IT202000029153A1 - Apparato di ispezione ottica - Google Patents

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IT202000029153A1
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cameras
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IT102020000029153A
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Roberto Michieli
Arrigo Patrizio
Alessandro Feltrin
Massimo Bisazza
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Friulexpress S R L
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARATO DI ISPEZIONE OTTICA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un apparato di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione presenti su oggetti, quali codici a barre lineari o bidimensionali o codici simili, movimentati mediante mezzi di trasporto.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono inoltre ad un procedimento di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione.
Vantaggiosamente, ma non esclusivamente, l?apparato di ispezione ottica pu? essere utilizzato per la tracciatura di pacchi in un sistema di smistamento e spedizione di pacchi.
STATO DELLA TECNICA
Negli attuali sistemi di smistamento e spedizione di merci, i pacchi vengono movimentati mediante linee di trasporto verso le zone di smistamento ed identificati mediante opportuni codici di identificazione apposti sui di stessi.
? noto che i codici di identificazione possono essere rilevati in maniera automatizzata, mediante opportuni lettori di codici installati a bordo delle linee di trasporto.
Nello stato dell?arte, i lettori di codici utilizzati sono solitamente laser scanner. Tali dispositivi possono presentare alcuni inconvenienti, quali la sensibilit? a come ? orientato il codice di identificazione (ad esempio un codice a barre lineare ? solitamente letto da sinistra a destra), la difficolt? a leggere codici con scarso contrasto, danneggiati, deformati o simili, limpossibilit? di leggere codici bidimensionali o simili.
Un?alternativa ? rappresentata dall?uso di telecamere lineari, comprendenti una pluralit? di sensori CCD (Charge Coupled Device) o CMOS e dispositivi di elaborazione di immagini per il riconoscimento del codice di identificazione.
Un inconveniente delle telecamere lineari ? la profondit? di campo (DoF - Depth of Field) limitata: questo non permette di utilizzare telecamere per la visualizzazione di oggetti a distanze molto diverse dalla telecamera stessa, come nel caso di codici di identificazione posizionati su oggetti di dimensioni diverse. Ad esempio, nel caso di una telecamera posizionata sopra una linea di trasporto sulla quale sono appoggiati gli oggetti, non ? possibile visualizzare codici di identificazione posizionati su oggetti di altezze diverse.
Con profondit? di campo si intende la distanza all? interno della quale la superficie dell?oggetto visionato ? a fuoco o comunque ? tale da essere positivamente ?elaborata?.
Esistono attualmente, negli attuali sistemi di smistamento e spedizione di merci, soluzioni che prevedono di movimentare telecamere lineari per permettere la messa a fuoco dell?area di interesse. In questi casi, possono essere impiegati sensori di posizione ed eventualmente di sensori di distanza rispetto all?oggetto per guidare lo spostamento della telecamera in una posizione idonea alla messa a fuoco.
Questa soluzione presenta per? l?inconveniente della difficolt? di installazione e di manutenzione, oltre ai costi elevati. Aumenta inoltre la probabilit? di guasti o rotture che hanno origine nelle parti mobili degli apparati di movimentazione, che tra l?altro sono pi? sensibili alla presenza di polveri o sporcizia nell?ambiente.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un apparato di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione presenti su oggetti movimentati mediante mezzi di trasporto che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
Uno scopo del presente trovato ? quello di fornire un apparato di ispezione ottica che possa essere impiegato per la lettura di codici di identificazione a distanze anche molto diverse dall?apparato stesso. In particolare, ? uno scopo fornire un apparato di ispezione ottica che possa essere impiegato per la lettura di codici di identificazione presenti su oggetti di dimensioni anche molto diverse, in particolare altezze diverse. In questo caso, i relativi codici di identificazione si possono trovare a distanze molto diverse dall?apparato di ispezione ottica.
Inoltre, uno scopo del presente trovato ? quello di fornire un apparato di ispezione ottica che possa essere impiegato con tutti i tipi di codici di identificazione.
E uno scopo anche quello che l?apparato di ispezione ottica permetta di leggere anche codici parzialmente danneggiati o sbiaditi o simili e orientati in qualsiasi verso.
Un ulteriore scopo ? quello di poter installare e manutenere facilmente l?apparato di ispezione ottica.
