IT201700020850A1 - Dispositivo a copertura - Google Patents

Dispositivo a copertura

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IT201700020850A1
IT201700020850A1 IT102017000020850A IT201700020850A IT201700020850A1 IT 201700020850 A1 IT201700020850 A1 IT 201700020850A1 IT 102017000020850 A IT102017000020850 A IT 102017000020850A IT 201700020850 A IT201700020850 A IT 201700020850A IT 201700020850 A1 IT201700020850 A1 IT 201700020850A1
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IT
Italy
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rib
fixing
longitudinal
plate
recess
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IT102017000020850A
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English (en)
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Vitangelo Tangorra
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Melathron S R L
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D3/00Roof covering by making use of flat or curved slabs or stiff sheets
    • E04D3/36Connecting; Fastening
    • E04D3/361Connecting; Fastening by specially-profiled marginal portions of the slabs or sheets
    • E04D3/363Connecting; Fastening by specially-profiled marginal portions of the slabs or sheets with snap action
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D3/00Roof covering by making use of flat or curved slabs or stiff sheets
    • E04D3/36Connecting; Fastening
    • E04D3/365Connecting; Fastening by simple overlapping of the marginal portions with use of separate connecting elements, e.g. hooks or bolts for corrugated sheets

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  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Measuring Pulse, Heart Rate, Blood Pressure Or Blood Flow (AREA)
  • Glass Compositions (AREA)
  • Massaging Devices (AREA)

Description

DISPOSITIVO A COPERTURA
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione s'inquadra nel settore concernente l’edilizia ed in particolare si riferisce ad un dispositivo a copertura destinato alle realizzazione di tetti e coperture per edilizia industriale, artigianale, commerciale e civile.
Sono note coperture edili realizzate con lastre sagomate fissate ad una sottostante struttura, ad esempio in travi e travetti, mediante attacchi di tipo a chiodo od a vite che attraversano le lastre della copertura e sotto la cui testa, a riscontro con la faccia esterna delle lastre, possono essere applicate delle rondelle e degli elementi sigillanti per la tenuta.
In genere tali attacchi sono applicati almeno in corrispondenza di nervature realizzate ai bordi delle lastre, ove è prevista la sovrapposizione dei bordi di due lastre adiacenti.
Uno svantaggio di tali coperture note consiste nel fatto che i rispettivi attacchi sono esposti agli agenti atmosferici ed attraversano tutto lo spessore delle lastre provocando il rischio di infiltrazioni d’acqua a causa del degrado degli elementi sigillanti o di errori di montaggio.
Altro svantaggio di dette coperture note consiste nel fatto che gli attacchi esposti possono costituire zone di accumulo di sporcizia, detriti, foglie rami, neve, etc., che possono facilitare il degrado dei materiali ed infiltrazioni.
Un ulteriore svantaggio delle coperture a lastre note consiste nel fatto che, ad esempio a causa della presenza di neve in scioglimento, di ristagni d’acqua, di pioggia con forte vento, di condizioni sfavorevoli in genere possono essere soggette ad infiltrazioni d’acqua che, superando gli ostacoli rappresentati dalle nervature, possono raggiungere le zone sottostanti alla copertura ed interne all’opera edile. Un altro svantaggio delle coperture note consiste nel fatto che si possono insinuare polveri, pollini, sabbie ed altri materiali negli interstizi tra due lastre adiacenti che possono gonfiarsi d’acqua o fungere da supporto per lo sviluppo di muschi o vegetali provocando nel coso del tempo sollecitazioni ed aperture di spazi tra le lastre con compromissione della tenuta e della resistenza della copertura.
Ulteriore svantaggio delle coperture note e dei rispettivi fissaggi noti, di tipo interno od esterno, consiste nel fatto che in caso di eventi meteorologici avversi, possono non resistere, staccarsi e sollevarsi a seguito delle rilevanti differenze di pressione che possono generarsi tra l’interno e l’esterno della copertura.
Uno scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo di copertura edile costituito da mezzi a lastra i cui bordi sono reciprocamente fissabili od incastrabili in modo semplice e facilitato.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è di proporre un dispositivo di copertura edile che faccia a meno di fori, finestre od altre aperture attraverso le lastre evitando quindi possibili vie d’acqua.
