IT202000005200A1 - “dispositivo erogatore e metodo per l’erogazione” - Google Patents

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IT202000005200A1
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Inventor
Flavio Massaro
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Italbedis S R L
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Description

DESCRIZIONE
?DISPOSITIVO EROGATORE E METODO PER L?EROGAZIONE?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione ? rivolta ad un dispositivo erogatore.
In particolare, il dispositivo erogatore ? collegabile ad un condotto di erogazione di un apparato erogatore di almeno una bevanda.
In aggiunta, l?invenzione si rivolge ad un metodo per l?erogazione di almeno una bevanda in un contenitore riempibile tramite il suddetto dispositivo erogatore.
STATO DELLA TECNICA
Attualmente, gli apparati adibiti alla distribuzione di cibo e/o bevande devono essere dotati di sistemi di sanificazione tali da garantire, nel tempo e durante il loro normale utilizzo, il livello minimo di igiene richiesto dalle direttive sanitarie del territorio.
Generalmente, nel settore della distribuzione automatica, ? prevista l?associazione di sistemi per il controllo della carica batterica ai serbatoi delle bevande. In questo modo, il serbatoio dell?erogatore ? mantenuto sanificato e/o la stessa bevanda contenuta al suo interno pu? essere sanificata prima della consumazione da parte dell?utilizzatore.
Solitamente, tali sistemi di sanificazione impiegano ozono, acqua calda nebulizzata e/o additivata con acqua ossigenata o CO2.
Tuttavia, l?ozono in concentrazioni superiori a 0,01 ppm risulta tossico per l?organismo umano. L?acqua calda nebulizzata additivata con altre sostanze, invece, non ? in grado di garantire una valida alternativa alla proliferazione di batteri e/o alghe.
I suddetti sistemi noti, inoltre, possono alterare anche considerevolmente le caratteristiche organolettiche della bevanda erogata.
Alcuni esempi di soluzioni note sono altres? descritti nei documenti US20160278424 e EP2493816.
L?installazione di tali sistemi di sanificazione consente di ridurre gli interventi di manutenzione e pulizia ad opera di personale specializzato e, al contempo, di garantire gli standard di igiene richiesti.
Tuttavia, gli erogatori noti in cui sono installati i sistemi di sanificazione sopra descritti non consentono di risolvere una serie di problemi attuali, nati come conseguenza del riutilizzo di alcuni oggetti quotidiani per contrastare o almeno limitare l?inquinamento ambientale.
Attualmente, ad esempio, si ? diffusa l?abitudine di riutilizzare pi? volte contenitori personali, come borracce in vetro o alluminio, da riempire per il consumo di acqua in ambienti pubblici e/o lavorativi provvisti di erogatori direttamente collegati alla rete idrica, in modo da ridurre la mole di rifiuti di plastica e, conseguentemente, per limitare la presenza di microplastiche nelle acque del pianeta.
Tuttavia, almeno da un punto di vista igienico per l?utilizzatore, il riutilizzo di tali contenitori non ? esente da inconvenienti.
SOMMARIO
In questo contesto, il compito tecnico alla base del presente trovato ? quello di proporre un dispositivo erogatore collegabile ad un condotto di erogazione di un apparato erogatore di una bevanda che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo erogatore che sia in grado di garantire un pi? alto livello di sanificazione e, quindi, una migliore igiene per l?utilizzatore durante il consumo di una bevanda. In particolare, l?invenzione intende garantire un alto livello di igiene anche nel caso in cui l?utilizzatore voglia consumare una bevanda con un contenitore personale riutilizzabile.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo erogatore che non alteri le propriet? organolettiche della stessa bevanda, a seguito della sanificazione del contenitore dell?erogatore e/o dello stesso utilizzatore.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di fornire un metodo per l?erogazione di bevande che consente di mantenere un alto livello di igiene.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo erogatore e da un metodo per l?erogazione, i quali comprendono le caratteristiche tecniche esposte nelle rispettive rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a ulteriori aspetti vantaggiosi dell?invenzione.
Occorre apprezzare che questo sommario introduce una selezione di concetti in forma semplificata, i quali saranno ulteriormente sviluppati nella descrizione dettagliata di seguito riportata.