Altro scopo ? quello di limitare il costo dell?apparato di ispezione ottica. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell? idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un apparato di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione, ad esempio codici a barre lineari, quali il codice UPC (Universal Product Code) o l?Intelligent Mail Barcode, bidimensionali, quali datamatrix o QR Code, o simili.
I suddetti codici di identificazione possono essere posizionati, identificandoli, su oggetti in movimento su un mezzo di trasporto.
Secondo il trovato, l?apparato di ispezione ottica qui descritto comprende almeno due telecamere matriciali.
Secondo forme di realizzazione, l?apparato di ispezione ottica qui descritto pu? comprendere inoltre mezzi di trasporto di oggetti lungo una direzione di avanzamento.
Le telecamere presentano rispettivi coni di visione aventi corrispondenti profondit? di campo, la cui unione definisce la profondit? di campo complessiva di detto apparato.
Le telecamere sono configurate per presentare le suddette profondit? di campo a distanze differenti, contigue o parzialmente sovrapposte, rispetto ai mezzi di trasporto.
Le telecamere sono inoltre configurate per acquisire simultaneamente immagini di uno stesso oggetto avanzante lungo la direzione di avanzamento e che presenta un codice di identificazione su una superficie compresa nella suddetta profondit? di campo complessiva.
Secondo forme di realizzazione, l?apparato di ispezione ottica qui descritto comprende un dispositivo di elaborazione immagini.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di elaborazione immagini ? configurato per leggere un rispettivo codice di identificazione presente sull?oggetto.
Vantaggiosamente, mediante l?impiego di almeno due telecamere che presentano profondit? di campo come sopra descritto ? possibile ottenere una maggiore profondit? di campo, velocizzare la messa a fuoco e modificare la messa a fuoco delle immagini anche dopo che le stesse sono state acquisite.
E quindi possibile la messa a fuoco di oggetti in un intervallo di distanze dalle telecamere pi? ampio rispetto all?attuale stato dell?arte, come ad esempio nel caso di oggetti di altezza anche molto diversa tra loro posti su uno stesso piano.
Vantaggiosamente, l?analisi dell?immagine singola ottenuta permette di migliorare la qualit? e i dettagli delle immagini; permette quindi il riconoscimento di codici di identificazione sia lineari che bidimensionali anche con scarso contrasto, danneggiati, deformati o simili.
Secondo forme di realizzazione, le telecamere sono disposte su un elemento di supporto in una posizione fissa rispetto ai mezzi di trasporto. In particolare, ma non esclusivamente, sono posizionate al di sopra dei mezzi di trasporto.
Vantaggiosamente, ? possibile in questo modo realizzare un apparato di ispezione ottica automatico, e quindi un sistema di smistamento e spedizione automatico, che non necessita dell 'intervento di un operatore per la lettura dei codici di identificazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una rappresentazione schematica di un apparato di ispezione ottica secondo forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. la ? una rappresentazione schematica di un apparato di ispezione ottica secondo una variante realizzativa qui descritta;
- la fig. 2 ? una rappresentazione prospettica dal basso di un particolare dell?apparato di ispezione ottica di fig.l;
- la figura 3 ? una rappresentazione schematica di principio di un apparato di fig. 1 in uso;
- la fig. 4 ? rappresentazione prospettica posteriore di un particolare dell?apparato di ispezione ottica di fig. 1, 1a e 2.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.
Forme di realizzazione qui descritte in riferimento alle figure in allegato si riferiscono ad un apparato 10 di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione 201. In particolare, l?apparato 10 permette la lettura di codici di identificazione 201 su oggetti 200 movimentati da un mezzo di trasporto 100.
L?apparato 10 pu? essere utilmente inserito in un sistema di smistamento e spedizione comprendente uno o pi? apparati 10 secondo il trovato.
Secondo una forma di realizzazione e rappresentato nelle figg. 1 e 1a, l?apparato 10 qui descritto comprende almeno due telecamere 11a, 11b matriciali (nella presente descrizione anche indicate genericamente con il numero di riferimento 11).
Vantaggiosamente, il numero di dette telecamere 11a, 11b ? due (fig.
1). In questo modo ? possibile ridurre la complessit? della gestione delle immagini e il costo dei dispositivi elettronici e degli elementi meccanici richiesti.
