CH690363A5 - Contenitore per prodotti quali pastiglie e simili. - Google Patents

Description

  
 



  La presente invenzione si riferisce ad un contenitore per prodotti quali pastiglie e simili secondo il preambolo della rivendicazione 1. 



  Un tale contenitore è noto, ad esempio, da GB-A-1 365 040. 



  I contenitori del tipo sopra specificato vengono di solito realizzati sotto forma di astucci di ridotte dimensioni, ad esempio di forma prismatica, di materiale plastico stampato, se del caso trasparente, o materiale laminare quale cartone, anch'esso se del caso provvisto di finestrature così da rendere visibili i prodotti che si trovano nel contenitore. 



  Questi ultimi sono qui definiti come "pastiglie o simili", tale denominazione essendo intesa a comprendere tutti i prodotti che assumono la forma di pastiglie, pasticche, confetti, tavolette, pillole, losanghe, capsule ecc. di dimensioni ridotte, tali da consentirne la facile assunzione e consumo per via orale. Si può trattare ad esempio di prodotti alimentari e dolciari, ad esempio per rinfrescare l'alito, ovvero anche di prodotti farmaceutici o destinati ad un uso diverso. 



  Nell'impiego di tali contenitori si riscontra il  fatto che, mano a mano che i prodotti che si trovano nel contenitore vengono prelevati per essere consumati, i prodotti residui tendono a muoversi in modo incontrollato (come si suol dire, a "ballare") all'interno del contenitore. 



  Questo fenomeno può dare origine ad almeno due tipi di inconvenienti. 



  In primo luogo, muovendosi all'interno del contenitore, i prodotti tendono a produrre (con quello che può essere definito una sorta di effetto a maracas) un rumore suscettibile di essere considerato fastidioso o quantomeno sgradevole. 



  Secondariamente, può capitare che i prodotti, cozzando l'uno contro l'altro e contro le pareti del contenitore per effetto del movimento incontrollato, finiscano per risultare danneggiati, ad esempio per effetto della perdita di schegge del rivestimento superficiale: questo fatto può risultare poco gradito, in quanto al momento del prelievo dal contenitore i prodotti hanno perduto il loro aspetto originale, o addirittura dannoso: si pensi, per esempio, a taluni prodotti farmaceutici in cui il guscio esterno, con il suo spessore e la sua continuità, determina i tempi di rilascio del farmaco nel corpo dell'utilizzatore. 



  La presente invenzione si prefigge quindi lo scopo di fornire un contenitore per pastiglie e simili che superi gli inconvenienti sopra esposti. 



  Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un contenitore per pastiglie e simili avente le caratteristiche richiamate nella rivendicazione 1. Vantaggiosi sviluppi dell'invenzione formano oggetto delle rivendicazioni 2 a 12. 



  In sintesi, l'invenzione si basa sulla soluzione di fare in modo che il volume di contenimento dei prodotti si riduca mano a mano che i prodotti vengono prelevati dal contenitore evitando di lasciare spazio sufficiente affinché i prodotti rimasti nel contenitore possano muoversi in modo incontrollato al suo interno. 



  L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, nei quali: 
 
   - le fig. 1 e 2 illustrano un primo possibile esempio di attuazione di un contenitore secondo l'invenzione, in due successive condizioni di funzionamento, e 
   - le fig. 3 e 4 si riferiscono ad una possibile variante di attuazione dell'invenzione, anch'essa illustrata in due successive condizioni di funzio namento. 
 



  Come premessa alla descrizione che segue va precisato che, fermo restando il principio di base enunciato in precedenza, le possibili varianti di attuazione dell'invenzione sono quantomai numerose. 



  In primo luogo, anche se nella parte introduttiva della presente descrizione e nella descrizione di due esempi di attuazione che seguono si è fatto e si farà riferimento a un contenitore avente una forma di astuccio prismatico, quale appunto quello descritto in GB-A-1 365 040, questa forma non deve in alcun modo ritenersi imperativa: il contenitore può infatti assumere una forma affatto diversa, ad esempio una forma cilindrica. 



  Parimenti, il graduale effetto di riduzione del volume di contenimento dei prodotti può essere ottenuto prevedendo uno o più elementi di parete che definiscono il volume di contenimento dei prodotti e si spostano durante il consumo. Tale spostamento può essere ottenuto sia per effetto di un'azione positiva esercitata dall'esterno, ad esempio (come si vedrà nel primo degli esempi di attuazione illustrati nel seguito) per effetto della trazione esercitata su un elemento a nastro, sia in modo autonomo, ad esempio perché l'elemento o gli elementi di parete che fanno  variare le dimensioni del volume di contenimento presentano caratteristiche elastiche (come appunto si vedrà nell'altro degli esempi di attuazione illustrati). 