Altro scopo è di proporre un dispositivo di copertura i cui attacchi alla struttura edile sono coperti dalle lastre di copertura e quindi esenti da degrado ed usura ed esenti dal formare ricettacoli o rallentamenti del flusso d’acqua.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo in grado di minimizzare le infiltrazioni d’acqua ed in grado di raccogliere e smaltire eventuali infiltrazioni evitando che penetrino sotto il dispositivo stesso.
Altro scopo è quello di proporre un dispositivo in grado di evitare l’ingresso e l’accumulo di polveri, sabbie, pollini in genere.
Ulteriore scopo è quello di proporre un dispositivo in grado di formare coperture resistenti ai venti anche di forte entità e di impedire il sollevamento delle lastre ed in particolare dei rispettivi bordi.
Altro scopo è di proporre un dispositivo costituito da lastre lunghe anche decine di metri e dotate di leggerezza, rigidità e resistenza.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo dotato di una elevatissima resistenza al sollevamento anche in caso di eventi metereologici estremi.
Altro scopo è di proporre un dispositivo le cui lastre non siano separate dagli attacchi.
Ulteriore scopo è di proporre un dispositivo che possa esser posto in opera anche da personale non esperto in modo facile, rapido ed estremamente sicuro.
Le caratteristiche dell'invenzione sono nel seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali:
- la figura 1 illustra una vista prospettica e da un punto di vista frontale di un mezzo a lastra del dispositivo a copertura oggetto della presente invenzione ed avente una inclinazione indicativamente corrispondente a quella di una sua condizione operativa;
- la figura 2 illustra una vista prospettica da un punto di vista posteriore del mezzo a lastra di figura 1 inclinato in direzione opposta a quella di figura 1;
- le figure 3 e 4 illustrano viste rispettivamente frontale e posteriore del mezzo a lastra di figura 1;
- la figura 5 illustra una visita prospettiva di due coppie di mezzi a lastra in una condizione immediatamente precedente alla sovrapposizione dei bordi di tali coppie;
- la figura 6 illustra una vista parziale e prospettica della coppia superiore di figura 5 sezionata secondo il piano VI - VI;
- le figure 7 ed 8 illustrano viste in pianta di un mezzo di fissaggio del dispositivo a copertura oggetto della presente invenzione, rispettivamente prima e dopo la piegatura di una sua porzione ed in cui alcune parti sono state asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 9 illustra una vista in sezione secondo il piano IX - IX di figura 8;
- la figura 10 illustra una vista frontale del mezzo di fissaggio di figura 7 in una condizione di parziale piegatura di una sua porzione ed in cui alcune parti sono state asportate per meglio evidenziarne altre;
- la figura 11 illustra il mezzo di fissaggio di figura 9 associato ad un bordo del mezzo a lastra di figura 3 parzialmente illustrato ed in cui alcune parti sono state asportate per meglio evidenziarne altre;
- le figure 12 e 13 illustrano viste rispettivamente frontale e posteriore del mezzo a lastra di figura 1 associato al mezzo di fissaggio di figura 11;
- la figura 14 illustra una vista in pianta di una variante del mezzo di fissaggio di figura 7;
- la figura 15 illustra una vista in sezione secondo il piano XV - XV di figura 14; - le figure 16 e 17 illustrano viste frontali del mezzo di fissaggio di figura 14 in condizioni rispettivamente piana e parzialmente piegata di una sua porzione; - le figure 18 e 19 illustrano viste rispettivamente frontale e posteriore del mezzo a lastra di figura 1 associato al mezzo di fissaggio di figura 14;
- la figura 20 illustra una vista schematica e frontale di una ulteriore variante del dispositivo delle precedenti figure.
Con riferimento alle figure da 1 a 13, con 1 viene indicato il dispositivo a copertura, oggetto della presente invenzione.
Tale dispositivo 1 comprende un insieme di mezzi a lastra 3, ciascuno dei quali presenta bordi longitudinali primo e secondo che recano rispettivi mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6.
