IT201800010998A1 - Parabordo a scomparsa - Google Patents

Description

Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo “PARABORDO A SCOMPARSA".

DESCRIZIONE

Campo dell’invenzione.

L’invenzione è relativa ad un parabordo a scomparsa, ovvero ad un parabordo integrato nella carena di una barca, avente la facoltà di adattarsi a qualsiasi superficie che può venire a contatto con la carena. Il parabordo secondo il risultamento ha, quindi, differenti zone protette del parabordo, azionabili da una sola persona e con i parabordi attivabili in base alle zone della carena interessate da urti e strisciamenti.

Stato della tecnica.

Attualmente sono in uso parabordi costituiti da corpi cilindrici, sferici o piatti, generalmente legati a corrimano per essere collocati sulla superficie esterna di una carena, per evitarne i danni da urti e strisciamenti contro la banchina o contro altre imbarcazioni. Detti parabordi presentano, però, diversi svantaggi: occupano posto all’interno delle imbarcazioni quando non vengono utilizzati e richiedono personale a bordo per essere collocati. Questi parabordi aumentano poi l’inquinamento del mare in quanto spesso vengono persi in acqua. E’ noto il documento GB525017 in cui è descritto un parabordo gonfiabile disposto lungo la carena. Il tipo di parabordo descritto in detto documento ha, però, una posizione fissa sulla carena e, in caso di banchina o di imbarcazione con parti in sporgenza a diversa altezza rispetto a tale parabordo, risulta inefficace a preservare la carena. Analoghi limiti di protezione dello scafo risultano dai parabordi gonfiabili descritti in altri documenti, come ad esempio i parabordi descritti nel documento WO2009/007732.

Sommario dell’invenzione.

Il parabordo a scomparsa oggetto dell’invenzione è un dispositivo anticollisione, dotato di impianto di gonfiaggio ed in grado di sgonfiare automaticamente le parti precedentemente gonfiate, comprendente una parte con camera in gomma distribuita in parti della carena distanti tra loro e tali da proteggere tutta la carena da urti, con la camera in gomma posta all’interno di pannelli a scomparsa sulla carena. Avendo quindi parti assorbenti gli urti distribuite lungo lo scafo non si hanno zone prive di protezione. Le parti gonfiabili ed i pannelli su cui sono poste vengono gestite da un’unica persona che, tramite impianto ad aria compressa e sistemi di controllo, è in grado di attivare in poco tempo il dispositivo anticollisione oggetto del risultamento. Questi ed altri scopi e vantaggi del presente risultamento saranno maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, con riferimento ai disegni allegati in cui il trovato è illustrato in via puramente indicativa ed in quanto tale non limitativa.

Breve descrizione dei disegni.

La figura 1 è vista di una fiancata di una barca con parabordi a scomparsa chiusi. La figura 2 è vista della stessa barca con parabordi aperti in funzione del punto in cui viene ormeggiata con possibilità di urti su alcune zone della carena. La figura 3 è vista di un parabordo in fase di gonfiaggio.

Descrizione dettagliata.

Il parabordo a scomparsa secondo il risultamento è costituito da pannelli 1 con, nella parte interna di ciascun pannello, camera gonfiabile 2 in gomma collegata a compressore 3 con sistema di controllo e gestione della pressione 4 in grado di gestire il gonfiaggio e lo sgonfiamento delle camere 2 tramite tubazioni 5. Detti pannelli 1 sono disposti ad altezze diverse e ad opportuna distanza sulla carena 6 e con, all’attivazione, perni 7 disposti sui pennelli 1 per farli ruotare di 180° e disporre la camera gonfiabile in gomma 2 verso la parte esterna della carena per attutire gli urti e gli strisciamenti che possono danneggiare la barca. In fase di navigazione, quando i parabordi non servono, i pannelli 1 sono girati con la camera gonfiabile all’interno, mantenendo inalterata l’estetica della barca. I pannelli 1 sono opportunamente disposti su altezze diverse e lungo tutta la carena a distanze regolari, così da poter attivare solo i pannelli 1 che servono per evitare urti e strisciamenti nell’ormeggio. I parabordi a scomparsa secondo il risultamento possono, poi, essere attivati da una persona sola, evitando quindi di dover impiegare più marinai come richiesto per collocare i parabordi tradizionali. La rotazione di tali pannelli viene attuata al gonfiaggio ed allo sgonfiamento delle camere 2. La carena della barca è opportunamente predisposta con cavità 8 per consentire l’alloggiamento e la rotazione dei panelli 1 con le camere gonfiabili 2. Il numero di tali pannelli 1, così come la dimensione, è determinato in funzione della grandezza dello scafo e della protezione richiesta. Il compressore 3 ed il sistema di controllo e gestione 4 della pressione con le tubazioni 5 necessarie al gonfiaggio ed allo sgonfiamento delle camere gonfiabili 2 sono alla portata di realizzazione del tecnico medio di settore. Il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti neN’ambito del concetto inventivo. Tutti i particolari possono poi essere sostituiti da altri tecnicamente equivalenti senza per questo uscire dal campo di protezione sancito dalle rivendicazioni.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1) Parabordo a scomparsa caratterizzato dal fatto che è costituito da pannelli (1) aventi, nella parte interna di ciascun pannello, una camera gonfiabile (2) in gomma collegata a compressore (3), con sistema di controllo e gestione della pressione (4) in grado di gestire il gonfiaggio e lo sgonfiamento delle camere 2 tramite tubazioni 5.
2. 2) Parabordo a scomparsa, come dalla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che i pannelli (1) sono disposti ad altezze diverse e ad opportuna distanza sulla carena (6) e con, all’attivazione, perni (7) disposti sui pennelli (1) per farli ruotare di 180° e disporre la camera gonfiabile in gomma (2) verso la parte esterna della carena per attutire gli urti e gli strisciamenti.
3. 3) Parabordo a scomparsa, come dalle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che la carena della barca è dotata di cavità (8) per consentire l’alloggiamento e la rotazione dei panelli (1) con le camere gonfiabili (2).