IT201900002027A1 - Organo illuminante - Google Patents

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Pierpaolo Callegaro
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Neroluce S R L
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    • F21S4/20Lighting devices or systems using a string or strip of light sources with light sources held by or within elongate supports
    • F21S4/28Lighting devices or systems using a string or strip of light sources with light sources held by or within elongate supports rigid, e.g. LED bars
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21VFUNCTIONAL FEATURES OR DETAILS OF LIGHTING DEVICES OR SYSTEMS THEREOF; STRUCTURAL COMBINATIONS OF LIGHTING DEVICES WITH OTHER ARTICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F21V17/00Fastening of component parts of lighting devices, e.g. shades, globes, refractors, reflectors, filters, screens, grids or protective cages
    • F21V17/02Fastening of component parts of lighting devices, e.g. shades, globes, refractors, reflectors, filters, screens, grids or protective cages with provision for adjustment
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F21LIGHTING
    • F21YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES F21K, F21L, F21S and F21V, RELATING TO THE FORM OR THE KIND OF THE LIGHT SOURCES OR OF THE COLOUR OF THE LIGHT EMITTED
    • F21Y2103/00Elongate light sources, e.g. fluorescent tubes
    • F21Y2103/10Elongate light sources, e.g. fluorescent tubes comprising a linear array of point-like light-generating elements

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)

Description

ORGANO ILLUMINANTE
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda, in generale, un organo illuminante. Più in particolare il presente trovato si riferisce ad un organo illuminante atto ad essere utilizzato come corpo illuminante per fornire una sufficiente illuminazione, in termini di intensità, omogeneità, e diffusione della luce sul piano di lavoro di un utente.
La corretta progettazione dell’illuminazione artificiale nei luoghi di lavoro, quali ad esempio uffici, ma anche aule scolastiche, è fondamentale non soltanto per il mantenimento della capacità produttiva ma anche per garantire che le condizioni psico-fisiche degli utenti vengano conservate al meglio, così da rendere l’ambiente lavorativo un luogo maggiormente confortevole e sicuro.
Perciò, la zona della scrivania o, più in generale del piano di lavoro, richiede una elevata attenzione quando si progetta l'illuminazione per uno luogo di lavoro. Infatti, un'illuminazione inadeguata del piano di lavoro, soprattutto in termini di intensità, uniformità e diffusione della luce, può portare ad irritazioni dell'apparato visivo e stati di malessere, come ad esempio cefalee, aumentando di conseguenza anche il rischio di errori nel lavoro e di infortuni.
Pertanto, il problema tecnico alla base della presente invenzione consiste nel soddisfare tale esigenza, ossia nel fornire un'adeguata illuminazione del piano di lavoro, soprattutto in termini di intensità, omogeneità e distribuzione della luce. Quindi, compito principale del presente trovato è quello di realizzare un organo illuminante in grado di fornire luce avente sufficiente intensità ed omogeneità e/o distribuzione sul piano di lavoro di un utente.
Un altro scopo del presente trovato consiste nel fornire un organo illuminante che risulti di semplice realizzazione.
Ancora uno scopo del trovato consiste nel proporre un organo illuminante facilmente integrabile all’interno di altri elementi strutturali, o accessori, dei loghi di lavoro, come pannelli per controsoffitti o elementi radianti a soffitto.
Ulteriore scopo, infine, è quello di realizzare un organo illuminante che, facilmente, permetta di adattare le caratteristiche della luce emessa in base alle caratteristiche del luogo in cui deve essere installata.
Questo compito, nonchè questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito sono raggiunti da un organo illuminante secondo la rivendicazione indipendente allegata.
Dettagli di un organo illuminante secondo il presente trovato sono riportati nelle rivendicazioni dipendenti.
Dette rivendicazioni sono qui incorporate per espresso riferimento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva di un dispositivo illuminazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle unite figure, in cui:
- figura 1 rappresenta un esploso di una forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione;
- figura 2 rappresenta una vista prospettica di una forma di realizzazione dell’organo illuminante secondo la presente invenzione;
- figura 3 rappresenta una vista prospettica di una porzione di una forma di realizzazione dell’organo illuminante secondo la presente invenzione;
- figura 4 rappresenta una sezione trasversale di una forma di realizzazione dell’organo illuminante secondo la presente invenzione.
Con particolare riferimento alle figure citate, è globalmente indicato con 1 un organo illuminante che comprende un involucro esterno 2, una pluralità di elementi luminosi 3 ed un primo schermo 4.
In particolare, l’involucro esterno 2 si sviluppa prevalentemente lungo una direzione di sviluppo X.