  Tale elasticità può sia costituire una dote intrinseca dell'elemento di parete, sia essere conseguita tramite un elemento ausiliario, quale ad esempio una molla. Il suddetto o ciascun elemento di parete può poi essere tanto un elemento aggiuntivo rispetto al contenitore di base (così come nel caso dei due esempi di attuazione che verranno illustrati nel seguito), sia essere lui stesso uno degli elementi di parete del contenitore base, che viene reso mobile ad esempio realizzando il contenitore nel suo complesso come una sorta di siringa, avente una parete di fondo mobile, caricata da una molla in modo da spostarsi gradualmente verso la parte di bocca mano a mano che i prodotti vengono prelevati dal contenitore. 



  Come già si è detto, nelle fig. 1 a 4 è illustrato ed indicato con 1 un contenitore per prodotti quali pastiglie e simili (in merito a tale dizione si rinvia alla premessa terminologica fatta nella parte introduttiva della descrizione) che assume, nell'esempio di attuazione illustrata, la forma di un astuccio prismatico essenzialmente definito da un  corpo a bicchiere 2 di forma allungata realizzato di un materiale plastico trasparente così da consentire la visione dei prodotti P che si trovano nel suo interno. 



  Il corpo a bicchiere 2 è chiuso in corrispondenza della sua parte di bocca da un coperchio 3, anch'esso realizzato ad esempio di materiale plastico (di solito non trasparente). Il coperchio 3 è assimilabile ad una specie di tappo di forma prismatica che chiude completamente la parte di bocca del corpo 2 ed in cui è ricavata un'aletta 4 suscettibile di essere orientata in apertura così come schematicamente illustrato con linea a tratti nelle fig. 2 e 4 così da scoprire un'apertura (non visibile nei disegni) attraverso la quale i prodotti P possono essere fatti uscire dall'involucro 1. 



  Tutto questo si realizza secondo criteri ben noti nella tecnica (si veda, ad esempio, il documento GB-A-1 365 040 citato in precedenza) che non richiedono di essere descritti in questa sede, anche perché di per sé non rilevanti ai fini dell'attuazione dell'invenzione. Oltretutto, come già si è detto, la scelta di una configurazione prismatica quale quella qui descritta non è in alcun modo da considerarsi imperativa. Ciò vale naturalmente anche per quanto ri guarda la struttura del contenitore, che può essere formato da una o più parti, e per le modalità di prelievo dei prodotti P a partire dal contenitore 1 stesso. 



  Nella forma di attuazione illustrata nelle fig. 1 e 2, il riferimento numerico 5 indica una sorta di nastro o bandella disposto all'interno del corpo 2 in modo da definire un elemento di parete addizionale che delimita il volume di contenimento dei prodotti P. 



  Nello specifico esempio di attuazione illustrato nelle fig. 1 e 2, nell'ambito del corpo 2 sono distinguibili, oltre ad una parete di fondo 6, opposta al coperchio o tappo 3, anche una coppia di pareti laterali minori 7 ed una coppia di pareti laterali maggiori 8, le pareti laterali di ciascuna coppia essendo opposte fra loro. 



  Il nastro o bandella 5 è inserito all'interno del corpo 2 in modo tale da presentare un primo estremo o capo 5a ancorato al contenitore (in corrispondenza del corpo 2 o in corrispondenza del tappo 3) così da risultare applicato sulla parte di bocca del corpo 2 in condizioni di complanarità con una delle pareti laterali minori 7. All'atto del confezionamento e/o del riempimento del contenitore 1 il  nastro o bandella 5 viene quindi collocato all'interno del contenitore i stesso in maniera da estendersi in contatto, partendo dal capo o estremo 5a, rispettivamente con la prima parete laterale minore 7 alla quale il capo o estremo 5a è associato, con la parete di fondo 6 e con l'altra parete laterale minore 7.

   Il tutto fino a fuoriuscire sul lato opposto dall'involucro 1 (in corrispondenza della parte di bocca del corpo 2) con un capo 5b che risulta accessibile all'esterno del contenitore 1. In questo modo, tanto all'atto del confezionamento o del riempimento del contenitore 1, quanto nelle successive fasi di impiego, il nastro o bandella 5 si estende secondo una traiettoria complessivamente arcuata a raccordo di lati opposti della parte di bocca del corpo 2. 



  In particolare, la fuoriuscita del capo 5b dal contenitore può essere ottenuta prevedendo un'apposita feritoia o fessura 9 nella zona in cui il coperchio o tappo 3 chiude il corpo 2. La feritoia 9 può essere ricavata tanto nel coperchio 3, quanto nel corpo 2, oppure ancora in entrambi gli elementi. 