Tali mezzi a lastra 3 possono estendersi longitudinalmente per molti metri coprendo, ad esempio, una intera porzione di tetto dal colmo alla linea di gronda. In alcuni casi, ad esempio quando il tetto presenta una curvatura eccessiva, la distanza tra colmo e gronda può essere coperto da una pluralità di mezzi a lastra dell’invenzione ove il bordo inferiore di uno di essi è sovrapposto al bordo superiore del sottostante mezzo a lastra. Le figure illustrano mezzi a lastra che, a meno della estensione longitudinale non in scala, presentano le caratteristiche dei mezzi a lastra che coprono la distanza tra colmo e gronda con un unico esemplare o con una pluralità di essi allineati e parzialmente sovrapposti.
Tali mezzi a lastra, particolarmente quelli di lunghezza molto elevata, possono essere prodotti direttamente nel luogo di posa in opera tramite formatura a freddo di una lastra metallica continua svolta da un rispettivo rotolo.
Il secondo mezzo a nervatura 6 di un mezzo a lastra 3 è complementare od inseribile nel primo mezzo a nervatura 5 di un adiacente mezzo a lastra 3, per consentire l’accoppiamento tra mezzi a lastra affiancati.
Il materiale dei mezzi a lastra è dotato di un certo grado di elasticità ma per favorire l’inserimento ad incastro di un primo mezzo a nervatura 5 di un mezzo a lastra in fase di installazione sopra un secondo mezzo a nervatura 6 di un adiacente mezzo a lastra già fissato, la sezione trasversale del primo mezzo a nervatura 5 di un mezzo a lastra è più grande, ovvero in scala leggermente incrementata, rispetto alla sezione trasversale del secondo mezzo a nervatura 6 di tale mezzo a lastra. L’invenzione prevede in alternativa che la sezione trasversale del secondo mezzo a nervatura 6 di un mezzo a lastra leggermente più grande della sezione trasversale del primo mezzo a nervatura 5 ove l’una o l’altra soluzione di dimensionamento dei mezzi a nervatura può essere scelta in ragione della direzione di montaggio della copertura.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una pluralità di mezzi di fissaggio 8 ciascuno provvisto di una porzione di impegno 9 destinata ad impegnarsi ad almeno un mezzo a lastra 3 e di una porzione di fissaggio 10 destinata essere fissata tramite chiodi, viti, bloccaggi o fermagli al tetto da coprire ovvero ad una struttura di sostegno per il dispositivo a copertura.
La porzione di impegno 9 di ciascun mezzo di fissaggio 8 è inseribile nel mezzo a nervatura primo 5 o secondo 6 di un mezzo a lastra o nei mezzi a nervatura secondo 6 e primo 5 di due lastre affiancate e reciprocamente connesse.
La porzione di impegno 9 di ciascun mezzo di fissaggio 8 comprende almeno un mezzo a barbiglio 11, preferibilmente due, di forma simile all’ardiglione di un amo o all’unghia si un arpione.
Ciascun mezzo a nervatura primo 5 e secondo 6 reca almeno un rispettivo mezzo a recesso, preferibilmente due ciascuno, rispettivamente primo 13 e secondo 14.
Ciascun mezzo a recesso primo 13 e secondo 14 è destinato ad alloggiare almeno un mezzo a barbiglio 11 di un mezzo di fissaggio 8, preferibilmente e come illustrato nelle figure i due primi recessi 13 di ciascun primo mezzo a nervatura 5 ed i due secondi recessi 14 di ciascun secondo mezzo a nervatura 6, indipendentemente da fatto che tali mezzi a nervatura siano o meno accoppiati a mezzi a nervatura di mezzi a lastra adiacenti, ospitano coppie di mezzi a barbiglio 11 di una pluralità di mezzi di fissaggi 8. La reciproca distanza tra i mezzi di fissaggi 8 di ciascun mezzo a nervatura primo 5 e/o secondo 6 (singolo od accoppiato), dipende dalle caratteristiche dei mezzi a latra, del tetto e dalla resistenza che si vuol fornire al dispositivo a copertura posto in opera.