L?apparato 10 pu? comprendere mezzi di 100. I mezzi di trasporto 100 possono essere configurati per movimentare gli oggetti 200 lungo una direzione di avanzamento L2.
Secondo una forma di realizzazione, l?apparato 10 comprende un dispositivo di elaborazione 12 immagini configurato per la lettura del codice di identificazione 201 presente sull?oggetto 200. In particolare, il dispositivo di elaborazione 12 pu? essere configurato per combinare le immagini acquisite in un?immagine singola da cui leggere il codice di identificazione 20 1.
Secondo una forma di realizzazione, l?apparato 10 comprende un elemento di supporto 13.
Le telecamere Ila, llb possono essere disposte sull?elemento di supporto 13 ad una distanza fissa dai mezzi di trasporto 100. In particolare, possono essere posizionate lateralmente o al di sopra dei mezzi di trasporto 100, preferibilmente al di sopra.
Ad esempio, nel caso non rappresentato nelle figure in cui le telecamere L la, l lb siano disposte lateralmente rispetto ai mezzi di trasporto 100, gli oggetti devono essere appoggiati all?elemento di supporto 13 con i codici di identificazione su una faccia laterale rivolta verso le telecamere I la, l lb.
Nella presente descrizione si far? riferimento al caso, esemplificativo e non esclusivo, in cui le telecamere 11 sono posizionate al di sopra dei mezzi di trasporto 100.
L?elemento di supporto 13 pu? essere una barra, un sistema a ganci o qualsiasi elemento sul quale possano essere fissate in maniera stabile le telecamere 11.
Le telecamere possono presentare un asse ottico O, un cono di visione C e un piano di messa a fuoco MF. Con cono di visione C si intende lo spazio visibile alla telecamera 1 1.
Secondo una forma di realizzazione e come rappresentato in fig. 3, le telecamere 11a, 11 b presentano rispettivi assi ottici 01 , 02 e rispettivi coni di visione C1, C2 aventi corrispondenti profondit? di campo DF1, DF2. Presentano inoltre un piano di messa a fuoco MF 1 , MF2, indicativamente posizionato in corrispondenza di un punto centrale della profondit? di campo DF1, DF2.
L?unione delle profondit? di campo DF1, DF2 pu? definire la profondit? di campo DF complessiva dell?apparato 10.
Le telecamere Ila, llb possono essere configurate per presentare profondit? di campo DF1, DF2 a distanze H1, H2 differenti, contigue o parzialmente sovrapposte, rispetto a detti mezzi di trasporto 100.
Nel caso rappresentato nelle figure allegate e qui descritto in maniera non limitativa, in cui le telecamere 11a, 11b sono disposte al di sopra dei mezzi di trasporto, le profondit? di campo DF 1 , DF2 a possono essere ad altezze H1, H2 differenti rispetto a detti mezzi di trasporto 100.
Le altezze H1, H2 sono indicate in fig. 3 in corrispondenza del piano di messa a fuoco MF1, MF2, sostanzialmente in corrispondenza del punto centrale delle profondit? di campo DF1, DF2.
Inoltre, le telecamere 11a, 11b possono essere configurate per acquisire simultaneamente immagini di uno stesso oggetto 200 avanzante lungo la direzione di avanzamento L2 e che presenta un codice di identificazione 201 su una superficie compresa in detta profondit? di campo DF complessiva.
Secondo una forma di realizzazione, le telecamere 1 1 possono presentare una risoluzione superiore a 2064 x 1544, preferibilmente superiore a 2464 x 2056, un range dinamico di uscita superiore a 55 dB, preferibilmente a superiore a 75 dB e un rapporto segnale /rumore (SNR) superiore a 33 dB, preferibilmente a superiore a 39.6 dB.
Le telecamere possono comprendere sensori matriciali tipo CCD, CMOS o simili. Possono inoltre comprendere, o cooperare con, un obiettivo 14 a focale fissa o variabile, preferibilmente fissa, ancora pi? preferibilmente un obiettivo a focale fissa del tipo 50 mm f1.8.