L?invenzione ? rivolta ad un dispositivo erogatore collegabile ad un condotto di erogazione di un apparato erogatore di almeno una bevanda. Il dispositivo erogatore comprende un corpo scatolare dotato di un elemento di base e un elemento di copertura tra cui sono disposti almeno una parete laterale ed uno sportello di accesso. Il corpo scatolare, pertanto, definisce un vano in cui ? posizionabile un contenitore riempibile con una bevanda. Lo sportello di accesso ? collegato alla parete laterale per essere configurabile tra una posizione chiusa, per la delimitazione del suddetto vano, e una posizione aperta per l?inserimento di un contenitore nel suddetto vano. L?elemento di copertura presenta un?apertura di erogazione configurata per disporre in collegamento di fluido il vano con un condotto di erogazione.
Vantaggiosamente, il dispositivo erogatore comprende anche almeno una sorgente di irraggiamento configurata per essere attivabile ed emettere un fascio di luce di sanificazione all?interno del vano in modo da sanificare un contenitore riempibile con una bevanda posto al suo interno.
Ancor pi? vantaggiosamente, il dispositivo erogatore dotato della sorgente di irraggiamento consente di sanificare contemporaneamente tutto ci? che ? contenuto nel vano, cio? le superfici del corpo scatolare e l?eventuale contenitore riempibile disposto al suo interno. In questo modo, il dispositivo erogatore garantisce all?utilizzatore la sicurezza di poter consumare una bevanda da un contenitore sanificato e privo di contaminazioni batteriche, in particolare nella zona dell?apertura del contenitore stesso.
L?invenzione si riferisce anche da un metodo per l?erogazione di almeno una bevanda in un contenitore tramite un dispositivo erogatore disposto in collegamento di fluido con un condotto di erogazione di un apparato erogatore.
Il metodo comprende le seguenti fasi:
- configurare uno sportello di accesso corpo scatolare del dispositivo erogatore nella posizione aperta;
- predisporre un contenitore nel vano del corpo scatolare;
- configurare lo sportello di accesso nella posizione chiusa;
- sanificare il contenitore e il vano tramite l?attivazione di un sorgente di irraggiamento;
- erogare almeno una bevanda tramite l?attuazione di un elemento attivatore collegato al dispositivo erogatore.
Vantaggiosamente, tale metodo di erogazione prevede che la fase di sanificazione e la fase di erogazione possano essere eseguite in modo alternato o in contemporanea.
Ancor pi? vantaggiosamente, il metodo permette che durante la sanificazione possa essere eseguita contemporaneamente sul vano del dispositivo sanificatore e sul contenitore riempibile disposto al suo interno per la fase di erogazione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo erogatore collegabile ad un condotto di erogazione di un apparato erogatore di almeno una bevanda, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra, secondo una vista prospettica, un dispositivo erogatore di almeno una bevanda privo della componente sportello di accesso per rendere maggiormente evidenti altri componenti; - la figura 2 illustra, secondo una vista prospettica, il dispositivo illustrato in figura 1 comprendente di sportello di accesso;
- la figura 3 illustra, secondo una vista frontale, il dispositivo erogatore illustrato in figura 1;
- la figura 4 illustra, secondo una vista dall?alto, il dispositivo erogatore illustrato in figura 1;
- la figura 5 illustra, secondo una vista in prospettica/frontale, un apparato erogatore di almeno una bevanda in cui ? predisposto il dispositivo erogatore illustrato nelle figure precedenti.
Con riferimento ai disegni, essi servono unicamente per illustrare modi di realizzazione dell?invenzione al fine di meglio chiarire, in combinazione con la descrizione, i principi inventivi alla base del trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La presente invenzione ? diretta ad un dispositivo erogatore collegabile ad un condotto di erogazione di un apparato erogatore di almeno una bevanda. Con riferimento alle figure, un dispositivo erogatore ? stato genericamente indicato con il numero 1.
Gli altri riferimenti numerici si riferiscono a caratteristiche tecniche dell?invenzione che, fatte salve diverse indicazioni o palesi incompatibilit? strutturali, il tecnico esperto del ramo sapr? applicare a tutte le varianti realizzative descritte.
Eventuali modifiche o varianti che, alla luce della descrizione, risultassero evidenti alla persona esperta del settore devono considerarsi rientranti nell?ambito di tutela stabilito dalla presente invenzione, secondo considerazioni di equivalenza tecnica.
La figura 1 illustra un dispositivo erogatore 1 collegabile ad un condotto di erogazione 51 di un apparato erogatore 50 di almeno una bevanda (illustrato in figura 5).
Il dispositivo erogatore 1 comprende un corpo scatolare 2 dotato di un elemento di base 3 e un elemento di copertura 4 tra cui sono disposti almeno una parete laterale 5 ed uno sportello di accesso 6 (illustrato in figura 2). In questo modo, il corpo scatolare 2 ? in grado di definire un proprio vano V di erogazione in cui ? posizionabile un contenitore C riempibile con una bevanda.