In una condizione operativa O del dispositivo 1, ovvero quando esso è posto in opera, la porzione di fissaggio 10 dei mezzi di fissaggio 8 è bloccata alla struttura di sostegno, la porzione di impegno 9 di ciascun mezzo di fissaggio 8 è almeno parzialmente ospitata in almeno uno tra mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 di un mezzo a lastra 3 o di due mezzi a lastra 3 adiacenti ed i mezzi a barbiglio 11 di ciascun mezzo di fissaggio 8 sono interni ai rispettivi mezzi a recesso primo 13 o secondo 14 di detti mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6.
In detta condizione operativa O, a cui ci si rifà anche nel resto del presente documento, ciascun mezzo a barbiglio 11 ed una corrispondente superficie del rispettivo mezzo a recesso primo 13 e/o secondo 14 sono orientati per il reciproco riscontro ed impegno in caso di movimento del mezzo a nervatura primo 5 e/o secondo 6 in allontanamento dal corrispondente mezzo di fissaggio 8 ovvero dalla struttura di sostegno. In altre parole i due piani geometrici definiti dai mezzi a barbiglio 11 di un mezzo di fissaggio 8 ed i due piani geometrici definiti dalle corrispondenti superfici del rispettivo mezzo a recesso 13, 14 sono angolati ed i loro spigoli di intersezione puntano in direzione opposta alla struttura di sostegno a mo’ di frecce.
Una porzione della sezione trasversale dei mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 è a forma di seme di picche o di seme di cuori rovesciato o di poligono con un vertice triangolare superiore rivolto verso l’alto ovvero in direzione opposta alla struttura di sostegno ove ciascun lobo o porzione laterale di tali mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 costituisce uno di detti mezzi a recesso primo 13 o secondo 14.
Nella condizione operativa O, i mezzi a recesso primo 13 o secondo 14 di due mezzi a lastra 3 reciprocamente connessi formano un incastro in cui i sottosquadri dell’uno impediscono il disimpegno dell’altro. Si deve notare che la particolare forma dei mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 ne facilita grandemente il reciproco inserimento ed incastro ottenendo senza particolare sforzo una solida reciproca unione.
Come visto, ciascun mezzo di fissaggio 8 comprende una coppia di mezzi a barbiglio 11 reciprocamente inclinati e disposti per formare una sorta di punta di freccia almeno quando essi sono visti da un punto posto sull’asse longitudinale dei mezzi a nervatura primo 5 e/o secondo 6 che ospitano detto mezzo di fissaggio 8.
Ciascuno dei mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 presenta una apertura longitudinale 15 disposta tra i rispettivi mezzi a recesso primo 13 e secondo 14 avente dimensione trasversale, ovvero larghezza, inferiore al massimo ingombro trasversale della coppia di mezzi a barbiglio 11 del mezzo di fissaggio 8.
I mezzo a recesso 13, 14, rispetto alle corrispondenti apertura longitudinale 15, formano quindi dei sottosquadri che imprigionano i mezzi a barbiglio 11 impedendo loro di uscire.
I mezzi di fissaggio 8 possono essere realizzati in materiali sintetici (ad esempio plastica o resina rinforzati) oppure realizzati in fusione di metallo od in lamiera metallica tranciata e/o fustellata e piegata. Particolarmente in quest’ultimo caso i mezzi a barbiglio 11 di ciascun mezzo di fissaggio 8 sono sfalsati.
Il bordo di ciascun secondo mezzo a nervatura 6, opposto al primo 5, è dotato di una falda longitudinale 16 con sezione trasversale sagomata a “C” e la cui concavità, in detta condizione operativa O, è rivolta verso l’alto e la porzione di fissaggio 10 del mezzo di fissaggio 8 reca un lembo pieghevole 17 dotato di fori 18 circolari e di un bordo curvato ad aggancio 19 che nella condizione piegata del lembo pieghevole 17 consento rispettivamente il fissaggio del mezzo di fissaggio 8 tramite chiodi, viti, bloccaggi o fermagli alla struttura di sostegno e di bloccare il bordo periferico longitudinale della falda longitudinale 16.
Ciascuna porzione di fissaggio 10 del mezzo di fissaggio 8 presenta una porzione piana che nella condizione operativa è interposta tra la falda longitudinale 16 e la struttura di sostegno ove tale porzione piana della porzione di fissaggio 10 reca un insieme di risalti 22 destinati a riscontare con spalle longitudinali della falda longitudinale 16 posizionandola e trattenendola tra di essi 22.