Secondo una forma di realizzazione, le telecamere 11 possono essere fissate ad una stessa distanza dal piano di giacenza P del mezzo di trasporto 100 in corrispondenza di uno stesso asse L1 giacente sostanzialmente su un piano parallelo al piano di giacenza P del mezzo di trasporto 100, con una direzione perpendicolare o meno alla direzione di avanzamento L2, preferibilmente perpendicolare.
Nella forma di realizzazione sopra descritta, le due telecamere 11a, 11b possono presentare lunghezze focali diverse tra loro, per poter avere profondit? di campo DF1, DF2 diverse.
Secondo una variante realizzativa, le due telecamere 11a, 11b possono essere posizionate a distanze diverse dal piano di giacenza P del mezzo di trasporto 100. In questa forma realizzativa, le diverse distanze permettono di ottenere profondit? di campo DF 1 , DF2 diverse senza necessariamente avere lunghezze focali diverse tra loro.
Le telecamere 11 possono essere posizionate, in modo noto, cos? che il loro asse ottico O sia incidente sulla superficie 100a del mezzo di trasporto 100.
Come illustrato nelle figg. 1 e 3, il cono di visione C delle due telecamere 11 pu? essere almeno parzialmente sovrapposto, cos? che almeno una superficie superiore degli oggetti 200 sia visibile ad entrambe le telecamere.
Le telecamere 11 possono essere posizionate con gli assi ottici O tra di loro paralleli o convergenti, preferibilmente tra di loro paralleli.
L?apparato 10 comprende mezzi di trasmissione 15 (f?g. 2) per la comunicazione tra le telecamere 11 e il dispositivo di elaborazione 12. I mezzi di trasmissione 15 possono comprendere sistemi di trasmissione cablata o wireless, ad esempio connettori e cavi o dispositivi wireless a lungo o corto raggio, quali Wi-Fi, Bluetooth, ad infrarossi o simili.
Le telecamere 1 1 possono comprendere mezzi di connessione 16 (fig.4) per l?interfacciamento con i mezzi di trasmissione 15, quali connettori, dispositivi di interfacciamento wireless o simili.
Secondo forme di realizzazione e come rappresentato nelle figg. 1 e 2, il dispositivo di elaborazione 12 comprende un elemento di acquisizione 17 dei dati inviati dalle due telecamere e un elemento di analisi 19.
L?elemento di analisi 19 pu? essere configurato per analizzare le immagini acquisite dalle telecamere 11a, 11b per la lettura del codice di identificazione 201 presente sull?oggetto 200.
Il dispositivo di elaborazione 12 pu? inoltre comprendere un elemento di elaborazione 18 immagini configurato per combinare le immagini acquisite dalle telecamere 11a, 11b in un?immagine singola e per inviare l?immagine singola all?elemento di analisi 19 per la lettura del codice di identificazione 201.
Mediante il dispositivo di elaborazione 12, l?apparato 10 pu? quindi presentare una profondit? di campo DF maggiore delle profondit? di campo DF1, DF2 delle singole telecamere 11a, 11b, come rappresentato in fig. 3.
In particolare, la profondit? di campo DF ? l?unione delle profondit? di campo DF1, DF2 delle singole telecamere 11a, 1 1b, dove con unione si intende sia i tratti coperti dalla profondit? di campo DF 1 o DF2 solo di una o solo dell?altra delle due telecamere 11a, 11b che i tratti coperti dalla profondit? di campo DF 1 e DF2 di entrambe le telecamere.
Nel caso particolare in cui le profondit? di campo DF1, DF2 siano contigue senza sovrapporsi, la profondit? di campo DF ? la somma delle profondit? di campo DF1, DF2 delle singole telecamere 11a, 11b.
Vantaggiosamente, il numero di telecamere anche superiore a due permette di aumentare le profondit? di campo che possono essere combinate per ottenere la profondit? di campo DF dall?apparato 10. Pu? quindi essere possibile aumentare ulteriormente la profondit? di campo DF, ad esempio nei casi in cui gli oggetti presentino altezze molto diverse tra loro e tali da non poter essere comprese nella profondit? di campo ottenibile mediante due telecamere.
L?elemento di acquisizione 17 pu? comprendere mezzi di interfacciamento con i mezzi di trasmissione 15, dispositivi di acquisizione e condizionamento dei dati e simili.