Lo sportello di accesso 6 ? collegato alla parete laterale 5 ed ? configurabile tra una posizione chiusa, in cui delimita il vano V, e una posizione aperta per l?inserimento di un contenitore C nel vano V.
L?elemento di copertura 4 presenta un?apertura di erogazione 7 configurata per disporre in collegamento di fluido il vano V con un condotto di erogazione 51. In altre parole, un condotto di erogazione 51 di un apparato erogatore 50 ? predisposto in corrispondenza dell?apertura di erogazione 7, preferibilmente almeno parzialmente aggettante nel vano V, per erogare almeno un bevande nell?eventuale contenitore C predisposto all?interno del dispositivo erogatore 1.
Vantaggiosamente, il dispositivo erogatore 1 comprende almeno una sorgente di irraggiamento 10a, 10b configurata per essere attivabile ed emettere un fascio di luce di sanificazione all?interno del vano V per sanificare un eventuale contenitore C riempibile con una bevanda posizionato internamente al vano V stesso.
Secondo un aspetto dell?invenzione, la sorgente di irraggiamento 10a, 10b ? configurata per emettere il fascio di luce ad una lunghezza d?onda compresa tra 260 nm e 280 nm.
Preferibilmente, la sorgente di irraggiamento 10a, 10b comprende almeno una sorgente luminosa al LED configurata per irradiare un fascio di luce UV-C.
Ancor pi? preferibilmente, il sorgente di irraggiamento 10a, 10b ? configurato per emettere un fascio di luce ad una lunghezza d?onda di 265 nm.
Vantaggiosamente, tale lunghezza d?onda ? in grado di garantire l?effetto massimo effetto germicida e, quindi, un?adeguata sanificazione.
Attualmente, eventuali sistemi di illuminazione potrebbero comprendere lampade UV-C tradizionali a vapori di mercurio o catodo freddo. Tali lampade per funzionare alla massima efficacia devono essere sempre accese, in quanto all?accensione non producono immediatamente la radiazione UV-C alla lunghezza d?onda corretta per la debatterizzazione. Conseguentemente, tali lampade presentano una vita media molto breve (le sostituzioni sono previste ogni sei mesi, massimo ogni anno), consumi elevati, emissione di una notevole quantit? di calore che potrebbe interagire con la bevanda in erogazione e costi di smaltimento a causa del contenendo di vapori di mercurio.
L?utilizzo di sorgenti luminose LED a luce ultravioletta, pertanto, consente di ottenere molteplici vantaggi, tra cui:
- illuminazione fredda;
- la possibilit? di accensione istantanea, a seconda della necessit?, senza tempi di attesa;
- il funzionamento ad intermittenza al bisogno;
- una lunga vita media della lampada UV-C LED;
- una frequenza di irraggiamento UV-C molto precisa e costante nel tempo;
- una manutenzione periodica non frequente;
- uno smaltimento normale della lampada esausta e non come rifiuto pericoloso in quanto non sono presenti elementi nocivi (ad esempio il mercurio).
Ancor pi? vantaggiosamente, di conseguenza, la sorgente di irraggiamento 10a, 10b ? in grado di sanificare anche il contenitore C predisposto all?interno del dispositivo erogatore 1 in modo che l?utilizzatore possa usufruire sia di un dispositivo erogatore 1 costantemente sanificato, sia di un proprio contenitore C riutilizzabile e sanificato prima di ogni nuovo riempimento.
Secondo un aspetto dell?invenzione, la sorgente di irraggiamento 10a ? disposta su una porzione dell?elemento di copertura 4.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, la sorgente di irraggiamento 10b ? disposta su una porzione della parete laterale 5.
Secondo un ulteriore e preferito aspetto dell?invenzione illustrato nelle allegate figure, il dispositivo erogatore 1 comprende una pluralit? di sorgenti di irraggiamento 10a, 10b disposte, rispettivamente, su una porzione dell?elemento di copertura 4 e su una porzione della parete laterale 5.
Vantaggiosamente, in funzione della grandezza del corpo scatolare 2 e, quindi, dell?estensione del vano V, il dispositivo erogatore 1 comprende pi? di una sorgente di irraggiamento 10a, 10b in modo da consentire una migliore sanificazione del dispositivo erogatore 1 e del contenitore C.