Detto involucro esterno 2 comprende, a sua volta, una parete di fondo 21, una coppia di pareti laterali 22 collegate alla parete di fondo 21 e tra loro contrapposte in modo da definire un’apertura 23 opposta alla parete di fondo 21.
Le pareti laterali e le pareti di fondo potranno avere facce piane, interne all’involucro esterno 2.
Preferibilmente, le pareti laterali 22 sono parallele tra loro e perpendicolari rispetto alla parete di fondo 21.
In altre parole, l’involucro esterno 2 può essere un corpo avente sezione trasversale ad “U” e definente una regione interna, o regione cava, 20 delimitata dalla parete di fondo 21 e dalle pareti laterali 22 e comunicante verso l’esterno mediante l’apertura 23.
Preferibilmente, le pareti laterali hanno un’altezza di circa 39 mm e la parete di fondo ha una larghezza di 33 mm rispetto alla lunghezza dell’involucro esterno 2 data dalla direzione di sviluppo X.
L’organo illuminante 1 comprende inoltre una pluralità di elementi luminosi 3, che potranno essere parte di una striscia di LED, che fungono da sorgente luminosa, posti sulla parete di fondo 21 dell’involucro esterno 2 e rivolti verso l’apertura 23. L’involucro esterno 2 è preferibilmente realizzato in materiale metallico per disperdere l’eventuale calore generato dagli elementi luminosi 3.
Ancor più preferibilmente l’involucro esterno 2 è un profilato che potrà essere in alluminio.
Preferibilmente la pluralità di elementi luminosi 3 comprende diodi ad emissione luminosa, anche detti LED; e, ancor più preferibilmente, una striscia di LED come più sopra anticipato.
La pluralità di elemento luminosi 3 potrà comprendere una strip di led, di per sé tradizionale, che potrà essere flessibile per essere facilmente maneggiata ed applicata all’involucro esterno 2 e potrà avere una faccia adesiva atta a permettere il fissaggio della strip di led al fondo 21.
L’organo illuminante 1 potrà comprendere un alimentatore autonomo per ciascuna strip di led o per tratti di quest’ultima.
Ad esempio, la strip di led potrà essere alimentata a 24 V e potrà essere previsto un alimentatore ogni tratto fino a 5 m di lunghezza di strip di led.
L’alimentatore, di per sé tradizionale, non è illustrato nelle allegate figure e potrà essere dislocato a distanza dall’involucro esterno 2 e collegato elettricamente alla propria strip di led.
La pluralità di elemento luminosi 3 potrà inoltre, o invece, comprendere una pcb autodissipante alimentata in corrente cosstante, ad esempio 350 mA, con led montati su una faccia.
L’organo illuminante 1 potrà comprendere mezzi di fissaggio, ad esempio comprendenti elementi magnetici, per fissare un alimentatore a ciascun involucro esterno ove tale alimentatore sarà collegato elettricamente alla pcb autodissipante per alimentare i led.
Grazie alla presente invenzione, è dunque facilmente possibile ottenere un fascio luminoso avente le caratteristiche desiderate, in termini di intensità luminosa, uniformità luminosa, o diffusione luminosa, ad esempio scegliendo la numerosità e potenza della pluralità di elementi luminosi 3, il numero di schermi e le caratteristiche di detti schermi.
Inoltre, l’impiego di un organo illuminante 1 secondo il presente trovato permette di accostare o porre in prossimità tra di loro numerosi organi illuminanti 1.
In altre parole, il presente trovato risulta altamente adattabile per soddisfare svariate esigenze di illuminazione dell’ambiente da illuminare, tra cui, in particolare, quella di ottenere un’intensità luminosa di almeno 500 lux sul piano di lavoro.
Inoltre, per aumentare l’intensità luminosa in un determinato punto dell’ambiente o del piano di lavoro è inoltre possibile affiancare o porre in prossimità due o più organi illuminanti 1 secondo la presente invenzione.
L’organo illuminante 1 potrà anche comprendere un primo schermo 4, permeabile alla luce, posizionato tra le pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2 e posto di fronte alla pluralità di elementi luminosi 3.
Vale a dire che il primo schermo 4 potrà essere configurato per occupare lo spazio tra le pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2 in modo da interporsi tra gli elementi luminosi 3 e l’apertura 23.
In altre parole, dunque, il primo schermo 4 preferibilmente si estende prevalentemente lungo la direzione di sviluppo X.
Preferibilmente, il primo schermo 4 si estende lungo la direzione di sviluppo X per una lunghezza pari alla lunghezza dell’involucro esterno 2.
