo il trovato impedisce che venga erogata dai dispositivi di erogazione 6 una portata di liquido di lavaggio superiore a quella considerata ottimale, limitando cos? gli sprechi e disincentivando gli operatori del settore dal mettere in atto comportamenti scorretti.
Utilmente, ciascuna delle linee di prelievo 4 comprende almeno un primo tratto 12, posto a monte dell?elemento di apertura/chiusura 5, e almeno un secondo tratto 13, posto a valle dell?elemento di apertura/chiusura 5.
Il dispositivo di erogazione 6 ? associabile al secondo tratto 13.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure, almeno uno dei dispositivi limitatori di portata 11 ? associato ad un rispettivo secondo tratto 13.
In dettaglio, come ? visibile nella figura 1, tutti i dispositivi limitatori di portata 11 sono associati ad un rispettivo secondo tratto 13.
In altre parole, con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure, tutti i dispositivi limitatori di portata 11 sono associati a valle degli elementi di apertura/chiusura 5.
In alternative forma di attuazione dell?impianto 1, non mostrate nelle figure, almeno uno dei dispositivi limitatori di portata 11 ? associato ad un rispettivo primo tratto 12.
In tale particolare forma di attuazione uno o pi? dispositivi limitatori di portata 11 sono associati a monte degli elementi di apertura /chiusura 5. Tale particolare forma di attuazione disincentiva eventuali comportamenti di manomissione volti a staccare i dispositivi limitatori di portata 11 al fine di potere erogare una portata di liquido di lavaggio.
Infatti, essendo gli elementi di apertura/chiusura 5 posti a valle dei dispositivi limitatori di portata 11 non ? possibile staccare questi ultimi senza che liquido di lavaggio fuoriesca dalle linee di prelievo 4.
Vantaggiosamente, ciascuno dei dispositivi limitatori di portata 11 comprende almeno un elemento tubolare esterno 14 associabile alla linea di prelievo 4, aperto alle estremit? e sviluppantesi lungo un asse longitudinale 17.
L?elemento tubolare esterno 14 ? provvisto di una prima estremit? aperta 15 e di una seconda estremit? aperta 16 che vengono direttamente collegate alla linea di prelievo 4.
In dettaglio, quando il dispositivo limitatore di portata 11 ? associato alla linea di prelievo 4 l?asse longitudinale 17 ? sostanzialmente coincidente con l?asse di sviluppo della linea di prelievo 4 e la prima estremit? aperta 15 ? disposta a monte della seconda estremit? aperta 16.
Le estremit? aperte 15, 16 sono attraversate dal liquido di lavaggio durante l?impiego dell?impianto 1.
Ancora, ciascuno dei dispositivi limitatori di portata 11 comprende almeno un elemento di base 18 associato internamente all?elemento tubolare esterno 14 e definente una sede di scorrimento 19 sviluppantesi lungo l?asse longitudinale 17.
L?elemento di base 18 ? provvisto di almeno un foro di ricezione 20 attraversabile dal liquido di lavaggio.
In dettaglio, l?elemento di base 18 ha conformazione sostanzialmente cilindrica e si sviluppa longitudinalmente lungo l?asse longitudinale 17. L?elemento di base 18 ? sostanzialmente cavo.
La sede di scorrimento 19 ha conformazione sostanzialmente cilindrica. L?elemento di base 18 comprende una pluralit? di fori di ricezione 20 disposti radialmente attorno all?asse longitudinale 17.
In dettaglio, i fori di ricezione 20 sono disposti radialmente attorno alla sede di scorrimento 19.
I fori di ricezione 20 sono fluidodinamicamente interposti fra la prima estremit? aperta 15 e la seconda estremit? aperta 16.
In uso, il liquido di lavaggio entra nell?elemento tubolare esterno 14 attraverso la prima estremit? aperta 15, attraversa i fori di ricezione 20 ed esce dalla seconda estremit? aperta 16.
Ciascuno dei dispositivi limitatori di portata 11 comprende almeno un elemento otturatore 21 associato scorrevolmente alla sede di scorrimento 19 e posizionabile, alternativamente, in una prima posizione, in cui ? allontanato dai fori di ricezione 20, e in una seconda posizione, in cui ? parzialmente disposto a battuta sull?elemento di base 18 a chiudere i fori di ricezione 20 al superamento del valore limite di portata.