Pertanto, il dispositivo erogatore 1 consente sia di sanificare il dispositivo erogatore 1 prevenendo la proliferazione batterica e la crescita di alghe all?interno del vano V, sia di disinfettare una superficie esterna di un contenitore C. Preferibilmente, come meglio spiegato in seguito, il dispositivo erogatore 1 ? configurato per focalizzare la sanificazione del contenitore C sulle aree di quest?ultimo pi? esposte alla contaminazione batterica e/o pi? esposte al contatto con l?utilizzatore (in particolare il boccaglio).
Secondo un preferito aspetto dell?invenzione, la sorgente di irraggiamento comprende almeno una sorgente luminosa superiore 10a disposta sull?elemento di copertura 4 in corrispondenza dell?apertura di erogazione 7.
Tale sorgente luminosa superiore 10a ? configurata per emettere un fascio di luce incidente con la porzione superiore del contenitore C, cio? la porzione del contenitore corrispondente al boccaglio, l?area in cui l?utilizzatore appoggia le labbra per il consumo della propria bevanda.
Preferibilmente, come meglio visibile in figura 3, la sorgente luminosa superiore 10a emette un fascio di luce avente un?ampiezza angolare di circa 130? e sostanzialmente diretto verso l?elemento di base 3 del corpo scatolare 2.
Vantaggiosamente, la sorgente luminosa superiore 10a ? configurata per sanificare anche una porzione terminale del condotto di erogazione 51 dell?apparato erogatore 50, nel caso in cui tale condotto di erogazione 51 risulti aggettante nel vano V attraverso l?apertura di erogazione 7.
Preferibilmente, la sorgente luminosa superiore 10a ? conformata per circondare l?apertura di erogazione 7.
In altre parole, secondo la preferita forma di realizzazione dell?invenzione illustrata in figura 1 e in figura 2, la sorgente luminosa superiore 10a presenta una conformazione anulare in grado di circondare l?apertura di erogazione 7.
Secondo un altro e preferito aspetto dell?invenzione, la sorgente di irraggiamento comprende almeno una sorgente luminosa laterale 10b disposta su una porzione della parete laterale 5 allo sportello di accesso 6. Preferibilmente, come meglio visibile in figura 3, una forma di realizzazione preferita dell?invenzione presenta una coppia di sorgenti luminose laterali 10b disposte lateralmente al vano V di erogazione.
Secondo un aspetto dell?invenzione illustrato nelle allegate figure, nel caso in cui il corpo scatolare 2 presenti una conformazione prismatica a parallelepipedo, le sorgenti luminose laterali 10b sono disposte sulle pareti laterali 5 interposte tra la parete posteriore e lo sportello di accesso 6. Come meglio visibile in figura 3, le sorgenti luminose laterali 10b sono disposte in corrispondenza di fessure 9 ricavate sulla parete laterale 5 del corpo scatolare 2. In altre parole, le sorgenti luminose laterali 10b sono sorgenti luminose lineari.
Le sorgenti luminose laterali 10b emettono un fascio di luce avente un?ampiezza angolare di circa 130? sufficientemente ampia per incidere l?intera lunghezza del contenitore C predisposto nel vano V.
Secondo un aspetto dell?invenzione non illustrato, la sorgente di irraggiamento comprende almeno una sorgente luminosa posteriore disposta sulla parete laterale 5 del corpo scatolare 2, in una posizione opposta rispetto allo sportello di accesso 6.
Secondo una preferita forma di realizzazione dell?invenzione illustrata nelle allegate figure, il dispositivo erogatore 1 comprende tre sorgenti luminose, una sorgente luminosa superiore 10a ad anello e una coppia di sorgenti luminose laterali 10b lineari. In questo modo, l?irraggiamento ? distribuito uniformemente su tutta la superficie interna del vano V ed ? massima al centro, sotto il beccuccio di erogazione, dove viene posizionato il contenitore C per il riempimento. Vantaggiosamente, la sorgente luminosa superiore 10a permette di aumentare la dose di irraggiamento UV-C nella zona in cui trova posto l?apertura del contenitore C.
Tale preferita disposizione della sorgente di irraggiamento 10a, 10b ? progettata per eseguire la sanificazione di contenitori C disposti all?interno del vano V e aventi una capienza compresa tra circa 160 millilitri e 1 litro. Nel caso in cui il vano V presenti dimensioni maggiori in grado di accogliere pi? contenitori C, ? possibile installare un numero maggiore di sorgenti luminose (superiori e/o laterali e/o posteriori) per ottenere il massimo livello di sanificazione, cio? per impedire la proliferazione batterica e la crescita di muffe su tutta la superficie esterna dei contenitori C e il vano V del dispositivo erogatore 1.