In questo modo, vantaggiosamente, tutto il fascio di luce emesso dagli elementi luminosi 3 attraversa il primo schermo 4.
Il primo schermo 4 essendo di fronte alla pluralità di elementi luminosi 3, in uso, è quindi attraversato dal fascio luminoso emesso da detti elementi luminosi 3.
L’organo illuminante 1 è dunque un corpo avente forma sostanzialmente scatolare. Tale configurazione permette vantaggiosamente una semplice realizzazione o costruzione dell’organo illuminante 1 e consente inoltre di rendere particolarmente agevole il suo inserimento o la sua integrazione all’interno di elementi strutturali, o accessori, dell’edificio in cui viene installato.
Preferibilmente, il primo schermo 4 comprende uno schermo opalino e/o uno schermo micro-prismatizzato oppure consiste in uno tra questi.
In particolare, lo schermo opalino è scelto per irradiare una luce cosiddetta uniforme o omogenea, avente cioè una intensità uniforme in corrispondenza di tutta l'area da illuminare.
In altre parole, rispetto al piano di lavoro di un utente, uno schermo opalino consente di limitare più possibile una distribuzione di luce irregolare dovuta alla differenza di intensità luminosa tra le zone in prossimità di ciascun elemento luminoso 3 e le zone distanti da ciascuno di essi.
Vantaggiosamente, la presenza di uno schermo opalino consente di ottenere un coefficiente di uniformità dell’intensità luminosa inferiore a 0.4; ossia permette che il rapporto tra intensità luminosa minima e intensità luminosa media misurate sul piano di lavoro sia inferiore a tale valore di 0.4.
La presenza di uno schermo micro-prismatizzato permette di diffondere, ossia aumentare l’ampiezza o la conicità, del fascio di luce. In particolare, grazie alla presenza di uno schermo micro-prismatizzato è possibile ottenere una ampiezza del fascio di luce pari a 60°.
Pertanto, l’impiego di uno schermo micro-prismatizzato, nell’organo illuminante secondo la presente invenzione, diffondendo opportunamente il fascio di luce consente di ridurre l’effetto indesiderato di abbagliamento e pertanto contribuisce al mantenimento di un indice unificato di abbagliamento (Unified Glare Rating, UGR) al di sotto di una soglia considerata accettabile, ad esempio UGR<19.
Preferibilmente, l’organo illuminante 1 comprende inoltre un secondo schermo 5, configurato in modo da occupare lo spazio tra le pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2 tra l’apertura 23 dell’involucro esterno 2 e il primo schermo 4.
In altre parole, dunque, il secondo schermo 5 si estende prevalentemente lungo la direzione di sviluppo X. Preferibilmente, il secondo schermo 5 si estende, lungo tale direzione di sviluppo X, per una lunghezza pari alla lunghezza dell’involucro esterno. In questo modo, tutto il fascio di luce emesso dagli elementi luminosi 3 passa attraverso il secondo schermo 5.
Vale a dire che il secondo schermo 5 potrà essere posizionato in modo da occupare lo spazio tra le pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2, ossia in modo da interporsi tra gli elementi luminosi 3 e detta apertura 23.
Di conseguenza, in uso, detto secondo schermo 5 è attraversato dal fascio luminoso che si propaga attraverso il primo schermo 4.
Preferibilmente, anche detto secondo schermo 5 comprende uno schermo opalino e/o uno schermo micro-prismatizzato oppure consiste in uno tra questi.
In particolare, ancor più preferibilmente, se detto primo schermo 4 è uno schermo opalino detto secondo schermo 5 sarà uno schermo micro-prismatizzato e viceversa, in modo da ottenere vantaggiosamente le caratteristiche desiderate del fascio luminoso sia in termini di uniformità sia di diffusione.
In una forma di realizzazione preferita, il primo schermo 4 è uno schermo opalino ed il secondo schermo 5 è uno schermo micro-prismatizzato.
In questo caso, preferibilmente il primo schermo 4 ed il secondo schermo 5 sono disposti in modo che il primo schermo 4 è interposto tra la pluralità di elementi luminosi 3 ed il secondo schermo 5.
In tal modo, vantaggiosamente, il fascio di luce emesso dalla pluralità di elementi luminosi 3 è dapprima reso uniforme e successivamente viene distribuito in modo da limitare l’effetto di abbagliamento.
In alternativa, lo schermo opalino potrà essere sostituito da una pluralità di lenti, preferibilmente formate su uno strip, adese agli elementi luminosi 3 per indirizzarne la radiazione luminosa in modo che abbia un’apertura massima ad esempio di 90°, all’uscita dall’apertura 23.