L?elemento di elaborazione 18 pu? comprendere un?unit? di elaborazione programmabile ed un modulo di memorizzazione dei dati. L?unit? di elaborazione programmabile pu? essere una qualsiasi forma di processore per computer utilizzabile in ambito informatico per elaborare dati vantaggiosamente nell?ambito dell?elaborazione di immagini.
Il modulo di memorizzazione pu? essere connesso all?unit? di elaborazione programmabile ed essere fra quelle commercialmente disponibili, come una memoria ad accesso casuale (RAM), una memoria a sola lettura (ROM), floppy disc, disco rigido (HARD DISK), memoria di massa, o qualsiasi altra forma di archiviazione digitale, locale o remota o banca dati elettronica.
Il modulo di memorizzazione pu? essere atto a memorizzare uno o pi? algoritmi di elaborazione delle immagini eseguibili dall?unit? di elaborazione programmabile per combinare le immagini bidimensionali fomite dalle telecamere 11 in un?immagine singola bidimensionale. Ad esempio, gli uno o pi? algoritmi possono essere basati su librerie di visione HALCON 13, su librerie di visione customizzate o simili.
L?elemento di analisi 19 pu? comprendere a sua volta un?unit? di elaborazione programmabile ed un modulo di memorizzazione dei dati in maniera simile a quanto sopra descritto, o pu? utilizzare l?unit? di elaborazione programmabile ed il modulo di memorizzazione dell?elemento di elaborazione 18.
L?elemento di analisi 19 pu? essere atto, mediante l?unit? di elaborazione programmabile ad eseguire uno o pi? algoritmi di riconoscimento di immagini per la lettura del codice di identificazione 201.
In particolare, l?uno o pi? algoritmi di riconoscimento di immagini possono utilizzare la singola immagine ottenuta dalle immagini acquisite dalle telecamere 11a, 11b per la lettura del codice di identificazione 201.
Secondo forme di realizzazione e come rappresentato in fig. 4, l?elemento di supporto 13 pu? comprendere elementi di regolazione 20 del posizionamento delle telecamere 11a, 1 1b per la regolazione delle posizioni delle rispettive profondit? di campo DF1, DF2.
Gli elementi di regolazione 20 possono permettere di movimentare la telecamera 11 su un piano ortogonale rispetto al piano di giacenza P del mezzo di trasporto 100, in direzione orizzontale D1 e/o in direzione verticale D2.
La regolazione nella direzione orizzontale D1 pu? permettere di spostare lateralmente il cono di visione C (fig. 3). Pu? essere cos? possibile aumentare o diminuire la zona di sovrapposizione S1 tra i coni di visione C1, C2, delle telecamere 11a, 11b.
La regolazione nella direzione verticale D2 pu? permettere di alzare o abbassare un cono di visione C1 o C2, di una telecamera 11 rispetto all?altro C2 o C1, permettendo di regolare la sovrapposizione SP tra le profondit? di campo DF1 e DF2.
Regolando il posizionamento delle telecamere 11a, 11b pu? quindi essere possibile regolare le posizioni delle rispettive profondit? di campo DF1, DF2, per adattare l?apparato 10 a mezzi di trasporto 100 con diverse dimensioni o a oggetti 200 con intervalli di variabilit? dell?altezza o della superficie da visualizzare diversi o in cui i codici di identificazione 201 possono essere posizionati in aree diverse della superficie dell?oggetto 200 o simili.
Gli elementi di regolazione 20 possono comprendere elementi di tenuta 21 ed elementi di aggancio 22.
Gli elementi di tenuta 21 possono essere elementi fissi atti a cooperare con gli elementi di aggancio 22 per definire una posizione relativa regolabile.
Gli elementi di aggancio 22 possono essere elementi mobili atti ad essere movimentati rispetto agli elementi di tenuta 21. L?elemento di aggancio 22 pu? comprendere elementi di fissaggio 23 per fissare l?elemento di aggancio 22 sull?elemento di tenuta 21.
Ad esempio, gli elementi di regolazione 20 possono comprendere una scanalatura o feritoia in cui denti 23 di una piastra 22 possono scorrere ed essere bloccati, ad esempio mediante avvitamento.