Secondo un aspetto dell?invenzione, il dispositivo erogatore 1 comprende degli organi di sicurezza collegati allo sportello di accesso 6 e alla sorgente di irraggiamento. In particolare, gli organi di sicurezza sono configurati per disattivare il sorgente di irraggiamento 10a, 10b quando lo sportello di accesso 6 ? configurato nella posizione aperta.
Ad esempio, fintanto che lo sportello di accesso 6 ? nella posizione chiusa, esso consente di chiudere elettricamente il circuito elettrico di alimentazione della sorgente di irraggiamento 10a, 10b. Pertanto, se durante il funzionamento della sorgente di irraggiamento 10a, 10b lo sportello di accesso 6 venisse aperto, il circuito di alimentazione verrebbe aperto di conseguenza togliendo l?alimentazione elettrica fondamentale per il corretto funzionamento della sorgente di irraggiamento 10a, 10b.
Alternativamente, gli organi di sicurezza sono configurati per impedire l?apertura dello sportello di accesso durante il funzionamento della sorgente di irraggiamento 10a, 10b, cio? durante la sanificazione del contenitore C e/o del vano V.
Ad esempio, gli organi di sicurezza comprendono elementi di trattenimento in grado di vincolare lo sportello di accesso 6 alla parete alterale 5, come un gancio, o elementi di blocco mobili configurati per impedire fisicamente l?apertura dello sportello, come un blocchetto mobile tra una posizione retratta di disimpegno e una posizione estratta di impegno che impedisce la rotazione di apertura dello sportello di accesso 6.
Secondo un aspetto dell?invenzione visibile nelle figure 3 e 4, il dispositivo erogatore 1 comprende un dispositivo di insufflaggio 11 di un flusso di ozono o di un analogo fluido/gas per sanificare il vano V. In particolare, il corpo scatolare 2 presenta almeno un?apertura di insufflaggio 12 per porre in comunicazione di fluido il dispositivo di insufflaggio 11 con il vano V del corpo scatolare 2.
Preferibilmente, l?apertura di insufflaggio 12 coincide con l?apertura di erogazione 7. In questo modo, il dispositivo di insufflaggio 11 ? vantaggiosamente in grado di convogliare un flusso di fluido per sanificare, ad esempio un flusso di ozono, nel vano V del corpo scatolare 2 e/o nel contenitore C disposto nel vano V.
Ancora pi? preferibilmente, l?apertura di insufflaggio 12 ? concentrica rispetto all?apertura di erogazione 7. In altre parole, l?apertura di insufflaggio 12 definisce una corona circolare esterna all?apertura di erogazione 7. L?ozono ? una sostanza acida e corrosiva, pertanto, le componenti del dispositivo erogatore 1 che entrano o possono entrare in contatto con tale sostanza sono preferibilmente realizzate in acciaio, un materiale con un?alta resistenza alla corrosione e, da un punto di vista igienico, adatto ad essere utilizzato in campo alimentare.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, il dispositivo di insufflaggio 11 ? configurato per produrre circa 300 mg di ozono per ora per l?esecuzione di ogni ciclo di sanificazione. Il dispositivo di insufflaggio 11 ?, quindi, configurato per generare un flusso di circa 25-30 milligrammi di ozono in un intervallo della durata di circa 5 secondi.
Preferibilmente, il dispositivo di insufflaggio 11 ? collegato ad un elemento attivatore (meglio descritto in seguito), in modo che un utilizzatore possa comandare l?emissione di un flusso di ozono (anche senza l?attivazione della sorgente di irraggiamento 10a, 10b) e una predefinita quantit? di acqua all?interno del contenitore C per poter eseguire manualmente dei risciacqui.
Ancor pi? preferibilmente, a seguito dell?attivazione del dispositivo di insufflaggio 11 tramite l?attuazione dell?elemento attivatore, il dispositivo erogatore 1 ? configurato per erogare almeno una bevanda dopo un intervallo di tempo prestabilito o modificato dall?utilizzatore.
Infatti, il flusso di ozono convogliato nel contenitore C ? in grado di debellare il 70% dei batteri presenti in un lasso di tempo molto breve dal suo contatto con le pareti del contenitore C. Vantaggiosamente, se il flusso di ozono ? mantenuto per un tempo maggiore all?interno del contenitore C, allora la percentuale di carica batterica eliminata ? in grado di aumentare fino a circa il 90%.
Secondo un aspetto dell?invenzione, al dispositivo erogatore 1 ? collegato un elemento attivatore configurato almeno per attivare la sorgente di irraggiamento 10a, 10b.
Preferibilmente l?elemento attivatore ? un pulsante meccanico o un pannello di controllo analogico o digitale.