In particolare, le pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2 presentano ciascuna una faccia interna 22a affacciata sull’altra parete laterale 22.
In altre parole, detta faccia interna 22a delle pareti laterali 22 è rivolta verso la regione interna 20.
Preferibilmente, su ciascuna di dette facce interne 22a è presente una pluralità di scanalature 24.
Ciascuna di dette scanalature 24 è atta a ricevere al proprio interno una porzione di bordo libero di detto primo schermo 4 e/o detto secondo schermo 5.
In una forma di realizzazione alternativa, su ciascuna di dette facce interne 22a è presente una pluralità di coste 25.
Ciascuna di dette coste 25 è atta a supportare una porzione di bordo libero di detto primo schermo 4 e/o detto secondo schermo 5.
Ancor più preferibilmente, dette scanalature 24 o dette coste 25 si estendono parallele alla parete di fondo 21 dell’involucro esterno 2 e, in particolare, dette scanalature 24 o coste 25 sono realizzate alla stessa altezza, o distanza, rispetto alla parete di fondo 21 sulle facce interne 22a di entrambe le pareti laterali 22.
Vale a dire che ciascuna scanalatura 24 o costa 25 su di una faccia interna 22a è realizzata in corrispondenza di un’altra scanalatura 24 o costa 25 sulla faccia interna 22a della parete laterale 22 opposta.
La presenza di detta pluralità di scanalature 24, o di detta pluralità di coste 25, consente di selezionare la distanza di detto primo schermo 4 e/o detto secondo schermo 5 rispetto agli elementi luminosi, dando la possibilità di la possibilità di regolare a piacere le caratteristiche di omogeneità e distribuzione della luce a seconda delle necessità o delle preferenze, regolando la distanza del primo schermo 4 o del secondo schermo 5 dagli elementi luminosi 3.
Inoltre la presenza di dette scanalature 24 o dette coste 25 permette un assemblaggio semplificato dell’organo illuminante.
Infatti, detto primo schermo 4 e/o detto secondo schermo 5 possono essere inseriti per scorrimento all’interno dell’involucro esterno 2 entrando in dette scanalature 24 o poggiando su coste 25.
Le scanalature 24 o coste 25 vantaggiosamente si estendono lungo la direzione di sviluppo X per permettere che gli schermi 4 e/o 5 siano inseriti nell’involucro esterno lungo detta direzione di sviluppo X.
In una ulteriore forma di realizzazione, il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5 possono comprendere una coppia di aggetti, rispettivamente indicati con 41 o 51, che si estendono, nella direzione X, lungo il bordo libero dello schermo.
In altre parole, gli aggetti 41, 51 si estendono parallelamente alle pareti laterali 22 dell’involucro esterno 2.
In altre parole ancora, anche il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5 possono presentare un profilo sostanzialmente ad “U”.
In particolare, ciascun aggetto 41, 51 presenta una faccia esterna 41a, 51a, rivolta verso la faccia interna 22a di una delle pareti laterali 22 almeno una scanalatura 42, 52 o costa 43, 53 con un profilo complementare a quello delle scanalature 24 o coste 25 presenti sulla faccia interna 22a delle pareti laterali 22.
In altre parole, anche la faccia esterna 41a, 51a di ciascun aggetto presenta uno o più elementi, ossia almeno una scanalatura 42, 52 o costa 43, 53, che permettono il mutuo inserimento nelle rispettive coste 25 o scanalature 24 presenti sulle facce interne 22a delle pareti laterali 2 dell’involucro.
In generale, le facce interne 22a delle pareti laterali e le facce esterne 41a, 51a degli aggetti 41, 51, potranno avere un profilo reciprocamente complementare e configurato per permettere l’inserimento degli schermi 4, 5 nell’involucro esterno 2 lungo la direzione di sviluppo X.
In questo modo, non solo è facilitato l’inserimento per scorrimento del primo schermo 4 e/o del secondo schermo 5 ma inoltre viene reso maggiormente fermo e stabile l’accoppiamento tra il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5 e ciascuna parete laterale 2.
Infine, in una ulteriore forma di realizzazione, detto organo illuminante 1 comprende inoltre un paio di elementi di chiusura 26 collegati alla parete di fondo 21 e alle pareti laterali 22, ed eventualmente a detto primo schermo 4 o secondo schermo 5, in modo da chiudere detta regione interna, o regione cava, 20. Detti elementi di chiusura 26 sono preferibilmente degli elementi piastriformi.
Grazie alla presenza degli elementi di chiusura 26 è possibile prevenire l’ingresso di polvere, sporcizia o insetti all’interno dell’organo illuminante 1.
