IT201900000262A1 - Portaoggetti perfezionato adattabile ad assi di sostegno verticale diversi per dimensione e forma - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

DESCRIZIONE di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

Portaoggetti perfezionato adattabile ad assi di sostegno verticale diversi per dimensione e forma.

AMBITO DI APPLICAZIONE

Il ritrovato in oggetto si colloca nell’ambito degli accessori, come porta bicchieri, bottiglie, stoviglie, borse e in genere piccoli oggetti, applicabili intorno ad un asse di sostegno verticale (23), come il palo di un ombrellone da spiaggia o da tavolo, o un asse di un’imbarcazione. L’asse di sostegno non fa parte dell’invenzione, ma viene descritto perché l’invenzione è congegnata in modo da adattarsi ad un qualsiasi asse che sia fissato al suolo, o ad un arredo, o ad un vassoio, o ad una barca, o purchè abbia un estremità fissata ad una qualunque superficie, fissa o mobile, e l’altra estremità libera o liberabile.

Quest’ultima caratteristica è funzionale al fatto che dall’estremità libera può essere innestato, per infilaggio, l’accessorio perfezionato, che si va a descrivere.

Con il detto ritrovato si intende innovare rispetto all’arte nota realizzando un porta oggetti, che possa agevolmente adattarsi ad assi di sostegno differenti tra loro in ampiezza e forma, grazie ad un congegno di riduzione meccanica e che sia amovibile e tascabile, dopo l’uso.

STATO DELLA TECNICA

E’ noto come nell’utilizzo di spazi ristretti, come il tavolino di un bar, o di una barca, o il piatto di un ombrellone da spiaggia o un vassoio porta vivande, una sdraio da piscina gli utenti abbiano bisogno di appoggiare nelle vicinanze del proprio stazionamento oggetti come bicchieri, bottiglie, lattine, coppe, cellulari ed altro, in modo da tenerle a loro disposizione, proteggendole dalle cadute ed evitando gli ingombri.

Tutte le situazioni sopra descritte, sono meri esempi, potendo l’invenzione che verrà descritta adattarsi a qualsiasi arredo dove possa essere allocato un asse di sostegno, avente le seguenti tre caratteristiche: 1) essere verticale rispetto alla superficie di appoggio;

2) avere una estremità fissata o fissabile ad una superficie di appoggio; 3) avere l’altra estremità libera o liberabile.

Esistono esempi di mezzi idonei a trattenere oggetti, che lasciano irrisolti alcuni problemi che il presente ritrovato intende risolvere.

Il più vicino da considerare nello stato dell’arte, anche se ancora segreto, è il brevetto n. IT102017000077276, appartenente agli stessi inventori del ritrovato in oggetto, rispetto al quale l’attuale invenzione si propone di realizzare un perfezionamento, che differisce dal precedente per:

1) il detto accessorio è stato reso adattabile a qualsiasi tipo di asse di sostegno verticale, a prescindere dall’ampiezza e dalla forma, grazie a dei mezzi di riduzione meccanica dell’ampiezza, estendendone così la funzione;

2) l’accessorio è compattato, semplificato, ed è reso smontabile e richiudibile risolvendo il problema tecnico di renderlo tascabile;

E’ noto ancora il brevetto n. AU2011100199 che descrive un elemento da montare ad un montante allungato, che però non rivela alcun sistema idoneo ad adattare l’elemento da montare alle diverse dimensioni e forme del montante. Detto ritrovato prevede due posizioni una parallela al montante ed una longitudinale, ma non è né un pezzo unico, né ha alcuna soluzione tecnica per renderlo compattabile su sé stesso, una volta estratto dal montante, lasciando così irrisolti anche gli ulteriori problemi tecnici.

Un altro esempio è noto da US D571111 S1 che descrive un ombrellone da spiaggia con sedia e vano porta bicchieri incorporato, come pezzo unico, nella sedia stessa.

E’ noto anche US 20040129184 A1 che descrive un porta bicchieri assemblato ad un ombrellone da spiaggia, costituito da un disco con fori, di cui uno centrale da applicare al passaggio del palo e molteplici nella circonferenza per applicare i bicchieri. Contiene la variante con un braccio alla cui parte terminale vi è un cerchio metallico o in plastica per contenere una bottiglia.