L?elemento attivatore, pertanto, consente di abilitare e/o disabilitare il funzionamento della sorgente di irraggiamento 10a, 10b e/o del dispositivo di insufflaggio.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?elemento di attivatore ? compreso sull?apparato erogatore 50, collegato con il dispositivo erogatore 1, ed ? configurato per abilitare l?erogazione di una bevanda. L?elemento attivatore, essendo collegato con l?unit? di controllo, ? configurato per abilitare l?erogazione della bevanda e, al contempo, per abilitare la sanificazione del vano V e dell?eventuale contenitore C posizionato al suo interno. Come spiegato in seguito, in funzione della programmazione dell?unit? di controllo, la stessa unit? di controllo ? configurata per erogare la bevanda prima e/o durante e/o dopo la sanificazione del vano V e del contenitore C. In altre parole, la sorgente di irraggiamento 10a, 10b e/o il dispositivo di insufflaggio 11 sono attivati contemporaneamente o in modo alterna tra loro e, in aggiunta, sono attivati contemporaneamente o in momenti differenti dall?erogazione della bevanda.
Secondo un preferito aspetto dell?invenzione, il dispositivo erogatore 1 comprende un?unit? di controllo (non visibile) collegata almeno alla sorgente di irraggiamento 10a, 10b e, inoltre, configurata per attivare la stessa sorgente di irraggiamento 10a, 10b ad intervalli di tempo preimpostati. Preferibilmente, l?unit? di controllo ? configurata per compiere un ciclo di sanificazione ogni 25 o 30 o 60 minuti.
In altre parole, ogni 25 o 30 o 60 minuti, sostanzialmente in modo indipendente dalla frequenza di utilizzo del dispositivo erogatore 1, l?unit? di controllo ? configurata per attivare la sorgente di irraggiamento 10a, 10b e, se presente, il dispositivo di insufflaggio 11 al fine di sanificare il vano V del corpo scatolare 2.
Vantaggiosamente, il funzionamento a cicli dell?illuminazione (cio?, ad esempio, la sua accensione ogni 30 minuti in fase di non erogazione, e la sua accensione durante ogni erogazione effettiva della bevanda) permette alla sorgente di irraggiamento 10a, 10b di non subire significativi effetti di degradazione se non dopo diversi anni di utilizzo.
Secondo un aspetto dell?invenzione, il dispositivo erogatore 1 comprende almeno un sensore (non visibile) collegato allo sportello di accesso 6 e, al contempo, configurato per rilevare quando lo stesso sportello di accesso 6 ? configurato nella posizione aperta o chiusa. In aggiunta, il sensore ? collegato all?unit? di controllo per inviarle un segnale rappresentativo della configurazione rilevata dello sportello di accesso 6.
In particolare, l?unit? di controllo ? configurata per disattivare la sorgente di irraggiamento 10a, 10b quando lo sportello di accesso 6 ? configurato nella posizione aperta.
Preferibilmente, il sensore ? un sensore ottico, di prossimit? o di contatto. In altre parole, in funzione del segnale di posizione rilevato dal sensore, l?unit? di controllo ? programmata per disabilitare o abilitare l?attivazione della sorgente di irraggiamento 10a, 10b e, se presente, del dispositivo di insufflaggio 11, anch?esso collegato all?unit? di controllo.
Secondo un alternativo aspetto dell?invenzione, l?unit? di controllo ? configurata per attivare gli organi di sicurezza e bloccare lo sportello di accesso 6 nella posizione chiusa contemporaneamente all?attivazione della sorgente di irraggiamento 10a, 10b.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, lo sportello di accesso 6 comprende una porzione protettiva configurata per schermare eventuali fasci di luce emessi dalla sorgente di irraggiamento 10a, 10b e che si propagano verso l?esterno di detto vano V.
Preferibilmente, lo sportello di accesso 6 presenta una superficie riflettente per la schermatura dei fasci di luce emessi dalla sorgente di irraggiamento 10a, 10b. In questo modo, lo sportello di accesso 6 ? vantaggiosamente in grado di schermare l?utilizzatore durante il funzionamento della sorgente di irraggiamento 10a, 10b, aumentando la sicurezza del dispositivo erogatore 1.
Molti materiali plastici allo stato naturale sono vulnerabili ai raggi ultravioletti.
Pertanto, la loro la resistenza e, quindi, la loro vita media ? aumentata con l?utilizzo di additivi come stabilizzanti UV, colorante nero (preferibilmente nerofumo) o rivestimenti superficiali protettivi (come vernice o metallizzazione). I polimeri fluorurati come PTFE e PVDF, invece, sono intrinsecamente resistenti agli UV e mostrano una buona stabilit? anche nel loro stato naturale.