Il dispositivo limitatore di portata 11 ? nella posizione di esercizio nella prima posizione e nella posizione di emergenza nella seconda posizione. In pratica, quando la portata del liquido di lavaggio in ingresso al dispositivo limitatore di portata 11, attraverso la prima estremit? aperta 15, supera il valore limite, l?elemento otturatore 21 chiude i fori di ricezione 20 bloccando il passaggio del liquido di lavaggio verso la seconda estremit? aperta 16.
Utilmente, ciascuno degli elementi otturatori 21 comprende almeno un perno di collegamento 22 disposto almeno parzialmente all?interno della sede di scorrimento 19 e associato scorrevolmente a quest?ultima.
Il perno di collegamento 22 si sviluppa longitudinalmente in maniera sostanzialmente parallela all?asse longitudinale 17 ed ? disposto centrato alla sede di scorrimento 19.
Vantaggiosamente, ciascuna delle sedi di scorrimento 19 definisce almeno un foro di scorrimento 23 in cui il relativo perno di collegamento 22 ? mobile scorrevolmente durante la movimentazione fra la prima posizione e la seconda posizione.
Il foro di scorrimento 23 ? centrato all?asse longitudinale 17.
Il foro di scorrimento 23 ? rivolto verso la seconda estremit? aperta 16. Ancora, ciascuno degli elementi otturatori 21 comprende almeno un piattello 24 associato al perno di collegamento 22, allocato esternamente alla sede di scorrimento 19 e disposto a battuta sull?elemento di base 18 nella seconda posizione.
Il piattello 24 ? sostanzialmente ortogonale all?asse longitudinale 17.
Il piattello 24 ? rivolto verso la prima estremit? aperta 15.
Utilmente, ciascuno dei dispositivi limitatori di portata 11 comprende almeno un elemento di ritegno elastico 25 interposto fra l?elemento di base 18 e l?elemento otturatore 21 e atto a mantenere l?elemento otturatore 21 nella prima posizione.
Utilmente, ciascuno degli elementi di ritegno elastico 25 ? disposto attorno ad un rispettivo perno di collegamento 22.
L?elemento otturatore 21 ? posizionabile nella seconda posizione in contrasto all?elemento di ritegno elastico 25 a seguito della spinta esercitata dal liquido di lavaggio sull?elemento otturatore 21 al superamento del valore limite di portata.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione mostrata nelle figure, gli elementi di ritegno elastico 25 sono del tipo di una molla ciascuna delle quali ? avvolta attorno ad un rispettivo perno di collegamento 22.
L?elemento di ritegno elastico 25 mantiene il piattello 24 allontanato dall?elemento di base 18 nella prima posizione.
L?elemento di ritegno elastico 25, quando il perno di collegamento 22 scorre all?interno della sede di scorrimento 19, si comprime o decomprime a seconda del verso di scorrimento.
Nello specifico, non appena la portata del liquido di lavaggio supera il valore limite di portata l?elemento di ritegno elastico 25 si comprime a seguito della spinta esercitata dal liquido di lavaggio sul piattello 24, portando il piattello 24 a battuta sull?elemento di base 18.
Non appenda la portata di liquido di lavaggio cala, diventando uguale o inferiore al valore limite di portata, l?elemento di ritegno elastico 25 si decomprime elasticamente sollevando il piattello 24 dall?elemento di base 18 e aprendo i fori di ricezione 20.
Vantaggiosamente, l?elemento di ritegno elastico 25 ? tarato sulla base del valore limite di portata ed ? in grado di non comprimersi fino a che la portata del liquido di lavaggio in ingresso alla prima estremit? aperta 15 rimane inferiore al valore limite di portata e di comprimersi al superamento di tale valore.
Utilmente, ciascuno dei dispositivi limitatori di portata 11 comprende mezzi di collegamento del perno di collegamento 22 al piattello 24.
Con particolare riferimento alla particolare forma di attuazione mostrata nelle figure i mezzi di collegamento sono di tipo filettato e comprendono: - almeno una porzione filettata 26 realizzata sul perno di collegamento 22;
- almeno un foro di collegamento 27 realizzato sul piattello 24 e in cui ? inseribile in maniera passante la porzione filettata 26; e
- almeno un corpo di bloccaggio filettato 28 avvitabile sulla porzione filettata 26 inserita nel foro di collegamento 27 e sporgente dal piattello 24, l?elemento di ritegno elastico 25 mantenendo il piattello 24 a contatto con il corpo di bloccaggio filettato 28.