Sebbene questi ritrovati soddisfino la medesima funzione, essi sono ingombranti, rigidi, non adattabile a diverse forme e diametri e o non amovibili nè smontabile.

Un ulteriore esempio di tale accessorio è noto da WO2015069326, che descrive un doppio disco rigido uno avente funzione di appoggio e l’altro forato per incastrare e trattenere oggetti circolari.

Anche questo accessorio da ombrellone presenta gli svantaggi visti sopra, in particolare non è ripiegabile, è rigido, non si adatta a qualsiasi supporto, né a qualsiasi ampiezza di bicchiere bottiglia, lattina o altro oggetto, né a qualsiasi supporto.

Un terzo esempio è noto da n. ITTO2009A000752 (WIPO number 10TO2009A000752) che descrive un dispositivo di ritenzione di oggetti per ombrelloni e similari, congegnato per appoggiare oggetti di diversa natura e trattenerli con l’aggravio di un mezzo aggiunto per impedire al vento di far volare gli oggetti detti, mentre il ritrovato in oggetto opera attribuendo alla forma la funzione di trattenere gli oggetti specifici, senza ulteriori accorgimenti quali reti e tiranti.

L’intento dell’invenzione in oggetto è quello di realizzare un perfezionamento degli accessori esistenti, tale per cui possano essere trattenuti più di un oggetto, in uno stesso accessorio, compattato, amovibile, smontabile, ripiegabile su sé stesso e adattabile ad assi differenti tra loro per diverse ampiezze e forme.

Quelle sopra indicate come stato della tecnica, infatti, sono soluzioni parziali al problema, che il presente ritrovato intende migliorare e perfezionare.

Quindi abbiamo nell’arte nota tipologie di contenitori dalla forma funzionale allo scopo, ma rigidi e non richiudibili, oppure contenitori richiudibili, ma che abbisognano di un ulteriore mezzo, diverso dalla forma funzionale, per trattenere l’oggetto contenuto, oppure richiudibili ma non adattabili a qualsiasi ampiezza e forma dell’asse di sostegno. PROBLEMA TECNICO E SUA SOLUZIONE

E’ scopo primario del presente ritrovato quello di realizzare un accessorio portaoggetti da applicare per infilaggio ad assi di sostegno verticale (23), diversi per ampiezza e forma, purché abbiano un’estremità fissa o da fissare, e l’altra estremità libera o liberabile, come ad esempio l’asse di un tavolo, di una imbarcazione, l’asse di un ombrellone. Il detto accessorio infatti risolve il problema dell’adattabilità ad assi verticali di sostegno diversi tra loro per ampiezza e forma, attraverso degli elementi meccanici di riduzione dell’ampiezza.

E’ ulteriore scopo dell’invenzione quella di rendere l’accessorio oltre che amovibile, anche tascabile dopo l’uso, attraverso la riduzione del corpo centrale dell’accessorio ad un monopezzo, compatto, smontabile e ripiegabile su sé stesso quando si trova in posizione di chiusura.

La funzione che svolge l’accessorio è quella di trattenere oggetti di uso quotidiano impedendo le cadute, in caso di agenti atmosferici, sbandamenti dell’imbarcazione dove sono allocati e che al contempo si trasportabile ed facilmente ad adattabile a situazioni diverse: per esempio lo stesso accessorio può svolgere la stessa funzione sia sul tavolo di un’imbarcazione, sia sull’ombrellone da spiaggia.

DESCRIZIONE DI UNA O PIU’ FORME DI ATTUAZIONE

Gli scopi e i vantaggi sopradetti, nonché altri che emergeranno nella descrizione, appariranno in misura maggiore dalla descrizione che segue relativa ad una preferita forma di attuazione del detto elemento perfezionato, data a titolo esemplificativo ma non limitativo con riferimento alle allegate tavole da disegno ove:

- la figura 1 illustra una visione in proiezione ortogonale dall’alto dell’ accessorio in posizione aperta da lavoro, in cui si vede il corpo centrale dell’accessorio, che è rappresentato da un anello cui sono applicati dei bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’), cui sono applicati dei mezzi di ritenzione oggetti (11); poiché la forma ad anello non è una forma funzionale, d’ora in avanti l’elemento (1) verrà chiamato passante monoblocco cavo (1).