Conseguentemente, ad esempio, lo sportello di accesso 6 ? realizzabile con materiale intrinsecamente resistenti ai raggi ultravioletti, come i suddetti polimeri fluorati. In alternativa, sullo sportello di accesso 6, pi? precisamente sulla sua superficie rivolta verso il vano V quando in posizione chiusa, ? applicabile una pellicola configurata per la schermatura dei raggi ultravioletti e realizzata in nerofumo o contenente microparticelle metalliche in grado di garantire la riflessione necessaria alla radiazione ultravioletta, in modo che risulti confinata internamente al vano V.
Secondo un ulteriore aspetto dell?invenzione, l?elemento di base 3 del corpo scatolare 2 comprende una griglia di scolo utile per far confluire un?eventuale porzione di bevanda erogata e/o flusso di fluido per sanificare emesso non convogliati internamente al contenitore C.
La presente invenzione, inoltre, si riferisce ad un metodo per l?erogazione di almeno una bevanda in un contenitore C tramite un dispositivo erogatore 1.
Preferibilmente, il dispositivo erogatore 1 ? quello precedentemente descritto e, quindi, disposto in collegamento di fluido con un condotto di erogazione 51 di un apparato erogatore 50.
Il metodo per l?erogazione comprende le seguenti fasi:
- configurare lo sportello di accesso 6 nella posizione aperta;
- predisporre un contenitore C nel vano V del corpo scatolare 2;
- configurare lo sportello di accesso 6 nella posizione chiusa;
- erogare almeno una bevanda tramite l?attuazione dell?elemento attivatore;
- sanificare il contenitore C e il vano V tramite l?attivazione di della sorgente di irraggiamento 10a, 10b.
Secondo un aspetto vantaggioso dell?invenzione, si intende fornire un metodo per l?erogazione in grado di eseguire la fase di sanificare il contenitore C e il vano V prima e/o durante e/o dopo la fase di erogazione di una bevanda.
In altre parole, si intende predisporre un dispositivo erogatore 1 e un relativo metodo per l?erogazione in cui la fase di sanificazione agisca sul contenitore C oltre che sul vano V e sulla bevanda erogata, in modo da fornire all?utilizzatore la sicurezza di poter attingere alla bevanda da un contenitore C sanificato e privo di contaminazioni batteriche, in particolare nella zona dell?apertura del contenitore C.
Secondo un aspetto dell?invenzione, la fase di sanificare comprende una sottofase di insufflare un flusso di fluido o gas, preferibilmente ozono, per sanificare il contenitore C e il vano V del corpo scatolare 2.
Secondo un preferito aspetto dell?invenzione, la fase di sanificare e la fase di erogare sono eseguite contemporaneamente.
Secondo un aspetto aggiuntivo dell?invenzione, la fase di sanificare ? eseguita prima e/o dopo la fase di erogare.
Secondo un ulteriore aspetto dell?invenzione, il metodo comprende la fase di bloccare lo sportello di accesso nella posizione chiusa quando la fase di sanificare e la fase di erogare sono in esecuzione.
Vantaggiosamente, in questo modo l?utilizzatore ? posto in sicurezza in quanto non ha accesso al contenitore C finch? ? in esecuzione il ciclo di sanificazione. In altre parole, il ciclo di sanificazione ? eseguito completamente per far ottener un alto livello di igiene e per impedire che il fascio di luce della sorgente di irraggiamento 10a, 10b, in modo diretto o indiretto, possa interferire con l?utilizzatore.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo erogatore (1) collegabile ad un condotto di erogazione (51) di un apparato erogatore (50) di almeno una bevanda, comprendente: - un corpo scatolare (2) avente un elemento di base (3) e un elemento di copertura (4) tra cui sono disposti almeno una parete laterale (5) ed uno sportello di accesso (6) per definire un vano (V) in cui ? posizionabile un contenitore (C) riempibile con una bevanda; detto sportello di accesso (6) essendo collegato a detta parete laterale (5) ed essendo configurabile tra una posizione chiusa, per la delimitazione di detto vano (V), e una posizione aperta, per l?inserimento di un contenitore (C) in detto vano (V); detto elemento di copertura (4) avendo un?apertura di erogazione configurata per disporre in collegamento di fluido detto vano (V) con un condotto di erogazione; caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno una sorgente di irraggiamento (10a, 10b) configurata per essere attivabile ed emettere un fascio di luce di sanificazione all?interno di detto vano (V) per sanificare un contenitore (C) riempibile con una bevanda.