Uno dei bordi terminali trasversali di ciascun mezzo a lastra 3 reca una strizione 25 destinata a consentire l’inserimento di tale bordo terminale trasversale di un mezzo a lastra sotto un colmo o sotto il bordo opposto a quello recante la strizione 25 di un sovrastante mezzo a lastra 3.
Tale strizione 25, realizzata dopo od in concomitanza del taglio del mezzo a lastra formato, consiste in un opzionale e leggero abbassamento delle porzioni piane del rispettivo bordo terminale trasversale ed in una restrizione della sezione trasversale dei mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 ciascuno dei quali è dotato di una pluralità di rientranze longitudinali 27 ricavate in detto bordo terminale trasversale e le cui convessità sono rivolte all’interno dei mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 per raccogliere il materiale eccedente a seguito della strizione.
I risalti 22 sono stati omessi nelle figure da 1 a 13 ma sono evidenti nella variante da figura 14 a figura 19 i cui mezzi di fissaggio differiscono da quelli precedentemente illustrati principalmente per il fatto che la zona di piega è fustellata per facilitare l’operazione di piegatura e per il fatto che i fori 18 sono ovali per compensare le tolleranze di realizzazione, piega e messa in opera.
È importante notare che nel dispositivo a copertura della presente invenzione i mezzi di fissaggio 8 sono posti sotto tutti i mezzi a lastra i cui mezzi a nervatura primo 5 e secondo 6 sono quindi a reciproco e diretto contatto con notevoli vantaggi in termini di tenuta alla pioggia, impenetrabilità da parte dello sporco, di animali ed degli insetti, e di resistenza al sollevamento e distacco anche in caso di eventi atmosferici estremi, e di tenuta alle sollecitazioni meccaniche, ad esempio in caso di eventi tellurici.
La semplice variante di figura 20 differisce dalle forme di realizzazione precedentemente descritte per il fatto che i mezzi di fissaggio 8 sono costituiti da semplici viti, chiodi o rivetti, eventualmente dotati di rispettive rondelle. La testa, con l’eventuale rondella, di ciascun chiodo o simile costituisce la porzione di impegno 9 destinata ad impegnarsi alla falda longitudinale 16 del rispettivo mezzo a lastra 3 mentre le stelo di ciascun chiodo o simile costituisce la porzione di fissaggio 10 dei i mezzi di fissaggio 8. In questa variante i mezzi di fissaggio 8 sono in grado di fissare il bordo di un primo mezzo a lastra e, cooperando con i mezzi a recesso primo 13 e secondo 14, anche il bordo del mezzo a lastra adiacente e sovrapposto al primo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo a copertura comprendente un insieme di mezzi a lastra (3), ciascuno dei quali presenta bordi longitudinali primo e secondo che recano rispettivi mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6), e comprendente una pluralità di mezzi di fissaggio (8) ciascuno provvisto di una porzione di impegno (9) destinata ad impegnarsi ad almeno un mezzo a lastra (3) e di una porzione di fissaggio (10) destinata essere fissata ad una struttura di sostegno per il dispositivo a copertura; ove il secondo mezzo a nervatura (6) di un mezzo a lastra (3) è complementare od inseribile nel primo mezzo a nervatura (5) di un adiacente mezzo a lastra (3), o viceversa; detto dispositivo (1) è caratterizzato dal fatto che una porzione della sezione trasversale di ciascuno dei mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) è a forma di seme di picche o di seme di cuori rovesciato o di poligono con un vertice triangolare superiore rivolto verso l’alto ovvero in direzione opposta alla struttura di sostegno ove ciascun lobo o porzione laterale di tali mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) costituisce un rispettivo mezzo a recesso primo (13) o secondo (14) di tali mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6); in una condizione operativa (O) del dispositivo (1) in cui i mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) di due mezzi a lastra adiacenti sono reciprocamente impegnati, i mezzi a recesso primo (13) e secondo (14) di tali mezzi a nervatura (5, 6) costituiscono un incastro reciproco.