  In alternativa, il capo 5b del nastro o bandella 5 può essere semplicemente fatto passare fra il bordo del corpo 2 ed il coperchio 3, realizzati in questo caso con una tolleranza di accoppiamento tale da la sciare per il nastro o bandella 5 uno spazio sufficiente perché questo possa essere gradualmente estratto dal contenitore 1 senza essere soggetto ad un eccessivo attrito di schiacciamento tra il corpo 2 ed il coperchio 3. 



  La fig. 2 fa vedere come, riducendosi il numero dei prodotti P per effetto del graduale prelievo degli stessi, il volume di contenimento relativo può essere gradualmente ridotto tirando il nastro o bandella 5 agendo sul capo 5b. Il tutto facendo si che la porzione di nastro o bandella 5 estendentesi all'interno dell'involucro 1, ed in pratica all'interno del corpo 2, si avvicini gradualmente al coperchio 3. Il volume di contenimento dei prodotti viene così gradualmente ridotto senza lasciare spazio sufficiente affinché i prodotti P rimasti nel contenitore possano muoversi in modo incontrollato all'interno del contenitore 1 stesso. 



  Con la soluzione di cui alle fig. 1 e 2, i prodotti P, quale che sia la loro quantità, vengono a trovarsi costantemente all'interno di una sorta di sacco, la cui parete di fondo è definita dalla porzione del nastro o bandella 5 che si trova all'interno del contenitore 1 ed i cui fianchi sono definiti dalle porzioni delle pareti laterali maggiori 8 del  corpo 2 al momento comprese fra il nastro o bandella 5 ed il coperchio 3. 



  Nell'esempio di attuazione delle fig. 1 e 2, l'azione di graduale riduzione del volume di contenimento dei prodotti P è quindi lasciata all'utilizzatore, che deve estrarre gradualmente il nastro o bandella 5 agendo in trazione sul capo 5b mano a mano che i prodotti vengono prelevati dal contenitore 1. 



  Un risultato equivalente può essere ottenuto, ad esempio, realizzando il nastro o bandella 5 con un materiale elastico ed ancorandone i capi alla parte di bocca del corpo 2. Il tutto in modo che, in condizione non sollecitata, tale nastro o bandella elastica si estenda a collegamento delle pareti laterali minori 7 in corrispondenza della parte di bocca del corpo 2 stesso. In sede di riempimento del contenitore 1, il nastro o bandella elastica viene esteso sino a portarlo, in condizione tesa, nella condizione a cui fa riferimento la fig. 1. L'elasticità del nastro o bandella 5, che tende a riportarsi elasticamente nella condizione contratta di partenza, determina in questo caso in modo automatico la riduzione del volume di contenimento dei prodotti P secondo modalità del tutto identiche a quelle illustrate nella fig. 2. 



  La soluzione cui fanno riferimento le fig. 1 e 2 viene però al momento considerata preferenziale, in quanto dà la possibilità di apporre sul nastro o bandella 5 diciture, figure, simboli, etc., schematicamente indicati con 10 nella sola fig. 2. Questa informazione grafica può essere utilizzata per perseguire scopi diversi. 



  Essa può essere utilizzata, ad esempio, per un fine ludico, facendo si che essa convogli, per esempio, messaggi inerenti all'esito di un possibile gioco, se del caso di tipo aleatorio (ad esempio a premi): il contenitore 1 può così essere utilizzato per lo svolgimento di giochi quali quelli correntemente denominati "tira e vinci". 



  L'informazione può però essere di altra natura: ad esempio, nel caso di prodotti farmaceutici, l'informazione 10 può identificare lunghezze di estrazione del nastro o bandella 5 corrispondenti al progressivo svuotamento del contenitore 1 in base a dosaggi predeterminati di assunzione del prodotto P, ad esempio per segnalare all'utilizzatore un'eccessiva assunzione di prodotti in un periodo di tempo predeterminato. 



  Nella variante cui fanno riferimento le fig. 3 e 4 l'azione di graduale riduzione del volume di  contenimento dei prodotti P viene conseguita utilizzando due elementi di parete ausiliari 7a, collegati al coperchio 3 (essi potrebbero essere identicamente collegati anche alla parte di bocca del corpo 2) ed aventi caratteristiche elastiche (assimilabili a quelle di una lamella o molla a lamina) che portano le loro estremità libere, capaci di un generale movimento di scansione o brandeggio del volume interno del corpo 2, ad avvicinarsi l'una all'altra. Con il contenitore 1 pieno di prodotti P (fig. 3), gli elementi di parete 7a si trovano premuti a ridosso delle pareti laterali minori 7.

   Mano a mano che i prodotti P vengono prelevati dal contenitore 1, la forza elastica intrinseca porta gli elementi di parete 7a ad avvicinarsi l'uno all'altro scorrendo lungo le pareti laterali maggiori 8 del corpo 2. I due elementi 7a si avvicinano così gradualmente riducendo il volume di contenimento dei prodotti P che assume in questo caso gradualmente un aspetto ad imbuto sempre più marcato: questa scelta è evidentemente dettata dalla volontà di evitare che i prodotti P possano eventualmente ricadere verso il basso nella parte inferiore vuota del corpo 2 sfuggendo verso il basso nello spazio compreso fra le estremità inferiori degli elementi di parete 7a. 