  2. 2. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una sorgente di irraggiamento (10a, 10b) ? configurata per emettere detto fascio di luce ad una lunghezza d?onda compresa tra 260 nm e 280 nm.
  3. 3. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta sorgente di irraggiamento (10a) ? disposta su una porzione di detto elemento di copertura (4).
  4. 4. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta sorgente di irraggiamento (10b) ? disposta su una porzione di detta parete laterale (5).
  5. 5. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una pluralit? di sorgenti di irraggiamento (10a, 10b) disposte, rispettivamente, su una porzione di detto elemento di copertura (4) e su una porzione di detta parete laterale (5).
  6. 6. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 3 o 5, in cui detta sorgente di irraggiamento comprende almeno una sorgente luminosa superiore (10a) disposta su detto elemento di copertura (4) in corrispondenza di detta apertura di erogazione (7).
  7. 7. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detta almeno una sorgente luminosa superiore (10a) ? conformata per circondare detta apertura di erogazione (7).
  8. 8. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detta sorgente di irraggiamento comprende almeno una sorgente luminosa laterale (10b) disposta su una porzione di detta parete laterale (5).
  9. 9. Dispositivo erogatore (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente organi di sicurezza collegati a detto sportello di accesso (6) e a detta sorgente di irraggiamento; detti organi di sicurezza essendo configurati per disattivare detta sorgente di irraggiamento quando detto sportello di accesso (6) ? configurato in detta posizione aperta.
  10. 10. Dispositivo erogatore (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un dispositivo di insufflaggio (11) di un flusso di un fluido per sanificare; detto corpo scatolare (2) avendo almeno un?apertura di insufflaggio per porre in comunicazione di fluido detto dispositivo di insufflaggio (11) con detto vano (V).
  11. 11. Dispositivo erogatore (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un?unit? di controllo collegata almeno a detta sorgente di irraggiamento e configurata per attivare detta sorgente di irraggiamento ad intervalli di tempo preimpostati.
  12. 12. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 11, comprendente almeno un sensore collegato a detto sportello di accesso (6) e configurato per rilevare quando detto sportello di accesso (6) ? configurato nella posizione aperta o chiusa; detto sensore essendo collegato a detta unit? di controllo per inviarle un segnale rappresentativo della configurazione rilevata dello sportello di accesso (6); in cui detta unit? di controllo ? configurata per disattivare detta sorgente di irraggiamento quando detto sportello di accesso (6) ? configurato nella posizione aperta.
  13. 13. Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 11, comprendente organi di sicurezza collegati a detto sportello di accesso (6) e a detta sorgente di irraggiamento e in cui detta unit? di controllo ? configurata per attivare detti organi di sicurezza e bloccare detto sportello di accesso (6) nella posizione chiusa contemporaneamente all?attivazione di detta sorgente di irraggiamento.
  14. 14. Dispositivo erogatore (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto sportello di accesso (6) comprende una porzione protettiva configurata per schermare eventuali fasci di luce emessi da detta sorgente di irraggiamento (10a, 10b) e che si propagano verso l?esterno di detto vano (V).
  15. 15. Metodo per l?erogazione di almeno una bevanda in un contenitore (C) tramite un dispositivo erogatore (1) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 14 e disposto in collegamento di fluido con un condotto di erogazione di un apparato erogatore (50); detto metodo comprendendo le seguenti fasi: - configurare detto sportello di accesso (6) nella posizione aperta; - predisporre un contenitore (C) in detto vano (V) di detto corpo scatolare (2); - configurare detto sportello di accesso (6) nella posizione chiusa; - sanificare detto contenitore (C) e detto vano (V) tramite l?attivazione di detta sorgente di irraggiamento; - erogare almeno una bevanda tramite l?attuazione di un elemento attivatore collegato almeno a detto dispositivo erogatore.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui detta fase di sanificare comprende una sottofase di insufflare un flusso di fluido o gas sanificatore per sanificare detto contenitore (C) e/o detto vano (V).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 15 o 16, in cui detta fase di sanificare e detta fase di erogare sono eseguite contemporaneamente.
  18. 18. Metodo secondo una qualsiasi rivendicazione da 15 a 17, in cui detta fase di sanificare ? eseguita prima e/o dopo detta fase di erogare.
  19. 19. Metodo secondo una qualsiasi rivendicazione da 15 a 18, comprendente la fase di bloccare detto sportello di accesso (6) nella posizione chiusa quando detta fase di sanificare ? in esecuzione.
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