Quando il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5 sono microprismatizzati, vantaggiosamente lo spigolo formato dagli aggetti 41, 51 è anch’esso microprismatizzato oppure è satinato per evitare un indesiderata apertura del fascio luminoso verso l’esterno dell’involucro esterno.
In una possibile forma di realizzazione del presente trovato il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5, in particolare quello tra questi che si affaccia all’esterno dell’apertura 23, è traslucido ad esempio bianco, nero o cromato.
In tal modo, quando l’organo illuminante è spento tale schermo 4 e/o 5 apparirà rispettivamente bianco, nero o cromato mentre all’accensione sarà attraversato dalla radiazione luminosa emessa dagli elementi di illuminazione 3.
In un’ulteriore possibile forma realizzativa del trovato il primo schermo 4 e/o il secondo schermo 5 comprendono uno schermo lamellare o consistono in esso. In particolare, preferibilmente lo schermo 4 o 5 più esterno rispetto all’apertura 23 consiste in uno schermo lamellare o ne comprende uno.
Il trovato così concepito e suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere variati a seconda delle esigenze contingenti e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche costruttive e le tecniche menzionate nelle seguenti rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni o numeri di riferimento sono stati apposti con il solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non costituiscono in alcun modo limitazione all'interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni o numeri di riferimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Organo illuminante (1) comprendente: - un involucro esterno (2), che si estende prevalentemente lungo una direzione di sviluppo (X) e comprende una parete di fondo (21), una coppia di pareti laterali (22) collegate a detta parete di fondo (21) ed opposte tra loro in modo da definire un’apertura (23) opposta a detta parete di fondo (21), - una pluralità di elementi luminosi (3) posti sulla parete di fondo (21) di detto involucro esterno (2) e rivolti verso l’apertura (23) per emettere luce attraverso quest’ultima; - un primo schermo (4) posizionato tra pareti laterali (22) dell’involucro esterno (2) e di fronte a detta pluralità di elementi luminosi (3).
  2. 2. Organo illuminante (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo schermo (4) comprende uno schermo opalino e/o uno schermo micro-prismatizzato.
  3. 3. Organo illuminante (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente un secondo schermo (5) posizionato tra pareti laterali (22) dell’involucro esterno (2) tra detto primo schermo (4) e l’apertura (23).
  4. 4. Organo illuminante (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto secondo schermo (5) comprende uno schermo opalino e/o uno schermo micro-prismatizzato.
  5. 5. Organo illuminante (1) secondo le rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto primo schermo (4) comprende uno schermo opalino e detto secondo schermo (5) comprende uno schermo micro-prismatizzato.
  6. 6. Organo illuminante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna di dette pareti laterali (22) presenta una faccia interna (22a) rivolta verso l’altra di dette pareti laterali (22); detto primo schermo (4) comprendendo una coppia di aggetti (41), che si estendono lungo il suo bordo libero laterale; detti aggetti (41) e dette pareti laterali (22) essendo configurate per essere reciprocamente accoppiabili in modo complementare in modo tale che detto primo schermo (4) sia inseribile in detto involucro esterno (2) lungo detta direzione di sviluppo (X).
  7. 7. Organo illuminante (1) secondo le rivendicazioni 3 e 6 ove detto secondo schermo (5) comprende una coppia di aggetti (51), che si estendono lungo il suo bordo libero laterale; detti aggetti (51) e dette pareti laterali (22) essendo configurate per essere reciprocamente accoppiabili in modo complementare in modo tale che detto secondo schermo (5) sia inseribile in detto involucro esterno (2) lungo detta direzione di sviluppo (X).
  8. 8. Organo illuminante (1) secondo una delle rivendicazioni 6 e 7 ove ciascuna di dette facce interna (22a) ha a scelta: - una pluralità di scanalature (24) atte a ricevere al proprio interno una porzione di bordo libero di detto primo schermo (4) e/o di detto secondo schermo (5); - una pluralità di coste (25) atte a supportare una porzione di bordo libero di detto primo schermo (4) e/o di detto secondo schermo (5).
  9. 9. Organo illuminante (1) secondo la rivendicazione 8, in cui ciascuna di dette scanalature (24) o dette coste (25) è parallela alla parete di fondo (21) e in cui ciascuna di dette scanalature (24) o coste (25) è realizzata in corrispondenza di un’altra scanalatura (24) o costa (25) sulla faccia interna (22a) della parete laterale (22) opposta.
  10. 10. Organo illuminante (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi luminosi (3) sono elementi LED.
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