- la figura 2 illustra una visione in proiezione ortogonale dal basso esplosa del medesimo accessorio di cui alla figura 1;

- la figura 3 illustra una visione in proiezione ortogonale dall’alto, dell’ accessorio di cui alle figure precedenti, in posizione di chiusura, in cui i bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) e i mezzi di ritenzione (11) sono richiusi su sé stessi e i ganci (14) smontati. Detta figura mostra l’accessorio una volta estratto dall’asse verticale di sostegno per essere trasportato o riposto.

- la figura 4 illustra una visione assonometrica dell’elemento di riduzione fisso (2) per adattamento a diametri fino a 40 mm. In detta figura l’elemento di riduzione fisso (2) è disegnato come un anello cilindrico, ma può avere qualsiasi tipo di forma, purchè sia cavo al suo interno. Verrà pertanto chiamato, elemento di riduzione (2), in modo da non fare riferimento a nessuna forma particolare. Il bordo antiscorrimento (12) è una componente unica dell’elemento di riduzione fisso (2) e serve perché l’intero accessorio non scivoli in basso lungo l’asse verticale di sostegno.

- la figura 5 illustra una visione prospettica dell’elemento di riduzione regolabile (3) per adattamento a diametri inferiori a 40 mm. E’ chiamato elemento di riduzione regolabile, perché il sistema di elette flessibili (18) di cui è dotato fa sì che le stesse lo facciano aderire a diametri ancora più piccoli della sua stessa ampiezza e a forme diverse; gli elementi di riduzione possono essere anche più di due.

- la figura 6 illustra una visione prospettica di un gancio portaborse (14) con evidenza di un foro passante (20) e di un gradino di arresto (16), tale gradino di arresto contrastando con il passante monoblocco cavo (1) permette al gancio portaborse (14) di innestarsi all’intera struttura; - la figura 7 illustra una visione prospettica dal basso del passante monoblocco cavo (1) con evidenza del foro (15) sul passante monoblocco, del ponte trasversale (6) e della scanalatura di alloggio (17) per il gancio portaborse (14). I vari fori: foro passante (15) sul passante monoblocco cavo (1), foro passante (19) sul primo elemento di riduzione (2) e foro passante (20) sul gancio portaborse (14), in posizione montata, coincidono tra loro in modo che in essi passi un mezzo di congiunzione come una vite (fig. 2).

In particolare è indicato nel suo complesso un accessorio perfezionato di ritenzione di oggetti, come bicchieri, bottiglie, lattine, cellulari e borse, idoneo ad abbracciare, mediante infilaggio, un asse verticale, preferibilmente di ampiezza uguale o inferiore a 48 mm.

L’asse di sostegno non fa parte dell’invenzione. L’accessorio può infatti, adattarsi a molteplici varietà di assi (23), anche di forma differente da quella tubolare, che è rappresentata nelle figure, purché siano in posizione verticale, con una estremità fissata o fissabili e con l’altra estremità libera o liberabile.

A titolo puramente esemplificativo, ma non esaustivo, il passante monoblocco cavo (1), che costituisce il corpo principale dell’accessorio perfezionato, può infilarsi all’asse di un ombrellone da spiaggia, di un ombrellone da tavolo, al gambo di un tavolo o di una sedia, al candeliere o al tavolo di un’imbarcazione, ad un asse verticale appositamente posizionato su vassoio da mensa o su un tavolo da bar o da ristorante, o su qualsiasi altro asse che abbia le caratteristiche sopra dette.

La forma preferibile di attuazione è quella di un anello, ma può essere costruito con forme differenti.

Il passante monoblocco cavo (1), ha una struttura cava all’interno, di ampiezza preferibilmente pari o maggiore di 48 mm atta ad infilarsi ad un asse, per infilaggio, in modo che l’anello abbracci l’asse.

Dal passante monoblocco (1) si dipartono dei bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) a raggiera, i quali sostengono dei mezzi di ritenzione oggetti (11), come per esempio degli anelli, aperti all’estremità idonei a ritenere oggetti di svariata natura, come per esempio bicchieri o bottiglie.

I mezzi di ritenzione oggetti (11) sono aperti, nel senso che manca una parte di sezione del loro perimetro. Poiché sono formati da materiale flessibile, ciò è funzionale all’adattabilità ad oggetti di forma e spessore differenti.

Tali bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) e i corrispettivi mezzi di ritenzione oggetti (11), sono richiudibili sul passante monoblocco cavo (1), quando, in posizione di chiusura (fig. 3) lo stesso deve essere riposto in modo da evitare qualsiasi ingombro.