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la porzione di fissaggio (10) di ciascun mezzo di fissaggio (8) è destinata essere fissata tramite chiodi, viti, bloccaggi o fermagli alla struttura di sostegno per il dispositivo a copertura; ove la porzione di impegno (9) di ciascun mezzo di fissaggio (8) comprende almeno un mezzo a barbiglio (11) e che il mezzo a recesso primo (13) e/o secondo (14) di ciascun mezzo a nervatura primo (5) e secondo (6) è destinato ad alloggiare l’almeno un mezzo a barbiglio (11); in una condizione operativa (O) del dispositivo (1) in cui la porzione di fissaggio (10) dei mezzi di fissaggio (8) è bloccata alla struttura di sostegno, la porzione di impegno (9) di ciascun mezzo di fissaggio (8) è almeno parzialmente ospitata in almeno uno tra mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) di un mezzo a lastra (3) o di due mezzi a lastra (3) adiacenti e l’almeno un mezzo a barbiglio (11) del mezzo di fissaggio (8) è interno all’almeno un mezzo a recesso primo (13) e/o secondo (14) di detto almeno un tra mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che in detta condizione operativa (O) ciascun mezzo a barbiglio (11) ed una corrispondente superficie del rispettivo mezzo a recesso primo (13) e/o secondo (14) sono orientati per il reciproco riscontro ed impegno in caso di movimento del mezzo a nervatura primo (5) e/o secondo (6) in allontanamento dal corrispondente mezzo di fissaggio (8) ovvero dalla struttura di sostegno.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 oppure 3 caratterizzato dal fatto che ciascun mezzo di fissaggio (8) comprende una coppia di mezzi a barbiglio (11) reciprocamente inclinati e disposti per formare una sorta di punta di freccia almeno quando visti da un punto posto sull’asse longitudinale dei mezzi a nervatura primo (5) e/o secondo (6) che ospitano detto mezzo di fissaggio (8).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che ciascuno dei mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) presenta una apertura longitudinale (15) disposta tra i rispettivi mezzi a recesso primo (13) e secondo (14) avente dimensione trasversale, ovvero larghezza, inferiore al massimo ingombro trasversale della coppia di mezzi a barbiglio (11) del mezzo di fissaggio (8) e/o dal fatto che i mezzi a barbiglio (11) del mezzo di fissaggio (8) sono sfalsati.
  6. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto il bordo di ciascun secondo mezzo a nervatura (6), opposto al primo (5), è dotato di una falda longitudinale (16) con sezione trasversale sagomata a “C” e la cui concavità, in detta condizione operativa (O), è rivolta verso l’alto e detta porzione di fissaggio (10) del mezzo di fissaggio (8) reca un lembo pieghevole (17) dotato di fori (18) e di un bordo curvato ad aggancio (19) che nella condizione piegata del lembo pieghevole (17) consentono rispettivamente il fissaggio del mezzo di fissaggio (8) tramite chiodi, viti, bloccaggi o fermagli alla struttura di sostegno e di bloccare il bordo periferico longitudinale della falda longitudinale (16).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che ciascuna porzione di fissaggio (10) del mezzo di fissaggio (8) presenta una porzione piana che nella condizione operativa è interposta tra la falda longitudinale (16) e la struttura di sostegno ove tale porzione piana della porzione di fissaggio (10) reca un insieme di risalti (22) destinati a riscontare con spalle longitudinali della falda longitudinale (16) posizionandola e trattenendola tra di essi (22).
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che i fori (18) della porzione di fissaggio (10) del mezzo di fissaggio (8) sono circolari od ovali.
  9. 9) Dispositivo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che un bordo terminale trasversale di ciascun mezzo a lastra (3) reca una strizione (25) destinata a consentire l’inserimento di tale bordo terminale trasversale di un mezzo a lastra sotto un colmo o sotto il bordo opposto a quello recante la strizione (25) di un sovrastante mezzo a lastra (3).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che tale strizione (25) consiste in un leggero abbassamento delle porzioni piane del rispettivo bordo terminale trasversale ed in una restrizione della sezione trasversale dei mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) ciascuno dei quali è dotato di una pluralità di rientranze longitudinali (27) ricavate in detto bordo terminale trasversale e le cui convessità sono rivolte all’interno dei mezzi a nervatura primo (5) e secondo (6) per raccogliere il materiale eccedente a seguito della strizione.
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