Come ulteriore esempio non rappresentato nei disegni, gli elementi di regolazione 20 possono comprendere un elemento a sbalzo 21 su cui un elemento a morsa 22 pu? scorrere ed essere bloccato in posizione mediante una vite 23.
Il mezzo di trasporto 100 pu? essere una linea di trasporto, un nastro trasportatore, un carrello su rotaie o qualsiasi altro sistema di trasporto su cui gli oggetti possano essere posizionati su un singolo strato.
I suddetti codici di identificazione 201 possono essere codici a barre lineari, bidimensionali o codici simili.
Ad esempio, ma non esclusivamente, il codice di identificazione 201 lineare pu? essere un CODABAR, un code 128, un code 39, un code 93, un I 2/5, un code 11, un UPC-A&E, un EAN-8&13, un JAN-8&13, un MSI, un Plessey o simili.
A titolo di esempio, uno standard minimo CEN/ANSI per i codici di identificazione supportato pu? essere il Type B.
Come ulteriore esempio non esclusivo, il codice di identificazione 201 bidimensionali pu? essere un datamatrix o QR Code.
I suddetti codici di identificazione 201 possono essere posizionati, identificandoli, su oggetti 200 in movimento sul mezzo di trasporto 100. La posizione dei codici di identificazione 201 ? tale da essere visibile dall?apparato 10.
Gli oggetti 200 possono essere oggetti di una qualsivoglia forma, in particolare possono essere dei pacchi.
A titolo esemplificativo ma non esaustivo, il suddetto apparato 10 pu? essere impiegato in un sistema di smistamento e spedizione di pacchi comprendente una linea di trasporto 100 tipo nastro trasportatore, mobile ad una velocit? massima 2 mt/sec e con una larghezza tappeto cm 80. Pu? essere definita una dimensione massima dei pacchi, quale di 800x800x1400 mm o 900x900x1000 o simili. I pacchi possono comprendere codici a barre del tipo CODABAR, code 128, code 39, code 93, I 2/5, code 11, UPC-A&E, EAN-8&13, JAN-8&13, MSI o Plessey, con una larghezza delle linee del codice di identificazione di 0,2 mm e un?altezza minima di 25mm.
L?apparato 10 del presente esempio presenta una profondit? di campo DF pari a 800 mm, se posto ad una distanza di circa 2,5 m dall?obiettivo delle telecamere.
L?apparato 10 del presente esempio prese inoltre un campo di visione (FoV - Field of View) pari a 800 mm ad una distanza minima di circa 1,6 m dall?obiettivo delle telecamere e una risoluzione minima, o circolo di confusione (Circle of Confusion), pari a 0,075 mm/pixel.
Con circolo di confusione si intende l'effetto creato da un punto immagine, in relazione alla sfocatura sul piano del sensore CCD.
Vantaggiosamente, l?apparato 10 secondo il trovato ? idoneo a permettere la messa a fuoco nel DF, o DoF, e nel FoV sopra definiti. ? inoltre idoneo a permettere all?acquisizione di codici a barre lineari e bidimensionali anche in movimento.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono inoltre ad un procedimento di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione 201 presenti su oggetti 200 movimentati mediante mezzi di trasporto 100 lungo una direzione di avanzamento L2.
Il procedimento pu? prevedere di:
- mettere a disposizione almeno due telecamere 11a, 11b matriciali di un apparato 10 di ispezione ottica che presentano rispettivi coni di visione C1, C2 aventi corrispondenti profondit? di campo DF1, DF2;
- posizionare le almeno due telecamere 11 la, 11b in modo che presentino le suddette profondit? di campo DF 1 , DF2 a distanze H 1 , H2 differenti, contigue o parzialmente sovrapposte, rispetto ad almeno un mezzo di trasporto 100, l?unione delle profondit? di campo DF1, DF2 definendo una profondit? di campo DF complessiva dell?apparato 10;
- acquisire simultaneamente mediante le telecamere 11a, 11b immagini di uno stesso oggetto 200 con almeno un codice di identificazione 201 presente sulla sua superficie compresa nella profondit? di campo DF ed inviarle ad un dispositivo di elaborazione 12.