Infatti i mezzi di ritenzione oggetti (11), come anelli porta bicchieri, ripiegandosi su sé stessi, adagiandosi uno sull’altro e tutti sul passante monoblocco cavo (1), possono essere ridotti ad un volume molto compatto, come mostrato dalla figura 3.

In particolare il predetto dispositivo comprende un passante monoblocco cavo (1) che si inserisce per infilaggio ad un asse verticale di sostegno (23), caratterizzato dal fatto di avere una estremità fissata ed una estremità libera o liberabile, dalla quale si inserisce il detto passante monoblocco cavo (1), caratterizzato da un profilo di arresto inferiore (4), almeno due incavi passanti (5), ciascuno con un ponte trasversale (6).

Il profilo di arresto inferiore (4) è dato dal perimetro esterno del passante monoblocco cavo (1). Detto profilo di arresto non ha soluzione di continuità, e circoscrive il confine dei due incavi passanti (5), come ben si vede dalla figura 7.

Concentrico al profilo di arresto inferiore (4) è il bordo di blocco inferiore (7) che coincide invece con il perimetro interno del passante monoblocco cavo (1).

Entrambi i sopra detti elementi indicati dai n. (4) e (7) hanno la funzione di arrestare la corsa degli altri elementi costituenti l’accessorio perfezionato.

Il profilo di arresto inferiore (4) arresta la corsa girevole dei bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’), permettendo agli stessi di bloccarsi nella posizione di lavoro, ovvero nella posizione perpendicolare all’asse verticale di sostegno (Fig. 1 e 2).

Ed infatti al passante monoblocco cavo (1) sono accoppiati almeno due bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’).

Detto accoppiamento avviene attraverso una terminazione uncinata (8).

Più in particolare ciascun braccio portante (9, 9’, 9’’, 9’’’) ha una terminazione uncinata (8), che è girevolmente accoppiata al ponte trasversale (6) intorno al quale detto braccio portante (9) ruota, spostandosi da una posizione di lavoro, ovvero perpendicolare all’asse verticale di sostegno (figura 1 e 2), ad una posizione di chiusura, ovvero longitudinale rispetto al passante monoblocco cavo (1) (figura 3).

I bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) arrestano la loro corsa, nella posizione di lavoro, ovvero nella posizione perpendicolare all’asse verticale di sostegno (23), in quanto contrastano con il profilo di arresto inferiore (4).

Ai bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) sono collegati altrettanti mezzi di ritenzione oggetti (11) aperti nella loro parte terminale perché privi di una porzione e composti preferibilmente da materiale flessibile, che in uso trattengono oggetti, quali bicchieri, bottiglie, lattine, cellulari e similari. Detti mezzi di ritenzione oggetti (11) sono girevolmente accoppiati ai corrispondenti bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’), per mezzo di snodi di ribaltamento (10).

Il peso e la posizione ribaltata a 90° verso l’interno dei mezzi di ritenzione degli oggetti (11) grazie agli snodi di ribaltamento (10) mantengono i bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) fermi in posizione di chiusura (fig. 3). Questa posizione è sostenuta anche dal profilo di arresto inferiore (4), contro cui si bloccano le terminazioni uncinate (8) dei bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’), tanto da non potersi scalzare dai ponti trasversali (6), posti all’interno degli incavi passanti (5).

La posizione di chiusura, per cui ciascun braccio portante (9, 9’, 9’’ e 9’’’) si trova in posizione verticale e ciascuno strumento di ritenzione oggetti (11) si poggia sul mezzo precedente, è resa possibile dallo studio delle lunghezze differenti di ciascun braccio portante (9, 9’, 9’’ e 9’’’), per cui il mezzo di ritenzione oggetti (11), associato al braccio portante più corto è il primo a ribaltarsi di 90°, adagiandosi sul passante monoblocco cavo (1). Successivamente si porterà a posizione di chiusura il braccio portante (9’) secondo per lunghezza e si farà ribaltare il corrispondente mezzo di ritenzione oggetti (11’), che si adagerà sul mezzo di ritenzione oggetti (11) precedente. Il braccio più lungo (9’’’) sarà l’ultimo a chiudersi e il suo mezzo di ritenzione oggetti (11’’’) l’ultimo a ribaltarsi a 90 ° poggiandosi sul mezzo di ritenzione oggetti precedente (11’’).

I bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’), sono infatti, di lunghezza crescente, così calcolata: il primo braccio portante (9) ha una lunghezza in mm uguale al valore in mm dell’altezza del passante monoblocco cavo (1), il secondo braccio portante (9’) ha una lunghezza in mm pari al valore in mm della lunghezza del primo braccio portante (9) più il valore in mm dell’altezza del mezzo di ritenzione oggetti (11), associato al braccio portante che lo precede (9) e così in avanti fino all’ultimo braccio portante, così che funzionalmente i mezzi di ritenzione oggetti possano adagiarsi uno sull’altro e tutti sul passante monoblocco cavo (1).

L’estremità uncinata (8) di ciascun braccio portante (9, 9’, 9’’ e 9’’’), ruota intorno a ciascun ponte trasversale (6) all’interno di ciascun incavo passante (5) ricavato nel passante monoblocco cavo (1). L’estremità uncinata (8) nella posizione di apertura del dispositivo e, in particolare, dei suoi bracci portanti (9, 9’, 9’’ e 9’’’) è sostenuta dal profilo di arresto inferiore (4) che delinea il perimetro esterno inferiore del passante monoblocco cavo (1).

Il profilo di arresto inferiore (4) impedisce anche alle estremità uncinate (8) dei bracci portante (9, 9’, 9’’ e 9’’’) di fuoriuscire dalle loro sedi, ovvero dagli incavi passanti (5) quando il braccio si trova verticale in posizione di chiusura (fig. 3). Le estremità uncinate, infatti, contrastano con il profilo di arresto (4).

Il bordo di blocco inferiore (7), invece, serve a bloccare, mediante contrasto, ulteriori due elementi, che possono essere utilizzati in modo eventuale. Si tratta di almeno due elementi di riduzione (3) e (4) dell’ampiezza del passante monoblocco cavo (1), che vengono inseriti all’interno della parte cava del passante monoblocco (1) dal basso verso l’alto. Il blocco di bordo inferiore (7) impedisce ai due elementi di riduzione (3) e (4) di salire oltre il confine del predetto bordo di blocco inferiore (7), come meglio descritto più avanti.

Il passante monoblocco cavo (1) è cavo nella sua parte interna, a forma preferibilmente ma non necessariamente cilindrica, in modo da potersi innestare mediante infilaggio intorno ad un asse verticale di sostegno (23).

Poiché le assi verticali di sostegno (23) possono essere di ampiezza diversa, il passante monoblocco cavo (1) è associato ad almeno due elementi, che consentono l’adattamento della sua ampiezza a quella dell’asse verticale di sostegno (23).

Ove necessario, infatti, un primo elemento di riduzione fisso (2) può essere inserito, partendo dal basso verso l’alto, nella parte interna cava del passante monoblocco (1), fino all’arresto meccanico grazie al suo bordo antiscorrimento (12), che contrasta contro il bordo di blocco inferiore (7), del passante monoblocco cavo (1). In questo modo la nuova ampiezza interna, data dall’aggiunta dell’elemento di riduzione fisso (2), è inferiore a quella del passante monoblocco (1) ed è atta a far aderire l’accessorio perfezionato su un’asse di sostegno di dimensioni minori, fino a 40 mm.

Ove necessarie ulteriori riduzioni dell’ampiezza del passante monoblocco (1), un elemento di riduzione regolabile (3) può essere inserito, dal basso verso l’alto, nella parte interna cava dell’elemento di riduzione fisso (2), fino all’arresto meccanico del suo bordo antiscorrimento maggiorato (13), affinché la nuova ampiezza interna data dalla aggiunta dell’elemento di riduzione regolabile (3), sia atta a far aderire il dispositivo su un asse verticale di dimensioni minori di 40 mm.

L’elemento di riduzione regolabile (3) presenta, un bordo antiscorrimento (13), posto esternamente al suo perimetro, e di dimensioni maggiori al bordo antiscorrimento (12) associato al primo elemento (2).

Detto elemento di riduzione regolabile (3) presenta almeno due coppie di intagli verticali paralleli (22) sulle sue pareti, che si estendono dal profilo libero superiore (21) al bordo antiscorrimento (13), definendo al loro interno due ali flessibili (18), cedevoli se sottoposte ad una forza di spinta.