  Come già si è detto nella parte introduttiva della descrizione, il ricorso a due (o più) elementi ausiliari di parete 7a è da intendersi come possibile esempio. L'elemento di parete ausiliario può anche essere uno solo, capace di un generale movimento di scansione o brandeggio all'interno del corpo 2 così da delimitare insieme alla parete laterale minore 7 opposta ed al coperchio 3 un volume di contenimento sempre più ridotto. 



  Il movimento del o dei due elementi di parete, invece che ad elasticità intrinseca può essere dovuto all'azione di una molla, quale ad esempio una molla in torsione situata in corrispondenza della parte di bocca del corpo 2 o del coperchio 3, là dove si trova l'estremo dell'elemento o degli elementi di parete 7a che non varia la sua posizione rispetto all'involucro 1. 



  Ancora, almeno in linea di principio, l'elemento o gli elementi di parete 7a, invece di essere elementi ausiliari, possono essere costituiti da almeno una parte della parete o delle pareti laterali minori 7, rese gradualmente mobili. 



  Ancora è ipotizzabile una soluzione in cui, invece che per effetto di un movimento lungo le pareti laterali come nei due esempi di attuazione illustrati  nelle figure, la graduale riduzione del volume di contenimento dei prodotti P viene ottenuta per effetto di un graduale spostamento della parete di fondo 6 verso il coperchio 3, secondo una generale configurazione a siringa. 



  Tutte queste possibili varianti, e altre ancora che sono alla portata del tecnico esperto del settore, sono naturalmente ricomprese nell'ambito della presente invenzione. 

Claims (12)

1. Contenitore per prodotti quali pastiglie e simili comprendente un volume di contenimento per detti prodotti (P) definito da rispettivi elementi di parete (6, 7, 8), caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di parete (5; 7a) mobile per ridurre gradualmente detto volume di contenimento dei prodotti (P) mano a mano che i prodotti (P) stessi vengono prelevati dal contenitore (1).

2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di parete mobile è costituito da un nastro o bandella (5).

3.

Contenitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto nastro o bandella (5) presenta almeno un capo (5b) accessibile all'esterno di detto volume di contenimento così da risultare suscettibile di un'azione di trazione tale da ridurre l'estensione del tratto di detto nastro o bandella (5) delimitante detto volume di contenimento, con conseguente riduzione di detto volume di contenimento.

4. Contenitore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto nastro o bandella (5) porta su di esso informazione grafica (10) suscettibile di essere esposta alla visione per effetto della trazione esercitata su detto almeno un capo (5b).

5. Contenitore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta informazione grafica (10) è relativa ad un gioco di natura aleatoria.

6.

Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 5, caratterizzato dal fatto che presenta una forma complessivamente prismatica con rispettive coppie di prime (7) e seconde (8) pareti laterali opposte e dal fatto che detto nastro o bandella (5) si estende fra dette prime pareti laterali (7) così da definire, rispetto a dette seconde pareti laterali (8), un volume di contenimento dei prodotti (P) avente una generale conformazione a sacco.

7. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 6, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo di contenimento (2) avente una generale configurazione a bicchiere con una parte di bocca e dal fatto che detto nastro o bandella (5) si estende secondo una traiettoria complessivamente arcuata a raccordo di lati opposti (7) di detta parte di bocca.

8.

Contenitore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di parete mobile (7a) si muove, realizzando la graduale riduzione di detto volume di contenimento dei prodotti (P), per forza elastica.

9. Contenitore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di parete mobile (7a) è intrinsecamente elastico, per cui detto movimento, con conseguente riduzione del volume di contenimento dei prodotti (P), si realizza per effetto della tendenza di detto elemento di parete mobile (7a) a ritornare verso la posizione di riposo indeformata.

10. Contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di parete mobile (7a) presenta una generale conformazione a lamella.

11.

Contenitore secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende due elementi di parete mobili (7a), aventi entrambi una generale configurazione a lamella e suscettibili di definire fra loro un volume di contenimento dei prodotti (P) di dimensioni gradualmente riducentisi per effetto del graduale avvicinamento di detti elementi di parete mobili a lamella (7a).

12. Contenitore secondo la rivendicazione 10 o la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che presenta una forma complessivamente prismatica con rispettive pareti laterali (7, 8) ed una parte di bocca e dal fatto che detto almeno un elemento di parete mobile a lamella (7a) è fissato ad una di dette pareti laterali (7) in adiacenza di detta parte di bocca.