Secondo forme di realizzazione, il procedimento prevede inoltre di: - posizionare le telecamere 11a, 11b ad una stessa distanza dal piano di giacenza P dell?oggetto 200, allineate tra loro su un asse L1 giacente sostanzialmente su un piano parallelo al piano di giacenza P del mezzo di trasporto 100;
- regolare le lunghezze focali in modo che risultino diverse tra loro. Secondo una variante realizzativa alternativa, il procedimento prevede di posizionare le telecamere 11a, 11b a distanze diverse dal piano di giacenza P di detto oggetto 200. In questo caso, ? possibile ottenere profondit? di campo DF 1 , DF2 diverse utilizzando lunghezze focali uguali o diverse per le telecamere 11a, 11b.
? chiaro che all?apparato 10 di ispezione ottica e al relativo procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni. Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Apparato (10) di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione (201) presenti su oggetti (200), caratterizzato dal fatto che comprende almeno due telecamere (11a, 11b) matriciali, che:
- presentano rispettivi coni di visione (C1, C2) aventi corrispondenti profondit? di campo (DF1, DF2) la cui unione definisce la profondit? di campo (DF) complessiva di detto apparato (10);
- sono configurate per presentare dette profondit? di campo (DF1, DF2) a distanze (H1, H2) differenti, contigue o parzialmente sovrapposte, rispetto ad un mezzo di trasporto (100);
- sono configurate per acquisire simultaneamente immagini di uno stesso oggetto (200) sulla cui superficie compresa in detta profondit? di campo (DF) ? presente almeno un suo codice di identificazione (201) e per inviarle ad un dispositivo di elaborazione (12) immagini.
2. Apparato (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di trasporto (100) di detti oggetti (200) lungo una direzione di avanzamento (L2).
3. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette telecamere (11a, 11b) sono ad una stessa distanza dal piano di giacenza (P) di detto mezzo di trasporto (100) e allineate tra loro su un asse (L1) giacente sostanzialmente su un piano parallelo al piano di giacenza (P) del mezzo di trasporto (100) e presentano lunghezze focali diverse tra loro.
4. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 2, caratterizzato dal fatto che dette telecamere ( 11 a, 11 b) sono posizionate a distanze diverse dal piano di giacenza (P) del mezzo di trasporto (100).
5. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette telecamere (11a, 1 1b) sono posizionate con il loro asse ottico (O1, O2) incidente sulla superficie (100a) del mezzo di trasporto (100).
6. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di supporto (13) atto a sostenere le telecamere in una posizione fissa rispetto a detto mezzo di trasporto (100).
7. Apparato (10) come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (13) comprende elementi di regolazione (20) del posizionamento di dette telecamere (11a, 11b) per la regolazione delle posizioni delle rispettive profondit? di campo (DF1, DF2).
8. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di elaborazione (12) immagini comprende un elemento di analisi (19) delle immagini acquisite dalle telecamere (11a, 11b) per la lettura del codice di identificazione (201) presente sull?oggetto (200).
9. Apparato (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di elaborazione (12) immagini comprende un elemento di elaborazione (18) immagini configurato per combinare le immagini acquisite dalle telecamere (11a, 11b) in un?immagine singola e per inviarla all?elemento di analisi (19) per la lettura del codice di identificazione (201) presente sull?oggetto (200).
10. Procedimento di ispezione ottica per la lettura di codici di identificazione (201) presenti su oggetti (200) movimentati mediante mezzi di trasporto (100) lungo una direzione di avanzamento (L2), che prevede di:
- mettere a disposizione almeno due telecamere (11a, 11b) matriciali di un apparato (10) di ispezione ottica che presentano rispettivi coni di visione (C1, C2) aventi corrispondenti profondit? di campo (DF1, DF2);
- posizionare dette almeno due telecamere (11a, 11 b) in modo che presentino dette profondit? di campo (DF1, DF2) a distanze (H1, H2) differenti, contigue o parzialmente sovrapposte, rispetto ad almeno un mezzo di trasporto (100), l?unione di dette profondit? di campo (DF1, DF2) definendo una profondit? di campo (DF) complessiva di detto apparato (10);
- acquisire simultaneamente mediante dette telecamere (11a, 11 b) immagini di uno stesso oggetto (200) con almeno un codice di identificazione (201) presente sulla sua superficie compresa in detta profondit? di campo (DF) ed inviarle ad un dispositivo di elaborazione (12) immagini,
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