Il passante monoblocco cavo (1) è bloccato all’asse di sostegno verticale (23) mediante inserimento di un perno a vite o altro mezzo di congiunzione nel foro passante (15), presente sul passante monoblocco (1), e nel foro passante (19) presente sull’elemento di riduzione fisso (2), allineato al primo.

Detto almeno un mezzo di congiunzione, è allocato in corrispondenza ad almeno un’ala flessibile (18) dell’elemento di riduzione regolabile (3), sul quale esercita una forza di spinta che fa aderire l’ala flessibile (18) all’asse verticale di sostegno (23).

Infatti, nei casi in cui l’asse verticale di sostegno (23) ha ampiezza ridotta, il passante monoblocco cavo (1) si inserisce dall’estremità libera dell’asse verticale di sostegno (23), unitamente all’elemento di riduzione fisso (2), ed entrambi sono fissati con un perno a vite o con un mezzo di collegamento passante, per i fori. Se l’ampiezza è ulteriormente ridotta, viene inserito anche l’elemento di riduzione regolabile (3), che aderisce all’asse verticale di sostegno (23) tramite le alette flessibili (18) spinte dal mezzo di congiunzione, passante per i fori, (15) e (19), favorendo l’aderenza all’asse di sostegno (23).

Il passante monoblocco cavo (1), infine, presenta una o più scanalature di alloggio (17) atte ad accogliere ciascuna un gancio (14) per inserimento, dal basso, fino al bloccaggio meccanico, attraverso il contrasto del gradino di arresto (16), contro il profilo del bordo di blocco inferiore (7) del passante monoblocco (1).

Anche il gancio (14) viene fissato al passante monoblocco (1) ed, eventualmente, all’elemento di riduzione fisso (2), mediante inserimento di un perno a vite, o altro mezzo di congiunzione nel foro (15), presente sul passante monoblocco (1) e nel foro (20) presente sul gancio (14), ed eventualmente nel foro (19) presente sull’elemento di riduzione fisso (2), tutti tra loro allineati (15) (20) e (19).