Utilmente, ciascuno dei perni di collegamento 22 comprende almeno una porzione di testa 29 contrapposta alla porzione filettata 26 e atta ad impedire lo sfilamento del perno di collegamento 22 dal foro di scorrimento 23.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui i mezzi di collegamento non siano di tipo filettato e, ad esempio, prevedano un perno con spina trasversale, un perno ribattuto, o altro ancora.
Il funzionamento dell?impianto secondo il trovato ? il seguente.
Un utilizzatore dell?impianto 1 collega il dispositivo di erogazione 6 che intende utilizzare ad una linea di prelievo 4 e apre il corrispondente elemento di apertura/chiusura 5.
In condizioni di utilizzo standard, ovvero quando il valore di portata di liquido di lavaggio in uscita dall?ugello di erogazione 10 ? inferiore al valore limite di portata, il dispositivo limitatore di portata 11 collegato fluidodinamicamente all?ugello di erogazione 10 permane nella posizione di esercizio.
Non appena il valore della portata di liquido di lavaggio in uscita dall?ugello di erogazione supera il valore limite di portata, ad esempio perch? ? stato tolto o manomesso l?ugello di erogazione 10, l?elemento di ritegno elastico 25 si comprime portando il piattello 24 in battuta sull?elemento di base 18 a chiudere i fori di ricezione 20.
L?erogazione del liquido di lavaggio ? impedita fino a che il valore di portata in uscita dalla linea di prelievo 4 non diventa inferiore o uguale al valore limite di portata.
? possibile utilizzare l?impianto 1 impiegando contemporaneamente pi? dispositivi di erogazione 6, ciascuno dei quali collegato ad una rispettiva linea di prelievo 4.
In questo caso, la regolazione della portata in uscita da ogni dispositivo di erogazione 6 avviene in maniera indipendente dagli altri dispositivi di erogazione 6 attraverso i rispettivi dispositivi limitatori di portata 11 secondo le modalit? precedentemente descritte.
Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, l?impianto per il lavaggio di superfici aperte secondo il trovato consente di ridurre i consumi e gli sprechi di acqua e di energia elettrica.
Infatti, il particolare accorgimento tecnico che prevede di montare sulle linee di prelievo direttamente collegabili ai dispositivi di erogazione un dispositivo limitatore della portata consente di individuare subito una condizione di superamento del valore limite della portata del liquido di lavaggio e di bloccare subito l?erogazione di quest?ultimo.
In questo modo, anche qualora si verificassero usi impropri dell?impianto, nella fattispecie la manomissione degli ugelli e/la loro eliminazione per ottenere un aumento della portata in uscita, l?impianto verrebbe subito bloccando evitando inutili sprechi di risorse e il funzionamento in condizione di sovraccarico dei componenti dell?impianto.
? possibile affermare che l?impianto per il lavaggio di superfici aperte secondo il trovato consente di disincentivare l?uso scorretto dell?impianto da parte degli utilizzatori, soprattutto dei dispositivi di erogazione.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1) Impianto (1) per il lavaggio di superfici aperte, comprendente:
- almeno un gruppo di alimentazione (2) di almeno un liquido di lavaggio atto a pressurizzare detto liquido di lavaggio in arrivo da una sorgente esterna di fornitura (A);
- almeno una linea di distribuzione (3) fluidodinamicamente collegata a valle di detto gruppo di alimentazione (2);
- una pluralit? di linee di prelievo (4) fluidodinamicamente collegate a valle di detta linea di distribuzione (3) e provviste ciascuna di un rispettivo elemento di apertura/chiusura (5) atto a consentire/impedire la fuoriuscita di detto liquido di lavaggio;
- una pluralit? di dispositivi di erogazione (6) di detto liquido di lavaggio ciascuno dei quali ? associabile fluidodinamicamente ad una rispettiva detta linea di prelievo (4) a valle di detto elemento di apertura/chiusura (5) ed ? atto ad erogare detto liquido di lavaggio verso l?esterno quando detto elemento di apertura/chiusura (5) ? aperto;
caratterizzato dal fatto che comprende una pluralit? di dispositivi limitatori di portata (11) ciascuno dei quali ? fluidodinamicamente associato ad una rispettiva detta linea di prelievo (4), ed ? collocabile, alternativamente, in una posizione di esercizio, in cui ? atto a consentire il passaggio di detto liquido di lavaggio, e in una in una posizione di emergenza, in cui ? atto ad impedire il passaggio di detto liquido di lavaggio, a seguito del superamento di un valore limite di portata di detto liquido di lavaggio in detta linea di prelievo (4).
2) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette linee di prelievo (4) comprende almeno un primo tratto (12), posto a monte di detto elemento di apertura/chiusura (5), e almeno un secondo tratto (13), posto a valle di detto elemento di apertura/chiusura (5), detto dispositivo di erogazione (6) essendo associabile a detto secondo tratto (13).
3) Impianto (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti dispositivi limitatori di portata (11) ? associato ad un rispettivo detto primo tratto (12).
4) Impianto (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti dispositivi limitatori di portata (11) ? associato ad un rispettivo detto secondo tratto (13).
5) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi limitatori di portata (11) comprende:
- almeno un elemento tubolare esterno (14) associabile a detta linea di prelievo (4), aperto alle estremit? e sviluppantesi lungo un asse longitudinale (17);
- almeno un elemento di base (18) associato internamente a detto elemento tubolare esterno (14) e definente una sede di scorrimento (19) sviluppantesi lungo detto asse longitudinale (17), detto elemento di base (18) essendo provvisto di almeno un foro di ricezione (20) attraversabile da detto liquido di lavaggio;
- almeno un elemento otturatore (21) associato scorrevolmente a detta sede di scorrimento (19) e posizionabile, alternativamente, in una prima posizione, in cui ? allontanato da detto foro di ricezione (20), e in una seconda posizione, in cui ? parzialmente disposto a battuta su detto elemento di base (18) a chiudere detto foro di ricezione (20) al superamento di detto valore limite di portata, detto dispositivo limitatore di portata (11) essendo in detta posizione di esercizio in detta prima posizione e in detta posizione di emergenza in detta seconda posizione.
6) Impianto (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi otturatori (21) comprende:
- almeno un perno di collegamento (22) disposto almeno parzialmente all?interno di detta sede di scorrimento (19) e associato scorrevolmente a quest?ultima; e
- almeno un piattello (24) associato a detto perno di collegamento (22), allocato esternamente a detta sede di scorrimento (19) e disposto a battuta su detto elemento di base (18) in detta seconda posizione, detto piattello (24) essendo sostanzialmente ortogonale a detto asse longitudinale (17).
7) Impianto (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi di scorrimento (19) definisce almeno un foro di scorrimento (23) in cui il relativo detto perno di collegamento (22) ? mobile scorrevolmente durante la movimentazione fra detta prima posizione e detta seconda posizione.
8) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi limitatori di portata (11) comprende almeno un elemento di ritegno elastico (25) interposto fra detto elemento di base (18) e detto elemento otturatore (21) e atto a mantenere detto elemento otturatore (21) in detta prima posizione, detto elemento otturatore (21) essendo posizionabile in detta seconda posizione in contrasto a detto elemento di ritegno elastico (25) a seguito della spinta esercitata da detto liquido di lavaggio su detto elemento otturatore (21) al superamento di detto valore limite di portata.
9) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi di ritegno elastico (25) ? disposto attorno ad un rispettivo detto perno di collegamento (22).
10) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi limitatori di portata (11) comprende mezzi di collegamento di detto perno di collegamento (22) a detto piattello (24).
11) Impianto (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento sono di tipo filettato e comprendono:
- almeno una porzione filettata (26) realizzata su detto perno di collegamento (22);
- almeno un foro di collegamento (27) realizzato su detto piattello (24) e in cui ? inseribile in maniera passante detta porzione filettata (26); e - almeno un corpo di bloccaggio filettato (28) avvitabile su detta porzione filettata (26) inserita in detto foro di collegamento (27) e sporgente da detto piattello (24), detto elemento di ritegno elastico (25) mantenendo detto piattello (24) a contatto con detto corpo di bloccaggio filettato (28).
12) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti perni di collegamento (22) comprende almeno una porzione di testa (29) contrapposta a detta porzione filettata (26) e atta ad impedire lo sfilamento di detto perno di collegamento (22) da detto foro di scorrimento (23).
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