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Accessorio porta oggetti, amovibile e idoneo a richiudersi su sé stesso, da applicare per infilaggio ad un asse verticale di sostegno (23) di dimensioni e forme variabili, il quale sostegno abbia un’estremità ancorata o da ancorare al suolo o ad altra superficie idonea ed un’estremità libera o liberabile attraverso la quale infilare il predetto accessorio, ove detto accessorio comprende un passante monoblocco cavo (1) che si infila all’asse verticale, girevolmente accoppiato ad almeno due bracci portanti (9), a loro volta associati ad altrettanti mezzi di ritenzione oggetti (11), caratterizzato da mezzi di ritenzione oggetti (11) ribaltabili all’interno, per mezzo di snodi di ribaltamento (10) e da bracci portanti (9) di lunghezza crescente, così calcolata: il primo braccio portante (9) ha una lunghezza in mm uguale al valore in mm dell’altezza del passante monoblocco cavo (1), il secondo braccio portante (9<’>) ha una lunghezza in mm pari al valore in mm della lunghezza del primo braccio portante (9) più il valore in mm dell’altezza del mezzo di ritenzione oggetti (11), associato al braccio portante che lo precede (9) e così in avanti fino all’ultimo braccio portante, così che funzionalmente i mezzi di ritenzione oggetti possano adagiarsi uno sull’altro e tutti sul passante monoblocco cavo (1).
2. 2. Accessorio porta oggetti di cui alla rivendicazione principale ulteriormente caratterizzato dall’essere accoppiato a un primo elemento di riduzione fisso (2), innestato al passante monoblocco cavo (1), per inserimento dal basso verso l’alto nella parte interna cava del passante monoblocco cavo (1), fino all’arresto meccanico, per contrasto tra il bordo antiscorrimento (12), presente sull’elemento di riduzione fisso (2) e il bordo di blocco inferiore (7), presente sul passante monoblocco cavo (1), così che funzionalmente l’accessorio porta oggetti, aderisca ad un’asse di sostegno di dimensioni minori della parte cava del passante monoblocco cavo (1).
3. 3. Accessorio porta oggetti di cui alle rivendicazioni precedenti ulteriormente caratterizzato dall’essere accoppiato ad un secondo elemento di riduzione regolabile (3), dotato di almeno una coppia di intagli verticali (22), che delineano almeno un’ala flessibile (18), che si estende dal profilo libero superiore (21) al bordo antiscorrimento maggiorato (13), la quale ala è cedevole se sottoposte ad una forza di spinta.
4. 4. Accessorio porta oggetti di cui alla rivendicazione 3 ulteriormente caratterizzato dal fatto che l’elemento di riduzione regolabile (3) ha un bordo antiscorrimento maggiorato (13), posto esternamente al suo perimetro, di dimensioni maggiori al bordo antiscorrimento (12) associato all’elemento di riduzione fisso (2), a mezzo del quale si arresta meccanicamente contrastando contro il bordo antiscorrimento (12) dell’elemento di riduzione fisso (2) affinché la nuova ampiezza interna data dalla aggiunta dell’elemento di riduzione regolabile (3), sia atta a far aderire il dispositivo ad un asse verticale di dimensioni minori a quelle della parte cava dell’elemento di riduzione fisso (2).
5. 5. Accessorio porta oggetti di cui alle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che nel passante monoblocco cavo (1) vi è un foro passante (15), allineato ad un secondo foro passante (19) presente sull’elemento di riduzione fisso (2), ulteriormente allineato ad almeno un’ala flessibile (18) dell’elemento di riduzione regolabile (3), nel quale passa un mezzo di congiunzione (24), come ad esempio una vite, che esercita sull’ala flessibile (18) una forza di spinta che fa aderire l’ala flessibile (18) all’asse verticale di sostegno (23).
6. 6. accessorio porta oggetti di cui alla rivendicazione n. 5 caratterizzato dal fatto che il mezzo di congiunzione (24), come ad esempio una vite, in mancanza dell’elemento di riduzione regolabile (3), fissa l’accessorio porta oggetti all’asse verticale di sostegno (23), di cui alla prima parte della rivendicazione principale.
7. 7. Accessorio porta oggetti di cui alle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il passante monoblocco cavo (1), presenta una o più scanalature di alloggio (17) atte ad accogliere ciascuna un gancio (14) per inserimento, dal basso, fino al bloccaggio meccanico, attraverso il contrasto del gradino di arresto (16), presente sul gancio (14), contro il profilo del bordo di blocco inferiore (7) del passante monoblocco cavo (1).
8. 8. Accessorio porta oggetti di cui alle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il gancio (14) ha un foro passante (20) allineato con i fori descritti nella rivendicazione n. 5 (15) (19), attraverso il quale passa il mezzo di congiunzione (24), come ad esempio una vite, che fissa il gancio al passante monoblocco cavo (1) ed, eventualmente, all’elemento di riduzione fisso (2).
9. 9. Metodo di chiusura dell’accessorio porta oggetti di cui alle rivendicazioni precedenti caratterizzato da una sequenza di chiusura per cui il mezzo di ritenzione oggetti (11), associato al braccio portante più corto (9) è il primo a ribaltarsi di 90°, adagiandosi sul passante monoblocco cavo (1), successivamente si porta a posizione verticale, così detta di chiusura, il braccio portante secondo per lunghezza (9’) e si fa ribaltare il corrispondente mezzo di ritenzione oggetti (11’), che si adagerà sul mezzo di ritenzione oggetti (11) precedente, quindi si porta in verticale il braccio portante terzo per lunghezza (9’’) e si fa ribaltare il corrispondente mezzo di ritenzione oggetti (11”), che si adagia sul mezzo di ritenzione oggetti precedente (11’) e così via fino al braccio portante più lungo (9’’’) che sarà l’ultimo a chiudersi e il suo mezzo di ritenzione oggetti (11’’’) l’ultimo a ribaltarsi a 90 ° poggiandosi sul mezzo di ritenzione oggetti precedente (11’’). 10. metodo di cui alla rivendicazione precedente ulteriormente caratterizzato dal fatto che una volta portati tutti i bracci portanti in posizione verticale e i mezzi di trattenimento oggetti in posizione ribaltata e adagiati uno sull’altro e il primo sul passante monoblocco cavo (1), si sfila il mezzo di congiunzione (24), come ad esempio una vite, si estraggono i ganci (14) che vengono riposti all’interno della cavità del mezzo di riduzione regolabile (3), rendendo così l’intero accessorio porta oggetti, ridotto a dimensioni così ridotte da essere tascabile.